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mercoledì 24 agosto 2011

Per 2 miliardi di persone nel mondo non c’è libertà religiosa: i cristiani sono i più perseguitati

Da La Radio Vaticana dell'11-8-11:

Un terzo della popolazione mondiale non gode di libertà religiosa: è quanto emerge dall’ultimo rapporto del centro studi di Washington dedicato alle religioni, che si chiama Pew Research Center's Forum on Religion and Public Life. Il rapporto, che prende in considerazione il periodo 2006-2009, denuncia la tendenza dei governi ad adottare normative sempre più restrittive e il crescente numero dei fenomeni di violenza o ostilità nei confronti dei credenti, soprattutto cristiani. Risultano coinvolti 2 miliardi di persone, per le quali non è facile praticare una religione.

Fausta Speranza ne ha parlato con il sociologo Massimo Introvigne, rappresentante dell’Osce per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un'attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.

R. – Questo conferma i dati di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, di “Open Doors” e anche del libro di Grim e Finke che si intitola “Il prezzo della libertà negata”: quindi, sono dati noti ma sono dati che è molto bene che ogni tanto qualcuno ci ricordi perché, come afferma Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2011, quello della libertà religiosa è uno dei primi problemi del mondo contemporaneo, ma è anche uno dei problemi di cui si parla meno.

D. – Sono i cristiani i più perseguitati, anche se non sono gli unici…
R. – Sì: io credo che noi possiamo proiettare questi dati su un arco temporale più grande e rifarci alle statistiche di David Barrett, che è “mister statistiche” nel mondo delle religioni, il quale ci dice: è vero che anche altre minoranze sono perseguitate ma nei secoli XX e XXI, tre quarti dei morti – lui si occupa solo di quelli – a causa di persecuzioni religiose, sono cristiani. E c’è anche un altro dato: mentre i cristiani sono più spesso uccisi da regimi totalitari o – ahimé! – da seguaci fondamentalisti di altre religioni, per quanto riguarda i musulmani, che sono il secondo gruppo più numeroso di caduti per la loro fede, questi in alcuni casi, come in India, sono uccisi da fondamentalisti indù ma arrivano ai grandi numeri dei loro morti soprattutto per scontri fra sunniti e sciiti, cioè per scontri tra musulmani. Una cifra: secondo Barrett, dalla morte di Gesù Cristo all’anno 2000 ci sono stati 70 milioni di martiri cristiani; ma è molto significativo che di questi 70 milioni, 45 milioni siano concentrati nel XX secolo. E nel XXI secolo, nel primo decennio, i caduti cristiani sono stati 160 mila l’anno. Ora si sono ridotti a 100 / 105 mila a causa della fine – o dell’attenuazione – di alcune situazioni molto gravi, come quella del Sudan dove per fortuna il numero di morti cristiani è molto diminuito. Tuttavia, rimangono cifre molto alte.

D. – Crescono violenze ma anche restrizioni governative. Delle violenze ne parliamo – ogni tanto, un attentato balza alle cronache dei media per il numero dei morti - ma invece, delle restrizioni governative parliamo molto meno, e tra l’altro riguardano Paesi dai quali non ce lo aspetteremmo …
R. – Sì: questo credo sia un merito dei documenti del Papa, che quest’anno ha parlato molto di libertà religiosa fin dal discorso di dicembre alla Curia Romana, poi il messaggio per la Giornata mondiale della pace, il discorso annuale al Corpo diplomatico del 5 gennaio 2011, in cui sostanzialmente ribadisce due concetti: il primo è che naturalmente nessuno vuole mettere sullo stesso piano i massacri o le stragi, che ci sono in Paesi come il Pakistan, l’Egitto o la Corea del Nord, con le discriminazioni amministrative che ci sono anche in Occidente; l’altro è che la negazione della libertà religiosa è un piano incrinato: si sa dove si incomincia ma non si sa dove si finisce. In tutti questi interventi, Benedetto XVI ha sempre voluto insistere sul fatto che ci sono problemi anche in Occidente, e li ha citati: ha citato esplicitamente il caso del Crocifisso, cioè il caso della sentenza Lauzi della Corte europea dei diritti dell’uomo che avrebbe voluto rimuovere il Crocifisso dalle aule scolastiche italiane e che fortunatamente poi è stata riformata in appello dalla Grande Camera. Ha citato il caso di una educazione civica – così ha detto – che viola i diritti di libertà religiosa dei genitori cattolici inculcando principi di carattere morale e filosofico contrari ai valori vissuti dai genitori cattolici e cristiani in genere e qui l’allusione è al caso che sarà oggetto anch’esso di una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo della “educación ciudadana” in Spagna. E ha citato tutta una serie di altre forme di emarginazione e di discriminazione che colpiscono in particolare le scuole cattoliche … Ecco, ripeto: non possiamo mettere sullo stesso piano queste discriminazioni che ci sono anche in tanti Paesi dell’Unione Europea con i massacri e le stragi, eppure, dobbiamo lanciare un grido d’allarme perché anche queste sono violazioni della libertà religiosa. (gf)

10 commenti:

  1. NO!! No determinato, assoluto, definitivo, senza condizioni alle persecuzioni di QUALSIASI religione nel mondo.
    Pace e bene, non "guerra e male"

