Come ogni estate, ecco pronto anche quest'anno la polemica ecclesiastica.
Si son lette, anche su facebook (IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE. E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI. Possiede il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia. Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani. SE CONDIVIDI COPIA E INCOLLA SULLA TUA BACHECA), tante bugie, tante polemiche, tante strumentalizzazioni dovute ad ignoranza (o a malafede). E, sempre per ignoranza i Cattolici sono frastornati e non sanno cosa rispondere, per confutare le illazioni infondate contro la Chiesa, riguardo alla pretesa evasione (legittimata -dicono- da leggi servili) da parte della Chiesa Cattolica in Italia, assurta quale concausa della crisi economica del Paese.
Da più parti si innalzano assurde proposte di "tassazione" degli oratori e di tutti gli immobili di proprietà della Chiesa-Ente Giuridico (con Ici, Imu, ecc.) e di abolizione / modifica del sistema dell' 8xMille.
Pur esulando il tema dal nostro principale "carisma", proponiamo ai lettori (tratta da La Bussola Quotidiana) una risposta precisa e competente a queste bugie, affinché, se del caso, siano meglio informati su come stanno le cose, e soprattutto abbiano materiale e documentazione per controbattere e replicare alle "chiacchere da bar" sull'argomento e smaschere il palese intento diffamatorio delle accuse e delle proposte a svantaggio della Chiesa.
E poi qualcuno dica a questi facinorosi "fiscalisti" che ormai, nel 2011, bisogna essere precisi, visto che i mezzi per apprendere e informarsi ci sono e sono diffusi: il Vaticano, inteso come Stato -sovrano, tra l'altro, al pari di San Marino- è una cosa, mentre la Chiesa Cattolica e la C.E.I., sono un'altra!
Si son lette, anche su facebook (IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE. E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI. Possiede il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia. Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani. SE CONDIVIDI COPIA E INCOLLA SULLA TUA BACHECA), tante bugie, tante polemiche, tante strumentalizzazioni dovute ad ignoranza (o a malafede). E, sempre per ignoranza i Cattolici sono frastornati e non sanno cosa rispondere, per confutare le illazioni infondate contro la Chiesa, riguardo alla pretesa evasione (legittimata -dicono- da leggi servili) da parte della Chiesa Cattolica in Italia, assurta quale concausa della crisi economica del Paese.
Da più parti si innalzano assurde proposte di "tassazione" degli oratori e di tutti gli immobili di proprietà della Chiesa-Ente Giuridico (con Ici, Imu, ecc.) e di abolizione / modifica del sistema dell' 8xMille.
Pur esulando il tema dal nostro principale "carisma", proponiamo ai lettori (tratta da La Bussola Quotidiana) una risposta precisa e competente a queste bugie, affinché, se del caso, siano meglio informati su come stanno le cose, e soprattutto abbiano materiale e documentazione per controbattere e replicare alle "chiacchere da bar" sull'argomento e smaschere il palese intento diffamatorio delle accuse e delle proposte a svantaggio della Chiesa.
E poi qualcuno dica a questi facinorosi "fiscalisti" che ormai, nel 2011, bisogna essere precisi, visto che i mezzi per apprendere e informarsi ci sono e sono diffusi: il Vaticano, inteso come Stato -sovrano, tra l'altro, al pari di San Marino- è una cosa, mentre la Chiesa Cattolica e la C.E.I., sono un'altra!
Roberto
E' l'ora del Bar Economia: «Crisi colpa della Chiesa»
di Luca Negri, La Bussola Quotidiana del 18-08-2011
di Luca Negri, La Bussola Quotidiana del 18-08-2011
In Italia, come è noto, vivono milioni di esperti di calcio. Loquaci commissari tecnici spuntano soprattutto nelle fasi calde dei mondiali di football, tutti con la loro invincibile formazione, i loro bravi schemi.
In questi giorni di grave crisi economica invece si stanno moltiplicando gli economisti improvvisati. Ognuno ha la sua ricetta per sanare i conti pubblici: taglia di qua, privatizza di là, tassa su e giù.
In questo concerto un poco stonato non poteva mancare la voce del razionalismo italico. O almeno di quelli che pretendono di rappresentarlo.
L’Unione Atei e Agnostici Razionalisti, la setta laicista onorevolmente presieduta, fra gli altri, da Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi, ha detto la sua per mezzo di un comunicato stampa.
Dato che “nessuno parla di intervenire sugli enormi contributi che lo Stato eroga ogni anno per fini religiosi”, l’audace Uaar ”ricorda che, anche solo lasciando allo Stato la quota delle scelte inespresse dell’Otto per Mille, si recupererebbero ogni anno oltre seicento milioni di euro”. E casualmente, neanche fosse un ordine di scuderia scattano i media italiani nell'attacco alla Chiesa: solo ieri hanno fatto da eco alle argomentazioni dell'Uaar Il Fatto Quotidiano e Filippo Facci nella sua rubrica su Libero.
Ovviamente non solo 8xmille: “Introducendo l’ICI sui beni ecclesiastici ad uso commerciale, azzerando l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione destinati all’edilizia di culto ed eliminando, come Costituzione comanda, ogni onere statale per la scuola privata, la cifra aumenterebbe in modo ancora più sostanzioso”. Non ci dicono quanto sostanzioso, né ci spiegano come distinguere infallibilmente un ”uso commerciale” da quello caritatevole, assistenziale o pastorale.
È invece sicuro che limiterebbero la libertà di insegnare altre verità rispetto alle loro così in sintonia con il pensiero unico secolarizzato. Molte scuole cattoliche chiudono, altre sarebbero costrette a chiudere senza i finanziamenti pubblici. Non sarebbe solo un danno per chi ci lavora e per gli ordini religiosi che le gestiscono; avremmo nel corso di poche generazioni compatrioti del tutto incapaci di comprendere Dante, Manzoni o Michelangelo, cadrebbe nell’oblio un patrimonio culturale che ha reso grande l’Italia e che la scuola pubblica non è più tanto orgogliosa di tramandare. Certo, non sarebbe un problema per l’Uaar. Probabilmente Odifreddi è pronto a colmare tutte quelle lacune con robuste dosi di matematica; lui è convinto che insegnando fin dall’asilo che 2 più 2 fa 4 si liberino i piccini dalla nefasta superstizione di Gesù bambino.
Il problema, secondo i razionalisti di casa nostra, è un altro: “L’entità della somma che finisce nelle tasche delle organizzazioni ecclesiastiche è sconosciuta persino al governo”. Strano. Se così stanno le cose, ci permettiamo di consigliare al Ministro Tremonti e a tutti gli agnostici una breve visita al sito http://www.8xmille.it/. Con pochi clic sono disponibili i bilanci che chiariscono come la Conferenza Episcopale Italiana faccia uso del prelievo Irpef, anno per anno, regione per regione.
