Si chiama Piero Marini il nuovo incubo dei tradizionalisti anti Papa Francesco
di Matteo Matzuzzi, da Formiche del 22.10.2013
Qualche tempo fa, sul blog del vaticanista Sandro Magister,
la prospettiva di un ritorno in auge di Piero Marini, per vent’anni
maestro delle cerimonie liturgiche sotto il Pontificato di Giovanni
Paolo II (e per due anni anche di Benedetto XVI) veniva paragonata a un “incubo”.
Nel frattempo, voci e spifferi che da sempre trovano un habitat
ideale nei corridoi dei palazzi vaticani, non sono cessate. Tutt’altro.
Il nome di Marini (Piero) circola con insistenza, e la vulgata che va
per la maggiore lo dà in pole position per diventare prefetto della
Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. Con
tutto ciò che ne conseguirebbe, a partire dalla probabile porpora
cardinalizia che Joseph Ratzinger gli ha sempre negato.
L’ideatore delle grandi kermesse
Per i settori più legati alla Tradizione e al paziente recupero di elementi della liturgia trascurati nel post Concilio, sarebbe uno choc. Il motivo è presto spiegato. Piero Marini, infatti, è l’ideatore delle grandi kermesse “liturgiche” che nella stagione wojtyliana trovarono la consacrazione: concerti, messe negli stadi, cantanti che esibiscono il proprio repertorio davanti al Papa. A finire in un angolo, il canto gregoriano, il silenzio nella celebrazione, il latino. Senza contare l’abbandono di poltrone e tronetti, candelieri preconciliari, pianete e trombe a segnalare l’inizio del pontificale solenne. Un incubo, insomma, per chi aveva gioito e si era tranquillizzato davanti all’opera di recupero portata avanti da Ratzinger e dai suoi più stretti collaboratori.
Per i settori più legati alla Tradizione e al paziente recupero di elementi della liturgia trascurati nel post Concilio, sarebbe uno choc. Il motivo è presto spiegato. Piero Marini, infatti, è l’ideatore delle grandi kermesse “liturgiche” che nella stagione wojtyliana trovarono la consacrazione: concerti, messe negli stadi, cantanti che esibiscono il proprio repertorio davanti al Papa. A finire in un angolo, il canto gregoriano, il silenzio nella celebrazione, il latino. Senza contare l’abbandono di poltrone e tronetti, candelieri preconciliari, pianete e trombe a segnalare l’inizio del pontificale solenne. Un incubo, insomma, per chi aveva gioito e si era tranquillizzato davanti all’opera di recupero portata avanti da Ratzinger e dai suoi più stretti collaboratori.
Allievo di Annibale Bugnini
E’ indubbio che Piero Marini, vescovo dal 1998, sia lontano anni luce dalla sensibilità liturgica benedettiana. Non a caso, nel 2007 (due anni dopo l’elezione), Benedetto XVI lo sostituì con un altro Marini, Guido, proveniente dall’arcidiocesi di Genova (quella plasmata dal conservatore cardinale Siri). Piero Marini è allievo e stretto collaboratore di monsignor Annibale Bugnini, con il quale lavorò alla riforma del cerimoniale liturgico così come stabilito dal Concilio. Bugnini fu dal 1964 il segretario della speciale commissione incaricata appunto di studiare quella che è stata non a caso definita “la riforma delle riforme”.
E’ indubbio che Piero Marini, vescovo dal 1998, sia lontano anni luce dalla sensibilità liturgica benedettiana. Non a caso, nel 2007 (due anni dopo l’elezione), Benedetto XVI lo sostituì con un altro Marini, Guido, proveniente dall’arcidiocesi di Genova (quella plasmata dal conservatore cardinale Siri). Piero Marini è allievo e stretto collaboratore di monsignor Annibale Bugnini, con il quale lavorò alla riforma del cerimoniale liturgico così come stabilito dal Concilio. Bugnini fu dal 1964 il segretario della speciale commissione incaricata appunto di studiare quella che è stata non a caso definita “la riforma delle riforme”.
