Mons. Bernard Fellay (nella foto), Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, ha concesso un’intervista a Patrick Banken, Presidente di Una Voce Francia, che è stata pubblicata nel n° 277 (marzo-aprile) della rivista dell’Associazione che da 50 anni milita per la salvaguardia del canto gregoriano.
- Patrick Banken: Monsignore, all’alba di un nuovo anno e di uno nuovo decennio, può farci conoscere il suo punto di vista sulla situazione attuale della Chiesa?
Mons. Fellay: Il Concilio Vaticano II e subito dopo le riforme postconciliari hanno causato una delle crisi più gravi che la Chiesa cattolica abbia mai attraversato. Cinquant’anni dopo constatiamo sfortunatamente che questa crisi non sta per finire. Oggi le conseguenze delle riforme conciliari si fanno sentire più duramente di ieri. Per esempio, nel vecchio e nel nuovo mondo si constata una gravissima diminuzione delle vocazioni sia religiose sia sacerdotali, la sparizione quasi totale di scuole cattoliche degne di questo nome, la pesante ignoranza della dottrina cattolica tra i giovani, una liturgia che non nutre più la fede e che invece permea come un lento veleno quei fedeli che ancora praticano con uno spirito più protestante che cattolico. Tuttavia, in mezzo a questo disastro si può distinguere un movimento, che in verità è ancora molto discreto, che desidera la restaurazione della Chiesa. È un movimento che muove dai giovani, un movimento che ha ricevuto una nuova spinta dall’arrivo al pontificato romano di Benedetto XVI. Questo movimento, che è un ritorno ad un atteggiamento più conservatore, dà una certa speranza per il futuro. Esso tuttavia soffre di alcuni difetti, per esempio l’ignoranza del passato o la delusione per la situazione della Chiesa. Si potrebbe dire che i giovani, vedendo la pietosa condizione attuale, sono come frustrati e cercano a livello sia liturgico sia dottrinale qualcosa di diverso, guardando al passato, senza però sapere bene cosa. L’ala progressista, ancora ben piazzata, si è resa conto di questa reazione e fa tutto quello che può per annullarla prima che divenga sufficientemente forte da potersi imporre da se stessa. Questo insieme crea una situazione in certo modo confusa, dove il timore si affianca alla speranza. Siamo come ad un crocevia e saranno gli atti che compirà o meno il Sommo Pontefice a determinare la durata più o meno lunga di questa crisi.
- Nel prossimo avvenire, quale potrebbe essere il ruolo del cattolicesimo tradizionale in generale e della Fraternità San Pio X in particolare per poter uscire da questa fin troppo lunga crisi che conosce la Chiesa universale?
Mons. Fellay: Nei confronti della situazione così come l’ho descritta, è certo che coloro che cercano di vivere secondo i principi tradizionali potranno facilmente diventare come un polo, un faro, avente un ruolo molto importante, ma difficile da svolgere. Io penso che negli anni a venire dobbiamo soprattutto coniugare fermezza, pazienza e misericordia per poter aiutare questo movimento sinceramente desideroso di una restaurazione nella Chiesa. Da parte nostra possiamo certamente offrirgli, per un verso l’amore per la liturgia tradizionale, per l’altro la sana dottrina che è stata, non solo approvata dalla Chiesa, ma da essa imposta nel corso dei secoli, penso soprattutto alla dottrina scolastica, alla dottrina di San Tommaso d’Aquino.
- La vostra Opera è presente sui cinque continenti. Quali sono i luoghi o i paesi più incoraggianti per il ministero dei vostri sacerdoti?
Mons. Fellay: Tutto dipende da ciò che si considera incoraggiante per il ministero del sacerdote. Se come criterio per l’incoraggiamento si assume il facile successo, un sviluppo relativamente importante, delle vocazioni, delle conversioni numerose, tra i primi paesi occorre porre gli Stati Uniti. Se invece il criterio consiste in un lavoro più in profondità, necessariamente meno spettacolare, allora possiamo dire che l’apostolato dei nostri sacerdoti è incoraggiante quasi dappertutto. Quando si guarda a tutte queste scuole, a tutti questi giovani, alle famiglie numerose ed anche al sostegno alle persone anziane, allora è certo che a meritare la palma sono diversi paesi dell’Europa.
