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mercoledì 20 luglio 2011

S. Messa a Montesilvano colle (Pe)

l' "Associazione Beato Marco d'Aviano" comunica che

domenica 24 luglio 2011 ore 20.30
chiesa Madonna della Neve - Montesilvano colle - Pescara
Santa Messa nella forma Straordinaria del Rito Romano

info: Renato Manzo, cell. 328.666.28.16; Patrizia Vitale, cell. 329 19.555.76;
e.mail:
beatomarcodaviano@gmail.com

"Tutte le buone opere messe insieme non equivalgono al Santo Sacrificio della Messa:
esse, infatti sono opere degli uomini, mentre la Messa è opera di Dio"
(S. Giovanni Maria Vianney)

16 commenti:

  1. per motivi di lavoro non posso essere presente , rendiamo garzie a Dio e preghiamo tanto affinche non solo a Montesilvano, a Silvi , a Teramo venga celebrata la S. Messa nella forma straordinaria ma in tutte le Diocesi dell'Abruzzo , terra amante della Tradizione e ancora molto devota , speriamo che i Ns. Pastori lo capiscano .   

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  2. Dio voglia che queste iniziative si moltiplichino ma sopratutto che non costituiscano, lì dove vengono celebrate, un UNA TANTUM

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  3. cari amici, é solo la nostra terza messa, ma é la prima volta che viene celebrata la domenica. E' un passo avanti importante,e ci auguriamo, con l'aiuto del Signore, di poter proseguire su questa strada, che fino a qualche tempo fa, sarebbe stata impensabile.

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  4. Un augurio e un saluto dalle Marche.... ;)

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  5. Spero che anche Sua Eccellenza mons.Forte "ammorbidisca" un po le sue posizioni...........non possono che beneficiarne tutti,Vescovi e clero compresi!

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  6. Non so se mon.Forte sia in buona fede come credo ma la prudenza sua e di molti è dovuta suppongo al fatto che anche in Abruzzo sono attivi gli eresiarchi sedevacantisti e purtroppo a causa dell'opera iniqua di costoro nella testa di molti si è diffusa l'idea che Messa in Latino sia sinonimo di scisma o comunque di polemica anti-papista.
    Quanto si farà chiarezza sul fatto che i sedevacantisti non sono cattolici e che la Messa in Latino è invece patrimonio della Chiesa ogni parrocchia avrà la sua Messa in Latino.
    Un augurio anche da parte mia.

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  7. Ritengo che la prudenza di Forte sia in relatà palese ostilità, lo dimostra la sua formazione e impostazione teologica. In abruzzo non ci sono solo i sedevacantisti, essi sono ex lefevriani che hanno seguito un sacredote ex FSSPX. Dfinirli poi "opera iniqua" mi sembra quantomeno ingiusto: dove stavano i presunti difenosri della messa tridentina quando Menichelli respingeva le firme raccolte? La verità è che in Abruzzo si è potuto riportare la Messa tridentina in chiesa solo dall'ascesa di Ratzinger, altrimenti solo gli "iniqui" lefebrani e sedevacantisti avevano il coraggio di celebrarla. Inoltre questi gruppi hanno tenuto conferenze su argomenti che il clero e associazionismo attuale manco si sogna di proporre. Vorrei capire alloa chi sarebbero gli iniqui ed eresiarchi

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  8. Cocordo su tutto amico PIO tranne che su una cosa:a me non piace affatto il sedevacantismo,anche se non credo che il sedevacantismo sia sinonimo di eresia.
    Di certo,uno dei motivi per il quale la Santa Messa in EF ha avuto un ritardo di almeno 20 anni nel ritornare,è strettamente collegato a ciò che successe nel 1988.

