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martedì 1 novembre 2011

Ravasi e il cortile dei gentili. Ma quali 'gentili'?

di Francesco AGNOLI


Da tempo il cardinal Ravasi porta avanti il celebre Cortile dei gentili. Con successo mediatico non indifferente. Il cardinale non troverà mai sulla sua strada oppositori urlanti e giornalisti acidi. Flirta con il mondo, nel senso evangelico del termine, e questo gli procura amici, a destra e a manca. Non è, lui, come altri, un cattolico “oscurantista”.

Poco fa al Corriere si tifava per la sua elezione a cardinale di Milano. Come successore di quel cardinal Martini che piace tanto in via Solferino perché contrario alla Humanae vitae e alla disciplina bimillenaria della Chiesa. Ravasi insomma, “piace alla gente che piace”.

Il perché si può capire facendo un salto nel sito dedicato al Cortile dei gentili, in cui campeggia una citazione di padre Turoldo, quel prete che un giorno stracciò in pubblico il rosario, perché, a suo dire, superstizione del passato. Eccola: “Fratello Ateo, nobilmente pensoso, alla ricerca di un Dio che io non so darti, attraversiamo insieme il deserto. Di deserto in deserto andiamo oltre la foresta delle fedi, liberi e nudi verso, il Nudo Essere e là dove la parola muore abbia fine il nostro cammino”.

Non ho nulla da dire contro il “fratello ateo”, anche se non userei la maiuscola; moltissimo, però contro l’idea che Dio si sia rivelato, a me, credente, perché io non abbia nulla da dire su di Lui. Moltissimo contro un confuso irenismo che sacrifica Cristo stesso dietro termini astrusi, fintamente poetici, ma chiaramente non cristiani.

A me sembra che se i preti e i cardinali non additano Cristo, non servono a niente.

Ma andiamo al sodo. Il 27 aprile, durante la giornata di Assisi, che forse il poverello che partì per convertire il Sultano, stenterebbe a comprendere, Ravasi ha invitato degli atei, su suggerimento di Benedetto XVI.

Idea interessante se è per dire che ciò che può essere terreno di confronto non sono le fedi - ché quella cristiana è in un Dio “geloso” e ben differente dagli “dei delle genti”-, ma la comune umanità che ci caratterizza tutti. Però, tra atei ed atei, ci sono comunque differenze.

Ravasi, giustamente, le fa. Però, a mio modo di vedere, all’opposto di come dovrebbe. Ha invitato, per esempio, non Marcello Pera o Giuliano Ferrara, che un bel po’ di strada insieme ai credenti la hanno fatta e la fanno di continuo, con l’uso della ragione, ma Julia Kristeva e Remo Bodei.

Perché Ferrara e Pera, direbbe subito qualcuno, sono schierati politicamente. Sbagliato: anche Bodei e Kristeva lo sono, e molto apertamente: a sinistra. Non è questo, dunque, il punto.

Il fatto è che per Bodei e Kristeva Ravasi nutre una certa simpatia che per gli altri soggetti citati non ha. Dovuta a cosa? Un cardinale, con degli atei, difficilmente concorderà su Dio. Però potrebbe trovare punti di accordo, almeno, sull’uomo.

La relazione della Kristeva ad Assisi, infatti, porta un titolo eloquente: “Regole per un nuovo umanesimo”. Peccato solo che quell’umanesimo contempli la “liberazione sessuale”, il divorzio, l’aborto e “la biologia che emancipa le donne”. Tutte cose che per un credente sono l’esatto contrario di un vero umanesimo. Nella lunga trattazione della Kristeva, in pellegrinaggio verso che cosa non si sa, compaiono l’elogio del materialista Diderot, del feroce anticristiano Voltaire, di Rousseau, persino del marchese de Sade e del femminismo della de Beauvoir. Conditi, è vero, con citazioni di  Dante, san Francesco e santa Teresa d’Avila, purtroppo non compresi e storpiati. Compaiono poi affermazioni esilaranti, del tipo: “Non c’è più un Universo; la ricerca scientifica scopre e indaga continuamente il Multiverso”. A cui si aggiunge la conclusione, anch’essa molto dogmatica e definitiva: “non dobbiamo avere paura di essere mortali”. Kristeva quindi dà per certo che esista il Multiverso (pura ipotesi filosofica, sperimentalmente indimostrabile, sorta con l’unico fine di negare Dio) e che invece sia una sciocchezza l’immortalità dell’anima. Infine la Kristeva afferma che tale “multiverso”, certamente spoglio di Dio e di senso, sarebbe “circondato di vuoto” (come tutta la nostra esistenza).

