Riceviamo dopo un pò di latitanza, una lettera pastorale di mons. Eleuterio Favella, arguto commentatore di cose musicali e la proponiamo volentieri ai lettori.
Diletti Figli,
in questo mio ritiro presso le Adoratrici dell’Agnello Mistico (aam) a Mugnano del Cardinale, il caro don Agostino Spiapeccati mi tiene sempre al corrente – bontà sua – delle faccende dell’Urbe, e già da qualche settimana mi accennava che presto avremmo avuto la replica dell’affare sistino, di v.m.
Stamane il mio segretario mi legge il pezzo che quel birbante di Sandro Magister ha scritto sulla questione del Pontificio Istituto di Musica Sacra, per tanti di noi solamente il Pontificio.
Invero il buon Magister è stato alquanto catastrofista, forse perchè ignora altre trame che hanno presieduto alla deprecabile faccenda dell’ormai prossimo insediamento in sella al Pontificio del rev.mo mons. Vincenzo De Gregorio, abate tesoriere della Real Cappella del Tesoro di S. Gennaro in Napoli.
Già, cari Figli, perché il prelato napoletano non è solo l’ex direttore del Conservatorio di S. Pietro a Majella, bensì presiede una delle più ricche istituzioni ecclesiastiche partenopee, pupilla oculi dell’Em.mo Saepe!
Forse che la Segreteria di Stato voglia drenare le forze migliori, diciamo così, del clero italiano verso il Pontificio?
Misteri della Segreteria!
La quale, ad onor del vero, nel prendere a schiaffi (figurativamente) per due volte l’Em.mo Grokolewski, nell’umiliare il clero francese in persona del candidato proposto e della diocesi di provenienza, nel raggirare il preside e i docenti del Pontificio – come nella più alta tradizione della diplomazia pontificia – ha agito solo in virtù della suprema lex Ecclesiae: ovvero la salvezza delle anime e con essa la tutela della sacra liturgia e l’incremento della musica sacra.
E di questo bisogna ringraziarla.
Pensate, o miei carissimi, che gli altri nomi della terna proposta alla Segreteria dai due uffici interpellati (la Ven. Arciconfraternita di S. Anna dei Palafrenieri e le Revv. Dame della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli) erano don Giosy Cento e padre Cionfoli!
I solerti offiziali della Segreteria devono aver suggerito all’Em.mo Bertone che il primo ormai è alquanto in decadenza e lo stile canzonettistico liturgico sì è purtroppo allontanato dalle nenie ischitane e il secondo non è più chierico da tempo, che così si rischiava nuovamente un affaire Baroffio il quale fuggì dal Pontificio dicendo che “il Vaticano è un centro di potere iniquo”, con tanto di successivo spretamento e matrimonio alla Milingo, e via discorrendo.
Simili concorrenti hanno spianato la strada al candidato sponsorizzato dal triumvirato Parisi-Frisina-Palombella (con qualche spunto del vecchio Turco, ancora non riavutosi dallo choc di non aver scalzato Miserachs illo tempore, ed ora consultore gregoriano sistino e vicario gen. di Frisina a S. Giovanni in Laterano).
Sembra la replica in perfetto stile operettistico della cacciata di Bartolucci dalla Cappella Sistina: ad eccezione di Palombella che era prete novello, c’erano più o meno gli stessi personaggi dietro.
Non ebbero il coraggio (ci sarebbe voluta proprio una faccia….) di mettere qualcuno di loro e scelsero una voce un po’ più accademica in persona di mons. Liberto che, dopo aver retto il moccolo per 13 anni, è stato da tutti scaricato ignominiosamente quando la tregenda salesiana si è abbattuta sugli uffici di Curia, ivi compresa la Sistina, fornendo le fibbie d’argento all’ottimo Palombella, in attesa del diapason d’oro dopo la prossima performance in duo con gli anglicani.
