di don Alfredo Morselli
"Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: "Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia". Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi."
Era la soluzione meno rischiosa sia per i soldati che per il Sinedrio...
AI SOLDATI...
...NON CONVENIVA raccontare della resurrezione o di fatti misteriosi, rischiando così la pena di morte (sarebbe stato facile accusare i soldati: "Eravate ubriachi e così vi siete inventati la storia della resurrezione...").
...CONVENIVA accettare la corruzione perché, se fossero stati processati, avrebbero rischiato la condanna a morte: era meno rischioso tacere e non essere processati.
AL SINEDRIO...
...NON CONVENIVA far processare i soldati, per evitare che al processo questi parlassero di resurrezione, con gran clamore tra il popolo. Se era stato facile far condannare Gesù perché era ebreo, sarebbe stato difficile far condannare dei soldati romani.
...CONVENIVA la soluzione meno clamorosa, il silenzio...
E così è svelata la menzogna del Sinedrio contro Gesù