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  2. <span><span><span>NO!! No determinato, assoluto, definitivo, senza condizioni alle anime che vanno in Inferno !    
    </span>   
    Un minuto di Purgatorio é peggio di tutte le sofferenze che si possono provare qui sulla Terra, non parliamo dell'Inferno...  </span>  
    <span>  
    Ora va bene fare del sociale e evitare al massimo le persecuzioni dei cristiani quando si puo' ma non dimentichiamo che la peggior persecuzione che un Cristiano possa subire é quella che il demonio ha già oggi voglia di infliggergli in inferno quando portà finalmente torturarlo ETERNAMENTE !   </span>Quando Santa Teresa d'Avila fu trasportata in inferno il demonio le mostro' il posto che avava già preparato per la sua anima e il suo corpo!<span> </span>  </span>
    <span>
    <span>Cerchiamo un po' di vedere le cosa alla luce soprannaturale della FEDE !</span></span>

    RispondiElimina
  3. chi si preoccupa <span>giustamente</span> di un uomo che soffre quaggiù di dolori nel martirio per qualche minuto ora o giorno per poi accedere direttamente alla gioia infinita del Paradiso (i martiri non fanno il purgatorio) dovrebbe preoccuparsi infinitametne di più di una sola anima che possa soffrire i peggiori dolori fisici e morali nell'inferno per SEMPRE !

    O come tanti prelati non ci crediamo più al dogma di fede dell'Inferno e della sua eternità ?

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  4. <span>anzi ... se torniamo alla dottrina pre-CV2 scopriamo che il martirio é una grazia che i più coraggiosi possono chedere e che si merita e che  non é data a tutti !</span>

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  5. <span><span>anzi ... se torniamo alla dottrina pre-CV2 scopriamo che il martirio é una grazia che i più coraggiosi possono chedere e che si merita e che  non é data a tutti !</span></span>

    Vero, hpoirot. Ma se non ricordo male questa possibilità procurava a volte in qualcuno dubbi sulla capacità di sostenerlo e pertanto la Chiesa invitava a rimettersi alla volontà di Dio.

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  6. A leggere certi commenti mi tornano alla mente i "quaresimali" che teneva un certo frate nella chiesa principale della mia città; io ero un bimbo ed ancora ricordo quel personaggio, munito di un registratore " a filo" sul quale a sua detta erano registrate le voci dell'inferno e che prevedeva per  noi piccoli di nove, dieci anni di precipitare nell'inferno più profondo - di cui un piccolo esempio era registrato - definendoci " peccatori e vermi schifosi" per colpa dei nostri peccati!! (peccati che io posso immaginare a quell'età: ho toccato la Sacra Ostia con i denti, ho rubato la marmellata, ho risposto male o non ho ubbidito subito alla mamma o al papà e così via cantando). Mi sono portato appresso per anni quel complesso grazie a quel figuro!!

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  7. <span>Mister Sinclair menomale che quando era un bimbo non ha incontrato ... la Vergine Maria  come i tre pastorelli di Fatima altrimenti oltre all'audio avrebbe avuto anche il video dell'inferno.  </span>

    <span>Chissà che complessone grosso grosso le sarebbe venuto! Minimo come quello di suor Lucia: 80 anni di vita carmelitana nel sacrificio...</span>

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  8. Caro Amico, ti dirò: io non avuto la grazia di vedere la Beatissima Vergine, di certo non ne sono degno e spero di vederla a suo tempo in Paradiso. Sicuramente non mi sarei spaventato se l'avessi vista; io ed i miei compagni invece siamo usciti da quella chiesa terrorizzati dopo aver udito quello sciagurato frate definirci peccatori e vermi schifosi e dopo aver udito ciò che quel folle definì "le voci dell'inferno! Di più quelle idiote parole non ci hanno certo impedito di essere poi VERI peccatori come capita a ciascun essere umano.
    Come tu possa paragonare le idiozie delinquenziali di quel figuro alle Sante Apparizioni di Lourdes proprio non capisco. Tra parentesi personalmente considero Lourdes assieme a Fatima ed a pochi altri un Luogo di Preghiera e di grande Spiritualità.

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  9. Dimenticavo: se pensi che Suor Lucia sia diventata Carmelitana sol perchè la Beatissima Vergine le ha fatto vedere l'inferno credo che tu non abbia capito proprio un bel nulla; dirò di più, a me sembra una bestemmia bella e buona.
    Ciao e che il tuo Angelo Custode ti protegga e ti suggerisca cose migliori

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  10. <span>Non conosco la tua storia e ti chiedo scusa, effettivamente puo' essere (che ne so io!) che quel prete abbia esagerato  </span>
    <span>
    Ce l'avevo più con l'andazzo post-conciliare che evita soigneusement di parlare dell'inferno ai bambini e adolescenti  
    Per quanto mi riguarda descrivo spesso l'inferno (come anceh il paradiso) ai miei bambini e lo vivono molto bene</span>
    Per me é una necessità a ogni età! Per gli adulti lo é certamente in quanto il santo timore dell'inferno é una
    condizione sufficiente per rendere valida una confessione anche quando non si abbia una contrizione data
    dall'aver offeso l'amore di Dio (che é più difficile da ottenere che lo spauracchio della sofferenza)

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