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martedì 14 giugno 2016

Cresima in rito romano antico: una opzione per i genitori

Alcuni amici ci hanno segnalato questa bella testimonianza tratta da Riscossa Cristiana.
L

zzzzCrsm 8-6-16
Sono passate solo due settimane da quando su Riscossa Cristiana abbiamo pubblicato l’articolo Sono una mamma e una catechista e ho abbandonato il catechismo e molti lettori hanno scritto per porre domande, alle quali si è cercato finora di dare risposta con i primi due articoli della rubrica Parliamo di Catechismo. Le domande dei lettori, le risposte della nostra catechista.
Diversi genitori hanno manifestato il timore che i loro figli possano essere esclusi dai Sacramenti se non seguono il catechismo “ufficiale” della parrocchia; la nostra catechista ha spiegato, nell’articolo pubblicato il 6 giugno, come queste difficoltà possano essere superate.
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È arrivata anche una testimonianza preziosa, da parte di un genitore che, dopo aver inutilmente richiesto al suo vescovo la celebrazione del Sacramento della Cresima per le proprie figlie nella forma del rito romano antico, è riuscito a ottenere quanto la sua coscienza di cattolico gli imponeva (e la stessa normativa ecclesiale consente), presso un’altra diocesi. Naturalmente questo ha comportato qualche disagio in più, ma ben superiori sono stati i frutti spirituali, come testimoniato dalla lettera che questo genitore ha poi scritto al suo vescovo, e della quale vi riportiamo alcuni stralci significativi:
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… proseguendo nel cammino spirituale che la Provvidenza ha riservato a chi come noi cerca il Signore nella Sua Chiesa cattolica e non se ne vuole staccare, nonostante il terreno dei suoi testimoni e pastori sembra sempre più insidioso e meno degno del Suo Maestro, abbiamo scelto come cura delle nostre anime la perseveranza e la crescita per i nostri tre figli in ciò che il rito straordinario ci fa percepire come consono al nostro modo di rapportarci con Dio, frequentando la S. Messa nel Rito romano antico, di cui sempre più sperimentiamo la grazia santificante e restiamo educati secondo quello che è stato mirabilmente descritto come legge della preghiera della Chiesa corrispondente alla sua legge di fede…
… nonostante lo scoraggiamento provato in questi anni, in cui pazientemente attendevamo una Sua risposta benevola in favore di una Sua gioiosa presenza alla celebrazione del sacramento, smentita poi dalle comunicazioni informali che abbiamo sempre ricevuto indirettamente da parte Sua o da chi per Lei nella solita formula (“…in curia mi dicono che è meglio di no, rivolgetevi altrove…”), sono comunque lieto di informarLa che abbiamo ricevuto più del previsto, e in un certo senso di questo La ringraziamo, poiché la Provvidenza dispone alla fine quello che vuole per il bene di tutti. … [con la celebrazione nella forma del rito romano antico] abbiamo avuto speciale ricompensa per tutto, e il sacrificio fatto per la strada ha dimostrato alla fine i suoi benèfici risultati, visibilmente colti nella bellezza e nella santità percepita nel luogo cui tutto – ci è sembrato – si è ammantato di un clima particolarmente e spiritualmente festoso; è difficile descrivere con la penna le gioie spirituali che l’anima percepisce intimamente. …
… Anche per chi – ignaro ma incuriosito – ci ha voluto accompagnare nel luogo dove regolarmente si svolge un rito straordinario, è stata un’esperienza che sarà l’inizio di un avvicinamento graduale alla realtà della S. Chiesa Romana Cattolica, di cui siamo grati.
… questo rito … ha consentito la formazione spirituale di un innumerevole stuolo di Santi, che ispirano tuttora con le loro vite quella di quei fedeli come noi che “continuano ad aderire con tanto amore ed affetto alle antecedenti forme liturgiche, delle quali hanno ormai imbevuto così profondamente la loro cultura e il loro spirito”.
… il nostro Papa Benedetto XVI … Non può avere stabilito quanto ha disposto mediante il Motu Proprio Summorum Pontificum senza avere presente il bene delle anime e più in generale della Chiesa di cui è chiamato a rispondere …
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Una testimonianza viva e importante, che ci attesta come i grandi frutti spirituali siano ben superiori ai piccoli disagi pratici.