Questa volta si è atteso lo spirare del mandato di Miserachs, in una manovra apparentemente più innocua, ma che non fa certo ben sperare per le sorti del Pontificio.
Si sa, però, in Segreteria sono degli esteti.
Lo conferma la giovane sr Maria Francesca delle Cinque Piaghe, mia governante in quest’ameno romitaggio, e già allieva di S. Pietro a Majella.
Da quando lo ha saputo dice, tutta sdilinquita, che De Gregorio “…è veramente un bell’uomo..” (contrariamente a Miserachs che non è proprio un adone…..).
La buona suorina mi ha fatto anche vedere qualche foto che lo ritrae al Conservatorio, conservata fra i santini del libro di preghiere: non c’è che dire!
Elegantissimo. Griffatissimo. Cravatte di Marinella, giacche di taglio sartoriale, camicie impeccabili.
Un vero gentleman!
Nel Breve Expleverunt del 4 novembre 1911, S. Pio X aveva in testa un chierico di questa fatta per dirigere il Pontificio. Non v’è dubbio.
E credo che anche il regnante Pontefice, quando vorranno benignamente informarlo, converrà con il suo Santo predecessore.
Personalmente mi preoccupa solamente che sia il responsabile per la musica liturgica in seno alla venerata CEI, essendo succeduto sede plena al deprecato ventennio parisiano, quanto mai invece benefico per la musica delle chiese italiane (come tutti potete constatare), e con le idee che il solito disfattista di Magister ha richiamato nel suo articolo.
Circa il coretto barese inviato dai famuli di Parisi al Concistoro, bisogna anche rammentare che il sabato – il giorno del vero Concistoro – se ne sono andati a passeggio per lo shopping romano, andando a funes…. ehm… aiutare il coro guida di S. Pietro – bontà loro - solo la domenica, per la Messa.
E sono arrivati pure tardi!
Il quadrumvirato è quasi pronto.
La marcia su Roma è alle porte.
Mentre mi preparo ai riti della Settimana Santa con le amabili Adoratrici e il mio solerte segretario, a tutti voi, dilettissimi Figli, giunga di cuore la più beneaugurante benedizione unitamente agli auspici più fervidi per una gioiosa Pasqua di Resurrezione, da parte del sempre Vostro
+ Eleuterio Favella, arciv. di Sinossi in partibus
Perbacco!
RispondiEliminaDomine, quando veneris?
Tante parole contro la blasfema profanazione della cattedrale di Bari, tante le condanne, tanto il debito che i responsabili di questo scempio dovranno saldare con la Giustizia Divina. Io invece ho una sola parola da urlare:' VERGOGNA !!'
RispondiEliminaE' un po' che aspettiamo una lettera pastorale dal nostro Eleuterio!! Ma anzitutto prederirei sentirlo parlare del concerto offerto da Bartolucci al Papa, e dell'oscenità compiuta dal Palombo nel portare la Sistina -IN ABITO CORALE!!!!!- a quella serata sui 150 per l'unità d'Italia... @REDAZIONE, mi aspettavo un post su quella pagliacciata!!!
RispondiElimina<span>"Negli anni Ottanta, quando il fenomeno delle manifestazioni extraliturgiche cominciava ad ingigantirsi, una lettera della Sacra Congregazione per il Culto Divino dedicata proprio ai “Concerti nelle chiese” (5 novembre 1987) ribadiva:</span>
RispondiElimina<span> "Le chiese (...) non possono considerarsi come semplici luoghi "pubblici", disponibili a riunioni di qualsiasi genere<span><span>. </span></span></span>
<span><span><span>Sono luoghi sacri, cioè "messi a parte", in modo permanente, per il culto a Dio, dalla dedicazione o dalla benedizione.</span></span> (…….) Quando le chiese si utilizzano per altri fini diversi dal proprio, si mette in pericolo la loro caratteristica di segno del mistero cristiano, con danno più o meno grave alla pedagogia della fede e alla sensibilità del popolo di Dio, come ricorda la parola del Signore: "Domus mea, domus orationis vocabitur".”</span>
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<span>http://www.ecclesia-mater.blogspot.com/</span>
....l<span>eggi sonvi, ma chi pon mano ad elle ?</span>
La verità è che la maggior parte dei cattolici che hanno partecipato l'hanno trovata una serata interessante! Purtroppo il popolino appoggia questi sfregi e chi si oppone è tacciato di essere un oscurantista. Fin quando le cose staranno così c'è poco da fare.
