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domenica 11 ottobre 2009

Suore americane. Un articolo rivelatore.


L’articolo che segue, pubblicato sul progressista settimanale dei gesuiti America, è stato scritto da una suora (sr. Ilia Delio), che descrive la situazione della vita religiosa femminile negli USA. Dove l’assoluta maggioranza delle suore ha abbandonato l’abito ed ha abbracciato il più spinto progressismo dottrinale e pratico. L’autrice dell’articolo è tra queste: in una parte del lungo articolo, che qui omettiamo, narra di come (benché chiamata alla vocazione dal “desiderio del mistico rituale della Messa in latino” – e questo nel 1984), abbia poi liberatoriamente abbandonato l’abito e le pratiche devozionali, dopo aver realizzato che Gesù “non si era separato dagli altri per la veste o l’occupazione; impegnandosi nelle battaglie sociopolitiche ed economiche del suo tempo [?] si era rivolto ai poveri e mostrato compassione per i malati e i morenti”. L’estratto dell’articolo che pubblichiamo dà un quadro esauriente della vita religiosa negli USA. La cosa più incredibile è che leggendolo, vedendo la vacuità degli slogan progressistici riportati e la cruda narrazione della realtà, verrebbe da pensare che chi l’ha scritto sia tutt’altro che progressista e riporti infedelmente, quasi una parodia, gli argomenti dei novatori; e invece è tale l’annebbiamento ideologica, che la suora non si accorge che i suoi slogan, ormai, respingono più che attirare.



Confessioni di una suora moderna


La visitazione apostolica impone una riflessione su una divisione religiosa.
di Suor Ilia Delio


La vita religiosa femminile è soggetta ad un cambiamento evoluzionistico di massa che può essere descritto solo come un cataclisma. La visitazione apostolica del Vaticano sulle congregazioni religiose femminili degli Stati Uniti e la recente investigazione della Leadership Conference of Women Religious indicano che Roma è scontenta con le suore cosiddette postconciliari, che hanno adottato abiti secolari e abbandonato la vita comunitaria tradizionale. Le correnti statistiche mostrano una tendenza. Il numero di sorelle religiose e suore di clausura negli Stati Uniti era circa 180.000 nel 1965. Nel 2009 sono appena più di 59.000, secondo il Center for Applied Research in the Apostolate della Georgetown University. Un rapido declino nel numero di religiose, insieme con il fatto che la loro età media è 75 anni, è un segno che la vita religiosa negli USA è un’istituzione moribonda.

Tuttavia nuove comunità sono spuntate in cui le religiose portano un abito tradizionale e seguono un programma quotidiano di preghiera e di servizio. Queste comunità stanno attraendo vocazioni giovani e vibranti. In superficie, il futuro della vita religiosa sembra essere dalla loro parte.

Quelle che si sono tolte l’abito e quelle che se lo stanno mettendo marcano due diverse strade nella vita religiosa di oggi. Che cosa sta accadendo? Forse che la maggior parte delle religiose [ossia quelle del primo tipo] hanno interpretato male i documenti del Concilio Vaticano II? E’ forse che quello che alcuni vedono come un gesto di ribellione chiede il suo prezzo? Le donne hanno sfidato la Chiesa? Alcuni interpretano i noviziati vuoti e l’invecchiamento delle congregazioni come prova che le religiose hanno fatto la scelta sbagliata: per la secolarizzazione. Altri insistono che il loro intento era di vivere più autenticamente come religiose in un mondo che cambia.