Ora “si respira aria fresca”
Che il vento sia cambiato anche per mons. Marini, lo dimostrano i numerosi interventi che l’hanno visto protagonista negli ultimi mesi. Ad aprile, appena un mese dopo l’elezione di Papa Francesco, l’ex maestro delle cerimonie diceva che “la Chiesa vive la speranza dopo anni di paura”. E ancora, “si respira aria fresca, è una finestra aperta alla primavera e alla speranza. Fino ad ora abbiamo respirato il cattivo odore di acque paludose, con la paura di tutto e problemi quali i Vatileaks e la pedofilia”. Con Bergoglio, continuava Marini, “si respira un’aria diversa di libertà, una chiesa più vicina ai poveri e meno problematica”. Quanto alla liturgia, le sue idee sono quelle di un tempo: “Basta inserire alcuni elementi, all’ingresso e all’offertorio, che fanno parte della vita del Paese di cui si è ospiti, perché la messa diventi subito familiare a chi vi prende parte. Anche i canti, a volte le danze: A Giovanni Paolo II tutto questo piaceva, voleva sempre condividere usanze e tradizioni”, spiegava poco tempo fa. Proprio sui balli all’interno della messa, Marini raccontava quanto accaduto nel corso di un viaggio di Karol Wojtyla in Brasile: “Ci era stato chiesto di consentire la partecipazione delle danzatrici del balletto locale. Abbiamo consentito, e sono salite sulle due rampe di scale che contornavano l’altare. Durante la danza si è levato un po’ di vento, e i loro abiti sottili si sono appiccicati al corpo. Qualcuno dei prelati presenti ha manifestato disapprovazione. Ma non avevano sentito il Pontefice che ripeteva ‘Bello, bello’”.
Che il vento sia cambiato anche per mons. Marini, lo dimostrano i numerosi interventi che l’hanno visto protagonista negli ultimi mesi. Ad aprile, appena un mese dopo l’elezione di Papa Francesco, l’ex maestro delle cerimonie diceva che “la Chiesa vive la speranza dopo anni di paura”. E ancora, “si respira aria fresca, è una finestra aperta alla primavera e alla speranza. Fino ad ora abbiamo respirato il cattivo odore di acque paludose, con la paura di tutto e problemi quali i Vatileaks e la pedofilia”. Con Bergoglio, continuava Marini, “si respira un’aria diversa di libertà, una chiesa più vicina ai poveri e meno problematica”. Quanto alla liturgia, le sue idee sono quelle di un tempo: “Basta inserire alcuni elementi, all’ingresso e all’offertorio, che fanno parte della vita del Paese di cui si è ospiti, perché la messa diventi subito familiare a chi vi prende parte. Anche i canti, a volte le danze: A Giovanni Paolo II tutto questo piaceva, voleva sempre condividere usanze e tradizioni”, spiegava poco tempo fa. Proprio sui balli all’interno della messa, Marini raccontava quanto accaduto nel corso di un viaggio di Karol Wojtyla in Brasile: “Ci era stato chiesto di consentire la partecipazione delle danzatrici del balletto locale. Abbiamo consentito, e sono salite sulle due rampe di scale che contornavano l’altare. Durante la danza si è levato un po’ di vento, e i loro abiti sottili si sono appiccicati al corpo. Qualcuno dei prelati presenti ha manifestato disapprovazione. Ma non avevano sentito il Pontefice che ripeteva ‘Bello, bello’”.
La nostalgia per “lo spirito del Concilio”
In veste di presidente del Pontificio comitato per i congressi eucaristici internazionali, un paio di settimane fa mons. Marini si trovava in Irlanda. Lì è tornato a parlare, spiegando di “avere nostalgia e desiderio di comprendere più a fondo e di sperimentare di nuovo lo spirito del Concilio”. Tra Francesco e l’ex maestro delle cerimonie c’è sintonia: Piero Marini frequenta spesso Santa Marta, ha partecipato più volte alle messe mattutine del Papa e di Bergoglio è uno dei più fidati “consiglieri”. Non a caso, c’è chi vede la sua mano nella rimozione di tutti i consultori dell’ufficio delle celebrazioni liturgiche avvenuta a fine settembre.
