Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 21 settembre 2011

Una Commissione mista per l' "aggiornamento" del Messale del 1962

di S. Magister da chiesa.espressonline.it
Il sottolineato è nostro per indicare, tra le altre opere della S. Sede (carità, cause matrimoniali, provvedimenti contro i delicta graviora, ecc) anche la costituzione della Commissione "mista" che studierà se e come "aggiornare" il Messale 1962.


CITTÀ DEL VATICANO, 19 settembre 2011 – “L’attività della Santa Sede” è un corposo volume che anno per anno dà il resoconto degli atti compiuti dal papa e dalla curia romana. È una “pubblicazione non ufficiale”, come specificato nel frontespizio, ma nonostante ciò contiene non poche informazioni, a volte anche curiose, che non sono reperibili in altre fonti vaticane.

Per verificarlo basta sfogliare l’ultima edizione, riguardante le attività del 2010, che è stata stampata da poco dalla Libreria Editrice Vaticana (pp. 1343, euro 80,00).

In essa apprendiamo ad esempio:

– che lo scorso anno l’ufficio disciplinare della congregazione per la dottrina della fede ha aperto 643 pratiche, delle quali l’82 per cento riguardano i "delicta graviora" (all’interno dei quali è compreso l’abuso sessuale di minori compiuto da chierici), l’8 per cento i "delitti contro la fede", il 3 per cento "casi di apparizioni" e il 7 per cento altre questioni di vario genere.

– che nello stesso periodo la congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha trattato alcune centinaia di casi riguardanti la richiesta di dispensa papale a potersi risposare dopo un matrimonio "rato ma non consumato". Dispensa che è stata concessa in 301 casi e respinta in 2.

– che la congregazione per l’evangelizzazione dei popoli ha concesso, attraverso la pontificia opera della propagazione della fede (il cui fondo di solidarietà però risulta ridotto "notevolmente" a causa della recessione economica), oltre 85 milioni di dollari di aiuti alle diocesi in territorio di missione. Altri 30 milioni e più sono stati inoltre distribuiti tramite la pontificia opera San Pietro Apostolo. E oltre 19 milioni tramite la pontificia opera dell’infanzia missionaria.

– che la Rota Romana, la cui giurisprudenza fa da modello per tutti i tribunali ecclesiastici del mondo, nell’anno giudiziario 2010 ha emesso 175 sentenze definitive riguardo alla nullità matrimoniale, la maggioranza delle quali (93 contro 82) a favore della nullità.

– che il pontificio consiglio per i testi legislativi, su indicazione del papa, ha costituito quattro gruppi di studio in vista di una possibile revisione di alcune materie del codice di diritto canonico, riguardanti questioni di diritto penale, diritto processuale, diritto matrimoniale e diritto patrimoniale, e i rapporti tra il codice della Chiesa latina e quello delle Chiese orientali.

che è stata costituita una commissione mista, con esperti della commissione "Ecclesia Dei" e della congregazione del culto divino, per l’"aggiornamento" delle memorie dei santi e il "possibile inserimento di nuovi prefazi" nel messale romano preconciliare del 1962, al quale Benedetto XVI ha dato piena cittadinanza nel 2007.

– che l'elemosineria apostolica, in risposta a quasi settemila lettere di richiesta di aiuto provenienti da singoli e famiglie, ha elargito "con discrezione" e "nella quotidianità", a nome del papa, una somma "vicina al milione di euro". Somma interamente coperta con i contributi ricevuti per le pergamene con benedizione apostolica richieste dai fedeli: 115.500 le pergamene rilasciate direttamente dall’elemosineria e 112.000 quelle distribuite attraverso quasi ottanta enti convenzionati.

55 commenti:

  1. ecco invece di inserire nuovi prefazi reinseriamo una settimana santa coerente. Comunque questa mi sa di una di quelle commissioni nominali ma inattive. A proposito 301 matrimoni non consumati nel 2010? troppa TV...

    RispondiElimina
  2. Era chiaro che prima o poi ci avrebbero rimesso sopra le manine laboriose...
    Non si possono rassegnare.

    RispondiElimina
  3. <span>Veramente è stato il Papa stesso ad auspicare quest'aggiornamento:</span>

    "nel Messale antico  potranno e dovranno essere inseriti nuovi santi e alcuni dei nuovi prefazi. La Commissione “Ecclesia Dei” in contatto con i diversi enti dedicati all’ “usus antiquior” studierà le possibilità pratiche"

    RispondiElimina
  4. infatti il Papa non capisce la liturgia, è quasi peggio di Pio XII come mentalità e preparazione in materia (a prescindere dalla dottrina)

    RispondiElimina
  5. <span><span>Veramente è stato il Papa stesso ad auspicare quest'aggiornamento:</span>  </span>

    Appunto.
    Papa in testa.

