L'inaridimento delle vocazioni che affligge attualmente tutti gli Ordini Religiosi ha imposto la Provincia Italiana di S. Antonio di Padova ad operare "scelte sofferte" : i Frati di uno dei rami francescani più fulgidi per santità, integrità di fede, studi e arti, dovranno purtroppo lasciare quel compendio di fede, arte e storia che è il complesso monumentale di San Lorenzo di Vicenza.
Bruttissimo segno in questi terribili tempi!
"La sofferta decisione nasce all’interno di un progetto di ridisegno
delle presenze francescane conventuali nel Nord Italia, legato alla
preoccupante diminuzione di vocazioni". (v.sotto)
Una piccola riflessione sul nefasto fenomeno della moria delle vocazioni alla vita Religiosa che sta attanagliando l'Italia e l'Europa.
Ci eravamo occupati ( QUI ) del cinquantesimo anniversario della subito dimenticata Esortazione
apostolica Sacrificium Laudis del Beato Paolo VI che aveva supplicato i Religiosi : "PermetteteCi, anche contro la vostra volontà, di difendere la vostra causa.
apostolica Sacrificium Laudis del Beato Paolo VI che aveva supplicato i Religiosi : "PermetteteCi, anche contro la vostra volontà, di difendere la vostra causa.
La Chiesa ... vi dà mandato di custodire la tradizionale dignità, la bellezza, la gravità dell'Ufficio corale sia nella lingua come nel canto.
E così siate ossequienti con cuore sincero e docile a prescrizioni non suggerite da amore esagerato delle antiche usanze, ma proposte dalla carità paterna che abbiamo per voi e consigliate dallo zelo per il culto divino".
Quelle di Paolo VI furono parole inascolate perchè, come ci fa notare un giovane: "La crisi delle vocazioni era iniziata con l'antropocentrismo introdotto dalla Chiesa post-conciliare.
Quando si mette al centro di tutto l'uomo ci si dimentica dei diritti di Dio, i diritti che ha di essere adorato, servito e di avere un giusto culto, ecco che la figura del prete e del religioso, ridotta a mero operatore sociale, sindacalistica e animatore giovanile, perde la sua funzione e il suo fascino e non attrae più nessuno.
Lo sfrenato antropocentrismo e il livello di pensiero comune mondano sono la causa principale di tante storture che hanno umiliato la vita religiosa.
Lo sfrenato antropocentrismo e il livello di pensiero comune mondano sono la causa principale di tante storture che hanno umiliato la vita religiosa.
Ci saranno molte lacrime da versare nei prossimi anni mentre si apre un "futuro" per le chiese/museo e per le cooperative che le gestiranno ".
AC
I frati francescani lasciano S. Lorenzo dopo sette secoli
VICENZA. Dopo sette secoli i Frati Minori Conventuali lasciano il tempio di San Lorenzo di Vicenza.
All'annuncio ai fedeli, dato durante la messa delle 18, è seguita una nota congiunta della Diocesi di Vicenza e della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali.
Questa la nota integrale:
I Frati Minori Conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, comunicano che dal 1 settembre 2017 consegneranno al Vescovo di Vicenza, Mons. Beniamino Pizziol, la cura pastorale della chiesa di S. Lorenzo in Vicenza.
La sofferta decisione nasce all’interno di un progetto di ridisegno delle presenze francescane conventuali nel Nord Italia, legato alla preoccupante diminuzione di vocazioni.
“Sono scelte sofferte” - sottolinea il nostro Superiore provinciale, p. Giovanni Voltan – “Dobbiamo accettare di essere - come ci esorta San Francesco –‘pellegrini e forestieri’, che non hanno scelto un luogo, - cui umanamente ci si affeziona - ma il Signore e il suo Regno”. ( Dubbia battuta dal duplice senso consolatorio/ironico che poteva essere risparmiata in un momento tanto tragico per la vita spirituale di Vicenza: la partenza di una Comunità di frati è un trauma ed un conseguente impoverimento per i fedeli! N.d.R.)
In questo momento il pensiero di tutta la Fraternità conventuale va alla Chiesa di Vicenza per la stima che ha sempre manifestato nei confronti della presenza dei Frati.
Va, inoltre, ai tanti laici, in primis all’Ordine Francescano Secolare, ai Collaboratori e Volontari che hanno condiviso con loro il carisma francescano e ai tanti Fedeli che quotidianamente frequentano la bella chiesa di S. Lorenzo, per partecipare alle liturgie, trovare un momento di sosta, una parola buona e celebrare il sacramento della riconciliazione.
Un pensiero grato al Sindaco, Sig. Achille Variati, all’Amministrazione Comunale e alle istituzioni civili che hanno trovato in S. Lorenzo, “tempio civico” cittadino, un luogo di crescita nel costruire una città solidale e attenta ai valori spirituali delle persone.
Infine, la Provincia religiosa dei Frati Minori Conventuali sente il dovere di ringraziare l'attuale Comunità di Frati -e quelle che l'hanno preceduta- per la testimonianza di vita francescana e la generosa dedizione pastorale offerta in S. Lorenzo a favore della Città e della Diocesi.
Il Convento di S. Lorenzo in Vicenza, fondato nel 1280 (i Frati erano però presenti a Vicenza già dal 1216, vivente S. Francesco), fu soppresso nel 1797 e i Frati Minori Conventuali vi poterono far ritorno, - restando la proprietà al demanio comunale -, nel 1927, seguendo fino ad oggi l’animazione spirituale e pastorale.
Fonte: Il giornale di Vicenza
Immagini: medioevo.org