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mercoledì 2 novembre 2011

Mons. Lefebvre sulla riconciliazione con Roma. E alcuni suoi epigoni.



Il superiore del distretto inglese della Fraternità S. Pio X, tal Fr. Morgan, ha scritto nella sua lettera pastorale di Novembre 2011 (apparsa oggi nel sito ufficiale di quel distretto, poi subito rimossa - et pour cause! - ma 'catturata' da Secretum meum mihi) che alla riunione di Albano del mese scorso, convocata per valutare il Preambolo dottrinale posto da Roma come condizione per l'accordo con la Fraternità, i presenti hanno ritenuto lo stesso inaccoglibile. Questo perché il Preambolo richiede l'accettazione della nuova Messa e del Vaticano II, come interpretato dal Catechismo della Chiesa cattolica. Fr. Morgan per inciso dev'essere un pochino ingenuo, visto che afferma esser rimasto deluso nell'apprendere che i teologi romani non ammettono una rottura tra il concilio e il Magistero anteriore; si aspettava forse ch'essi contraddicessero il Papa e la sua ermeneutica della continuità? Comunque, la lettera ora rimangiata concludeva così "il tempo non è certamente arrivato per perseguire alcun accordo pratico fino a che le questioni dottrinali rimangono aperte", tra l'altro "visto il palesamento della persistenza di Roma negli errori moderni, e la conseguente necessità di continuare la battaglia contro il modernismo mediante la fedeltà alla Tradizione cattolica".

Che questa conclusione negativa sia condivisa da tutti è lecito dubitarne, poiché ad Albano si è deciso di dare al Superiore generale mons. Fellay pieni poteri per proseguire le trattative; quanto alla nuova Messa, siamo certi che nessun preambolo richiede che i lefebvriani la celebrino o vi assistano e si tratta solo di riconoscere che, se il Papa la celebra, quella Messa deve pur essere... una Messa. Ma non è questo il punto; ci interessa piuttosto tornare su questa ossessione per il chiarimento dottrinale usque ad quadruplicem capilli sectionem, per mostrare quanto quest'attitudine sia ben poco... lefebvriana. Abbiamo infatti tradotto il testo di una lettera di mons. Marcel Lefebvre a Papa Giovanni Paolo II, pubblicata dalla FSSPX con la Lettre aux amis et bienfaiteurs n. 16 del 19 marzo 1979. Già allora il vescovo francese voleva riportare la sua opera nel seno visibile della Chiesa e ridonare alla Tradizione cattolica i suoi diritti. Le richieste di mons. Lefebvre ci appaiono perfino minimalistiche, sotto il profilo della regolamentazione canonica (lasciare agli Ordinari decidere 'tempi e luoghi' per la Tradizione sarebbe oggi un suicidio; forse all'epoca non si era ancora appalesata fino in fondo la protervia antitradizionale di un grandissimo numero di presuli). Ma sotto l'aspetto dottrinale, la ricetta di Monsignore è molto più diretta e semplice di quella attualmente intrapresa: "Temo che discussioni prolungate e sottili non portino ad alcun risultato soddisfacente e facciano trascinare una soluzione". E se la Fraternità riscoprisse questo insegnamento del suo fondatore, visto che sappiamo che Roma è pronta a concedere piena libertà di critica al Concilio? "Che benefici per la Chiesa!", osservava Marcel Lefebvre. 

Enrico



"Santità,

Come dubitare che l'udienza che mi ha concesso è stata desiderata da Dio. E’ stata per me una grande consolazione poter esporre candidamente le circostanze e i motivi dell'esistenza della Fraternità sacerdotale S. Pio X e dei suoi seminari e le ragioni che mi han portato a continuare l'opera, nonostante le decisioni a Friburgo e a Roma.

L’ondata di novità nella Chiesa, accettata e incoraggiata dai vescovi, onda che tutto travolge nel suo percorso: fede, morale, le istituzioni della Chiesa, non poteva tollerare la presenza di un ostacolo, di una resistenza.

Noi avevamo dunque la scelta, o di farci portare via dalla devastante corrente e aumentare il disastro, oppure resistere contro venti e maree per salvaguardare la nostra fede cattolica e il sacerdozio cattolico. Noi non potevamo più esitare.

Dal 5 maggio 1975, data della nostra decisione di resistere a qualunque costo, tre anni e mezzo sono passati e ci danno ragione. Le rovine si accumulano nella Chiesa: ateismo, immoralità, l'abbandono delle chiese, la scomparsa delle vocazioni sacerdotali e religiose sono tali che i vescovi stanno cominciando a esserne toccati e la faccenda di Ecône è costantemente evocata. I sondaggi d’opinione mostrano che una gran parte dei fedeli, a volte una maggioranza, sono a favore dell’atteggiamento di Ecône.

È ovvio per qualsiasi osservatore imparziale come il nostro lavoro è un vivaio di sacerdoti, come la Chiesa li ha sempre auspicati e come li desiderano i veri fedeli. E noi siamo autorizzati a pensare che se Roma volesse ammettere il fatto e fosse disposta a dargli la legittimità a cui ha diritto, le vocazioni ancora sarebbe molto più abbondanti ancora.

Santo Padre, per l'onore di Gesù Cristo, per il bene della Chiesa, per la salvezza delle anime, noi vi esortiamo a dire una sola parola, una sola parola, come successore di Pietro, come pastore della Chiesa universale, ai vescovi del mondo: lasciate fare; Noi autorizziamo il libero esercizio di ciò che la Tradizione multisecolare ha utilizzato per la santificazione delle anime.