Nessuna possibilità di dialogo, dunque: la Kristeva ha le idee molto chiare e le esprime senza tentennamenti e senza quei dubbi che tanto gli piacciono nei credenti.

Andrà meglio, si può pensare, con Remo Bodei. Mi sono cercato un po’ dei suoi scritti, per capire da dove partire, se un giorno mai mi invitassero ad Assisi come esponente del vecchio “cattolicesimo pacelliano”, come avrebbe detto Giovanni Guareschi. Non ho trovato nulla. Neppure un chiodino cui appendere una piccolissima speranza. Bodei, infatti, non solo è ateo; ma è anche favorevole all’aborto, soprattutto nei paesi in cui “il problema è di limitare le nascite”, causa una presunta “bomba demografica”.

Bodei è uno che mette spesso i puntini sulle i: per esempio insiste spesso sulla malvagità degli “atei devoti che strumentalizzano la religione”, in quanto dimostrano interesse verso di essa (Avvenire, 22 ottobre 2011).

In una lunga intervista su l’Unità, del 19/672005, poi, attaccava violentemente l’espressione ratzingeriana “dittatura del relativismo”, per affermare: “Una tale dittatura non c’è, né potrebbe essere imposta a qualcuno”. La verità, continuava Bodei, è che la Chiesa è folle ad opporsi alla selezione della specie, schierandosi contro l’aborto e la diagnosi pre impianto: “La cultura laica vanta delle ottime ragioni e malgrado tutto non deve lasciarsi mettere nell'angolo. Deve passare all'offensiva, come dicono Giorello e Salvadori. Senza atteggiamenti beceri o contundenti verso la Chiesa, che fa il suo mestiere. Ma il punto è questo: la Chiesa invade uno spazio neutro che è a garanzia di tutti. Perciò bando alle timidezze dei laici, via via divenuti subalterni o addirittura devoti. Quello che non si capisce nella posizione di questi ultimi, ma anche in quella dei cattolici, è il rifiuto del buon senso. Ad esempio, come si fa a rifiutare la diagnosi prenatale? Non si può obbligare una donna a far nascere da un embrione un figlio gravemente malformato”.

Se un bambino è malformato, insomma, bisogna ucciderlo. Fa parte dell’umanesimo, contro il cattolicissimo “rifiuto del buon senso”. Vogliamo continuare? Per Bodei gli “atei devoti” Pera, Ferrara e Fallaci, per quanto riguarda la loro posizione sul referendum del 2005, sono “patetici” ed arroganti; “proibire la ricerca sulle staminali embrionali (leggi: uccisione di embrioni umani, ndr) è un atto di oscurantismo”; la Chiesa è sempre indietro, come dimostra il Sillabo (bellissimo documento che condannava il comunismo ben prima che facesse oltre 100 milioni di morti), per cui quando occorre, bisogna combattere doverose “battaglie”; la Chiesa, ormai, non più frenata dalla Dc, “tracima” aiutata dall’ “attivismo dei devoti neocon”…

Se incontrassi Bodei, sempre che non sia “all’offensiva”, mi sa dire caro Cardinale, da dove partire, nel dialogo? Perché io, mi perdoni, sono un cattolico senza “buon senso”, che, per dirne una, non ucciderebbe mai suo figlio, sano o malato che fosse, sia perché crede in Dio, sia perché lo ha visto con quello strumento laicissimo che si chiama ecografo. Basterebbe questo, se ho capito bene, per farlo imbestialire….

