Dopo tante voci sull'ipotesi dell'invalidità dell'elezione di Papa Francesco, ecco un'analisi giuridica delle norme che regolano il Conclave e disciplinano le votazioni, condotta da un'insigne canonista, il prof. Geraldina Boni, Professore Ordinario di Diritto Canonico e Storia del Diritto Canonico presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.
Roberto
È lui il papa. Eletto in piena regola
Una autorevole canonista confuta gli argomenti di chi ritiene
invalida l'elezione di Bergoglio
e quindi non lo riconosce come papa.
Ma
restano le incognite sulle manovre che hanno preceduto la fumata biancadi Sandro Magister, da Chiesa espresso on line, del 05.01.2015
Anche dopo lo svelamento dei nomi di coloro che
papa Francesco eleverà alla porpora nella seconda tornata di nomine
cardinalizie del suo pontificato, il conclave che lo ha eletto papa
continua ad essere sfiorato da ombre.
Naturalmente, non c'è conclave che non tiri le fila di "manovre" finalizzate all'elezione dell'uno o dell'altro candidato al papato. Sono "manovre" che possono maturare in pochi giorni, o addirittura in poche ore. Oppure durare anni. Anche la loro innocenza può essere di vario grado. Tant'è vero che la costituzione apostolica "Universi dominici gregis", che regola l'elezione dei papi, espressamente invalida "ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere" che in cambio del voto pretendano di vincolare il futuro eletto.
In un servizio dello scorso 1 luglio, www.chiesa ha mostrato in che senso e fino a che punto l'elezione di Jorge Mario Bergoglio può avvicinarsi – senza identificarvisi – a un patteggiamento del genere, vista l'insistenza con cui l'attuale papa dice di "seguire quello che i cardinali hanno chiesto durante le congregazioni generali prima del conclave": "Seguo quello che i cardinali hanno chiesto"
Ma, appunto, ciò ha a che fare con la naturale dinamica di ogni elezione papale. Ed è quanto ha messo in luce il vaticanista inglese Austen Ivereigh in un passaggio di un suo recente volume su papa Francesco, "The Great Reformer. Francis and the Making of a Radical Pope", individuando nei cardinali Cormac Murphy-O'Connor, Walter Kasper, Karl Lehmann e Godfried Danneels quattro attivi promotori dell'elezione di Bergoglio.
Il libro di Ivereigh ha dato spunto a delle polemiche, che padre Federico Lombardi, il portavoce vaticano ufficiale, si è affrettato a spegnere con il consenso dichiarato dei quattro cardinali.
In ogni caso, non era qui in dubbio la validità dell'elezione di papa Francesco. Che invece è stata negata da un altro scrittore cattolico, Antonio Socci, in un libro che ha avuto un grande successo di vendite: "Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta".
Socci argomenta la sua tesi in una ventina di pagine, tra le quasi trecento del libro. E lo fa sulla base dei paragrafi della costituzione apostolica "Universi dominici gregis" che regolano la procedura dell'elezione. Tale procedura sarebbe stata gravemente violata, a suo giudizio, dopo che era stata rinvenuta dagli scrutatori una scheda in più, bianca, tra quelle della quarta votazione del 13 marzo 2014. La conseguenza che Socci ne trae è che "l'elezione di Bergoglio è nulla, non è mai esistita".
Tre mesi dopo l'uscita del libro, Socci ha scritto che "non c’è stato un solo cardinale che abbia dichiarato in pubblico o mi abbia fatto sapere in privato che i fatti del conclave non si sono svolti nel modo descritto dal mio libro".
Non solo. Ha aggiunto che "non c’è stato nemmeno un autorevole canonista che abbia dimostrato che le procedure seguite sono state corrette e quindi che l’elezione di papa Francesco è canonicamente ineccepibile".
Ma nemmeno c'è stato, tra i canonisti, qualcuno che abbia detto di condividere le argomentazioni di Socci e pubblicamente abbia definito nulla l'elezione di papa Francesco.
In ogni caso, la nota che segue, scritta da una canonista di sicura autorevolezza, mostra sulla base di argomenti strettamente giuridici la "totale infondatezza" della tesi di Socci e quindi la piena legittimità dell'elezione di papa Francesco.
L'autrice è docente ordinaria di diritto canonico e di storia del diritto canonico nella università "Alma Mater Studiorum" di Bologna, nonché membro del consiglio direttivo della "Consociatio Internationalis Studio Iuris Canonici Promovendo", e si appresta a pubblicare un libro sui profili strettamente canonistici di eventi come la rinuncia di Benedetto XVI, la nuova figura del "papa emerito" e, appunto, l'elezione di Francesco.
Il testo integrale della nota è in quest'altra pagina di www.chiesa: Sull'elezione di papa Francesco
Questi che seguono sono i suoi passaggi principali.
Naturalmente, non c'è conclave che non tiri le fila di "manovre" finalizzate all'elezione dell'uno o dell'altro candidato al papato. Sono "manovre" che possono maturare in pochi giorni, o addirittura in poche ore. Oppure durare anni. Anche la loro innocenza può essere di vario grado. Tant'è vero che la costituzione apostolica "Universi dominici gregis", che regola l'elezione dei papi, espressamente invalida "ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere" che in cambio del voto pretendano di vincolare il futuro eletto.
In un servizio dello scorso 1 luglio, www.chiesa ha mostrato in che senso e fino a che punto l'elezione di Jorge Mario Bergoglio può avvicinarsi – senza identificarvisi – a un patteggiamento del genere, vista l'insistenza con cui l'attuale papa dice di "seguire quello che i cardinali hanno chiesto durante le congregazioni generali prima del conclave": "Seguo quello che i cardinali hanno chiesto"
Ma, appunto, ciò ha a che fare con la naturale dinamica di ogni elezione papale. Ed è quanto ha messo in luce il vaticanista inglese Austen Ivereigh in un passaggio di un suo recente volume su papa Francesco, "The Great Reformer. Francis and the Making of a Radical Pope", individuando nei cardinali Cormac Murphy-O'Connor, Walter Kasper, Karl Lehmann e Godfried Danneels quattro attivi promotori dell'elezione di Bergoglio.
Il libro di Ivereigh ha dato spunto a delle polemiche, che padre Federico Lombardi, il portavoce vaticano ufficiale, si è affrettato a spegnere con il consenso dichiarato dei quattro cardinali.
In ogni caso, non era qui in dubbio la validità dell'elezione di papa Francesco. Che invece è stata negata da un altro scrittore cattolico, Antonio Socci, in un libro che ha avuto un grande successo di vendite: "Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta".
Socci argomenta la sua tesi in una ventina di pagine, tra le quasi trecento del libro. E lo fa sulla base dei paragrafi della costituzione apostolica "Universi dominici gregis" che regolano la procedura dell'elezione. Tale procedura sarebbe stata gravemente violata, a suo giudizio, dopo che era stata rinvenuta dagli scrutatori una scheda in più, bianca, tra quelle della quarta votazione del 13 marzo 2014. La conseguenza che Socci ne trae è che "l'elezione di Bergoglio è nulla, non è mai esistita".
Tre mesi dopo l'uscita del libro, Socci ha scritto che "non c’è stato un solo cardinale che abbia dichiarato in pubblico o mi abbia fatto sapere in privato che i fatti del conclave non si sono svolti nel modo descritto dal mio libro".
Non solo. Ha aggiunto che "non c’è stato nemmeno un autorevole canonista che abbia dimostrato che le procedure seguite sono state corrette e quindi che l’elezione di papa Francesco è canonicamente ineccepibile".
Ma nemmeno c'è stato, tra i canonisti, qualcuno che abbia detto di condividere le argomentazioni di Socci e pubblicamente abbia definito nulla l'elezione di papa Francesco.