In veste di presidente del Pontificio comitato per i congressi eucaristici internazionali, un paio di settimane fa mons. Marini si trovava in Irlanda. Lì è tornato a parlare, spiegando di “avere nostalgia e desiderio di comprendere più a fondo e di sperimentare di nuovo lo spirito del Concilio”. Tra Francesco e l’ex maestro delle cerimonie c’è sintonia: Piero Marini frequenta spesso Santa Marta, ha partecipato più volte alle messe mattutine del Papa e di Bergoglio è uno dei più fidati “consiglieri”. Non a caso, c’è chi vede la sua mano nella rimozione di tutti i consultori dell’ufficio delle celebrazioni liturgiche avvenuta a fine settembre.
Mons. Marini ha forse detto dopo la elezione di Papa Francesco: “la Chiesa vive la speranza dopo anni di paura”; “si respira aria fresca, è una finestra aperta alla primavera e alla speranza. Fino ad ora abbiamo respirato il cattivo odore di acque paludose, con la paura di tutto (...)"?
RispondiEliminaSe davvero ha detto così non può essere ritenuto degno di alcuna carica.
Sarebbe invero triste se un sacerdote che ha diffamato pesantemente e grevemente un Pontefice (non il dittatore di turno MA il Pontefice) potesse anche godere della legittimazione all'elettorato cardinalizio.
Elevando mons. Marini alla berretta cardinaliza si coonestano le offensive dichiarazioni di questi.
Ci vediamo a Roma.
CristianoTrieste
Bhe! in questo blog tante volte si diffama pesantemente e gravemente un Pontefice...
EliminaGentile Cristiano, concordo con te quando affermi "Se davvero ha detto così non può essere ritenuto degno di alcuna carica." però qui ed un po' dappertutto è un susseguirsdi di critiche all'attuale Pontefice ed alcune sono davvero feroci e prive di buon gusto e carità cristiana:; Sembrerebbe quasi che lo Spirito Santo abbia preso una cantonata terribile durante l'ultimo Conclave o si fosse addormentato (a meno che non sia mai stato presente)
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Elimina"poltrone e tronetti, candelieri preconciliari, pianete": questa è la Chiesa dei tradizionalisti, una Chiesa fatta di apparati e non di persone.
RispondiEliminaCriticate il Papa perché ha scelto i poveri, ha dichiarato la volontà di formare una Chiesa contro sacerdoti e vescovi carrieristi.
Ma sicuramente non pubblicherete questo commento, perché non accettate chi vi si oppone con argomenti più "robusti" dei vostri!
Ma non sapete proprio dire altro, siete un disco rotto, un martello che picchia compulsivamente sullo stesso chiodo: pizzi e merletti, ecco tutto il contenuto delle vosrte critiche.
EliminaComunque, devo dire che vi ammiro.
Ammiro la vostra completa assenza di vergogna nel mostrarvi i minus habens che siete: io non ci riuscirei, andrei a nascondermi.
certo che se tu sei invece il fulgido paradigma di vera carità cristiana (libero da anticaglie, lingue morte, merletti ecc.), mi faccio musulmano subito!
EliminaClaudius: visita il blog di un noto tradizionalista che sta rivedendo le sue posizioni: Francesco Colafemmina.
EliminaIl blog si chiama "Fides et Forma II" http://www.fidesetforma.com/
E' proprio lui che dice che le preoccupazioni dei tradizionalisti si fermano alle forme liturgiche e basta. Che la loro religiosità e tutta li...
Non lo dico io, che sono postmoderno, lo dice lui, che tra di voi è stato sempre considerato una voce autorevole del tradizionalismo cattolico...