    La Chiesa cattolica è praticamente in coma e si occupano del Messale del 1962. E' evidente che nelle loro menti è quello il PROBLEMA.

    RispondiElimina
  6. Un piccolo appunto: l'uso del prefazio di Natale al Corpus Domini è stato abolito nel messale del 1962 (si deve dire il prefazio comune).

    RispondiElimina
  7. Anche Benedetto XVI non sarà contento finchè non avrà contaminato il venerando messale 1962. Farebbe bene a ridare la formula originaria della Consacrazione al Canone Romano, inserito nel nuovo messale. Non vorrei che gli aggiornamenti fossero tutti di tale tipo!!

    RispondiElimina
  8. Mah...finché si aggiunge qualche prefazio, non trovo nulla di scandaloso...tutto dipende dal come!
    Per i santi la faccenda è un po' più spinosa...ma un bel lavoro fatto bene credo che serva...però fatto bene!!!

    RispondiElimina
  9. E' la macchina del tempo: il rito del 1962 è l'aggiornamento successivo ai lavori della commissione istituita nel 1948 con segretario Annibale Bugnini. Dovette aggiornarsi nel 1965, curioso come adesso, si rifaccia la stessa cosa, identica.

    Magari tra 6 o 7 anni, si aggiornerà in un rito di Paolo VI!

    RispondiElimina
  10. <span>Eccoli qui, tutti i "<span>tradizionalisti"  </span>tanto rispettosi del papa. Basta che gli si tocchi il "loro" rito e si mettono a piangere...
    </span>

    RispondiElimina
  11. <span>Eccoli qui, tutti i "<span>tradizionalisti"  </span>tanto rispettosi del papa. Basta che gli si tocchi il "loro" rito e si mettono a piangere...
    </span>

    RispondiElimina
  12. Ad maiorem! Speriamo presto in una bella Messa di San Pio da Pietralcina o di San Massimiliano Kolbe!

    RispondiElimina
  13. come per altro voi: basta toccarvi il vostro rito o il vostro concilio e cominciate a starnazzare...

    RispondiElimina
  14. Redazione di Messainlatino.it21 settembre 2011 alle ore 10:57

    Lei invece...

    FZ

    RispondiElimina
  15. Amministratore Apostolico21 settembre 2011 alle ore 10:57

    Il Papa arricchisce e non contamina nulla !
    Quanti sedevacantisti in questo blog .

    RispondiElimina
  16. Amministratore Apostolico21 settembre 2011 alle ore 11:00

    Ha ragione J : arricchire l'antico messale dei nuovi santi è cosa buona giusta.
    Chi non vorrebbe far celebrare venerdì prossimo la santa messa nella forma straordinaria per la festa di San Pio da Pietrelcina?
    Perchè non possono essere inseriti dei nuovi prefazi come fecero per l'avvento durante il pontificato di Giovanni XXIII ?
    Pensateci ed abbiate fiducia nel Papa e ... in noi preti.

    RispondiElimina
  17. <span>giusto! E presto anche una bella Messa di San Giovanni Paolo II !
    </span>

    RispondiElimina
  18. E' da cinquant'anni e passa che ci vengono promessi arricchimenti e subiamo invece rapine.
    Risultato: dal 1958 (non tenendo conto delle perdite, gravissime, datate 1955) ad oggi si è passati dalla ricchezza all'indigenza.
    Anzi, alla miseria più nera.
    Per risollevarsi, una sola a mio avviso, la soluzione: fare un bel RESET e tornare senza indugi alla dottrina cattolica e al Messale del 1952.
    E' ovvio che ciò non può essere fatto da coloro che hanno ridotto la Chiesa in questo Stato.

    RispondiElimina
  19. Mi scusi ma in voi preti comincio ad averne pochina...salvo s'intende rari casi!
    E ciò non perchè io sia un inguaribile anticlericale! Anzi!
    Solo che me ne avete fatte vedere troppe!
    Con ciò non dico che Ella non rientri tra le lodevoli eccezioni!
    Saluti!

    RispondiElimina
  20. Io invece, in generale, nei preti non ne ho propio alcuna di fiducia. Mi spiace, ma loro stessi me l'han fatta perdere.  