In ogni caso, la nota che segue, scritta da una canonista di sicura autorevolezza, mostra sulla base di argomenti strettamente giuridici la "totale infondatezza" della tesi di Socci e quindi la piena legittimità dell'elezione di papa Francesco.
L'autrice è docente ordinaria di diritto canonico e di storia del diritto canonico nella università "Alma Mater Studiorum" di Bologna, nonché membro del consiglio direttivo della "Consociatio Internationalis Studio Iuris Canonici Promovendo", e si appresta a pubblicare un libro sui profili strettamente canonistici di eventi come la rinuncia di Benedetto XVI, la nuova figura del "papa emerito" e, appunto, l'elezione di Francesco.
Il testo integrale della nota è in quest'altra pagina di www.chiesa: Sull'elezione di papa Francesco
Questi che seguono sono i suoi passaggi principali.
***
SULL'ELEZIONE DI PAPA FRANCESCO
di Geraldina Boni
Intervengo
con alcune annotazioni squisitamente canonistiche su una questione che è
stata oggetto di ampia attenzione, soprattutto nel web.
Come noto, la giornalista Elisabetta Piqué, nel libro "Francesco. Vita e rivoluzione", ha riferito riguardo all’elezione di papa Francesco (e tale indiscrezione sarebbe stata confermata da alcuni cardinali):
«Dopo la votazione e prima della lettura dei foglietti, il cardinale scrutatore, che per prima cosa mescola i foglietti deposti nell’urna, si accorge che ce n’è uno in più: sono 116 e non 115 come dovrebbero essere. Sembra che, per errore, un porporato abbia deposto due foglietti nell’urna: uno con il nome del suo prescelto e uno in bianco, che era rimasto attaccato al primo. Cose che succedono. Niente da fare, questa votazione viene subito annullata, i foglietti verranno bruciati più tardi senza essere stati visti, e si procede a una sesta votazione».
Non vale la pena soffermarsi sulle illazioni che immancabilmente seguono la conclusione di ogni conclave, basate su presunte rivelazioni da parte di soggetti tenuti ad uno stretto segreto. Comunque sia, in base a questa notizia Antonio Socci, nel volume "Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta", ha sostenuto la tesi della nullità dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio. […]
Ammesso che le operazioni elettorali si siano svolte come ipotizzato, la ricostruzione di Socci è del tutto infondata giuridicamente.
Secondo quanto dispone il n. 65 della costituzione apostolica di Giovanni Paolo II "Universi dominici gregis" che regola il conclave, la scheda deve avere la forma rettangolare e recare scritte nella metà superiore, possibilmente a stampa, le parole "Eligo in summum pontificem", mentre nella metà inferiore si dovrà lasciare il posto per scrivere il nome dell’eletto. Pertanto la scheda è fatta in modo da poter essere piegata in due. La compilazione delle schede deve essere fatta segretamente da ciascun cardinale elettore, il quale scriverà chiaramente, con grafia quanto più possibile non riconoscibile, il nome di chi elegge, evitando di scrivere più nomi, giacché in tal caso il voto sarebbe nullo, e piegando e ripiegando poi la scheda. Risulta quindi (anche da altri prescritti della citata costituzione apostolica) che le schede non sono inserite in una busta da aprire, ma sono semplicemente piegate.
Secondo il n. 66, poi, lo scrutinio comprende: 1. la deposizione delle schede nell’apposita urna; 2. il mescolamento ed il conteggio delle stesse; 3. lo spoglio dei voti. È dunque assolutamente plausibile che proprio nel momento del conteggio e non in quello dello spoglio (come d’altronde attestato dalla Piqué, per il resto ritenuta pienamente degna di fede da Socci) siano venute nelle mani dello scrutatore le due schede, le uniche effettivamente aperte – ma non ovviamente perforate –, con la riprova di una scheda bianca inavvertitamente attaccata a quella vergata con il nome.
Dunque in maniera del tutto corretta si è scrupolosamente applicato alla lettera il n. 68 della costituzione [il quale prescrive che "se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione"]. Tra l’altro il n. 5 della stessa costituzione esclude esplicitamente la possibilità di interpretazione dell’atto dell’elezione, dovendo le norme essere applicate così come suonano. Anche se lo scrutatore avesse aperto quelle due schede verosimilmente per confermare l’involontario aggancio di una scheda bianca ad una votata, questo certo non costituirebbe un’irregolarità irritante né trasformerebbe la fase del conteggio in quella dello spoglio, ognuna disciplinata con proprie norme rette da specifiche "rationes". […]
Solo esaurito il conteggio si deve passare al n. 69 [cioè allo spoglio delle schede]. È innegabile come l’eventuale scheda soprannumeraria, sfuggita nella fase del conteggio e giunta a quella dello spoglio, sia comunque dovuta, volontariamente o non, ad un singolo cardinale, e una scheda in più è sempre, a prescindere da a chi sia attribuibile, un’irregolarità. Ma se tale irregolarità, per la normativa giovanneo-paolina, è sempre irritante nella preliminare fase del conteggio (n. 68), non lo è più in quella dello spoglio, in particolare quando le schede sono piegate in modo da sembrare compilate da un solo elettore. […]
Se anche fosse vero che l’ipotesi verificatasi, durante il conclave del 2013, nel momento del conteggio, ossia quella di due schede ripiegate insieme, è parzialmente corrispondente a quella considerata nel n. 69 che regola lo spoglio, non per questo si può applicare una norma dettata per un’altra fase della procedura elettorale (e con un’altra "ratio"). È proprio la rigidità della costituzione apostolica "Universi dominici gregis" (sottolineata dallo stesso Socci), potenziata quanto all’atto dell’elezione – cfr. il menzionato n. 5 –, ad escluderlo categoricamente. Se al contrario si fosse impropriamente applicato il n. 69, violando l’obbligo di attenersi a quanto impone rigorosamente il n. 68, si sarebbe semmai aperto un problema di validità dell’elezione.
Essendosi quindi applicato del tutto legittimamente il n. 68, tale quarta votazione dal punto di vista giuridico è incontestabilmente "tamquam non esset", non andava quindi inclusa e computata fra quelle effettive, cioè giuridicamente valide e complete, pervenute fino allo spoglio, della giornata. Cade dunque anche l’obiezione che si sarebbe superato il numero massimo di quattro votazioni al giorno. […]
Non è inoltre ozioso segnalare che la costituzione giovanneo-paolina non sanziona con l’invalidità neppure l’elezione simoniaca. […] E neppure lo è l’elezione frutto di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere fra cardinali (si veda l’altra congettura di un team di quattro cardinali che avrebbe pianificato l’elezione di Bergoglio recentemente avanzata da Austen Ivereigh nel volume "The Great Reformer. Francis and the Making of a Radical Pope").
Antonio Socci argomenta infine: «Anche se sulla validità delle procedure seguite quel 13 marzo 2013 si esprimesse solo un giudizio dubbio, si può ritenere che il conclave sia da rifare perché la dottrina insegna che “dubius papa habetur pro non papa” (un papa dubbio si considera come non papa), come scrive il grande dottore della Chiesa e cardinale gesuita san Roberto Bellarmino nel trattato "De conciliis et ecclesia militante"».
Al contrario, se pure fosse accaduto ciò che è riferito, la procedura seguita, come dimostrato, sarebbe stata integralmente "ad normam iuris". L’elezione di papa Francesco, raggiunta la prevista maggioranza al quinto scrutinio (il primo, lo ricordo, è avvenuto il giorno 12 maggio), sarebbe valida, non ci sarebbe nulla da "sanare", non ci sarebbe alcun dubbio, tanto meno "positivo" ed "insolubile" (come postula il diritto), sulla sua validità.