Lo iato tra vita religiosa tradizionale e progressista fu reso evidente nel 1992 con la pubblicazione di The Transformation of the American Catholic Sisterhood di Lora Ann Quiñonez, C.D.P. e Mary Daniel Turner, S.N.D.deN. Il libro spinse il Cardinal James Hickey, vescovo di Washington all’epoca, a recarsi a Roma per combattere per l’istituzione di una congregazione di religiose che fosse più fedele alla Chiesa. Da qui fu formata la Conference of Major Superiors of Women Religious, la cui appartenenza è basata sul portare l’abito, preghiera comunitaria, adorazione eucaristica e fedeltà alla Chiesa. Nel frattempo, la Leadership Conference of Women Religious ha continuato nello spirito del Vaticano II ad essere aperta al mondo, esplorando le vie della teologia della liberazione, la teologia femminista e l’inclinazione verso i poveri, e altro. Sebbene il dialogo sia stato cercato tra la L.C.W.R. (alla quale la maggioranza delle comunità religiose ancora appartiene) e la C.M.S.W.R., quel desiderio di dialogo non era vicendevole. Roma ha gettato il suo peso dalla parte della C.M.S.W.R., dando ai suoi membri alte posizioni ecclesiali.

Mentre si due gruppi di religiose sembrano opporsi tra loro, essi formano ciò che Timothy Radcliffe, O.P. [uno dei domenicani più rabbiosamente modernisti], l’ex maestro generale dei Domenicani, chiama in What Is the Point of Christian Life?, due differenti teologie basate su interpretazioni diverse del Vaticano II. I membri della Leadership Conference abbracciano la modernità e l’opera del Concilio come l’infusione di nuova vita nella Chiesa da parte dello Spirito Santo. Ricadono in ciò che P. Radcliffe identifica come gruppo Concilium, che si basa sull’Incarnazione come punto centrale di rinnovamento. I membri della Conference of Major Superiors, al contrario, sono cattolici Communio, che enfatizzano la comunione attraverso la proclamazione della fede, una chiara identità cattolica e la centralità della croce. Concilium e Communio sono i nomi di due periodici fondati nell’era postconciliare. La prima sottolinea le riforme conciliari [ermeneutica della rottura]; la seconda sottolinea la continuità dei documenti conciliari con la comunione di fedeli attraverso i secoli passati [ermeneutica della continuità]). Quindi, un gruppo si focalizza su dossologia e adorazione (Communio); l’altro vede Cristo come superamento dei confini (Concilium). Il C.M.S.W.R. recentemente ha tenuto il suo congresso eucaristico sotto il titolo “Sacrificio di Amore Permanente”, mentre il L.C.W.R. continua a lavorare per un cambiamento di sistema. Il primo vede la vita religiosa come divino sposalizio con Cristo; il secondo vede Cristo nella solidarietà con il povero e giustizia per l’oppresso.

Come osserva P. Radcliffe, questo non è un conflitto tra coloro che sono fedeli al Concilio e coloro che vorrebbero ritornare a una Chiesa preconciliare. Né è tra coloro che sono fedeli alla tradizione e quelli che hanno ceduto al mondo moderno. Piuttosto, il conflitto è su due diverse comprensioni del Concilio e su come proseguire la sua opera. Mentre io apprezzo la sapiente distinzione di P. Radcliffe, la mia personale esperienza di religiosa mi dice che la radice delle differenze tra le due associazione è la paura del cambiamento. Non lo dico per giudicare ma come frutto di personale esperienza.

[..]

La visione evoluzionista di Teilhard

Che differenza fa la vita religiosa per il mondo? Pierre Teilhard de Chardin, S.J., ha portato luce a questa domanda comprendendo il cristianesimo in un universo in evoluzione. Ciò che noi facciamo e le decisioni che prendiamo nella storia, dice Teilhard, influenzano la genesi di Cristo. Cristo è il fine dell’universo, la nuova creazione, il futuro di ciò che diverremo. Noi che siamo battezzati in Cristo dobbiamo innamorarci e scendere in solidarietà con la terra [avete presente il ciclo di Fondazione di Isaac Asimov? Gaia: il pianeta pensante…]. Teilhard notava che non c’è niente di profano sulla Terra per quelli che sanno come guardare. Adorazione significa vedere la profondità dell’amore divino nella realtà ordinaria e amare quello che vediamo. Questo universo è santo perché è fondato sulla Parola di Dio. Esso è Cristo, il vivente, colui che sta venendo ad essere [Cristo è l’universo in evoluzione??].

