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venerdì 22 febbraio 2013

E' questo il motivo delle dimissioni del Papa?

 Un articolo di Concita de Gregorio su La Repubblica. A quanto pare, le fughe di notizie giornalistiche dal Vaticano continuano.

"In questi 50 anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste, si traduce sempre in peccati personali che possono divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c'è sempre la zizzania. Che nella rete di Pietro si trovano i pesci cattivi".

La zizzania. I pesci cattivi. Le "strutture del peccato". È giovedì 11 ottobre, Santa Maria Desolata. È il giorno in cui la Chiesa fa memoria di papa Giovanni XXIII, cinquant'anni dal principio del Concilio. Benedetto XVI si affaccia al balcone e ai ragazzi dell'Azione cattolica raccolti in piazza dice così: "Cinquant'anni fa ero come voi in questa piazza, con gli occhi rivolti verso l'alto a guardare e ascoltare le parole piene di poesia e di bontà del Papa. Eravamo, allora, felici. Pieni di entusiasmo, eravamo sicuri che doveva venire una nuova primavera della Chiesa". Breve pausa. Eravamo felici, al passato. "Oggi la gioia è più sobria, è umile. In cinquant'anni abbiamo imparato che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa". Che c'è la zizzania, ci sono i pesci cattivi.

Nessuno ha capito, in quel pomeriggio di ottobre. I ragazzi in piazza hanno applaudito e pianto il ricordo di papa Giovanni. Nessuno sapeva che due giorni prima Benedetto XVI aveva di nuovo incontrato il cardinale Julian Herranz, 83 anni, lo spagnolo dell'Opus Dei da lui incaricato di presiedere la commissione d'indagine su quello che i giornali chiamano Vatileaks. Il corvo, la fuga di notizie, le carte rubate dall'appartamento del Papa. Herranz ha aggiornato Ratzinger con regolarità. Ogni settimana, in colloquio riservato, da aprile a dicembre. Il Papa ha appreso con crescente apprensione gli sviluppi dell'inchiesta: decine e decine di interviste a prelati, porporati, laici. In Italia e all'estero. Decine e decine di verbali riletti e sottoscritti dagli intervistati. Le stesse domande per tutti, dapprima, poi interviste libere. Controlli incrociati. Verifiche. Un quadro da cui veniva emergendo una rete di lobby che i tre cardinali hanno diviso per provenienza di congregazione religiosa, per origine geografica. I salesiani, i gesuiti. I liguri, i lombardi. Infine, quel giorno di ottobre, il passaggio più scabroso. Una rete trasversale accomunata dall'orientamento sessuale. Per la prima volta la parola omosessualità è stata pronunciata, letta a voce alta da un testo scritto, nell'appartamento di Ratzinger. Per la prima volta è stata scandita, sebbene in latino, la parola ricatto: "influentiam", Sua Santità. Impropriam influentiam.

17 dicembre 2012, San Lazzaro. I tre cardinali consegnano nelle mani del Pontefice il risultato del loro lavoro. Sono due tomi di quasi 300 pagine. Due cartelle rigide rilegate in rosso, senza intestazione. Sotto "segreto pontificio", sono custodite nella cassaforte dell'appartamento di Ratzinger. Le conosce soltanto, oltre a Lui, chi le ha scritte. Contengono una mappa esatta della zizzania e dei pesci cattivi. Le "divisioni nel corpo ecclesiale che deturpano il volto della Chiesa", dirà il Papa quasi due mesi dopo nell'Omelia delle Ceneri. È quel giorno, con quelle carte sul tavolo, che Benedetto XVl prende la decisione tanto a lungo meditata. È in quella settimana che incontra il suo biografo, Peter Seewald, e poche ore dopo aver ricevuto i tre cardinali gli dice "sono anziano, basta ciò che ho fatto". Quasi le stesse parole, in quell'intervista poi pubblicata su Focus, che dirà a febbraio al concistoro per i martiri di Otranto: ""Ingravescente aetate". "Noi siamo un Papa anziano", aveva già allargato le braccia molte volte, negli ultimi mesi, in colloqui riservati.