Stante la totale infondatezza giuridica di tali supposizioni, anche a volere dar credito alle informazioni sulle quali pretende di radicarsi, svanisce pure lo spauracchio – avventatamente agitato – dell’attuale assidersi sulla cattedra di Pietro di un papa dubbio. Comunque la canonistica ha costantemente e coralmente ammaestrato che la "pacifica universalis ecclesiae adhaesio" è segno ed effetto infallibile di un’elezione valida e di un papato legittimo. E l’adesione a papa Francesco del popolo di Dio non può essere messa in alcun modo in dubbio.
Come noto, la giornalista Elisabetta Piqué, nel libro "Francesco. Vita e rivoluzione", ha riferito riguardo all’elezione di papa Francesco (e tale indiscrezione sarebbe stata confermata da alcuni cardinali):
«Dopo la votazione e prima della lettura dei foglietti, il cardinale scrutatore, che per prima cosa mescola i foglietti deposti nell’urna, si accorge che ce n’è uno in più: sono 116 e non 115 come dovrebbero essere. Sembra che, per errore, un porporato abbia deposto due foglietti nell’urna: uno con il nome del suo prescelto e uno in bianco, che era rimasto attaccato al primo. Cose che succedono. Niente da fare, questa votazione viene subito annullata, i foglietti verranno bruciati più tardi senza essere stati visti, e si procede a una sesta votazione».
Non vale la pena soffermarsi sulle illazioni che immancabilmente seguono la conclusione di ogni conclave, basate su presunte rivelazioni da parte di soggetti tenuti ad uno stretto segreto. Comunque sia, in base a questa notizia Antonio Socci, nel volume "Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta", ha sostenuto la tesi della nullità dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio. […]
Ammesso che le operazioni elettorali si siano svolte come ipotizzato, la ricostruzione di Socci è del tutto infondata giuridicamente.
Secondo quanto dispone il n. 65 della costituzione apostolica di Giovanni Paolo II "Universi dominici gregis" che regola il conclave, la scheda deve avere la forma rettangolare e recare scritte nella metà superiore, possibilmente a stampa, le parole "Eligo in summum pontificem", mentre nella metà inferiore si dovrà lasciare il posto per scrivere il nome dell’eletto. Pertanto la scheda è fatta in modo da poter essere piegata in due. La compilazione delle schede deve essere fatta segretamente da ciascun cardinale elettore, il quale scriverà chiaramente, con grafia quanto più possibile non riconoscibile, il nome di chi elegge, evitando di scrivere più nomi, giacché in tal caso il voto sarebbe nullo, e piegando e ripiegando poi la scheda. Risulta quindi (anche da altri prescritti della citata costituzione apostolica) che le schede non sono inserite in una busta da aprire, ma sono semplicemente piegate.
Secondo il n. 66, poi, lo scrutinio comprende: 1. la deposizione delle schede nell’apposita urna; 2. il mescolamento ed il conteggio delle stesse; 3. lo spoglio dei voti. È dunque assolutamente plausibile che proprio nel momento del conteggio e non in quello dello spoglio (come d’altronde attestato dalla Piqué, per il resto ritenuta pienamente degna di fede da Socci) siano venute nelle mani dello scrutatore le due schede, le uniche effettivamente aperte – ma non ovviamente perforate –, con la riprova di una scheda bianca inavvertitamente attaccata a quella vergata con il nome.
Dunque in maniera del tutto corretta si è scrupolosamente applicato alla lettera il n. 68 della costituzione [il quale prescrive che "se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione"]. Tra l’altro il n. 5 della stessa costituzione esclude esplicitamente la possibilità di interpretazione dell’atto dell’elezione, dovendo le norme essere applicate così come suonano. Anche se lo scrutatore avesse aperto quelle due schede verosimilmente per confermare l’involontario aggancio di una scheda bianca ad una votata, questo certo non costituirebbe un’irregolarità irritante né trasformerebbe la fase del conteggio in quella dello spoglio, ognuna disciplinata con proprie norme rette da specifiche "rationes". […]
Solo esaurito il conteggio si deve passare al n. 69 [cioè allo spoglio delle schede]. È innegabile come l’eventuale scheda soprannumeraria, sfuggita nella fase del conteggio e giunta a quella dello spoglio, sia comunque dovuta, volontariamente o non, ad un singolo cardinale, e una scheda in più è sempre, a prescindere da a chi sia attribuibile, un’irregolarità. Ma se tale irregolarità, per la normativa giovanneo-paolina, è sempre irritante nella preliminare fase del conteggio (n. 68), non lo è più in quella dello spoglio, in particolare quando le schede sono piegate in modo da sembrare compilate da un solo elettore. […]
Se anche fosse vero che l’ipotesi verificatasi, durante il conclave del 2013, nel momento del conteggio, ossia quella di due schede ripiegate insieme, è parzialmente corrispondente a quella considerata nel n. 69 che regola lo spoglio, non per questo si può applicare una norma dettata per un’altra fase della procedura elettorale (e con un’altra "ratio"). È proprio la rigidità della costituzione apostolica "Universi dominici gregis" (sottolineata dallo stesso Socci), potenziata quanto all’atto dell’elezione – cfr. il menzionato n. 5 –, ad escluderlo categoricamente. Se al contrario si fosse impropriamente applicato il n. 69, violando l’obbligo di attenersi a quanto impone rigorosamente il n. 68, si sarebbe semmai aperto un problema di validità dell’elezione.
Essendosi quindi applicato del tutto legittimamente il n. 68, tale quarta votazione dal punto di vista giuridico è incontestabilmente "tamquam non esset", non andava quindi inclusa e computata fra quelle effettive, cioè giuridicamente valide e complete, pervenute fino allo spoglio, della giornata. Cade dunque anche l’obiezione che si sarebbe superato il numero massimo di quattro votazioni al giorno. […]
Non è inoltre ozioso segnalare che la costituzione giovanneo-paolina non sanziona con l’invalidità neppure l’elezione simoniaca. […] E neppure lo è l’elezione frutto di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere fra cardinali (si veda l’altra congettura di un team di quattro cardinali che avrebbe pianificato l’elezione di Bergoglio recentemente avanzata da Austen Ivereigh nel volume "The Great Reformer. Francis and the Making of a Radical Pope").
Antonio Socci argomenta infine: «Anche se sulla validità delle procedure seguite quel 13 marzo 2013 si esprimesse solo un giudizio dubbio, si può ritenere che il conclave sia da rifare perché la dottrina insegna che “dubius papa habetur pro non papa” (un papa dubbio si considera come non papa), come scrive il grande dottore della Chiesa e cardinale gesuita san Roberto Bellarmino nel trattato "De conciliis et ecclesia militante"».
Al contrario, se pure fosse accaduto ciò che è riferito, la procedura seguita, come dimostrato, sarebbe stata integralmente "ad normam iuris". L’elezione di papa Francesco, raggiunta la prevista maggioranza al quinto scrutinio (il primo, lo ricordo, è avvenuto il giorno 12 maggio), sarebbe valida, non ci sarebbe nulla da "sanare", non ci sarebbe alcun dubbio, tanto meno "positivo" ed "insolubile" (come postula il diritto), sulla sua validità.
Stante la totale infondatezza giuridica di tali supposizioni, anche a volere dar credito alle informazioni sulle quali pretende di radicarsi, svanisce pure lo spauracchio – avventatamente agitato – dell’attuale assidersi sulla cattedra di Pietro di un papa dubbio. Comunque la canonistica ha costantemente e coralmente ammaestrato che la "pacifica universalis ecclesiae adhaesio" è segno ed effetto infallibile di un’elezione valida e di un papato legittimo. E l’adesione a papa Francesco del popolo di Dio non può essere messa in alcun modo in dubbio.