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  9. Rispondo all'intervento a firma fidelis-abr:
    intanto i sedevacantisti sono quanto di peggio ci possa essere,anche perché danneggiano gravemente tutti i fedeli legati alla Tradizione. Sono fuori della Chiesa e inducono altri alla stessa fine. Secondo,il suo appellare con il semplice nome di Ratzinger il Santo Padre Benedetto XVI,può di per sé indurre a brutti pensieri. Terzo,la nostra associazione é partita con un importante conferenza tenuta da Monsignor Nicola Bux nella sala consiliare di Pescara,dal titolo "Come andare a Messa e non perdere la Fede". Come vede, é errato quanto da lei affermato a proposito di conferenze che sedevacantisti e Fraternità S.Pio X avrebbero, in esclusiva , tenuto.

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  10. La messa antica è un percorso possibile di riforma, infatti essa potrebbe fecondare il nuovo rito e lo potrebbe migliorare. La messa in italiano è insostituibile ma va migliorata e per farlo occorre fare un'immersione nella sua immediata matrice che è quella tridentina. Forte è un grande teologo, studioso di levatura internazionale e credo apprezzi queste iniziative liturgiche per il valore culturale oltre che spirituale che hanno. Parlare di estremisti, m'inquieta, mi rende triste pensiamo a Gesù Pastore Buono che Guida la Chiesa e camminiamo con Pietro ed i nostri Vescovi con il Vangelo nel cuore, con l'amore ai fratelli, con la gioia di essere figli di Dio, chiamati alla vocazione di essere cristiani oggi portando avanti la Tradizione.

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  11. La messa antica è un percorso possibile di riforma, infatti essa potrebbe fecondare il nuovo rito e lo potrebbe migliorare. La messa in italiano è insostituibile ma va migliorata e per farlo occorre fare un'immersione nella sua immediata matrice che è quella tridentina. Forte è un grande teologo, studioso di levatura internazionale e credo apprezzi queste iniziative liturgiche per il valore culturale oltre che spirituale che hanno. Parlare di estremisti, m'inquieta, mi rende triste pensiamo a Gesù Pastore Buono che Guida la Chiesa e camminiamo con Pietro ed i nostri Vescovi con il Vangelo nel cuore, con l'amore ai fratelli, con la gioia di essere figli di Dio, chiamati alla vocazione di essere cristiani oggi portando avanti la Tradizione.

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  12. lei si sbaglia, il vescovo  Forte è fortissimamente contrario alla Messa antica.

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  13. gentile sig. manzo, i fedeli legati alla tradizione si sono danneggiati da soli restando nell'inerzia. in abruzzo l'unico che si diede da fare fu il prof. Nardone di Francavilla, ma alla sua morte finirono le celebrazioni. A fine anni novanta è stato merito di Solfanelli se la messa in latino è ripresa, anche se celebrata da lefevriani e ora anche dai sedevacantisti. Solfanelli tentò la via "legale" ma gli fu sbattuta la porta in faccia, quindi prima di disprezzare loro, disprezzi tutto il clero abruzzese che pavidamente lo ha ostacolato. Quanto al mio appellare il papa per cognome, è solo perchè lo seguo da molto tempo e sono abituato a chiamarlo per cognome da quando era professore. Infine, la mia polemica non è rivolta alla vostra attuale benemierita attività, ma al suo modo di attaccare gli unici che hanno fatto qualcosa non solo per la messa in latino, ma per tutta la cultura cattolica. Se non c'era Solfanelli e la sua casa editrice, oggi in abruzzo saremmo molto più ignoranti in materia di fede. Ripeto: lei è arrivato adesso, prima c'erano solo loro. Da adesso il discorso può farsi, ma per il passato è lampante che il gruppo solfaneilliano ha fatto quello che altri non hanno voluto fare

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  14.  SALVE A TUTTI  AMONTESILVANO MARINA SI EFFETUANO INCONTRI DI PREGRIERA PER CONOSCERE RAGAZZE O RAGAZZI

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    1. dove ? e quanto hanno i ragazzi? come si svolgono questi incontri ? ora?

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