Onde stimolare un sano confronto di idee postiamo un innocuo articolo condito da accenti provocatori che inducono ad una serena riflessione sulla partecipazione attiva dei fedeli alle rievocazioni storico/rituali della Pasqua ebraica.
Un Lettore, che rispettiamo anche se dimostra di avere una visione diversa dal tono che pervade questo articolo, ha scritto (v.commenti) che la partecipazione all'Haggdah: "Serve e molto vedere, partecipare e capire la Pasqua ebraica per comprendere la Cena del Signore altrimenti sembra che Gesù sia un marziano che si è inventato tutto, in realtà tutto quello che ha fatto è ben compreso nella Cena Pasquale ebraica, solo che Egli gli ha dato un senso e una sostanza nuova".
Pur nell'ottica del cordiale rispetto per le altrui idee per il consolidamento di una spiritualità autenticamente cattolica riteniamo più fecondo rimanere ancorati alle sane tradizioni di Santa Madre Chiesa senza ricercare altri "insani archeologismi" che han già tanto fatto troppi danni in questi ultimi 50 anni.
AC
Circa il divieto per i cristiani di partecipare attivamente a "cene pasquali ebraiche"
Con l’approssimarsi della Pasqua, è sempre più diffuso, in molte parrocchie “cattoliche”,
l’uso di far precedere i giorni della celebrazione della Passione, Morte e Resurrezione di N. S. Gesù Cristo dalla celebrazione della Pesach ebraica.
Sovente, a questo rito, che, talora, al massimo del sacrilegio, si svolge nello stesso edificio sacro, sono invitati gruppi numerosi di ignari fedeli.
Tale celebrazione è giustificata, a dire dei “pastori”, dall’asserita necessità di “comprendere il contesto nel quale Gesù ha inaugurato la nuova Pasqua”.
Nulla di più falso e certamente dannoso per la salvezza delle anime.
Se la necessità, invero, fosse quella di far comprendere il “contesto”, sarebbe a ciò sufficiente - e forse più opportuna e meno spiritualmente dannosa - la visione di un semplice documentario.
Viceversa, il fatto di rivivere personalmente ed attivamente, da parte di cattolici, la cena ebraica pasquale, scandita com’è da una precisa ritualità, da parole e da simboli ben determinati, costituisce un indubbio atto di apostasia dalla fede cristiana, giacché, come abbiamo ricordato l’anno passato nello studio che qui rievochiamo (v. qui e qui), nel quale abbiamo richiamato la dottrina del Dottore Angelico e dei sacri canoni dei Concili della Chiesa, i riti – tutti i riti! – ebraici, nati com’erano nella prospettiva e nell’attesa della venuta del Messia, vero Agnello, una volta giunto, hanno perso senso e significato, essendo morti, divenendo perciò, qualora fossero celebrati ancora dai cristiani, mortiferi, cioè arrecanti l’eterna dannazione.
Un Lettore, che rispettiamo anche se dimostra di avere una visione diversa dal tono che pervade questo articolo, ha scritto (v.commenti) che la partecipazione all'Haggdah: "Serve e molto vedere, partecipare e capire la Pasqua ebraica per comprendere la Cena del Signore altrimenti sembra che Gesù sia un marziano che si è inventato tutto, in realtà tutto quello che ha fatto è ben compreso nella Cena Pasquale ebraica, solo che Egli gli ha dato un senso e una sostanza nuova".
Pur nell'ottica del cordiale rispetto per le altrui idee per il consolidamento di una spiritualità autenticamente cattolica riteniamo più fecondo rimanere ancorati alle sane tradizioni di Santa Madre Chiesa senza ricercare altri "insani archeologismi" che han già tanto fatto troppi danni in questi ultimi 50 anni.
AC
Circa il divieto per i cristiani di partecipare attivamente a "cene pasquali ebraiche"
Con l’approssimarsi della Pasqua, è sempre più diffuso, in molte parrocchie “cattoliche”,
l’uso di far precedere i giorni della celebrazione della Passione, Morte e Resurrezione di N. S. Gesù Cristo dalla celebrazione della Pesach ebraica.
Sovente, a questo rito, che, talora, al massimo del sacrilegio, si svolge nello stesso edificio sacro, sono invitati gruppi numerosi di ignari fedeli.
