Visto che ci avviciniamo alla Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, riprononiamo un post di un anno fa, sul colore liturgico nero, ringraziando nuovamente, l'amico Giovanni per la traduzione.
L
New Liturgical Movement, Gregory di Pippo
Di tanto in tanto, è bello guardare indietro ad alcuni degli
articoli nel nostro archivio, che attualmente sono oltre 12.000! Per il giorno
dei morti, riprendiamo qui un grande pezzo sui paramenti neri pubblicati dal
nostro fondatore ed editore Shawn Tribe nel novembre del 2005, quando NLM aveva
meno di quattro mesi di età. Questo accadde un anno e mezzo prima Summorum Pontificum, e io non reputo
troppo ottimistico pensare che l'opposizione all’uso dei paramenti neri si è
indebolita ulteriormente, ora che più persone hanno partecipato alla forma
tradizionale della Messa da Requiem, dove sono obbligatori.
Probabilmente molti lettori sono consapevoli del fatto che in
questi ultimi 40 anni circa vi è stata una vera avversione per l’uso dei paramenti
neri nelle circostanze come i funerali o per la commemorazione di tutti i
defunti. Per fortuna tutto ciò sta diminuendo con le nuove generazioni del
clero.
Spesso i paramenti neri sono stati esclusi dall’uso pratico
(anche se non necessariamente dalla legge) tanto che intere generazioni di
fedeli non hanno mai visto una veste nera indossata dal celebrante, per non
parlare del conoscere la sua esistenza come colore liturgico. Ad esempio, nel
rito moderno, il rosso
viene indossato il Venerdì Santo al posto del nero, che naturalmente
è ancora usato nel rito tradizionale, mentre in genere per i funerali viene
indossato il bianco, oppure talvolta il viola.
Precisiamo subito: tutto ciò non costituisce abuso liturgico visto
che queste sono opzioni che la Chiesa ha permesso, o, nel caso del Venerdì
Santo, le modifiche che sono state fatte. Ci sono alcuni, tuttavia, per i quali
questo tema non è semplicemente questione di estetica (né deve esserlo), né una
questione di usanza comune nella diocesi, ma costituisce in realtà una
opposizione ideologica dovuta alla “negatività” percepita del colore nero.
Quest'ultima idea è un problema. Desidero sia trattare in modo indiretto il
problema di quest'ultimo modo di pensare, ma voglio anche riportare il motivo
per cui credo che la scomparsa effettiva del nero non sia auspicabile, anche
quando stiamo solo esercitando un'altra opzione liturgica legittima secondo norma.
L'uso del nero è rappresentativo di alcune realtà cristiane
fondamentali. Mentre i cristiani sono persone di speranza (l'argomento spesso
utilizzato per coloro che desiderano escludere il nero), siamo anche uomini
consapevoli della realtà del peccato e del giudizio. Non abbiamo la presunzione
di conoscere lo stato dell’anima del nostro caro defunto. Troppo spesso anche alcuni
parroci acconsentono a questa idea secondo la quale il raggiungimento della
ricompensa celeste sia un fatto compiuto. Mentre infatti speriamo e preghiamo
che il nostro caro abbia raggiunto la sua ricompensa celeste, questa speranza
non è senza riserve o amorevole preoccupazione. Come cristiani siamo fiduciosi
ma anche umilmente realisti. Sappiamo che siamo peccatori e non sempre raggiungiamo
la meta, né necessariamente ci pentiamo dei nostri peccati. Perciò speriamo e
preghiamo.
Il nero, con i suoi echi di lutto e di riserva, da una parte
raffigura la nostra risposta emotiva alla perdita di una persona cara, dall’altra
rappresenta anche il dovere di pregare per il riposo dell’anima del nostro
amato. Costituisce anche un promemoria e un simbolo della nostra fede nel
Purgatorio in cui le anime sofferenti richiedono le nostre preghiere e
soprattutto Messe. Dopo tutto, le Messa di Requiem non sono solo monumenti
realizzati per i vivi - strumenti per il nostro conforto psicologico ed emotivo
- ma sono prima di tutto una potente preghiera e fonte di grazie per il riposo
del nostro amato defunto. Se ci raffiguriamo l’aldilà del cielo come
“automatico” o come un dato di fatto, chi prenderà sul serio la necessità di
pregare per le anime del Purgatorio o per il nostro defunto amato? Alla fine,
che vedrà la necessità di avere una Messa funebre? Il nero rappresenta il
nostro lutto e anche che vi è ancora del lavoro da fare: l'opera della
preghiera, le grazie della Messa. L'oro o l’argento che ornano le decorazioni
di una veste nera simbolizzano la speranza cristiana che abbiamo per la
risurrezione del nostro caro, e alla fine di noi stessi, nella casa del Padre.