34 commenti:

  1. Quo perveniimus!!!!!!

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  2. Si, quo pervenimus...C'è da chiederci come può essere sacerdote il Ravasi, però è cardinale e lo è perchè qualCuno lo ha elevato al rango e poter entrare in conclave.....così non solo "potremo" sorbirci le gelide beotaggini prive di animo alla TV, ma seremo anche costretti a ossequiarlo e magari a Milano al posto di Martini ci metterà la Kristeva.

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  3. Ravasi, un lupo sincretista e carrierista vestito da pecora cattolica.

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  4. Lo scaffale di Feltrinelli di testi religiosi è strapieno di suoi scritti!

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  5. "Se i preti e i cardinali non additano Cristo non servono a niente!"

    Questa frase, da sola, vale un volume! Complimenti.

    Portata all'estremo si può dire che diventano degli ingannatori

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  6. Il "Sillabo" è bellissimo e quante "idee" , oggi considerate verità, vengono condannate.  
    Purtroppo è considerato antiquato se non peggio

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  7. Sottoscrivo l'articolo in toto e faccio i complimenti all'autore. L'unico appunto riguarda il suggerimento di invitare Pera e Ferrara. Lasciamo perdere, per carità!

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  8. frase bellissima ma che va applicata a tutti i cristiani degni di questo nome.

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  9. Se non vado errato il Ravasi  teorizzava sulla non storicità dei Vangeli. E' forse per questo che qulcUno lo ha elevato alla porpora? Strani misteri di questo pontificato!!!

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  10. Ringrazio di cuore il prof. Agnoli per questa diretta analisi, condividendola e soffrendo per il suo contenuto!
    E' umiliante per il Cristo stesso e Maria Santissima, e deleterio affermare, come Turoldo, che "non abbiamo un Dio da dare..." =-O
    umiliante persino per santa Elisabetta che nel solo a vedere la santa Cugina, che portava il Verbo Incarnato, il bambino che lei portava, san Giovanni Battista, in grembo sussultò di gioia....
    e allora cosa andò a fare la Vergine da santa Elisabetta?  A PRENDERE UN TE'?  A DIALOGARE?

    Emerge, dall'impegno del cardinale Ravasi, una pericolosissima situazione: incoraggiare IL RIFIUTO DEL VERBO INCARNATO e lasciando tal "gentili" ad auto-incensarsi in questo rifiuto CON TANTO DI SPIEGAZIONI loro... la piazza ideata da san Paolo, il vero Cortile dei Gentili, l'Agorà...  scaturiva dall'idea di Paolo di FAR INCONTRARE IL DIO DEI CRISTIANI AI NON CREDENTI.... e non di far gestire l'agorà ai non credenti... al contrario di Turoldo san Paolo aveva le idee molte chiare, e aveva un Dio da proporre, testimoniare, portare al centro della discussione... e non sarebbe mai entrato nel deserto con l'altro a fare la scampagnata, al contrario, avrebbe tirato fuori l'altro dal suo deserto nel quale viveva...

    Da un anno  Ravasi gestisce il cortile dei suoi gentili... quante CONVERSIONI A CRISTO sono scaturite? :-[
    perchè alla fine della fiera, del circo e dei mercanti in fiera..... le chiacchiere stanno a zero....
    Senza dubbio che neppure io "porto frutti"... e che si semina ma non si sa quando si raccoglie, ma resta palese che le impostazioni del cardinale Ravasi io non riesco a ricondurle al Cattolicesimo.... e al Cattolicesimo queste non porteranno nulla...
    a meno che non si muova Cristo a compassione o la Beata Vergine Maria come fece per il luterano Bruno Cornacchila e l'ebreo Ratisbonne.... ma difficile è seminare se si crede di non avere un Dio da dare.....