Dunque nella settimana prima di Natale il Papa prende la sua decisione. Con queste parole la commenta il cardinale Salvatore De Giorgi, un altro dei tre inquisitori che redigono la "Relationem", presente al momento della rinuncia: "Ha fatto un gesto di fortezza, non di debolezza. Lo ha fatto per il bene della Chiesa. Ha dato un messaggio forte a tutti quanti nell'esercizio dell'autorità o del potere si ritengono insostituibili. La Chiesa è fatta di uomini. Il Pontefice ha visto i problemi e li ha affrontati con un'iniziativa tanto inedita quanto lungimirante". Ha assunto su di sé la croce, insomma. Non ne è sceso, al contrario. Ma chi sono "coloro che si ritengono insostituibili?". Riecheggiano le parole dell'Angelus di domenica scorsa: bisogna "smascherare le tentazioni del potere che strumentalizzano Dio per i propri interessi".

La "Relationem" ora è lì. Benedetto XVI la consegnerà nelle mani del prossimo Papa, che dovrà essere abbastanza forte, e giovane, e "santo" - ha auspicato - per affrontare l'immane lavoro che lo attende. È disegnata, in quelle pagine, una geografia di "improprie influenze" che un uomo molto vicino a chi le ha redatte descrive così: "Tutto ruota attorno alla non osservanza del sesto e del settimo comandamento". Non commettere atti impuri. Non rubare. La credibilità della Chiesa uscirebbe distrutta dall'evidenza che i suoi stessi membri violano il dettato originario. Questi due punti, in specie. Vediamo il sesto comandamento, atti impuri. La Relazione è esplicita. Alcuni alti prelati subiscono "l'influenza esterna" - noi diremmo il ricatto - di laici a cui sono legati da vincoli di "natura mondana". Sono quasi le stesse parole che aveva utilizzato monsignor Attilio Nicora, allora ai vertici dello Ior, nella lettera rubata dalle segrete stanze al principio del 2012: quella lettera poi pubblicata colma di omissis a coprire nomi. Molti di quei nomi e di quelle circostanze riaffiorano nella Relazione. Da vicende remote, come quella di monsignor Tommaso Stenico sospeso dopo un'intervista andata in onda su La 7 in cui raccontava di incontri sessuali avvenuti in Vaticano. Riemerge la vicenda dei coristi di cui amava circondarsi il Gentiluomo di sua Santità Angelo Balducci, agli atti di un'inchiesta giudiziaria. I luoghi degli incontri. Una villa fuori Roma. Una sauna al Quarto Miglio. Un centro estetico in centro. Le stanze vaticane stesse. Una residenza universitaria in via di Trasone data in affitto ad un ente privato e reclamata indietro dal Segretario di Stato Bertone, residenza abitualmente utilizzata come domicilio romano da un arcivescovo veronese. Si fa menzione del centro "Priscilla", che persino da ritagli di stampa risulta essere riconducibile a Marco Simeon, il giovane sanremese oggi ai vertici della Rai e già indicato da monsignor Viganò come l'autore delle note anonime a suo carico. Circostanze smentite dai protagonisti sui giornali, ma approfondite e riprese dalla Relazione con dovizia di dettagli.

I tre cardinali hanno continuato a lavorare anche oltre il 17 dicembre scorso. Sono arrivati fino alle ultime vicende che riguardano lo Ior - qui si passa al settimo comandamento - ascoltando gli uomini su cui confida Tarcisio Bertone a partire dal suo braccio destro, il potentissimo monsignor Ettore Balestrero, genovese, classe 1966. Sono arrivati fino alla nomina del giovane René Bruelhart alla direzione dell'Aif, l'autorità finanziaria dell'Istituto.

