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mercoledì 21 novembre 2018

Terni: i veri responsabili della distruzione delle nostre "radici cristiane"

L'imam di Terni rilasciando l'intervista ( v. sotto) dopo la polemica sviluppatasi in Città a causa della probizione imposta da un Dirigente scolastico di una scuola primaria del tradizionale spettacolo  con dei canti e delle scenette natalizie, con la speciosa motivazione che avrebbero "offeso" gli alunni islamici, potrebbe aver praticato l'arguta tattica della taqiyya o kitman (dissimulazione)?
Il sospetto ci viene leggendo l'affermazione dell'imam: "Canzoni e recite natalizie a scuola non sono un male. Se rappresentano una tradizione è bene continuare a farle. Noi musulmani siamo disponibili anche a partecipare" . Quelli che  lavorano nell'ambito scolastico sanno che non è esattamente vero... è invece ampiamente documentato le famiglie dei bambini musulmani non fanno partecipare  i loro figli alle festicciole/recite/concerti scolastici di Natale.  Niente da eccepire anzi prendiamo atto della loro coerenza identitaria.
Forse l'imam, informato su come è stato ridotto il messaggio natalizio soprattutto nelle scuole non avendo cioè più nulla di cristiano ...ha ritenuto che i bambini musulmani non hanno più niente da temere...
Di una cosa noi siamo invece sicurissimi: sono i soliti individui politicizzati e ideologizzati che vietano presepi e canti natalizi, "dando la colpa" ai musulmani... 


AC 
 L'imam di Terni tende la mano: 
«Sì alle recite di Natale a scuola, vogliamo anche partecipare» 

Nessun divieto di recite natalizie o di presepi viventi alle scuole elementari di Terni: i musulmani di Terni non ci stanno a passare per integralisti e si chiamano fuori dal discusso
provvedimento di un dirigente scolastico ternano. 
«Canzoni e recite natalizie a scuola non sono un male. Se rappresentano una tradizione è bene continuare a farle. Noi musulmani siamo disponibili anche a partecipare»: a parlare è Mimoun El Hachmi, imam del Centro culturale islamico di Terni, intervenendo sulla polemica, sollevata dall'assessore comunale alla Scuola Valeria Alessandrini, relativa al presepe vivente che sarebbe stato vietato dalla dirigente scolastica di una scuola primaria per rispetto delle altre culture. 
«Non siamo noi a volere cambiare la cultura del Paese che ci ospita, siamo qui per rispettarla» commenta l'imam. 
Che spiega di avere deciso di intervenire sulla questione «perché c'è chi sta cavalcando la polemica a nome nostro». 
«Per la nostra Comunità - continua El Hachmi - lo scambio è una ricchezza, siamo tutti fratelli. Diciamo no all'integralismo islamico così come a quelli di altro genere. 
Per cui trovo giusto che a scuola si possa fare anche un presepe vivente, Dio è nel cuore e non nelle parole». 

Fonte: Il Messaggero QUI

Foto: Terni: la Stella di Miranda (posta sulla sommità del monte Miranda che sovrasta la Città con i pali  posizionati ad una distanza di 971 metri uno dall'altro in ricordo delle 971 vittime nella battaglia di Lepanto provenienti dalla provincia ternana). Rimarrà accesa dalla festa Immacolata Concezione  fino a quella dell'Epifania di Nostro Signore. (v. Bella Umbria QUI)

2 commenti:

  1. Chi è ospite in un paese si dovrà anche un attimino adeguare credo. Il problema comunque non sono gli immigrati ma i "nostri" integralisti nostrani che ogni volta per Natale la menano con i canti ed il Presepe....

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  2. Da una parte il dirigente scolastico e dall'altra l'imam e noi in mezzo senza difesa alcuna.C'è da gridare:Signore non ti importa se moriamo….

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