Quali Difficoltà presenta un tale atteggiamento? Nessuno. I vescovi deciderebbero i luoghi, le ore riservate a questa Tradizione. L'unità si ritroverebbe immediatamente a livello del vescovo del luogo. Per contro, che benefici per la Chiesa!: il rinnovamento dei seminari, dei monasteri; un grande fervore nelle parrocchie; i vescovi sarebbero stupefatti di ritrovare in pochi anni uno slancio di devozione e di santificazione che credevano scomparso per sempre.

Per Ecône, i suoi seminari, i suoi priorati, tutto si normalizzerebbe come per le congregazioni dei Lazzaristi, dei Redentoristi… I priorati renderebbero un servizio alle diocesi con la predicazione di missioni parrocchiali, ritiri ignaziani e il servizio delle parrocchie, in piena sottomissione agli Ordinari del luogo.

Come la situazione della Chiesa potrebbe essere migliorata in questo modo molto semplice e così coerente con lo spirito materno della Chiesa, senza il rifiuto di ciò che viene in soccorso alle anime, senza spegnere la miccia che fuma ancora, rallegrandosi che la linfa della Tradizione sia piena di vita e di speranza!

Ecco quel che ho ritenuto di dovere scrivere alla Santità Vostra, prima di recarmi da S.Em. il cardinale Seper. Temo che discussioni prolungate e sottili non portino ad alcun risultato soddisfacente e facciano trascinare una soluzione che, sono convinto, deve apparirLe urgente.

La soluzione non può, infatti, essere un compromesso che eliminerebbe praticamente la nostra Opera, aggiungendo alla distruzione un contributo in più.

Restando a disposizione della Santità Vostra, La prego di gradire il mio profondo e filiale rispetto in Gesù e Maria.

+ Marcel Lefebvre"

81 commenti:

  1. Stavo per dire :"lo sapevo". Si. dubito molto che la Fraternità ritorni in piena communione con la Chiesa cattolica visto che la consideri  una falsa chiesa...purtroppo molti testi di Mgr. Lefebvre sono molto chiari su questo punto. Il testo che cita Enrico è di 1979 quando Mgr pensava ancora che il Sommo Pontifice fosse cattolico e non guadagnato all'eresia come più tardi si è manifestato ad Assisi Mi ha fatto sorridere il commento di Enrico ( ma eri nato nel 79???)  quando afferma che non si vedeva allora l'ostilità dei Vescovi all' opera di Mgr Lefebvre ( non dico alla Tradizione perchè un cattolico romano crede che non sia venuta meno nella Chiesa romano al contrario di un cattolico lefebvriano)...ma dove stavi? Era mille volte peggio! Che dire? Preghiamo tutto è stato tentato.

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  2. Ovviamente, quest'informazione della volontà della sètta lefebvrista di rimanere per conto suo fuori della Santa Chiesa cattolica non è una sorpresa per me. Detto ciò, non mi rallegro per niente di vedere confermata l'informazione che avevo comunicato a MIL il 25 ottobre, anzi, ciò mi rattrista profondamente, come non può che rattristare qualunque cattolico vedere dei fratelli nell'umanità continuare imperterriti lungo il cammino della disobbedienza, dello scisma e dell'eresia malgrado l'amore e la dolcezza quasi infinta del Vicario di Cristo nei loro confronti.

    Per convertirsi è necessario sapersi perdonare e saper perdonare, ma chi non ha ricevuto validamente il sacramento della penitenza per più di quarant'anni non ha questa "affinità" al miracolo del perdono divino e non può riuscirgli facile di perdonare, perdonarsi e convertirsi tornando, nel caso specifico, all'Unico Santo Ovile voluto da Cristo.

    D'altro canto sarebbe essere degli illusi o molto ignorante in materia spirituale l'aspettarsi che un gruppetto partorito nella disobbedienza non possa svilupparsi e ridiventare facilmente une vero cattolico romano: la disobbedienza è il segno stesso di Satana, colui che ha pronunciato il fatidico "non serviam" prototipo di tutte le disobbedienze e delle loro menzognere scusanti.

    Rimane ancora da capire perchè la risposta di Fellay al Santo Padre non è stata ancora resa pubblica e perchè la sètta in questione esercita tale pressione censurante sugli scritti dei suoi propri rappresentanti come Morgan: personalmente spero che sia perchè il Card. Llevada, malgrado la risposta negativa, cerchi lo stesso di trovare vie che salvino la faccia di questi orgogliosi e boriosi successori dello scomunicato Lefebvre. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  3. <span>La fraternità lefebvriana vive dell'antagonismo con Roma. Se rientrerà, lo farà per esclusive ragioni di calcolo, per la messa a fuoco di qualche vantaggio pratico che valga un mutamento di identità. Per questo il Vaticano ha fatto bene a porre condizioni di merito, invece che limitarsi a proporre un accordo pratico. Detto questo, la vera ingenuità che si può forse presumere in Enrico è tutt'altra da quella segnalata dall'ospite delle 8:16. E' ingenuità di tutti quelli che <span>in buona fede</span>, spesso sulla scorta di una esperienza personale (da laici esterni) della fraternità, attribuiscono a quest'ultima un potenziale potere terapeutico, se non taumaturgico, sulla Chiesa cattolica (esattamente l'aspettativa opposta a quella segnalata dal Santo Padre nella lettera ai vescovi sulla remissione della scomunica ai "tetrarchi" della FssPX, dove si accenna al potere taumaturgico di Roma sul "clima interno" dei gruppi un tempo separati). Forse è per questo che Enrico e il suo blog seguono millimetro per millimetro l'evoluzione dei rapporti tra Santa Sede e FssPX. Ma forse ad animare l'uno e l'altro, Enrico e il suo blog, è soprattutto il desiderio, quasi il sogno, dell'unità di tutti i cristiani, la loro piena ricomposizione sotto l'autorità della Chiesa cattolica e del Papa, intento che è poi il cuore del pontificato di Benedetto XVI. L'importante è che i desideri non facciano perdere di vista la realtà dei fatti.</span>

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  4. Oh...ecco che finalmente possiamo dare la stura a tutto l'odio luciferino e velenoso di certe persone...

