foto di domenica 27.11.2016 presa dal sito della Curia di Genova |
Queste parole, pronunciate dall'Arcivescovo di Genova domenica 27.11.2016 in occasione di due ordinazioni nella Cattedrale ligure, si vanno a inserire con forza, se pur in maniera implicita, nel solco degli intenti dei 4 cardinali che hanno espresso dubbi sull'Amoris Laetitia.
Anche il Card. Bagnasco ammonisce la Chiesa a non voler stravolgere il Vangelo umanizzandolo, o meglio, privandolo della natura divna della Novella, pur di piacere a tutti i costi al mondo.
Facile intravedere in questo discorso un rimprovero o comunque un avverimento: sbagliato modificare i principi della dottrina adattandoli alla prassi, pur di piacere alle persone che non si sforzano di seguire i precetti della Chiesa (errore che si sta facendo con il matrimonio e Amoris Laetitia).
Nell'omelia del Card. Bagnasco si sente l'eco della lettera di Medi a che abbiamo, per coincidenza, riproposto pochi giorni fa.
Roberto
Omelia del Sig. Cardinale A. BagnascoDuomo di Genova, domenica 27.11.2016
in occasione delle ordinazioni sacerdotali.
in occasione delle ordinazioni sacerdotali.
“Se non si conosce Dio, non si può neppure conoscere Gesù. Lo si
riduce a un saggio, a un politico, a un martire, un visionario, ma non
si riconosce il redentore del mondo. Allora la Chiesa non è più mistero e
sacramento ma diventa una realtà sociologica opera di uomini soggetta
alle categorie del mondo: il numero, il potere il consenso, le
organizzazioni”.
Ad affermarlo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e
presidente della Cei, nell’omelia pronunciata ieri pomeriggio, nella
cattedrale di San Lorenzo, in occasione della Messa per le ordinazioni
presbiterali (due i sacerdoti ordinati).
“Ma – ha aggiunto il card. Bagnasco – la Chiesa non è umanamente attraente perché Dio vuole convertire, non sedurre.
Divenire cristiani non è una adesione ma una conversione perché Dio,
prima di essere il nostro bene è la nostra origine, la possibilità e la
consistenza del nostro essere. Solo dopo è anche il destino della nostra
anima”. E questa, ha aggiunto “è la questione delle questioni” perché
riguarda “la salvezza eterna dell’anima”. Ma “quando si perde il senso dell’eterno, allora l’anima si identifica con le cose che incontra e consuma”.
“Il sole di Satana che vuole sedurre le anime vuole far credere che il proprio del cristiano è l’attività
ma questo svuota la memoria di Dio e della sua grazia. L’uomo si trova
da solo con sé stesso solo anche se dentro ad una collettività che però è
altro della comunità dei discepoli”. Di qui l’invito all’adorazione
perché “adorare non è un fare, è un non fare, per lasciarsi fare da Cristo e
questa è la dimensione mistica del Vangelo che l’Occidente sta perdendo
e per questo, più si danna nel fare, più sprofonda nell’angoscia della
sua impotenza di senso”.
“Il sacerdote non è un operatore sociale ma è l’uomo di Dio”
Il sacerdote non è un operatore sociale ma è l’uomo di Dio”. Ad
affermarlo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei,
nell’omelia pronunciata ieri pomeriggio, nella Cattedrale di San
Lorenzo, in occasione della Messa per l’ordinazione presbiterale di don
Andrea Carcasole e di padre Enea Traffano, d.O.
“Oggi – ha detto ai due ordinandi – siete costituiti maestri di fede
ma per essere tali dovrete essere uomini di fede, dovrete ragionare non
secondo le categorie del mondo ma secondo quelle di Cristo, quelle della
Pasqua di morte e resurrezione, della croce gloriosa. Separare queste
categorie significa non capire più nulla dell’esistenza umana della
storia dell’universo. La vita pastorale non potrà mai essere preghiera
se non vi sono nella vita del prete spazi personali di preghiera dove il
vostro cuore umano parla al cuore divino. Il mondo sta male perché
perde il contatto con la realtà sempre di più. Crede che tutto si riduca
a ciò che vede e tocca a ciò che può misurare mentre la realtà è molto
più grande. Ciò che è invisibile è più concreto e importante di tutto ciò che vediamo. Questa miopia spirituale può colpire anche noi sacerdoti e pastori. Nessuno può considerarsi esente da questa miopia che può progredire con l’età [Allude?, ndr.].
Per questo è necessaria l’adorazione che marca la differenza tra Dio e
l’uomo, riconosce che solo Dio è Dio e non noi e così tornano al loro
posto i giudizi e le scelte”.
Più' che altro la Chiesa prego e per merito ANCHE e SOPRATUTTO VOSTRO .
RispondiEliminaVallo a dire a Bersaglio che non fa mai atto di adorazione davanti il Sacramento !
Se la società' si è descristianizzata lo si deve grazie e sopratutto a VOI !
e impara a mettere la croce pettorale bene in evidenza e non d' impiccio nel taschino della giacca come la custodia degli occhiali
Bergoglio almeno fa di meglio : se la leva al momento per non offendere gli altri !!! questo si è galateo !!!
EliminaIl bue che da cornuto all'asino? Prima esaltano la misericordia il comunismo e l'ateismo e poi si meravigliano se si svuotano chiese e seminari?
RispondiEliminanon dico che abbiano desacralizzato o ridicolizzato il tutto , hanno fatto di meglio e di più' : hanno BANALIZZATO il tutto !
RispondiEliminale lacrime del coccodrillo !
L'omelia di Bagnasco è l' ennesimo dito nella piaga, sempre più incancrenita, della Chiesa ad opera dell'infezione bergogliana e dei vescovi suoi seguaci e da quelli vilmete adeguati!
RispondiEliminaForse si è reso conto che con 2 (dico 2) nuovi sacerdoti per la diocesi che fu del Cardinale Siri si è veramente toccato il fondo
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