Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

martedì 4 ottobre 2011

Il capo dell'Ecclesia Dei sui colloqui con la S. Pio X

Intervista di Gloria TV a mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei








- Monsignore, lei ha partecipato al dialogo con la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Che impressione personale ha avuto di queste riunioni? A che punto siamo? Crede che arriveremo presto a una riconciliazione?
La mia impressione è sostanzialmente positiva per quanto riguarda la cordialità con cui il dialogo, il colloquio, si è svolto e debbo dire che è sempre stato un dialogo molto franco, sincero, e a tratti anche vivace, come era anche comprensibile, data la problematica e la tematica in discussione. Penso che siamo arrivati ad un punto decisivo anche se non certamente conclusivo di questo cammino, che è servito a chiarire ampiamente e in modo approfondito le posizioni rispettive nella Fraternità San Pio X e degli esperti della Congregazione per la Dottrina della Fede; ora si tratta appunto di passare ad un piano più valutativo, ad un livello valutativo dei punti controversi, per verificare la possibilità concreta di giungere al superamento delle difficoltà dottrinali e dei problemi dottrinali che si sono affrontati.

-Esiste un modus procedendi nel caso che il Preambolo dottrinale non fosse firmato?
In questo momento il testo del Preambolo dottrinale è stato consegnato a Monsignor Fellay, ai superiori della Fraternità, perché essi possano esaminarlo e dare una risposta, che noi auspichiamo nella sostanza favorevole, positiva, affermativa. C'è sempre la possibilità di chiedere alcune precisazioni, alcuni chiarimenti che da parte nostra verranno certamente dati entro tempi ragionevoli [ossia: alcune modifiche al testo del preambolo, n.d.r.]. Porre il problema di quello che succederà qualora le difficoltà dovessero essere considerate gravi, insormontabili, mi pare che sia fuori luogo. In questo momento non ci si pone questo problema.

-La Fraternità non è nata dal nulla ma come risposta a una gravissima crisi ecclesiastica soprattutto in paesi come la Germania, la Francia o la Svizzera. Questa crisi persiste. Crede che dopo un accordo fatto a Roma, la Fraternità possa coabitare in questi paesi sotto il tetto della Chiesa istituzionale?
Io risponderei semplicemente che chi è veramente e pienamente cattolico, può abitare pienamente e debitamente nella Chiesa cattolica, dovunque la Chiesa cattolica esiste e si sviluppa. Non è solo un'affermazione di principio, è un'affermazione esistenziale che corrisponde alla realtà della Chiesa cattolica. Questo naturalmente non significa che non ci siano delle difficoltà, anche a motivo della situazione critica in cui si trovano molti cattolici, il mondo cattolico, in questi ed in altri paesi, ma non credo che nella storia non si siano verificati casi analoghi e quindi la risposta è molto semplice: chi è veramente e pienamente cattolico, non solo ha diritto, ma vive bene e si trova bene nella Chiesa cattolica.

-Quali sono le ragioni dell’ostilità di molti ambienti ecclesiastici contro una liturgia che la Chiesa e tantissimi santi hanno celebrato per un periodo così lungo e che è stato lo strumento di un sviluppo spettacolare della Chiesa? [questa è la domanda che tutti ci poniamo. In realtà non vi può essere risposta soddisfacente, poiché la ragione è viscerale, non razionale: un'intera generazione di sacerdoti ha subito un capillare, pervasivo, totalitaristico lavaggio del cervello per cui tutto quel che si faceva fino al 1962 era retrogrado ed errato; quasi impossibile, ora, riparare i danni cerebrali causati da quel condizionamento pluridecennale; n.d.r.]
E' una domanda complessa perché credo che ci siano molti fattori che intervengono per comprendere questo pregiudizio così ancora diffuso contro la liturgia della forma straordinaria del Rito Antico. E' da tener presente che per molti anni non è stata offerta una formazione liturgica veramente adeguata e completa nella Chiesa cattolica. Si è voluto introdurre il principio di una rottura, di un allontanamento, un distacco radicale tra la riforma liturgica proposta, instaurata, promulgata, da Papa Paolo VI e la liturgia tradizionale. In realtà le cose stanno diversamente, perché è chiaro che c'è una continuità sostanziale nella liturgia, nella storia della liturgia; c'è crescita, progresso, rinnovamento, ma non rottura, non discontinuità, e quindi questi pregiudizi influiscono in misura determinante nella forma mentis delle persone, degli ecclesiastici e anche dei fedeli. Occorre superare questo pregiudizio, occorre dare una formazione liturgica completa, autentica, e vedere come, appunto, una cosa sono i libri liturgici della riforma voluta da Paolo VI, altra cosa sono le forme di attuazione che in tante parti del mondo cattolico si sono verificate nella prassi, e che sono autentici abusi della stessa riforma liturgica di Paolo VI e contengono anche errori dottrinali che devono essere corretti e respinti. E' questo che il Santo Padre Benedetto XVI, in un discorso all'Ateneo Anselmiano, recentemente, nella tarda primavera di quest'anno, ha voluto ancora una volta ribadire. Una cosa sono i libri liturgici della riforma, altra sono le forme concrete di attuazione che, purtroppo, in tante parti si sono diffuse e che non sono coerenti con i principi che erano stati fissati ed esplicitati dalla stessa Costituzione del Concilio Vaticano II "Sacrosantum Concilium", sulla divina liturgia.

-Il Preambolo confidenziale fu consegnato a Mgr Fellay il 14 di settembre. Un giorno dopo, Andrea Tornielli era già informato. Come mai le informazioni confidenziali del Vaticano passano così velocemente alla stampa?
L'abilità dei giornalisti è molto nota, è un'abilità di intercettare le notizie che veramente è ammirevole sotto un certo profilo ma direi che in questo caso i giornalisti, non solo il giornalista Tornielli ma anche altri, il giorno dopo hanno ripreso sostanzialmente il comunicato stampa che già informava di alcuni elementi essenziali del Preambolo Dottrinale e quindi direi che i contenuti profondi del Preambolo, nei loro particolari, non sono noti, almeno finora non sono stati resi noti, e i giornalisti non ne hanno parlato, non hanno descritto nei particolari lo svolgimento e l'elaborazione del Preambolo Dottrinale; quindi la riservatezza sostanzialmente in questo caso credo sia stata mantenuta. Spero che lo sarà anche in seguito.

-Lei, prima di far parte di Ecclesia Dei, ha avuto delle esperienze personali con la messa latina? Come ha vissuto i cambiamenti liturgici negli anni sessanta?
Le domande sono due e alla prima rispondo che, prima del motu proprio Summorum Pontificum del 2007, io non ho avuto nessun contatto con la celebrazione della messa nel rito antico e ho cominciato a celebrare la messa nel rito della forma straordinaria proprio con il motu proprio Summorum Pontificum, che ha dato facoltà perché questa messa possa essere celebrata in questa forma.
Come ho vissuto negli anni sessanta, negli anni settanta i cambiamenti? Ecco, devo dire che, come conformemente al mio modo di essere stato formato e preparato dai miei educatori nel Seminario, e soprattutto anche alla Pontificia Università Gregoriana dai miei maestri di teologia, ho sempre cercato di capire quello che il Magistero proponeva attraverso la lettura dei suoi testi, non attraverso quello che teologi o una certa pubblicistica cattolica attribuiva al Magistero stesso. Quindi io non ho mai avuto problemi nell'accettare la messa nella riforma liturgica di Paolo VI, ma subito mi sono reso conto che, a motivo di questo grande disordine che si è introdotto nella Chiesa dopo il 1968, molto spesso la messa di Paolo VI era stata deformata e veniva celebrata assolutamente in modo contrario alle intenzioni profonde del legislatore, cioè del Sommo Pontefice; quindi questo disordine, questo crollo della liturgia di cui ha parlato l'allora Cardinale Ratzinger in alcuni suoi libri e in alcune sue pubblicazioni di liturgia, io anche l'ho sperimentato abbastanza direttamente e ho sempre voluto tener separate le due cose: una cosa sono i riti, i testi del messale, altra cosa è il modo in cui viene celebrata, o veniva celebrata la liturgia in tante circostanze e in tanti luoghi, soprattutto sulla base di questo principio della creatività, una creatività selvaggia che nulla ha a che fare con lo Spirito Santo anzi, direi, è esattamente il contrario di quanto lo Spirito Santo vuole.