Non c'è dubbio che l'elezione del card. Bergoglio sia valida. Ciò che crea problemi, sembrerebbe, è un altro non insignificante particolare: l'intenzione che all'atto della elezione e accettazione il Soggetto ha espresso. Il card. Bergoglio, quando ha accettato l'elezione a Sommo Pontefice, aveva l'intenzione, era consapevole di essere il Vicario di Cristo, Pastore supremo della Chiesa Universale o solo Vescovo di Roma? E ancora: al papa Francesco, cui piace tanto ostentare povertà (pauperismo) e misericordia e semplicità e umiltà, sfugge il modesto particolare di essere Servo dei Servi di Nostro Signore Gesù Cristo! Semplicemente e forzatamente è Franciscus. Magari sarà il caso di accettare, a capo chino, il corso degli eventi della nuova chiesa!!??
RispondiEliminaMi scusi mi saprebbe dire che pertinenza ha il suo intervento?
EliminaCe lo dica lei.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaCi sono molti dubbi sull'elezione di Bergoglio. Prima sulla validità della rinunzia di Ratzinger e dopo sull'elezione stessa. Benedetto non ha manifestato debitamente la sua rinuncia, come determinato dal codice canonico. Ha rinunciato solo al ministero attivo, ma non alla condizione di papa, che secondo lui è per sempre.
EliminaPer quanto riguarda il Conclave, aspettiamo. Socci risponderà a Geraldina Boni. È necessario conoscere e capire bene quello che è successo in conclave.
La sua raffinata risposta qualifica lei e il suo intervento, lei era in conclave per comprendere ciò che faceva Bergoglio? Era nella sua testa per leggere le sue intenzioni? Cosa c'entra l'ostentazione della povertà o del pauperismo con l'accettazione a sommo pontefice? Bergoglio è pontefice, se non le piace peggio per lei.
EliminaLei è semplicemente un ossesso che ha bisogno di un esorcista potente.......magari Nostro Signore. E si calmi, che le verrà un travaso di bercoglionite. E legga bene, ammesso ne sia capace e non confonda gli anonimi come fossero la stessa persona. Vede anche lei, ultimo anonimo, è nella medesima condizione: potrebbe non essere lei o forse è lei? Elezione dubbia.
EliminaUn anonimo che si lamenta dei troppi anonimi? Cretinismo all'ennesima potenza! Comunque il Papa è Francesco e i sofismi e i macchiavellismi dei fanatici ( e vediamo a Parigi dove porta il fanatismo religioso) non trovano ascolto tra i cattolici. Per il resto questo gli resta : abbaiare alla luna.
EliminaEsiste anche il fanatismo luterano o laicista protetto dallo stato massone che pretende che le donne mussulmane non portino il velo però consente di insultare impunemente la religione mussulmana ed altre.
EliminaCome al solito Nuovo non ti smentisci mai. Leggi meglio i commenti. Cerca nel dizionario, il dizionario è quel meraviglioso strumento che ti spiega le parole della lingua, il termine IRONIA. Ma che mi attardo a fare, tanto anche Nuovo è anonimo! Novus ordo.
EliminaCome ho affermato altrove, riportando anche il parere di un canonista eccellente, non solo c'è l'adesione del popolo, ma prima ancora quella dei cardinali che avrebbero potuto e dovuto invalidare la nomina rifiutando l'adhaesio già in conclave in caso di dubbia regolarità dell'elezione.
RispondiEliminaL'adesione del popolo è data a chiunque apparire vestito di bianco dalla Basilica di San Pietro. E i cardinali possono essere scrupolosi.
EliminaIn pratica, Lei sta dicendo che i cardinali potrebbero segretamente cambiare la legge del conclave, perché non importa come loro eleggano il papa, la gente darà la sua adesione in un primo momento.
Pastorelli ma eri in Conclave?
EliminaCosa ne sai se magari non ci sia stata una dolorosa e poco edificante discussione sul punto?
Ricordati che è passata oltre un'ora e mezza tra la fumata bianca e l'habemus Papam invalidum.
Questi anonimi, soprattutto il secondo saccente che ricorda un po' pasqualino travestito da sedevacantista, non voglion capire che i cardinali han ritenuto valida l'elezione a norma delle leggi vigenti della Chiesa in materia. No, io non ero in conclave e neanche voi: però, lo ribadisco ancora, se persino i votanti contrari a Bergoglio e persino il secondo o il terzo arrivato ove non ci sia stata unanimità, hanno accettato l'elezione come valida e si son sottomessi al Papa, c'è poco da discutere. I retroconclavisti son patetici. Ora s'inventano anche una dolorosa discussione. A maggior ragiopne, se questa ci fosse stata i cardinali contrari a Bergoglio avrebbero fatto il diavolo a quattro.
EliminaPastorelli, non sia frivolo. Domando: se tutti i cardinali unanimamente fossino d'accordo, loro potrebbero eleggere il papa con una procedura diversa dalla prevista nella UDG? Possono loro cambiare la legge papale?
EliminaNon importa che nessun cardinale è ancora lamentato. Questo può avere diverse ragioni: paura, prudenza, ignoranza della legge... Ma se l'elezione non è stata fatta d'accordo con la legge, è nulla. Il parere unanime dei cardinali non può ratificare un'elezione illegale, perchè questo corrisponderebbe al potere di cambiare la legge papale.
Visto che sia pur in un italiano martirizzato tu fai domande e ti dai la risposta, perché interpellare me? Ho già detto quel che dovevo dire. Se non hai capito, pazienza.
EliminaFrivolo sei tu insieme ai complottisti da bar. Nel conclave qualche cardinale poteva anch'esser ingenuo, ma c'eran tante persone preparate anche canonisticamente.
Bene, Lei non ha buoni argomenti. Ancora una volta Lei non ha risposto. Fa delle accuse ad hominem solamente.
EliminaMi dispiace per il mio "italiano martirizzato". Naturalmente non sono italiano e qui faccio un sforzo per scrivere in italiano. Ma questo non è importante, e solo dimostra la sua intenzione di attaccare senza confutare.
Ma dobbiamo anche domandarci se il Sommo Pontefice eletto sia stato eletto regolarmente? Ma chi siete e come vi permettete? Senza attaccare il Pontefice, dobbiamo RISPETTARLO e pregare per Lui!
RispondiEliminaSi, dobbiamo. Abbiamo il diritto di sapere chi è il papa. Se ci sono domande su Bergoglio, che siano chiarite! Perchè no?
EliminaGuarda caso Socci ed il suo amichetto De Mattei si interrogano ora su comportamenti che sono prassi nelle elezioni di un Papa. Sono proprio alla canna del gas...
EliminaIl Nuovo cardinale; aspetta ad entrare in conclave! Una volta entrato allora potrai, anche tu, discetare "...su comportamenti che sono prassi nelle elezioni di un Papa.". Come vedi sei anche tu, Nuova/o eminenza "alla canna"....ma di qual canna trattasi? Perciò: TACI, che è meglio, come dice puffo Quatrocchi.
EliminaSecondo me invece sono Bergoglio & friends ad essere alla canna del gas.
EliminaLa supposta validità dell'elezione è difesa da una donna sull'Espresso!
Il Nuovo sedicesimo cardinale creato nell'ultimo concistoro. Auguri eminenza. E, almeno lei, voti bene nel prossimo, speriamo prestissimo, conclave. In ogni caso, una volta entrato, fai buttare la chiave.