Il terzo dei cardinali inquirenti, Josef Tomko, è il più anziano e dunque il più influente della triade. Ratzinger lo ha richiamato in servizio a 88 anni. Slovacco, era stato con Woijtyla a capo del controspionaggio vaticano. Aveva seguito di persona la spinosa questione dei contributi anche economici alla causa polacca come delegato ai rapporti con l'Europa orientale. Dopo monsignor Luigi Poggi, scomparso nel 2010, è l'ultimo custode di quella che ancora oggi si chiama l'Entità, il "Sodalitium pianum" di antica memoria, il servizio segreto vaticano formalmente smantellato da Benedetto XV, nel nome predecessore di Ratzinger. Poiché i simboli e i gesti, a San Pietro, contano assai più delle parole chi è molto addentro alle liturgie vaticane fa notare questo. Nell'ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI riceverà i tre cardinali estensori della Relationem in udienza privata. Subito dopo, al fianco di Tomko, vedrà i vescovi e i fedeli slovacchi in Santa Maria Maggiore. La sua ultima udienza pubblica. 27 febbraio, San Procopio il Decapolita, confessore. Poi il conclave.

34 commenti:

  1. A prescindere dalla veridicità di questa ricostruzione, che ci sia del marcio, e molto, nella Chiesa, lo ha detto ripetutamente il Santo Padre, ancora prima della sua elezione e molte volte anche dopo, in un crescendo di accuse impressionante.
    Concordo con Antonio Socci che tutto il Sacro Collegio, dovrebbe rinunciare alla porpora ed affidarsi alla perfetta lucidità di pensiero e di analisi (tuttora molto presente e ne abbiamo visto una dimostrazione nell'udienza ai preti di Roma il 14 febbraio scorso) del Santo Padre, che lo rinomini con membri cattolici e degni dell'incarico che ricoprono. Naturalmente, previa un'umile richiesta di ritirare la rinunzia al pontificato. Ma tutto questo è contrario alle loro aspirazioni mondane e di potere, quindi non lo faranno. Ci penserà il Signore a salvare la Sua Chiesa e purificarla dalle sozzure immonde con le quali i suoi più alti rappresentanti l'hanno lordata.
    Exurgat Deus, et dissipentur inimici eius: et fugiant qui oderunt eum a facie eius.

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  2. Ma scusate
    voi date credito a concita de gregorio e pure a repubblica?
    Ma allora siete proprio masochisti!!!!!

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  3. Non solo do credito all'articolo pubblicato, ma posso garantire per esperienza personale, che la situazione è ben peggiore!

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    1. Esperienza personale?
      Sei stato a letto con qualche vescovo?
      Oppure ti hanno consegnato qualche mazzetta?
      E che aspetti a denunciarli?
      Se non te la senti di dununciarli allora stai zitto e non alludere a qualcosa che non vuoi o non puoi dimostrare.
      Concita de gregorip parla di cicostanze i fatti lo ha scritto a chiari lettere li sanno il papa e quei tre poveri cristi che hanno indagato su cose che non sappiamo.
      Il tuo carico e' puramente allusivo che fa il gioco di concita de gregorio giornalista ora di repubblica prima direttore del manifesto, da sempre anticlericale e antipapa.

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    2. Anonimo delle 18:43 vuoi forse insinuare che qualche vescovo che conosci sia omosessuale? Se è così dovresti denunciare la cosa a Roma a chi di competenza, con nomi e cognomi. Altrimenti la tua opinione vale tanto quanto quella di anonimo 17:04.

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    3. Miki,
      io insinuo che tu non sai leggere quello che ho scritto, se mi dovessi sbagliare allora vuol dire che sei un mistificatore, perche' io non ho insinuato niente a nessuno. Ho posto delle domande e riferito per iscritto il mio pensiero.
      Se poi la vista non ti aiuta, prova con un paio di occhiali.

