Chi glielo dice ai "responsabili" dei progetti delle nuove chiese della CEI che negli USA... se ne costruiscono di nuove, belle e ... tradizionalmente cattoliche?
Beh... un modo i fedeli lo avrebbero trovato per dire STOP alla costruzione in Italia dei costosissimi mostri che violentano il cuore e l'ambiente; orrendi edifici spacciati per "chiese" e naturalmente "firmati" dai soliti archistar ideologicamente e vistosamente compromessi con gli amici degli amici...
AC
Gli Usa dicono addio alle «chiese garage» del post-Concilio.
Il caso della nuova Cattedrale di Raleigh
Scrivevamo poche settimane fa (vedi: «Si possono ancora costruire nuove chiese degne di questo nome? negli Stati Uniti sì») che negli Usa, appunto, è in corso un ricentramento dell’architettura sacra, con il progressivo abbandono di quei canoni che negli ultimi 50 anni hanno portato agli scempi delle chiese “moderne” che tutti conosciamo; e con il recupero di canoni ispirati alla tradizione che permettono invece di far rivivere una bellezza e uno stile liturgico autenticamente cattolici.
L’ultimo caso, come segnala il notiziario online it.news, riguarda la Cattedrale della diocesi di Raleigh, in North Carolina, che mercoledì 26 luglio è stata ufficialmente dedicata al Santo Nome di Gesù.
Nel video ( QUI ) se ne può ammirare tutto lo splendore.
Scusate, ma cone fate a dire che questo neo-gotico sia bello? In ogni epoca il cristianesimo ha saputo edificate chiese meravigliose, sempre però in sintonia col sentire la fede del tempo. Una chiesa ronanica è ben diversa da una chiesa tardo-medievale e ancor più rinascimentale o settecentesca. Ma in ogni epoca i gusti del tempo hanno prodotto capolavori. I "revival" invece sono sempre stati degli obbrobri. Il problema presente è la mancanza di una vera e seria spiritualità alla Chiesa, per cui le chiese post-conciliari sono degli obbrobri. Na anche piegarsi nostalgicamente sugli stili del passato è una mossa perdente. Un sintomo che relega la fede cristiana ad archeologia, roba da museo.
RispondiEliminaLucis
A parte il fatto che questo stile non ha niente di neo gotico, in storia dell'arte è contemplato l' eccletismo dello stile.
EliminaNon vediamo ( e siamo sobri ) alcuno stile neo-gotico. Chi l'ha visto?
Elimina"Responsabili" dei progetti delle nuove chiese della CEI.
RispondiEliminaResponsabili nel senso di colpevoli, perché non sono certo responsabili in senso etimologico: infatti a chi rispondono? al popolo di Dio che oborrisce certi orrori da cui letteralmente fugge?
Non è brutta, ma manca di stile innovativo. E questo alla lunga è un problema, perchè non ci si può fossilizzare su forme architettoniche del passato. Anche questo è un segno che non sappiamo parlare agli uomini di oggi.
RispondiEliminaGuarda caso, agli "uomini di oggi" ( il solito proclama CVII fallito!)non piacciono di certo le autorimesse attuali ma le vere chiese del passato. I visitatori, credenti o meno le ignorano mentre sono frequentate, sempre meno, dai poveri fedeli che vi sono costretti per varie ragioni.
EliminaCritichi l'attitudine al passato e poi usi il verbo "fossilizzare"? E poi cerca di scrivere correttamente "perché", con l'accento acuto e non con quello grave. Gli "uomini di oggi" chi sarebbero: i troll scadenti come te? ROTFL
EliminaSpiace rovinare il romantico quadretto della bella chiesa costruita negli Stati Uniti con questa robaccia di casa nostra... ma è la realtà del nostro clero http://www.marcotosatti.com/2017/07/29/una-chiesa-e-ancora-un-luogo-sacro-i-preti-che-ne-pensano-la-bonino-e-un-piccolo-episodio-altrove/
RispondiEliminaè carina, ma è un remake che non dice nulla di nuovo.
RispondiElimina"non dice nulla di nuovo" Cosa deve dire una chiesa di nuovo se non lodare dignitosamente Dio?