Colafemmina ha ragione, infatti finora Bergoglio ha scelto l'esatto contrario dei poveri: ricchi epuloni come Scalfari, facoltosi invertiti come mons. Ricca, potenti cortigiane come la Chaouqui, tutti a spese dei veri poveri dei FFI.
EliminaLa questione formale è un sintomo grave ma non il cuore del problema.
Il problema di Bergoglio è di triplice natura: concupiscenza degli occhi, concupiscenza della carne e, soprattutto, superbia della vita.
Non si ricorda a memoria d'uomo un papa più tronfio e borioso di lui.
per comprendere a fondo il vero senso dell'articolo di Colafemmina ..dovete leggere i commenti e le sue risposte, non ritratta nulla della sua posizione ma semplicemente e in maniera decisa si sferza verso il vero senso e il Vero orientamento che ci ha indicato Sua Santità il Papa Emerito Benedetto XVI : il senso del Sacro e di Devozione e Adorazione a Nostro Signore... tanto nell'Eucaristia tanto nei poveri, ricordando che i poveri sono prima di tutto i nostri vicini cui non rivolgiamo la parola, un nostro parente col quale abbiamo astio da anni, sono un nostro collega o compagno di scuola che non la pensa come noi, ricordando che i poveri non sono solo quelli che non hanno lavoro, pane o casa, ma sono tutte quelle persone povere dell'amore di Dio che aspettano solo noi per avere un raggio della sua Carità e della Sua Misericordia.
EliminaSe ti fa piacere pensare che tutti i tradizionali ( italiani) siano così pensalo così starai meglio psicologicamente ... e copio l'intervento di Claudio perchè non riesco a scrivere qualcosa di meglio : " Ma non sapete proprio dire altro, siete un disco rotto, un martello che picchia compulsivamente sullo stesso chiodo: pizzi e merletti, ecco tutto il contenuto delle vostre critiche.
EliminaComunque, devo dire che vi ammiro.
Ammiro la vostra completa assenza di vergogna nel mostrarvi i minus habens che siete: io non ci riuscirei, andrei a nascondermi."
***Il problema di Bergoglio è di triplice natura: concupiscenza degli occhi, concupiscenza della carne e, soprattutto, superbia della vita.
EliminaNon si ricorda a memoria d'uomo un papa più tronfio e borioso di lui.***
***
E meno male che il Piero Marini aveva parlato male del Papa... Invece qui si respira veramente un filiale ossequio verso il successore di Pietro...
E' l'aggiornamento conciliare caro anonimo delle 12:29.
EliminaPreferisco portarmi avanti con il lavoro piuttosto che restare retrogrado ed oscurantista.
Eppoi il dialogo dove lo mettiamo? Propongo anzi un bel talk show con scene d'isterismo e violenza gratuita, così, giusto per restare al passo coi tempi e seguire l'esempio anglosassone. Dai non farmi il bacchettone proprio sul più bello!
Se poi hai argomenti per smentire sei il benvenuto.
Caro anonimo delle 12,29 non siamo semplici credenti, Piero Marini è un vescovo prossimo Cardinale, c'è una grandissima differenza
EliminaCome argomenti più che robusti mi sembrano alquanto gracili e frutto di scarsa meditazione dei problemi. Il Papa che sceglie i poveri (perché, quelli precedenti stavano con i ricconi?) e che si oppone al carrierismo (idem, quelli precedenti accettavano solo raccomandati?) non può che suscitare plauso. Magari quello che dice a Scalfari che per salvarsi basta seguire la propria coscienza qualche dubbio lo innesca.
RispondiEliminaAnonimo delle 8:41
RispondiEliminaIo per ora da Bergoglio ho sentito solo parole: non ho ancora visto né un immigrato né un povero italiano ospitato in Vaticano.
Per quanto riguarda i carrieristi, non saprei: visto le scelte operate da Bergoglio starei zitto: mons. Ricca (quello sorpreso nell'ascensore con un call boy), la portavoce che dileggiava cardinali via twitter, mons. Marini (il nuovo che avanza... a proposito dov'era mons. Piero Marini quando Maciel entrava e usciva dal Vaticano?) che travestiva il Papa Giovanni Paolo II come un cioccolatino sperlari?)