-Perché vale la pena promuovere la messa latina?
E' perché nella messa del rito antico sono esplicitati, evidenziati, certi valori, certi aspetti fondamentali della liturgia, che meritano di essere mantenuti e non parlo soltanto della lingua latina o del canto gregoriano, parlo del senso del mistero, del sacro, il senso del sacrificio, della messa come sacrificio, la presenza reale e sostanziale di Cristo nell'Eucaristia, e del fatto che ci sono dei grandi momenti di raccoglimento interiore, come partecipazione interiore alla divina liturgia. Ecco, sono tutti elementi fondamentali che nella messa del rito antico sono particolarmente evidenziati. Non dico che nella messa della riforma di Paolo Vi non esistono questi elementi, ma parlo di una evidenziazione maggiore e questo può arricchire anche chi celebra o partecipa alla messa nella forma ordinaria. Nulla vieta di pensare che in un futuro si possa anche giungere ad una riunificazione delle due forme con elementi che si integrano a vicenda, ma questo non è un obiettivo da raggiungere in tempi brevi, soprattutto da raggiungere con una decisione presa a tavolino, ma richiede una maturazione di tutto il popolo cristiano a comprendere entrambe le due forme liturgiche del medesimo rito romano.

80 commenti:

  1. Che il Signore ci salvi...stiamo cattolici e basta...troppo facile dare la colpa del disastro ad altro e non alla riforma, alle riforme conciliari. In Vaticano non esiste più da tempo il principio di non contraddizione. il bello è che a quello che dice non crede nemmeno mons. Pozzo, guardate come girano gli occhi

    RispondiElimina
  2. <span>è un discorso di stile ultra-politico, ultrasimile a tantissimi discorsi dei POLITICI di questo mondo, non di chi finalizza atti e parole alla salvezza delle anime, fine principale della Chiesa, oltre che causa e scopo ultimo della Croce Nostro Signore. Ormai tutta la Chiesa è politicizzata, il problema principale sono le fazioni, gli schieramenti, le larghe intese , gli oggetti da negoziare  ecc......vedremo a che punto cominceranno a negoziare i dogmi di Fede.....Miserere nostri, Domine</span>

    RispondiElimina
  3. cosa volete sono bravi a accontentare chiunque. Da Kasper a Williamson non é il compito più facile ma sono grandi esperti specialisti in ambiguità,
    ci mancherebbe, dopo 50 anni di duro esercizio per tenere in equilibrio il CVII sul filo esiguo della post-tradizione-futurista alla Cavalcoli...
    <span></span>

    RispondiElimina
  4. "chiarimenti che da parte nostra verranno certamente dati entro tempi ragionevoli [ossia: alcune modifiche al testo del preambolo, n.d.r.]"

    Ma non doveva vigere il principio di non contraddizione? Da quando in qua un chiarimento è una modifica?

    RispondiElimina
  5. hpoirot, invece, ha l'astuzia di una gallina: non ha capito che aggradire Monsignor Pozzo dandogli del volpone ecc. e attestarsi sulle posizioni più sclerotiche della retroguardia lefebvriana può solo produrre pessimi frutti. Ma hpoirot&Co continuano a dilettarsi nel loro corso d'avviamento accelerato al sedevacantismo, a beneficio - anzi a maleficio - degli sprovveduti che per eccesso di zelo segano il ramo, già precariamente attaccato alla pianta di Pietro, sul quale sono seduti.

    RispondiElimina
  6. hpoirot appartiene al piccolo ma chiassoso manipolo dei lefebvriani, più o meno camuffati ma talebanescamente integralisti, che stazionano nel blog di messainlatino per remare contro il Papa e contro l'orbe cattolico. Per loro la luce della salvezza viene da Econe e solo se Econe conquisterà Roma, Roma stessa e l'intero orbe cattolico si salveranno. E' una forma di protestantesimo settario, travestita da cattolicesimo di sempre, dove il "sempre" è una dimensione puramente mentale, tanto ideale (e questo è poetico) quando ideologica (e questo è prosaico).

    RispondiElimina
  7. Hpoirot, "<span>Roma non é in grado di scrivere 4 pagine di preambolo con chiarezza !</span>"
    ma da quale fonte inerrante ed ineffabile tu, e solo tu, hai l'assoluta certezza che il preambolo non sia scritto con chiarezza?? E in base a quale metro di giudizio? O l'hai avuto in mano?
    Oppure ti fidi ciecamente solo delle voci riportate qua e là da ambienti estremisti della FSPX, mentre qualsiasi altra voce è intrinsecamente indegna di essere considerata affidabile?

    Io, per prudenza, finché non l'avrò letto, sospenderei almeno il giudizio.

    RispondiElimina
  8. stanno chiedendo di modificare (eventualmente) il preambolo senza alterare la sostanza
    quando leggendo anche attentamente non si capisce quale sia la sostanza !!!!

    W l'evangelico SI SI NO NO  che dovrebbe caratterizzare ogni prelato!

    RispondiElimina
  9. Più che sedevacantismo, questo dello pseudo Hercule Poirot è sede vaccantismo, con due c. Hercule non ha capito la differenza tra semplicità (quella evangelica, che porta con sé mitezza, serenità, rigore e serietà) e semplicismo (il suo, che porta astio, agitazione, incontinenza e superficialità). Il suo sì sì no no è evangelico solo nel senso che assomiglia da vicino all'obiezione di chi in nome di un malinteso radicalismo pauperista voleva che un certo balsamo non fosse sprecato per Gesù, ma venisse venduto per realizzare una somma da dare ai poveri.

    RispondiElimina
  10. Ma gli accordi dottrinali non erano stati un successo ?4 ottobre 2011 alle ore 11:05

    Certo che se gli accordi dottrinali sono stati un successo (quel che ripete Mons. Fellay per non ammettere la sconfitta ), c'è da chiedersi che sarebbe successo in caso di disfatta dichiarata....

    Anacoreta

    RispondiElimina
  11. Non ci siamo intesi:
    non hai letto il Preambolo per poter esprimere un giudizio, hai solo ascoltato e letto una opinione di mons. Fellay.
    In primis, un giudizio non argomentato - e non può esserlo in questo caso, visto che il documento è secretato - è necessariamente inaffidabile, nel senso letterale.
    Secondariamente, affidarsi ad una sola campana, ed in questo caso interessata, mi sembra assai poco per considerarla verità indiscutibile e trarne delle conclusioni.

    RispondiElimina
  12. bravissima LDCaterina bellissimo intervento!!!  hai messo il dito nella piaga...

    <span>ciò che si chiede alla FSSPX deve essere applicato prima (o almeno in contemporanea) dentro la Chiesa....</span>
    ma sai LD ne siamo molto molto lontani ... padre Amorth ci ha assicurato (nel suo libro "MEMORIE di UN ESORCISTA") che vi sono oggi preti,
    vescovi e anche cardinali addetti al satanismo che celebrano messe nere in Vaticano !!!!!

    Stiamo esigendo un preambolo dalla SPX per capire se sono o no CATTOLICI mentre si pratica del satanismo in san Pietro!
    Tutti sono già cattolici senza preambolo (non solo KIKO)  ....tutti tranne la SPX.