Dal punto di vista culturale, questa omissione nell’uso dei
paramenti neri rappresenta un divario dal sentimento comune espresso di fronte
alla morte, che è stato informato da principi religiosi per generazioni - non
si può fare a meno di notare che il nero è ancora il colore del lutto tra la
maggioranza delle persone a un funerale. Se siamo veramente interessati a
parlare alle persone con simboli e con un linguaggio che possono capire e con
cui relazionarsi, l'uso del nero a un funerale non può essere superato in
questo senso (non sto suggerendo che la cultura deve informare pratica
liturgica: in questo caso, credo che la fede ha informato la cultura e la
cultura conserva ancora questa formazione a un livello profondo).
Non c'è davvero nessun motivo per fermare un sacerdote dal
re-introdurre vesti nere nella sacra liturgia, quando le rubriche lo consentono
- e vorrei raccomandare vivamente proprio questo ai parroci che leggono questo
blog.
Detto questo, ricevo molte e-mail
da parte dei lettori di questo weblog
per chiedere consigli su come affrontare tali questioni nelle loro parrocchie.
Spesso essi si trovano ad affrontare situazioni in cui c'è poco interesse per
la liturgia, o per lo meno, poco interesse per gli obiettivi della riforma
della riforma - che potrebbe andare in una direzione opposta a quella verso cui
la loro parrocchia si sta dirigendo.
In questi casi, la richiesta della reintroduzione dei paramenti
neri può essere una falsa partenza con i loro parroci - ma come ho detto, vi è
un'apertura sorprendente al riguardo in molti dei membri più giovani del clero.
Se non si ricade in tale situazione, non preoccupatevi, forse c'è ancora
speranza. Mentre non si può ottenere la reintroduzione dei paramenti neri nella
vostra parrocchia, c'è un'altra opzione perlomeno di compromesso, e può essere
più accettabile in una situazione del genere e contribuirebbe cominciare a
ristabilire questo equilibrio di speranza, lutto e preghiere per i morti.
Ecco la mia proposta per un pastore che non può ancora (o non
vuole) re-istituire i paramenti neri: un paramento bianco (o, preferibilmente, color
bianco crema), con una grande, sostanziosa banda di broccato nero che sale al
centro del paramento - oppure con il tradizionale andamento a Y. La chiave sta nel
far risaltare il nero.
Ottimo articolo
RispondiEliminasono d'accordo
EliminaPerfettamente d'accordo. Purtroppo al giorno d'oggi ogni realtà sgradevole si ammanta di giri di parole...il nero e' la morte, oscurità della tomba, cessazione della vita fisicamente intesa. Ma secondo molti fariseo fuori e dentro la Chiesa, meglio non far riflettere troppo la gente sull'ultimo grande passo dell'esistenza....non fosse mai che diventasse troppo timorata di Dio!
RispondiEliminaIl colore liturgico nero, non è stato soppresso o abolito, per quanto mi riguarda. Mi sembra che nel rito Ambrosiano e nella "Guida pastorale liturgica francescana", sia considerato il colore nero e viene riportato il 2 Novembre (nella Commemorazione dei Fedeli defunti) e il 5 Novembre (Commemorazione di tutti i fratelli dell'ordine Francescano), dove al posto del viola si può adattare il colore Nero; dicevo nel rito Ambrosiano della Diocesi di Milano, sembra che il colore Nero si utilizzi tutt'oggi, nelle celebrazioni feriali nel tempo di Quaresima. Non mi ricordo, se esso viene utilizzato anche nelle ferie del tempo di Avvento. Comunque sono d'accordo; una casula Ecclesiastica Nero con gallone Oro o Argento e uno sbieco dorato attorno alla veste, rende molto solenne la stessa casula Ecclesiastica, dato che l'Oro e l'Argento sono colori che rappresentano in terra Dio e Maria Santissima.
RispondiEliminaSe ricordo bene il giovedì santo il. Papa aveva una banda nera lungo il paramento sulla schiena vuol dire che qualche fedele è caduto nell ira di Dio?
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