Per molti anni mi sono chiesta se le religiose avessero male interpretato i segni del tempo. Tuttavia come ho ponderato il mistero di Dio, sono arrivata a credere che l’universo in evoluzione sta progredendo in parte perché le religiose stanno lavorando nelle trincee dell’umanità in mezzo a coloro che sono poveri, oppressi e dimenticati. Oggi le religioni del mondo stanno giocando un maggior ruolo nella sintesi di una nuova coscienza religiosa [SINTESI DI UNA NUOVA COSCIENZA RELIGIOSA!]. Le donne del L.C.W.R. hanno rischiato le loro vite nella ricerca dell’autentica Incarnazione ed hanno proclamato profeticamente che l’amore di Dio non può essere sterminato o soppresso. Esse continuano a combattere per il cambiamento del sistema in favore delle persone oppresse. Le congregazioni possono morire [e speriamo presto!] ma il cammino iscritto nella storia dalle religiose del Vaticano II non sono niente meno che le anticipazioni evoluzionistiche di un nuovo futuro.

Come notava Teilhard, sofferenza e sacrificio sono parte del processo evoluzionistico. Le strutture isolate devono lasciare il campo a unioni più complesse. Vivere con uno spirito evoluzionistico è lasciar andare le vecchie strutture e impegnare nuove strutture quando viene il momento. I nuovi cielo e terra promessi da Dio non verranno allontanandoci dal mondo o formando ghetti cattolici [!]. Non si realizzeranno attraverso il trionfo del potere ecclesiastico. Verranno in quanto noi seguiamo le impronte del Crocifisso, discendendo nelle tenebre dell’umanità e rialzandoci nel potere dell’amore. Questo è il cammino ad una nuova creazione simbolizzata da Cristo.

Noi crediamo che ciò che accadde tra Dio e il mondo in Cristo punta al futuro del cosmo. Quel futuro comprende una trasformazione radicale della realtà creata attraverso il potere unitivo dell’amore di Dio. Essere un portatore di Cristo è concentrarsi sulla profondità interiore di amore. E’ l’amore che mette la carne al cospetto di Dio, amore che rende Cristo vivo: amore è il potere del futuro [flower power!] e lo spiegamento di Cristo. La storia non ricorderà quel che indossavamo, dove vivevamo o come pregavamo, come cattolici Concilium o Communio Catholics. Alla sera della vita saremo tutti giudicati solo sull’amore [unica frase condivisibile di tutto lo scritto].

Ilia Delio, O.S.F., delle Suore Francescane di Washington, D.C., è professore e ordinario del dipartimento di studi di spiritualità alla Washington Theological Union.


Capite perché il Papa ha disposto una visita apostolica alle suore americane?

26 commenti:

  1. Più che una visita canonica, occorrerebbe un decreto di soppressione di tali (dis)ordini di pseudo religiose.

    Un parroco ormai al limite della sopportazione.

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  2. Coraggio....... forse il peggio e' passato....

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  3. Oh sì che lo capiamo!


    "rapido declino nel numero di religiose, insieme con il fatto che la loro età media è 75 anni, è un segno che la vita religiosa negli USA è un’istituzione moribonda.

    Tuttavia nuove comunità sono spuntate in cui le religiose portano un abito tradizionale e seguono un programma quotidiano di preghiera e di servizio. Queste comunità stanno attraendo vocazioni giovani e vibranti. In superficie, il futuro della vita religiosa sembra essere dalla loro parte.


    Istituzione moribonda da una parte....vocazioni giovani e vibranti dall`altra....si è riletta l`autrice dell`articolo?
    Non le basta per tacere, rinchiudersi nel silenzio pregare e riflettere?

    Chi scrive:

    I membri della Conference of Major Superiors, al contrario, sono cattolici Communio, che enfatizzano la comunione attraverso la proclamazione della fede, una chiara identità cattolica e la centralità della croce.

    Per me non è più cattolico...e da tempo!

