Piena solidarietà al Religioso che ha difeso il senso liturgico e dottrinale del rito della lavanda dei piedi come il Magistero della Chiesa ce lo ha consegnato da sempre.
Il Signore renderà merito a quel degno e coraggioso Sacerdote che è stato "ovviamente" linciato senza pietà dai "modaioli" che stanno dentro e fuori la Chiesa.
Dall'articolo che segue possiamo constatare quel che è accaduto in una normale comunità allorchè la saggezza millenaria e le indicazioni liturgiche della Chiesa sono state arbitrariamente adulterate e sostituite dalla demagogia "politicamente corretta".
E' legittimo chiedersi: "chi crea nella Chiesa divisione e confusione?"
Non disperiamo però perchè lo Spirito Santo continua a donare alla Santa Chiesa bravi e eroici Sacerdoti capaci di difendere, a costo della loro vita, la Dottrina e la Liturgia senza badare alla fucilazione mediatica a cui saranno sottoposti su ordine loro stessi confratelli nel sacerdozio.
Lieti di condividere con i Sacerdoti di Cristo la sofferenza, l'umiliazione, la gogna e il martirio mediatico nella certezza della futura corona di gloria che il Signore ha promesso di dare suoi figli fedeli che si sono rifiutati di adorare il vitello d'oro e gli altri "idoli delle genti d'argento e d'oro, opera delle mani dell'uomo".
Christus vincit!
AC
La scure della dittatura dell'immigratofilia si è abbattuta sul prete
che ha cercato di preservare il significato teologico e liturgico
della Missa "In coena Domini".
"Due giorni di preavviso per lasciare Manduria, oggi.
È l’epilogo, stando alle notizie di stampa, della vicenda dei due preti pugliesi che la sera di giovedì santo si sono rifiutati di officiare il rito della lavanda dei piedi ad alcuni immigrati (sicurissimamente si trattava di "rifugiati" islamici perchè ai chiedenti asilo cristiani - che scappano veramente da crudelissime persecuzioni- non è concesso neppure di scorgere da lontano le nostre accoglienti coste. N.d.R.).
Uno dei due l'aveva proposto, l'altro si è rifiutato: il lavaggio non s'ha da fare.
Ed è scoppiato il caso con il corollario di accuse razziste.
Così per colpa della “lavanda della discordia”, come è stata definita dal “Nuovo Quotidiano di Puglia” che ne ha dato notizia, i due religiosi sono stati trasferiti: uno nel convento di Saviano a Napoli e l'altro a Vicenza.
Così per colpa della “lavanda della discordia”, come è stata definita dal “Nuovo Quotidiano di Puglia” che ne ha dato notizia, i due religiosi sono stati trasferiti: uno nel convento di Saviano a Napoli e l'altro a Vicenza.
Oggi il giorno della partenza.
Padre Gabriele Meccariello, 76 anni di età, di cui quarantanove di sacerdozio, ironia della sorte, lascia proprio il giorno dell'anniversario di apostolato.
Di Padre Leonardo Demaglie, invece, si hanno meno notizie.
Ma una cosa è certa, anche lui ha molti anni di sacerdozio alle spalle.
Questo però non è valso a nulla.
Non si possono, evidentemente, avanzare diritti di anzianità in casi come questo.
Secondo quanto si legge ancora sul “Quotidiano”, appena ha finito di officiare messa, padre Gabriele, ha raccolto i suoi fedeli per dare l’annuncio: "Dopo 25 anni non potrò più celebrare messe qui, né confessare" avrebbe detto. ( se la "notizia" fosse vera sarebbe oltremodo schifosa: al Religioso sarebbe stata inflitta dai propri superiori una specie di sospensione a divinis perchè si è rifiuato di far partecipare ad una funzione "in sacris" cattolica dei non battezzati appartenenti ad un'altra religione. Ci rendiamo conto a quale livello siamo arrivati? Ne abbiamo parlato con un amico musulmano il quale ha dato pienamente ragione al Religioso "incriminato" che ha solo fatto il proprio dovere. Ritorneremo sull'argomento che è solo di carattere teologico e liturgico. I presunti "immigrati" non c'entrano nulla! N.d.R.)
A decidere le sorti dei due preti il governo dei Servi di Maria.
La notizia è arrivata come una doccia fredda, giovedì 5 aprile.
La notizia è arrivata come una doccia fredda, giovedì 5 aprile.
A partire da oggi la chiesa di San Michele Arcangelo di Manduria sarà gestita momentaneamente da un delegato della diocesi di Oria (Manduria, in provincia di Taranto, dipende dalla diocesi di Oria in provincia di Brindisi) fin quando non verrà nominato un nuovo sacerdote che prenderà il posto dei due destituiti.
Una storia che non mancherà di alimentare ancora strascichi polemici". (La polemica ci sarà fin quando perdurerà l'assurda persecuzione nei confronti del Religioso che ha solo affermato e difeso, con la propria dignità sacerdotale, quel che insegna il Magistero della Chiesa! N.d.R.)
Fonte: Il Giornale QUI
Immagine: Un Sacerdote Cattolico Messicano martirizzato come tantissimi altri Sacerdoti, Religiosi, Religiose e laici cattolici dalle belve sanguinarie al comando di Plutarco Elias Calles durante la persecuzione cattolica in Messico scatenata tra l'indifferenza del mondo occidentale e con l'appoggio logistico degli Stati Uniti.
Articolo molto condivisibile.
RispondiEliminaSiamo alla frutta
RispondiEliminaAvete notato la foto in bianco e nero? Poco sopra la testa del sacerdote martire, lateralmente c'è un'immagine di una persona.
RispondiEliminaCombattere con ogni mezzo chi vuole cancellare le differenze a favore di un generico "cittadino del mondo". Occorre salvare la cattolicità e la nostra cultura senza demordere un istante. Solidarietà ai due sacerdoti pugliesi incompresi come Nostro Signore Gesù Cristo.
RispondiElimina