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martedì 10 dicembre 2019

Beato Carlo d'Austria: il Santo Imperatore


Un bell'articolo sul Beato Carlo d'Austria, pubblicato da Blondet & Friends.
Luigi

IL SANTO IMPERATORE – NON SARA’ L’ULTIMO
2 Dicembre 2019

BEATO CARLO I D’ASBURGO-LORENA

Dante Alighieri riteneva che il Sacro Romano Impero Germanico avesse la funzione di ritardare l’avvento dell’Anticristo. La sede imperiale vacante lo sgomentava seriamente, lo si evince chiaramente dalla Divina Commedia ma anche dal De Monarchia, un trattato politico molto apprezzato dall’Imperatore Carlo V d’Asburgo nel XVI secolo.
Nel 1806 Napoleone Bonaparte dichiarò decaduta l’esperienza del Impero Germanico di matrice medioevale e lo sostituì con una struttura moderna di stampo giacobino, l’Impero francese nato dalla Rivoluzione. Tuttavia ancora una volta il Casato degli Asburgo provvide a garantire una sorta di continuità con la tradizione precedente assumendone la dignità sacrale germanica, per cui il Kaiser Francesco II d’Asburgo divenne Imperatore Francesco I d’Austria.
La Massoneria aveva però in animo di eliminare definitivamente la compagine asburgica in Europa centrale e balcanica. Nel frattempo l’Imperatore Francesco Giuseppe trasformò l’Impero in una Diarchia austro-ungarica nel 1867. Morendo nel 1916, in piena Guerra mondiale, lasciava il trono al giovane principe Carlo I d’Asburgo-Lorena-Este.
L’Apocalisse è iniziata nel 1917?

Un fatto preliminare poco noto ha determinato il destino degli Asburgo: se gli Imperi Centrali avessero reso esecutiva la terza Offensiva sul Piave programmata per il 3 di dicembre 1917, probabilmente il Fronte italiano sarebbe stato chiuso rapidamente e il crollo dell’Impero Austro-ungarico non si sarebbe verificato, né con la conseguente uscita di scena dell’ultimo Imperatore asburgico il Beato Carlo I d’Asburgo in data 3 aprile 1919. Proprio all’interno di Villa “Bellati” situata alle porte della cittadina veneta di Feltre, il giovane Kaiser discuteva animatamente a fine novembre di quell’anno con il proprio Stato Maggiore, impugnando la strategia dei generali soprattutto germanici che intendevano sfruttare l’onda di Caporetto: Carlo era un uomo d’onore, in un secolo estremamente prammatico quale fu il Novecento.

Carlo d’Asburgo, l’ultimo erede del Sacro Romano Impero, è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004. Una beatificazione sofferta e difficile a causa di varie “leggende nere” e maldicenze che hanno tentato di offuscarne la vita privata e quella pubblica. Nella “positio”, il dossier vaticano utilizzato per il processo canonico, storici, medici, cardinali ed insigni teologi fanno piena luce su questo pio imperatore smascherando complotti, intrighi ed infamie che lo hanno travolto facendolo morire in esilio, abbandonato da tutti, lontano dal suo Paese e senza un soldo. Una religiosa orsolina, quando Carlo era ancora fanciullo, aveva profetizzato che sarebbe diventato imperatore ma che avrebbe anche dovuto soffrire molto e sarebbe stato al centro degli attacchi del male. Ma chi furono gli artefici di questa congiura e di questa gigantesca macchinazione? E soprattutto perché? Con testimonianze, prove, documenti segreti e miracoli, gli studiosi della Santa Sede non hanno più dubbi sul ruolo avuto dalla Massoneria e dai vari “confratelli” sparsi in tutta Europa che avevano come obiettivo quello di annientare, per poi dividersi, l’Impero austro-ungarico, ultimo baluardo del cristianesimo. La Santa Sede, inoltre, ha deciso di beatificare l’ultimo sovrano cristiano proprio nel momento in cui l’Unione Europea non ha voluto il riferimento alle radici cristiane nella propria Costituzione. 

L’ascesa di Lenin nella Russia dell’ultimo Zar Nicola II Romanov nel ottobre 1917, ha rappresentato una svolta nella storia del genere umano, un evento cruciale che ha spinto il flusso degli accadimenti verso uno stato permanente di Apocalisse nucleare sospesa! La Rivoluzione bolscevica fu un fenomeno inedito non solamente per gli aspetti ideologici e di religione politica, ma per la corsa abnorme verso agli armamenti pesanti e soprattutto per la proliferazione successiva dei sistemi d’arma termonucleari di grande potenza distruttiva.