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  5. Se davvero la Fraternità non accettasse l'accordo con Roma sarebbe davvero un grande dolore per tutti coloro che amano la Fede Cattolica.
    Qualsiasi motivazione adducano, anche la più profonda, perchè non fare la battaglia DENTRO la Chiesa?
    Se il motivo ultimo è la salvezza delle anime c'è bisogno - come non mai - di sacerdoti che con umiltà abbiano voglia di "sporcarsi le mani" per lavorare nella vigna del Signore. Molti fedeli potranno dire, con ragione, che la Fraternità non è in comunione con Roma e quindi l'opera della S.Pio X sarà comunque mutilata. Con quale diritto arrogarsi un ruolo fuori dall'autorità romana? Non si rischia così di scivolare inesorabilmente nel sedevacantismo?
    Non si può resistere in faccia all'autorità oltre ogni ragionevole limite, o si ha il coraggio di schiacciare una certa mentalità scismatica che serpeggia nelle fila della Fraternità, oppure a questo punto come non poter parlare di scisma?
    Scrivo tutto questo con grande dolore, nella speranza che la Madre di Dio preghi affinchè i cuori non si induriscano e l'accordo di Roma possa trovare una via per realizzarsi.

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  6. Ecco i risultati quando si vuole l'accordo dottrinale, che presunzione! Non bastava un accordo pratico ? No hanno voluto fare meglio di Mons. Lefebvre ed ora l<span>'accordo dottrinale é fallito</span>.

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  7. Non tutto é perduto, Mons. Fellay potrebbe chiedere l'accordo pratico, ma in quel caso la Fraternità gli scoppia in mano.

    Sarebbe tuttavia un gesto di grande fede e di romanità!

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  8. Luciferina é stata la "presunzione" di convertire e umiliare Roma.

    Se la mamma fa un mestieraccio, non mi diverto a svergognarla, ma cerco una soluzione.... pratica!

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  9. Bravo hai ragione! Mons. Fellay deve trovare il coraggio di fare marcia indietro e schiacciare i sedevacantisti matti che ha al suo interno, ma questo richiede umiltà.

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  10. La fraternità è fregata! Se accetta le verrà messo il bavaglio, se non lo fa sarà trattata da irriconoscente e bandita. Dopo Assisi III i modernisti hanno centrato il bersaglio grosso, la FSSPX sarà ridotta a setta! Che tristezza.

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  11. <span>
    <span>Quanto odio!   
    Un commento ripetuto tre volte e tre volte un compendio di falsità.  
    <span>"Setta", "scisma", "eresia", parole che, anche ripetute in modo ossessivo, non  faranno di una grande menzogna una verità.  </span>  
    <span><span>C`è chi ha palesato che lei fosse un ex-lefebvriano, il suo livore, Simon, sembra dargli ragione.    
    Un livore reso ancor più evidente da queste sue false affermazioni ripetute inesorabilmente in ogni minima occasione.</span></span></span></span>

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  12. Quanti soloni, ipocriti e falsi tradizionalisti. Gioite delle disgrazie della chiesa perchè vi piace riempirvi la bocca di "scisma" e non vedete che la maggior parte degli episcopati ha già attuato  uno scisma si cahe la Svizzera, Olanda, Germania , Francia ecc.. non si sa se debbono ancora chiamarsi cattoliche. Formalmente riconoscono il papa ma poi fanno tutto il comtrario di quanto una filiale obbedienza raccomanderebbe. Siete solo degli ipocriti cacasotto che seduti nelle comode poltrone vorreste. .. Già che cosa vorreste? Specialmente tu Simone Cireneo, il più cattivo ed agguerrito contro la Fraternità, che cosa vorresti? Non ti basta vedere le macerie  nelle quali si trova la chiesa di Roma? Indifferentismo, secolarizzazione del clero, indisciplina a tutti i livelli, apostasie più o meno evidenti, perdita del sacro.... Ma no tutti i mali derivano dalla FSSPX! Sei proprio un grande ipocrita. Dum Romae consulitur Saguntum espugnatur.

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  13. Sarebbe preferibile che Simon evitasse di finire i suoi commenti con U.P.I.E.
    Credo che se il Papa dovesse leggere certi commenti di Simon sarebbe molto triste e anche contrariato, l' odio che Simon manifesta contro la fsspx e' talmente forte che decisamente non riesce a controllarlo.

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  14. <span>vogliamo sentire anche cosa diceva Mons. Lefbvre nell'88? se riscoprissimo quell'insegnamento? e siete così sicuri di quello che Roma è "pronta a concedere", canonicamente e dottrinalmente? se la situazione non fosse sostanzialmente diversa dall'88, sarebbe onesto fare un papocchio in cui ognuno parla una lingua diversa e si fa finta di essere d'accordo?</span>

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  15. La FSSPX non puo' accettare un preambolo dottrinale il cui contenuto parla di "ermeneutica della continuità", tesi strombazzata ai quattro venti per riproporre il Concilio in versione "riveduta e corretta", mentre ben sappiamo quali erano i veri intenti dei Padri Conciliari progressisti, non siamo ingenui!