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  4. Come se l'amore per la Messa, per l'Adorazione, per la preghiera, per la Tradizione, potessero essere l'antitesi dell'amore per i poveri, gli oppressi, gli ultimi...come si possono spiegare sennò le vite e le opere di Santa Caterina da Siena, Santa Giovanna di Chantal, Santa Margherita Maria Alacoque, Santa Caterina Labourè, Santa Maria Domenica Mazzarelo, Santa Francesca Saverio Cabrini...o, per fare un esempio moderno, la Beata Teresa di Calcutta...
    E tutti gli ospedali, gli ostelli, gli ospizi, gli orfanotrofi, le scuole, le case di riposo, costruiti e diretti prima del Concilio? E tutte le sante (giusto per rimanere nel femminile) vissute prima del Concilio?
    Mah...

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  5. La speranza è che la visitazione apostolica acceleri il processo iniziato da tempo di auto distruzione di tali dis-ordini religiosi. Al contempo dovrebbero essere aiutate ed accelerate le costituzioni di novelli ordini religiosi tradizionali e fortemente cattolici. Le suore ballerine,discinte, con le vene varicose e abbigliamento gitano non le rimpiangeremo.

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  6. Invece che la classe operaia, la classe dei poveri ;).

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  7. Tra le altre cose è una lettura completamente distorta di Chardin. Ne fa una lettura alla Mancuso. Lo tira semplicemente dalla sua parte soprattutto perchè ( tralascio sull'uomo religioso perchè tutti sanno che fu un sacerdote, diciamo, sui generis) il pensiero del gesuita è embrionale e va sviluppato alla luce della coerenza della Rivelazione ( come nel caso Galilei se vogliamo un paragone a tutti i costi). Quindi la suora dimentica del fatto che Cristo è Nel mondo ma non Del mondo fa un ragionamento esclusivamente pro domo sua che Chardin mai avrebbe fatto. L'evoluzione nel mondo della scienza ( che tra l'altro ossessiona gli atei e non di certo chi crede) ha un significato che è altro dal raggiungere quella perfezione ( in questo senso possiamo parlare di evoluzione del cristiano e della religione cattolica) che ci fa simili ( ma non "lo stesso") del padre mio che è nei cieli". In sintesi l'evoluzionismo scientifico è trionfo del più forte secondo le logiche del materialismo, l'"evoluzionismo" cristiano innalza chi ( ed il dono delle stigmate ne è simbolo) sacrifica il mondo per attaccarsi nella sequela di Cristo ( quindi è più forte nell'amore...l'esatto opposto del evoluzionismo hegeliano e marxista). La suora (?) dimentica che l'Amore è ESIGENTE e chiede, ad esempio, la CASTITA' nella vocazione di vita consacrata e la FEDELTA' nel matrimonio. Entrambe sono atti di umiltà e di attaccamento a Dio!
    Ma Dio, da quelle parti non va più di moda...va di moda il mondo o Obama negazione di Cristo!Lo hanno semplicemente ri-consegnato a Pilato!
    Matteo Dellanoce

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  8. Ste povere donne scoprono adesso ciò che l'Europa ha vissuto 50 anni fa. Se va come da noi dietro l'angolo ci sono assistenza psichiatrica ed anni di piombo. (il secondo potrebbe venire dal Sudamerica)
    Preghiamo per la loro conversione.

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  9. Parole in libertà, concetti mal digeriti e peggio esposti, una visione dell'evoluzionismo (cristiano?) cosmico ch'è di marca panteistica se non proprio materialistica.
    Più che d'una visita apostolica queste suore meriterebbeo una visita psichiatrica. Con preliminare esorcismo, per capire s'è necessario poi procedere al ciclo di sedute psichiatriche.

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  10. ...abbracciano la modernità e l’opera del Concilio come l’infusione di nuova vita nella Chiesa da parte dello Spirito Santo.

    Se questo è lo Spirito Santo: cambio religione!

