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lunedì 19 maggio 2014

Arcivescovo metropolita argentino "anti-Bergoglio": destituito e richiamato a Roma

Colpito e affondato. Destituzione di un vescovo argentino anti-Bergoglio
di S. MAgister da Settimo Cielo del 19.05.2014

mollaghan
Lunedì 19 maggio, la mattina stessa dell’apertura dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, introdotta nel pomeriggio da un discorso del papa in persona, un laconico comunicato ha dato notizia della destituzione di un arcivescovo di primo piano nella patria di Jorge Mario Bergoglio:
Il Santo Padre Francesco ha nominato membro della congregazione per la dottrina della fede nell’erigenda commissione di esame dei ricorsi di ecclesiastici per ‘delicta graviora’ S.E. Mons. José Luis Mollaghan, finora arcivescovo metropolita di Rosario (Argentina)”.
Rosario è una diocesi di due milioni di abitanti e Mollaghan, 68 anni, non era certo un personaggio a fine carriera.
Ma il suo brusco allontanamento dall’Argentina, il suo richiamo a Roma sotto l’immediato controllo del papa e soprattutto il suo confino in un fantomatico ufficetto curiale che neppure c’è ma è solo “erigendo”, tutto dice che il colpo è di quelli definitivi.
Per capire il perché di questa decisione punitiva presa da papa Francesco contro uno dei vescovi argentini più in vista, è utile consultare la più precisa e attendibile delle biografie dell’attuale papa: “Francesco, vita e rivoluzione”, scritto dalla giornalista argentina Elisabetta Piqué ed edito in Italia da Lindau.
Nel capitolo che passa in rassegna gli avversari dell’allora cardinale Bergoglio nella Chiesa argentina, Mollaghan figura tra i più accaniti, assieme all’arcivescovo di La Plata Héctor Aguer e al nunzio apostolico Adriano Bernardini. Accusavano Bergoglio di non difendere la retta dottrina, di compiere gesti pastorali troppo audaci, di essere cedevole con il governo.
A Roma, i loro punti d’appoggio erano i cardinali Leonardo Sandri e Angelo Sodano, quest’ultimo in amicizia con l’ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede Esteban “Cacho” Caselli, personaggio molto controverso, tuttora registrato nell’Annuario Pontificio come gentiluomo di Sua Santità.
Scrive Elisabetta Piqué:
“È in questo contesto che, tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, l’assalto contro Bergoglio, che seguo attentamente come corrispondente del quotidiano ‘La Nación’, arriva a un momento culminante: Bernardini e i suoi amici della curia intervengono direttamente nella nomina di svariati vescovi di stampo conservatore. Fra questi l’arcivescovo di Rosario, José Luis Mollaghan, e quello di Resistencia, Fabriciano Sigampa. Le nomine suscitano un  grande disagio nell’episcopato argentino.
Né Mollaghan né Sigampa erano stati proposti nel sondaggio preliminare fatto dai vescovi argentini: sono stati imposti seguendo le indicazioni della segreteria di Stato nella terna presentata da Bernardini al papa. L’intervento, secondo diverse fonti, è legato alla vecchia amicizia tra Sodano e Caselli. Anche quando smette di essere ambasciatore, Caselli mantiene un rapporto diretto con monsignor Maurizio Bravi, funzionario della seconda sezione della segreteria di Stato, che si occupa soprattutto dell’Argentina e che a sua volta è in stretti rapporti col cardinale Sandri, anche lui argentino, all’epoca numero tre della struttura del Vaticano come sostituto della segreteria di Stato”.
Dei tre vescovi argentini sopra citati, Sigampa è da due anni in pensione e Mollaghan s’è visto che fine ha fatto. Resta ancora in sella quello di La Plata, Aguer. Ma anche la sua sorte appare segnata.

24 commenti:

  1. Mollaghan conoce mucho del pasado de Bergoglio. Cuando el Papa fue nombrado Vicario General de Buenos Aires, Mollaghan era Pro Vicario de Curia.

    Las diferencias no son doctrinales, como dice el artículo, sino personales.

    Mollaghan es un hombre muy inestable psicológicamente que conoce cosas de Papa Bergoglio muy de cerca.

    Los obispos argentinos, salvo los de linea directísima, no están nada contentos con este Pontífice, más allá de las ineludibles declaraciones a la prensa.

    Todos los conocen muy bien.

    Saludos desde Argentina

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    1. Non es da far Papa un cavron de la pampas.
      Pontifice has to es italiano puro sangero.
      Que lastima.
      Saludos desde Italia.

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    2. La veridad es que vos otros argentinos ci aves rifilatos una mierda heretica

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    3. Grazie sor marchese...

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    4. Per la Redazione: a chi può giovare pubblicare cretinate come quelle di questo anonimo?

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    5. Signor Giuseppe, la Redazione, formata da persone che , come lei e me, lavorano per campare oltre che ad avere le legittime occupazioni personali, non può stare sempre davanti al computer ... credo che in questo anche lei concordi con me. Buona giornata.

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  2. Il clero conservatore argentino è stato complice dei militari durante la dittatura, fare un po' di pulizia non può che far bene.

