Quante volte abbiamo pianto ascoltando i vaneggiamenti clericali, esaltati razionalisti e materialisti, che, velociter currit ad finem , hanno parlato della necessità di «adeguamenti», di «aperture sociali» di «progetti culturali» , di « esaltazione della modernità» ecc. ecc. ...
Anche nei luoghi dove più forte era la pietas dei fedeli è arrivata la demolizione delle radici cristiane che per quasi duemila anni avevano recato linfa vitale all’edificazione, a sola lode di Dio, di chiese, ospizi, oratori e scuole.
Abbiamo dovuto sopportare pazientemente i vaniloqui dei nuovi apostoli del materialismo: chierici che, trasportati alle mode transeunte, hanno gridato che la Chiesa aveva il dovere di adeguarsi anche nella Liturgia...
Adeguare la Chiesa al mondo, significa tradire il Vangelo !
Simbolo e sintesi della diabolica lotta di questi Chierici "mondani" è la sistematica distruzione degli altari e dei presbiteri antichi che in Italia sta subendo un'accellerazione inquietante !
Ci si chiede angosciati : per quale perverso motivo, in un momento tanto difficile per l’economia europea, beffandosi dei continui paterni richiami del Papa ad una maggiore sobrietà di vita si continuano a distruggere i superstiti altari e i presbiteri rimasti ancora decenti?
Non basta più, ormai, la solita formuletta “l’ha stabilito il Concilio” abilmente coniata dai soliti falsari, per tentare di giustificare ogni sorta di abuso liturgico !
La reazione di coloro che si oppongono, nel nome della Tradizione e del Magistero all’ accelerazione della distruzione di quanto rimane del «sacro» è sempre maggiore e più organizzata!
«...avere e conservare la propria identità cristiana non è integrismo» chiosarono nel lontano 1978 su “Civiltà Cattolica” i Padri Sorge e De Rosa S.J.
Gli altari e i presbiteri antichi fanno parte della nostra «identità cristiana»: non ce li potete togliere nel nome della modernità !
Uno dei frutti più recenti di questa scelleratissima distruzione degli altari è la recente uscita, dalla parrocchia e dalla chiesa, di un mio amico, che si autodefiniva con orgoglio «"attolico adulto".
Dopo esser rimasto scandalizzato dalla "fissazione" del suo nuovo parroco che aveva una sola urgenza di «adeguare» il presbiterio il mio amico, pur essendo abituato mentalmente alla contaminatio con il mondo, ha letto nell'integralismo del suo parroco un inquietante odio per la Chiesa e per il Suo Divino Fondatore.
Allora si è allontanato dalla parrocchia e anche dalla chiesa, anche per poco tempo, per fortuna.
Fin quando , attratto dalla "povertà" dei minuscoli gruppi "tradizionali" locali, ha potuto gustare la grande "ricchezza" della preghiera nella Liturgia di sempre !
Eccolo l’ormai ex "cattolico adulto" elargire offerte per i poveri gruppi liturgici tradizionalisti onde recuperare quei “pizzi e merletti” ammuffiti che prima tanto odiava…
Quanto a coloro che continuano a sconvolgere l'edificio della Chiesa ricordiamo che sono dei mediocri e che le loro figure saranno presto cancellate dalla memoria perché le mode e gli errori degli uomini passano ma “veritas Domini manet in aeternum”.
«Questi nemici della divina Rivelazione, che esaltano con altissime lodi l'umano progresso, vorrebbero con sacrilego ardimento introdurlo nella religione cattolica, quasi che la stessa religione non fosse opera di Dio, ma degli uomini». San Pio X Pascendi Dominici gregis.
A.C.
Anche nei luoghi dove più forte era la pietas dei fedeli è arrivata la demolizione delle radici cristiane che per quasi duemila anni avevano recato linfa vitale all’edificazione, a sola lode di Dio, di chiese, ospizi, oratori e scuole.
Abbiamo dovuto sopportare pazientemente i vaniloqui dei nuovi apostoli del materialismo: chierici che, trasportati alle mode transeunte, hanno gridato che la Chiesa aveva il dovere di adeguarsi anche nella Liturgia...
Adeguare la Chiesa al mondo, significa tradire il Vangelo !
Simbolo e sintesi della diabolica lotta di questi Chierici "mondani" è la sistematica distruzione degli altari e dei presbiteri antichi che in Italia sta subendo un'accellerazione inquietante !
Ci si chiede angosciati : per quale perverso motivo, in un momento tanto difficile per l’economia europea, beffandosi dei continui paterni richiami del Papa ad una maggiore sobrietà di vita si continuano a distruggere i superstiti altari e i presbiteri rimasti ancora decenti?
Non basta più, ormai, la solita formuletta “l’ha stabilito il Concilio” abilmente coniata dai soliti falsari, per tentare di giustificare ogni sorta di abuso liturgico !
La reazione di coloro che si oppongono, nel nome della Tradizione e del Magistero all’ accelerazione della distruzione di quanto rimane del «sacro» è sempre maggiore e più organizzata!
«...avere e conservare la propria identità cristiana non è integrismo» chiosarono nel lontano 1978 su “Civiltà Cattolica” i Padri Sorge e De Rosa S.J.
Gli altari e i presbiteri antichi fanno parte della nostra «identità cristiana»: non ce li potete togliere nel nome della modernità !
Uno dei frutti più recenti di questa scelleratissima distruzione degli altari è la recente uscita, dalla parrocchia e dalla chiesa, di un mio amico, che si autodefiniva con orgoglio «"attolico adulto".
Dopo esser rimasto scandalizzato dalla "fissazione" del suo nuovo parroco che aveva una sola urgenza di «adeguare» il presbiterio il mio amico, pur essendo abituato mentalmente alla contaminatio con il mondo, ha letto nell'integralismo del suo parroco un inquietante odio per la Chiesa e per il Suo Divino Fondatore.
Allora si è allontanato dalla parrocchia e anche dalla chiesa, anche per poco tempo, per fortuna.
Fin quando , attratto dalla "povertà" dei minuscoli gruppi "tradizionali" locali, ha potuto gustare la grande "ricchezza" della preghiera nella Liturgia di sempre !
Eccolo l’ormai ex "cattolico adulto" elargire offerte per i poveri gruppi liturgici tradizionalisti onde recuperare quei “pizzi e merletti” ammuffiti che prima tanto odiava…
Quanto a coloro che continuano a sconvolgere l'edificio della Chiesa ricordiamo che sono dei mediocri e che le loro figure saranno presto cancellate dalla memoria perché le mode e gli errori degli uomini passano ma “veritas Domini manet in aeternum”.
«Questi nemici della divina Rivelazione, che esaltano con altissime lodi l'umano progresso, vorrebbero con sacrilego ardimento introdurlo nella religione cattolica, quasi che la stessa religione non fosse opera di Dio, ma degli uomini». San Pio X Pascendi Dominici gregis.
A.C.
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