    RispondiElimina
  21. Questa te la puoi risparmiare

    RispondiElimina
  22. Di fatti si è visto con paolo mesto

    RispondiElimina
  23. Un aggiornamento necessario dovrebbe essere, a mio avviso, oltre all'inserimento di nuovi santi e prefazi, l'incoraggiamento, nei confronti dei sacerdoti celebranti, alla lettura o al canto in lingua parlata di Epistola e Vangelo, anzichè in latino. E' assurdo che la parte istruttiva della Messa, la Messa dei catecumeni, che dovrebbe servire all'istruzione e all'edificazione dei fedeli, debba risultare incomprensibile e costringere i fedeli a tirare gli occhi sui messalini per comprendere ciò che è loro diritto conoscere senza sforzi!
    Conosco sacerdoti che si rifiutano anche di affiancare al latino la traduzione in lingua italiana delle letture! Sono credibili questi celebranti? Dimostrano coerenza e buon senso? O piuttosto attuano un insulso boicottaggio nei confronti dei laici?

    RispondiElimina
  24. Non è il VO il rito dei "tradizionalisti" ma di tutta la Chiesa. Se si è cauti sugli "arrichimenti" è perchè abbiamo dinanzi agli occhi lo sfacelo seguito alla riforma liturgica. Ad Amministratore apostolico vorrei dire che nessunodi noi è sedevacantista, ma i grandi santi ci insegnano che criticare è lecito senza sminuire le prerogative del papa. Altrimenti Santa Caterina da Siena ed altri grandi santi dovrebbero essere radiati dal calendario. In effetti molti non sono più nel santorale nuovo o, se presenti, sono relegati in 3*,4° fila.Per Francesco B: Leggiti o rileggiti la Summorum pontificum che risponde a quanto scrivi. Poi non parliamo di boicottaggio nei confronti dei laici. Anzi parliamone perchè quest'ultima frase palesa chi veramente sei: un povero provocatorello.

    RispondiElimina
  25. Vinicio, sono d'accordo con tutto quanto hai scritto tranne una cosa: il cosiddetto VO non esiste. Esiste la S.MESSA. Poi c'è il N.O. di Montini (N.O.M.) ma è un'altra cosa, adatta a questa nuova e strana Chiesa.

    RispondiElimina
  26. <span>
    – <span>che è stata costituita una commissione mista,* con esperti della commissione "Ecclesia Dei" e della congregazione del culto divino,* per l’"aggiornamento" delle memorie dei santi e il "possibile inserimento di nuovi prefazi" nel messale romano preconciliare del 1962, al quale Benedetto XVI ha dato piena cittadinanza nel 2007.</span></span>
    Ah!
    Leggendo :"<span><span>una commissione mista" </span></span>
    avevo pensato che fosse composta da esponenti della ECCLESIA DEI e della FSSPX.

    RispondiElimina
  27. <span>

    <span><span>Aperi, Domine, os meum
    </span>
    </span><span>l'opera prima di AnnibaleBugnini</span>
    Annibale Bugnini, subito dopo la guerra, iniziò la sua opera di banalizzazione dellaLex Orandi cattolica, abolendo la seguente ORAZIONE, da recitarsi prima dell'Uffizio (in pratica si recitava in apertura delle 7 Ore Canoniche). non pochi vecchi preti, accoslerto tale abolizone borbottando:

    Oremus. Aperi, Domine, os meum ad benedicen-dum Nomem Sanctum tuum: munda quoque cor meum ab omnibus vanis, perversis, et alienis cogi-tationibus; intellectum illumina, affectum inflamma: ut digne, attente ac devote hoc officium recitare valeam, et exaudiri merear ante cospectum Divinae Maiestatis tuae. Per Christum Dominum nostrum. Amen
    Domine in unione illius divinae intentionis, qua ipse in terris laudes Deo persolvisti, has tibi Horas persolo

    Versione Italiana:
    Preghiamo. Aprite, o Signore, la mia bocca, affinché io degnamente benedica il vostro santo Nome: purificate inoltre il mio cuore da tutti i vani, perversi e profani pensieri: illuminate l'intelletto, infiammate la volontà, perché degnamente, attentamente e devotamente io possa recitare quest'uffizio e meriti di essere esaudito davanti il trono della vostra Divina Maestà. Per i meriti di Gesù Cristo Nostro Signore. Amen
    Signore, unendo la mia alla vostra divina intenzione, con la quale voi in terra lodaste il vostro divin Padre, io pure vi lodo e per sempre vi benedico.
    ... Da quanto mi risulta, ormai sono pochi coloro che la recitano, anche nell'ambiente FSSPX e, per lo più, solo come devozione privata.