    Per gli smemorati ricordo che i lavori della Commissione preparatoria del Concilio (Monsignore ne faceva parte), durati un paio d'anni affinche' questi si svolgesse come tutti i Concili precedenti, cioe' in sintonia con la Tradizione, SONO STATI CESTINATI DOPO VENTI MINUTI DI SEDUTA! Altro che "ermeneutica della continuità".

    Vabbe', beviamoci pure 'sta storiella .... e tutto il resto? Accettazione del Concilio e della Nuova Messa, e del nuovo Catechismo?!? Se questi sono le premesse...

    Ricordo ad altri smemorati che Sant'Attanasio fu scomunicato perche', a differenza della maggior parte del clero che aveva aderito all'eresia ariana, LUI NON ACCETTO'.

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  16. quindi era meglio nascondersi le cose e non parlarne apertamente? Mons. Lefebvre voleva parlare di dottrina con Roma, ma Roma rifutava all'epoca: ecco perché non ci fu nemmeno l'accordo pratico

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  17. non credevo a romanità prescindesse dalla dottrina romana

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  18. nel 1979 non c'erano state tre Assisi e tutto il resto

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  19. e se devo approvare il mestieraccio, come la mettiamo? poi mica lo ha fatto la Chiesa, lo ha fatto gente di Chiesa deviata

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  20. Ma perchè il vaticano si sbraccia nel voler far riconoscere la validità della nova messa? Se non vi fossero dubbi sulla sua liceità, come dimostrato nel "Breve esame critico nel Novus Ordo Missa" presentato a Paolo VI dai cadinali Ottaviani e Bacci, non ce ne sarebbe bisigno. O no? E poi ripetre l'altro mantra riconoscere il concilio (anche con tutte le sue aberrazioni) quando si sa che l'ala marciante voleva proprio la rottura con tutto quello che c'era stato prima? Dicano da Roma che non vogliono accordi conla FSSPX e non presentino preamboli inaccettabili per far ricadere  la colpa del non accordo su altri.

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  21. in pratica ci si sta lamentando perché tutti hanno giocato apertamente e lealmente, per una volta. Invece che giocare a nascondino tipo Buon Pastore e Campos, la FSSPX è andata e ha detto: noi crediamo questo. "Roma" ha risposto onestamente e senza infingimenti "no, qui crediamo quest'altro, se volete stare con noi dovete cambiare". Mi pare che nessuno possa criticare la correttezza delle parti.

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  22. Esatto. La FSSPX non deve suscitare odio nei veri cattolici, bensì compassione.

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  23. Ancora fango su altri Tradizionalisti... Ma quale "nascondino"!!

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  24. E se il mestieraccio lo fa invece la figlia degenere? Dovere della madre è porgerle una mano per recuperarla. Esattamente ciò che ha fatto Benedetto XVI rimettendo la scomunica.

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  25. Non è tutto oro ciò che luccica, anche se la FSSPX ha un talento formidabile per trasmettere al suo esterno un'impressione di integerrima e indefettibile tutela della vera Tradizione cattolica. La magagne della Chiesa, quella vera, sono molto più evidenti, perché si tratta di un organismo enorme e, per così dire, pubblico. Ma questo non significa che all'interno della FSSPX regni davvero quell'integrità e quell'indefettibilità su cui la fraternità ha costruito la sua discreta fortuna di mercato.

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  26. Se alla fine Fellay accetterà, tutti i piccoli fans della fraternità troveranno il modo di far quadrare l'inquadrabile con la solita arrampicata sui vetri. Se invece rifiuterà, dichiareranno che c'erano tutti i presupposti per rifiutare. Il settarismo funziona così.

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  27. lo vedi qui sta il punto. Degeneri sono le dottrine del Concilio, se non si va d'accordo su questo punto che accordo si fa?

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  28. va bene, allora vanno bene tutti e una scelta equivale all'altra (l'ho imparato guardando il Papa parlare allo stesso titolo di tutti gli altri ad Assisi). Ok?

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  29. La "compassione" dovrebbe essere suscitata dallo stato disastroso della Chiesa. Stato che è ammorbato da eretici e scismatici DI FATTO, che quelli come il Cireneo IGNORANO perchè non scomunicati de iure! Quelli vanno bene. Benissimo. Devastano, distruggono, si autogovernano. Ma, per carità, hanno uno STATUTO! Hanno un regolamento. Che ovviamente NON RISPETTANO...però ce l'hanno! Che scherziamo!
    E' triste, tristissimo vedere come per semplice interesse si usi un doppiopesismo che la semplice giustizia umana aborrisce!
    Il Cireneo, e chi per lui, raccoglie ciò che ha seminato e sperato dall'inizio! Chè, se avesse davvero desiderato e voluto la regolarizzazione della SPX, non si sarebbe espresso, prima ed ora, nei termini in cui si esprime. E non avrebbe ignorato, prima ed ora, la MENS del Santo Padre. Sezionandola a proprio comodo. Infatti si deve obbedire anche ai FIATI del Santo Padre, ritenendoli per fede, solo quando conviene! Quando non conviene, "il Santo Padre l'ha detto ma...." E giù con le accuse di scisma ed eresia. A PRESCINDERE DAL SANTO PADRE! Ubi Petrus (quando mi pare e quando lo dico io), Ibi Ecclesia (che io voglio)!
    La fiera della parzialità. E poi si osa anche criticare!
    In questa situazione si è fatto troppo poco silenzio. Come invece era auspicabile si facesse!
    E quando si è parlato, lo si è fatto sempre dai punti di vista delle fazioni. Alimentando quello che il Cireneo e chi per lui, NEI FATTI, sperava. DIVISIONE.
    E' impossibile proclamare "speranze" di unione per la SPX, e allo stesso tempo INSULTARLA o annientarla spirtualmente. IGNORANDO, lo ripeto fino alla nausea, IGNORANDO la situazione, i fatti e la MENS del PAPA attuale. Come di quelli precedenti! Ignorando la situazione della Chiesa! Addirittura il Papa ha fatto autocritica, chiedendosi PERCHE' la Chiesa abbia MANCATO nei confronti della SPX! Ma, anche qui, il Papa che lo ascoltiamo a fare? NON CONVIENE!