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  11. Il Concilio Vaticano II ci ha liberato dal considerare "cristianesimo" l'ideologia della dudditanza al poterre teocratico, dell'egemonia confessionale e dell'assoggettamento ideologico.
    Perciò è stato un kairòs, un tempo propizio della primavera dello Spirito Santo.
    Si tratta di scegliere (Ez. 36,16-32) : o con lo Spirito o con le ossa spolpate.

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  12. Libere le Sisters di buttarsi alla ricerca della Forza dello Jedi. Libero anche l'inopportuno di cercare la liberazione dal poter(r)e teocratico e ammennicoli vari. Ma siate anche un po' onesti, accidenti: dite chiaramente che siete i seguaci di una nuova religione. I cattolici sono quelli che seguono ciò che la Chiesa ha detto per duemila anni, e non mi risulta sia mai stato contraddetto. O vi manca la fantasia per coniare una nuova etichetta? Non mi pare, di fantasia sembra che ne abbiate parecchia.

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  13. dell'egemonia confessionale e dell'assoggettamento ideologico.

    tutti i santi di prima del concilio erano degli assoggettati ideologicamente?
    "egemonia confessionale" o ragalità di Cristo Signore?

    Ma sai di cosa stai parlando, o ripeti anche tu degli slogan, come le suore

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  14. Ohibò! Non sapevo che anche lo Spirito Santo avesse quattro stagioni, ed anche per lui il tempo scorresse. Quando si dice evoluzionismo.

    Poiché noi siamo nella, con la e per la Chiesa che è guidata dallo Spirito Santo, anche quando gli uomini di Chiesa ad ogni livello alla Sua voce son sordi - noi abbiamo scelto lo Spirito. Ed ossa spolpate son coloro - suore traditrici e inopportuni - che hanno scelto il mondo ed il mondo li uccide, rosicchia, e dissolve.

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  15. L'unica cosa buona che il progressismo ha è che contiene in se stesso il germe dell'autodistruzione.

    Le suore coi pantaloni alla pescatora, ormai in via di estinzione lo dimostra.

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  16. HO sempre avuto stima dei domenicani, anche perché a mio parere la tempesta postconciliare non ha impedito loro di rimanere fedeli alla tradizione del loro Ordine.
    Però anch'io, condividendo in parte il giudizio tranchant della redazione, non avevo una grande opinione di p. Radcliffe, il cui libro ("What's the point to be a christian") mi è sembrato una accozzaglia vuota di buoni propositi. Mentre dovrebbe mettere a fuoco che cos'è il "cristiano".

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  17. Il più sconcio in questo articolo è l'accapparamento del pensiero del Padre Teilhard de Chardin e la sua distorsione per giustificare un'apostasi di fatto.

    SdC

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  18. Si tratta di scegliere (Ez. 36,16-32) : o con lo Spirito o con le ossa spolpate.

    Con le ossa spolpate (=le suore americane e affini) maiiiiiiiiii!
    Con lo Spirito che è giovinezza, freschezza, dynamis nelle "cose" apparentemente antiche - sempre uguali ma sempre nuove - si!!!

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  19. Voglio unirmi al Parroco ormai ai limiti della soportazione, anche migliaia di noi laici siamo al limite de la soportazione. Ma come stato possibile che si sia arrivati a questa folia generalizata nella Chiesa?Signore pieta!

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  20. Non mi ero ancora accorto che Gesù fosse stato pensionato e che fosse stato bellamente sostituito da Teilhard de Chardin. Nè che le opere di quest'ultimo avessero rimpiazzato le Sacre Scritture. Caspita! Sono proprio tf (= tagliato fuori, come dicono i miei figli) o, minimo minimo, in forte ritardo!!!!!!!!
    Chissà chi troverò presentadomi nell'aldilà?

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  21. Mi fanno una pena!!! Ma una pena!!! Ma se fossero state fedeli con gioia alla loro Vocazione, al loro innamoramento per Gesù e la Chiesa, al loro abito, alla S.Messa, e ai bambini e ai poveri più che alle farneticazioni di teologi pseudo tali....poverette!
    God bless the USA!
    Un altro parroco al limite della sopportazioni (ce ne sono sapete! OH! quanti ce ne sono!)