Con i ricavi dell’Otto per mille la Chiesa cattolica costruisce nuove chiese su tutto il globo, compie la sua missione di annuncio del Vangelo, restaura e tiene in vita beni culturali di valore inestimabile, fa la carità, ovvero crea ospedali, orfanotrofi, mense per poveri in Italia e nei paesi del Terzo Mondo (che esiste ancora, nel caso qualcuno se ne sia dimenticato). E paga anche gli stipendi ai sacerdoti, persone che veramente non “staccano mai” dal lavoro, e proprio perché sacerdoti cattolici non possono limitarsi alla celebrazione della liturgia ma svolgono un’insostituibile funzione sociale.
Eppure l’Uaar considera le istituzioni cattoliche dei veri e propri parassiti dell’economia nazionale, non vuole comprendere quanto intervengano dove lo Stato non riesce ad arrivare, forse ignora il principio di sussidiarietà. È convinta che siano “privilegi” quelli della Caritas, ad esempio: assistere minori, lenire i dolori delle infermità fisiche e mentali, aiutare famiglie ed individui in difficoltà economica, contribuire ad un dignitosa integrazione di immigrati spesso dimenticati dallo Stato. Probabilmente non mancano preti, frati, suore e laici che chiamano privilegio fare tutto ciò; certo non nel senso inteso da atei e agnostici uniti nella lotta anticlericale. [e poi, eliminando questi pretesi "privilegi" agli enti ecclesiastici -il cui mantenimento spesso ha origine caritivo e non pesa sugli Italiani-, molti dei servizi e delle funzoni di rilievo sociale, assistenziali, di cura, di istruzione ecc, svolte da quegli enti verrebbero a mancare, o, per sopravvivere, andrebbero a "pesare" sulle finanzie del Paese che sarebbe costretto a occuparsene; n.d.r.]
Si facciano un giro questi liberi pensatori nella Piccola casa della Divina Provvidenza fondata dal Beato Cottolengo a Torino. Fra quelle mura possono interrogare disabili, anziani, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di ogni possibile male. Chiedano a loro cosa ne pensano dell’ICI.
Oppure si leggano le pagine del “Viaggio in Italia” scritte nel 1983 da Guido Ceronetti (artista e pensatore non certo cattolico e che sui temi bioetici la pensa bene o male come loro) dopo aver visitato “l’isola Cottolengo” che “resiste coi suoi vecchi statuti nel frenetico mare di denaro della città nevrotica, custode di un tesoro che ha nome: il Denaro non come fine” .
Ecco, per tutta la Chiesa il denaro non è un fine ma un mezzo. Mezzo ben più nobile dei mezzucci dell’Unione Atei e Agnostici Razionalisti.
SI VEDA ANCHE QUESTO ARTICOLO DI V. FELTRI SU "Il Giornale" del 20 agosto 2011 "Ma quali privilegi? La Chiesa paga le tasse!" che leggiamo su UnaFides.
ps. Inizino a far pagare le tasse ai centri sociali, che quando organizzano manifestazioni e cortei distruggono negozi e auto di mezza città!
SI VEDA qui ANCHE la pagina su AVVENIRE del 21 agosto 2011
fonte: LaBussolaQuotidiana.it
In questi giorni di grave crisi economica invece si stanno moltiplicando gli economisti improvvisati. Ognuno ha la sua ricetta per sanare i conti pubblici: taglia di qua, privatizza di là, tassa su e giù.
In questo concerto un poco stonato non poteva mancare la voce del razionalismo italico. O almeno di quelli che pretendono di rappresentarlo.
L’Unione Atei e Agnostici Razionalisti, la setta laicista onorevolmente presieduta, fra gli altri, da Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi, ha detto la sua per mezzo di un comunicato stampa.
Dato che “nessuno parla di intervenire sugli enormi contributi che lo Stato eroga ogni anno per fini religiosi”, l’audace Uaar ”ricorda che, anche solo lasciando allo Stato la quota delle scelte inespresse dell’Otto per Mille, si recupererebbero ogni anno oltre seicento milioni di euro”. E casualmente, neanche fosse un ordine di scuderia scattano i media italiani nell'attacco alla Chiesa: solo ieri hanno fatto da eco alle argomentazioni dell'Uaar Il Fatto Quotidiano e Filippo Facci nella sua rubrica su Libero.
Ovviamente non solo 8xmille: “Introducendo l’ICI sui beni ecclesiastici ad uso commerciale, azzerando l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione destinati all’edilizia di culto ed eliminando, come Costituzione comanda, ogni onere statale per la scuola privata, la cifra aumenterebbe in modo ancora più sostanzioso”. Non ci dicono quanto sostanzioso, né ci spiegano come distinguere infallibilmente un ”uso commerciale” da quello caritatevole, assistenziale o pastorale.
È invece sicuro che limiterebbero la libertà di insegnare altre verità rispetto alle loro così in sintonia con il pensiero unico secolarizzato. Molte scuole cattoliche chiudono, altre sarebbero costrette a chiudere senza i finanziamenti pubblici. Non sarebbe solo un danno per chi ci lavora e per gli ordini religiosi che le gestiscono; avremmo nel corso di poche generazioni compatrioti del tutto incapaci di comprendere Dante, Manzoni o Michelangelo, cadrebbe nell’oblio un patrimonio culturale che ha reso grande l’Italia e che la scuola pubblica non è più tanto orgogliosa di tramandare. Certo, non sarebbe un problema per l’Uaar. Probabilmente Odifreddi è pronto a colmare tutte quelle lacune con robuste dosi di matematica; lui è convinto che insegnando fin dall’asilo che 2 più 2 fa 4 si liberino i piccini dalla nefasta superstizione di Gesù bambino.
Il problema, secondo i razionalisti di casa nostra, è un altro: “L’entità della somma che finisce nelle tasche delle organizzazioni ecclesiastiche è sconosciuta persino al governo”. Strano. Se così stanno le cose, ci permettiamo di consigliare al Ministro Tremonti e a tutti gli agnostici una breve visita al sito http://www.8xmille.it/. Con pochi clic sono disponibili i bilanci che chiariscono come la Conferenza Episcopale Italiana faccia uso del prelievo Irpef, anno per anno, regione per regione.