RispondiEliminanota bene l'ottimo Colafemmina:
RispondiElimina<span>Tra l'altro faccio notare che a sua discolpa Monsignore richiama le "emozioni" suscitate dall'evento in taluni astanti che si sono complimentati con lui. Come a dire: l'evento è stato un successo e lo misuriamo coi numeri.
Non pensavo che la Chiesa inseguisse il successo mondano. D'altro canto gli astanti avrebbero avuto bisogno - in quanto cristiani - più di catechesi che di confusi messaggi sincretistici. </span>
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ma a quanto pare il mons. Parisi ha definito "esaltati" coloro che hanno protestato scandalizzati, ed ha minimizzato perchè l'esibizione non è avvenuta durante il culto !
e si è anche giustificato dicendo:
<span>- La danzatrice ha davvero spiegato ogni gesto, tant’è che la gente , dopo l’esibizione, è venuta a ringraziare per le emozioni ricevute !</span>
---------------
secondo il mons. dunque qual è il fine per cui i fedeli si riuniscono in una chiesa ?
quella di provare EMOZIONI : come al solito, il <span>panem et circensens</span>
continua alla grande, il mega-show si espande, si afferma sfrontatamente nel tempio di Dio, oltraggiando la Presenza Eucaristica, come se Gesù Cristo lì Presente fosse un "arredo" senza alcuna importanza...
tanto per ricollegarci al declino DELL'ADORAZIONE, di cui parlavamo nell'altro post...
e trova anche buone motivazioni, appoggiandosi su quale pretesto ? i bisogni umani, sempre più umani e carnali: quelli di provare emozioni !
Un vero ritorno al PAGANESIMO tironfante, il rito dionisiaco, l'EBBREZZA DEI SENSI.
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Altri segni della grande apostasia che dilaga, profetizzata da Daniele, e che avanza ogni giorno a passi trionfali, senza più alcun pudore, senza che alcuno la fermi, nè in alto nè in basso, trtanne la voce sgomenta e INORRIDITA di questi veri fedeli del Signore, ne aspettiamo ancora ?
verranno, verrano ancora, sempre più entusiasmanti, vedrete......ma ci faranno anche sbadigliare, perchè ormai stiamo facendo il callo a qualsiasi abominio, a qualsiasi dissacrazione, tutto ci sembrerà buono e gradito a DIO, in nome dell'umano bisogno di divertirsi, a cui si pensa che GeSù non possa dire di no: è così bbuono, LUI ! che cosa avrebbe da ridire ?
siamo caritatevoli, no ? ....E ALLORA via da noi ogni austerità fanatica, siamo comprensivi con le <span>necessità emotive della gente,</span> coltiviamo così l !imensa simpatia per i<span>l mondo moderno" (v. Paolo VI: ...<span>noi più d'ogni altro abbiamo il culto dell'UOMO.</span>...)</span>
e veniamo incontro a soddisfare i suoi sogni e bisogni: questa sì che è vera carità !
<span>nota bene l'ottimo Colafemmina:
RispondiElimina<span>nota bene l'ottimo Colafemmina: </span>
<span>Tra l'altro faccio notare che a sua discolpa Monsignore richiama le "emozioni" suscitate dall'evento in taluni astanti che si sono complimentati con lui. Come a dire: l'evento è stato un successo e lo misuriamo coi numeri.
