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sabato 13 agosto 2016

Marcia per la Vita cancellata a Berna: pessimo segnale

C’era da immaginarselo. Prima o poi sarebbe potuto accadere. Ed è accaduto. La Marcia per la Vita, prevista a Berna il prossimo 17 settembre, è stata cancellata. In passato la si era organizzata sempre a Zurigo, quest’anno per la prima volta si era pensato di spostarla nella capitale elvetica. E forse è stato un errore.
Gli organizzatori han denunciato le eccessive restrizioni loro imposte, troppe per poter svolgere serenamente la settima edizione della manifestazione. Nessuno dei numerosi itinerari proposti sembrava andar bene alle autorità locali.
Pare proprio che la sicurezza non possa essere garantita in alcun modo, che eventuali disordini e contestazioni possano degenerare, che i facinorosi possano sopraffare partecipanti e forze dell’ordine. Insomma, tanti perché, tanti ostacoli, tanti problemi si sarebbero frapposti al regolare svolgimento dell’evento. Alla fine, si è dovuto cancellarlo.
Per questo, i promotori di un principio non negoziabile qual è la vita – bene universale, che dovrebbe veder tutti d’accordo, indipendentemente dal proprio credo e dalle proprie convinzioni – han dovuto reclinare il capo e adeguarsi a questa nuova violenza silenziosa. Avrebbero voluto dire il proprio no senza compromessi all’aborto, alla diagnosi prenatale, alla fecondazione assistita, all’eutanasia. Invece, no. Si devono far bastare un raduno simbolico in Piazza federale. E, forse, nemmeno quello.
Non solo: oltre a ciò, niente S. Messa. E questo, francamente, è sconcertante, incomprensibile ed ingiustificabile. Forse l’unico caso o uno dei pochi ancora in Occidente, in cui una celebrazione liturgica venga vietata. Ed ancora: agli organizzatori è stato imposto di garantire ai partecipanti la possibilità di raggiungere Berna in pullman, evitando stazioni e strade. Sì, perché pare che neanche dei manifestanti con magliette, striscioni o bandiere inneggianti alla Vita si possa garantire l’incolumità. Gli aderenti a Scegliere la Vita, Futur.ch, Pro Life, Cristiani per la Verità ed altri sono avvertiti.
La prossima settimana è previsto un incontro tra i promotori della Marcia e le autorità di Berna, per verificare se proprio non vi siano vie di uscita. Ma il malumore è forte ed è il pessimismo a prevalere. Non risulta che, al momento, altre manifestazioni abbiano subìto la medesima sorte. Comunque sia, tutti possono far cortei. Meno i cristiani. E per questo, chissà perché, quanto accaduto assume davvero il sapore aspro ed amaro della cristianofobia.