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  4. A prescindere di chi e dove è scritto l'articolo penso che il contenuto sia parzialmente esatto. Chi ha un minimo di conoscenza della situazione deve purtroppo e con tanta tristezza nel cuore ammettere che si tratta di ipotesi attendibili. Il problema è tuttavia la risoluzione della problematica. Sono in grado gli attuali curiali e l'episcopato mondiale di risolverlo ? Prevarranno, al solito, le fazioni dei gruppi e dei gruppetti che hanno degli sponsor fra i cardinali ? La situazione è talmente grave da non lasciare per momento spazio neppure alla previsioni per il prossimo futuro ! " Alla fine il Mio Cuore Immacolato vincerà " ci ha rassicurato la Madonna ! La Curia e la chiesa tutta hanno bisogno di una buona cura dimagrante dal punto di vista economico. Solo attraverso la preghiera , la penitenza e la povertà si potrà rivolgere lo sguardo verso Colui che è stato trafitto e che è risorto per noi ! Finora sono stato assai triste perchè ho ipotizzato che i cardinali elettori , adulati dagli applausi e dai flasch, potessero trovare una soluzione altrettanto mondana e appariscente. Ora si apre nel mio cuore una piccola fiamma di speranza : il baratro è talmente grande che costrigerà gli elettori ad una marcia indietro in senso penitenziale e torale ! Se ciò non dovesse avvenire se prevaranno le considerazioni mondane e gli inciuci con il mondo ( economico e di potere ) la "soluzione" di una chiesa parallela sarà inevitabile. Vedremo poi se questo segmento di Chiesa Cattolica godrà o no dell'assistenza dello Spirito Santo.

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    1. E chi decide se c'e' stata assistenza dello Spirito Santo?
      Tu?

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    2. " Vedremo poi se questo segmento di Chiesa Cattolica godrà o no dell'assistenza dello Spirito Santo "
      L'albero si giudica dai frutti.

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  5. E chi ti dice che non abbia denunciato in opportune sedi!? Con prove circostanziate e fatti provati, e poi? Hai presente il concetto di "insabbiare"? La verità è che le autorità, vaticane ed extra, hanno sempre insabbiato tutto fino a quando il bubbone sta per scoppiare in tutta la sua enormità e allora non trovano altro rimedio che avvilirsi e dimettersi!

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    1. Hai denunciato cosa?
      A che fatti alludi?
      Se tu veramente lo avessi fatto denuncia ci sarebbero stati titoloni in prima pagina per interi mesi su tutti i giornali del glibo.
      Non si insabbia nulla nemmeno a volerlo.sta tranquillo.
      Per me, stai bluffando.
      Il tuo obiettivo e' screditare ulteriormente la chiesa.

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  6. E` importante a leggere questo articolo su La Repubblica con quello di Ignazio Ingrao su Panorama perche` e` la fonte del articulo su La R.

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  7. Il dossier dice che ci sono prelati omosessuali,altri che hanno figli illegittimi,altri ancora che si sono rubati i soldi ,qualcuno è pure massone e qualcun'altro si droga e si ricattano tutti tra loro.
    Non mi sembra niente di esplosivo.
    Nostro Signore è risorto dalla Croce e per Lui che cosa volete che siano questi stron

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    1. "risorto dalla Croce" ?????