    RispondiElimina
  13. Penso che Caterina stesse citando Enzo Bianchi, e infatti parla subito sotto di "cattivi maestri". Cmq non tema sono certo che Caterina non la pensa in quella maniera, non deve rinnegare niente, può continuare tranquillamente a credere quello che ha imparato da ragazzo ... :-D

    RispondiElimina
  14. <span>allora chiedo scusa alla blogger, ....  
    se ho letto un po' distrattamente, e spero che non sia il suo vero pensiero....  
    ma sapete che di questi tempi ne sentiamo di cotte e di crude e il caos è tale che diffidiamo dei nostri vicini di casa e parrocchiani, che da un giorno all'altro possono cambiare fede, portati qua e là da "ogni vento di dottrina" (come disse l'attuale papa) e che gli stessi pastori preti e prelati fanno proprie  dottrine una volta condannate dal Magistero Apostolico senza  doppiezze e senza confusioni politicanti.....e chi ci capisce più un'acca  ?  
    da chi andremo per trovare la Verità, solo la Verità, tutta la Verità senza commistioni, che non cambi con le mode o con i venti  di politica ecclesiale  ?  
    io mi chiedo, se  un vescovo o anche un papa , per accontentare  le necessità di compromessi politici con le  forze prevalenti che reggono di fatto la barra del timone , dirige i suoi discorsi una volta a ds, una volta a sn, una volta nonsisadove, (a zigzag, e anche divergente dalla Dottrina di sempre, a fini di compromessi e aggiustamenti opportunisti col potere) di chi ci dovremo fidare  ?...qua  mi sembra che  si cammini tutti in terreno melmoso, non più stabile come una volta....anzi temo che siano sabbie mobili di collusione con tutte le menzogne similpolitiche e mondane che una volta la Chiesa teneva ben lontane da sè....</span>

    RispondiElimina
  15. Redazione di Messainlatino.it4 ottobre 2011 alle ore 12:14

    Caterina stava effettivamente citando Enzo Bianchi. <span>Non è</span> dello stesso avviso.
    Quello di "aldiqua" è un esempio di quanto irragionevoli, purtroppo, si diventa a volte di fronte ad un computer. Pare che non ci si preoccupi nemmeno di capire quello che effettivamente si è letto, prima di fiondarsi a rispondere con toni sovreccitati. Prego di ponderare bene i propri interventi, prima di lasciarsi andare a reazioni viscerali: il clima del blog ne guadagnerà.

    FZ

    RispondiElimina
  16. <span>lei ospite, che pare conoscere il Vangelo A MENADITO, mi dica un po'....  
    quando Pietro  propone a Gesù di   cercare  un compromesso col potere, per non farsi condannare e scampare la morte di Croce, se lo ricorda come gli ha risposto Nostro Signore   ?  
      Vattene da me, Satana  ! tu mi sei di scandalo, perchè ragioni  secondo gli uomini, non secondo Dio  !  
    -------  
    allora, egr.  maestro del Vangelo, mi spieghi se Gesù in quella risposta sta mancando di amore, mitezza ecc....verso Pietro, chiamandolo proprio SATANA !  
    o forse, come molti di voi dicono, Gesù qui  è stato un vero  FANATICO E INTEGRALISTA, mi pare...no ?  
     
    ....dica  dica pure....mi sa che devo imparare daccapo tutto quello che ci hanno insegnato per 19 secoli, su tante pagine del Vangelo ben rivisitate  dai nuovi catechisti alla moda.... (moda  del   tuttovabene che Dio è solo bbuono  e  non  vuole che nessuno si penta nè che vada  con Lui sulla Croce, scegliendo  LUI  contro il mondo con i suoi poteri paiceri e compromessi....; e neanche vuole conversione dai peccati, e forse si può amare   nella stessa misura Cristo e satana , chissà....questo è il cristianesimo moderno, aggiustato sui nostri piaceri e compromessi col potere e col <span>pensiero dominante.....)</span></span>

    RispondiElimina
  17. grazie del chiarimento, ho già chiesto scusa. Almeno spero di poter concordare con la blogger su molti punti !

    RispondiElimina
  18. Ringrazio la redazione per essere finalmente intervenuta.
    La serena lettura del blog è infatti impeditata da un paio di persone arrabbiate per principio, che sparano ad alzo zero spesso senza non aver neppure compreso cosa leggono. Mi par di capire che ce l'abbiano con i neocatecumenali. Se la prendano semmai con loro e non travisono continuamente le loro accuse su tutta la Santa Chiesa.
    Grazie.

    RispondiElimina
  19. Da qualche settimana in qua non posso fare a meno di notare il salto di qualità nella direzione presa da MIL: quest'intervento di Mgr Pozzo ne è un luminosissimo esempio. Grazie redazione per questi momenti di gioia!

    L'intervista di Mgr Pozzo ci riempie di cristiana speranza e ci fa intravvedere la profonda volontà della Santa Sede del ritorno della FSSPX: tutti punti sono stabiliti, c'è un sì per un sì e un no per un no. La Chiesa Mater et Magistra si è pronunciata con chiarezza, bisogna da parte nostra solo aumentare le preghiere e offrire delle Sante Messe affinchè i responsabili ufficiali della FSSPX abbiano il coraggio del loro stesso desiderio di conversione a Roma e di amorosa e umile sottomissione al Magistero.

    L'ultimo articolo di don Pfluger, dietro un linguaggio apparentemente un po' arrogante per essere lo stesso accettato dalle prorie truppe che sennô non capirebbero, già manda tutti i segnali positivi da parte sua e lui è uno dei massimi dirigenti della FSSPX. (http://www.dici.org/actualites/tradition/stuttgart-entretien-avec-m-labbe-niklaus-pfluger/)

    Quindi rallegriamoci e preghiamo perchè tra il 7 e il 9 i vertici della FSSPX si riuniscono ad Albano per discutere di questa bellissima proposta che la Chiesa fa loro. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

    RispondiElimina
  20. <span><span><span>ma mons Pozzo l'ha vista la messa di domenica scorsa (ieri) nella città di santa Giovanna d'Arco, </span></span></span><span><span><span>a Orleans </span></span></span><span><span><span>?</span></span></span>
    http://www.youtube.com/v/RaaqlSiqldY" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
    <span><span><span>  e </span></span><span><span></span></span><span><span>a loro non lo chiede il preambolo per essere cattolici ?  </span></span></span>
    <span><span><span></span><span>neanche un preambolino piccolino ? ... vuoi dire non ce ne ha neanche mezzo nel cassetto per chi non é SPX ?
    </span></span></span>

    RispondiElimina
  21. Mi riferisco a Caterina:
    <span>Il discorso di chi ha scritto queste righe è logico e sacrosanto. Tuttavia non mi pare realistico porre 'condizioni' a Roma; ma occorre tanto discernimento e tanta umiltà da parte della FSSPX per entrare in campo e operare per quel che essa è, con l'aiuto del Signore.  
    Poiché non è pensabile di poter estirpare certa gramigna, nemmeno si può lasciare la Chiesa in questa situazione di apnea. Le cose non cambiano da sole né possiamo cambiarle noi: dobbiamo renderci disponibili, noi e la FSSPX, perché il Signore possa servirsi dei Suoi fedeli per raddrizzare ciò che è sviato secondo la Sua volontà..  </span>

    RispondiElimina
  22. Comunque so che Caterina parla dal cuore e  quel che dice lo condivido in pieno.
    Ho scritto il post precedente mettendomi nell'ottica della FFSPX...

    RispondiElimina
  23. HPoirot e company.
    Ricordate quando vi dicevo "Bisogna fare terra bruciata intorno ai ......."
    Ecco, quel momento è arrivato!

