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mercoledì 13 dicembre 2017

I fedeli sono stufi e segnalano il cattivo uso che i preti fanno delle chiese.

Era ora che i fedeli dicessero basta e iniziassero a protestare! 
Vuol dire che di questi preti (che tutto sono diventati, fuorché ministri del culto a Dio) sono stufi anche i semplici fedeli e non solo i "tradizionalisti" che leggono MiL o altri blog "di minoranza". 
Bene. 
Ma ora, dopo le delazioni ai giornali, è ora che protestino di persona e a muso duro ai diretti interessati. 
Roberto


da La Nuova Bussola Quotidiana, del 12.12.2017 di A. Zambrano


Mostre, balletti, pranzi e persino un suino allo spiedo. E’ davvero ricchissimo il catalogo di denuncia offerto dai nostri lettori per la campagna della Nuova BQ #SALVIAMOLECHIESE. In questi giorni sono arrivate tante segnalazioni di casi di abuso di chiese utilizzate per scopi non riferiti ad esigenze di culto o mascherate da paraliturgie che in realtà nascondono un utilizzo profano del tempio di Dio. Una risposta, quella dei lettori, che conferma da un lato l’interesse verso la crisi che sta subendo l’edificio chiesa e di come la situazione della confusione tra sacro e profano abbia raggiunto ormai dei livelli inaccettabili. Le presentiamo con la raccomandazione di continuare a segnalarci tutti gli usi impropri che vengono fatti delle chiese a redazione@lanuovabq.it.

Aggiungi un posto a tavola
"Caro direttore,
stamane, su Rai Radio Uno, quasi in chiusura della puntata di "Il cielo sopra S. Pietro" (sulla cui linea editoriale stendo un velo pietoso...), un portavoce della comunità di Sant'Egidio ha presentato l'iniziativa "Aggiungi un posto a tavola" a Natale, che dovrebbe far registrare circa 70 mila commensali credo nel mondo, e a favore della quale si possono dare donazioni".  
Vito Caruso
Chiesa o auditorium?
"Caro Direttore,
ottima e necessarissima la campagna in difesa del Luogo Sacro ma da dove cominciare? A Genova da anni è proprio la Curia a organizzare cicli di Conferenze nella Cattedrale di San Lorenzo.  L’iniziativa si chiama “Chiesa Aperta” e in quelle occasioni viene collocato un tavolo che dà le spalle all’Altare, microfoni, etc… Con quel che segue: via-vai,
chiacchiere, applausi; nessuno che si segna entrando, sentendosi autorizzato a considerare la chiesa come un qualsiasi auditorium. E poiché la Curia dispone di una sua sala-conferenze bella e capiente, il Quadrivium, è chiaro che la motivazione è ideologica o, secondo alcuni, pastorale: si crede di avvicinare il popolo alla Chiesa facendogli varcare il portale con un trucco. Possibile che i penosi risultati non inducano i Pastori ad una riflessione, con conseguente inversione di rotta? Lei crede che potrebbe servire scrivere al ns. Cardinale S.E. A. Bagnasco le suddette considerazioni, mie e di altri (non molti) fedeli?
Grazie di cuore per l’attenzione e per tutto".
Francesca Poluzzi   -  Genova  
In chiesa come allo stadio
"In una chiesa di Napoli per “ravvivare” le celebrazioni si è pensato di imbastire anche un balletto copiato da quelli che si fanno di solito allo stadio: “Chi non salta non ci crede”, è il motto perentorio che ha animato questa assurda paraliturgia."
Pietro Lojacono

