Nuove Chiese: magazzini o musei?
Non c’è Giubileo senza una qualche nuova mega-chiesa nella periferia
romana. La prossima sarà dedicata a Madre Teresa di Calcutta, e sarà
inaugurata da papa Francesco a Nuovo Ponte di Nona il 4 settembre
prossimo, nella periferia est di Roma.
di M. Tosatti, da La Stampa del 12.01.2016
di M. Tosatti, da La Stampa del 12.01.2016
Non c’è Giubileo senza una qualche nuova mega-chiesa nella
periferia romana. E’ accaduto nel 2000, quando a Tor Tre Teste si è
aperta una chiesa opera dell’architetto Richard Meier, chiamata delle
“tre vele”, e intitolata a Dio Misericordioso (si parlava di
misericordia già allora, ben prima che il card. Bergoglio diventasse
papa, sapevatelo…).
La prossima sarà dedicata a Madre Teresa di Calcutta, e sarà
inaugurata da papa Francesco a Nuovo Ponte di Nona il 4 settembre
prossimo, nella periferia est di Roma. Il suo autore è l’architetto
Marco Petreschi, ordinario di Composizione Architettonica e Urbana
presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Se ne è occupata la rivista “Il giornale dell’arte”, in termini non
propriamente elogiativi, come potete leggere
QUI.
Fra l’altro si citava un intervento di qualche tempo fa del prof.
Antonio Paolucci, direttore dei Musei vaticani, in generale
sull’architettura sacra nel nostro Paese. prof. Antonio Paolucci: “Io
invece, pur avendo visto e rivisto, letto e riletto questo volume non
posso non rilevare quanta confusione regni sotto il cielo di Roma in
materia di nuove chiese. E la situazione non può che generare
preoccupazione. Chiese? Parrocchie? Ma qui siamo al massimo davanti a
spazi museali, ambienti che non invitano alla preghiera e alla
meditazione […] Niente a che vedere con le chiese barocche che da secoli
"parlano" della fede cristiana con tabernacoli ben visibili, cupole,
icone, immagini della vita della Chiesa che aiutano i parroci nelle loro
catechesi. Persino le chiese ortodosse della Russia assolvono in pieno a
questi compiti di formazione e di catechesi”. E' vero che si può
pregare ovunque, però....
Il Professore Paolucci e' dello stesso pensiero del suo predecesore, l'indimenticabile Carlo Pietrangeli. Ma la Gerarchia eclesiastica non ascolta. La Chiesa del Grande Giubileo del 2000 e tutto meno una Chiesa. Una cosa strana. L'altare decentrato. La coperta piu' pare d'un giardino botanico.
RispondiEliminaIn quanto a la Misericordia di Papa Giovanni Paolo II: niente da vedere con quella di Papa Francesco.
La nuova chiesa non cattolica edifica chiese non cattoliche.
RispondiEliminaLeggete l'articolo apparso oggi sul Corriere della Sera: mons. Galatino dice sì alle unioni civili (pag. 21).
A queste persone una chiesa con il Tabernacolo in mezzo all'altare non può che dare fastidio a loro interesse esaltare e propugnare la nuova religione dell'uomo-dio.
Ha ragione Papa Francesco quando dice che dalle periferie si capisce meglio la realta'. E dalle chiese di periferia si capisce ancora meglio in quali condizioni versi la Chiesa
RispondiEliminaIl car. Ravasi definì, in un articolo sull'Osservatore Romano, " capolavori di orrore" le chiese della periferia romana. Le ' sperimentazioni' nate con il CVII, nella pastorale, nella liturgia, nell'arte sacra etc , frutto dell'ideologia modernista che la Chiesa in duemila anni aveva sbagliato tutto, interessi clientelari a parte, hanno sfigurato la Chiesa visibile dandole un volto non non più cattolico e cristiano.
RispondiEliminaEppure la chiesa di Meier ha dei pregi architettonici a mio modo di vedere; oltretutto vanta un accorto uso della luce e un'interessante ripresa della pianta longitudinale. Certo vi sono aspetti che lasciano obiettivamente a desiderare, come ad esempio gli arredi decisamente poco belli. Ma io non la condannerei in blocco.
RispondiEliminaAntiquario.