    RispondiElimina
  24.  perché il Signore possa servirsi dei Suoi fedeli per raddrizzare ciò che è sviato

    avanzo una piccola obiezione su questo:
    e chi l' ha detto che il Signore non si sta GIA'  servendo di quei fedeli ma anche di tanti altri  sconosciuti  ai media, ai nostri dibattiti -oserei dire sconosciuti a se stessi- in quel Mistero inafferrabile da parte nostra, che è il Corpo Mistico, con la Sua economia di salvezza, non controllata nè monitorata da nessuno di noi  ?

    RispondiElimina
  25. <span>Poirot, ormai abbiamo tutti ben chiaro, purtroppo che il discorso di Roma è ambiguo, come ambiguo è il linguaggio conciliare. Non lo rigettiamo in toto perché non è realistico tornare a Trento e bisogna discernere quel che è buono.  
    Dal concilio molta acqua è passata sotto i ponti. La Verità è oscurata ma non respinta. Il nostro impegno è prodigarci per ripareggiarla con l'aiuto del Signore e, concretamente, con il Santo Sacrificio e relativa pastorale... Per questo occorrono i rinforzi!</span>

    RispondiElimina
  26. <span>Gli incontri sono stati un successo, per il solo fatto che hanno 'stanato' il Vaticano dall'assolutezza sul conciliio; tant'è che ha riconosciuto ufficialmente, cosa mia vista e mai udita, che di certe cose è lecito discutere, si potrà e dovrà continuare a discutere. E, se è lecito discutere, significa che gli argomenti addotti sono fondati, e quindi vanno tenuti in considerazione.</span>

    RispondiElimina
  27. Direi intervista magistrale.

    RispondiElimina
  28. Ma lui, Ireneo, pende dalle labbra di Fellay. Diversamente da Pio XII, hpoirot è convinto che la cattedra di Pietro sia stata stabilita, o meglio sia migrata, in Svizzera, a Econe. La presenza di hpoirot è molto importante qui, perché illustra assai bene i percorsi mentali del lefebvrianesimo più radicale e aggressivo e aiuta i tradizionalisti di buona volontà, quelli fedeli al Papa e alla Chiesa, a capire con chi e con che cosa ci si può trovare a che fare quando in nome di una causa apparentemente identica.

    RispondiElimina
  29. egr. hpoirot, ha tutte le ragioni ! Ma meglio essere perseguitati (anche dai legittimi pastori della Chiesa) o almeno trattati ingiustamente (questa di chiedere di firmare un preambolo, a chi ogni giorno prega: "credo . . . tutto ciò che la Chiesa mi propone a credere", quando tantissimi cristiani,"riconosciuti canonicamente", crede solo a ciò che vuole, è una grande ingiustizia) perchè si è in pochi, ma nella Verità , che essere non condannati, o addirittura blanditi perchè si è nell'errore, ma si è in tanti, e quindi si è "temuti".

    RispondiElimina
  30. Sono perfettamente d'accordo. Tra i "Suoi fedeli" non intendevo considerare me + i tradizionalisti + la Fraternità; ma proprio i "Suoi fedeli" tout court, la maggior parte dei quali ci sono sconosciuti. 
    Tuttavia, è anche possibile ragionare partendo dalla nostra consapevolezza, senza troppo presumere di noi, perché la fedeltà è qualcosa di serio e ache da conservare e da chiedere pregando e soffrendo.

    RispondiElimina
  31. Nessuno ce l'ha con i neocatecumenali, che non vedo cosa c'entrano in questo momento. Di solito chi interviene lo fa proprio per preservare i neocatecumenali dall' "arroganza dei suoi leader" (l'ha detto in vesscovo non lo dico io). Di fatto oggi, nella Chiesa, molte anime sono deformate e tratte in inganno da insegnamenti e prassi 'spurie'... Conosco l'obiezione: sono 'approvati'; ma approvazione non equivale a perfezione e fedeltà: questa si guadagnono sul campo e con l'obbedienza, non solo proclamata, al Papa.
    Quanto alla Redazione che è intervenuta in favore di Caterina, me ne compiaccio anch'io. Non mi compiaccio quando non interviene in altre occasioni, di mancanza di rispetto ben peggiori. Qui si trattava di un semplice educato fraintendimento. Ma so anche che non si tratta sempre dello stesso 'moderatore'.

    RispondiElimina
  32. continuità del concilio4 ottobre 2011 alle ore 15:51

    <span>scusi, deluso , ma che sta dicendo ?  
    quella frase del CREDO  cattolico lo sa che cosa riguarda ? .... mi pare che riguardasse solamente  i DOGMI di Fede, non altra roba,  che sia più o meno "conciliare", e  assurta arbitrariamente a dogma  ! o qualsiasi strana cosa venga in mente a qualcuno ...in vista di Assisi3 e della religione-senza-nome e senza Santi e senza la Madonna,  che stanno per propinarci ad Assisi; e lei  sarebbe pronto a firmare una specie di  patto che non si sa a che cosa obbliga, perchè non si è spiegato con chiarezza  ?  
    questa storia mi ricorda molto da vicino quella specie di ricatto che hanno fatto a certi gruppi stabili: obbligo di firmare l'accettazione del concilio21.mo,  conditio sine qua non per avere la Messa antica : è la stessa situazione, nè più nè meno ....e fa il   paio con l'art. 19  : preciso, <span>stessa  stoffa, stesso sarto  !</span></span>

    RispondiElimina
  33. continuità del concilio4 ottobre 2011 alle ore 16:04

    <span><span> tant'è che ha riconosciuto ufficialmente, cosa mia vista e mai udita, che di certe cose è lecito discutere,</span></span>

    indubbiamente questo è un successo, dove si può davvero ravvisare che lo Spirito Santo opera, sia pure in modo insondabile e non-monitorabile, e non resta a guardare  impassibile lo sfacelo, come le indifferenti stelle di Cronin ....se Dio vuole !
    (avvia e sospinge il Corpo Mistico alla Croce, sulle orme del Capo, ma gli prepara anche la Resurrezione....)

    RispondiElimina
  34. A forza di leggere certi interventi mi è venuto una curiosità: quali saranno mai le persecuzioni cui i loro autori dicono di essere sottoposti?

    RispondiElimina
  35. continuità del concilio4 ottobre 2011 alle ore 16:13

    tanti  blogger che spesso , sul web,  con ottime intenzioni, ricordano  il famoso passo di S. Paolo sulla CARITA' , omettono quasi sempre (chissà perchè....) la frase finale, che è fondamentale:
    "la Carità .......<span>La carità è paziente, è benigna la carità;...... non si adira, non tiene conto del male ricevuto, </span>
    <span>non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità."</span>
    dunque: ......si compiace della VERITA'.... si compiace della Verità.......
    non si compiace certo delle ambiguità e delle menzogne : ma questa  strana e inspiegabile   dimenticanza la si osserva facilmente nei discorsi  "caritatevoli-a largo spettro", dentro la Chiesa, da circa 50 anni .....

    RispondiElimina
  36. continuità del concilio4 ottobre 2011 alle ore 16:20

    <span>e lei come pretende di conoscere la vita privata di ciascun blogger, familiare, sociale e spirituale, che Dio soltanto conosce e misura, assegnando a ciascuno la Croce e le spalle per portarla, croce di tante specie, materiale, morale, soprannaturale  ?  
     
        gnothi sautòn !  (se ne sei capace....)</span>

    RispondiElimina
  37. Ops. Chiedo Venia. Evidentemente chi scrive qui è GESU' CRISTO IN PERSONA!