EliminaAnonimo delle 12:47. Hai ragione. Per il bene e la salvezza delle nostre anime dobbiamo sapere senza nessun dubio se il cardinale Bergoglio ha stato eletto canonicamente e se Benedetto XVI ha rinunziato anche canonicamente. Io, parlo soggetivamente, ho tanto dubbio su la renunzia di uno come su l'elezione dell'altro. E questo mi fa male, anche psiquicamente. Il Papa, poi, non segue la Tradizione Apostolica. Penso al ultimo Sinodo. Ho davanti a me tutta la Storia della Chiesa (della quale, senza presumere perche e la verita, sono anche informato benissimo) e mi pare che questo Papa vuole cancellare e colpire duemilla anni di.Storia della Chiesa Cattolica. Penso in Osio di Cordova, in Sant'Atanasio, in San Giulio I Papa. Questa notte ho letto i Canoni del Concilio di Sardica. E siamo al secolo IV! Mi meraviglia la continuita di questi canoni con il Concilio di Trento e con il Vaticano I e via dicendo fino al santo pontificato di Pio XII. Subitto dopo la morte di questo grande Pontifice, mano a mano come se dice, tutto crolla per opera della stessa Sede Apostolica, fino ad arrivare al summum di questo cattivo pontificato. Come non dubitare? Io credo in unam, sanctam catholicam et apostolicam Ecclesiam. Se il Papa? non crede? Lui deve servire non servirsi. Perche pare che sia Lui (il Papa) fuora della Chiesa. Non e vero?
EliminaNon si crede nella Chiesa ma si crede la Chiesa una santa cattolica, quella perenne malgrado loyola e bergoglio. Son passati tanti papi passerà anche lui. Francesco è un amleto dice di essere a favore dei poveri e poi inserisce tra i cardinali persino tradizionalisti fedeli a mons. Lefebvre. Bendetto è sempre stato infelice nelle sue scelte, i suoi cardinali hanno eletto Bergoglio, è possibile che i cardinali scelti da Francesco eleggano l'anti Bergoglio.
Elimina"difesa da una donna". Embè? Qualcosa contro le donne?
EliminaDalla Grande Loggia del 1958 a quest'ultimo tutto puzza di zolfo
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RispondiEliminacomunque sia , una cosa E' certa : GPII lo abbiamo visto regnare fin l' ultimo respiro, ridotto una larva poverino ! BXVI invece , ha dato le dimissioni per ragioni di salute !?! .... non lo ritengo quest' ultima '' scelta ,, una ragione valida poiche' la croce la si accetta fin l' ultimo come ha fatto , o l' hanno fatto fare a GPII e a BXVI al contrario !!!! .
RispondiEliminaSperiamo almeno che BXVI si decida finalmente a dire qualcosa di sapido in proposito delle sue dimissioni.
EliminaComunque basterebbe, al momento, che non si presenti al prossimo concistoro a dare la sua adesione materiale alle nomine abusive di Bergoglio come hanno preteso gli pseudocardinali nel precedente.
Colui che per viltade fece il gran rifiuto. Non si scende dalla croce neanche per stanchezza, non si abbandona Cristo, non si tradisce il mandato ricevuto.
EliminaCredi ancora alla questione di salute?
Eliminano !! assolutamente non ci credo !! ho messo infatti ......'' per ragione di salute !?! ,, .... e ........ '' come ha fatto o l' hanno fatto fare ,, ...
Eliminae poi , personalmente , credo solo nel Padre Eterno . al contrario di LORO !!!!!!!!!
Alla Canonista (senza distribuire patenti di Insigne) chiederei come ha fatto lo scrutinatore a vedere, prima dello scrutinio, che una scheda in più era bianca ? Se nell'urna vengono introdotte 116 schede, e vengono prima mescolate e poi conteggiate, come fa lo scrutatore a sapere che ci sono due schede della stessa mano, delle quali una bianca ? Botta incredibile di fortuna, che appena presa su una scheda, si rivela, guarda caso, proprio quella bianca ? Ma comunque, una volta aperta una scheda, vuol dire che è cominciato lo spoglio, e dunque non siamo più nella precedente fase del conteggio, ma nella successiva fase dello spoglio.
RispondiEliminaPurtroppo il popolino si fida di queste "espertesse" che il sistema massonico propala.
EliminaSocci si è consultato con veri canonisti prima di scrivere il libro e posso aggiungere che tante cose non sono state scritte perché molto pericolose in mano agli esperti e/o espertesse dell'espresso.
Comunque l'Espresso di De Benedetti e Scalfari ha detto che Bergoglio è il papa legittimo.
Siamo obbedienti.
-Questione di lana caprina che non interessano i cattolici. Che ci si può aspettare da ubo come Socci che fa soldi sulla disgrazia della figlia?
EliminaNuovo non so se si vergogna per quello che dice. Io si mi vergognerei tanto.
EliminaCome è sensibile Hierro! Mi chiedo cosa direbbe di fronte ald un libro del padre della Englaro...
EliminaIl Nuovo,
Eliminase Bergoglio è difeso da gente come te ,esso argentino non arriva nemmeno alle dimissioni del 2016 ah ah ah:)
Di sicuro caro Nuovo non mi permetterei mai di additare un padre che parla di sua figlia come di un avido che vuol fare quattrini! Nemmeno di Englaro mi permetterei di dire questo e di nessun altro! Trovi un mio post dove abbia offeso cosi in maniera così subdola chicchessia e vedrà che non lo trova! Classico dei cattocomunisti avere sempre il dio denaro nel cuore e nella testa! Altro che misericordia!!!
EliminaEh no, Nuovo già su di un altro commento ho sorvolato, quando parli di Socci e del suo amichetto. Ora però accusar Socci di speculare finanziariamente sulla disgrazia della figlia è proprio inverecondo. Il libro è così pieno d'amore e dolore che dovesti piegare il capo e pregare di non trovarti mai in una condizione del genere. Mi dispiace ma sei stato veramente empio, o se preferisci, spietato. Dovresti avvertire il dovere di scusarti pubblicamente. Purtroppo queste malvagità son figlie dell'anonimato che la redazione difende da anni ed anni a spada tratta e che io invece disprezzo.
EliminaSocci chiede risposte a domande che non si pone neanche lui (il titolo del libro è infatti "Non è Francesco" mica "Non è Francesco?") Va avanti solo per affermazioni che hanno tutto tranne che l'aspetto di essere delle domande al massimo paiono delle sentenze. Umiltà zero. Gli rispondono, ma nulla, ancora solleva polvere sbattendo i piedi. Io una mia ipotesi l'avrei: in realtà non potendo criticare apertamente BXVI per la rinuncia (sicuramente l'ha deluso parecchio: "come può un Papa rinunciare?" è la vera domanda che si fa ogni giorno...) si scaglia contro il suo successore....sognando che BXVI sia ancora li al suo posto. Speriamo che si svegli presto...
RispondiEliminaNon è vero.
EliminaSocci ha chiesto pubblicamente che si desecretino gli acta cunclavis così da rendere chiara la situazione ed ,eventualmente, demolire la sua stessa tesi.
Comunque tanto Bergoglio si dimetterà a Dicembre 2016 invitando i suoi successori a fare altrettanto al compiere dell'ottantesimo anno di età.
Il problema sono proprio i cardinali da lui nominati che essendo probabilmente pseudo cardinali non possono eleggere validamente un nuovo pontefice massimo.
Se lo Spirito Santo non ci mette una buona pezza a colori rischiamo seriamente che Ratzinger sia stato l'ultimo papa.
Sei in ritardo. Socci in ogni caso ha già messo le mani avanti. Se anche dalla desecretazione l'elezione risultasse valida ha scritto che comunque la considererà sempre non valida perché secondo lui esistono (e per una strana alleanza anche certi laisicisti dicono le stesse cose) degli accordi preconclave. Quindi nulla cambierebbe dal suo punto di vista, sempre nostalgico sarà.. dimissioni? fantavaticanerie...
EliminaOk Ramingo,hai sempre ragione tu.
EliminaA proposito quel poveraccio di De Finizio è ancora rinchiuso nelle segrete vaticane.
E' ancora un dasaparecido?
Dove sono gli attivisti dei diritti umani?
