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venerdì 14 settembre 2012

"Parole, parole soltanto parole, parole tra noi". Sterili polemiche (tratto da Cordialiter)




"A volte su blog e forum appaiono post che informano che in una determinata parrocchia, dopo oltre quarant'anni di assenza, è stata finalmente celebrata la Messa gregoriana.Alcuni commentatori, invece di rallegrarsi della lieta notizia, si scatenano in polemiche assurde e spesso anche ridicole, più o meno di questo tipo:- È meglio non avere la Messa tridentina, anziché celebrarla col manipolo spostato di mezzo centimetro al di sopra di quanto stabilito dal manuale liturgico di Sempronio!- Ma che stai dicendo? Sul manuale di Caio invece c'è scritto che può essere usato anche alcuni centimetri al di sotto del solito, ma se si superano i cinque centimetri si commette peccato veniale.- Ignorante! Caio si riferiva solo alle Messe celebrate nelle diocesi alpine, non a quelle appenniniche!- Ma dove hai studiato le cerimonie? Sui fumetti di Peperino? Non lo sai che nel 1729 l'Arcivescovo concesse un indulto per usare il manipolo più in alto?- Sì, lo so, ma è stato abolito da un decreto del 1802!- Però, è rimasta la consuetudine locale, quindi stai zitto!- Il problema è che tu sei un modernista camuffato!
- Io modernista? E tu sei un apostata!Coloro che fanno sceneggiate del genere sono solo una piccola minoranza tra coloro che seguono la Messa tridentina, tuttavia sono “pericolosi” poiché rischiano di danneggiare tutto il movimento tradizionale.Infatti, spesso la gente fa di un erba un fascio, e così tutti i fedeli tradizionali rischiano di essere etichettati come arcigni, rissosi e formalisti ".Tratto da : http://cordialiter.blogspot.it/2012/09/sterili-polemiche.html

N. d. R . ( la sigla è indicata in basso )
Difatti in questi giorni in alcuni "circoli" ecclesiastici di stampo progressista si stanno "sbellicando dalle risa" nel constatare la divisione della variopinta galassia "tradizionalista" italiana in occasione di un prossimo pellegrinaggio tradizionale internazionale.
Le varie "linee..." e i diversi "stati d'animo ...", naturalmente critici, trovano affettuosa ospitalità, senza tuttavia indicare suggerimenti pratici per l''organizzazione, anche in un'agenzia di stampa cattolica.
Ovviamente si possono e si debbono indirizzare "critiche costruttive" nei confronti di qualsiasi tipo di organizzazione (del tutto perfezionabile) senza sentire, tuttavia, il bisogno che queste si dipingano di colorature quasi di opposizione preconcetta all'iniziativa solo per un vantato diritto di presunta primogenitura.
A volte certi auto proclamati "tradizionalisti"  dovrebbero imparare dai certosini: stare in un "grande silenzio". Per il bene nostro e di tutta la S. Chiesa.
A stupirsi di certe piccole "crepe nel cosiddetto mondo tradizionalista italiano" amplificate da alcuni siti ( sappiamo che le divisioni sono presenti in ogni organizzazione sia ecclesiastica che laica) non solo solo i tanti giovani, chierici e laici, che si stanno avvicinando al mondo della Tradizione (esprimendo in scriptis il loro stupore per questi comportamenti poco caritatevoli soprattutto su Fb...) ma pure attenti osservatori che nei palazzi di piazza Pio XII si augurano che il Motu Proprio "Summorum Pontificum" possa avere sempre una maggiore attuazione nelle Diocesi e nelle Parrocchie per la salvezza delle anime.
Ricorrere ad alcuni "storici" alfieri della Tradizione per denunciare le inestistenti "opache manovre degli ecclesiastici" è patetico oltre che dannoso  per la buona causa.
Gli "alfieri della Tradizione" stanno anche nelle file dell'organizzazione del Pellegrinaggio con discrezione e soprattutto con quel  "sentire cum Ecclesia" che caratterizza lo stato d'animo di un tradizionalista.
Anche per questo senso di comunione ecclesiale il quotidiano cattolico Avvenire ha già dedicato  spazio all'evento.
All''estero, naturalmente, stanno prenotando i biglietti per il viaggio...
"Andiamo avanti" dice Papa Benedetto XVI!

( A.C.)