Questo Papa è di un pressapochismo sublime!
Travestiva il Papa come un ballerino della cage aux folles!
EliminaA me francamente Mons. Piero Marini non è mai dispiaciuto, però!
RispondiEliminaPiero Marini si è fatto beffe di Giovanni Paolo II profittando della sua debolezza e invalidità degli ultimi anni. Ha soddisfatto i suoi perversi gusti kitsch travestendo il Pontefice, come giustamente ha detto l'anonimo sopra, da caramella sperlari. Un uomo completamente privo di gusto per il bello, di intelligenza e di amore per il culto divino.
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RispondiEliminaattenti a commenti che non superino il limite del lecito.
RispondiEliminasiamo pecore e puzziamo, ne sei schizzinoso vai a lamentarti dal vdr
EliminaLa nomina di Piero Marini al Culto Divino sarebbe un cataclisma per l'intero mondo cattolico. Lui è il male e la sua nomina sarebbe la realizzazione delle parole della Vergine a Fatima: "satana...riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa".
RispondiEliminaPreghiamo perché questo castigo non avvenga!
DeLor
Pensa un po', lui è il male... E io che pensavo che il male fosse il demonio.
EliminaIl demonio sa travestirsi anche da vescovo.
EliminaLa cosa piu' bella per i cattolici che amano il Concilio Vaticano II..... Abolire il MP di Benedetto XVI sulla messa in latino che divide le persone, scatena guerre in parrocchie e quasi tutti i vescovi ne sono contrari. Ben venga il rinnovamento dopo anni di inedia con una sla fissazione: troni, tronetti, ricami e merletti.
RispondiEliminalo stesso vale a invertendo mp con cv2
EliminaAnonimo delle 11.41...ma cosa mi dici mai???!!!! Ma gli amanti del MP di Benedetto XVI non erano quattro gatti che nessuno se li filava?
EliminaHai dimenticato i pizzi nella tua lista: "troni, tronetti, ricami e merletti." Si capisce che state invecchiando, non sapete piu' tenere nemmeno il conto delle vostre fissazioni.
EliminaNella mia città la Messa in latino è celebrata solo una volta al mese e io vi partecipo sempre, spesso coinvolgendo moglie e figlia. Le altre domeniche è uno slalom tra le varie chiese cittadine nello sforzo di trovare quella dove la Messa è meno insopportabile di altre. Le parrocchie NO sanno infatti offrire sempre e solo lo stesso repertorio: donne-prete all'altare, continuo saliscendi di fedeli pavoneggianti all'altare, omelie di oltre mezz'ora dove si parla di tutto fuorché di Cristo, redenzione e salvezza, canti banali accompagnati da insopportabile frastuono di batteria, percussioni, basso elettrico, battimani, danze e similari, Comunione sotto le due specie dove frequenti sono la cadute di ostie intinte per terra con conseguente calpestio del preziosissimo Sangue, ecc.ecc. Onestamente non mi si venga a dire che noi "tradizionalisti" amiamo solo pizzi e merletti, io amo Cristo e desidero adorarlo come a Lui conviene.
RispondiEliminaAnch'io trovo sempre più faticoso seguire il NO. Soprattutto mi mancano il raccoglimento e l'adorazione. Quando sono costretto ad andare al NO preferisco assistere alla S. Messa isolato, meglio se in una cappella laterale, per mantenere il silenzio e la preghiera. San Giuseppe Cafasso assisteva alla S. Messa stando dietro un pilastro, l'autentica actuosa participatio è quella.
EliminaVedi caro Anonimo delle 12:40,
Eliminapurtroppo il problema non siamo noi tradizionali nella fede che amiamo la bellezza della liturgia.
Il problema sono i minus habens neocat che amano solo tarantelle e tamburelli.
La loro è una vera fissazione, se non vedono tamburelli e non fanno la tarantella, sono convinti che la loro messa-Sanremo non sia buona.