Non pensavo che la Chiesa inseguisse il successo mondano. D'altro canto gli astanti avrebbero avuto bisogno - in quanto cristiani - più di catechesi che di confusi messaggi sincretistici. </span>
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...a quanto pare il mons. Parisi ha definito "esaltati" coloro che hanno protestato scandalizzati, ed ha minimizzato la dissacrazione, perchè l'esibizione non è avvenuta durante il culto !
e si è anche giustificato dicendo:
<span>- La danzatrice ha davvero spiegato ogni gesto, tant’è che la gente , dopo l’esibizione, è venuta a ringraziare per le emozioni ricevute !</span>
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secondo il mons. dunque qual è il fine per cui i fedeli si riuniscono in una chiesa ?
quella di provare EMOZIONI : come al solito, il <span>panem et circensens</span>
continua alla grande, il mega-show si espande, si afferma sfrontatamente nel tempio di Dio, oltraggiando la Presenza Eucaristica, come se Gesù Cristo lì Presente fosse un "arredo" senza alcuna importanza...
tanto per ricollegarci al declino DELL'ADORAZIONE, di cui parlavamo nell'altro post...
e trova anche buone motivazioni, appoggiandosi su quale pretesto ? i bisogni umani, sempre più umani e carnali: quelli di provare emozioni !
Un vero ritorno al PAGANESIMO tironfante, il rito dionisiaco, l'EBBREZZA DEI SENSI.
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Altri segni della grande apostasia che dilaga, profetizzata da Daniele e da S. Paolo, e che avanza ogni giorno a passi trionfali, senza più alcun pudore, senza che alcuno la fermi, nè in alto nè in basso, trtanne la voce sgomenta e INORRIDITA di questi veri fedeli del Signore, ne aspettiamo ancora ?
ma sì che verranno, verrano ancora, sempre più entusiasmanti, vedrete......ma ci faranno anche sbadigliare, perchè ormai stiamo facendo il callo a qualsiasi abominio, a qualsiasi dissacrazione, tutto ci sembrerà buono e gradito a DIO, tutto l'obbrobrio sincretista e blasfemo che mai avrenno ritenuto possibile prima di Assisi1, tutto sarà ben accetto, (v. Tettamanzi e le sue accoglienze "folk" nel Duomo di Milano...) in nome dell'umano bisogno di divertirsi, a cui si pensa che Gesù non possa dire di no: è così bbuono, LUI ! che cosa avrebbe da ridire ?
siamo caritatevoli, no ? ....E ALLORA via da noi ogni austerità fanatica, siamo comprensivi con le <span>necessità emotive della gente,</span> coltiviamo così quell'immensa simpatia per i<span>l mondo moderno" (v. Paolo VI: ...<span>noi più d'ogni altro abbiamo<span> il culto dell'UOMO.</span></span><span>...)</span></span><span> </span>
e veniamo incontro a soddisfare i suoi sogni e bisogni: questa sì che è vera carità !</span>
<span><span>nota bene l'ottimo Colafemmina: </span>
RispondiElimina<span>Tra l'altro faccio notare che a sua discolpa Monsignore richiama le "emozioni" suscitate dall'evento in taluni astanti che si sono complimentati con lui. Come a dire: l'evento è stato un successo e lo misuriamo coi numeri.
Non pensavo che la Chiesa inseguisse il successo mondano. D'altro canto gli astanti avrebbero avuto bisogno - in quanto cristiani - più di catechesi che di confusi messaggi sincretistici. </span>
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...a quanto pare il mons. Parisi ha definito "esaltati" coloro che hanno protestato scandalizzati, ed ha minimizzato la dissacrazione, perchè l'esibizione non è avvenuta durante il culto !
e si è anche giustificato dicendo:
<span>- La danzatrice ha davvero spiegato ogni gesto, tant’è che la gente , dopo l’esibizione, è venuta a ringraziare per le emozioni ricevute !</span>
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secondo il mons. dunque qual è il fine per cui i fedeli si riuniscono in una chiesa ?