Tale celebrazione è giustificata, a dire dei “pastori”, dall’asserita necessità di “comprendere il contesto nel quale Gesù ha inaugurato la nuova Pasqua”.
Nulla di più falso e certamente dannoso per la salvezza delle anime.
Se la necessità, invero, fosse quella di far comprendere il “contesto”, sarebbe a ciò sufficiente - e forse più opportuna e meno spiritualmente dannosa - la visione di un semplice documentario.
Viceversa, il fatto di rivivere personalmente ed attivamente, da parte di cattolici, la cena ebraica pasquale, scandita com’è da una precisa ritualità, da parole e da simboli ben determinati, costituisce un indubbio atto di apostasia dalla fede cristiana, giacché, come abbiamo ricordato l’anno passato nello studio che qui rievochiamo (v. qui e qui), nel quale abbiamo richiamato la dottrina del Dottore Angelico e dei sacri canoni dei Concili della Chiesa, i riti – tutti i riti! – ebraici, nati com’erano nella prospettiva e nell’attesa della venuta del Messia, vero Agnello, una volta giunto, hanno perso senso e significato, essendo morti, divenendo perciò, qualora fossero celebrati ancora dai cristiani, mortiferi, cioè arrecanti l’eterna dannazione.
Per cui, è gravemente dannoso, da un punto di vista spirituale, per la salvezza delle anime, sotto le mentite spoglie della comprensione del contesto dell’ultima Cena, far vivere la cena ebraica, giacché, per un cattolico, esiste un’unica cena: quella alla Mensa Eucaristica durante la celebrazione della Santa Messa.
Questo è l’unico banchetto in memoria del Signore.
Egli, infatti, non dice di ripetere la cena ebraica, ma solo la Cena Eucaristica: «HOC facite in meam commemorationem», «fate QUESTO in mia memoria».
La partecipazione attiva ad cene “sacre” costituisce, perciò, un gravissimo peccato mortale, in quanto atto di apostasia, manifestando – pure esteriormente – la fede in un cristo ancora venturo ed il rinnegamento del Cristo venuto.
Questo è l’unico banchetto in memoria del Signore.
Egli, infatti, non dice di ripetere la cena ebraica, ma solo la Cena Eucaristica: «HOC facite in meam commemorationem», «fate QUESTO in mia memoria».
La partecipazione attiva ad cene “sacre” costituisce, perciò, un gravissimo peccato mortale, in quanto atto di apostasia, manifestando – pure esteriormente – la fede in un cristo ancora venturo ed il rinnegamento del Cristo venuto.
Badate che questo post configura un crimine contro l'umanità: non ve ne rendete conto, ma si salvi chi può!
RispondiEliminaNon mi pare ci fossero Cattolici Tradizionalisti tra gli imputati a Norimberga.....
Elimina...ma quale apostasia... è solo una semplice rievocazione di carattere storico, nulla di rituale, nulla di latreutico, che sembri o non di buon gusto mi sembra una questione personale
RispondiEliminaMa quale rievocazione di carattere storico?
EliminaQuesto è un insulto gravissimo ai Giudei che devono vedere la messa alla berlina dei loro riti all'interno pure di un Tempio Cattolico.
Il modernismo è riuscito in quello che neanche l'Inquisizione si permetteva di fare per quel minimo di rispetto umano.
E' una scimmiottatura del tutto inutile, in sé non dannosa sempre che i cibi non siano avariati. Spiace, questo è vero, che i preti debbano andare a escogitare roba simile quando la liturgia cattolica nel tempo pasquale è ricchissima di riti carichi di significato: a loro, evidentemente, dicono poco.