La femen sacrilega è stata subito liberata invece il povero De Finizio è in attesa della misericordia.....ah ah ah
Per la Femen avrebbero fatto bene a buttare la chiave nel Tevere; De Finizio pare voglia battere il Guinness dei primati delle scalate, già la quarta volta a San Pietro: lo tengono dentro perché lo stanno addestrando a fare da guida per i Turisti, conosce la Cupola meglio delle sue tasche... :-))
EliminaBXVI è sempre lì al suo posto a reggere il mondo. Egli è in questo momento quello che viene chiamato "l'Asse del mondo" nelle tradizioni simboliche di tante culture del mondo. E che i modernisti non si permettano di scandalizzarsi per questo linguaggio interreligioso!
EliminaSe non ci fosse Benedetto il cielo ci cadrebbe letteralmente sulla testa.
Spesso in questo blog è stata data la risposta: Bergoglio è il papa legittimo e un papa legittimo può essere un pessimo papa, sarà il futuro a giudicare, sub especie eternitatis. O si ha fiducia nella promessa divina che la Storia è retta dallo Spirito e che quindi tutto concorre al bene di coloro che servono Dio, oppure si dubita di tutto e nulla più regge e siamo agli scismi. Chi ha dubbi sulla santità di Bergoglio, che coltivi la fede umile del Cristiano, che serve Dio e la Chiesa secondo la fede dei Padri. Dio glielo imputerà come merito....
RispondiEliminaSecondo me ,al massimo, l'elezione di Bergoglio potrebbe essere valida ma non regolare proprio come i Vescovi della PIO X.
EliminaMonsignor Levefre ha avuto alfine giustizia:)
Del resto lo Spirito Santo va esattamente dove vuole e se vuole farlo in maniera ironica è Suo Diritto Divino.
Anonimo delle 15:53.
EliminaAD IMPOSSIBILIA NEMO TENETUR.
La questione se Bergoglio sia stato eletto validamente o meno è perfettamente inutile. Una volta che un papa sia stato eletto, abbia accettato e si sia insediato, chi ha più il potere di contestarlo e di dichiararlo illegittimo? Al massimo Cristo, se decidesse di tornare su questa terra.
RispondiEliminaMa che voi sappiate con Angelina Jolie il beatissimo signor nostro papa ha ricevuto anche Lucrezia Borgia?
RispondiEliminaDicono (gli esperti) forse non è vero che la Borgia abbia avvelenato alcuni heidi
Eliminarettifica: forse non è vero che la Borgia abbia avvelenato alcune persone, quindi si può star tranquilli. heidi
EliminaE tu sei lo zombie che lo rivela.
EliminaL'Avvenire parla di una grande congiura che ha portato alle dimissioni di Benedetto XVI, vogliamo i nomi di questi preti vescovi e cardinali traditori
RispondiEliminaNon un articolo di Avvenire ma una lettera di un lettore di Avvenire.
EliminaRatzinger era inviso alla stampa laicista, ai modernisti, al clero alto e basso dell'Europa centrale soprattutto e di altri paesi. Non è una novità.
RispondiEliminaChe volessero liberarsene l'abbiamo detto in continuazione quand'era sul trono di Pietro.
Tuttavia lui si è dimesso accampando motivi di età e salute che compromettevano la sua capacità di governo e causavano debolezza di animo. Ha successivamente ribadito pubblicamente la libertà della sua scelta.
Un atto che ho sempre giudicato, anche su questo blog, negativamente, ma che non risulta essere stato forzato con la violenza o con le minacce.
E quali minacce? di morte? di rivelare segreti inconfessabili? Era forse ricattabile? Bene, avrebbe dovuto deporre i prelati ricattatori, i delinquenti che lo minacciavano e chiamare a raccolta il popolo cattolico. Non l'ha fatto e dunque la sua abdicazione è valida.
Naturalmente si dica, da parte di chi ciò sostiene, chi sono i ricattatori, i cardinali che l'hanno minacciato ecc. ecc. A creare bolle di sapone tutti son bravi. In realtà nella Chiesa, e non solo, c'era unna situazione che Benedetto non riusciva più evidentemente a dominare. Ed ha preferito uscire di scena, ma purtroppo non del tutto con quella bizzarra carica di papa emerito.
Quando si affermano cose così gravi si devon portar le prove. Non basta un clima irrespirabile di cui tutti siamo al corrente.
E' tanto difficile leggere la vicenda in chiave spirituale, mistica, metafisica, metastorica, escatologica, simbolica, apocalittica, profetica?
EliminaLeggo chiavi di lettura che tutto hanno a che fare meno che con la religione manco stessimo parlando di Renzi o Berlusconi...
Profezia di San Francesco d’Assisi (1182/1226)
EliminaDopo aver convocato i suoi fratelli poco prima della sua morte (1226), Francesco ha avvertito su tribolazioni future, dicendo:
“Fratelli agite con forza e fermezza in attesa del Signore. un periodo di grandi tribolazioni e afflizioni in cui grandi pericoli e imbarazzi temporali e spirituali accadranno; la carità di molti si raffredderà e l’iniquità dei malvagi abbonderà. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità.
Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore. Mentre gli scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro membri non si opporranno, ma consentiranno all'errore.
Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell'errore (se fosse possibile), se in tale uragano non fossero protetti dall'immensa misericordia di Dio.
Così la nostra Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da alcuni. Delle tentazioni terribili sorgeranno. Coloro che supereranno la grande prova riceveranno la corona della vita. Guai a quelli tiepidi che metteranno ogni loro speranza nella vita religiosa, senza resistere saldamente alle tentazioni consentite per provare gli eletti. Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a Dio nell'uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte dalla vita eterna, non volendo conformarsi all'errore e alla perfidia, per assolutamente non temere la morte. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno.
La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore“.
SAN MALACHIA
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=BNwNiA7NYTc
PROFEZIA DI SAN NILO (EREMITA DEL V SECOLO) SULLA FINE DEI TEMPI
EliminaDopo l’anno 1900, vicino alla metà del ventesimo secolo, le genti di
quel tempo diventeranno irriconoscibili.
Quando si avvicinerà il tempo per l’Avvento dell’Anticristo, le menti delle genti diventeranno annebbiate dalle passioni carnali ed il disonore ed il vivere senza legge cresceranno più forti.
Allora il mondo diventerà irriconoscibile. L’apparenza della gente
cambierà e sarà impossibile distinguere gli uomini dalle donne per via della loro mancanza di pudore nel vestire e nello stile della capigliatura.
Questa gente sarà crudele e sarà come animali selvaggi a causa delle tentazioni dell’Anticristo.
Non ci sarà rispetto né per i genitori, né per le persone più vecchie, l’amore sparirà ed i Pastori Cristiani, i vescovi e i preti diventeranno uomini vani e mancheranno completamente di distinguere la via della mano destra da quella della sinistra. A quel tempo la morale e le tradizioni dei Cristiani e della Chiesa cambieranno.
La gente abbandonerà la modestia e regnerà la dissipazione.
La menzogna e l’ingordigia raggiungeranno grandi proporzioni, e guai a coloro che accumuleranno tesori, Lussuria, adulterio, omosessualità, cose segrete e delitto governeranno la società.
In quel tempo futuro, la gente sarà privata della Grazia dello Spirito Santo, che ricevettero al Santo Battesimo, ed ugualmente del rimorso, a causa del potere di crimini così grandi e di sì grande permissività.
Le Chiese di Dio saranno private di pastori pii e timorosi di Dio, e guai ai Cristiani che rimarranno al mondo in quel tempo, perderanno completamente la loro Fede, perchè non avranno l’opportunità di vedere la luce della conoscenza proprio da nessuno. Allora si separeranno dal mondo rifugiandosi in santi rifugi in cerca di alleggerire le loro sofferenze spirituali, ma incontreranno ostacoli e restrizioni dappertutto.
Tutto questo risulterà dal fatto che l’Anticristo vuole essere Signore
sopra tutto e diventare il governatore di tutto l’universo, e farà miracoli e darà segni fantastici.