Nei paesi di missione vi è sempre un sapore da pionieri… il nostro apostolato in Africa è in pieno sviluppo. L’Asia offre un straordinario potenziale di conversioni. In tutte queste missioni, ciò che manca fortemente sono i sacerdoti. Solo per rispondere alle richieste dei fedeli dell’Africa e dell’Asia, ce ne servirebbero molti di più.
Nei paesi di missione vi è sempre un sapore da pionieri… il nostro apostolato in Africa è in pieno sviluppo. L’Asia offre un straordinario potenziale di conversioni. In tutte queste missioni, ciò che manca fortemente sono i sacerdoti. Solo per rispondere alle richieste dei fedeli dell’Africa e dell’Asia, ce ne servirebbero molti di più.
- Qual è lo spazio occupato dal canto gregoriano nei luoghi di culto serviti dalla Fraternità San Pio X? Secondo Lei, da un punto di vista pastorale, si può estendere la sua influenza e cosa si può fare di meglio per far questo?
Mons. Fellay: Dal momento che lo scopo principale della Fraternità è il sacerdozio cattolico e questo è intimamente legato alla celebrazione del santo Sacrificio della Messa, la liturgia è al centro delle nostre preoccupazioni, ragion per cui è evidente che lo spazio che noi riserviamo al canto liturgico è importante. Questo canto liturgico, per più di mille anni, è stato essenzialmente il canto gregoriano. Esso è praticamente sparito nella liturgia moderna, anche se qua e là suscita ancora un po’ di interesse. Da noi il canto gregoriano è semplicemente la base della Messa cantata o della Messa solenne. In tutti i nostri seminari, i seminaristi sono obbligati ad apprendere gli elementi essenziali del canto e, nella misura del possibile, a trasmetterli ai fedeli.
Come stendere l’influenza di questo canto che la Chiesa ha sempre considerato come un sacramentale? Questo dipende molto dalle circostanze. Innanzi tutto occorre trovare un maestro di coro competente, poi occorre formare una corale che a sua volta potrà poi aiutare l’insieme dei fedeli a rendere sempre più bella la santa liturgia cattolica romana. Io non penso che vi siano dei rimedi miracolosi. Vi è un adagio che dice che la grazia non nega la natura. Se vi è un aspetto soprannaturale, di grazia, nel canto gregoriano, questo nondimeno resta vincolato alle regole abituali della musica e quindi presuppone le competenze umane ed artistiche necessarie. Occorre lavorare per formare un certo numero dei nostri fedeli sia per l’accompagnamento all’organo, sia per il canto gregoriano, cosa che per esempio proviamo a fare nelle nostre scuole.
Estendere l’influenza del canto gregoriano significa anche fare amare questa bella musica, e siccome si ama solo ciò che si conosce, bisogna cominciare col farla conoscere, poi farla apprezzare e infine farla amare. Rispetto alla musica classica, il gregoriano è privo degli accordi armonici e si rivolge allo spirito e all’anima piuttosto che ai sensi. Di per sé esso non ha l’attrattiva che potrebbe avere una musica polifonica, ma ha il vantaggio di essere universale, come diceva San Pio X, e cioè di essere gradito a qualsivoglia civiltà. Si tratta di una musiva elevata, esigente, e non bisogna esitare a proporre la sfida, perché nell’intimo umano alberga l’amore per le difficoltà da superare e per le sfide da accettare.
