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giovedì 22 agosto 2013

S. Sede confusa? I Francescani dell'Immacolata li commissaria, ma con le suore (?) americane dialoga. Mah...

I retti e ortodossi frati Francescani dell'Immacolata  (foto sotto) si commissariano...

... mentre con le commissariate suore americane in odore di scisma e di eresia
(foto sotto; sì sì sono suore!) si cerca un diaologo.

Una manifestazione delle suore della Lcwr
Una manifestazione delle suore della Lcwr

Qui nostri post sulla visitazione apostolica alle "svelate" d'oltreoceano
e sulle derive progressiste delle suore americane .

Summum ius, summa iniura. Si è applicato la stessa severa disciplina a situazioni ben diverse, e di diversa gravità.

Dunque vediamo.
La "colpa" dei Francescani quale sarebbe? Essere "sospetti" di non sentire "cum Ecclesia"  per il solo fatto di prediligere la S. Messa in rito antico e di essere critici verso il CVII. Che Delitti ignobili!!! Reato di Lesa maestà del concilio! E via il Commissariamento. 

Invece le monachelle degli States, che spingono per l'approvazione della pillola, per gli aborti, per il sacerdozio femminile, per la creazione di "chiese nazionali", per la comunione ai risposati, per maggiore indulgenza verso l'omossessualità, per i matrimoni gay, ecc... non hanno colpe? No, suvvia, queste sono inezie in linea con il Magistero, vero? Cose meno gravi. E parte un sommesso dialogo dopo il commissariamento nel 2012. (Ma fatte le debite differenze, stiamo vedendo, coi musulmani d'Egitto e di Siria, quali frutti porta il dialogo: nessuno).

Comunque i Frati Francescani, di fronte al pur  ingiusto e inopportuno commissariamento (per motivi ideologici e per l'avversione della Curia verso il loro essere "tradizionali") stanno obbedendo e seguono quanto deciso nel decreto. Sono sottomessi all'Autorità. Rispettano gli ordini di Roma. E provvederanno, speriamo, a fare i previsti e leciti ricorsi contro la Congregazione per i religiosi.
Le suore "femministe" d'America invece, giustamente commissariate per posizioni gravemente contrastanti col Magistero (su contraccezione, matrimoni gay, sacerdozio ministeriale e aborto), pretendono di avere ragione? E sentite come reagiscono: parlano di "
Scambio di punti di vista", di  "Delicato lavoro di tessitura", e vogliono "tendere ramoscello di pace a Roma" Ma stiamo scherzando?? Ora devono obbedire pure loro, rimettere il velo, tornare in convento e pregare! Altro che protestare contro Roma. Altro che invitare il vescovo di Seattle. Altro che fare riunioni e congressi. Se non va bene, si facciano protestanti, evangeliche, valdesi, ecc... 

Cara Santa Sede, loro sì che non sentono "cum Ecclesia"!!!! Mica i Frati dell'Immacolata.

Sappiamo bene che la situazione nel Nord d'America con le religiose è grave e delicata, e che la S. Sede opera anche silenziosamente e dietro le quinte, ma quale messaggio arriva ai fedeli di fronte a questa parità di trattamento, così come risulta attraverso i media? Che la Messa in latino è uno sbaglio tanto quanto accompagnare le ragazze madri ad abortire.

Cara Santa Sede: che confusione!!! (per non sospettare di peggio!) e  quindiuno dei due commissariamenti è iniquo.

                                                                                                                                                Roberto
*

Vaticano e suore americane alla prova del dialogo
di Alessandro Speciale, da Vatican Insider, del 21.08.2013

Nuovo incontro tra un rappresentante della Santa sede e le religioe della
Leadership Conference of Women Religious (Lcwr)



Il nuovo clima di fiducia e di dialogo portato nella Chiesa da papa Francesco sembra essere arrivato anche Oltreoceano, tanto da poter lenire la frattura tra le suore americane e i vescovi che si è andata allargando negli ultimi anni.