      questa semplice frase -monstrum dottrinale- (come se Gesù avesse fatto finta di morire o fosse morto per pochi minuti, e non DEPOSTO NEL SEPOLCRO, risorgendo dalla CROCE stessa, come in una breve pantomima) indica la crassa ignoranza in cui versa la gran massa dei cattolici odierni, allevati nelle catechesi fatte a cartelloni e girotondi, dove MAI si insegnano i dogmi fondanti della nostra FEde !
      è una frase significativa dell' a l t e r a z i o n e totale della Fede in senso protestante, che vediamo ben rappresentata in quelle chiese moderne, dove, dietro l'altare spesso si raffigura un Cristo risorto che giganteggia AL POSTO DELLA CROCE, sovrapponendosi a questa; così come, subito dopo la consacrazione diciamo:
      ...."proclamiamo la tua REsurrezione", e dimentichiamo CHE COSA sta accadendo sull'altare:
      nel sacro momento in cui l'Agnello Divino è lì, immolato nel Sacrificio incruento e reale del Calvario, in espiazione dei nostri peccati, noi diciamo "risorto risorto, aspettiamo la sua venuta dal cielo, cioè il ritorno (e lì davanti a noi però non c'è...è solo un RICORDARE la sua morte, ormai è risorto, la sua MOrte è roba del passato, SUPERATA) !
      questa ignoranza è stata seminata a bella posta, mediante la Messa riformata, per far dimenticare ai fedeli il senso vero della Passione e Morte di Croce, cioè la REdenzione come ESPIAZIONE, che si RINNOVA realmente nella S. Messa, immolazione dell'AGNELLO DI DIO; infatti oggi tutti questi piccoli e grandi carismatici "coatti" delle parrocchie modernizzate e "messe banchetti", che alzano le mani al Padre Nostro, e fanno festa e chiasso a Messa finita, che si siedono dopo la abituale Comunione, come fossero a teatro, non vogliono più sentir parlare di Via Crucis: non capiscono più che noi mettiamo in Croce Gesù ogni giorno coi peccati piccoli e grandi, non per modo di dire, ma che questi oltraggi continuano a far sanguinare il Cuore Divino di Gesù.
      E che siano necessari sacrifici di RIPARAZIONE per gli oltraggi che salgono verso Dio, inondando tutta la terra di iniquità.
      I cattolici sono diventati freddi e indifferenti alla Passione di Nostro Signore, che si rinnova così misteriosamente nel Suo Corpo Mistico, soffocato da ignoranza e incredulità, indotta dal regime modernista che ha inquinato la pastorale.
      Domandate ai vostri figli se mai nei catechismi insegnino loro i Misteri principali della Fede Cattolica:
      Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore,e in che modo essi si concretizzino nella S. Messa !
      e se mai abbiano accennato a quella frase di S. Paolo:
      "completo nella mia carne ciò che manca alla PASSIONE di Cristo".
      "Di nulla mi glorierò se non di Cristo Crocifisso!"
      Si crede che siccome Gesù ha salvato tutti, TUTTO VA BENE, non c'è problema, non dobbiamo nè convertirci nè convertire nessuno, nè chedere misericordia per i peccati che dilagano e per l'APOSTASIA che parte dal clero, e con gli scandali trascina le anime alla rovina.
      L'anonimo non si accorge che questo sfacelo di una Roma corrotta avvera le profezie dell'Ap di S. Giovanni, che OGGI si stanno avverando in pieno, ripetute dalla Madonna nel 1846 e nel 1917:
      "Vescovi contro vescovi....satana marcerà nelle loro file;... satana si introdurrà alle SOMMITà della Chiesa...."
      Lo disse suor Lucia riguardo al 3. segreto e lo disse pure GPII, anno 2000: viviamo giorno per giorno le cose scritte nel XII libro dell'Apocalisse.
      Tutti salvi, tutto ok, per i catto-conciliaristi ! Dio è solo amore e non manda castighi, vero anonimo ?
      La Chiesa, in quanto Corpo Mistico, sta entrando nel suo Calvario, per arrivare alla sua Crocifissione.
      Non risorgerà se non sarà prima crocifissa, a somiglianza del Suo Sposo. E saranno permesse da Dio durissime persecuzioni, all'interno di Essa, per purificare i seguaci dell'Agnello, dividendoli dai seguaci dell'anticristo, che predicherà un anti-vangelo, scimmiottatura del Vangelo di NSGC.

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  8. Io non mi fiderei troppo de La Repubblica. Io mi fido del Papa. E il Papa è stato molto chiaro sul motivo delle sue dimissioni. Preghiamo per lui, come ci ha chiesto e lasciamo queste illazioni ai giornali. Viva il Papa e la Santa Chiesa Cattolica!

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  9. Confidiamo nel Signore affinchè pone fine al discredito della Santa Chiesa come in un giardino crescono fiori e zizzania sementi buone e altre cattive Gesù non fa altro che ricordarcelo nel Santo Vangelo Preghiamo Dio Onnipotente che presto dia alla Santa Chiesa un Sovrano Pontefice Pio di nome e di Fatto che riconduca il gregge nei Pascoli buoni e che sia fermo nel governo della Chiesa finiamola di scannarci a vicenda e basta con i pettegolezzi da serve questa è l'ora del silenzio e della preghiera.

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  10. oremus pro pontifice nostro benedicto! Preghiamo anche per l'unità della Chiesa e per il prossimo pontefice: che sia veramente santo come vorrebbe Benedetto XVI!

