Segnaliamo il consueto annuale appuntamento di formazione a Fanna (UD), organizzato dal benemerito prof. Danilo Castellano dell'Università di Udine.
Maggiori informazioni QUI.
AZ
Santuario di Madonna di Strada, Fanna (PN)
Il ‘68: la Chiesa e la società civile di fronte e dopo la “Contestazione”
Programma
ore 9,00 - Arrivo dei partecipanti
ore 9,15 - Celebrazione della santa Messa in rito romano antico e canto del «Veni Creator»
ore 10,45 - Apertura dei lavori. Saluto di Instaurare ai partecipanti. Introduzione ai lavori.
ore 11,00 - Prima relazione: «Politica e diritto dopo il ‘68» del prof. Miguel AYUSO, Presidente dell’Unione Internazionale Giuristi Cattolici.
ore 12,00 - Interventi e dibattito.
ore 13,00 - Pranzo.
Ore 15,30 - Ripresa dei lavori. Seconda relazione: «”Contestazione”, Chiesa e cristianità» del prof. Daniele MATTIUSSI, cultore di Etica sociale e di Filosofia del diritto.
ore 16,30 - Interventi e dibattito.
Ore 17,00 - Chiusura dei lavori.
Avvertenze
Il convegno è aperto a tutti gli «Amici di Instaurare». Non è prevista alcuna quota d’iscrizione. I partecipanti avranno a loro carico solamente le spese di viaggio e quelle del pranzo che sarà consumato al Ristorante «Al Giardino» di Fanna a prezzo convenzionato. Si prega, a questo proposito, di dare la propria adesione scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: instaurare@instaurare.org. L’adesione è necessaria al fine di favorire l’organizzazione.
Non è permessa la distribuzione di alcuna pubblicazione né la registrazione dei lavori del convegno senza la preventiva autorizzazione della Direzione del convegno.
I giornalisti devono essere accreditati. A tal fine essi debbono scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: instaurare@instaurare.org
Il santuario di Madonna di Strada è facilmente raggiungibile con propri mezzi: si trova sulla strada che da Spilimbergo porta a Maniago, pochi chilometri prima di quest’ultimo centro. Chi si servisse dell’autostrada deve uscire dalla stessa a Portogruaro, prendere la direzione di Pordenone e proseguire (senza uscire dall’autostrada a Pordenone) fino a Sequals. A Sequals girare a sinistra in direzione di Maniago e proseguire per una decina di chilometri: sulla sinistra, come indicato dai cartelli stradali, si trova il santuario di Madonna di Strada.
Al fine di favorire l’organizzazione del convegno è gradita la segnalazione della propria partecipazione anche da parte di chi non partecipasse all’incontro conviviale.
Per comunicazioni e informazioni si prega di scrivere al citato indirizzo di posta elettronica: instaurare@instaurare.org
Breve nota introduttiva
La “Contestazione” del ’68 è stata definita rivoluzione anonima o senza volto (E. Morin), rivoluzione dei desideri ovvero della libertà contro il Vangelo e contro i “Vangeli”, rivoluzione sessuale (W. Reich), rivoluzione dei sorrisi (F. de Alvarado), rivoluzione necessaria (N. Simeone) anche se non è dato sapere se essa fu necessaria perché ineludibile sulla base di talune premesse o se fu necessaria semplicemente perché ritenuta opportuna.
La pluralità delle definizioni evidenzia, da una parte, una difficoltà [vale a dire è reso difficile – anche per la sua apparente negatività (la rivolta contro l’autorità, contro ogni autorità, in sistemi differenti) – il compito di individuare il minimo comune denominatore dei fenomeni sociali di cinquanta anni fa e quello di cogliere la loro essenza] e, dall’altra, (la pluralità delle definizioni) sembra esser una insignificante rassegna di nomi sotto i quali si nasconde una realtà: quella di una progressiva avanzata della Rivoluzione che ha inaugurato la Modernità e l’ha accompagnata nel graduale dispiegamento delle sue opzioni di fondo, svelandola piano piano.
La “Contestazione” non è stata una crisi di crescita, come taluni politici dell’epoca credettero, indotti in questa erronea “lettura” da intellettuali che videro in essa un’apertura al dibattito oppure la necessaria conseguenza dell’occidentale società industriale (H. Marcuse), la quale avrebbe attenuato tutti i problemi (R. Aron). No. La “Contestazione” è stata preparata dall’ideologia liberale e sostenuta dal comunismo libertario. In essa trovano il loro atto di nascita le ideologie nichilistiche della seconda metà del secolo XX: dal femminismo al movimento omosessuale ma anche il trionfo della società dei consumi (utilizzata per combattere il comunismo). Essa segnò una “rottura” con le vecchie ideologie di destra e di sinistra, le quali attingevano alle stesse radici della “Contestazione”. Essa segnò un’evoluzione che preparò nella mentalità e nei costumi il tempo presente.
Per questo è opportuno riflettere su questo evento rivoluzionario: senza una sua adeguata comprensione non si capirebbe la stagione del radicalismo avanzato del nostro tempo, la destabilizzazione della famiglia naturale, la trasformazione delle istituzioni politiche, l’uso antiguridico del diritto e via dicendo. Non si capirebbe nemmeno la situazione in cui versa la cosiddetta cultura cattolica contemporanea.
Il convegno intende portare (e porterà) un originale contributo per la “lettura” di un evento che ha segnato il nostro tempo e tuttora continua a caratterizzarlo.
La pluralità delle definizioni evidenzia, da una parte, una difficoltà [vale a dire è reso difficile – anche per la sua apparente negatività (la rivolta contro l’autorità, contro ogni autorità, in sistemi differenti) – il compito di individuare il minimo comune denominatore dei fenomeni sociali di cinquanta anni fa e quello di cogliere la loro essenza] e, dall’altra, (la pluralità delle definizioni) sembra esser una insignificante rassegna di nomi sotto i quali si nasconde una realtà: quella di una progressiva avanzata della Rivoluzione che ha inaugurato la Modernità e l’ha accompagnata nel graduale dispiegamento delle sue opzioni di fondo, svelandola piano piano.
La “Contestazione” non è stata una crisi di crescita, come taluni politici dell’epoca credettero, indotti in questa erronea “lettura” da intellettuali che videro in essa un’apertura al dibattito oppure la necessaria conseguenza dell’occidentale società industriale (H. Marcuse), la quale avrebbe attenuato tutti i problemi (R. Aron). No. La “Contestazione” è stata preparata dall’ideologia liberale e sostenuta dal comunismo libertario. In essa trovano il loro atto di nascita le ideologie nichilistiche della seconda metà del secolo XX: dal femminismo al movimento omosessuale ma anche il trionfo della società dei consumi (utilizzata per combattere il comunismo). Essa segnò una “rottura” con le vecchie ideologie di destra e di sinistra, le quali attingevano alle stesse radici della “Contestazione”. Essa segnò un’evoluzione che preparò nella mentalità e nei costumi il tempo presente.
Per questo è opportuno riflettere su questo evento rivoluzionario: senza una sua adeguata comprensione non si capirebbe la stagione del radicalismo avanzato del nostro tempo, la destabilizzazione della famiglia naturale, la trasformazione delle istituzioni politiche, l’uso antiguridico del diritto e via dicendo. Non si capirebbe nemmeno la situazione in cui versa la cosiddetta cultura cattolica contemporanea.
Il convegno intende portare (e porterà) un originale contributo per la “lettura” di un evento che ha segnato il nostro tempo e tuttora continua a caratterizzarlo.