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domenica 4 novembre 2018

60° Anniversario dell'Incoronazione di Giovanni XXIII e alcune riflessioni


Dal caro amico Luca.
L

L'INCORONAZIONE

Trentamila persone dentro la Basilica, centomila fuori sulla piazza. La cerimonia più bella, fastosa e lunga che abbia mai visto. Un lungo banchetto di colori, di sete, di ermellini, di merletti, di perle, di gemme, di ori, d'argento, di piume, di incenso, di croci, di turiboli, di pastorali, di ricami, di drappi, di musica, di canti. Cinque ore di preghiere, e baci, e benedizioni, e adorazioni. Roncalli compie ogni atto a puntino. Sale sul trono, scende dal trono, va in processione, s'inginocchia; intona, torna indietro, sale su un nuovo trono, si lascia vestire, si lascia svestire, mette la mitria, la toglie, altra processione, altro trono, altre invocazioni, altre prosternazioni, su dalla sedia gestatoria, giù dalla sedia gestatoria. In mezzo, tra una processione e l'altra, la solenne messa cantata. Poi finalmente, al cospetto della piazza, sulla loggia delle Benedizioni, l'imposizione del triregno: la corona fatta a elmo, composta di tre balze, tanto sfolgorante di gemme e di metalli preziosi quanto pesante, da dare il capogiro.

Roncalli sta dentro alla funzione con una faccia serena da cherubino. Non accusa stanchezza, né insofferenza. Quando non è immerso nella preghiera sembra piacevomente interessato alla buona riuscita della cerimonia. Sotto il triregno e avvolto tutto d'oro rassomiglia a un'icona. Gli manca solo lo sguardo mesto. A Roncalli gli occhi ridono sempre (Benny Lai, <<Vaticano aperto>>, Longanesi & C., 1968, pagg. 21 – 22).
Brevi considerazioni.
Il 4 novembre 1958 Giovanni XXIII fu incoronato Sommo Pontefice della Santa Chiesa cattolica; la Chiesa ha sempre ricordato gli anniversari delle Incoronazioni papali, mai quella delle elezioni, come avviene oggi. Quindi, oggi 4 novembre 2018 ricordiamo il sessantesimo anniversario dell'Incoronazione di San Giovanni XXIII.
Le due fotografie: nella prima, l'espressione ammirata e riconoscente di Benedetto XVI, che quasi contempla il triregno dognatogli nel 2011 da un facoltoso cittadino tedesco; nella seconda lo sguardo mesto di Francesco, una sostanziale smorfia di fronte all'analogo dono fattogli dal Presidente del Parlamento della Repubblica di Macedonia Trajko Veljanoski nel 2016.
Che dire? Confrontando le due foto si capisce il Protestantesimo: c'è una sola Chiesa, quella cattolica fondata da Gesù, qualsiasi discostamento da quell'unica Chiesa è già Protestantesimo, ipotizzare una Chiesa diversa, una Chiesa nuova, una Chiesa aggiornata, una Chiesa moderna è veleno protestantico, quale che sia il suo ambito: liturgico, dottrinale, morale.

Luca G.