Cari Amici, come vi avevamo promesso, torniamo, con un servizio fotografico più completo (ved. sotto), sull'importante evento di Acies Ordinata tenutosi nel pomeriggio del 18 gennaio a Monaco di Baviera, nella centralissima Odeonsplatz, proprio di fronte alla chiesa dei Teatini. Acies Ordinata, come spiega il prof. Roberto de Mattei, che ne è l'ispiratore, ≪è una manifestazione di laici cattolici che vogliono testimoniare pubblicamente la loro fedeltà alla Chiesa. Rimaniamo in piedi, in silenzio, per un’ora, con il rosario in mano, per esprimere la nostra resistenza al processo di autodemolizione della Chiesa. Ci sembra che sia giunta l’ora di svegliarci dal sonno (Rm 13,11), ricordando le parole di Pio XII: “È necessario che tutti i militanti cattolici stiano in piedi e combattano con le armi che sono consentite”≫. Acies Ordinata, infatti, è un titolo tradizionale della Madonna, con il quale si vuole raffigurarla come un esercito schierato a battaglia in maniera combattiva e ordinata.
Lo scopo e lo spirito dell'iniziativa del 18 gennaio, sono stati spiegati dai promotori con questo comunicato:
Comunicato Acies Ordinata
È l'ora della chiarezza e della coerenza!
Dove va la Conferenza episcopale tedesca? Quali saranno le conseguenze nella vita della Chiesa del
“percorso sinodale” che il cardinale Reinhard Marx ha avviato nel duomo di Monaco di Baviera il 1° dicembre 2019 ?Considerate le convinzioni ideologiche e le dichiarazioni pubbliche di molti vescovi tedeschi, non abbiamo dubbi a questo proposito: l’esito del percorso sinodale non può essere che la costituzione di una chiesa separata da Roma.Questi vescovi ritengono che sia possibile trasformare la Chiesa dall’interno, contando sull’appoggio di papa Francesco. Essi confondono però gli atti non infallibili del Papa vivente, con il perenne Magistero pontificio. Vi sono materie, come la legge naturale, la sostanza dei Sacramenti, e la divina costituzione della Chiesa, su cui i vescovi e lo stesso Papa non hanno alcuna autorità. Infatti, il Papa «è soggetto al diritto divino e vincolato all’ordinamento dato da Gesù Cristo alla sua Chiesa» (Dichiarazione dei vescovi di Germania approvata da Pio IX il 4 marzo 1875, in Denz-H, 3114).Chiediamo chiarezza a Papa Francesco. Egli non ignora le posizioni dei vescovi tedeschi né il loro obiettivo, che è quello di estendere alla Chiesa universale le decisioni “vincolanti” del loro “sinodo permanente”. Se egli condivide le loro deviazioni dottrinali abbia il coraggio di dirlo apertamente.Chiediamo ai vescovi tedeschi di essere altrettanto coerenti nel seguire il percorso sinodale fino al suo logico traguardo, che è la costituzione di una nuova chiesa dal volto germanico-amazzonico, separata dalla Chiesa cattolica, apostolica, romana.Chiediamo infine ai cattolici tedeschi di contribuire a questo processo di chiarificazione, cessando di pagare una tassa ecclesiastica che è iniqua sotto l’aspetto teologico, canonico e morale, e che costituisce la base finanziaria necessaria al compimento del percorso sinodale.Siamo laici, provenienti da tutto il mondo, perché ciò che è in gioco è il futuro non solo della Chiesa tedesca, ma della Chiesa universale. È l’ora della chiarezza e della coerenza e chiediamo la fine delle dissimulazioni e degli inganni. Lo chiediamo, con il rosario in mano, in una città in cui, nel 1609, fu stipulata, in difesa della fede, una santa Lega tra gli Stati tedeschi cattolici. L’8 novembre 1620, 400 anni fa, nella battaglia della Montagna Bianca, le forze unite del Sacro Romano Impero e della Lega cattolica, guidata dal duca Massimiliano di Baviera, costituirono un’Acies ordinata che, al grido di “Santa Maria”, combatté e vinse l’esercito nemico.Costituiamo anche noi un’Acies ordinata e chiediamo alla Regina degli Angeli e dei santi, in particolare a san Gaetano di Thiene, davanti alla cui chiesa siamo riuniti, di assisterci nella nostra pacifica difesa della fede e della civiltà cristiana.Monaco di Baviera, 18 gennaio 2020, Festa della Cattedra di San Pietro a Roma
E' con queste finalità, dunque, che oltre cento fedeli, provenienti da tutto il mondo (numerosi gli italiani nonché, ovviamente, i tedeschi; ma erano presenti anche cattolici inglesi, francesi, austriaci, americani e sudamericani), hanno manifestato a Monaco, non lontano dalla sede episcopale del Card. Marx. Del gruppo faceva parte anche Alexander Tschugguel, il giovane austriaco che ha conquistato una meritata fama mondiale per aver risposto con integra fede cattolica alla deriva idolatrica del Sinodo panamazzonico, gettando in Tevere le statue della Pachamama collocate nella chiesa di S. Maria in Transpontina. Alexander è stato accolto con viva simpatia da tutti gli altri partecipanti, ed ha maniofestato nella prima fila, come è possibile vedere in alcune immagini.
Ma la vera sorpresa è stata costituita dalla inattesa presenza di mons. Carlo Maria Viganò. Fedele tra i fedeli, egli ha preso parte in completo incognito all'evento, collocandosi tra le fila dei partecipanti e associandosi alla preghiera silenziosa che ha preceduto il canto corale del Credo, con cui la manifestazione si è conclusa. Riconosciuto con affettuosa devozione da alcuni fedeli, che gli hanno espresso la loro gratitudine assicurandogli un costante ricordo nella preghiera, non si è sottratto al loro saluto, prima di rientrare nella discreta solitudine che si è imposto da oltre un anno. Siamo certi che una partecipazione così significativa collocherà la manifestazione di oggi tra quelle in grado di segnare l'evoluzione degli eventi, e di rinsaldare la volontà e la speranza di quanti cercano di resistere alle sempre più minacciose derive in cui la Chiesa sembra sul punto di scivolare.
La giornata si è conclusa con la conferenza stampa tenutasi presso la Literaturhaus, alla quale sono intervenuti Alexander Tschugguel, Jeanne Smits, John-Henry Westen, Jose Antonio Ureta, Michael J. Matt, Roberto de Mattei, che potrete trovare per esteso qui.
Ed ora eccovi la galleria fotografica della manifestazione.