Con i ricavi dell’Otto per mille la Chiesa cattolica costruisce nuove chiese su tutto il globo, compie la sua missione di annuncio del Vangelo, restaura e tiene in vita beni culturali di valore inestimabile, fa la carità, ovvero crea ospedali, orfanotrofi, mense per poveri in Italia e nei paesi del Terzo Mondo (che esiste ancora, nel caso qualcuno se ne sia dimenticato). E paga anche gli stipendi ai sacerdoti, persone che veramente non “staccano mai” dal lavoro, e proprio perché sacerdoti cattolici non possono limitarsi alla celebrazione della liturgia ma svolgono un’insostituibile funzione sociale.
Eppure l’Uaar considera le istituzioni cattoliche dei veri e propri parassiti dell’economia nazionale, non vuole comprendere quanto intervengano dove lo Stato non riesce ad arrivare, forse ignora il principio di sussidiarietà. È convinta che siano “privilegi” quelli della Caritas, ad esempio: assistere minori, lenire i dolori delle infermità fisiche e mentali, aiutare famiglie ed individui in difficoltà economica, contribuire ad un dignitosa integrazione di immigrati spesso dimenticati dallo Stato. Probabilmente non mancano preti, frati, suore e laici che chiamano privilegio fare tutto ciò; certo non nel senso inteso da atei e agnostici uniti nella lotta anticlericale. [e poi, eliminando questi pretesi "privilegi" agli enti ecclesiastici -il cui mantenimento spesso ha origine caritivo e non pesa sugli Italiani-, molti dei servizi e delle funzoni di rilievo sociale, assistenziali, di cura, di istruzione ecc, svolte da quegli enti verrebbero a mancare, o, per sopravvivere, andrebbero a "pesare" sulle finanzie del Paese che sarebbe costretto a occuparsene; n.d.r.]
Si facciano un giro questi liberi pensatori nella Piccola casa della Divina Provvidenza fondata dal Beato Cottolengo a Torino. Fra quelle mura possono interrogare disabili, anziani, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di ogni possibile male. Chiedano a loro cosa ne pensano dell’ICI.
Oppure si leggano le pagine del “Viaggio in Italia” scritte nel 1983 da Guido Ceronetti (artista e pensatore non certo cattolico e che sui temi bioetici la pensa bene o male come loro) dopo aver visitato “l’isola Cottolengo” che “resiste coi suoi vecchi statuti nel frenetico mare di denaro della città nevrotica, custode di un tesoro che ha nome: il Denaro non come fine” .
Ecco, per tutta la Chiesa il denaro non è un fine ma un mezzo. Mezzo ben più nobile dei mezzucci dell’Unione Atei e Agnostici Razionalisti.
SI VEDA ANCHE QUESTO ARTICOLO DI V. FELTRI SU "Il Giornale" del 20 agosto 2011 "Ma quali privilegi? La Chiesa paga le tasse!" che leggiamo su UnaFides.
ps. Inizino a far pagare le tasse ai centri sociali, che quando organizzano manifestazioni e cortei distruggono negozi e auto di mezza città!
SI VEDA qui ANCHE la pagina su AVVENIRE del 21 agosto 2011
fonte: LaBussolaQuotidiana.it
<span>Purtroppo al brillante articolista è sfuggita la perla migliore! Se andate sul sito dell'UARR (che fa paura: a volte mi lamento dei nostri iperconservatori intransigenti, ma quelli sono dei veri estremisti - certi commentatori hanno una specie di fissazione anticlericale che ha sicuramente dei risvolti di tipo psicanalitico), potrete scoprire che gl'ìneffabili promotori invitano i lettori a indicare l'UARR medesima quale destinataria del loro 5x1000. Spiegano che nn si tratta di una tassa ma di una legittima scelta che i cittadini possono disporre liberamente sulle tasse che pagano. Ohibò! ho letto bene? Ma questo è esattamente ciò che i possono fare i cittadini con l'8x1000! Capito, questi difensori della democrazia e della libertà di coscienza? Se il contributo è destinato a loro, va benissimo dirottare una percentuale delle tasse; se è a favore di altri, è un furto. Complimenti vivissimi per la coerenza. E viva la libertà!
RispondiElimina</span>
Fecero così anche prima della Rivoluzione Francese : menzogne ....
RispondiEliminaGrazie per le precisazioni, anche se spesso consistenti in affermazioni molto generiche.
RispondiEliminaPer completezza di informazione magari occorrerebbe leggere anche "La Lobby di Dio" di Ferruccio Pinotti che descrive le imprese di CL e CdO ed altri testi simili; basterebbe forse anche risentire l'intervista all'allora Presidente dell'APSA, Card. Nicora, intervista trasmessa su Rai 3 (quella "comunista").
Nessuna nega la preziosa, anzi preziosissima e, purtroppo vicaria attività delle diverse Caritas o di benemeriti Istituti quali quelli fondati da Don Orione o del Beato Cottolengo.
Circa l'8 per mille non vedo nulla di scandaloso nel lasciare allo Stato la quota inespressa dal contribuente. I cattolici si sveglino e facciano la loro scelta per Chiesa Cattolica, si dimostrino così adulti e partecipi alla vita della loro Chiesa e non soltanto con la prescritta presenza "almeno una volta all'anno ed almeno a Pasqua" alla Santa Confessione ed alla Santa Comunione.
Ciò che si chiede è di versare LEGITTIMAMENTE alla Chiesa Cattolica SOLTANTO la quota relativa a coloro che SI SONO ESPRESSI a favore e NON la quota, che è maggioritaria, di coloro che NON hanno espresso alcuna preferenza!
RispondiEliminaD'altra parte la Chiesa Valdese NON accetta nulla oltre la quota di coloro che si sono espressi a suo favore; questo mi sembra un comportamento apprezzabile e correttissimo e proprio per questo, forse, coloro che si esprimono in suo favore aumentano di anno in anno.
Capitto mi hai? Oppure hai fatto finta di non capire per mestare nel torbido?
P-S.: a scanso di equivoci io NON faccio parte nè dell'UAAR nè di altre simili associazioni cui riconosco il diritto di esistere
quelli dell'UAAR sono i peggiori ipocriti sulla piazza, e se esprimi semplicemente un'opinione diversa dalla loro, vieni attaccato selvaggiamente, o ignorato manco si fosse appestati, il bello è che viene predicata la libertà di coscienza e la razionalità , ma dove se è lecito sapere si trova la libertà e la razionalita (forse in lamentevoli comunicati dove continuano a insistere su un anticlercalismo ottuso?), perchè dei sapientoni privi di umanità , infatuati di un presunto dio della ragione pensano di poter sparare ogni volta su argomenti che neanche conoscono?(Veronesi docet) , è come in Orwell : tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno lo è più degli altri, non ce peggior sordo di chi non vuol sentire, urlano e strepitano , fanno chiasso , noi Cattolici zitti, indifferenti al vascello che affonda , poche voci che devono anche difendersi da scandali, e miserabili lamentele di chicchessia , dove è finito il rispetto di sè?dove l'autorità , ai tempi di Pio XII certe accuse sarebbero state ignorate e nemmeno ci si sarebbe presi la briga di giustificare, comunque la Chiesa è sopravvissuta a persecuzioni ben peggiori, possono anche toglierci le scarpe e i vestiti, e anche il pane di bocca , pensate forse che la scomodità, la povertà , la persecuzione e adirittura il martirio ad un vero cristiano facciano paura ?