    Io spero che Mons. Fellay, al quale è stata rimessa la decisione e che sta operando con discrezione proprio per questo IMPONENDO AI SUOI DI OBBEDIRE (altro che storie, Cireneo!), consideri che nonstante l'ODIO che nutrono per Lui e per la Tradizione l'unica soluzione è IN ROMA PER ROMA E CON ROMA. L'antidoto alla ribellione è l'obbedienza (VERA! NON CIECA!). L'antidoto all'Eresia è la Verità. L'antidoto all'anarchia è l'Autorità.

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  30. Condivido "Con grande Dolore"

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  31. a dir la verita' nei commenti di .. SIMON .. C' E ' SEMPRE PRESENTE UN OMBRA MARCATA DI RAZZISMO !!!!!!! 

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  32. ma se una persona ha una posizione motivata, e per l'ennesima volta le si chiede solo di abbandonarla, magari anche senza questi favolosi vantaggi pratici che qui sembrano contare tanto, secondo voi perché dovrebbe farlo? cioè se dopo i colloqui alla fine le richieste sono le stesse che nell'88 se non peggio, non si capisce che cosa ci sia da meravigliarsi tanto, a meno di credere che tutti siano gioppini. Se è come dice Morgan, allora né Mons. Fellay né altri nella FSSPX si sognerebbero di accettare tutta sta roba in blocco.

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  33. Quanto scritto da Mons. Lefebvre mi sembra veramente perfetto e non capisco perchè il Beato Papa non l'abbia recepito. Evidentemente all'interno della Curia romana e particolarmente nella Congregazione dei Vescovi esiste una fronda che impedisce di fatto l'esercizio del primato petrino. E questo si vede anche con il Pontefice regnante che, eroicamente, stà cercando di dare una svolta alla tragica deriva del mondo cattolico CLERICALE. Perchè il problema è nel clero, non nel popolo di Dio ; e soprattutto nei sacerdoti figli del '68. Forse sarebbe ora che anche noi diventassimo indignados con questo clero e questa gerarchia posti da sè medesimi ai confini dell'eresia.

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  34. Falso, Mons. Fellay s'é inventao la storia dell'accordo dottrinale, che é stato un clamoroso fallimento. Mons. Lefebvre si contentava di molto meno, ma Roma all'epoca era maldisposta.

    NIENTE A CHE VEDERE CON L'EPOCA DI BENEDETTO XVI....Monsignore avrebbe già firmato l'accorod pratico, non era presuntuoso, lui.

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  35. Quanta protervia nelle sue parole!

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  36. Non ritengo credibile quanto scritto dal p. Morgan: se le cose stessero davvero nei termini precisi nei quali egli le ha presentate, se ne dovrebbe concludere che in Vaticano o sono improvvisamente impazziti, o vogliono deliberatamente far saltare ogni possibilità di accordo. Comunque non resta che aspettare che venga reso pubblico il testo del preambolo dottrinale, per trarne le dovute conseguenze.  

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  37. Roma non ha chiesto d'appovare tutto, come non l'aveva chiesto nell'88 e come non l'ha chiesto al Buon Pastore

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  38. Chi é causa del suo mal pianga se stesso

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  39. <span>credevo nell'88 l'accordo pratico fosse possibile, ma venne rifiutato da Mons. Lefebvre, che disse che d'ora in poi sarebbe andato a Roma solo per chiedere se accettavano o no le DOTTRINE dei Papi passati... c'è un famoso discorso su questo. Poi se vuoi dire che Mons. Lefebvre ha consacrato quattro vescovi con tutte le conseguenze solo perché Roma tentennava su un accordo pratico, più che presuntuoso sarebbe stato sproporzionato </span>

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  40. guarda che non è che prima fosse considerata meglio, te li ricordi gli anni 90?

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  41. veramente il Vaticano non vuole accettata solo la validità del NOM, cosa più o meno pacifica, ma la liceità e la parità con il VO

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  42. "Simone Cireneo" : il blogger che usa quel nick dovrebbe avere l' onesta' di abbandonarlo scegliendone uno piu' conforme ai suoi pensieri e sentimenti.

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  43. e se per una volta fossero stati onesti sulle loro intenzioni? diamo un po' di credito a questi modernisti, insomma

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  44. Da fonte autorevolissima apprendo che questo NON E' il pensiero di tutta la Fraternità ne di sua ecc mons Fellay. Il preambolo è soggetto alle modifiche che sono previste e richieste. Il cammino NON è interrotto ne si intende interrompere! Le intenzioni di Fellay sono altre e condivise da tutti eccetto a questo punto dal Superiore di distretto che parla a titolo PERSONALE.

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  45. ma dire che il cammino non è interrotto non esclude che il preambolo sia inaccettabile e perciò inaccettato

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  46. Una voce autorevole all'interno della Fraternità mi conferma che non c'è alcuna preclusione di nessun tipo alla prosecuzione dei contatti con Roma intesi al reinserimento canonico della FSSPX. Del resto, con Mons. Fellay non ancora rientrato dall'Asia (o forse appena rientrato) e nessuna prevedibile azione interlocutoria nei confronti della Curia ancora esperita, non si poteva arrivare a conclusioni negative, se non per propria convinzione personale. [ore 12:30]

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  47. No, non vanno bene tutti. C'è solo modo e modo di dire le cose.