RispondiEliminaPeccato mortale? quindi gli apostoli e tutti i giudeo-cristiani (almeno fino al 130 dc) che dopo la Morte e Resurrezione del Signore hanno continuato a celebrare la Pasqua Cristiana nel contesto della Pesach ebraica sarebbero dei dannati? Ma per favore non diciamo stupidate! Serve e molto vedere, partecipare e capire la Pasqua ebraica per comprendere la Cena del Signore altrimenti sembra che Gesù sia un marziano che si è inventato tutto, in realtà tutto quello che ha fatto è ben compreso nella Cena Pasquale ebraica, solo che Egli gli ha dato un senso e una sostanza nuova. Ben vengano quei preti e vescovi che aiutano a capire le nostre radice giudee, come disse Pio XI religiosamente siamo tutti semiti. L'articolo è fortemente antisemita e disconosce il magistero di un Concilio Ecumenico e 3 Papi, mentre il celebrare o assistere ad una Pasqua ebraica non contraddice nessun concilio e nessun pronunciamente papale a quanto mi risulta. Noi siamo il legno verde, loro sono la radice che ci piaccia o no...! L'articolo nei sui contenuti è passabile di denuncia per antisemitismo e seppur velato di negazionismo. Davide83
RispondiEliminaDavide cerca di essere un pò più obbediente ai Mitzvot.
EliminaDalle foto si evince chiaramente che le pizze sul tavolo sono lievitate e ciò è gravissimo.
A questo punto consiglierei della rucola e delle scaglie di parmigiano.
Sono la morte loro.
Pace e bene.
Ma ti sei bevuto il cervello???
EliminaTanto ogni religione è uguale e il bene per ogni persona è rappresentato dalla propria coscienza (chi l'ha detto?).
RispondiEliminaTutto crolla velocissimamente (MOTUS IN FINE VELOCIOR)
Si chiama effetto Bergoglio.
EliminaTrattasi di andare in Sinagoga a farsi bello con i Rabbini e poi disporre che avvengano cose inqualificabili come quelle descritte.
Ma ci rendiamo conto che stanno prendendosi beffe dei riti ebraici dinanzi al Tabernacolo?
Questi Luterani sono quelli che predicano Cristo con le parole e poi nei fatti mettono i Giudei nei treni piombati-destinazione Buchenwald-biglietto solo andata.
Queste cose sono atti penali di vilipendio della Religione Ebraica.
RispondiEliminaScriverò immediatamente al Rabbino per far denunciare i Sacerdoti Cattolici che hanno commesso questo scempio durante il Tempo Pasquale.
E questo sarebbe il dialogo del Sacrosanto Concilio Vaticano II?
Si chiama effetto Bergoglio.
EliminaTrattasi di andare in Sinagoga a farsi bello con i Rabbini e poi disporre che avvengano cose inqualificabili come quelle descritte.
Ma ci rendiamo conto che stanno prendendosi beffe dei riti ebraici dinanzi al Tabernacolo?
Questi Luterani sono quelli che predicano Cristo con le parole e poi nei fatti mettono i Giudei nei treni piombati-destinazione Bechenwald-biglietto solo andata.
Nel 1543, tre anni prima della sua morte, Lutero pubblica un saggio, Von den Juden und ihren Lügen e cioè Degli ebrei e delle loro menzogne in cui prescrive,tra l'altro,di fare le cose abominevoli descritte nel post.
RispondiEliminaLa vera formula del Canone Romano, che si fa risalire alla Tradizione Petrina, è al riguardo molto più esplicita della formula riformata secondo San Paolo ai Corinzi. "Haec quotiescumque feceritis, in mei memoriam facietis". Cioè: "Ogni volta che avrete fatto queste cose (ossia la cena pasquale ebraica) le farete per rievocare me (non per rievocare l'Esodo!!!). E' un comando di Gesù.
RispondiEliminaTEOFILATTO
Ormai siamo nella fogna luterana fino al collo.
EliminaLa promessa di Cristo è quella della transustanziazione.
Il concetto di memoriale è presente ma infinitamente più piccolo rispetto ovviamente al Sacramento.
Dogma datur christianis, quod in carnem transit panis, et vinum in sanguinem.
Polemica fine a sé stessa: che c'è di male a voler approfondire le radici della Pasqua?
RispondiEliminaChe c'è di male nel lavoro?
EliminaArbeit macht frei (Il lavoro rende liberi ) era scritto sul cancello del campo di concentramento.....