RispondiEliminaIo distinguo tra il mio discorso ad extra (verso chi è non favorevole, ovvero ostile, alla Chiesa), e il mio discorso ad intra (tra di noi che nella Chiesa ci riconosciamo).
RispondiElimina1° = Discorso ad extra: " ha risposto:
E' sempre la solita storia, sono secoli che si va avanti così. I fedeli affidano i loro beni alla Chiesa, la Chiesa adopera i beni ricevuti per il culto divino, per la beneficenza e per il progresso sociale, nel frattempo il potere civile dilapida i beni propri e altrui, con folli spese militari e corruzioni varie, e per levarsi d'impiccio va a rubare i beni della Chiesa togliendoli ai poveri.
(nota bene: lo so anch'io che purtroppo tra i membri della Chiesa si annida pure qualcuno - sia fedeli, sia preti, sia perfino vescovi- indegno e che si approfitta per arricchirsi e per vivere viziosamente. Lo so anch'io che costoro sono la vergogna e la rovina dei loro correligionari e confratelli. Ma so pure che, ad li là della trista visibilità del male, la realtà vera della Chiesa è del tutto diversa, non per merito proprio, ma per il merito del suo Capo Gesù Cristo).
Tra i mille e mille esempi, cito Filippo il Bello di Francia che sterminò i Templari per espropriarli, e Napoleone che seguì le tracce della rivoluzione francese, e Cavour-Rattazzi che finanziarono l'imperialismo piemontese prima con la soppressione (e esproprio) delle congregazioni religiose, poi con la conquista manu militari dell'intero Stato della Chiesa.
Adesso, ci siamo di nuovo ? Una casta di parassiti incapaci ha succhiato il sangue della nazione, e il popolo bue anziché decidere finalmente di affamarli perché restituiscano il maltolto, si affanna a proporre nuove (vecchie) assurdità per mantenere i privilegi dei parassiti. "
2° = Discorso ad intra . Io firmo fedelmente per l' 8 x 1000, per obbedienza, ma non sono tanto sicuro di fare davvero bene alla mia Chiesa. Un comodo automatico e ricco contributo annuale, mette troppo tra parentesi la fiducia nella Provvidenza, e una carità tramite firma, che non costa nulla al donatore , è troppo diversa dalla vera Carità. Minor "giro di soldi" forse renderebbe più breve la colonna a destra di questa pagina della "trahison des clercs". Forse.
<span>P-S.: a scanso di equivoci io NON faccio parte nè dell'UAAR nè di altre simili associazioni cui riconosco il diritto di esistere</span>
RispondiEliminaAll'errore non deve essere riconosciuto alcun diritto.
Ho molte perplessita' su questo articolo. E' vero che la Chiesa opera con grande abnegazione in settori chiave come quelli della salute, dell'aiuto ai piu' bisognosi e dell'educazione. E che Odifreddi e company sarebbero felici di avere le mani libere x rovinare i bambini fin dalla piu' tenera eta'. Pero'....Accanto a tanti sacerdoti che sbarcano il lunario grazie al "pagamento degli stipendi" (che orribile locuzione...) ci sono troppi preti maneggioni in giro, troppi soldi che circolano, troppe attivita' che hanno poco di caritativo e molto di lucrativo. Anche questa e' sporcizia che si trova all'interno della Chiesa.
RispondiEliminaE poi ci sono sempre piu' sacerdoti "impegnati nel sociale" (altra terribile locuzione) e sempre meno preti che svolgono il compito per il quale sono chiamati. Sara' forse per colpa del sole di agosto, ma ho le idee un po' confuse. E non riesco ad essere completamente d'accordo con Luca Negri.
Eh purtroppo si confonde CL con la Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaRibadisco: riconosco il diritto di esistere a CHIUNQUE!!!
RispondiEliminaChi diavolo stabilisce che ivi abita l' "ERRORE".
Lo stabilisce un altro essere umano pure lui fallace?
A beh complimenti
Non è così? Non sono costoro importanti esponenti della Chiesa Cattolica?
RispondiEliminaMemores Domini che vivono in castità, purezza e lontano dalle tentazioni del dimonio?
" da sempre, luce, gas e acqua dello Stato Città del Vaticano siano pagati dal Comune di Roma "
RispondiEliminaE' assurdo, non è assolutamente vero !!!
Esiste un bilancio, pubblico, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
E' certamente un dovere morale per un cattolico italiano versare l'8/1000 alla Chiesa Cattolica " senza se e senza ma" !
E' altrettanto onesto ricordare che lo Stato Italiano ha un debito nei confronti della Chiesa Cattolica a causa delle ben note confische a danno soprattutto delle famiglie religiose per effetto della triste legge eversiva Rattazzi-Siccardi.
Gli ordini religiosi sono soliti ricordare, con ironica amarezza, che essi sono stati per due volte buggerati : dallo stato italiano e poi dalla Santa Sede che non ha esteso a loro gli effetti dei Concordati.
Pensiamo alle spese enormi di gestione degli edifici di culto soprattutto nelle Diocesi e nelle Città che con il tempo hanno perso abitanti e prestigio.
Ci sono Diocesi che sono quasi al collasso economico : un patrimonio artistico da proteggere e dei beni ( terreni, immobili ecc ecc ) che non vangono quasi più nulla perchè si trovano in località morenti ( magari montane , sperdute rispetto le ridenti località marine sempre più affollate).
Noi amiamo contemporaneamente l'aspetto devozionale e anche artistico dell'enorme patrimonio ecclesiastico lasciato in prestito alla Chiesa Italiana.
In questo momento difficilissimo per l'economia : cosa può fare una Diocesi che ha la maggior parte degli edifici di culto nelle zone montane spesso senza preti e quindi senza custodi ?
Non è facile affidarsi solo alla Provvidenza e alla generosità dei fedeli !