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  48. Se non ci fossero stati dei MARGINI leggittimi di modifica mons. Fellay non avrebbe accettato il preambolo.

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  49. Questo sofisma non va certo preso sul seri.
    Ovvio che la Fraternità, come tutte le cose umane. non  è immacolata. Ma da qui alle malevole insinuazioni qui sora, che denotano le viscerali avversità di certi ambienti, ce ne corre!

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  50. Redazione di Messainlatino.it2 novembre 2011 alle ore 14:05

    Confermo don Camillo.
    Il fatto che si sia tentato di fare sparire il testo originale è, d'altronde, significativo.
    Enrico

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  51. ritengo che alla luce della nuova integrazione della Chiesa tradizionalista promossa dal S.Padre con l'indulto e con la creazione  delle fraternità sacerdotali o ordini religiosi tradizionali in seno alla Chiesa è veramente peccato grave da parte della FSSPX un rifiuto. 
    Non vedo come possono preferire il vivere fuori dalla Chiesa Cattolica piuttosto che riconoscere una coesistenza con il Vaticano II. Criticare è lecito negare no. E' come fingere che la rivoluzione francese non sia avvenuta. 
    Speravo davvero che si unissero alla chiesa di roma per poter imprimere all'interno della stessa una svolta ancor piu legata alla tradizione lavorando dall'interno dotati di tutti gli strumenti necessari per rievangelizzare non solo pochi Lefevriani ma il mondo intero.
    Il S.Padre saprà sicuramente reagire in modo adeguato. Non mi stupirei se iniziasse con un nuovo seminario tradizionale proprio a Roma e affidato alla Fraternità Sacerdotale San Pietro

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  52. troppo comodo criticare la chiesa da fuori e creare una parachiesa alternatiVa. La Chiesa Cattolica esiste ed é UNA! Bisogna migliorare quella che Cristo ci ha lasciato in eredità e non inventarsene una a proprio uso e consumo. Trovo necessario che la FSSPX rientri nella Chiesa proprio perchè solo da dentro potrà migliorarla. 

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  53. speriamo sia vero.... :(

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  54. speriamo sia vero.... :(

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  55. speriamo che sia come dice Don Camillo e la redazione mil per il bene della Chiesa e della stessa fraternità.
    Tuttavia non capisco perché alcuni si scandalizzano quand  "Simone" parla di scisma,,,l'atto di Mgr Levebvre al de là delle sue intenzioni personali  era oggettivamente di natura scismatica.  Poi il rifiuto pratico della fraternità di rifutare il Primato del Sovrano Pontifice e di dare dell'eretico a un concilio ecumenico legittimamente convocato e approvato dall'autorità pontificia è un atteggiamento sospetto di eresia...E vero che esiste di fatto degli eretici e dei scismatici  "apparentemente" all'interno della Chiesa ( ma spiritualemente ne sono separati) ma c'è una bella differenza fra questi e un movimento  organizzato che pretende che Roma ha perso la fede ( anche quest'affermazione è di natura eretica perché il SP non può errare in materia de fede e di morale)...Mi sembra sconveniente mettere la Chiesa Cattolica allo stesso livello della Fraternità nelle trattative.  Non è Roma che deve ritornare all'unità ma la Fraternità che Mgr Lefebvre aveva voluto per il bene della Chiesa e non al di fuori

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  56. <span>... che travaso di bile..., Simon de Cyrène, forse sono più cattolici gli ortodossi e i protestanti, anziché la FSSPX?  </span>
    <span>Illuminaci tu che possiedi il verbo della verità! Complimenti per la misericordia, l'umiltà e l'amore verso il prossimo che promana da questo scritto! Sei un un vero ecumenico!</span>

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  57. Ma la smetta Mic per favore, "una voce autorevole" e chi sarebbe ? I suoi comunicati sono peggio di quelli dei sedevacantisti, senza riferimenti di sorta....tutto fumo....e romanticismo!

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  58. Non direi proprio....la Casa generalizia (che negli ultimi anni non ha mai detto né sì, né no) non ha smentito il comunicato.

    Le cose ad Albano sono andate forse come dice Morgan, la Casa Generalizia ha detto che solo essa ha titolo per parlare. Ma pensa le stesse cose di Morgan, l'ha già detto pure nelle Filippine!

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  59. Ospite ultimo forse non sai che dai tempo di Mons Lefebvre ,all'inizio del Canone, tutti i sacerdoti della FSSPX offrono la Messa che stanno celebrando perchè il Signore protegga..la Chiesa, la aduni nell'unità..UNA CUM FAMULO TUO PAPA NOSTRO.. Quindi ciò che dici è totalmente falso. La Fraternità non è sedevacantista nè fa propria la tesi di Cassiciacum. Parli proprio come il Cireneo.

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  60. Non preoccuparti, Ospite delle 11:25, quando si entra in una logica settaria, le posizioni sono motivate solo a posteriori, dopo cioè che il gruppo di riferimento ha preso le sue decisioni. L'adepto si adegua. E così avverrà per la gran parte dei seguaci di Fellay.

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  61. Il fanatismo di mic in tutto il suo splendore!

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  62. guarda che quelli della fsspx sono quelli che non si sono adeguati.
    è questo il loro "problema".