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  11. Sono totalmente daccordo con il prof. Agnoli.
    Il Card. Ravasi è un "degno" rappresentante della gerarchia "cattolica" modernista post-conciliare.......
    preghiamo per la sua conversione, sarebbe un grande miracolo. Caro Ravasi ho anch'io per te una citazione, tu che le ami tanto le citazioni: "ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha innalzato gli umili".
    Le mie vecchierelle che vengono a messa ti precederanno nel Regno dei Cieli.
    Ecco un frutto meraviglioso del Concilio Vaticano II.....
    Scandali del genere ci fanno capire che il Concilio Vat. II non vale proprio niente, perchè è in quel nefasto Concilio che si è predicato a destra e a manca il dialogo inconcludente con il mondo. E' in quell'infelice Concilio che la Chiesa ha abdicato al suo compito sacro di maestra della Verità e di Sposa del unico salvatore dell'umanità Nostro Signore Gesù Cristo......
    don Bernardo

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  12. S.E. il Cardinale Ravasi, che ricordo nelle uscite televisive che devo dire molto simili come impostazione dialettica a certe lezioni di professori "sinistri" ovvero tanto fumo e poco arrosto, è stato si elevato alla porpora, come esponente della formazione progressista, formazione aimè ancora potente anche se messa sulla difensiva da questo grandissimo Pontefice che ha un acume politico enorme.
    Riempiendo la frangia cardinalizia progressista di cardinali francamente ineleggibili costituisce la miglior assicurazione per garantire un futuro sano al Soglio di Pietro.

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  13. Te lucis ante terminum1 novembre 2011 alle ore 19:11

    SUlla scelta degli atei effettivamente l'obiezione di Agnoli mi sembra assolutamente corretta...invitare abortisti vari e fan del multiuniverso non mi è sembrata una genialata...
    Benedetto XVI ha gestito bene Assisi evitando rischi di sincretismo vari, l'unico appunto giustificato che si può fare, effettivamente, è quello che ha fatto Agnoli: lasciare a Ravasi il compito di scegliere gli atei da invitare probabilmente non è stata una buona idea... Piuttosto di questi molto meglio Pera e Ferrara, quest'ultimo è l'unico che ha il coraggio di parlare di aborto in prima serata e di prendersi per questo uova e pomodori addosso, questa cosa ormai non la fanno più nemmeno molti vescovi e sacerdoti per non irritare la cultura dominante; do quindi atto a Ferrara di avere coraggio e di combattere qualche buona battaglia, il che non implica l'essere d'accordo con lui su diverse altre questioni, ma mi sembra un interlocutore ben più credibile degli amici di Ravasi, nichilisti più che mai...

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  14. Concordo con Don Bernardo, ma con un appunto....
    qui però non c'entra il Concilio... se uno è cattolico, lo è anche in mezzo alle tempeste, se non lo è, non lo sarà neppure nell'eden terrestre... ;)
    anzi, persone come Ravasi sono quelle che hanno ingarbugliato il Concilio prima, durante e dopo.... ciò che mi confonde è il perchè il Papa l'abbia elevato così in alto, un caso quasi raro, in cinque anni da bibliotecario si è ritrovato vescovo e cardinale.... una carriera schizzata... che riesco solo a comprendere se il Papa avesse forse pensato che così avrebbe fatto meno danni... come a dire: <span>Promoveatur ut amoveatur.... diversamente non so spiegarmelo...</span>

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  15. Timeo Danaos et dona ferentes.  

    Ferrara? Aprite gli occhi! E` un prezzolato della CIA, un sionista convinto, un discepolo di Leo Strauss per cui la religione e` solo un instrumentum regni per tenere buone le masse. Se gli fregasse veramente qualcosa dei bambini dentro o fuori dal grembo materno, Ferrara non suonerebbe il piffero per tutte le sporche guerre causate dal governo americano  nel medio oriente. Quanti bambini sono morti in Iraq per colpa delle sanzioni?   
    Ferrara vuolo abbindolare i cattolici piu` o meno tradizionalisti per vendere loro l'agenda di morte fomentata dall'ideologia neoconservatrice a cui aderisce. Alla larga!

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  16. Va bene dire che la colpa è di Ravasi ma credo che tanta parte di colpa l'abbia BXVI quando ha delegato la scelta degli atei a Ravasi ma principalmente quando l'ha nomimato cardinale. Ricordiamoci che il capo risponde anche delle colpe dei sottoposti e quindi non  difendiamo l'operato del papa. Piuttosto chi riparerà i danni arrecati alle anime di tanti fedeli ancor più sconcertati?