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  11. .....che sia veramente santo come DIO VUOLE, non come vogliono gli uomini !
    infatti il papa uscente, con le sue "dimissioni", dicendo "ho fatto abbastanza" ha mostrato di non desiderare la santità per sè = virtù cristiane esercitate in GRADO EROICO: è come se avesse detto "sia santo un altro al posto mio, perchè io non posso!" (cioè non mi sento di fare l'eroe, non ne ho le forze) dimostrando di non ricordare che la SANTITA' viene data dall'alto; le forze eroiche vengono da Dio e non da se stessi! se ci credesse, sarebbe rimasto al suo posto, confidando in Dio, che dà la forza soprannaturale ai deboli.
    Dio VUOLE servirsi di uomini piccoli e deboli, per manifestare la SUA Potenza, non la nostra, la SUA Santità, non la nostra !
    invece pare che il papa abbia auspicato l'arrivo di uno che sia "santo DI propria VIRTU'", il che NON esiste:

    QUIS UT DEUS ?
    Gesù dice: Nessuno è buono, solo Dio.
    SIATE PERFETTI, com'è perfetto il Padre Vostro che è nei Cieli.

    Ma la perfezione non ce la diamo noi, ce la dà Lui, solo se COLLABORIAMO con la Grazia che ci chiama a collaborare, piccoli, fragili, deboli e giovani/vecchi/malati comunque-dovunque siamo !
    non ci dà la santità se facciamo di testa nostra o confidiamo sulle nostre qualità, che non basteranno mai.
    Cfr. Gesù ai discepoli:
    SENZA DI ME NON POTETE FARE NIENTE.

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  12. Non possiamo sapere cosa accade esattamente nei sacri palazzi, anche se si può facilmente pensare che dove si concentra il potere automaticamente si concentra anche il peccato. Comunque mi limito a riportare un detto popolare della prima metà del cinquecento relativo alla città eterna: "Roma, trionfo di cardinali e paradiso delle puttane".
    Anche questa è tradizione.

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    1. Magari fossero "puttane" invece che "puttani"! Il vizio contro natura è più grave del violare la castità, almeno quelli sono stati vinti da un istinto naturale, in se buono. Il loro peccato sta nel non essere stati abbastanza forti. Invece i sodomiti sono nettamente peggio. E chissà quanti vescovi hanno iniziato la loro carriera come "la seminarista sfranta" (vedete il video).

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    2. Vergognati anonimo 12:43.
      Scrivere queste scemenze indecenti contro i cardinali su un sito rivolto alla tradizione cattolica.
      Impara a rispettare i Cardinali della Chiesa che presto si riuniranno per eleggere il nostro nuovo Pontefice!
      Rispetta la Santa Chiesa Cattolica ed i suoi vertici.
      Vergogna!

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    3. È interessante questo articolo di Colafemmina http://fidesetforma.blogspot.it/2013/01/e-satana-si-fece-trino-dal-concilio.html

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    4. Anonimo del 23 febbraio delle 15:15.
      Che la Città Eterna, nei secoli, sia stata una delle città con il più alto tasso di prostituzione è un fatto storico incontrovertibile. Tant'è che nella Roma dei Papi l'appellativo usato per le prostitute era quello di "donne curiali". Nella Roma papalina la prostituzione è sempre stata legale, tanto è vero che era la curia o il tribunale del Cardinale Vicario, ad occuparsi delle prostitute visto che erano numerose (si calcola quasi 13.000) e quindi andavano governate. Venivano rilasciate "patenti", permessi, ordinando controlli e scegliendo addirittura le zone da "servire", con apposite disposizioni. Poi c'erano le tasse e salate. Insomma, lo Stato del Papa aveva tutto l'interesse a far sviluppare al massimo il "turpe vizio". Certo, non mancava poi l'assitenza di alcuni istituti di suore che si occupavano delle "povere derelitte", soprattutto se minorenni. Lo stato papalino investiva i soldi ottenuti con le tasse sulle prostitute in opere pubbliche. Dunque, a Roma, certi monumenti furono restaurati con i soldi delle prostitute. Per esempio, Pio IV costruì Borgo Pio con i soldi delle "curiali". Viene spiegato con tutta chiarezza in una bolla dello stesso Papa. Il Ponte di Santa Maria, l'odierno Ponte Rotto (come racconta Costantino Maes nel suo "Curiosità Romane", Grotta del Libro editore) fu restaurato «similmente, merce' questa sozza, ma pur legittima imposta». Nell'archivio della Reverendissima Camera Apostolica si conserva il volume che spiega quanti soldi di tasse furono prelevati alle prostitute per quei lavori. Leone X con le tasse inposte alle cortigiane ricavò proventi per 20.000 ducati, il quadruplo del denaro ricavato con la vendita delle indulgenze e con esso creò l'attuale Via Ripetta congiungendo il Porto di Ripetta con la Scrofa (Via della Scrofa) e Porta del Popolo. Molte opere pubbliche, e anche religiose, furono finanziate con i soldi delle prostitute. Sono molti i provvedimenti dei Papi circa il governo della prostituzione in Roma.