    RispondiElimina
  38. <span>Beh, mic, almeno abbiamo avuto la conferma che l`occhio del moderatore vede e legge i commenti e che dunque certi exploit non gli sono sfuggiti e che dunque ancora se li ha lasciati è perchè li ha considerati  Ok malgrado i ripetuti richiami secondo i quali le offese non sarebbero state tollerate....</span>

    RispondiElimina
  39. Ma gli accordi dottrinali non erano stati un successo ?4 ottobre 2011 alle ore 17:39

    Guardi cara Mic che il discorso l'ha apetro Benedetto XVI nel 2005 e la critica del Vaticano II era già negli statuti del Buon Pastore, poi ci fu il grande testo di Mons. Gherardini, quindi non ci stia a raccontare che la messa in discussione del Concilio è merito delle discussioni.

    Questo il testo che Roma nel 2006 ha chiesto all'IBP

    "A proposito di alcuni punti insegnati nel Concilio Vaticano II o concernenti alcune riforme posteriori della liturgia e del diritto, e che ci sembrano difficilmente conciliabili con la Tradizione, noi ci impegniamo ad un’attitudine positiva di studio e di comunicazione con la Sede Apostolica evitando la polemica. Questa attitudine di studio vuole partecipare, per mezzo di una critica seria e costruttiva, alla preparazione di un’interpretazione autentica dalla parte della Santa Sede su questi punti del Vaticano II”

    Mons. De Gallareta invece andava a Roma solo per convertirla....pagliacciate gallicane!

    RispondiElimina
  40. NSGC rimase solo ( umanamente ) nel Getsemani!

    E' facile rimanere soli percorrendo la strada stretta !

    QUesto solo per avvisare alcuni buontemponi.......

    RispondiElimina
  41. Si sbaglia, caro Luna nel Pozzo. Poirot dice delle stupidaggini di portata colossale, ma non è vero che se le è inventate lui.

    Poirot dice quel che dice <span>Mons. Fellay nelle fase lunare</span>   ;)  <span>sedevacantista</span> (o quantomeno "celodurista"), mentre la Mic dice quel che dice Mons. Fellay nella fase lunare accordista.

    In fondo tutti e tre (Poirot, Mic e Luisa) seguono la Fraternità.....

    RispondiElimina
  42. Monsignor Pozzo dice che chi è veramente e pienamente cattolico, non solo ha diritto, ma vive bene e si trova bene nella Chiesa cattolica ma ammette che molti cattolici si trovano in una situazione critica, ebbene questa situazione critica che è, senza "masticare le parole", lo scempio liturgico e dottrinale, la ribellione e il tradimento di troppo chierici, la confusione creata dai diversi cattivi maestri e dai loro magisteri alternativi, fa sì che se è vero che un cattolico è a casa sua nella Chiesa di Cristo, che quella è la sua casa, è anche vero che può sembrare una forzatura pretendere che stia comunque bene, come lo sarebbe pretendere che non sarebbe veramente e pienamente cattolico chi esprimerebbe sentimenti di sconforto, di malessere, condividerebbe dubbi e incomprensioni.
    Sono cattolica e la Chiesa cattolica è la mia "casa", sto bene in questa casa nel senso che non mi verrebbe  all`idea di abbandonarla, di "traslocare", so che non potrei e non vorrei essere altrove ma, dolente di dirlo, non mi ci sento bene sempre e comunque.

    RispondiElimina
  43. Alla faccia del successo degli accordi dottrinali !!4 ottobre 2011 alle ore 17:52

    Poirot ha ragione quando dice che ripete le corbellerie di Mons. Fellay !

    Troppo comodo, come Mic, spalleggiare la Fraternità accordista, tacendo che sono i superiori ad aver creato un clima di diffidenza verso Roma e che ha la faccia tosta di raccontarci che gli accordi sono andati bene....

    Ma se non è chiaro manco un foglio di due paginette di quaderno !! 

    Anacoreta 

    RispondiElimina
  44. hpoirot come hai ben citato:
    "vale più il poco di bene che si può fare a Roma, che il molto bene che si può fare altrove...  "

    Capisco il tuo sgomento per le ultime di Germania, ma personalmente dopo l'acme raggiunto con: Approvazione dei Neocat, le eresie e i cedimenti morali di "luce dal Mondo", Belem, e gli Ebrei "fratelli Maggiori prediletti che rispettano i nostri stessi Comandamenti", non mi sgomenta più nulla di questi ultimi pontificati.

    Nei colloqui è ben evidenziato tutto il pensiero della Fraternità in modo chiaro e netto. Sottoscrivere qualsiasi tipo di preambolo significa ribadire quel che è ampiamente sviluppato in questi colloqui.

    Il metodo "bonaiuti" ha scardinato la fede, ma non ha spento la fede custodita a Roma dai piccoli nascosti. Questo stesso metodo deve essere riapplicato per ristabilire l'ordine perenne della FEDE ROMANA E CATTOLICA.

    Tutto ciò noi probabilmente non lo vedremo, ma le generazioni future sì.

    Io ho grande fiducia in Mons. Fellay! So che Roma è nel suo cuore come Roma è nel cuore di ogni cattolico...

    Preghiamo e attendiamo!

    RispondiElimina
  45. Mons. Gallareta convertirà Roma4 ottobre 2011 alle ore 18:02

    <span></span>
    <span>Mons. de Gallareta il 19 dicembre 2009 nel corso della nota omelia a la Reja disse che la delegazione andava «<span>semplicemente a dare una testimonianza di fede</span><span>» o ancora «</span><span><span>andiamo fin là </span><span>(a Roma ndr)</span><span> per predicare, così come sto predicando a voi</span></span><span><span>» (!).</span> Questi non condivisibili toni s’univano alla perentoria dichiarazione: «</span><span>noi sappiamo molto chiaramente quello che non abbiamo assolutamente l’intenzione di fare : primo, cedere sulla dottrina e secondo, fare un accordo puramente pratico</span><span>».</span><span> </span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2011/04/la-necessita-teologica-ed-ecclesiale-di_16.html</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>Ecco i toni di Mons. De Gallareta, poi non date la colpa al povero Poirot !</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>Anacoreta</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span></span></span>

    RispondiElimina
  46. Cara Mic,

    potrebbe gentilmente sottoscrivere questa frase o pubblicarla sul suo blog?

    "<span>Io Mic, se Mons. Fellay non firmerà un accordo che in coscienza può essere firmato, abbandonerò la difesa della Fraternità e consiglierò gli altri d'abbandonarla"</span>
    <span></span>
    Vorrei tanto capire se lei crede alla necessità d'un accordo o se fa finta. Le ho già posto questa domanda, ma non ha potuto rispondere sempre occupata dalla strenua difesa dell'indifendibile.

    RispondiElimina
  47. Ma certo! Ma si facessero eco DAVVERO dei TONI dei Vescovi della SPX, principalmente del superiore! PERCHE' INSEIME A QUEI TONI PERENTORI NON VENGONO ESALTATI, ALLA PARI, ANCHE QUESTI CHE HO CITATO? CHE FACCIAMO, CITIAMO SOLO I TONI CHE CONVENGONO AD UNA CERTA IDEOLOGIA? E poi diamo la colpa ai Vescovi della SPX se esisonto certe ideologie nella fraternità? La realtà è che proprio per non "scontentare" queste ideologie, per non scontentare all' "improvviso" queste ideologie, i Vescovi (per quelli che fanno tanto appello al parlare sì sì no no!) non traggono le giuste conseguenze dalle loro posizioni GIUSTAMENTE ROMANE. Le posizioni dei Vescovi (eccetto Williamson) sono GIUSTE. Sono ROMANE. Ma per evitare di scontrarsi frontalmente con le posizioni oltranziste, che fanno capo a Williamson ma non solo, allora tirano il freno ogni tanto!

