Per Avvenire, "la sostanza" dell'articolo de l'Unità è "davvero condivisibile". Una "eccezione positiva" all'assenza di "scontri dialettici su Papa e Sinodo".
A conferma dell'ottima chiosa del Professore all'articolo di C. Sardo apparso su l'Unità ( noto quotidiano redatto dalla mistica unione del Carmelo e scritto ad edificazione della Città di Dio), apparve il 19 Marzo(*) sulla Pravda del Komintern Episkopale un allucinogeno commento di Gianni Gennari: Nuovo e antico, tra preti "scomodi" e autentici "Vicari di Cristo".
Sulla scelta delle virgolette sono più che d'accordo col buon Gennari : dobbiamo ben comprendere cosa significhi esser "scomodo".. e forse abbandonare l'idea che il Vescovo di Roma, uomo tra gli uomini impossibilitato a esprimere un qualsivoglia giudizio su realtà morali sia ancora il "Vicario di Cristo". Ma questi sono problemi di Gennari e miei.
Un po' meno d'accordo col cattivo Gennari (**) quando per scomodità intenda "la lotta alla camorra": ora... lotta sacrosanta, intendiamoci.. un "uomo" che lotta contro la camorra diventa scomodo in paese di mafie. Ma come "uomo".
Meglio ancora, come "cristiano" che rende testimonianza di un'umanità con la schiena dritta contro il peccato del mondo.
Ma come sacerdote?.. Come prete?
Il Card. Mindszenty fu un "prete" scomodo. Sant'Atanasio, il Beato Karl Leisner, il Beato Noël Pinot, il Beato Michele Agostino Pro, il Beato Vescovo Martire di Lerida, Mons. Salvio Huix Miralpéix furono "preti scomodi"; questione di feeling? No, questione di causa come diceva il buon Agostino: non pœna, sed causa facit Martyres.
Poco ma sicuro, anche S. Ecc. Mons. Lefebvre fu un "prete" scomodo, fu la voce vivente di tutta una Dottrina che da perenne si volle far passare per deperita con argomenti tanto naïf quanto ottusi e violenti che ancora lasciano allibiti.
Ancor meno d'accordo quando il cattivista Gennari affibbia patacche di autenticità ai "Vicari di Cristo", come se in fondo in fondo, Pio XI o Benedetto XVI... poverini.. cosa volete... hanno fatto anche cose buone...tipo morire o dimettersi: GESTI PROFETICI.
Dopo essersi rammaricato che gli spazi della sua rubrica fossero troppo esigui per non poter citare ampiamente l'articolo (..."Spiace non poterlo ampiamente citare"..sic!), evvai con la mazzata ai tradizionalisti...e l'ovazione sbracata al New Deal ecclesiale.
"E già: oggi la Chiesa, che è sempre di Gesù Cristo, è anche la Chiesa di Francesco"
Gentile concessione al Primo, che resta "sempre e comunque".. MA ANCHE.
Una sorta di coabitazione Mitterrand-Chirac ( o Chirac-Jospin, fate voi..) all'Eliseo insomma.
"Lo Spirito Santo non è andato in vacanza ed è visibile più che mai la somiglianza dello stare in mezzo alla gente tra Gesù Cristo e il Suo Vicario di oggi, Successore di Pietro".
Più che mai!
Eh già, aggiungiamo noi: "stare in mezzo alla gente" è, in ultima analisi, il mandato che Nostro Signore ha dato a Pietro: "stai in mezzo alla gente".
Per esser chi? Colui che sta in mezzo alla gente!
Per fare cosa? Per stare in mezzo alla gente!
Per dire cosa?.. "fai ciò che vuoi purché tu ritenga che sia il bene per te...così il mondo è già migliore".
Zac
(*) San Giuseppe in pole position a pagina 16 insieme ad un'omelia di Quaresima di Papa Francesco e al ciclo di incontri alla Gregoriana sul Talmud, "fonte preziosa per l'interpretazione dell'Antico e del Nuovo Testamento" (più preziosa la tradizione rabbinica che quella da San Pio X a Pio XII insomma...); a pagina 16 dicevamo, dopo la disoccupazione in Sardegna e i barconi di immigrati a pagina 13, Renzi superstar a pagina 8, Putin novello Hitler e Mahatma Obama a pagina 7...
(**) buono/cattivo - bello/brutto sono parte integrante del gergo della
pastorale "adulta" d'una Chiesa moderna, sembra....aggiungete gli
"ismi", e alle prime 10 telefonate in regalo pentole, mountain bike e
tanti abbracci.
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