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    5. Evviva il pre concilio v.2
      La vera chiesa delle tradizioni.
      Con i loro papi vescovi e quant'altro.
      Con buona pace dei lefebvriani.

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  13. Il commento più interessante sui motivi delle dimissioni di Papa Benedetto XVI l'ho trovato sul sito http://sanctorumangelorum.blogspot.com in cui si adombra il fatto che il Papa non abbia lasciato la cattedra di Pietro spontaneamente, ma sia stato costretto a questo passo dalla massoneria ecclesiastica.

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  14. Anonimo 13:20 ti rendi conto di quello che scrivi?
    Parole tue: "lo Stato del Papa aveva tutto l'interesse a far sviluppare al massimo il turpe vizio" della prostituzione.
    Sembra scritto da un giornalista rosso de L'Unità invece che da un cattolico.
    Sempre ammesso e non concesso che tu sia un cattolico.
    Non mi risulta che Benedetto XVI, che sempre invita a tornare alle radici della Chiesa e della fede, abbia mai inneggiato alla prostituzione per gli ecclesiastici, turpe realtà durante gli anni più bui e corrotti della storia della Chiesa.
    Anni di malcostume di cui la Chiesa intera si vergogna ma di cui tu sembri essere un nostalgico, nonostante i tanti richiami accorati del nostro Pontefice alla santità come prerogativa fondamentale per poter essere giudicati parte sana della Chiesa.
    Saresti capace di ridire di fronte al nostro Santo Padre, Benedetto XVI, senza vergognarti di te stesso, che invece una volta lo Stato del Papa aveva tutto l'interesse a far sviluppare al massimo la prostituzione?
    Sempre tu infatti scrivi, parlando della Chiesa di oggi: "dove si concentra il potere automaticamente si concentra anche il peccato" come a dire che per te la prostituzione nei sacri palazzi oggi è una cosa normalissima, perchè era presente anche in antichità.
    Se è per questo tu allora sicuramente arriverai presto ad elogiare anche la prostituzione sacra, visto che in antichità era permessa e lecita.
    Ti ricordo solo che nella Bibbia è scritto che i religiosi dediti a queste pratiche lussuriose furono puniti dal Signore con la morte.
    Così come i religiosi di oggi che, scandalosamente, si dedicano a queste pratiche demoniache sono destinati alla morte eterna.
    Vatti a confessare al più presto, và. Almeno fai del bene alla tua anima invece di pensare solo a giustificare la prostituzione addirittura nei sacri palazzi, fantasticando con nostalgia ai tempi dei Borgia con le amanti!
    Che Dio ti perdoni e ti illumini con la fede invece di lasciarti brancolare nella cecità della perdizione.
    Ringraziamo il nostro Santo Padre che invita tutti a pregare per un futuro Papa che sia, innanzitutto, "santo". Parola di Benedetto XVI.

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  15. "la prostituzione nei sacri palazzi oggi è una cosa normalissima". Stando ai rumors sui dossier Vatileaks sembra proprio che sia così e per di più di stampo omosessuale. Purtroppo. Del resto basti rileggere l'inchiesta di "Panorama" sui vizi omosessuali del clero della diocesi di Roma ed i numerosissimi casi di pedofilia in tutto l'orbe attestano che la perversione sessuale dilaghi nella Chiesa. Dio purifichi la Sua Chiesa da questa sporcizia. A volte dobbiamo rassegnarci di fronte alla realtà, anche se è negativa e non rispecchia le nostre aspettative. Tutti vorremmo un clero Santo, ma purtroppo in tanti casi sappiamo che non è così.