Pensa te il cervello che hanno. Il bello (o il brutto) è che come diceva Petrolini questi non hanno vergogna di sé e vanno ovunque, anche qui sopra a far mostra delle proprie idee fisse e delle proprie manie, come se queste fossero cose normali, o addirittura di cui vantarsi.
Dobbiamo aiutarli, poverini. Aiutiamoli afficnhé perdano la loro fissazione con tarantelle e tamburelli, che è tutto quello che sanno capire.
Come donne-prete ???
EliminaAd ogni modo, anche nella mia parrocchia, là dove non credevo potesse accadere, è arrivato il nuovo Prete che sta sconvolgendo tutto ... .
Prima o poi vi dirò, ma sono davvero atterrito: omelie dette con battute cretine, discorsi scemi e dialetto napoletano; proibito il gregoriano, ora la Messa, intervallata da 15-20 canzoni evangelico-pentecostali, è diventata una gazzarra indegna con basi e stereo, cantanti sull'altare e gente a squarciagola che sbatte le mani con tanto di braccia alzate, ragazzetti che si rotolano e picchiano per terra, fanno come gli pare; devozione del Santissimo Sacramento proibita; Comunione distribuita da chi capita, tra cui donne, ragazzetti di 12 anni; tolto l'altare antico del seicento, ha fatto mettere una specie di lastra di vetro ... questo nuovo prete non viene neanche a benedire le case, non confessa mai ... è aberrante.
Ultimamente una cosa assurda: mi feci il segno della Croce al passaggio del Santissimo ... d'improvviso lui si girò di scatto e disse torvo davanti a tutti, nel mezzo della processione, che "questa cosa non c'azzecca niente".
Al vecchio parroco, ora in pensione, è stata sbattuta la porta in faccia ... non può mettere piede o fare messa, qualora ce ne sia bisogno, nella parrocchia che ha gestito per 25 anni.
Ma poi, personaggi di tutte le risme che hanno sequestrato la Sagrestia, che il giorno si sbattono la mano sul petto, e che di notte tranquillamente (bel pentimento) vanno invece a delinquere, rubare (si sa chi sono taluni soggetti).
Ma la cosa più brutta, è che sono il solo a porre queste obiezioni, il solo a storcere il naso ... tutti quanti mi prendono per scemo e fissato quando dico che trattasi di chiari abusi liturgici questi, nessuno si rende conto di queste storture.
La gente non va in chiesa per sentire Messa, ma per partecipare ad una sorta di spettacolo d'animazione nel quale cantare e ballare. Uno schifo.
E' incredibile.
RispondiEliminaOgni discussione viene immediatamente infestata da provocazioni che in un breve momento la fanno decadere a livelli infimi.
Mi pongo alcune domande.
E' utile commentare ogni iniziativa, ogni parola, ogni atto, ogni intenzione dell'attuale Pontefice???
Non si tratta forse di un'attenzione eccessiva e del tutto immeritata per iniziative, parole, atti, intenzioni che a tutt'oggi hanno brillato per inconsistenza e volatilità???
La nottata passerà ... come passa ogni nottata ... ma perchè parlare sempre di una nottata passeggera???
Ci vediamo a San Pietro ...
Sono d'accordo con l'anonimo dele 12.40. Nelle parrocchie non se ne può più. Le pagliacciate che fanno in chiesa le troviamo dappertutto nella vita quotidiana. Un fedele andando in chiesa vuole trovare un momento per pensare alla vita dell'anima, distaccandosi dal frastuono della società. Invece si ritrova nella banalità di sempre.
RispondiEliminaLa Chiesa non vuole capire le esigenze di un povero cristiano. Personalmente di tutta quella gente attorno all'altare non riconosco nessuno nel suo ruolo, Al momento della Comunione, facendo un giro molto largo per evitarli, vado direttamente dal sacerdote.
Francesco Colafemmina niente ritratta delle sue posizioni precedenti. Ha soltanto detto che non è sufficiente scrivere, magari come codardi anonimi, sui blog, se poi non ci si rimbocca le maniche e si lavora per il trionfo della nostra battaglia nella Chiesa.