Egli darà anche una sapienza depravata ad un uomo infelice, cosicchè questi scoprirà un modo per cui un uomo può conversare con un altro da una parte all’altra della terra. A quel tempo gli uomini voleranno come uccelli e discenderanno nel fondo del mare come pesci.
Quando avranno raggiunto tutto questo, questa gente infelice passerà la vita fra i comodi, senza sapere, povere anime, che questo è l’inganno dell’Anticristo. E l’empio! completerà così la scienza con la vanità, in modo che andrà sulla giusta strada per guidare le persone a perdere la loro fede nell’esistenza di Dio per mezzo di tre apostasie.
Allora Dio, che è tutta Bontà, vedrà la caduta della razza umana ed
abbrevierà i giorni per quei pochi che saranno salvati, perchè il nemico, per quanto impossibile, vorrà indurre in tentazione perfino gli eletti
Allora la spada del castigo apparirà improvvisamente ed ucciderà il
pervertitore ed i suoi servi.
Padre Paisios fu monaco atonita.
EliminaÈ ritenuto una persona particolarmente carismatica.
Pochi anni prima della sua morte (1994) un monaco cattolico lo venne a trovare e tra i due si tenne un colloquio sul futuro dell'Europa. Lo riportiamo qui di seguito:
Paisios: "Oggi la situazione delle Chiese è molto grave. Non lo capiscono, ma è così. Ci aspettano molte prove. Fra pochi anni ci sarà una grande prova: i pii saranno duramente provati; ma durerà poco, per fortuna; poi non ci sarà più nemmeno un infedele. L'Europa diventerà una grande potenza, avrà un capo ebreo; non solo, ma cercheranno anche un capo spirituale per avere più forza e sarà il papa, il quale metterà assieme tutti, cattolici, protestanti, figli del diavolo (è una setta americana presente pure in Grecia), mussulmani... Li metterà insieme lasciando a ciascuno libertà... Viviamo in tempi di Apocalisse, siamo come al tempo di Noè; lo prendevano in giro... Oggi nessuno ci crede, ma siamo al colmo. I pii avranno grandi prove, ma il tempo sarà breve. Queste cose sono chiaramente annunciate da Ezechiele e Zaccaria....".
- "Padre, lei crede che il papa possa giungere a questo punto?".
Paisios: "Certo, avverrà questo. Ci sarà una grande catastrofe, ma poi tempo di pace e più nessun infedele, anche gli ebrei si convertiranno. Fra poco succederà questo. Voi come vi comporterete quando il papa farà così?".
- "Il nostro superiore dice che se il papa non segue l'evangelo non lo si può seguire...".
Paisios: "L'unione verrà, ma prima avremo la tribolazione e la catastrofe. Noi intanto dobbiamo mirare in alto, sì, la pietà...".
"Anche qui in Grecia alcuni preti vogliono vestire come la gente del mondo o le monache avere la veste più corta o a mezza manica... Una volta è venuto un prete, l'ho portato fuori vicino all'ulivo e ho tolto tutte le foglie dell'ulivo e gli ho detto: Sta ora a vedere che ne sarà di quell'ulivo! È come se si cava un sasso da un muro di una casa. Lì per lì non succede niente, ma pian piano entra acqua esce un sasso dopo l'altro e infine la casa va in rovina".
....
"L'apocalisse parla chiaro... parla di anticristo e di Babilonia, che è Roma".
- "Padre, sono d'accordo con quanto lei pensa, ma sul fatto della grande prova che verrà fra pochi anni, non capisco bene....".
Paisios: "Non dico fra 2-3 anni esattamente, ma certamente presto presto, siamo al colmo, al tempo di Noè...".
- "... Poi per il papa, lei crede che giunga a questo punto? Il nostro superiore dice che, a parte tutto il peccato, è vescovo di Roma: noi crediamo nella sua benedizione".
Paisios: "Certo è capo, è vescovo, non vi dico di fare insurrezioni, ma la verità non si può camuffare... Se mio padre è ubriaco o audultero, non posso passarlo sotto silenzio. Bisogna cercare le vie dello Spirito per aiutarlo a capire, ma con pietà: come, se e quando Dio lo vuole... Non ci si può nascondere che c'è molta massoneria e sionismo a Roma, c'è grande corruzione, c'è la mentalità del mondo... Guarda, lo crederesti che il patriarca Atenagora era un massone? Nemmeno io lo credevo, ma mi hanno portato i documenti con i suoi gradi di massone e i certificati della pensione che recepiva come massone. Non dobbiamo insorgere, ma servire la verità e non piegarci al mondo... La Chiesa non è la barca personale di qualcuno, né del papa, né del patriarca, né del vescovo. Nessuno può far tacere lo Spirito nella Chiesa, nei fedeli. Dovremo patire molto, ma sarà breve la prova e poi non ci sarà più ateo o incredulo... questa è una grande consolazione".
Beata Anna Katharina Emmerick:
EliminaVidi ancora una volta la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando… Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti lavorano alla distruzione, persino il clero. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente.
Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma].
Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione.
In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre. Stavano (alcuni del clero) costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa.
Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto…C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…
Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza.
Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione
http://www.julienews.it/mistero-archeologia/index.php/500858-profezia-garabandal-papi/
Eliminahttp://www.colledelbuonpastore.it/Dicembre-2014/quando-il-falso-profeta-instaurera-la-legge-delluomo-ecco-che-dio-si-manifestera-perche-sia-compiuta-lopera-di-redenzione.html
EliminaCATTHOLICUM: è neutro. Dunque non so con chi parlo: non uomo, né donna, e neppure transgender. Neutro, appunto, asessuato. Che infelice nick di un pavido anonimo!
EliminaE' davvero facile tutto risolvere i problemi della Chiesa sulla base delle paginate di visioni, presunte profezie, locuzioni interiori che, con ALE ed altri visionari apocalittici, rimbalzano da un blog all'altro, sempre le stesse che ormai tutti conoscono. Ma ahimé, nell'elezione di un papa intervengono fattori umani. Lo Spirito Santo suggerisce e guida, poi non può coartare la libertà di scelta degli uomini. E così per le dimissioni.
Quel che si legge in tali paginate ossessionanti riportate da ossessionati privi della Speranza virtù cardinale, è applicabile ad ogni tempo della Chiesa. Sin dalle origine i Padri parlavano di questi argomenti e prevedevano vicina la fine del mondo ed il prevalere dell'Anticristo e la venuta seconda del Cristo.
Lasciate che sia Nostro Signore a decidere il giorno e l'ora: voi non lo sapete come non lo so io. E' possibile che voi leggiate nell'abisso della mente divina! Restate al "quia" direbbe Dante. "Ché se potuto aveste veder tutto / mestier non era parturir Maria".
Datevi una calmata e pregate per la Chiesa, che ha bisogno di persone pie, devote e fedeli e non d'invasati.
.....e in riferimento ai fatti incresciosi di Parigi vi do due notizie una brutta ed una bella, prima la brutta: “Cari figli, un grande esercito partirà dalla Mecca, l'uccello nero passerà per l'Europa e dove passerà lascerà una scia di distruzione e di morte. La malvagità degli uomini sarà così grande che il Signore anticiperà il giorno del Giudizio Finale.” (dalle apparizioni mariane di Anguera) Ed ora la notizia bella: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà.” (dalle apparizioni di Fatima)
EliminaGrazie infinite, Ale. Particolarmente mi ha colpito quella di S. Francesco
EliminaSig. Pastorelli scrivere un nome e cognome non è di per sè segno di serietà o di credibile identità sessuale. Transgender piuttosto è questa Chiesa mutante. Parla con un uomo di 47 anni se questo le serve a qualcosa.
EliminaInvece di buttarla sul personale le voglio ricordare che a smentirla nel suo quietistico torpore è lo stesso Papa Francesco:
«lo Spirito Santo ci dà questo regalo, un dono: l’intelligenza per capire e non perché altri mi dicano cosa succede».