    In passato i Vescovi hanno attaccato più volte Roma, e proprio perchè Roma si nutriva di questi attacchi per stigmatizzarli, non hanno fatto nessuna attenzione ai toni. Oggi la situazione è cambiata e non è uguale a IERI ! Non si può pensare di GIUSTIFICARE certi toni perchè "ieri" erano i toni "normali" della SPX! A parte il fatto che non è così. Almeno non è sempre stato così (ad esempio se c'era tutta questa anti-romanità, anche col "contestatissimo" GPII, allora che ci sono andati a fare al Giubileo? A cambiare aria?).
    Poi: che vogliamo fare? Vogliamo fossilizarci facendo finta che la situazione non si sia sviluppata, non sia "evoluta"? Che le cose non stiano oggi in modo diverso? Se vogliamo fare questo "gioco", allora lo si faccia pure. MA CHI LO FA deve prendersene le responsabilità. Chi ragiona come se nulla fosse cambiato, deve prendersi le resposnbabilità di questa posizione. E se i Vescovi non prenderanno il giusto coraggio, anche rischiando di perdere una parte del loro consenso interno, allora la situazione si cristallizzerà a danno di tutti!

    Come per la Chiesa tutta, nella SPX, lo ripeto, esiste LO STESSO IDENTICO PROBLEMA DI SPINTE DIVISIVE!

    RispondiElimina
  48. E lei, Anacoreta, chi e che cosa segue?

    RispondiElimina
  49. Guardi ...deluso i miei interventi sono anch'essi dovuti a stanchezza, sono stanco di vedere sempre la stessa ingiustizia ... non chiedo smettano le persecuzioni ma almeno che siano solo i progressisti a darci la caccia, non gli incondizionati del CVII che vanno allla messa VO ma sono ormai molto più agguerriti contro la SPX che contro tutti i progressisti messi insieme...

    Quanto al preambolo io parlo da semplice fedele e posso dire con certezza assoluta che seguiro' MgrFellay qualunque sarà la sua decisione ...
    Ho le mie preferenze ma non contanto nulla e scompariranno come fumo il giorno della decisione ufficiale. Qualunque sia l'esito !

    RispondiElimina
  50. Quello che dici è solo parzialmente vero. Perchè la possibilità di mettere in discussione il Vaticano II, è USCITA FUORI, in un certo senso, solo ora. Una nota Vaticana, quella realtiva al "preambolo" sottoposto alla SPX, dice A TUTTI ( e non solo ai tradizionalisti) che il VATICANO II E' CRITICABILE E PERFINO RETTIFICABILE (quello che è stato detto all'IBP). Il discorso relativo alla SPX ha il merito di portare all'attenzione di TUTTI un fatto che, anche se è sempre stato nei termini che conosciamo, non era affatto all'attenzione di tutti.

    Certo, anche oggi i più ignorano molto. Ma l'ufficialità di certi atti non è certo qualcosa di secondo piano. O no?

    RispondiElimina
  51. :-[  caro hpoirot... soffriamo TUTTI di queste situazioni gravissime, ma questo non deve diventare il cavillo o il capro espiatorio per la FSSPX per non fare la propria parte ACCANTO E CON IL PAPA.... :-[  la FSSPX non può vivere di vita propria e abbiamo bisogno gli uni degli altri....
    comprendo anche che quanto ai tempi in cui si realizzerà la comunione integrale, sarà anche VOLERE DIVINO e della Dolcissima Madonna del Rosario che in questi giorni veneriamo in modo speciale... già pregusto che il giorno 7 qui a Venezia grazie a Benedetto XVI potremmo onorarla con quella Forma che tanto purificò i Santi di tutti i tempi.... ecco, quel giorno SAREMO UNA COSA SOLA caro hpoirot... teniamolo a mente.... e cantiamo insieme il Te Deum....

    dell'intervista di mons. Pozzo suggerisco anche le bellissime ed incoraggianti espressioni che ha usato qui:

    Questo naturalmente non significa che non ci siano delle difficoltà, anche a motivo della situazione critica in cui si trovano molti cattolici, il mondo cattolico, in questi ed in altri paesi, ma non credo che nella storia non si siano verificati casi analoghi e quindi la risposta è molto semplice: chi è veramente e pienamente cattolico, non solo ha diritto, ma vive bene e si trova bene nella Chiesa cattolica.

    ;)

    RispondiElimina
  52. :'(  senza alcun dubbio mic, senza alcun dubbio!!
    ma appunto come dici, non possiamo.... è volontà del Signore che si conviva con la gramigna.... non possiamo estirparla, ma Roma può intervenire e lo sta facendo, solo che è ancora poco anche perchè certi interventi sono mirati altrove e non in quella direzione dove la gramigna, proprio perchè INDISTURBATA, prolifica....
    io non so come si potrà risolvere la situazione e prego come voi e con voi, perchè non oso neppure pensare quale pesante croce abbia oggi la nostra Gerarchia.... sono uomini e come tali hanno bisogno della nostra preghiera e del nostro continuo SOLLECITARLI AL BENE....
    ma sono certa che alla fine la ragione prevarrà sull'ingiustizia.... affidiamo le buone intenzioni agli Angeli Custodi affinchè le facciano conoscere a chi di dovere.... :)
    coraggio, su!

    RispondiElimina
  53. <span>anch'io ho grande fiducia in Mons. Fellay!
    </span>

    RispondiElimina
  54. <span>si ma nell'intervista mons. Pozzo dimentica di dire (insieme al fatto che il preambolo é molto confuso) che anche <span>chi è pienamente ANTI-cattolico,
    ha diritto, vive bene e si trova bene nella Chiesa cattolica
    .  </span>Stile prettamente conciliare : una cosa e il suo contrario! </span>

    <span>In realtà la risposta di Pozzo é "</span><span>molto semplice" </span><span>come dice lui perché é una frase da politicante, senza rischi né impegno adatta a tutte le situazioni:</span>
    <span>"chi è veramente e pienamente cattolico ha diritto di vivere bene nella Chiesa cattolica" bella scoperta!  </span>

    <span>é una frase lapalissiana, ridondante e valida e per tutte le epoche ...</span> detta da lui a me suona quasi come una minaccia:
    chi non accetta il CVII non é cattolico e se ne sta fuori (e sono sicuro che il cireneo l'ha letta cosi' !)
    poi sul fatto che chi non accetta tutti gli altri concili TRANNE il CVII resta CATTOLICO DENTRO ... SILENZIO DI TOMBA perché le pulci si fanno SOLO e SOLTANTO alla SPX.

    E' la regola (la sola) di 50 anni di post-concilio...

    RispondiElimina
  55. Telepace, emittente cattolica indipendente.

    RispondiElimina
  56. Anacoreta - voi siete matti4 ottobre 2011 alle ore 21:41


    "<span>Gli ebrei sono i nostri fratelli maggiori", l'ha detto pure Mons. Fellay</span> per calmare la stampa dopo Williamson.

    Se lo dice Benedetto XVI allora il Papa è relativista, se lo dice Mons. Fellay è atto di prudenza....

    VERGOGNATEVI

    Io ho grande fiducia nella Chiesa di Cristo e nel Suo Augusto Vicario

    RispondiElimina
  57. Ma, per rivolgermi ai fedeli della SSPX che sono presenti...4 ottobre 2011 alle ore 21:57

    Anch'io ho fiducia che la SPX prenderà la decisione giusta, e cioè accetterà il Preambolo solo nel caso in cui sia effettivamente accettabile, e non comporti un tradimento della Tradizione, ma mi domandavo se le cose non andassero così e la SPX tradisse la Tradizione accettando un accordo che le impedisce di proseguire la giusta battaglia del suo fondatore per la fede di sempre come finora ha sempre fatto...
    Cosa bisognerebbe fare a quel punto secondo voi??
    Si potrebbe prendere in considerazione l'idea di passare tra i sedevacantisti, anche se certe loro posizioni ci sembrano un po' esagerate??