Come stendere l’influenza di questo canto che la Chiesa ha sempre considerato come un sacramentale? Questo dipende molto dalle circostanze. Innanzi tutto occorre trovare un maestro di coro competente, poi occorre formare una corale che a sua volta potrà poi aiutare l’insieme dei fedeli a rendere sempre più bella la santa liturgia cattolica romana. Io non penso che vi siano dei rimedi miracolosi. Vi è un adagio che dice che la grazia non nega la natura. Se vi è un aspetto soprannaturale, di grazia, nel canto gregoriano, questo nondimeno resta vincolato alle regole abituali della musica e quindi presuppone le competenze umane ed artistiche necessarie. Occorre lavorare per formare un certo numero dei nostri fedeli sia per l’accompagnamento all’organo, sia per il canto gregoriano, cosa che per esempio proviamo a fare nelle nostre scuole.
Estendere l’influenza del canto gregoriano significa anche fare amare questa bella musica, e siccome si ama solo ciò che si conosce, bisogna cominciare col farla conoscere, poi farla apprezzare e infine farla amare. Rispetto alla musica classica, il gregoriano è privo degli accordi armonici e si rivolge allo spirito e all’anima piuttosto che ai sensi. Di per sé esso non ha l’attrattiva che potrebbe avere una musica polifonica, ma ha il vantaggio di essere universale, come diceva San Pio X, e cioè di essere gradito a qualsivoglia civiltà. Si tratta di una musiva elevata, esigente, e non bisogna esitare a proporre la sfida, perché nell’intimo umano alberga l’amore per le difficoltà da superare e per le sfide da accettare.
- È possibile sapere se i colloqui dottrinali che intrattengono alcuni vostri rappresentanti con le autorità romane sono soddisfacenti?
Mons. Fellay: Cosa significa soddisfacenti? La cosa è molto soggettiva. Questi colloqui rispondono alle nostre attese o alle attese delle autorità romane? Viste le divergenze con le quali hanno avuto inizio, mi sembra prematuro voler dare una risposta mentre non sono neanche conclusi. Io penso che vi sono degli elementi che ci deludono e al tempo stesso altri che ci danno una certa speranza per il futuro. Non penso di poter rispondere chiaramente alla sua domanda con un sì o con un no. Mi sembra che non ci si possano attendere dei frutti immediati da questi colloqui, ma vi è stato uno scambio di idee, idee che devono ancora maturare. Noi nutriamo la speranza che questi contatti contribuiranno a portare certe correzioni, ma penso che questo non accadrà in un prossimo avvenire.
Fonte: Una Voce n° 277 (marzo–aprile 2011)
Fonte: Una Voce n° 277 (marzo–aprile 2011)
Non disperiamo: dove l'hybris, la superbia, l'eresia e lo spirito scismatico impediscono la vera conversione dei cuori e l'esrecizio concreto della Santa Obbedienza al Vicario del Cristo e alla Chiesa Docente, lo può, senza dubbio alcuno, per via miracolosa lo Spirito Santo!
RispondiEliminaUn appello dovrebbe essere lanciato dai siti come MIL alfin di implorare i vertici della FSSPX a convertirsi, a lasciare l'orgoglio dietro di loro e di preoccuparsi delle anime di cui si credono in carica e che sono rimasti da tanti (troppi) anni senza i santi sacramenti della confessione e del matrimonio.
Sarebbe anche bene se MIL, che si pretende cattolico, desse più spazio a chi nella movenza tradizionale è veramente cattolico in unione con il Santo Padre ed i Vescovi, legittimi successori degli apostoli, in unione con Pietro, come la FSSP in particolare, ma non solo.
Quanto alla FSSPX non resta ormai che scuotere la polvere dai nostri sandali e passare oltre... purtroppo. In Pace
Ammazza, anche Fellay si è convertito al linguaggio ecclesiastichese. La risposta all'ultima domanda mi è sembrata a dir poco marzulliana...
RispondiEliminaCmq mi è sembrato velato da un cautissimo ottimismo.
deo gratias...
RispondiEliminae siamo alle solite!
RispondiEliminahybris superbia eresia e addirittura spirito scismatico attribuite con pertinace protervia senza neppur riferirsi alla equilibrata e serena riflessione di mons. Fellay!
