Un'interessante osservazione pubblicata da Stilum Curiae.
Luigi
Marco Tosatti, 21-9-19
Cari Stilumcuriali, Romana Vulneratus Curia, che di queste cose se ne intende, eccome, ci ha mandato ieri una riflessione molto interessante sullo stato delle finanze del Vaticano. E alla fine aggiungeremo due parole...
Caro Tosatti, il quotidiano Il Giornale di oggi (20settembre, ieri per chi legge, N.d.R. ) ci informa che il Vaticano è “in bolletta per 70 milioni di euro di deficit, su 300 milioni di budget”.
Mons. Carlo Maria Viganò aveva previsto anche questo quando fu costretto a lasciare la guida del Governatorato, cacciato perché aveva proprio scoperto e perseguito le persone e le ragioni di questa mala gestione ! E il card. Pell voleva aprire una inchiesta su alcune origini di questa mala gestione.
Se il Governatorato vaticano fosse una società quotata in borsa qualcuno chiederebbe alla Consob una indagine con conseguenze piuttosto scandalose, temo.
E poiché il numero uno “non poteva non sapere “ rischierebbe una azione di responsabilità con richiesta di dimissioni.
Aprendo la strada ad una ipotesi, accarezzata da molti cardinali, di farlo dimettere (essendo impossibile per bancarotta dottrinale, almeno per bancarotta finanziaria).
Le due bancarotte peraltro vanno insieme.
Quali le responsabilità? Son stati cacciati collaboratori capaci (sia in materia dottrinale che economica), sostituti da personaggi inadeguati, i quali non potevano che far arrivare al collasso dottrinale e finanziario, prodotto da contributi crollati e costi non gestiti.
L’articolo de Il Giornale lascia intendere una gestione Ior semi-fallimentare, accompagnata dal crollo dell’otto per mille.
A cui va aggiunta la riduzione dell’ obolo di San Pietro (soprattutto per ciò che riguarda il denaro proveniente dagli USA).
Ma ciò è avvenuto anche grazie ai costi di gestione mediatica (TV,Radio, Giornali) fuori controllo; ma indispensabili per la gestione dell’immagine.
Possiamo pertanto, en passant, chiedere quali sono i conti del quotidiano Avvenire, della Cei ?
L’apocalisse comincia con le finanze? Ma forse è quello che il numero uno voleva proclamando una Chiesa povera.
L’aspetto un po’ curiosamente ironico della fallimentare gestione finanziaria che prosegue da 6 anni lo si può trovare nel Motto di Papa Francesco <Miserando Atque Eligendo> tratto dalle omelie di San Beda, il quale, commentando la vocazione di San Matteo apostolo ed evangelista, pubblicano, esattore delle tasse, patrono dei banchieri, finanzieri, cambiavalute e contabili, scrive: “Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi sequere me” (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi).
Nemesi o solo ironia della sorte?
Suo RVC
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La sorte c'entra, ma c'entrano anche parecchie altre cose. E su queste il Pontefice regnante ha responsabilità ben precise; e quella specie di Ufficio Religioso del PD-LEU-5S che passa sotto il nome di Conferenza Episcopale Italiana ne ha anche, e non piccole. Gli USA sono sempre stati, con la Germania e con l'Italia, i principali finanziatori della Santa Sede. Ma il Pontefice ha provveduto a disgustare una larga parte di cattolici americani, prima con richieste incredibilmente esose - milioni e milioni di dollari alla Papal Foundation per coprire i buchi dell'IDI, e poi con scelte episcopali e cardinalizie - Cupich, Farrell, Tobin, il caso Wuerl, il caso McCarrick - che hanno provocato in molti cattolici USA l'impressione che Roma volesse farli fessi, promuovendo gli amici della solita ghenga...In Italia l'8 per mille ha subito un serio calo sia per la posizione della Chiesa sull'immigrazione (e il crescente sospetto che l'accoglienza non sia senza motivi di interesse...) sia per la scelta di vescovi che sembra siano interessati solo alla politica, e a una politica di sinistra. Dunque la sorte forse c'entra. Ma si pagano le conseguenze di scelte non sagge, non equilibrate, e disastrosamente sbilanciate, sia da un punto di vista dottrinale che politico. La gente è stupida, ma solo fino a un certo punto...
"Come vorrei una Chiesa povera per i poveri!" (Bergoglio alla prima udienza nel 2013 subito dopo l'elezione)
RispondiEliminaDESIDERIO ESAUDITO!
https://www.caritasambrosiana.it/caritas-e-territorio/editoriali-farsi-prossimo-4/editoriali-farsi-prossimo/come-vorrei-una-chiesa-povera-e-per-i-poveri-papa-francesco
"Quella specie di Ufficio Religioso del PD-LEU-5S che passa sotto il nome di Conferenza Episcopale Italiana": azzeccatissimo! Spassosissimo!
RispondiEliminaLa bancarotta finanziaria dovrebbe essere ben vista da questo "papa"! Non sono sue le parole: "come vorrei una chiesa povera per i poveri!". Oppure è la solita frase ad effetto sparata sulla massa dei cervelli all'ammucchio?
RispondiEliminaSi comincia a capire perché il Vaticano è così concentrato a lucrare sull'immigrazione: devono tappare gli innumerevoli buchi.
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