Le suore Usa della Leadership Conference of Women Religious (Lcwr), come noto, sono state commissariate dal Vaticano nell'aprile 2012, durante il papato di Joseph Ratzinger, perché accusate di “femminismo radicale” e di aver ascoltato posizioni contrarie al Magistero cattolico su ordinazione femminile e contraccezione. Una decisione, quella arrivata da Roma, che da una parte ha provocato l'indignazione della maggioranza dei fedeli e dall'altra ha incassato il sostegno dei settori più conservatori del cattolicesimo americano, che da sempre accusavano le suore – impegnate nel sociale, al servizio dei poveri e degli immigrati – di non fare abbastanza per portare avanti le battaglie culturali contro aborto e matrimonio gay che negli ultimi decenni hanno dominato l'impegno pubblico dei vescovi Usa.
In occasione della loro assemblea annuale, che si è svolta ad Orlando, in Florida, dal 13 al 16 agosto, le suore della Lcwr hanno infatti teso un ramoscello d'ulivo al commissario inviato dal Vaticano con l'incarico di riorganizzare il loro gruppo, l'arcivescovo di Seattle J. Peter Sartain, invitandolo a parlare e predicare durante il loro incontro. L'invito è stato prontamente raccolto dal presule che, oltre a tre riunioni a porte chiuse e rigorosamente sorvegliate con la plenaria delle suore, ha anche partecipato ad una sessione di tre giorni con la presidenza dell'associazione.
Ne è emerso, secondo un comunicato della Lcwr, uno “scambio profondo e franco di punti di vista”. Anche se durante l'assemblea plenaria Sartain non ha avuto il tempo di rispondere a tute le domande delle suore, l'arcivescovo ha comunque avuto l'opportunità di “ascoltare attentamente le preoccupazione delle religiose e la loro richiesta di informazione”.
Quello che sembra essere emerso da Orlando, insomma, è un maggiore rispetto e conoscenza reciproca, destinata a rendere più semplice la collaborazione tra le due parti in futuro: “La discussione straordinariamente ricca e profondamente rispettosa durante l'incontro con la presidenza ci ha permesso di capire meglio l'arcivescovo Sartain, e siamo convinte che anche  lui adesso ci capisca meglio”, si legge nel comunicato della Lcwr. Rimane l'incertezza su come, in concreto, andrà avanti la riorganizzazione delle religiose Usa ma c'è la speranza che “un dialogo di questa profondità possa portare ad una soluzione che conservi l'integrità della Lcwr e sia benefico per la Chiesa”.
Le discussioni tra Sartain e la Lcwr – che rappresentano oggi circa l’80% delle oltre 57mila religiose negli Stati Uniti – si sono svolte come detto a porte chiuse. Ma in un breve saluto pubblico, l'arcivescovo di Seattle ha tenuto a sottolineare il clima di costruttiva collaborazione che si è instaurato tra lui e le religiose: “Sono presente come rappresentante di Papa Francesco per questa missione, ma sono qui come vostro fratello e amico”, ha detto. Nell'omelia della messa celebrata durante l'incontro, in occasione della festa dell'Assunzione, Sartain ha descritto alle suore di Maria come un modello di “sottomissione a colui che ci ha creato... così da trovare la nostra realizzazione”.

Nel suo intervento conclusivo, la presidente uscente dell'associazione, suor Florence Deacon, ha descritto alle 825 superiori religiose presenti la missione delle suore negli Stati Uniti e il loro rapporto con la Chiesa universale come un “delicato lavoro di tessitura” della chiamata battesimale “ad essere donne del Vangelo” e “a professare pubblicamente i consigli evangelici”.

26 commenti:

  1. E' sempre così quando si ha a che fare con certi preti: dei pii si approfitta e si spadroneggia, degli empi si ha timore e stima.

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  2. Il problema delle "suore" americane é in via di soluzione con la loro estinzione. Il problema dei Francescani dell' Immacolata si risolverá (ci vorrá più tempo ) con l' estinzione dei loro persecutori.

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  3. Siamo stufi.

    Scomunica immediata.

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  4. La Gerarchia ormai da 50 anni è forte coi deboli e debole coi forti (nel numero quanto nella disobbedienza e nell'eresia).

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  5. Noi italiani siamo tutti straordinari allenatori, i migliori che non sceglie mai nessuno. Al solito.

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    1. Bravo minstrel! Infatti su delle suore senz'abito che fanno le campagne pro aborto non c'è proprio niente da dire. Circolare.

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  6. La stessa ipocrisia di Paolo VI con Lefebvre e gli olandesi.

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  7. «Il problema delle "suore" americane é in via di soluzione con la loro estinzione. Il problema dei Francescani dell' Immacolata si risolverá (ci vorrá più tempo ) con l' estinzione dei loro persecutori.»

    Parole sante!!!