EliminaVai all'eco-mostro folignate, che ha rovinato anche il ridente paesaggio, e vedi cosa "dice di nuovo" quell'orrore.
Saranno gli stessi fedeli a suggerire le parole...
Vai in pace
Fatto, dato l'8x1000 agli ortodossi e il 5x1000 alla FSPX
RispondiEliminaCei: una chiesa povera per i poveri ;-)
In effetti. Dicono (almeno a parole) di voler essere poveri: regoliamoci di conseguenza...
EliminaIl CVII ha inventato che quello fatto per secoli che univa bellezza e funzionalità in un programma unico, era da cambiare per renderlo a misura d'uomo (!?!). L'esperienza negativa di mezzo secolo, auspice la scervellata riforma liturgica, non è riuscita ad aprire le menti della gerarchia cattolica ormai deviata con il 'moderno' in quanto tale, che entusiasmava Montini,e si è continuato a costruire edifici orrendi e poco agibili. Basti pensare alla posizione del SS. Sacramento che non sanno ancora dove mettere, se non su un trespolo in un cantone qualsiasi. L'edificio in immagine ripete lo schema basilicale tradizionale ma si potrebbero anche costruire edifici più attuali, purché siano dettati da dottrina e fede che però mancano sia negli architetti sia nella gerarchia.
RispondiEliminaOttimo commento. Prendo lo spunto per osservare che un luogo di culto a Dio "a misura d'uomo" è quella che i filosofi definirebbero "contraddizione auto-evidente". Ma poi dico, con tutti gli edifici che ci sono "per l'uomo", che male c'è nel costruire edifici "per Dio"? Come del resto è sempre stato fatto nei secoli?
Eliminarevival da primi del Novecento
RispondiEliminaPensavo che i commenti, se rispettosi, e non di provocatori, li pubblicaste tutti, anche se esprimono opinioni diverse dalle vostre. altrimenti il dibattito si immiserisce molto.
RispondiEliminaLucis
molto bella! complimenti.
RispondiEliminaSperiamo che anche in Italia inizino a costruire nuove chiese degne di tale nome!
RispondiEliminaBen venga l'inversione di tendenza e il ritorno ai tradizionali caratteri cattolici degli edifici di culto ma il processo in atto non può essere solo quello di una riproposizione solamente esteriore e formale. Credo che bisogna lavorare maggiormente proprio sulla struttura e pertanto sulla formazione di maestranze sulle antiche tecniche di costruzione.
RispondiEliminaQueste chiese americane possono infatti sembrare esteriormente "belle" e consone alla preghiera ma quando capitelli, fregi, marmi e modanature sono realizzate in cartongesso o polistirolo espanso allora stiamo solo giocando a costruire scenografie accattivanti. Le chiese tradizionale devono essere anche edificate con tecniche di costruzione tradizionali affinché possano durare nei secoli ed essere veritiere come il culto che vi si celebra. Capisco che per esigenze economiche di facciano scelte che portano a certi materiali industriali però come un tempo si facevano sacrifici per edificare il tempio di Dio così, allo stesso modo, dobbiamo fare ora...
Deo gratias!
Infine, non entro poi nel merito della disposizione dei "poli liturgici" come vengono volgarmente e postconciliarmente definì altare, ambone, tabernacolo, sede del celebrante e custodia degli oli sacri...a mio modesto avviso completamente da rivedere...
RispondiEliminaNon lasciatevi "ingannare" dal "linguaggio morfologico" e dalla fattura degli arredi e dal marmo.
Sarebbe ora...ma a noi piacciono gli ecomostri!
RispondiEliminaIn Italia l'ingerenza dello stato che a cambio dei finanziamenti per delle nuove chiese presenta una lista di progettisti provoca da decenni i disastri ambientali e religiosi accennati nell'articolo. Pensare che nel nefasto 1800, il secolo delle soppressioni, la chiesa riuscì senza finanziamenti pubblici ad innalzare a Dio degli stupendi templi (questo anche in Francia... ora sono per la maggior parte abbattuti o cambiati di destinazione d'uso...)
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