Nelle apparizioni della Vergine Maria del 1917 a Fatima – Portogallo è venuto a noi un messaggio sulla fine del mondo?

Le apparizioni mariane di Fatima del 1917 riconosciute come autentiche dalla Chiesa cattolica, sono probabilmente le più importanti della storia moderna: prefigurano un declino di civiltà senza precedenti e una crisi terribile all’interno della Chiesa stessa. Descrivono la condizione di possibilità di più conflitti mondiali catastrofici e la possibilità di ascesa di un Anticristo sia politico che ecclesiale!

Il Santo Kaiser avrebbe certamente fatto pressione presso la Santa Sede se non fosse stato impedito in questo dall’esilio forzato, per spronare il Pontefice romano all’adempimento delle richieste della Vergine Maria trasmesse ai tre pastorelli veggenti e trasmesse poi a Roma nel 1929. Veniva concesso al genere umano un rimedio molto semplice ad impedire il precipitare degli accadimenti storici:
Il Papa, attorniato dai vescovi cattolici di tutto il mondo, avrebbe dovuto consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria nel contesto di una cerimonia solenne celebrata a Roma.
Si doveva promuovere il culto pubblico al Cuore Immacolato di Maria tramite la Devozione dei primi cinque sabati del mese.
Si doveva svelare in toto i contenuti di tre Segreti entro il 1960.

Uscito di scena Carlo, che morì in esilio a Funchal nell’Arcipelago portoghese di Madeira il 1 aprile 1922, immediatamente ritenuto santo per voce del popolo, la corona imperiale veniva deposta mestamente. Vediamola allora questa Corona detta di Rodolfo II, realizzata nel 1602 a Praga, attualmente esposta nell’Hofburg di Vienna:

è costituita da un circolo a base ottagonale di otto gigli e quattro mitrie istoriate, sormontata da un arco che si ispira alla precedente corona imperiale del Sacro Romano Impero Germanico e ospita otto diamanti e uno smeraldo verde-blu a simboleggiare metafisicamente il Cielo! Un globo crugigero e lo scettro arricchiscono questi simboli potenti del potere sacrale degli Asburgo.

La precedente corona medioevale realizzata dagli Ottoni nel X-XI secolo, la Reichskrone conservata ad Aquisgrana anch’essa a base ottagonale, è sormontata da un arco che rappresenta l’Alleanza tra Dio e l’uomo. E’decorata con 144 pietre preziose e reca nelle piastre laterali scene dell’Apocalisse!


Entrambe le Corone rappresentano in conclusione, in forma visivo-simbolica, una specie di esorcismo spettacolare nei confronti della possibilità di avvento dell’Anticristo e delle forze del male.

Non è importante che l’Imperatore abbia un potere assoluto alla maniera di Re Luigi XIV di Francia, l’importante che ci sia e che assolva a questa funzione escatologica fondamentale. Spesso infatti l’Impero germanico è storicamente costellato da Stati semi-indipendenti e da Comuni democratici, come ad esempio in Italia settentrionale ai tempi di Enrico II di Sassonia. Nessuna concezione assolutistica ed accentratrice anima la visione politica pre-rinascimentale, poiché il potere assoluto appartiene solo a Dio! Una concezione della politica ben radicata in area asburgica. Lo stesso Beato Carlo I infatti aveva in animo di riformare l’Austria-Ungheria in senso federale, ma ne fu impedito dalla rivoluzione comunista di Béla Kun scoppiata a Budapest nell’autunno del 1918.

L’unico imperatore Santo che la Chiesa cattolica festeggia ogni 13 luglio, Enrico II di Sassonia, venne unto a Roma come i predecessori con un olio profumato a base di olio d’oliva, il Sacro Crisma. Il Papa dell’epoca Benedetto VIII che celebrò il solenne rito di incoronazione il 2 febbraio nell’anno 1014, era stato precedentemente tenuto prigioniero da un antipapa. Enrico lo aveva in seguito semplicemente liberato manu militari calando in Italia e per questo fu insignito del titolo imperiale.

Impressiona il fatto che il famoso, misterioso terzo Segreto di Fatima non ancora del tutto svelato, sia stato rivelato alla veggente Lucia dos Santos proprio in coincidenza della data 13 luglio 1917.

Non è detto che nel tempo presente terribilmente fatale, di crisi apocalittica della Civiltà occidentale, un discendente di Carlo I d’Asburgo non possa essere il protagonista inatteso di una rinascita europea!

Galentino Fenti Riccardo