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  8. ne ha parlato qualche giorno fa Corrispondenza Romana:
    http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/misericordia-i-due-pesi-e-le-due-misure/

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  9. Ma le avete viste le scene del Gran Marketing per la Gioventù? E che cosa vi aspettate?! E' in corso una spaventosa virata, che vuol portare definitivamente la Chiesa su un'altra rotta e che rischia di trasformare il Cattolicesimo in un'altra religione. La mia è un'opinione, e un'impressione, personale (lo dico, altrimenti il moderatore non le riconoscerà diritto di cittadinanza e la bollerà come una malevola illazione), ma credo di condividerla con parecchie persone.

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    1. La virata è iniziata nel 1962, ma meno male che te ne sei accorto comunque. Meglio tardi che mai.

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  10. Ci sommergono con un mare di parole che vogliono giustificare ciò che era stato stigmatizzato a ragione; ma ingannano solo chi non vuol vedere che nei FI hanno colpito l'ala, rispettosamente ma documentatamente, critica dell'idolo-concilio. E hanno approfittato per colpire la Massa con un atto, tanto dispotico e non argomentato, quanto distonico.

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  11. Applausi per la sopravvivenza e continuità dei Francescani - Applausi per l'estinzione delle Americanate.

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  12. Sbagliano sia i vertici della Chiesa, sia queste pseudo-suore. La Chiesa di questi ultimi decenni, come abbiamo già constatato, ha troppa paura di perdere fedeli, ha paura di vedersi ridurre i numeri, ed ha anche paura di perdere potere, diciamo la verità (si pensi ai focolarini o, peggio ancora, ai neocatecumenali: tali movimenti vengono tenuti in seno alla Chiesa solo per ragioni di mera potenza complessiva, diminuendo però simultaneamente il "tasso di cattolicità"). La Chiesa dovrebbe invece cacciare chi non è più cattolico. Queste donne "svelate", dal canto loro, farebbero bene ad entrare in qualche gruppo evangelico, in qualche setta protestante, perché non lo fanno? Hanno idee protestanti, ne deducano le conseguenze!

    Insomma è uno squallido gioco delle parti di cui non si comprendono i veri moventi, probabilmente alcuni dei quali di carattere miseramente utilitaristico. Molto triste, poi, leggere di "punti di vista", di "lavoro di tessitura", ecc. Questi sono concetti tipici e utili in campo politico od economico, diventano aberrazioni se riferiti all'ambito religioso, soprattutto cattolico, dove non c'è la parità delle parti e dove non dovrebbe essere prevista la "mediazione", essendo in funzione una gerarchia. Ma ormai i vertici della Chiesa hanno voluto intraprendere questo metodo - di cui purtroppo si vedono i risultati - e sarà difficile tornare indietro. La colpa principale è loro, non di qualche fedele disorientato o su sponde ormai protestanti. Ma pagheranno per questo...

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  13. che schifo che schifo che schifo....è vero che la giustizia non è di questo mondo, ma chi rappresenta la Chiesa è proprio in quest'ambito che deve farsi scrupoli e agire secondo quel tremendo e ultimo giudizio di Dio...ma ormai s'è preso quest'andazzo:si incontrano, nella Chiesa, tanti "Ponzio Pilato" che si defilano quando possono fare qualcosa di buono e ne hanno la responsabilità, oppure, se proprio trovi qualcuno che muove un dito, costui qgirà per annientare chi persegue il bene, difende la verità,ama la Chiesa...i martiri vestiti da preti, da monsignori, da vescovi e da cardinali, che spendono una parola per la verità e la giustizia, sono ormai spariti da un pezzo...forse qualcuno molto raro lo trovi ancora, ma se lo trovi non proviene certo dalla Diplomazia Romana o dalle nostre Chiese segnate dal mondano progresso o dall'equilibrio prudenziale finalizzato al carrierismo..la primavera del Concilio

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  14. Forse perchè,qualora arrivasero direttive dalla S.Sede,vescovi ed altri le ignorerebbero bellamente,infischiandosene altamente dei messagi o esortazioni papali,chiunque sieda sul soglio di Pietro?Vienna docet,che fa Schoenborn,dorme?????

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  15. Ma le avete viste bene queste suore??? Età media 80 anni e ancora non sono convinte che il '68 è finito...Ormai gli ordini religiosi nel Nord America stanno per sparire.

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  16. I frati dell'Immacolata dovrebbero rispondere con la "santa disobbedienza", punto e fine.
    Qualora si addensasse su di essi la nube e gli strali del Sant'Uffizio, potrebbero strafregarsene.
    A quanto pare, vedendo gli elogi ai + don Gallo, Farinella, De' Capitani, la disobbedienza e la ribellione sono titolo di merito in questa Chiesa del Nuovo Millennio.

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  17. Ma che dialoghi a fare con questi gallinacci
    rinsecchiti e frolli?