RispondiEliminaE questo credo che sia condivisibile pienamente. Sarebbe utilissimo collaborare in parrocchia. Io, confesso, non sono stato accettato. Benché in altra realtà ecclesiale impegnato quotidianamente, quando mi fu richiesta la mia collaborazione in ambito parrocchiale come catechista, apertamente dissi che non avrei taciuto le verità della fede, tra cui i Novissimi. Mi fu risposto che non ero idoneo all' attuale pastorale. Un mio amico fu allontanato perché aveva osato parlare del Purgatorio e dell'Inferno in una parrocchia confinante.
Anche io io gouduto dello medesimo trattamento
EliminaAnch'io
EliminaChe gran cretinata questa della codardia nell'anonimato. Ci sono anonimi da blog che nella vita reale si danno molto da fare, senza spander tanto puzzo.
EliminaAnch'io ho goduto.
EliminaEppoi gli annunciatori neocat che ricominciano una predica più lunga di quella ufficiale: Bergoglio ha parlato chiaro, il proselitismo è una emerita minchiata, che la smettessero di rompere con le loro storie personali: "io ero drogato", "io andavo a putt..e", "io era una di quelle" ecc. ecc. non interessa a nessuno, anzi Bergoglio non vi sopporta più.
RispondiEliminaQuesta storia del proselitismo è patetica quanto ossessiva e dannosa. A cosa serve l'evangelizzazione se non a far proseliti, cioè discepoli di Cristo? Andate e rendete discepole tutte le genti.
RispondiEliminaL'ho già detto un'altra volta: se come faceva il comandante Lauro a Napoli, capo di un partito monarchico, si dà la scarpa sinistra e a votato attribuito, si dà poi quella sinistra, allora il proselitismo è stupido e non certo onorevole. Ma qui si dà Cristo: se lo si accoglie si diventa proseliti, cioè discepoli, altrimenti si resta contro Cristo o indifferenti, che poi non è molto diverso. Chi non è con me è contro di me. Giochini di parole per menti piccole come l'altra; è errato "dire preghiere", "bisogna pregare? Ma perché appiopare una connotazione negativa a dire preghiere? Non è forse recitando le preghiere insegnateci da Gesù e dalla Chiesa che si prega? Quante generazioni di sacerdoti ci han chiesto in confessionale: le dici le preghiere mattina e sera e durante il giorno? Si può dire preghiere superficialmente, certo. Ma anche il pregare può esser superficiale e svagato. E ora vo ad aprire io mio oratorio per "dire" il mio rosario quotidiano e permettere a chi lo voglia entrare per raccogliersi in preghiera: dica preghiere o preghi.
Per quanti il dire preghiere è stato l'unico modo di pregare? Il modo di pregare è personalissimo ed essenzialmente è ilo rapporto che si ha con il Signore. E per molti, per non dire i più, le formule non sono altro che l'esplicitazione di questo rapporto, una forma di adesione che non è necessariamente esclusiva delle profonde "meditazioni". "Io non so meditare" rispose S. Bernadette Soubirous alla superiora che la rimproverava...e Santa Teresa ebbe lunghi periodi di aridità, durante l'officiatura recitava i salmi e si trovava acontare le mattonelle del pavimento....
EliminaDante, dei due l'uno: o Bergoglio dice minchiate o i neocat non sentono cum Ecclesia.
EliminaPs: e se fossero entrambe le cose?
Papa Dante I dixit. Hahaha, fai veramente tenerezza.
EliminaW Mons. Piero Marini, grande liturgista e fedele servitore della Chiesa nella persona del Beato GPII
RispondiEliminadon Antonio
Che spiritosone, che ganzo il nostro don Antonio!
