Grande successo del convegno Da
Leone XIII e San Pio X ai nostri giorni, cosa è cambiato nella storia della
Chiesa? svoltosi sabato 21 marzo nel centro di Perugia nella prestigiosa Sala del
Palazzo dei Priori. Il Prof Roberto de Mattei e la Dott.ssa Cristina Siccardi ,
veri e coraggiosi difensori e testimoni della Fede Cattolica, hanno esposto le
loro conferenze relative al tema del convegno promosso ed organizzato
dall’Associazione di fedeli San Michele Arcangelo di Perugia che difende e
promuove la Dottrina e la S.
Messa tradizionale.
In questo contesto sorse purtroppo una dicotomia tra teoria e prassi,
tra Dottrina e pastorale che favorì il sorgere del modernismo, contenitore di
più eresie, antiche e recenti, attraverso il quale si doveva procedere
nell’avanzare in direzione dell’apertura al cosiddetto mondo moderno,
ammorbidendo de facto la Dottrina
rispetto al nuovo corso degli eventi storici. Purtroppo la politica di Leone
XIII fu un fallimento, la
terza Repubblica francese massonica inasprì ancora di più la
sua azione contro la Chiesa, soprattutto mettendo al bando la presenza della
religione nella dimensione pubblica e restringendola alla sfera privata. Dopo
la morte di Leone XIII vi fu il luminoso pontificato di San Pio X che, per il
bene delle anime, si oppose con tutte le sue forze al modernismo, ma alla sua
morte, abbassata la guardia, il modernismo avanzò fino e riemergere e a
riesplodere con il Vaticano II e soprattutto dopo, fino ai nostri giorni.
Infatti anche attualmente è sotto gli occhi di tutti come la dicotomia
tra teoria e prassi, cioè tra Dottrina e pastorale, vada sempre più aumentando
con danni incalcolabili per la salvezza della anime, che pure è stata e sempre
sarà la missione soprannaturale affidata alla Chiesa dal suo Fondatore Gesù
Cristo, Figlio di Dio e nostro Signore.
La conferenza della Dott.ssa Siccardi, dal titolo San Pio X il papa che ha ordinato e riformato la Chiesa, è stata
incentrata sulla figura e il pontificato di San Pio X, uno dei più grandi
Pontefici della storia della Chiesa, un uomo di Dio, che ben aveva compreso la
gravità del tempo in cui viveva e perciò mise in atto tutti gli sforzi
necessari per opporre la Verità all’errore, la Fede al dubbio, perché le anime
continuassero ad avere il nutrimento dei buoni pascoli della Fede per la loro
salvezza. Diversamente da Leone XIII, San Pio X, che compiva miracoli già in
vita, comprese che l’unica risposta alla deriva modernista e alla massoneria
era la difesa della Verità senza compromessi, perché nel cuore di ogni fedele e
nei popoli si mantenesse viva la Fede.
Instaurare omnia in Christo
(restaurare tutte le cose in Cristo) è stato il motto di San Pio X, e tutto il
suo Pontificato si è svolto attraverso un impegno costante e senza riserve di
battaglia contro gli errori del modernismo, affinché la dimensione pubblica
della Fede non venisse meno, riordinando e riformando la Chiesa nel senso di
riaffermare che solo nella Tradizione vi è la certezza di seguire Cristo buon
Pastore, Figlio di Dio, smascherando i mercenari. Giuseppe Sarto prima di
essere eletto Pontefice, riprendendo, anche attraverso il nome, la linea di Pio
IX, fu un sacerdote di grande virtù e visse tutte le dimensioni del vero
pastore d’anime divenendo poi Patriarca di Venezia, perciò la sua formazione e
il suo animo furono profondamente segnati dalla convinzione che l’unico fine
della Chiesa è il bene e la salvezza delle anime per le quali il buon Pastore è
pronto a dare la vita e, come un buon padre, alle volte deve necessariamente
esprimere con fermezza e durezza questo amore verso i suoi figli nel
richiamarli a camminare sulla retta via. Una delle sue principali premure fu quella
di colmare l’ignoranza religiosa (oggi dilagante) e di rafforzare la formazione
religiosa nei credenti fin dalla tenera età, perché quanto prima le anime
potessero cominciare a conoscere amare e servire Dio in questa vita per goderLo
poi nell’altra, in Paradiso, fu così che venne alla luce il Catechismo di San Pio X che ancora oggi
rifulge per essenzialità ed efficacia.
San Pio X aveva ben chiaro che era la forza della Verità e della Fede
ben radicata nel cuore dei popoli a costituire l’unica vera ed autentica difesa
nei confronti dei nemici di Cristo e della Chiesa, cioè la massoneria e il
modernismo e non la via diplomatica di dialogo e di ammorbidimento con i
governi anticattolici, che aveva manifestato tutto il suo fallimento durante il pontificato di
Leone XIII. Durante e dopo il Concilio Vaticano II il modernismo è riesploso
con la sua caratteristica fondamentale di dicotomia tra Dottrina e pastorale,
tra pensiero e vita, riportando alla ribalta antiche eresie, come l’arianesimo
che nega la divinità di Cristo, o recenti eresie, come la cosiddetta teologia
della liberazione, condannata da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che piega il
Cristianesimo alla ideologia atea del comunismo.