Non parliamo poi delle strutture assistenziali che sono indispensabili per i piccoli centri ( oratori, caritas ecc ecc)
Piena solidarietà con Clero italiano soprattutto delle Diocesi antiche più sfortunate che sarebbe una pazzia, come sogna qualcuno, accorpare con altre più floride ( ammesso che ve ne siano ...)
Beh, ho letto anch'io le allocuzioni di Odifreddi sul blog di repubblica. Ero intenzionato a rispondere: in un primo tempo ero incerto a motivo della "democraticità" degli interventi (stanotte eravamo a quota 487); infatti l'argomentazione più "logica" portata dal prof (che è prof di logica) e dai suoi fedeli allievi era dichiarare "vomitevole" (sic!) chi osava obiettare qualcosa... Quando stamani mi sono deciso il blog era sparito (ci avrà pensato il suo capo?)
RispondiEliminaNon commento pertanto quanto affermato anche lì ma esprimo comunque il mio pensiero
1. Innanzitutto c'è alla base una voluta e strumentale confusione nei termini. Un conto è evadere le tasse (che si devono pagare) e un altro è disquisire in generale se è giusto o meno essere esentati da alcune tasse. Il Card Bagnasco ha parlato di evasione delle tasse da parte di chi le dovrebbe pagare. In democrazia la maggioranza, attraverso chi è stato eletto, decide liberamente le leggi e le tasse da far pagare. Se Odifreddi, Margherita Hack, i mangiapreti ecc vogliono cambiare le cose, lo facciano democraticamente. Certo, gettano fango, provocano, annaspano perché non sanno che pesci pigliare dato che l'attuale situazione nei confronti della Chiesa è condivisa a destra, al centro, a sinistra. Ricordiamoci che nel dopoguerra il concordato è stato sottoscritto anche da Togliatti; negli anni 80 il nuovo concordato è stato appositamente firmato sotto il "regno" di Craxi; le famose "scandalose" esenzioni di cui si parla sono state introdotte dal centrosinistra con Prodi e non dal governo di centrodestra. Se vogliono cambiare le regole lo facciano democraticamente e raggiungano i numeri necessari per cambiare la costituzione
2. Inoltre si fa grande confusione sul concetto di "vaticano". Secondo loro il Vaticano è proprietario di tutto... Io vivo al nord (quindi non conosco la particolare situazione forse di Roma). Tuttavia qui da noi il Vaticano non è proprietario di nulla. Secondo loro il Vaticano mantiene i preti, assume gli insegnanti di religione, possiede gli alberghi, le case di cura, tutto insomma...
E' chiaro quindi che è necessario fare chiarezza: se una Parrocchia gestisce un asilo, non lo fa nè coi soldi o il contributo del Vaticano (e neanche con quelli dell'8 per mille), ma deve arrangiarsi da sola. Stessa cosa per le parrocchie in generale ecc ecc
Pertanto se un'associazione qualsiasi costruisce un albergo o una casa di cura, non c'entra nulla col vaticano...., se lo Stato dà delle sovvenzioni a costoro, non le dà certo al Vaticano!
3. Un pensiero sull'8 per mille e sulla destinazione della cifra di coloro che non scelgono. Siamo in democrazia quindi le scelte sono opinabili.
Faccio un esempio. Se alle prossime politiche decidessimo (ad esempio il 50%) di astenerci dal voto e quindi di non andare a votare, cosa succederebbe? Le percentuali ottenute dalle coalizioni non sarebbero sul totale degli aventi diritto al voto ma su quelli che effettivamente hanno votato. Cioè se avessero diritto a votare in cento e andassero a votare in cinquanta, alla coalizione maggioritaria basterebbero per vincere 26 voti e non 51! Questa è una regola democratica.
Per me... se si vuole cambiare lo si faccia, sempre stando nelle regole
PREPARIAMOCI!
RispondiEliminaIl Vescovo ha detto informalmente a tutto il clero che è assai prevedibile che verrà tolto l'8x1000. Sarà una provvidenziale catastrofe! Finalmente verranno chiuse quelle emorragie come tv2000 così come tutto il carrozone Conferenza Episcopale Italiana. E tutto il clero fannullone, giovani e vecchi, dovrà decidere se incominciare a fare il prete, oppure cambiare mestiere!
Vedi un po' qui sopra come si comporta Stendec:
RispondiElimina"ALL'ERRORE NON DEVE ESSERE RICONOSCIUTO ALCUN DIRITTO"
Ma per favore, dai!!!
Per carità Corradori, ben lieto se fosse una 'bufala', in questo caso non dovrebbero risultare uscite di questo genere nei bilanci dello Stato.
RispondiEliminaControlliamo?
La CEI riceve l'8 x mille che ammonta a più di un miliardo di euro (circa 2.000 miliardi di vecchie lire) all'anno da quando hanno cessato di essere in vigore i vecchi 'patti lateranensi'. Mi sembra un rimborso sufficiente visto che a pagarlo, da sempre è, in definitiva, il popolo italiano.
Può addurre un solo motivo per le ulteriori esenzioni o privilegi di cui godono le proprietà, escluse le chiese, della Chiesa Cattolica Italiana o del Vaticano la maggior parte delle quali sono finalizzate al lucro? Ha idea Corradori quale sia l'importo medio della retta di un asilo infantile cattolico?
In un momento difficile come questo, nel quale anche a chi ha già pochissimo vengono chiesti ulteriori sacrifici che non saranno certo gli ultimi, non ritiene giusto che anche la CEI e il Vaticano che TANTO hanno avuto non dai governanti ma dal popolo italiano, stringano un po' la cinghia anziché appoggiare ulteriori spese militari e invitare i già tartassati a pagare la tasse?
...e allora ricominceranno a cantare gli offici e a fare le cose per bene, se vogliono l'offerta.
RispondiEliminaTocca un prete sui soldi, e vedrai che ti lascia pontificare anche Williamson!
Comunque nresta sempre il fatto CHE LA CASTA POLITICA,pur di non rinunciare a niente di ciò che hanno-PERCHE' VEDRETE CHE TANTO ANDRA' A FINIRE COSI'...-se le inventeranno di tutte i colori per recuperare soldi...questo del trhead in questione è solo un'anticipazione di ciò che aspetterà i soliti che pagano sempre e solo loro...