Mi sembrate tutti schizzo frenici. Non stiamo offendendo nessun ebreo riproponendo la cena ebraica, anzi un ebreo dovrebbe essere fiero di questo. In secondo luogo la chiesa non è un tempio (semplicemente la casa dell'eucaristia da dopo la riforma tridentina prima era ed è il luogo dove i cattolici si ritrovano a commemorare la cena del Signore), sono quattro mattoni, l'unico tempio per il cristiano è l'uomo, tempio dello Spirito Santo sia esso ebreo, musulmano induista o buddista ecc. Cercate di usare il cervello per favore...Davide83
RispondiEliminaDopo gli Ebrei ,che dovrebbero essere pure fieri di queste schifezze,adesso offendi anche mussulmani,induisti e buddisti?
EliminaMa che ne sai tu di come la pensano?
Forse un bagnetto di umiltà non ti farebbe proprio male.
Pace e bene.
"La chiesa non è un tempio, sono solo quattro mattoni" ??
EliminaMa la presenza del SS Sacramento non vuol proprio dire nulla?
NAT
Mo' mi segno anche che: " prima della riforma tridentina la chiesa era ed è il luogo dove i cattolici si ritrovano a commemorare la cena del Signore". Infatti il Concilio Tridentino fece salvi i Riti vecchi di 200 anni proprio perché con essi si ribadiva che con la Messa avviene la Transustanziazione negata dalla riforma luterana. Quindi MAI la Messa è stata "commemorazione della cena del Signore" ed il Tridentino conferma solo quello che la Chiesa aveva, ha e dirà sempre: che la Chiesa intesa anche come edificio NON è "4 mattoni" ma il luogo dove viene conservato il Corpo di Cristo.
EliminaCasa dell'eucaristia
Elimina@Davide 83: Al catechismo non le hanno insegnato che l'inabitazione trinitaria (= diventare tempio della Santissima Trinità) avviene solo con la grazia santificante infusa dal Battesimo? Figli di Dio come creature materiali lo siamo tutti, ma Figli di Dio adottivi lo si diventa solo col Battesimo. Sono due livelli diversi. Cfr. Giovanni 1,12-13: "A quanti però che lo hanno accolto (Gesù) ha dato potere di DIVENTARE Figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome... da Dio sono stati generati".
RispondiEliminaTEOFILATTO
Davide 83 leggi articoli 1179 e seguenti del Catechismo della Chiesa Cattolica riguardanti la chiesa come edificio
RispondiEliminaMi sa che a qualcuno piaccia leggere Topolino....
EliminaQuesto articolo lo trovo tuttavia esagerato non poco
RispondiEliminaInvece è stato un articolo doveroso poichè queste pantomime sacrileghe offendono sia i Cattolici del porgi l'altra guancia sia i Judei dell'occhio per occhio dente per dente.
EliminaIn un clima incandescente a causa dell'estremismo islamico ci manca pure la Chiesa indifferentista Bergogliana.
Mi pare che quando Ratzinger parlò a Ratisbona non venne esploso neanche un petardo adesso invece.......
Anche perchè ( Anonimo 14:47) l'intervento papale a Ratisbona era basato solo sulla storia e sulla filosofia.
EliminaFurono i giornalisti occidentali, con le loro veline avvelenate, a provocare tutto il pandemonio attribuendone la responsabilità all'innocente Pontefice.
Si ma Ratzinger comprese che l'ecumenismo conciliare poteva andare bene 50 anni fa quando nell'Europa Occidentale i cittadini di altra religione erano una minoranza trascurabile.
EliminaAdesso il proporre il buonismo prepotente si scontra contro milioni di persone che la pensano diversamente.
Quando avremo un Pontefice serio,santo e studioso forse sarà il caso di cominciare ,per il bene della Pace,ad erigere ,senza violenza ed in carità, dei provvidenziali muri.
Le parrocchie sono diventate luoghi di ricreazione, festicciole e teatrini; non sanno più cosa inventarsi. Vi capiterà che, specie in quelle di periferia, mentre nei locali attigui si organizzano merendine, la chiesa resta chiusa. Lo spettacolo in causa mentre profana la Pasqua cristiana, offende quella ebraica, perché viene parodiata. Ovviamente la gerarchia latita ( E.F.)
RispondiEliminaLe parrocchie sono divenute, specie in periferia, luoghi di ricreazione e teatrini, spesso a chiesa chiusa, dove non sanno più cosa inventarsi. Lo spettacolo in causa emargina la Pasqua cristiana e offende quella ebraica che viene parodiata.( E.F.)
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