EliminaGrande liturgista e fedele servitore della Chiesa P Marini ? don Antonio le sue messe devono essere una carnevalata , senpre che lei sia un prete .Senza offesa clermont
EliminaQuanti epigoni neoconvertiti per non dire fulminati dalla radiosa giocondità di bergoglio...tornielli, socci, colafemmina....o bergoglio Fa veramente miracoli (come già proclamato da tornielli due ore dopo la sua elezione) oppure gli uffici laterali del Vaticano si stanno dando un daffare maledetto (ah ah ah) per "sopire, troncare..." come già indicava il Manzoni...la verità è che debbono consolidare le fondamenta, stante i colpi di maglio che il vescovo di Roma sta assestando alla struttura..non l'aveva detto anche Cantalamessa?"occorre fare spazio" e lui-bergoglio- lo ha preso in parola. Peccato che fra un po' non resterà in piedi nemmeno l'obelisco in mezzo a Piazza San Pietro!
RispondiEliminaHo un dubbio che mi trivella il cervello...non è che con la canonizzazione di GP2 di riflesso verrà "canonizzato" tutto l'establishment che gli girava attorno?
RispondiEliminaDeLor
Il dubbio te lo puoi togliere subito, ti passerà immediatamente il mal di testa, era già tutto previsto, pianificato fin nei minimi dettagli, tolto l'ostacolo del tedesco, le buone relazioni con certe comunità influenti, torneranno a risplendere col vdr, tranquilli, è tutto sotto controllo, tutto va ben madama la marchesa...
RispondiEliminaChi Navarro Vals? Hahahaha, ma fammi il piacere! Mi sa che lì da trivellare non ci hai molto.
RispondiEliminaMarini chi? ... quello delle aperture alle coppie gay?
RispondiEliminaMi sa tanto che ha ragione il Papa: in Vaticano pieno di lobby...
Certo che se lui (il Papa) invece che stroncarle intende sostenerle....bhè siamo messi bene!
Io sto con piero Marini........... una liturgia che parte dall'umano che vuole percepire il divino........
RispondiEliminaPietà Signor dei miseri...Mons. Piero Marini sarà un grande prefetto del culto divino come Bergoglio è il Papa atteso da sempre. Come Prefetto, guai a lui se non rincorresse gli abusi liturgici presenti oggi nelle nostre parrocchie...
RispondiEliminaLa Chiesa ha la Missione di insegnare la Verità dei Miei Insegnamenti. Prendere in considerazione un aspetto della Mia Parola, per aiutare i poveri è ammirevole, ma fuorviante, mentre i Miei Insegnamenti affermano chiaramente che dovete aiutare i poveri in spirito. Aiutarli a curare la loro anima, prima di aiutarli ad essere liberi dalle afflizioni della vita. Se vi presento un uomo povero e vi chiedo di aiutarlo, come lo fate? Dandogli vestiti? Soldi per sfamare la sua famiglia? Oppure, Mi salvate prima la sua anima?Presto vi sarà detto di concentrare tutta la vostra attenzione sui poveri del mondo. Vi verrà chiesto del denaro – e questo sarà preso da fonti diverse per aiutare i poveri del mondo, senza lavoro e senza casa. Vi verrà detto che Io, Gesù Cristo, ho sempre amato i poveri. Il problema è questo. Io cerco prima i poveri di spirito – per liberarli dalle loro vite perdute. I poveri di spirito – coloro che hanno poca sensibilità spirituale per Dio – sono quelli che desidero ardentemente. Beati quelli che sono poveri in questa vita, con poco da mostrare, ma che Mi amano, perché queste persone non sono affatto povere. L’uomo ricco, che non ha amore per Me, è quello che ha più bisogno del Mio amore, della Mia Misericordia, della Mia Compassione, rispetto a quelli che sono costretti a trovare cibo, vestiti e riparo. Come voi Mi amate e come Mi chiedete di salvarvi, è ciò a cui dovete prestare attenzione . I Sacramenti saranno la forza salvifica di coloro che sono ricchi e poveri, ma che non hanno amore per Me.
RispondiEliminaSe Gesù Cristo tornasse sulla terra cosa ne farebbe dei tradizionalisti?
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