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  22. Anonimo ha detto...


    Chissà chi troverò presentadomi nell'aldilà?

    11 ottobre 2009 18.30
    --------------

    Dipende dalla porta che ti troverai davanti. Sarà un po' calda quella attraversata dagli eretici.

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  23. Ricordo che la frase condivisibile (Alla sera della vita saremo tutti giudicati solo sull’amore) è di San Giovanni della Croce, dottore della Chiesa (e grande poeta).

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  24. Bisogna veder di qual amore parla la suora-virago

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  25. L'articolo è diviso nettamente in due parti.

    Nella prima si traccia un quadro perfettamente condivisibile della situazione religiosa americana: le congregazioni progressiste e secolarizzate sono prossime all'estinzione, quelle fedeli alla tradizione in notevole ripresa.

    Nella seconda si traggono conclusioni opposte alle premesse e quindi deliranti. Si dice, ad esempio, che il compito primario della Chiesa è quello di farsi interprete del futuro, di saper anticipare i tempi. Tralasciando l'attenzione neopagana per il giudizio della Storia, sostituito al giudizio di Dio (che sarà dato su ciò che abbiamo fatto hic et nunc e non in rapporto al futuro), la suora non si accorge di smentirsi da sola.

    Le trasformazioni "profetiche" degli anni Sessanta si sono rivelate, dopo appena qualche decennio, fallimentari e ridicole. Nessuna anticipazione del futuro, quindi.

    Inoltre la tesi della suora progressista è inconcludente anche sul piano storico. Le congregazioni femminili americane, che fino alle trasformazioni postconciliari erano numerosissime e fiorenti, si sono sempre distinte per l'impegno in favore del prossimo: erano loro ad insegnare nelle scuole, loro a lavorare negli ospedali, loro ad assistere i meno fortunati negli orfanotrofi, negli asili, negli ospizi. La verità va sempre di pari passo con la carità.

    Invece quando si pretende di coltivare la carità trascurando la verità, si perde e l'una e l'altra. Le attuali statistiche dimostrano come l'impegno sociale delle congregazioni femminili sia drasticamente diminuito.

    Primo, perché il progressisimo ha voluto sottrarre le religiose alle loro occupazioni caritative tradizionali per farle dedicare ad altre attività: nulla da eccepire, ma non ci si vada poi a riempire la bocca col concetto di dedizione al prossimo. Del resto, se non c'è una verità assoluta per cui vale la pena sacrificarsi, che senso ha spendere la propria vita per l'altro? Secondo, perché la scomparsa delle vocazioni e l'aumento vertiginoso dell'età media rendono fisicamente impossibile l'impegno sociale delle suore attuali.

    Ben ha fatto, dunque, la redazione, a definire l'articolo della suora progressista come una specie di parodia della vita religiosa americana. In effetti, non possiamo definirla in altro modo. L'ultimo singulto (grazie a Dio) di un mondo che muore.

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  26. un ins.di Religione cattolica14 ottobre 2009 alle ore 10:39

    ho gia avuto modo di descrivere su questo blog l'incontro che,quest'estate ebbero dei miei parenti venuti dall'america per le ferie i quali un giorno si imbatterono in un numeroso gruppo di giovani suore tutte con l'abito tradizionale...Il loro stupore fu grande perche',dissero,"in america suore vestite da suore non se ne vedono ormai piu'!..ora ,alla luce di quanto ho potuto leggere oggi,concordando con il grande prof.Pastorelli che consigla una visita psichiatrica prima ancora cha apostolica,rimango sempre piu' convinto che il famoso proverbio""non e'l'abito che fa il monaco""sia,tra le tante, una delle piu' colossali fanfaluche che i progressisti cattolici abbiano inventato per tentare di "dissanguare" la Chiesa di Cristo!

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La Redazione