    RispondiElimina
  58. Un modo poco originale per non rispondere.

    RispondiElimina
  59. infatti, egr. "continuità del concilio",  sto dicendo, ma forse non sono stato chiaro, che nessuno può chiedere altro ,per essere cattolico, che "credere a quello che il Magistero infallibile, ordinario  o straordinario che sia, ha stabilito inequivocabilmente da credere. Le novità del Vaticano II, sono,  per  loro autodefinizione , "pastorali". Possiamo ossequiarle (con l'intelletto e la volontà) e firmare questi "ossequi" quanto vogliono. Sono formalità che non possono impegnare la nostra fede, servono solo a far contenti contenti "loro". Se si contentano di una firma su un testo (preambolo) che non può impegnare a niente di veramente importante, e contentiamoli . . . contenti loro ! Per il resto ho sempre sostenuto che i cosidetti "lefebvriani" sono più obbedienti al Vaticano II di tantissimi altri. La FSSPX non mette in dubbio i riaffermati (nell'ultimo Concilio) dogmi definiti, cosa che non posso assolutamente escludere per tanti altri (per i quali "la pacchia" finirà davvero . . . e gli auguro che non finisca quando dovranno presentarsi al giusto Giudice). Ragion per cui , pochi stanno con Pietro (intendo il Magistero "vero" del Vaticano II e dei Papi susseguiti a quella "mediocre" assise - il giudizio non  è mio, ma di un tal cardinale Ratzinger - ) quanto ci stanno i cosidetti "lefebvriani". Allora, può darsi, che Pietro ( = Benedetto XVI,e , conseguentemente, la Chiesa, e conseguentemente il Signore, siano presenti ad Econe in maggior misura che in tante curie episcopali(ane), seminari e facoltà teologiche "canonicamente riconosciuti". Preghiamo che la FSSPX firmi tutti i preamboli che (ingiustamente) vogliono che firmi.Se qualcuno ci rimetterà (davanti a Dio) saranno soltanto i suoi nemici . . . così terrorizzati che la FSSPX venga riconosciuta per  quello che è. Coraggio fratelli lefebrviani, firmate . . . e continuate a rimanere fedeli, nonostante l'odio ce si scatenerà su di voi. A lode di Cristo e . . . conforto del deluso che non sarà più tale!

    RispondiElimina
  60. Caro Anacoreta, le avevo risposto ma non vedo traccia del mio post.
    Mi tocca riformularlo. 
    Non so come andranno le cose, anche se ovviamente mi auguro che la Fraternità possa rientrare, canonicamente; il che signifcherà non dover scendere a compromessi.
    Se Fellay non sottoscrivesse un accordo - e Dio non voglia per il bene della Chiesa e di tante anime - non potrei consigliare a nessuno di abbandonare la fraternità. Non mi sembra un mio compito e non vedo perché dovrei attribuirmelo.
    Per quanto mi riguarda, continuerò nella difesa della Fraternità finché in essa riconosco il mio stesso sentire cattolico, anche se rimango in questa Chiesa, nonostante sia sempre più irriconoscibile, continuando a pregare e a soffrire, ringraziando il Signore finché riuscirò a trovare una S. Messa come Cristo comanda, sperando che i kilometri che devo percorrere ogni domenica non debbano aumentare.
    Per il resto, sono un elettrone libero, non appartengo a conventicole, non ho interessi, non inseguo progetti; per cui mi sento libera di esprimermi secondo coscienza, illuminata dalla Fede e formata nella e dalla Chiesa (uno dei miei Maestri è Gherardini). Tutto qui.

    RispondiElimina
  61. P.S. Spero che non sparisca anche questo.

    RispondiElimina
  62. Anacoreta - voi siete matti (o forse no)4 ottobre 2011 alle ore 22:15

    Guardi leggendo il suo intervento mi sono detto : "questo è matto", poi invece ho visto la profonda coerenza del suo discorso.

    <span>Questa cieca fiducia nella Fraternità può conduce dal settarismo al sedevacantismo</span>. Il suo discorso ne è prova.

    RispondiElimina
  63. certi "tradizionalisti" sono spassosi, sembrano fare qualche gioco di ruolo o una partita a monopoli......sembra quasi non avvertano l'enormita' di quello che dicono....questo qua' sopra ipotizza di passare con i sedevacantisti........ i custodi della tradizione e dell'ortodissia.....i fedeli alla Chiesa Cattolica Apostolica di Roma......che gabbia di....... =-X

    RispondiElimina
  64. <span>se le cose non andassero così e la SPX tradisse la Tradizione accettando un accordo che le impedisce di proseguire la giusta battaglia del suo fondatore per la fede di sempre come finora ha sempre fatto</span>

    Non sragioniamo e utilizziamo il buon senso... ti pare possibile questa tua paura? "Non diamo occasione al diavolo..."

    e poi giusto per dilra francamente il Sedevacantismo è la "via breve" quella che vuole fuggire dallo scandalo e dalla Croce... il Sedevacantismo così come è formulato è inaccetabile e insopportabile alla ragione, e fortemente pericoloso per la fede. Per chi vuole consiglio di rileggere cosa ha detto l'ottimo don Curzio (già della Fraternità ed ex sedevacantista) al riguardo: (qui tesi 1)  (qui tesi 2)  (qui tesi 3)  (qui tesi 4) . A mio avviso queste tesi spiegano in modo perfetto del perchè la FSSPX ha intrapreso questo cammino che non potrà non fociare a Roma!

    RispondiElimina
  65. Ma, per rivolgermi ai fedeli della SSPX che sono presenti...4 ottobre 2011 alle ore 22:37

    L'unica cosa forse è pregare e sperare che tutto vada bene...
    Alla fine la Chiesa tornerà alla Tradizione, anche grazie alla SPX. e tutto si risolverà.
    La crisi è grave, ma non è ancora irreparabile alla fine.
    Credo che abbiate ragione che la cosa giusta alla fine è avere fiducia...
    Anch'io credo che la SPX non tradirebbe mai la Tradizione, e se anche lo facesse, nonostante adesso mi sto ponendo il dubbio, non passerei mai tra certa gente...  poi bisogna aspettare e vedere che succede...
    Effettivamente le posizioni dei sedevacantisti mi sono sempre sembrate assurde, e ho sempre rifiutato di accettarle.
    Tuttavia io avevo degli amici che prima frequentavano la SPX e poi sono passati tra i sedevacantisti, così dopo quell'episodio ho rotto i contatti con loro... ma mi sono sempre chiesta come mai avesse fatto quella scelta... e alla fine mi sono detta che hanno soluzione più facile e ovvia... voglio nessuno si stupirebbe di tutti gli scandali che sono accaduti negli ultimi anni, e degli abusi ed errori compiuti, se davvero a Roma non ci fosse il Papa...
    Tuttavia è troppo assurda e al di fuori dell'immaginabile anche per me questa soluzione...
    in realtà facevo solo una supposizione ripensando a quei miei conoscenti...
    Io però ho fiducia che le cose si risolvano in realtà..
    Abbiamo una bussola che ci guida che è la difesa della Tradizione...
    E comunque come ho detto non credo che farei ciò che ho detto...
    Se avessi pensato di fare una scelta del genere l'avrei fatta l'anno scorso, quando l'hanno fatta gli ex-amici con cui ho litigato.

