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Lo scorso 30 giugno 2019 è divenuto pubblico il decreto emesso all'esito del commissariamento; MiL ritiene fondamentale darne notizia.
Il commissario ha sciolto probandi, novizi e aggregati da ogni vincolo con la Fraternità (quindi tutti a casa).
La Fraternità non potrà più accogliere aspiranti e neppure formare nuove vocazioni.
I preti che ne fanno attualmente parte, rimangono in una sorta di limbo, "tra color che son sospesi".
La Fraternità non potrà più accogliere aspiranti e neppure formare nuove vocazioni.
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il commissario Mons. Libanori SJ |
Ovviamente, come di moda durante i migliori regimi che si rispettino, il decreto non reca alcuna motivazione.
Dunque la domanda: ma quale la loro colpa? Lasciamo rispondere alla Scrittura: “Nihil invenio causae in hoc” [Lc 23,4].
Guido