Perle da Facebook (con teologa annessa, a difendere gli ecclesiastici "bermudati"): uno è prete e uno è vescovo.
Il problema non sono loro ma quelli che li hanno ordinati e uno addirittura consacrato.
Il problema non sono loro ma quelli che li hanno ordinati e uno addirittura consacrato.
Checco Zalone - che ha più buon senso di certi prelati - di queste figure ne fa una divertente parodia QUI.
A destra il vescovo di San Miniato (PI), mons. Andra Migliavacca e (a sinistra) un suo presbitero, don Armando Zappolini, parroco di Perignano (PI), frazione del comune di Casciana Terme - Lari.
Don Zappolini è molto noto in zona per svariate iniziative molto mediatiche:
- l’anno scorso ha usato spazi parrocchiali per la festa di fine Ramadan a cui ha partecipato anche il vescovo (QUI);
- quest’anno è salito alla ribalta per la misericordiosa maglietta "Silvio datti fuoco" (QUI),
- abbiamo anche un presepe antifascista e pro migranti (QUI),
- sulla droga (QUI).
- QUI un riassunto delle sue posizioni politiche.
Dio li fa e poi li accoppia.
L
PS: “Salve le prescrizioni per le celebrazioni liturgiche, il clero in pubblico deve indossare l’abito talare o il cleryman. Per quanto riguarda i religiosi, lo stesso obbligo è stabilito dal canone 669. 1) I religiosi portino l’abito dell’istituto fatto a norma del diritto proprio, quale segno della loro consacrazione e testimonianza di povertà 2) I religiosi chierici di un istituto clericale a norma del canone 284”. Conferenza Episcopale Italiana delibera n° 12 del 23 dicembre 1983