    </span>

    RispondiElimina
  28. Aspettiamo la cononizzazione almeno. Se ci sarà (come credo), si inserirà anche quella.

    RispondiElimina
  29. Che fico che è lei, ospite delle 14.00.34
    M

    RispondiElimina
  30. Già, ci sono le 643 pratiche delle quali l'82% riguardanti abusi sui minori, le dispense papali per risposarsi, gli aiuti finanziari alle diocesi in territori di missione, le statistiche sulla sentenze della Rota romana, le modifiche al codice di diritto canonico (diritto processuale, matrimoniale, PATRIMONIALE) e le elargizioni dell'elemosineria apostolica.
    Anche queste, cose ben più importanti dello stato preagonico in cui versa attualmente la Chiesa, vero?

    RispondiElimina
  31. <span>Può anche darsi, ma nel vostro caso non si tratta di uno sparuto gruppetto di semisedevacantisti che vuol cambiare, aggiornare, ma il Papa in persona!
    </span>

    RispondiElimina
  32. <span>Più che giusto!
    </span>

    RispondiElimina
  33. <span>È vero, il VO non esiste, così come non esiste la "Messa di sempre".
    </span>

    RispondiElimina
  34. <span>Mentre invece la Chiesa è di sempre. Certo, non quella che piace a voi, compresi quelli che hanno apprezzato il suo messaggio, ma quella Cattolica e Apostolica, quella di sempre, da Gerusalemme al Concilio Vaticano II con tutto quello che ci sta in mezzo. Questa esiste. E se non è quella che piace a lei, a mic ecc., mi dispiace per voi, siete fuori!
    </span>

    RispondiElimina
  35. Il Papa arricchisce sempre, anche quando va  a gabinetto.

    RispondiElimina
  36. <span>Pensateci ed abbiate fiducia nel Papa e ... in noi preti.</span>

    Aaaah, ora è tutto chiaro: si tratta di solidarietà di classe: marxista!

    RispondiElimina
  37. Concilio, ma chi è lei per stabilire chi sia dentro o fuori la Chiesa cattolica?
    Si rende conto di ciò che scrive?
    Sa che un giorno, dovrà rendere conto a Dio di ogni suo pensiero, parola e opera?
    Si ravveda!

    RispondiElimina
  38. Semmai solidarietà in sacris.

    RispondiElimina
  39. J : il Concilio è di tutta la Chiesa !
    E' anche " mio" e "suo".
    Non esiste comunità Cattolica che non riconosca un atto del Magistero.

    RispondiElimina
  40. La chiesa del tutto e del contrario di tutto. Logica e buon senso sono scomparse dal vostro orizzonte; veri Narcisi dello spirito siete incapaci di distoglieri gli occhi dall'ebete incantamento della vostra presunta perfezione. Ma il mondo, blandendovi, vi disprezza, e l'umanità, nella sua dolorosa ricerca di senso e di vero, vi abbandona.

    RispondiElimina
  41. Vero. Chiedo perdono. Si legga dunque:
    "basta toccarvi il [...] vostro Concilio".
    Noi abbiamo un concilio più tutti gli altri.
    Loro hanno solo Il Concilio. Non è differenza dappoco!

    RispondiElimina
  42. <span>Io non stabilisco niente. Siete voi che parlate di "questa nuova e strana chiesa" (con c minuscola!) come di qualcosa di estraneo al quale non vi sentite di appartenere. Orbene, la Chiesa è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, è la Chiesa di sempre, da Gerusalemme a ora, con tutti i Concili che ci sono nel mezzo, compreso Trento e Vaticano II. Non ci sono altre chiese. Se questa Chiesa per voi é "altra e strana", siete voi che vi mettete fuori, non io che stabilisco. In quanto rendere conto a Dio, lo so benissimo, grazie di ricordarmelo. Devo ricordarle che anche di certi pensieri e scritti contro il Vicario di Cristo si dovrà rendere conto ?
    </span>

    RispondiElimina
  43. Sarebbe meglio non fare abuso di certe parole

    RispondiElimina
  44. Bene, è un testo vivo il messale, padre Pio pechè dovrebbe restar fuori. o la settimana santa potrebbe recuperare del vecchio. Ma mi chiedo cosa più urgente sarà metter mano alla riforma della riforma, è questo il primo dei traguardi auspicabili per la liturgia romana attuale. Poi ancora rivedere il rito, l'ars celebrandi e ritornare agli usi antichi, mantenedo i pregi dell'attuale messale, ossia un lezionario ricchissimo che in tre anni garantisce l'ascolto di una percentuale elevatissima di scrittura neo e veterotestamentaria. Ottimi risultati si potrebbero avere in maniera da riavere nelle nostre parrocchie, per la nostra gente, una messa secondo lo spirito del Concilio, comprensibile, e con la ratio della liturgia romana di sempre. Anche l'abolizione dei periodi pre quaresimali potrebbe essere rivista, come auspicano parecchi liturgisti contemporanei. Ma tutto e solo a partire dalla Sacrosantum Concilium, ossia il documento conciliare sulla riforma liturgica.