La rivoluzione è servita
Alcuni lettori hanno segnalato dal blog In terris un episodio di un anno fa avvenuto a Roccasecca, in provincia di Frosinone. Nella chiesa di San Tommaso è comparsa nientemeno che una mostra dedicata a Mao Tse-Tung, il sanguinario padre della rivoluzione cinese. Gigantografie di Mao sono state poggiate ad ogni lato del luogo di culto coprendo così gli affreschi del ‘400. Le comprensibili polemiche sono state spente dopo qualche giorno direttamente dal parroco, don Xavier Razanadahy, che si è così scusato con i fedeli: “L’allestimento di simili immagini in questo luogo di culto ha rappresentato una ferita alla sensibilità religiosa di tanti nostri concittadini e fedeli”.
Ma che le chiese vengano utilizzate per esporre effigi non di santi o immagini sacre è testimoniato anche da quanto accaduto a Noli, in provincia di Savona. Sulla facciata di San Francesco è comparso il volto di Rasha una profuga palestinese giunta in Italia. L’immagine, oltre che sulla facciata è stata proiettata anche sull’abside dove di solito ci si aspetterebbe un tabernacolo.
Il suino allo spiedo
Concludiamo questa rassegna con un’immagine choc. Si tratta di una inaugurazione di una Cattedrale dopo i lavori di restauro nel 2013. Ad Hildesheim, in Germania, il pranzo è stato organizzato direttamente in cattedrale. Il protagonista del pasto era “sua maestà” il maiale che è stato letteralmente cotto tra le volte del tempio. L’immagine destò parecchie polemiche, e ci mancherebbe, e il vescovo mons. Robert Telle pensò bene di rimuoverla dal sito della diocesi dove era stata pubblicata. Speriamo almeno che nel frattempo invece il maialino sia stato mangiato, perché come si sa, del maiale non si butta niente. Delle chiese invece, sembra proprio che si possa buttare tutto.

11 commenti:

  1. Avessero provato a fare queste pagliacciate col vecchio parroco del mio paese li avrebbe presi a badilate in testa sull'esempio di Don Camillo!

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  2. Vergognose profanazioni di uno spazio consacrato a Dio con la connivenza o la tolleranza di mitrati adeguati, pronti, come caporal maggiori, a punire sacerdoti e fedeli che non possono condividere la distruzione della Chiesa cattolica; rinnegati, che hanno giurato, nel momento della consacrazione, di conservare intatto il Depositum fidei!

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  3. Ormai siamo circondati da preti cretini, anzi cretinissini.

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    1. Hai ragione --- per esempio, quelli che celebrano secondo il rito antico e non sanno nemmeno il latino

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    2. Non sarei così caustico, esimio 19:28. Chissà quanti fedeli ignoranti hanno biascicato per secoli in latino preghiere e formule senza saperne nulla e sono andati in Paradiso!
      Ci pensi, esimio 19:28. Ci pensi.

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    3. Ma di cosa stiamo parlando 19.28 ? I sacerdoti che celebrano VO conoscono bene il latino della liturgia (alcuni, se vuole, non gli artifici retorici dell' Avv. Cicerone) come sa bene chi frequenta quel rito e ne ha conosciuti molti .

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    4. Anonimo delle 19:28 è colmo di rabbia perché molti sacerdoti sono rimasti cattolici. Io, fossi in lui, me ne farei una ragione, e considererei il fatto che Bergoglio non è eterno...

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    5. Anonimo14 dicembre 2017 19:28

      Per sua informazione in seminario nonostante la sporcizia letteraria e pastorale che circola si studia ancora latino e studi classici! Ignorantia legis non excusat....

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  4. ci scandalizziamo di queste cose e stupidamente non ne vediamo la radice. Da anni le chiese più belle delle città storiche sono diventate dei musei a cui si accede pagando il biglietto. Ci siamo assuefatti e giustifichiamo questa vera e propria profanazione senza fiatare. Una volta passata l'idea che un luogo sacro possa essere commercializzato passa poi tutto. PERCHE' NESSUNO SOLLEVA LA QUESTIONE? Abbiamo ormai perso completamente il senso di quel che sia un luogo sacro! Ciò che è sacro per definizione non più essere venduto né comprato... e quasi tutti i vescovi delle importanti città italiane invece commercializzano tranqillamente (e quindi sconsacrano) le meravigliose cattedrali che i nostri padri ci hanno lasciato! A Milano, come se non bastasse hanno perfino venduto la facciata in restauro agli sponsor, così che vi sono appesi cartellonipubblicitari e schermi video che mandano pubblicità. La scusa forse è la necessità di trovare fondi per la manutenzioni di questi grandi edifici... ma una Chiesa che così ragiona è già morta.

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    1. Il clero attuale fa business con gli immigrati, legittimando la cancellazione etnica degli italiani, figuriamoci se si fa scrupoli a speculare con le facciate delle chiese. Con il Concilio Vaticano II si è perso il senso del sacro, e quando si perde il senso del sacro si arriva a pensare solo ai soldi, mascherando il tutto con un moralismo cosmopolita ipocrita.

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  5. "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».

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