«Qual è la strada che il Signore vuole? Sempre con lo spirito di intelligenza per capire i segni dei tempi. E’ bello chiedere al Signore Gesù questa grazia, che ci invii il suo spirito di intelligenza, perché noi non abbiamo un pensiero debole, non abbiamo un pensiero uniforme e non abbiamo un pensiero secondo i propri gusti: soltanto abbiamo un pensiero secondo Dio».
Non vede che ormai non ci sono più appigli al vostro struzzesco comportamento?
Gesù stesso rimprovera i suoi discepoli «Voi siete incapaci di vedere i segni dei tempi», dice loro nel Vangelo di Matteo ricorrendo all’immagine dell’albero del fico: «Quando il suo ramo diventa tenero e germogliano le foglie è vicina l’estate; e voi non capite i segni dei tempi».
Come dice Papa Francesco, dobbiamo avere un "pensiero secondo Dio".
Qual'è questo pensiero?
Gesù dice agli apostoli di andare e battezzare tutte le genti nel nome della TRINITA'.
Ma lei vede il Papa fare questo? E' solo banale umanesimo, legge morale, ogni tanto dice "Dio"... e allora?
A un cattolico "Dio" non basta. E' la TRINITA' che ci qualifica.
IL PAPA NON PORTA NEMMENO PIU’ IL CROCEFISSO!!!!!!
https://mccaracatuba.files.wordpress.com/2013/08/cruz-do-papa-francisco-1.jpg
Abbiamo l’apostata sul trono di Pietro che anziché un crocefisso porta
un'immanentistica ed ereticale immagine della Chiesa formata dal buon pastore e le sue pecore
che formano otticamente un crocefisso che non c’è.
Dio può venire com un ladro nella notte.
Che c’entra con la speranza, virtù cardinale, di cui accusa chi invece vigila?
E’ lei forse che non ha abbastanza speranza per sostenere queste scomode verità oramai evidenti.
E ci voleva una presunta rivelazione per capire che la Chiesa non affonderà ? Non basta la nostra FEDE nella parola di Gesù?
EliminaAnticiperà rispetto a cosa?
EliminaPastorelli, non lo sa che la Fede da sola non ci giustifica?
EliminaNon basta dire:
“ Non basta la nostra FEDE nella parola di Gesù? “
e poi non onorare Dio con le opere, come lo è il veder praticare le apostasie dalla gerarchia e non far seguire ad esse l'unica azione logica conseguente e caritatevole: lo sdegno, la riprovazione a cui seguono un rinnovato ardore e tante grazie. La correzione fraterna fa parte della comunione delle anime che è centrale nella Dottrina cattolica. Se i fedeli non provano sdegno non possono correggere i sacerdoti che danno scandalo con eresie e atti.
I sacerdoti a loro volta si sentono confermati dal popolo e non si sdegnano per le stesse cose operate dal vescovo, e così via fino al Papa che potrebbe essere ammonito per i suoi errori con le “ammonizioni canoniche”. Ma così non avviene.
La sola fede non ci giustifica, se non è operante.
la sola fede se ci fa stare passivi soggetti ci condanna, altro che bastarci.
Sant'Attanasio anziche patire la scomunica da Papa Liberio doveva stare guardare in silenzio l'Arianesimo che penetrava grazie anche all'errore del pontefice nella Chiesa?
CARO SIG. DANTE PASTORELLI GUARDI I SEGNI DEI TEMPI, SONO DAVANTI A NOI:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=w2GQ5YEHNeA
Un fulmine colpisce la cupola di san Pietro nel giorno delle dimissioni di papa Benedetto
https://www.youtube.com/watch?v=iATsNQb6Jsg
Un segno della fine dei tempi e' l'apostasia: Mio caro sig. Pastorelli e' inutile che le rammenti che nello scorso sinodo la Chiesa ha messo in discussione gli insegnamenti di Gesu' Cristo
MA COS'ALTRO DEVE ACCADERE????
Anche questo aspetto del pontificato del sig. Bergoglio dimostra quanto sia sinistra questa situazione. Tutto questo è permesso per confondere gli stolti.
RispondiEliminaIn merito alla “rinuncia” di Papa Benedetto XVI c’è stata nel 2009 una rivelazione di San Pio da Pietrelcina, che venne data anche alla presenza e con la partecipazione dei sacerdoti, attraverso una consacrata alla Madonna ben conosciuta dalla Santa Sede, nella quale invitava a pregare per BXVI perché c’era il rischio che venisse mandato in esilio (sic!) in quanto c’era qualcuno che era intenzionato ad impadronirsi della Cattedra di Pietro. In una successiva rivelazione (anno 2010) invitava ancora a pregare per BXVI aggiungendo : “sarà l’ultimo Papa”. Su questa espressione è necessario, però, fare una meditazione ed un discernimento sul reale significato.
RispondiEliminaConcludo aggiungendo che per espressa indicazione di San Pio da Pietrelcina questi messaggi sono stati da me personalmente recapitati, brevi-manu, a due Cardinali aventi incarichi presso la Santa Sede.
ANONIMO, che io sia lo Spirito Santo e tu il messaggero di S. P. Pio? Se vuoi esser credibile firma i tuoi messaggi. E questi sarebbero i cattolici pronti a dar la vita per Nostro Signore!
Elimina"sarà l'ultimo Papa": il significato mi sembra chiaro. L'ultimo è l'ultimo, non è "l'ultimo fino ad ora", altrimenti ogni Papa sarebbe "l'ultimo Papa".
EliminaPertanto, se volete credere a questa profezia e ad altre consimili, dovrete rifiutare qualsiasi Papa che venga eletto in futuro.
DIGITA SU YOUTUBE LA SCRITTA " FALSO PROFETA". ......E CAPIRETE TANTE COSE, MOLTI VIDEO SONO IN LINGUA SPAGNOLA MA FIN TROPPO SEMPLICI DA TRADURRE
EliminaDal 1958 non si può più parlare di papi cattolici, i papi del concilio non lo erano di certo, visto ci che hanno prodotto e avallato (Montini è stato il manovratore occulto del concilio). L'attuale Vdr è il rottamatore di quel poco di cattolico che rimane nella Chiesa. Quindi, d che meravigliarsi? Non è Francesco? ma non era nemmeno Giovanni, nemmeno Paolo, e allora? andiamo alla radice. Il CV II è stato il 1789 della Chiesa, come hanno riconosciuto e affermato Congar e Suenens, che volete di più? Parafrasando il motto che circola in questi giorni, bisognerebbe dire "Je ne suis pas seguace del CV II" e dirlo forte: tutto il resto viene di conseguenza. Viva San Pio X, Merry del Val, Gaetano Lai, Umberto Benigni, Giovanni Volpi (i primi coraggiosi antimodernisti che mi vengono in mente). Abbasso i giacobini travestiti da prelati (massoni, comunisti, protestanti, ecumenisti suicidi).
RispondiEliminaSig. Dante Pastorelli in merito alla richiesta condivisibile del 12 gennaio ore 13.32 mi presento: Sono Francesco De Lucchi - francesco.delucchi@libero.it
RispondiEliminasono capo gruppo del gruppo di preghiera Padre Pio"Immacolata Concezione e San Pio da Pietrelcina" conosciuto dalla Chiesa (Santa Sede e Diocesi di Manfredonio,Vieste , San Giovanni Rotondo). Aggiungo che Padre Pio, per volontà di Dio mi ha chiamato, a San Giovanni Rotondo, per affidarmi una missione per la Santa Chiesa (dicendomi tu sarai un mio inviato per la Chiesa). In virtù di questa missione ho consegnato nella mani di tre Cardinali di Curia, i cui nomi me li ha indicati Padre Pio, ben 40 messaggi per i quali c'è stato un seguito. Resto a disposizione.