    RispondiElimina
  45. Spero di ave mal compreso il suo intervento perché non riesco a pensare che si possa ritenere l'eventuale inserimento di qualche prefazio e qualche nuovo santo come il colpo di grazie per la Chiesa.
    M

    RispondiElimina
  46. Fino ad ora, coloro che li vogliono festeggiare o ricorrono al comune dei santi o inseriscono, motu proprio, il testo latino dei propri relativi.

    RispondiElimina
  47. L'aggiornamento puo' avvenire, ma sempre nel solco della Tradizione e non in quello del Concilio... del resto anche prima del 1962 vennero inseriti nuovi Santi nel Calendario; ma quando si mette mano a certe cose si teme sempre che si tratti di interventi peggiorativi.

    Il MP prevede la lettura dell'Epistola ed il Vangelo in italiano, per maggiore praticita'; nelle cappelle della FSSPX le stesse letture vengono poi dette in italiano... i messalini bilingue esistono da tempo immemorabile.

    E' decisamente deprecabile non mettere la traduzione in italiano delle letture in latino, su questo Francesco B. ha ragione da vendere; se proprio non si vuole leggerle in italiano fornite la traduzione.

    RispondiElimina
  48. Per San Pio da Pietrelcina penso possa essere celebrata, secondo il rito antico, la prima Messa  "Os iusti" o la seconda "Iusti" in quanto sacerdote. Sarebbe un grande omaggio per questo Santo cappuccino che ha sempre celebrato secondo il Vetus Ordo.

    RispondiElimina
  49. Se c'e' un rito al quale bisognerebbe porre mano e' quello di Paolo VI, non certo quello Tridentino; 'sta storia della reciproca contaminazione dei due riti mi fa rabbrividire... e' semmai quello di Paolo VI da tridentinizzare.

    Una Messa VO in latino con altare coram deo e senza abusi liturgici (chierichette, canzonette ed altre amenita') puo' essere un modo per iniziare i fedeli alla Messa Tridentina e rimuovere tutte le incrostazioni cattoprotestanti dal cervello dei poveri fedeli.

    Non metto in discussione la validita' della Messa NO, ma il fatto che porta in se' il germe di una mentalita' protestantizzante, che ha ispirato le stramberie e gli abusi piu' esecrabili.

    RispondiElimina
  50. insomma, ognuno vorrebbe il proprio messale...basterebbe aggiungere al vecchio un proprium dioeceseos per ogni città per la messa e l'ufficio più una collezione di vergatine (come si faceva una volta) con una selezione dei nuovi santi e tutto sarebbe a posto. Chi vuole un rito usi quello, chi ne vuole un altro usi l'altro ancora, basta che sia approvato dall'autorità ecclesiastica. L'importante è non usare-mettiamo-delle letture per il mattutino secondo il breviario di pio X insieme a dei testi in italiano della nuova liturgia horarum, usando la tabella delle feste del 1962 corrette secondo l'abolizione delle feste patronali del 2011

    RispondiElimina
  51. Sicuramente il Messale va arricchito... con quanto anche è stato soppresso dagli anni '50 in poi (da una parte e dall'altra quindi) :-D

    RispondiElimina
  52. La melassa di messale. Già quello del '62 è spurio e contaminato. Ma papa Ratzinger è già andato oltre. Per soddisfare in qualche modo i suoi insaziabili fratelli maggiori è arrivato  persino a cancellare l'antichissima e veneranda preghiera del venerdì santo, quella per la conversione dei Giudei, riscrivendola daccapo. In questo modo ha anche avallato l'idea che quell'antica preghiera fosse errata od in qualche modo offensiva. E Benedetto XVI è un "papa amante della Tradizione", figuriamoci cosa potranno fare quelli che verranno dopo di lui...

    RispondiElimina
  53. Ascoltare i fedeli? Ma siamo diventati pazzi? Bisogna seguire Pietro e Pietro é vissuto prima del CVII

    RispondiElimina