RispondiEliminaIo non vedo come una vittoria l'8 per mille ricevuto non per scelta intenzionale ma per pigra inedia degli italiani che non hanno voglia di compilare il modulo... Mi fa capire che agli italiani non frega nulla della chiesa... si i soldi arrivano ma per una manovrina per cui il banco piglia tutto non per volontà consapevole di chi dona! Conosco molta gente che non immagina nemmeno che non destinando l'8 per mille a nessuno vada in automatico alla chiesa... con questa pubblicità sul tema ora in molti lo sapranno
RispondiEliminaLe argomentazioni dell'articolista mi sembrano parziali,fiacche,reticenti. Non è una buona risposta chiara e solidamente motivata. Per I furbi come Oddifreddi & c.serve muscolo e nervo non sospiri.
RispondiEliminaE' folle legittimare questo livello di pressione fiscale, che distrugge la capacita' di risparmio e la progettualita' famigliare;
RispondiEliminae' folle continuare a scambiare missioni di pace x missioni di guerra come in Libia ( guerre nn dichiarate);
e' incredibile che nn si abbia il coraggio morale di mettere il dito nella piaga, cioe' nella FIAT moneta, stampata e priva di alcuna copertura, che ad ogni stampa automaticamente impoverisce tutti, clero compreso.
E' giusto un sistema del genere che favorisce solo gli operatori piu' prossimi alla stampante, ovvero le banche e le loro elites?
Lucidita' zero.
è la dottrina della Chiesa comunque Claudio... non del Vaticano II certo, ma della Chiesa sì
RispondiEliminala dottrina dei Papi vuole che l'esenzione della Chiesa da qualsiasi tassazione o imposizione dello Stato, una società subordinata ad essa, venga dalla volontà di Cristo, dal diritto divino quindi. Tale dottrina è esplicitamente affermata in numerose bolle dogmatiche, come Clericis laicos o Unam Sanctam, e per tale dottrina morì San Tommaso Becket, martire della fede
RispondiElimina<span><span>Reverendo don Camillo, in un certo senso sarei anche d'accordo con Lei : una purificazione attraverso la santa austerità non potrà che giovare alla Chiesa !
RispondiEliminaTuttavia voglio citare un vecchio adagio popolare assai noto nelle nostre campane : il rischio di "buttare via il bambino con l'acqua sporca".
Che fine faranno le famiglie che in numero sempre crescente ricorrono fin d'ora all'assistenza della caritas diocesana oppure alle strutture assistenziali delle diocesi ? </span>
<span>Io che lavoro nell'ambito scolastico so quanto la chiesa locale si adopera per l'assistenza ai bisognosi.
Non parliamo poi della manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre bellissime chiese ?
Siamo ben lontani dai gesti eroici che nel secolo XIX caratterizzarono la chiesa italiana, che mai ebbe nel corso della storia una persecuzione tanto forte, quando si fondarono le prime banche del mutuo soccorso per le famiglie di operai e artigiani, si eressero delle stupende chiese, si comprarono Organi monumentali e concerti campanari oggi inimmaginabili.
Quando rileggo la storia ecclesiastica della mia regione nel 1800 mi commuovo fino alle lacrime : come poterono in piena persecuzione liberale realizzare tante opere ?
La risposta è solo una : la fede , che attualmente manca a tutti noi per cui, pur di non perdere il nostro termosifone tiepido, preferiremmo che siano distrutte le chiese !
Preferireri che il Signore mi chiami a Se' piuttosto che vedere lo sfascio totale di quello che la fede dei nostri padri ci ha lasciato !
In questo debbo ammettere che i nostri fratelli di un noto gruppo ecclesialeche fanno l'offerta della decima dimostrando di avere fede e disprezzo per i soldi !</span></span>
Non controllo nemmeno. Mi fido di quanto dice.
RispondiEliminaBene, che la Chiesa lo pretenda allora. Apertamente. Che apertamente dica che il popolo che l'ha ininterrottamente sovvenzionata dalla costituzione dello Stato italiano ad oggi, deve farsi carico anche dei mancati contributi da essa dovuti dovuti per le sue molteplici attività a fini di lucro.
Ricordo, ancora una volta, il comportamento di Pio XII in momenti di difficoltà.
Che tristezza.
Togli lo stato copnfessionale ecco i risultati, ma andrà peggio, c'è già chi vaticina l'occupazione del Vaticano da parte dello stato "italiota", va bene così fin tanto si inneggerà a Dignitatis Humanae questo sarà il risultato. Mi spiace ma chi semina vento raccoglie tempesta.
RispondiElimina<span>fede ? ma scusi, che sta dicendo Carradori ? lei forse non ha la più pallida idea di come quei poveretti del noto gruppo siano plagiati e costretti a versare quei soldi, e se ne privano anche coloro che hanno modesti stipendi ! sono spiacente di rischiare l'OT, per un attimo solo....ma non è possibile tollerare che passi questa colossale menzogna dell'offerta volontaria " per disprezzo" dei soldi, come lei sta dicendo !.... si informi per favore, di che lacrime grondino e di che sangue,... quelle che lei chiama offerte " ! e qui chiudo l'OT su un fenomeno che rientra certo tra i crimini contro l'umanità, il plagio degli adepti di un movimento-setta che osa definirsi "cattolico".... (e da 42 anni, grazie agli irriducibili furbastri leaders, tutto va avanti col permesso delli superiori!...a gonfie vele, con premi e promozioni...)</span>
RispondiEliminaCorradori, come può vedere il post da cui lei ha estrapolato la frase è stato CANCELLATO.
RispondiEliminaMi spiace ma credo che l'unica possibilità di condurre una discussione senza che intervenga a troncarla il multiproblematico a cui è stata sconsideratamente affidata la moderazione del blog sia quella di, contestualmente, pubblicare i propri post sui principali quotidiani italiani online oltre che su una quindicina di blog dove il 'sofferente' non abbia accesso e non possa far danni.
E' chiaro che i laicisti chiedano che la Chiesa venga tassata non perché sono mossi da intenzioni di giustizia ma per far sì che la religione arretri sempre più.
RispondiEliminaTuttavia sarebbe da chiedersi se l'attuale sistema dell'8x1000 garantisce veramente la "libertas ecclesiae". Anzitutto va ricordato che tale denaro rimane sempre denaro pubblico e quindi viene "girato" dallo stato alla Chiesa, rendendola di fatto prigioniera di uno stato la cui "religione ufficiale" è il laicismo. Secondo: il sistema favorisce sia la deresponsabilizzazione dei fedeli nel mantenimento dei sacerdoti e di tutte le attività "sociali" ecclesiali sia una mentalità da "dipendente pubblico" nei preti.
Anche l'ora di religione a scuola meriterebbe una seria riflessione sulla sua reale capacità di incidere.