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  17. Cara Caterina come vorrei che tu avessi ragione......  invece.... il Concilio c'entra eccome che c'entra....... fattelo spiegare da don Camillo che io adesso non ho tempo.
    Ti consiglio poi di leggere l'agevole e profondo libro di Gnocchi e Palmaro: "La bella addormentata " (Perchè dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perchè si risveglerà) ed. Vallecchi. Leggi, Leggi, cara Caterina...... ascolta il tuo cuore e la voce di Dio nella tua anima, lascia perdere di difendere l'indifendibile....... è tempo perso.
    "Passerò come fuoco e farò cadere tutto quello che deve cadere, lasciando in piedi solo la Verità".
    don Bernardo

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  18. LA FRATERNITA' HA RIFIUTATO IL PREAMBOLO1 novembre 2011 alle ore 22:18

    Ecco le parole diffuse oggi 1 novembre da Padre Morgan superiore del distretto inglese della FSSPX sull'incontro ad Albano e sulle decisioni prese. In basso il link al testo dove troverete il rimando al testo inglese.

    Mes chers frères  
     
    La réunion des supérieurs de la Société a eu lieu à Albano, les 7-8 Octobre comme annoncé dans le bulletin du mois dernier, et Mgr Fellay voulait en effet discuter du texte du « préambule doctrinal» du cardinal Levada reçu le 14 Septembre.  
     
    Le premier jour de la réunion a porté sur trois sujets: un aperçu des contacts avec Rome depuis 1987, un résumé des discussions doctrinales, et une présentation orale du Préambule doctrinale lui-même.  
     
    En ce qui concerne les discussions doctrinales, il était décevant de constater que la commission romaine a échoué à reconnaître la scission entre les enseignements traditionnels et les enseignements du Concile. Au lieu de cela, le préambule soutient "l'herméneutique (interprétation)de la continuité", affirmant que les nouveaux enseignements incluent et améliorent les anciens!  
     
    Il est intéressant de savoir que, lors de la réunion du 14 Septembre, il n'avait pas été question de toutes les discussions doctrinales, mais plutôt d'exposer les solutions pratiques possibles pour la fraternité.  
     
    Alors peut-être il n'était pas surprenant d'apprendre que la base doctrinale pour tout accord , en fait, contient tous les éléments que la Fraternité a constamment rejetés, y compris l'acceptation de la nouvelle messe et du Concile Vatican II, tel qu'il est exprimé dans le Nouveau Catéchisme. En fait, le document lui-même donne l'impression qu'il n'y a pas de crise dans l'Église ...  
     
    Par conséquent le consensus établi par ceux qui ont assisté à la réunion d'Albano a été que le préambule doctrinal était clairement inacceptable, et que le moment n'est certainement pas venu de poursuivre la marche vers un accord pratique tant que les questions doctrinales demeurent en suspens. Il a également été convenu que la Société doit continuer à insister sur les questions doctrinales dans ses contacts avec les autorités romaines.  
     
    À bien des égards nous pouvons voir la main de la Providence dans cette réunion,qui eu lieu en la fête du Saint Rosaire.  
    Compte tenu de la persistance de Rome dans les erreurs modernes, et par conséquent la nécessité de la clarification persiste par le moyen de la lutte contre le modernisme, à travers la fidélité à la Tradition catholique.

    <span>http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=613621</span>

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  19. Se questi sono i gentili, figuriamoci gli sgarbati!

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  20. I vecchi cattolici sono una chiesa sinodale e scismatica; la FSSPX cos'e' chiesa sinodale cattolica che sostituisce concili e papi perche' in concreto li considera in errore? Dico sinodale perche non hanno il papa, anzi anche per loro il papa e' BXVI pero gli infallibili sono loro: ma non e' un'assurdita' tutto cio'? Sono cattolico e per questo credo Nel compito del papa pero' non sono d'accordo con lui?! E a questo punto hanno tutti ragione perche seguendo questo andazzo io non sono d'accordo con il papa, pero' non lo sono nemmeno con la fraternita' .... insomma vado per conto mio e sono d'accordo anche con alcuni che scrivono sul sito, pero' non su tutto e sono in disaccordo con altri, pero' su qualche punto mi trovo d'accordo: tutti cattolici della chiesa cattolica apostolica... e d'altra parte non recitano il credo anche i fratelli separati e la pensano chi in un modo chi in un altro...BOH?!