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    1. Tra quelli que sono stati complice dei militari, c'è lo stesso Bergoglio. Quelli argentini che conosciamo bene la storia, sapiamo che Bergoglio ha giocato sempre per quelli che sono nel potere.

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    2. Al Papa si può imputare di aver fatto equilibrismo tra i militari ed i gruppi anti-dittatura ma non ha responsabilità dirette come invece molti altri vescovi.

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    3. Ma come...ti sei dimenticato di dire estremista taleban-criptosedevacantista? Si perdono colpi qui eh!

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    4. Los militares argentinos cumplieron con la orden presidencial de exterminar la guerrilla comunistas, la subversión, que estaba haciendo estragos la Argentina, asesinando a mansalva, incluyendo las bombas que ponían en las plazas, no importandoles ni siquiera los niños.
      Lamentablemente no pudieron exterminarlos totalmente, y gracias a eso, los tenemos nuevamente, ya ahora en el poder. Sí, la Argentina actualmente está gobernada por esos mismos guerrilleros asesinos, comunistas.
      Agradezco a los militares argentinos el habernos librado de esas lacras inhumanes en aquel momento.

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  3. be' l'ha promosso..l'ha chiamato a Roma...

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  4. Il Papa è stato sempre integerrimo nella sua vita personale e per aiutare persone veramente in difficoltà ha dovuto mediare anche fra i potenti.
    Il fatto di non avere scheletri nell'armadio purtroppo non depone a favore delle sue scelte effettivamente audaci e non felici in fatto di comunicazione : provano solo guai soprattutto per i vescovi e i preti ( preferiti nel suo quotidiano tiro a bersaglio ).
    La promozione romana dell'arcivescovo , effettivamente "giovane", come gli altri atti di questo pontificato può essere giudicata in modo duplice e qui staremo a scriverci per ore ed ore.
    Io vedo l'azione della Provvidenza in questo Papa perchè annienterà e azzererà tutto in modo che la Chiesa possa , con l'aiuto dello Spirito Santo e forte della promessa dei Redentore, ricostuire dalle macerie post conciliari l'edificio capace di resistere agli attacchi del principe di questo mondo. Come cristiani abbiamo l'obbligo di nutrire in cuore la speranza senza però far finta che tutto va bene attualmente. "madama la marquise". La distruzione dell'apparato attuale ecclesiale, se avverrà per mano di questo Papa, sarà il prezzo da pagare per gli errori degli uomini di chiesa e per i nostri peccati.

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  5. Infatti secondo me questo post è eccessivo, ma.. si sa... tutto fa brodo quando non c'è la gallina!!

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    1. Effettivamente in attesa di ben altre notizie ...

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  6. Sará perche era il vescovo del prete che non lasciava fare la comunione alla divorziata della telefonata? La citta di San Lorenzo é dentro la diocesi di Rosario.

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  7. Bravo Papachecco! Qualche bella legnata qua e là farà capire come ci si deve comportare.

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  8. Il sudamerica è una realtà strana, dove la componente politica è essenziale. Là molto spesso tradizionalismo è sinonimo di difesa dei propri privilegi da latifondista sfruttatore e progressismo è sinonimo di lotta peonica per emanciparsi dalla miseria. Postacci e gentaglia, insomma.

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    1. Questo che lei dice e proprio un Klischee. Il tradizionalismo nella nostra Argentina (e credo occorra così in altri paesi ispanoamericani) è, purtroppo, quasi inesistente. I latifondisti non danno nessuna retta alla Tradizione della Chiesa, e sono piuttosto pronti a mimetizzarsi con gli usi consacrati dai clacson dei «media». Nella parrocchia del mio paesino, dove la gente semplice ha degli abiti (diciamo così) un po' conservatori, l'unica persona che riceve la comunione sulle mani è appunto una latifondista.

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    2. Forse l'anonimo pensava al Brasile di TFP. Boh!

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    3. E' un luogo comune che ha fondamento nella realtà (vedi TFP). Ma non c'è niente di male: il Sud America è quello che è. L'errore è stato fare un papa sudamericano. Il papa DEVE essere europeo, anzi ITALIANO.

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  9. il battesimo ai marziani potrebbe essere stato una sorta di campanello d'allarme (l'ennesimo...)
    ma alcuni "cattolici" papolatri continueranno a difendere l'indifendibile anche quando tutto quello che era alla base della loro fede verrà "rinnovato"...
    Gv. 9, 39-41

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  10. Qualche legnata qua e là fa bene......ma non solo da una parte ben precisa, sull'integerrimo avrei qualche dubbio, non tanto sul comportamento umano, tanto su quello del sacerdote cattolico e non intendo tradi integralista, ma a vedere i video delle sue celebrazioni mutlietniche, culturali, interreligiose e show vari, qualche pensierino lo farei, in Argentina lo chiamavano el horror, qualcosa vorrà pur dire....attendiamo ansiosamente il viaggio esibizione in T .S.

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  11. Reprimere il dissenso è tradizionalissimo e fa bene alla Chiesa.

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