Molto meglio sarebbe stimolare i fedeli a sorreggere economicamente la Chiesa, soprattutto tramite libere donazioni.
penso che la chiesa sia ben contenta di questo giroconto proveniente dallo stato italiano. Non so se qualcuno sia mai stato nella vicinissima francia... li nemmeno le chiese sono della chiesa. Sono pure loro proprietà dello stato. Quindi basta lamentarsi dell'iniquo stato italiano che con la chiesa è talmente generoso e accondiscendente da permettere di accumular denari anche per quegli stati che non avendo concordati così vantaggiosi non sborsano nulla per la Chiesa cattolica.
RispondiEliminaCon i soldi italiani non si pagano solo i nostri parroci o le nostre chiese o le nostre mense della caritas italiana... I soldi italiani finiscono in missioni in tutto il mondo. Quindi consideriamoci grandi anzi i piu grandi benefattori della chiesa cattolica e la prima entrata economica per la chiesa
la Chiesa aveva un tempo beni a sufficienza da non vivere di elemosina e da fare invidia allo Stato, cui faceva l'elemosina ogni tanto. E però tutta l'assistenza e l'istruzione, l'arte e la cultura, erano tutte gestite dalla Chiesa stessa, come è naturale. Ora non si capisce cosa volgia questo Stato sempre più onnipresente e onnipotente, che vuole i soldi di tutti e li butta nel cesso. Non ho capito come fa a tirare in ballo il popolo italiano, il quale sta pagando sì, ma sta pagando le colpe e i debiti di una classe politica che ha alienato perfino il potere del popolo di emettere la propria moneta. Tirare in ballo fantomatici privilegi della Chiesa in una società come questa è veramente prendersela con chi è già stato spogliato dagli stessi farabutti che ora stanno spogliando il popolo italiano per pagare debiti contratti dalla loro pessima gestione. Cioè invece di prenderla con il ladro che ci sta derubando ce la prendiamo con i primi derubati perché secondo alcuni (la UAAR) non sono stati derubati abbastanza?
RispondiEliminaChe tristezza.
Dato che i signori del'Uaar sono molto ignoranti, a parte numeri e formule in qualche caso, nemmeno sanno che il meccanismo dell'8 per mille non fu voluto dalla Chiesa, ma fu partorito da menti anticlericali (uno degli artefici del concordato craxiano fu il massonissimo Giovanni Spadolini). Con il vecchio concordato, lo Stato pagava direttamente lo stipendio a parroci e vescovi, tanto per dire... Con l'8 per mille lo Stato rispetto a prima risparmia e comunque si mette in moto un meccanismo dove la Chiesa rischia di perdere la faccia se le adesioni calano.
RispondiEliminaI Valdesi...probabilmente l'unica Chiesa che ha più donatori per l'8x1000 che fedeli...
RispondiEliminasecondo me la questione è semplice.
RispondiEliminaEsistono due aspetti:
uno è che esistono i furbetti sia da una parte che dall'altra, questo ci fa perdere fiducia sia nelle autorità ecclesiali sia in quelle civili.
due è che la storia è maestra, questi giochini sistematici venivano fatti anche prima delle rivoluzioni, si vuole creare il clima per una nuova predazione ai danni della Chiesa è, quindi, dei cattolici. Vogliono mettere le mani nelle nostre tasche come è sempre stato.
Infine bisogna avere il coraggio di dire che, se la Chiesa cattolica possiede il 30% del patrimonio immobiliare italiano, è altrettanto vero che l'Italia possiede il 70% del patrimonio immobiliare dello Stato Pontificio. Altrimenti non si spiegherebbe la presenza del sistema dell'8 per mille, mica gli italiani sono masochisti: hanno rubato le proprietà della Chiesa cattolica e DEVONO riconoscere il torto imposto alle popolazioni italiane e cattoliche che ne sono state private indebitamente.
Tutti gli ospedali e gli istituti assistenziali erano di proprietà della Chiesa, oggi sono devastati dalla casta politica che ha sempre un appetito famelico di proprietà altrui.
Curiosi che simili cose non siano state ricordate proprio nel 150 anniversario della predazione sabauda.
<span>plagiati? e da chi? e come? La prego, insista con l'OT, magari capirò chi mi plagia e come succhiando la decima, che pago molto più volentieri delle tasse, dal mio modestissimo stipendio di 1200 euro</span>
RispondiEliminaL'articolo di Luca Negri della "Bussola quotidiano" mi sembra un pò demagogico.
RispondiEliminaOvviamente nessuno chiede di tassare i luoghi di culto e gli edifici che svolgono attività caritatevoli, ma gli edifici di proprietà ecclesiastica ad uso commerciale o che comunque non ospitao al loro interno attività religiose. Quindi, se permettete, da cattolico TRADIZIONALISTA, esigo che la mia Chiesa paghi le tasse come tutti gli altri sugli immobili ad uso commerciale o non religioso.
Anche sul sistema dell'8x1000 non mi trovo d'accordo, preferirei un sistema alla Tedesca, ovvero un'imposta di culto da versare alla propria Chiesa di appartenenza.
E' ora che la Chiesa la smetta di fare la furbetta...il concilio Vaticano II non ha parlato della Chiesa "povera", al servizio delle genti, sul modello dell'antica Chiesa apostolica? La chiesa conciliare non ha fatto di tutto per cancellare venti secoli di "Chiesa Costaniana"? Bene allora se volgiono adattarsi alle logiche del mondo lo facciano in fondo! E' inutile citare il concilio Vaticano II per demolire i dogmi di fede e, al contrario, difendere il "concilio di Trento" per rivendicare privilegi politici ed economici! Non c'è più religione...
hahah! la decima la mettete sempre dentro la busta nera della monnezza?
RispondiEliminasi in effetti se non è possibile riconquistare la nostra indipendenza, almeno che si evitino certe distinzioni di comodo.
RispondiEliminaAlla fine non sono sicuro che tutto il male che ne deriverebbe verrebbe per nuocere. Chissà.
Il fatto che Lei confonda il Vaticano, la CEI, CL e la Compagnia delle Opere dimostra che non sta facendo un discorso serio ma della demagogia.
RispondiEliminaCaro Ric, bella scoperta: allora visto che ci sono alcuni medici lazzaroni o incompetenti, togliamo i soldi agli ospedali... Che discorso è?! E' evidente che chi usa il paravento delal Chiesa x farsi gli affari suoi, chi usa le esenzioni per imbrogliare lo Stato ecc. deve essere punito, e pure in doppia razione, cioè sia dalal Chiesa sia dallo Stato.
RispondiEliminabene... speriamo che chi non destina l'8x1000 a nessuno ora lo faccia e chi non lo destina alla Chiesa x pigrizia si svegli altrettanto.