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  63. Ricordo che mai, mai, mai la Chiesa ha accusato la FSSPX di eresia e, ovviamente, mai avrebbe potuto farlo, non esistendo uno iota di argomento dottrinale a favore di tale infame tesi. Chi sostiene questo argomento, oltre a essere in palese malafede, si permette di far dire alla Chiesa ciò non ha mai detto e quindi le attribuisce una colossale menzogna. Aggiungo inoltre che la Chiesa non ha mai neppure parlato apertamente di "scisma", ma solo, in alcuni documenti e indirettamente, di "mentalità scismatica", cosa sostanzialmente ben diversa (e comunque facilissima da confutare).  

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  64. @ simon
    come ho gia avuto modo di scrivere in questo blog io non sono particolarmente attratto dalla Fraternità. In essa vedo dei semi tradiprotestanti che non mi piacciono affatto.
    Bisogna tuttavia prendere atto che forse soprattutto grazie alla FSSPX si è aperto nella Chiesa un salutare dibattito, che sta togliendo al CVII la pretesa di essere un super dogma.
    Mi spiace leggere il Suo commento astioso verso la Fraternità, che legittima i Suoi avversari (altrettanto astiosi, per carità) a dire che a volte Lei fa il provocatore. 

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  65. <span>"lo vedi qui sta il punto. Degeneri sono le dottrine del Concilio, se non si va d'accordo su questo punto che accordo si fa?"</span>
    Ospite, purtroppo per lei il Papa pensa invece che il Concilio sia una legittima e ineludibile espressione della Tradizione della Chiesa. Quindi, temo di dover concludere le patenti di degenerazione che lei dà non sono cattoliche.

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  66. non ho parlato di eresia ma di sospetto di eresia...c'è una differenza ma rimane dubbiosa la loro adesione al dogma dell'infallibilità pontificia e la loro dottrina sull' adesione dovuta al Romano Pontifice   E vero che citano il SP nel Canone ma a che pro visto che da 40 anni gli disubbidiscono apertamente....Con questo non voglio assoffare la Fraternità l'approvo a 99 per cento ma c'é questo 1 per cento che non riesce a capire nell'atteggiamento di chi si proclama cattolico e penso che al di là di tutto il bene che fa la Fraternità c'é un problema che in coscienza deve essere chiarito

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  67. Sospetto di eresia? Se ci guardiamo attorno specialmente dentro la nostra Santa Romana Chiesa, di sospettati di esesia ce ne sono a iosa, alcuni poi sono palesemente eretici, ma continuano indisturbati, senza preamboli da firmare a far dannare le anime, oltretutto stipendiati e magari sono persino nelle vetrine delle Paoline ad esibire le loro eresie stampate e costose.
    Qui stiamo prendendo fischi per fiaschi, additando come eretici o sospetti tali gli unici che non si vergognano a servire pubblicamente il buon Dio. Poi che ci siano all'interno della fraternità (ma direi specialmente in certi fedeli) degli esaltati più sedevacantisti dei sedevacantisti, questo ci sta, in ogni rispettabile famiglia c'è la pecora nera, la si lasci belare e si faccia ciò che è giusto secondo il volere di Dio e il bene delle anime.

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  68. Senta Simon un qualsiasi bambinetto che va a catechismo dalla Fraternità la metterebbe in imbarazzo, tacia quando non sa cosa dire.

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  69. Condivido ogni virgola, <span>Te lucis ante terminum</span><span> </span>

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  70. l'esperienza delle fraternità di cui tu parli ci dice che non è che perché uno dice la Messa tradizionale in seno alla chiesa moderna che improvvisamente tutto cambia.

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  71. prendo atto da molto tempo che non siamo della stessa Chiesa, credo che le autorità mantengano il potere per le promesse divine e siano in realtà in una sorta di "scisma", governando la Chiesa "come dal di fuori", secondo l'intelligente espressione del Caietano

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  72. in effetti pensiamo a quelli che prima del VatII e durante per esempio attaccavano teologicamente la collegialità e poi la hanno voluta giustificare teologicamente (Staffa, Lattanzi, lo stesso Gherardini per anni). Adepti di che setta questi?

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  73. <span>Ora: il Papa, ufficialmente, NON SI ESPRIME nei termini usati da molti nei confronti della SITUAZIONE e della FEDE professata dalla SPX! Ma questi "molti", invece, FEDELISSIMI del Papa quando pare a loro, in questo caso chiudono occhi e orecchie! In questo, come nei casi che a loro conviene! E, ovviamente, si ergono a "istituzionali", istituzionalissimi! Salvo poi chiudere tutti e due gli occhi nei casi davvero scismatici ed eretici, poichè il GARANTISMO formale la fa da padrone! Finchè non c'è il documento di scomunica, tutto è permesso! Anche se si dimenticano i casi di scomuniche IPSO FACTO...</span>

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  74. <span>Quello che sperano tutti coloro che vogliono la felice conclusione di questa situazione è esattamente quello che spera il Papa: che gli elementi realmente anti-romani presenti nella SPX (e di quelli presenti in tutta la Chiesa, che ormai se ne fregano del Papa e della Tradizione?), NON VINCANO. Per questo preghiamo, SENZA APOSTROFARE LA SPX-ISTITUZIONE (composta da Sacerdoti e Fedeli che amano la Chiesa e il Papa!), come SCISMATICA O ERETICA IN BLOCCO! QUESTO NON LO HA FATTO NEMMENO IL PAPA, CHE INVECE HA UNA "MENS" CHE I SUOI "DIFENSORI" DIMENTICANO..</span>

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  75. Ha rgione.  Consacrare vescovi conto la volontà del Papa è solo il frutto di "mentalità scismatica" 

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  76. Caro Osservatore,
    ma dove mai mostrerei astio? Quando scrivo che "<span>non mi rallegro per niente",  "</span><span>ciò mi rattrista profondamente", "</span><span>come non può che rattristare qualunque cattolico</span><span> ", "</span><span>personalmente spero che sia perchè il Card. Llevada, malgrado la risposta negativa, cerchi lo stesso di trovare vie</span><span> "???</span>

    Oppure quando esprimo verità dette da Papi sulla concretezza degli atti scismatici (=scisma), delle teorie erronee circa la loro nozione di tradizione ( =eresia) : bisogna censurare la verità, Ecclesia Dei Affilcta, i disocrsi dell'attuale Santo Padre circa i problemi dottrinali, bell'eufemismo che implica la necessità addirittura di un Preambolo Dottrinale per riametterli nella Chiesa?

