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mercoledì 4 settembre 2019

Mons. Aupetit a Loreto "anche i cattolici dichiarati sono oggi disposti a mettere tra parentesi le verità del Vangelo e la loro fede cristiana per arrivare al potere"


San Luigi IX Re di Francia è  particolarmente venerato nella Basilica della Santa Casa di Loreto essendogli dedicata la  cappella detta francese dove il pittore Charles Lamaire ha voluto illustrare gli aspetti della vita del santo re Capetingio in rapporto alla spiritualità lauretana.
Anna d'Austria, madre di Luigi XIV,   stabilì nel 1651 che nella Basilica Lauretana venisse  festeggiata la memoria liturgica di San Luigi IX. 
La festa del santo re di Francia  era anche espressione di  gratitudine verso i Re di Francia che furono sempre prodighi datori di innumerevoli doni   al Santuario.
A triste completamento della sanguinosa rivoluzione francese arrivò a Loreto Napoleone Bonaparte per saccheggiare la Basilica e per depredare "con scrupolosa cura" tutti i preziosissimi arredi della Santa Casa giungendo a portare   a Parigi come bottino  la veneratissima statua della Vergine Lauretana. (leggi MiL QUI)
San Luigi IX è stato" un re sul quale il Cristo crocifisso impresse profondamente le stigmate della sua Passione. Per dimostrare che la virtù non ha sempre la sua ricompensa in questo mondo, Luigi, che la sua pietà spingeva senza tregua verso l’Oriente, alla riconquista dei luoghi santificati dal sangue della Redenzione, raccolse, al posto di palme e di allori, disfatte e cattività; così che, ricomprato dai suoi, tornò a Parigi, riportando come un trofeo simbolico delle sue campagne la corona di spine del divin Salvatore. Morì vittima dell’epidemia sotto le mura di Tunisi, che si preparava ad assediare, il 25 agosto 1270." (Cfr.Scuola Ecclesia Mater QUI)
Quest'anno la festa di San Luigi IX (traslata al 30 agosto)  ha avuto l'onore di avere a Loreto S.E.R. Mons. Michel Aupetit, Arcivescovo Metropolita di Parigi.
AC



L’ATTUALITÀ DI SAN LUIGI IX, RE DI FRANCIA

Omelia 
di Mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi (*)

“Noi abbiamo la gioia di festeggiare oggi il re san Luigi che ha lasciato le tracce del suo
passaggio a Nazareth attraverso alcune reliquie piamente conservate qui, a Loreto, e per mezzo del suo ritratto al centro della cappella dedicata ai francesi.
La sua grande devozione alla santa Vergine lo ha condotto naturalmente a visitare questo luogo della santa Casa, la casa di Maria, la casa dell’Incarnazione.

Questo santo re è un magnifico esempio per i nostri governanti che pensano spesso di dirigere il paese con questo adagio molto francese: “Non si fa la frittata, senza rompere le uova”, giustificando così le loro decisioni che vanno contro la legge naturale e la legge di Dio. 
Più cinico ancora, Winston Churchill diceva: “L’uomo che non ha nemici, è un uomo che non ha fatto niente”. 

Ci sono anche coloro che si rifugiano dietro le categorie sociologiche del tedesco Max Weber per permettersi di far passare le leggi più inique.
Nel nome di un’etica della responsabilità legata alle loro funzioni, non esitano a spazzar via le convinzioni personali cui si appellavano.
Come fidarsi di chi non rispetta le sue proprie convinzioni?
Possiamo star certi che non rispetteranno nemmeno le nostre.
L’ etica non è a geometria variabile, oscillante tra etica della responsabilità e etica della convinzione. 
Ne esiste una soltanto, che si appoggia su questa domanda fondamentale che ha costruito le civiltà: “Cosa bisogna fare per fare bene?

Infine, anche i cattolici dichiarati sono oggi disposti a mettere tra parentesi le verità del Vangelo e la loro fede cristiana per arrivare al potere.

Per fortuna, in Francia, nostro Signore ci ha donato un re santo, un re che ha accolto e rispettato il suo battesimo con coerenza e integrato il vangelo nella sua vita personale altrettanto bene che nel suo modo di governare. 
Luigi IX ha capito che la sua più alta dignità consisteva nel battesimo. 
Essere figlio di Dio è più importante che essere re di Francia, Presidente della Repubblica, Primo Ministro o arcivescovo di Parigi.  

Lo storico Jean-Christian Petitfils scrive: “Ogni atto della sua vita era occasione per praticare l’ideale della perfezione evangelica”.


Luigi di Francia ha combattuto i nemici del suo paese, ma li ha rispettati cercando sempre una pace giusta. 
La sua pietà ha provocato lo stupore ammirato del sultano che l’aveva fatto prigioniero.
Egli ha saputo operare una vera giustizia nell’equità senza favorire i grandi e ha sempre cercato profondamente il bene dei suoi sudditi.


Sì, il re san Luigi ci ha mostrato che il Vangelo è il cammino della vita, della vita personale, certo, ma anche della vita pubblica e delle sue responsabilità per quanto grandi esse siano. 

Possa il nostro buon re san Luigi ispirare i governanti di Francia e quelli del mondo intero”.


( * ) Omelia per la  Festa di San Luigi, re di Francia, nella Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto, il 30 agosto 2019


 



Fonte: Paris catholique QUI


Immagini da Scuola Ecclesia Mater QUI

1 ) Charles Lameire, S. Luigi riceve la Comunione nella Santa Casa a Nazareth, 1903, Basilica della S. Casa, Cappella Francese, Loreto.

2-3-4) Vitrail représentant Saint Louis 



5) Gaetano Lapis (Cagli 1706-Roma 1776) La Vergine con S.Luigi di Francia e Santa Elisabetta d’Ungheria” (Olio su tela, 292×173) , Cingoli (MC) Convento francescano di San Giacomo di Colle Luce.