Attraverso questa dicotomia modernista, ben illustrata sia dal Prof.
de Mattei che dalla Dott.ssa Siccardi, e in nome di una falsa carità, che
piuttosto è buonismo o sentimentalismo, oggi si vorrebbe cambiare la Dottrina
dogmatica della Chiesa sul Matrimonio e la disciplina dei Sacramenti anche
utilizzando il prossimo Sinodo di ottobre sulla famiglia; ma nessuno ha l’autorità
per farlo poiché il mandato di Cristo è solo quello di custodire e trasmettere
integri i Suoi insegnamenti perché le anime si salvino e non si perdano
all’inferno. Al centro del modernismo non vi è più Dio ma l’uomo, e ciò è
evidente anche nella nuova liturgia introdotta dopo il Vaticano II per
avvicinarsi ai protestanti, in cui il Sacerdote non è più orientato verso Dio (coram Deo), ma verso gli uomini (coram populo). E dunque proprio per
amore di Cristo, Figlio di Dio, e della Sua Chiesa, ed avendo come unico fine
la salvezza delle anime siamo chiamati a resistere e ad opporci a chiunque
dovesse infrangere la Dottrina della Chiesa, attingendo forza dalla grande
opera di San Pio X ed avendo come riferimento e guida, nel tempo presente, veri
Pastori della Chiesa, pronti resistere con fermezza e determinazione.
Era tempo che a Perugia fossero arrivati dei così efficaci esegeti della cattolica dottrina e difensori del papato ( escluso questo attuale). Non importa se la sala fosse semi vuota perchè la grazia santificante della coppia ha riempito tutta la città e consacrato il giovane che estasiato è stato immortalato nella foto. Godi città di Perugia per questo giubileo de matteiano.
RispondiEliminaNoi ci godiamo la tua sintassi.
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EliminaCon cognizione di causa. Abbiam capito il mestiere che fa.
EliminaUna vergogna inqualificabile.
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EliminaEcco un modo per offendere il papa fingendo di difenderlo.
EliminaUna banda di pazzi.
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EliminaNon ci caschiamo!!!!!, perchè tali modi ingiuriosi di esprimersi indica solo la volontà di squalificare Messainlatino e quanti amano la Tradizione.
EliminaVergognatevi: comunque Dio sa chi siete anche se vi qualificate anonimi.
Ti ho già detto tre volte, vecchia, che non conosco quel Galileo!
EliminaCome si fa ad amare la tradizione(che non significa niente)e poi fare i leccapiedi di qualcuno che ha affermato che non esiste un Dio cattolico?
Se non esiste un Dio Cattolico bergoglio che cosa è?
Il Vicario di cosa?
Come fate voi a dare la patente di Cattolico se non esiste il Dio Cattolico.
Tiepidi!
Verrete vomitati!
Per favore,smettila di vomitarci addosso le tue psicosi.
EliminaGrande successo una conferenza di de Mattei? Ma se al pià ci sono 45 persone!
RispondiEliminaMolti i chiamati pochi gli eletti.
EliminaMulti sunt vocati,sed pauci electi.
RispondiEliminaChe Dio ci conservi a lungo De Mattei e Siccardi. Mi hanno aiutato molto coi loro scritti nel mio cammino di ritorno alla Vera Fede.
RispondiEliminaIl solito equivoco "tradizionalista": il "legittimismo" non c'entra niente con la fede cristiana. Oltretutto nel caso francese il legittimismo aveva fondamento, nel caso italiano no (i vari duchi di Parma e granduchi di Toscana erano giurisdizionalisti e favorivano le innovazioni sia dottrinali sia liturgiche, vedi p. es. un certo Scipione de' Ricci, antesignano degli odierni vescovi italiani).
RispondiElimina"Instaurare omnia in Christo" (espressione biblica presa da Ef 1,10) si traduce "rinnovare in Cristo tutte le cose" non "restaurare". La redenzione di Gesù Cristo non è restaurazione. E' rinnovamento: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21,5).
RispondiEliminaIl problema più grave della causa tradizionale è che ci sono tanti che si dicono tradizionali ma le loro affermazioni e i loro comportamenti li contraddicono: in realtà sono dei falsi tradizionali, semplicemente esteti del canto gregoriano o della lingua latina, lecca piedi ad ogni occasione dei vescovi e dei preti modernisti che ideologicamente si oppongono alla Tradizione (e che in vari modi impediscono la S. Messa Tradizionale e conferenze in difesa della Dottrina), ma non indugiano, questi falsi tradizionali, ad attaccare con estrema arroganza e perfidia coloro che dimostrano più serietà e determinazione nel difendere e promuovere pubblicamente la Dottrina e la S. Messa di sempre. Coloro che hanno criticato con argomentazioni alquanto futili, se non idiote, l'articolo sul convegno a Perugia farebbero meglio a farsi un esame di coscienza, e smettere di pretendere di volere dettare la linea a tutta la realtà tradizionale, perché la linea dell'obbedienza e dell'unità a tutti i costi quella si che un suicidio! E i fatti lo dimostrano ampiamente! E l'affermazione "sbagliare con la chiesa è meglio che far bene da soli è una falsità e una follia: ricordatevi di S. Atanasio e S. Ilario di Poitiers! Vescovi coraggiosi che si opposero all'eresia ariana, con il sostegno dei loro fedeli, anche contro il Pontefice che purtroppo favoriva l'eresia, ed ora li veneriamo come Santi! Inoltre Cristo con la sua redenzione "restaura", e non rinnova, lo stato originario della Creazione prima del peccato originale! Fareste meglio a mettervi a pregare in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento anziché perdere tempo a scrivere stupidaggini sul blog di messa in latino!
RispondiEliminaIl poveraccio che ha scritto l'ultimo intervento è socialmente e ecclesiasticamente pericoloso.
EliminaPreghiamo per i bravi pastori che, nonostante le sue infinite intemperanze, non smettono di pregare per lui.
Lei non sa argomentare nulla, è capace solo di offendere, dunque vuol dire che è in mala fede e sostiene solo falsità.
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