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  21. @ Areki. Il card. Ravasi è un uomo da non prendere assolutamente sottogamba. La sua conoscenza delle letterature medio orientali antiche e delle letterature moderne è così vasta da mozzare il fiato. Inoltre è un divulgatore eccezionale: è capace di raccontare gli avvenimenti dell'antica storia ebraica come se fossero avvenuti ieri e se ne stesse dando notizie al telegiornale. C'è un "ma". Probabilmente è meno forte e nitido per quanto riguarda la filosofia e la teologia intese come "scienze" rigorose, come "scolastica" nel senso migliore. Recentemente ho sfogliato un suo dizionario di temi religiosi: ho letto l'articolo sul Peccato Originale e l'ho trovato piuttosto banale e convenzionale. Forse lo si può definire un autore sovrabbondante ma non rigorosamente strutturato, con più carne che ossa. Più un filologo e un collezionista di splendide chicche che un teologo ferrato. Forse; se ho sbagliato qualcuno mi corrregga.

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  22. ... e pure di quelli del "guru" Enzo Bianchi... fedeli, preti e persino porporati pendono dalle labbra di questo "santone" eretico e modernista!!!!

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  23. I vecchi cattolici [FSSPX] sarebbero sinodali e scismatici?
    E che dire della frangia iperprogressista, che va dal parroco di campagna al cardinale?!? In nome del "vento del Concilio" rifiutano TUTTO il Sacro Deposito della Fede... per loro la Chiesa e' nata all'indomani del Concilio, e loro ne sono i novelli evangelizzatori, i nuovi maestri dello spirito, i nuovi dottori della Chiesa...
    Coloro che definisce sinodali e scismatici non hanno mai rifiutato la Dottrina ed i Sacramenti di Sempre in nome delle novita' conciliari, e sono molto piu' vicini al Papa di "certi" porporati (chi ha detto Austria e Germania?).

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  24. ma no è amico del cattolico pacelliano Agnoli, quindi va bene

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  25. bravo Ospite. Smettiamo di indicare i sottoposti per deresponsabilizzare il Responsabile, è un'operazione non credibile

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  26. @ Franco.
    Non dubito della "cultura" di mons. Ravasi e posso condividere il tuo giudizio.
    Una volta ho sentito una sua breve conferenza e certo si resta colpiti dalle sue conoscenze enciclopediche.
    Il punto che un conto è la "scenza di questo mondo" un conto la "sapienza" che viene dall'alto.

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  27. Anche di Turoldo sono pieni gli scaffali. Ma i libri andrebbero letti prima di essere bruciati. O forse non andrebbero nemmeno bruciati dopo letti?!

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  28. Alla fine la storia tirerà la riga e bisognerà formulare questa benedetta continuità tenendo conto del Vaticano II. Allora ci saranno cambiamenti, magari anche solo pratici -ad esempio sulla liturgia. Si stabilirà una sola liturgia valida e basta. Che sarà diversa dalla messa di oggi di Bugnini. E inevitabilmente anche da quella antica di Trento.
    "Noi", quelli che il NO non dà certo fastidio, siamo pronti e non vediamo l'ora. "Voi"?

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  29. No. Non possumus.

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  30. Che c'entra il multiverso con la promozione della pace? *DONT_KNOW* Sulla sua scientificità cade poi a fagiolo la citazione perchè questo mese Le Scienze ( giornale certo non conservatore nè schierato politicamente) ha messo in copertina un bell'articolo di un noto fisico in cui si critica fortemente l'ipotesi del multiverso come teoria scientifica ( e conclude dicendo che, al massimo, è un'ipotesi metafisica).
    Al prossimo consiglio comunale presenterò gli ultimi risultati della ricerca sull'energia oscura. :)

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  31. Certamente.
    Rimane vero però che l'idraulico può ripararti la tubazione e il fabbro costruirti un cancello ma un Pastore di anime ( massimo incarico per un uomo ) che non conduce a Cristo che fa ?