quella di provare EMOZIONI : come al solito, il <span>panem et circensens</span>
continua alla grande, il mega-show si espande, si afferma sfrontatamente nel tempio di Dio, oltraggiando la Presenza Eucaristica, come se Gesù Cristo lì Presente fosse un "arredo" senza alcuna importanza...
tanto per ricollegarci al declino DELL'ADORAZIONE, di cui parlavamo nell'altro post...
e trova anche buone motivazioni, appoggiandosi su quale pretesto ? i bisogni umani, sempre più umani e carnali: quelli di provare emozioni !
Un vero ritorno al PAGANESIMO trionfante, il rito dionisiaco, l'EBBREZZA DEI SENSI.
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Altri segni della grande apostasia che dilaga, profetizzata da Daniele e da S. Paolo, e che avanza ogni giorno a passi trionfali, senza più alcun pudore, senza che alcuno la fermi, nè in alto nè in basso, trtanne la voce sgomenta e INORRIDITA di questi veri fedeli del Signore, ne aspettiamo ancora ?
ma sì che verranno, verrano ancora, sempre più entusiasmanti, vedrete......ma ci faranno anche sbadigliare, perchè ormai stiamo facendo il callo a qualsiasi abominio, a qualsiasi dissacrazione, tutto ci sembrerà buono e gradito a DIO, tutto l'obbrobrio sincretista e blasfemo che mai avrenno ritenuto possibile prima di Assisi1, tutto sarà ben accetto, (v. Tettamanzi e le sue accoglienze "folk" nel Duomo di Milano...) in nome dell'umano bisogno di divertirsi, a cui si pensa che Gesù non possa dire di no: è così bbuono, LUI ! che cosa avrebbe da ridire ?
siamo caritatevoli, no ? ....E ALLORA via da noi ogni austerità fanatica, siamo comprensivi con le <span>necessità emotive della gente,</span> coltiviamo così quell'immensa simpatia per i<span>l mondo moderno" (v. Paolo VI: ...<span>noi più d'ogni altro abbiamo<span> il culto dell'UOMO.</span></span><span>...)</span></span><span> </span>
e veniamo incontro a soddisfare i suoi sogni e bisogni: questa sì che è vera carità !</span>
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RispondiEliminaio così ci avrei visto e vestito il presule...!!!! se ama queste cose non sarà mica.....
RispondiEliminaChe tristezza, questa non è più la Chiesa Cattolica e chi permette questi abomini ne dovrà rendere conto a Dio, non c'è scusa che tenga.
RispondiEliminaChiunque difenda questo modo di fare non può essere discepolo di N.S.G.C. Ho seri dubbi che rimanendo parte di questa chiesa mi potrò salvare l'anima. Che Dio perdoni chi non sa quello che fa o lo fa, sapendo ciò che fa.....cioè con la volontà cosciente di distruggere la fede.
Non capisco la sottolineatura del 'più asciutto e professionale' Giannicola d'Amico, nei confronti di Colafemmina, che oltre che competente, è appassionato e intelligente quanto basta per rendere ogni contenuto interessante ed anche capace di sviscerare ogni piega recondita delle questioni di cui si occupa. E non manca certo di professionalità!
RispondiEliminaSe davvero l' "asciuttezza e la professionalità" sono un pregio, sarebbe interessante vederne una maggiore dimostrazione su questo blog.
Caro Placentinum, mi pare che proprio nella ultima lettera citata dalla redazione, mons. Favella parlasse del concerto di Bartolucci a Castel Gandolfo, con una bella battuta a carico del Sommo Maestro.
RispondiEliminaQuesta faccenda del 150esimo mi sfugge.......
Anche La Repubblica ha pubblicato avantieri un articolo di critica a firma di Giannicola D'Amico.
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