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    1. E' proprio a causa dei preti amorali e dediti ai vizi carnali che la Chiesa è sprofondata nell'abisso di oggi.
      Occorre denunciare tutti i preti omosessuali e tutti i preti che vanno a donne per buttarli fuori dalla Santa Chiesa Cattolica perchè non sono preti, sono solo impostori!
      Sono questi preti amorali che hanno infangato la santità della Chiesa e la stanno distruggendo dall'interno.
      Occorre fare pulizia!

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  16. non si scende dalla Croce, dal soglio di Pietro, si rimane fino al MARTIRIO!!!
    Benedetto XVI non dovevi farlo !!!!
    NON SI SCAPPA NO NO !!!
    Ora sono legittimati tutti a farlo , il prete scontento, il vescovo depresso e via via......

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  17. Schifato dalla situazione e abdica? Esautorare le mele marce no, eh..?

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  18. Beh una volta la chiesa ordinava "probi viri", santi, ammogliati con matrimonio saldo e prole iniziata ai sacramenti e forse se questo fosse continuato, tranne qualche caso di dissapori familiari tra marito e moglie, non avremmo dato motivo di scandalo soprattutto a chi aspetta proprio questo per mettere la Chiesa alla berlina. Il celibato è una cosa santa ma va scelto e non imposto, come ci consiglia il Vangelo e San Paolo. Un clero dove chi veramente si vuole dedicare anche con la propria sessualità a Dio e chi invece lo santifica col sacramento del matrimonio (come del resto è rimasta la tradizione ortodossa) potrebbe finalmente formare una Chiesa più pulita o meglio più vicina alla tradizione; un buon controllo da parte di esperti psicologi, come avviene già nei seminari oggi, ma purtroppo solo da poco tempo, per evitare ed esautorare chi ha devianze o turbe sessuali, non dovrebbe mancare mai, forse ogni anno per tutti i componenti del Clero, anche già ordinati.
    L'esperienza pluridecennale dei diaconi uxorati ci dà un quadro dell'accettazione da parte del popolo di Dio cattolico anche di ministri ordinati, senza porsi problemi di carattere etico/religioso. Anzi sono normalmente accettati dal popolo e rispettati come appartenenti all'ordine sacro ma molto meno dai sacerdoti, specie quelli di una certa età. Certo, secondo la "traditio" non potrà mai essere che si dia il matrimonio ai preti, bensì il secondo grado dell'ordine a uomini sposati potrebbe ritornare in auge come lo è stato fino al 1139. Del resto anche la Chiesa Cattolica, con i preti di rito orientale presenti nel sud Italia e con quelli più recenti rientrati dalla chiesa anglicana con la Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus ha già da tempo i suoi presbiteri sposati. Il celibato è una strada che va scelta e testimoniata con forza e dedizione, è una vocazione, una chiamata di Dio; se imposto e non perseguito con santità può trasformarsi in motivo di scandalo e conduce molti figli di Dio nelle mani di Satana, non solo chi lo dovrebbe praticare ma anche quelli che perdono la fiducia nel vedere il cattivo esempio e si allontanano dalla Chiesa.

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    1. Hai ragione, quanti fedeli si sono allontanati dalla Chiesa disgustati dagli scandali e dalla vita amorale di tanti preti infedeli al Cristo.
      Benedetto XVI infatti ha chiesto di pregare per un nuovo Papa che sia innanzitutto santo!

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  19. Apocalisse : e sono 7 re, uno e' e l altro deve ancora venire , e quando verra' durera' poco, l ottavo viene dai 7 , la gente meravigliata vedendo che la bestia era e non e' e adesso e' di nuovo andò dietro alla bestia in perdizione, meravigliata da questo prodigio.per logica i 7 re sono i 7 papà da quando il Vaticano e' uno stato, uno e' sarebbe il sesto ( Giovanni Paolo 2 )quello che deve durare poco e' Ratzinger (infatti ) l ottavo viene dai sette con un prodigio, satana prenderà il corpo fisico di Giovanni Paolo 2 per ingannare il mondo?

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