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lunedì 24 settembre 2018

Note tra declino della liturgia e declino dottrinale: abyssus ad abyssum invocat

Riceviamo  dall'amico Luca G. di Parma che ringraziamo.
Analisi molto interessante sul rapporto tra declino della liturgia e pari declino della dottrina.
L

Non vi è dubbio che sussista un nesso intrinseco che lega inseparabilmente tra loro Liturgia – Dottrina – Morale: la Liturgia, per usare la definizione che ne dà la Costituzione <<Sacrosantum Concilium>> è <<il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa>> (n. 10). 

Intaccare la Liturgia comporta conseguenze inevitabili per la Dottrina, posto l'assioma lex orandi lex credendi: <<La legge della preghiera è la legge della fede, la Chiesa crede come prega>> (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1124). 

Se la Liturgia viene corrotta, la Dottrina si corrompe ipso facto, cioè fatalmente e viene così leso <<il diritto dei fedeli a ricevere la dottrina cattolica nella sua purezza e integrità>> (San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica <<Veritatis Splendor>>, n. 113). 

E poichè la Dottrina è da considerarsi un corpus normativo che ha la sua fonte originaria nel Decalogo, e posto che il Decalogo è un codice morale, va da sé che colpendo la Dottrina, si colpisce anche la Morale. 

La Chiesa cattolica sembra essere sprofondata in un abisso di oscurità: questo blog, grazie all'abnegazione dei suoi redattori, ha messo a nudo (sostenendo a spada sguainata Mons. Viganò nella sua coraggiosa denuncia) come la sodomia sia non uno dei problemi, ma IL problema della Chiesa nell'ora presente, a cui confronto la pedofilia degrada in secondo piano, per non dire che assurge a vero e proprio specchietto per le allodole. 

E poichè abyssus ad abyssum invocat (Salmo 41,8), non si può non vedere come il vortice rivoluzionario che sta risucchiando i più alti vertici del clero (porporati e Vescovi) non conosca sosta o limite all'orrore: dagli anni del postconcilio si è assistito al desolante fenomeno di migliaia di preti che hanno abbandonato la tonaca per sposarsi con una donna; poi i preti con l'amante, quindi i preti con la concubina. 

Ora assistiamo agghiacciati all'inversione, che sta emergendo progressivamente con la forza di un'eruzione vulcanica e che assume i tratti sempre più netti di fenomeno non marginale: preti e Vescovi tra loro, preti e Vescovi con seminaristi, preti e Vescovi con adolescenti, infine preti e Vescovi con bambini, come lodevolmente questo blog ha documentato e continua a documentare. 

Usquequo Domine – libera nos a malo, è il grido che da questo blog vogliamo far salire al Cielo con la nostra denuncia e con fede nella potenza della preghiera.