    RispondiElimina
  66. Caro Hpoirot se Mons. Fellay farà l'accordo io non lo seguirò e come me tanti altri. Non voglio finire nello stesso calderone dei Kiko o di altri. La stessa F.S.S.P.X si spaccherà. Abbiamo difronte Assisi 3 e ogni sorta di porcheria ecumenica. Se si fa l'accordo con i presupposti attuali è tradire Mons. Marcel Lefebvre: ecco quanto disse Mons. Lefebvre iò 04/09/1987: "<span>

    Je l'ai résumé
    </span>
    <span><span>au cardinal Ratzinger </span></span><span>en quelques mots, n'est-ce pas, parce que c'est difficile de résumer toute cette situation ; mais je lui ai dit : "</span><span><span>Éminence, voyez, même si vous nous accordez un évêque, même si vous nous accordez une certaine autonomie par rapport aux évêques, même si vous nous accordez toute la liturgie de 1962, si vous nous accordez de continuer les séminaires et la Fraternité, comme nous le faisons maintenant, </span></span><span><span>nous ne pouvons pas collaborer, c'est impossible, impossible, parce que nous travaillons dans deux directions diamétralement opposées </span></span><span><span>: vous, vous travaillez à la déchristianisation de la société, de la personne humaine et de l'Église, et nous, nous travaillons à la christianisation. On ne peut pas s'entendre</span></span><span>".

    Alors, je lui ai dit : "
    </span>
    <span><span>Pour nous, le Christ c'est tout ; Notre-Seigneur Jésus-Christ c'est tout, c'est notre vie. L'Église, c'est Notre-Seigneur Jésus-Christ, c'est Son épouse mystique. Le prêtre, c'est un autre Christ ; sa messe, c'est le sacrifice de Jésus-Christ et le triomphe de Jésus-Christ par la croix. Notre séminaire: on y apprend à aimer le Christ, et on est tout tendu vers le règne de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Notre apostolat, c'est le règne de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Voilà ce que nous sommes. Et vous, </span></span><span><span>vous faites le contraire</span></span><span><span>. Vous venez de me dire que la société ne doit pas être chrétienne, ne peut pas être chrétienne ; que c'est contre sa nature ! Vous venez de vouloir me prouver que Notre-Seigneur Jésus-Christ ne peut pas et ne doit pas régner dans les sociétés ! Et vous voulez prouver que la conscience humaine est libre vis-à-vis de Notre-Seigneur Jésus-Christ ! – "Il faut leur laisser la liberté et un espace social autonome", comme vous dites. C'est la déchristianisation. Eh bien nous, nous sommes pour la christianisation</span></span><span>". </span>

    RispondiElimina
  67. esatto: <span>non potrà non fociare a Roma, resta solo da sapere quando ma é inevitabile che il posto della SPX é solo ed unicamente a Roma.
    </span>

    RispondiElimina
  68. Ma, per rivolgermi ai fedeli della SSPX che sono presenti...4 ottobre 2011 alle ore 23:22

    Ringrazio don Camillo (a proposito complimenti per il nick; anche a me piace molto Guareschi) per gli articoli postati...
    Sono molto utili... ma già l'anno scorso chiesi consiglio ad un prete della SPX... che mi diede un opuscolo dove si spiegava chiaramente perchè non si poteva essere sedevacantisti... la SPX non è mai stata sedevacantista...
    Solo che a distanza di diversi mesi, mi stanno vendo in mente gli stessi dubbi che avevano all'poca quei miei conoscenti, ma capisco che sono dubbi e paure sbagliate...
    Tolgo il disturbo quindi...

    RispondiElimina
  69. <span>Solo che a distanza di diversi mesi, mi stanno vendo in mente gli stessi dubbi che avevano all'poca quei miei conoscenti, ma capisco che sono dubbi e paure sbagliate...  </span>

    è una tentazione e come tale va affrontata... rimaniamo inchiodati alla Croce con Gesù, soffrie per "colpa della Chiesa" è molto doloroso, ma è un "privilegio" che il sedevacantismo ha dimenticato e che noi non dobbiamo dimenticare!

    RispondiElimina
  70. Ma Poirot, questa è la crescita, il progresso, il rinnovamento; Pozzo ha letto i testi del magistero, mica come noi che siamo orecchianti ....

    RispondiElimina
  71. Perbacco che esegesi! Chi è lei? La reincarnazione di Alonso Schokel?

    RispondiElimina
  72. Abbiamo appreso che una parte della FSSPX diventerà RL, Rifondazione Lefebvriana.

    RispondiElimina
  73. <span>Per quanto mi riguarda, continuerò nella difesa della Fraternità finché in essa riconosco il mio stesso sentire cattolico, anche se rimango in questa Chiesa.</span>

    Ma non c'è in questo una contraddizione (donde la sofferenza) nonché l'implicito riconoscimento che la FSSPX è fuori dalla Chiesa?

    RispondiElimina
  74. E' un comportamento che risponde a un tipo psicologico.

    RispondiElimina
  75. <span>C'è semplicemente la presa d'atto che la FSSPX è -per ora- 'fuori' solo canonicamente e, di conseguenza, la scelta di un'attività pastorale che considero utile per me e per altri, non posso che farla 'dentro', sempre canonicamente intendo... Ma al di là di ogni distinguo rimango dove sono sempre stata e dove chiedo al Signore di tenermi sempre: nella Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica, che non sempre coincide in tutto con quella visibile (c'è anche la componente metafisica che oggi non viene troppo presa in considerazione)...</span>

    RispondiElimina
  76. Cara Mic,

    anzitutto grazie per aver avuto la correttezza di rispondere chiaramente. Tuttavia credo che ci sia un problema gravissimo nella sua affermazione. Ed è semplicemente questo:

     Lei ha nella Fraternità San Pio X la stessa fiducia che si deve avere nella Chiesa di Cristo e nel Papa

    Il suo ragionamento non è ragionevole, non è di fede, <span>ma è sentimentale</span>. 

    La Fraternità San Pio X può sbagliare e questo va detto, essa può passare presto anche ad un vero e proprio scisma.

    RispondiElimina
  77. Sei un reincarnazionista?

    RispondiElimina
  78. Redazione di Messainlatino.it6 ottobre 2011 alle ore 10:08

    Amiamo discutere di argomenti che ci stanno molto, molto a cuore. Domando: è forse un delitto?
    Mi spiace che la cosa le procuri un simile sconcerto.

    FZ

    RispondiElimina
  79. Ciò che mi fa un po' ridere, perchè ormai piangere serve a poco, è quella risposta di mns. Pozzo, che dice che in Germania, Francia etc. chi è pienamente cattolico ha sempre parte nella Chiesa cattolica, il problema sta nel fatto che anche chi è pienamente eretico ha parte nella Chiesa cattolica, questo non lo si dice mai. Così i pieni cattolici spesso si trovano sotto le grinfie dei pieni eretici, che chissà perchè detengono spesso anche un potere maggiore dei pieni cattolici. Fortunatamente siamo nelle mani di Dio, che se ci da anche delle grane da superare lo fa certamente per un bene maggiore, per darci una corona più bella. Mi dispiace per quel sacerdote che si definisce stanco e che spera di andare in Paradiso facendo il meno peggio, o il minimo indispensabile, io glielo auguro, e confido anche per me nella Divina Misericordia, ma voglio ricordare che un sacerdote non deve salvare solo la propria anima, ma anche quella di chi gli è stato affidato ed è difficile salvarsi l'anima se non si è fatto tutto il possibile ( all'impossibile ci pensa Dio) per salvare quella degli altri. Dio può chiedere anche l'eroismo. E comunque nessuno è obbligato a fare il male, o a fare il male minore (che sempre male è). Tutti siamo obbligati a fare il bene anche quando costa e a Mons. Lefebvre è costato la scomunica.

    RispondiElimina
  80. mi riferivo non al blog che trovo molto interessante ma ai commenti.

    RispondiElimina