    Sono solo quattro megere protestanti che la chiesa sbragata e vaticanosecondizzata per altro
    afflitta da derive di ogni tipo e da bergogliate
    a nastro non può fare altro che tenersi.

    Con l'eretico disobbediente si dialoga, con il frate poverello pio ed obbediente si umilia e si censura.

    Nel frattempo la chiesa affonda sempre di più nelle sabbie mobili del relativismo e chi dovrebbe salvarla dalla deriva e rimettere dritta la barra del timone, preferisce giocare coi cappelli di piuma e le palle di gomma e dichiara che non sa chi è per giudicare; se non lo sa lui figuriamoci gli altri.

    dopofrancesco.

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  18. Scusate se venendo sul thread mi sono fatto una magnifca risata.
    Sembra proprio che siamo al Kindergarden: "lui mi ha fatto la bua.... no lui.... ma lui è più cattivo di me...eccetera"

    Insomma, guardiamo i fatti:
    (1) Sono commissariate queste suore e lo rimangono
    (2) Si discute con queste suore per farle tornare nell'Ovile e questo è quel che è stato fatto per decenni con la FSSPX ad esempio: colel prima acora si discute, quanto ai secondi si sono ammutoliti ( uffiicialmente)
    (3) Le dottrine di certe suore non sono cattoliche, su questo non ci piove: non hanno mostrato un sentire cum Ecclesia, da dove il loro commissariamento. Coi F.F.I. stesse cause, diminuito sentire cum Ecclesia, inducono stesse consequenze, commissariamento
    (4) Le suore intrecciano fili delicati, ed i F.F.I. spiegano a tutti di non ficcare il loro naso nelle loro faccende colla gerarchia: mi sembra che il messaggio sia lo stesso

    Smettiamola colla malafede, oppure non abbiamo punti realmente solidi,s enza necessaria malafede, per difendere il punto di vista dei cattolici tradizionali?
    In Pace

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    Risposte
    1. Appunto, smettiamola con la malafede, quà a parte averle commissariate non è stata irrogata alcuna sanzione specifica per le eretiche galline mentre andrebbero al più presto colpite da immediata scomunica e da tempo molte di esse dovevano essere espulse e i loro covi di eresia protestante chiusi.

      La San Pio X ha subito quasi immediatamente le censure ecclesiatiche ed i suoi vescovi furono
      scomunicati alla spiccia. Coi francescani dell'immacolata poi si è raggiunto il massimo, sono stati commissariati senza alcuna prova e senza alcuna verifica nè trattativa, poi sono stati puniti
      e costretti a rinunciare al rito extraordinario senza alcuna spiegazione nè giustificazione precisa, impediti persino al ricorso e colpiti senza alcun discernimento tra chi eventualmente avesse sbagliato e chi non ha fatto nulla, mentre ai gallinacci eretici filoabortisti e femministi è stata concessa pazienza infinita e si continua a tollerare l'intollerabile fino ai più indegni peccati, zozzure ed eresie e non si fa nulla per fermare lo scandalo che danno da lustri.

      Come dici tu: basta con la malafede che con le bubbole non si convince nessuno.

      Polimar

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  19. I FI fanno bene, dopo aver aperto le porte al visitatore ed accettato il commissariamento, ad aprire tutti i cassetti dove niente di sporco è nascosto. La C.d.F. non ha nessun motivo di intervenire perché le ragioni addotte dalla S. Sede sono di rapporti interni, disciplinari.
    Non ci sono eresie nelle loro posizioni teologiche, anche quando qualcuno d'essi avanza delle rispettose valutazioni critiche su alcuni aspetti di testi conciliari. Accettano il Vaticano II nel suo complesso, il biritualismo. Se poi si vogliono ridurre al silenzio, essi hanno il diritto-dovere di mantenersi saldi in una resistenza di fedeltà alla dottrina sempre insegnata dalla Chiesa. Errano coloro che sperano in un collegamento con la S. Pio X per una battaglia comune contro Roma.

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  20. "forte coi deboli, debole coi forti"
    é da sempre la prerogativa del demonio...

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  21. La malafede è di coloro che vedono nei FI un diminuito sentire cum Ecclesia, ma non si spiega in cosa consista. Evidentemente tanti episcopati (più o meno interi), tanti conventi, monasteri interreligiosi sentono cum Ecclesia, anche quando negano i dogmi, e Roma non li punisce.

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  22. Trovato da poco in un commento all'ultimo post di Rorate :

    http://franciscantruth.wordpress.com/


    Che ne pensate?

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