RispondiEliminainfatti hai mai visto in che stato sono le chiese francesi, dove non si riesce nemmeno a fare la manutenzione? Ho visto antichissime chiese ridotte in uno stato pietoso e non in sperduti paesi di campagna ma in città. Eh lo so che vi farebbe piacere vedere ridotta così anche l'italia!
RispondiEliminaMolte persone non esprimeranno esplicitamente una preferenza dando evdientemente un tacito consneso a che l'8x1000 sia distribuito non già alal Chiesa cattolica, ma alle Chiese italiane, a tutte le Chiese italiane che hanno sottoscritto un accordo con lo Stato Italiano.
RispondiEliminaOspite, le poche righe scritte sopra facevano seguito ad altri post da me inseriti e tutti cancellati da chi ieri si occupava della 'moderazione' a motivo del fatto che in alcuni di essi nominavo il card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI e commentavo alcune sue recenti dichiarazioni.
RispondiEliminaIn essi non sostenevo che i derubati non lo sono stati abbastanza, ma che fermo restando il risarcimento (Legge delle Guarantigie prima, Patti Lateranensi dopo, nuovo concordato qualche anno fa) e la totale esenzione per i luoghi di culto e per quelli destinati all'assistenza, per tutto quanto invece ha scopo di lucro sarebbe stato giusto, in un momento di gravissima crisi come quello che attraversiamo, pagare tasse e imposte come fanno tutti i cittadini onesti, anche quelli che svolgono attività altamente meritorie.
Noooooooooo per favore ancora con i NEOCAT!!!! nn sopporto più né i loro detrattori né i loro sostenitori. Ma non potete farvi un sito a parte dove ve la cantate reciprocamente?!
RispondiEliminaFantasia al potere!!
RispondiElimina<span>
RispondiEliminaPoveri noi in che mani siamo!!
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<span>Ovviamente nessuno chiede di tassare i luoghi di culto e gli edifici che svolgono attività caritatevoli, ma gli edifici di proprietà ecclesiastica ad uso commerciale o che comunque non ospitao al loro interno attività religiose.</span>
RispondiEliminaMicus, l'esenzione "si intende applicabile alle attività (...) che non abbiano esclusivamente natura commerciale".
Sta in quell'avverbio, "esclusivamente", la furbata.
Faccio un esempio: se si dota una pensione di 40 stanze occupate da 40 studenti che pagano 400 euro al mese, di cappella e di oratorio, si viene esentati dal pagamento dell'ICI pur incassando 16.000 euro al mese.
E' immorale.
L'8 x mille NON VA ALLA CHIESA CATTOLICA, BENSì ALLA CEI,
RispondiEliminaChi vuole finaziare la Chiesa, si informi su come mandare i soldi ALL'OBOLO DI SAN PIETRO.
Fantasia al potere? No, semplice constatazione: altrimenti farebbero una scelta.
RispondiEliminaforse lei Cesare ignora che l'esenzione dall'ICI riguarda tutti gli enti senza scopo di lucro, anche se hanno attività che procurano lucro per il sostentamento dei loro fini
RispondiEliminaOspite, io appartengo alla Chiesa Cattolica non ad una onlus e pertanto delle questioni che riguardano la Chiesa mi occupo. Sotto, rispondendo a 'Micus' ho fatto un esempio, la invito a leggerlo e a dirmi se sbaglio.
RispondiEliminaHa ragione, non conosco tutta la normativa rigurdante l'ICI e quanto è previsto per le onlus. Credo però di non sbagliare dicendo che le onlus, a differenza della Chiesa Cattolica Italiana e dello Stato Città del Vaticano devono, per poter usufruire dell'esenzione, tassativamente assolvere i compiti loro propri. A parte questo ribadisco che nei miei post ho sempre parlato delle attività della Chiesa e del Vaticano finalizzate al lucro. ESCLUSIVAMENTE AL LUCRO.
A parte l'Obolo di S.Pietro, se si ribaltasse l'attuale impostazione?
RispondiEliminaStop all'8 x mille elargito dallo Stato sostituito da un finanziamento diretto alle parrocchie da parte dei fedeli una percentuale del quale, destinato alle diocesi.
Sono convinto che i preti, oltre a essere più attenti alle richieste dei fedeli e nel contempo meno ricattabili da parte dei superiori, godrebbero di uno 'stipendio' più decoroso e avrebbero inoltre maggiori somme a disposizione per la manutenzione delle chiese e per le opere di carità.
Lei pensa che il cambiamento sarebbe gradito sia dalla gerarchia ecclesiastica che dallo Stato?
Questi sono i riferimenti per l'obolo:
RispondiEliminahttp://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/obolo_spietro/documents/index_it.htm
Il discorso è lungo.
RispondiElimina<span>E' certamente un dovere morale per un cattolico italiano versare l'8/1000 alla Chiesa Cattolica " senza se e senza ma" ! </span>
RispondiEliminaMA QUANDO MAI!
Ripeto: IO NON INTENDO FINANZIARE "*VOLONTARIAMENTE*" la CEI.
La legge che gli consegna una quota dei non epressi, mi costringe a finanziarla lo stesso, ma non c'è una scelta volitiva al riguardo, pertanto non ne sono moralmente responsabile. A mio parere è una cattiva azione foraggiare i vescovi eretici e strani della CEI.
Ho messo più sotto i riferimenti all'Obolo di San Pietro.
Pur ritenendo l'8 x mille, come pure i precedenti accordi, un risarcimento DOVUTO per gli espropri fatti dai non mai abbastanza deprecati Savoia (non scordiamo però quelli ancor maggiori fatti nei confronti del Regno delle due Sicilie che nessuno ha mai risarcito), sono dell'idea che una sua eliminazione, sostituita da un supporto diretto dei fedeli alle parrocchie, una parte del quale destinato alle diocesi, non potrebbe che apportare vantaggi sia alla Chiesa che ai fedeli.
RispondiEliminaInnumerevoli sarebbero i vantaggi.
Lei parla di sussidiarietà, ma i cittadini italiani sono ai primi posti nel modo per l'importo di tasse, imposte e balzelli di tutti i tipi che sono tenuti a versare allo Stato.
E' lo Stato che deve garantire servizi, assistenza, istruzione, sanità, ecc. Ne ha il DOVERE. E se non lo fa bisogna PRETENDERE che lo faccia. Con ogni mezzo.
NON E' COMPITO DELLA CHIESA. La Chiesa deve occuparsi delle anime! Solo ed esclusivamente delle anime!
Per occuparsi delle anime non c'è bisogno di gestire attività commerciali, finanziarie, banche, ecc.