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  32. Beh, per lo scienziato divulgatore di massa è facile cadere nella trappola della speculazione metafisica, spacciata per Scienza. Prendete ad esempio l'ultimo libro di Hawking, pura cosmogonia. Che poi, a ben vedere, è il problema che sollevò anni or sono lo stesso Panikkar (Dio l'abbia in gloria), ma so che scrivere nomi del genere in questo luogo può far insorgere a problemi non indifferenti...

    Resta il fatto che oggi il problema del dialogo la Chiesa non ce l'ha con chi alla fine la riconosce in un qualche modo, ma proprio con chi, alla luce del suo illuminismo razionale, non si pone nemmeno il problema dell'eventuale suo annientamento. Se davvero possediamo la Verità, perché avere paura a scontarsi con verità molto più piccole di quella di cui siamo portatori?
    Leggevo proprio ieri sera un passaggio dal libro "il punto focale del cristianesimo" di Timothy Radcliffe OP e c'era una frase sull'indispensabilità della Chiesa di DIALOGARE davvero splendida (e in pieno magistero). Appena riesco la posto.

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  33. Te lucis ante terminum2 novembre 2011 alle ore 16:47

    Suvvia non esageriamo, è troppo filo americano per i miei gusti, ma non è che gli si possano imputare i morti della guerra in Iraq...alla stessa maniera qui c'è più di qualcuno che tanto per fare l'antiamericano e criticare gli Usa (cosa, sia chiaro, legittima e che in parte condivido) tifa per regimi e teocrazie arabo isalmiche che di morti ne hanno fatti ben più, bambini in primis, eppure non mi sognerei mai di dire loro che sono disinteressati a tutti i bambini uccisi da questi criminali. Non usiamo due pesi e due misure. Il fatto che ami Leo Strauss non significa poi che condivida tutto quello che scrive (tra l'altro è un'autore non così semplice e, se si vuole analizzare il suo pensiero bisognerebbe farlo), se leggi i suoi discorsi sul Papa e la dottrina cattolica sono pieni di rispetto e non considera certo la religione un instrumentum regni. Sull'aborto è assolutamente indiscutibile che abbia fatto molto di più di molti sedicenti cattolici che ignorano l'argomento o, peggio, sono favorevoli a questo crimine. Per la cronaca abbiamo superato da un pezzo il miliardo di bambini uccisi, peggio di tutte le guerre del '900 e del 2000 messe assieme...
    Il problema non è essere d'accordo con lui su tutto (anch'io, ripeto, non condivido diverse cose che dice) ma condividere qualche punto di partenza. Riguardo alla sua posizione sull'aborto e sul valore della Chiesa e dei suoi insegnamenti qualcosa da condividere con lui c'è, con gli atei presenti ad Assisi zero.

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  34. HO detto i vecchi cattolici ... ed essi non sono la FSSPX ma coloro che non accettarono nel concilio vaticano I la definizione riguardante l'infallibilita' del papa quando definisce qualcosa in materia di fede e di morale. Il proseguo relativo alla FSSPX si riferiva a certe rigidita' e dichiarazioni di alcuni esponenti - ultima quella del Morgan - che parrebbero tendenziali verso una chiesa sinodale - se non si raccordano al papa, anche se , continuavo dicendo che pero' essi lo riconoscono ( ed anzi -aggiungo- pregano nella messa per lui ): la mia considerazione continuava col rilevare che , per dirla terra terra - ma significativamente- che ci sono tanti galli a cantare con evidente contraddizione per un cattolico, tanto che concludevo richiamando come i fratelli protestanti recitano lo stesso nostro credo credendo cose diverse dai cattolici e  suddivisi poi in tante denominazioni ciascuna con distinguo molteplici... in sostanza pur ammettendo qualche critica dovra' pur rimanere un quid essenziale e con un est modus in rebus; ma forse non mi ero spiegato bene e da cio' questa considerazione in riferimento ad Arcicantore.

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