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Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...

domenica 21 ottobre 2018

Barcellona. Gli anticlericali non si smentiscono mai: neppure davanti l'arte e il turismo

Un brivido percorse le menti libere di tutto il mondo quando i servizi antiterrorismo rivelarono che la Basilica della Sagrada Familia di Barcellona  sarebbe potuta essere oggetto sensibile delle attenzioni criminali dei terroristi jihadisti perchè "colpevole" di uno scrigno strapieno di simbologie divine! ( QUI ) Non sono solo i terroristi maomettani    a vomitare i loro criminali intenti distruttivi contro la Basilica, divenuta l'icona di Barcellona, ci sono anche i continui attacchi che il Sindaco progressista di Barcellona e i suoi collaboratori scagliano contro la "tradizione cristiana la si irride e la si vilipende... furia ideologica che in questi anni ha contribuito a indebolire l’istituzione familiare, la cultura della vita, la fede di un popolo"
Privati delle proprie difese immunitarie ( il sacro e la sana dottrina) il numero dei cattolici spagnoli continua a diminuire: il 59% dei credenti non si reca quasi mai a messa o ad altri servizi religiosi !
Le recenti ondate di immigrazione, hanno portato alla presenza di un crescente numero di musulmani tanto che attualmente l’Islam è la seconda religione spagnola per numero di fedeli, dopo il cattolicesimo. 
L'attuale Sindaco di Barcellona e la sua giunta comunale meriterebbero davvero la sharia islamica...
AC

La crociata anticlericale di Barcellona contro la Sagrada Familia 

di Leone Grotti

Il sindaco progressista Ada Colau ha preteso e ottenuto che la basilica paghi 36 milioni di euro per contribuire ai costi di viabilità, urbanistica e trasporti resi necessari dall’ampliamento dell’opera  ( I TG hanno subito parlato "di condono storico"  perchè la Basilica sarebbe stata priva dei permessi edilizi: una specie di costruzione "illegale" che però costituisce la principale attrattiva turistica di Barcellona N.d.R.)

Se c’è un’opera, un’architettura, una meraviglia che identifica la città di Barcellona, questa è la Sagrada Familia
La più importante e famosa basilica moderna del mondo progettata da Antoni Gaudì, la cui costruzione è iniziata nel 1882, attira ogni anno 4,5 milioni di visitatori, ma ben 20 milioni di persone ogni anno si recano nella zona per dare anche solo un’occhiata.  

36 MILIONI DI EURO 
 Al di là del valore artistico incommensurabile e incalcolabile, insomma, la Sagrada Familia è una miniera d’oro per la città di Barcellona. 
E il sindaco della città della Catalogna, la progressista anticlericale Ada Colau, che cosa fa?
Invece che baciarsi i gomiti per l’immeritata grazia di ritrovarsi in casa l’opera frutto del genio (in odore di santità) di Gaudì, e facilitarne in ogni modo il completamento previsto per il 2026, pretende dall’ente che si occupa della costruzione di pagare 36 milioni di euro per ottenere i permessi necessari alla finalizzazione dell’opera. 

I PERMESSI 
Gaudì ottenne il permesso di cominciare la costruzione della basilica nel 1882 dal Consiglio comunale di Sant Martì de Provençals. 
Ora però Colau ha chiesto, al fine di rinnovare i permessi, un’ingente somma per contribuire ai costi di viabilità, urbanistica e trasporti resi necessari dall’ampliamento dell’opera e dall’aumento dei visitatori. 
L’accordo tra le parti è stato raggiunto giovedì: i 36 milioni verranno pagati in 10 anni.  

SINDACO ANTICLERICALE
Il sindaco Colau è stato eletto nel 2015 con il sostegno di Verdi, Sinistra Unita, Equo, Proces Costituente, Podemos e la piattaforma Guanyem. Tra le prime misure prese spicca la consegna di premi civili cittadini e durante la cerimonia è stata promossa e recitata una versione blasfema in chiave sessuale del Padre nostro. L’attuale giunta è palesemente ostile alla Chiesa cattolica e alla Sagrada Familia, è quasi infastidita dalla sua grandezza e dalla sua fama. Basti dire che l’assessore alla Cultura, Daniel Mòdol, ha definito la basilica una «mona de pascua», tipico dolce pasquale spagnolo dalla forma bislacca.  

CROCIATA ICONOCLASTA 
Probabilmente Ada Colau, che si chiama in realtà per uno strano scherzo del destino Immaculada, rimpiange ancora la Guerra civile spagnola quando nel 1936 alcuni gruppi anticlericali diedero fuoco al laboratorio in cui venivano conservati schizzi, appunti e modelli in scala della basilica di Gaudì. 
Per fortuna, grazie alle foto d’epoca dei modelli originali, è stato possibile ricostruire in buona parte il progetto. Così i lavori ripresero nel 1952 e nel 2026 dovrebbero finire
La piccola crociata iconoclasta di Immaculada Colau non fermerà il completamento dell’opera. 
Ma un sindaco così, la Sagrada Familia, non la merita proprio. 

Fonte: Tempi ( QUI )

4 commenti:

  1. Se la basilica ha pagato al comune probabilmente la legge è dalla parte di quest'ultimo...Reddite ergo quae sunt Caesaris Caesari...

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  2. "L’attuale giunta è palesemente ostile alla Chiesa cattolica": bene così! Gli incompetenti e corrotti "dirigenti" della Chiesa cattolica, che nulla hanno a che vedere con la Chiesa cattolica, meritano questo e altro.

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    1. Infatti. Il clero bergogliano strizza l'occhio a quelli di sinistra, e più lo fa più questi prendono confidenza e combattono la Chiesa Cattolica. Tali preti, o sono completamente fessi (e non è da escludersi) oppure gli interessa solo il mantenimento della poltrona, che è più sicuro se appoggi il pensiero unico progressista.

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  3. a questi qua manca purtroppo anche la concezione del bello....

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