    Dire la Verità è Carità: questo tutte le mic e altre memory lo compartiranno. Quindi ripetendo questi fatti, ch esono verità compio la carità che loro richiedono.
    Applico poi la Mprtalium Animos alal quale tutti i contribuenti filo FSSPX di questo blog sono così afffezionati: la Chiesa non è una democrazia o un federalismo. La FSSOX essendo fuori , non è dentro l'Unica e Sola Chiesa di Cristo, quella ch eha a capo il Papa e i Vescovi in unione con lui.

    E' astioso ragionare come costoro, alla loro stessa stregua? Non è invece dimostrazione di grande empatia, visto che ragiono come loro? Oppure, li ferisce profondamente vedere dove mena il loro discorso, quando, mutati mutandis è rivolto nella loro direzione?
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  77. Caro Osservatore,
    ma dove mai mostrerei astio? Quando scrivo che "<span>non mi rallegro per niente",  "</span><span>ciò mi rattrista profondamente", "</span><span>come non può che rattristare qualunque cattolico</span><span> ", "</span><span>personalmente spero che sia perchè il Card. Llevada, malgrado la risposta negativa, cerchi lo stesso di trovare vie</span><span> "???</span>

    Oppure quando esprimo verità dette da Papi sulla concretezza degli atti scismatici (=scisma), delle teorie erronee circa la loro nozione di tradizione ( =eresia) : bisogna censurare la verità, Ecclesia Dei Affilcta, i disocrsi dell'attuale Santo Padre circa i problemi dottrinali, bell'eufemismo che implica la necessità addirittura di un Preambolo Dottrinale per riametterli nella Chiesa?

    Dire la Verità è Carità: questo tutte le mic e altre memory lo compartiranno. Quindi ripetendo questi fatti, ch esono verità compio la carità che loro richiedono.
    Applico poi la Mprtalium Animos alal quale tutti i contribuenti filo FSSPX di questo blog sono così afffezionati: la Chiesa non è una democrazia o un federalismo. La FSSOX essendo fuori , non è dentro l'Unica e Sola Chiesa di Cristo, quella ch eha a capo il Papa e i Vescovi in unione con lui.

    E' astioso ragionare come costoro, alla loro stessa stregua? Non è invece dimostrazione di grande empatia, visto che ragiono come loro? Oppure, li ferisce profondamente vedere dove mena il loro discorso, quando, mutati mutandis è rivolto nella loro direzione?
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  78. Caro Osservatore,
    ma dove mai mostrerei astio? Quando scrivo che "<span>non mi rallegro per niente",  "</span><span>ciò mi rattrista profondamente", "</span><span>come non può che rattristare qualunque cattolico</span><span> ", "</span><span>personalmente spero che sia perchè il Card. Llevada, malgrado la risposta negativa, cerchi lo stesso di trovare vie</span><span> "???</span>

    Oppure quando esprimo verità dette da Papi sulla concretezza degli atti scismatici (=scisma), delle teorie erronee circa la loro nozione di tradizione ( =eresia) : bisogna censurare la verità, Ecclesia Dei Affilcta, i disocrsi dell'attuale Santo Padre circa i problemi dottrinali, bell'eufemismo che implica la necessità addirittura di un Preambolo Dottrinale per riametterli nella Chiesa?

    Dire la Verità è Carità: questo tutte le mic e altre memory lo compartiranno. Quindi ripetendo questi fatti, ch esono verità compio la carità che loro richiedono.
    Applico poi la Mprtalium Animos alal quale tutti i contribuenti filo FSSPX di questo blog sono così afffezionati: la Chiesa non è una democrazia o un federalismo. La FSSOX essendo fuori , non è dentro l'Unica e Sola Chiesa di Cristo, quella ch eha a capo il Papa e i Vescovi in unione con lui.

    E' astioso ragionare come costoro, alla loro stessa stregua? Non è invece dimostrazione di grande empatia, visto che ragiono come loro? Oppure, li ferisce profondamente vedere dove mena il loro discorso, quando, mutati mutandis è rivolto nella loro direzione?
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  79. @ a tutti

    Il commento dell'ospite delle  07'43 mi trova sostanzialmente consenziente
    Come si puo disubbidire apertamente al Papa rimprverandogli di non essere abbastanza severo con i disubbidienti?
    Alcuni vescovi e teologi vanno a zonzo (siamo tutti d'accordo), ma rompere ufficialmente la comunione con il Papa (che è Pietro) è un atto gravissimo che annulla tutti i meriti che la FSSPX può avere.
    Punto!

    Aggiungo. ma èpossibile che molti blogger non hanno altro da fare che dare addosso a Simon? E' forse il vostro  giocattolino, o il bersaglio sul quale scaricare le vostre nevrosi/frustrazioni, ecc?  Mi sembrate dei bambini dell'asilo preinfantile! 

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