E questo quando la nostra Chiesa, a causa del principio di inclusività, derivante dalle rinuncia a dichiarare e ad espellere l'errore, pullula di eresie autentiche e non attribuite arbitrariamente.
Vabbeh, dai, è follia, MIL deve convertire all'eresia... Domani chiedo a Tornielli di fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci on line.
RispondiElimina<span>Vabbeh, dai, è follia, "MIL deve convertire dall'eresia" ... Domani chiedo a Tornielli di fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci on line.</span>
RispondiEliminaSi, l'ottimismo dettato dalla sua volontà di non raggiungere nessun accordo!
RispondiEliminaPer poi tirare in futuro innanzi la solita lagna, trita e ritrita, del "piccolo gregge", dei "difensori della verità" dello "stato di necessità".
Dimenticando che è lui che si sta opponendo a Roma, dico, Roma, il Papa, il Successore di Pietro, l'unico a cui compete il ruolo di dire cosa è ortodosso e cosa no.
La smetta di giocare al piccolo vescovo del "piccolo gregge"!
Ubi Petrus Ibi Ecclesia !
a me è parsa molto realista e sì, possibilista, ma con la cautela del caso...
RispondiEliminaMa che disco rotto! L`ha forse messo in memoria per poterlo servire appena appare la parola FSSPX? Ridicolo.
RispondiEliminaEd è il mio sedicente "concittadino" che parla di "orgoglio" , gli consiglio di guardarsi in uno dei numerosi specchi che tappezzano la sua dimora, vedrà il volto dell`orgoglio.
<span> </span>
RispondiEliminaIntervista pacata, molto lucida e realista, che descrive molto bene la crisi postconciliare, la confusione che regna, la speranza unita al timore, i tentativi dei modernisti e anche dei falsi amici dei Tradizionalisti uniti ai pseudotradizionalisti, ne abbiamo qualche esempo anche su questo blog, di soffocare la voce dei cattolici detti "tradizionalisti".
A me fa un pò "paura" la frase "<span>Noi nutriamo la speranza che questi contatti contribuiranno a portare certe correzioni, ma penso che questo non accadrà in un prossimo avvenire", perchè mi dico che se il ritorno in piena comunione non si fa con Benedetto XVI che ha sempre, già da cardinale, operato per questa riunione, il Santo Padre avendo l`età che ha, e pur sperando con tutto il cuore che Dio gli dia ancora lunga vita, non so che cosa potrebbe succedere con un altro Papa.</span>
E ho voglia di dire a Mons. Fellay, venite ! Fate in modo di ottenere tutte le garanzie per continuare il vostro apostolato, capisco che non vogliate dipendere da vescovi progressisti che avranno una sola idea in testa quella di annientare la FSSPX, sì la Chiesa va male, sì il caos liturgico e dottrinale esiste, ma È PER QUESTO CHE ABBIAMO BISOGNO DI VOI!
Interessante notare che i maggiori successi della fraternità siano negli USA, dove sono abituati a sceglere la chiesa di riferimento, a cambiar tra o quattro chiese nella vita....Forse è per questo che lo reputa un successo superficiale...
RispondiEliminaCiao
Flavio
Interessante la sua analisi, Flavio: in effetti, la scelta di essere un "seguace" della FSSPX rileva un po' di questo spirito di "consumismo" da supermercato dove si sceglie nella religione quel che piace e si rigetta quel che non va asseconda delle proprie ideologie e idiosincrasie.
RispondiEliminaLa FSSPX permette questa scelta: dà l'impressione di sentirsi "cattolico" ma esonerato dall'obbligo di obbedienza e di umile ossequio dell'intelligenza al Magistero offrendo il "libero esame" della Tradizione e del Magistero, con ovvio parallelismo con quello delle Scritture che troviamo presso i protestanti.
Quest'atteggiamento individualizzante e eminentemente soggettivo, che rifugge dalla connaturale oggettività del cattolicesimo che si esprime attraverso il Magistero della Chiesa Docente, costituisce e nutrisce, poi, il sostrato psicologico necessario allo sviluppo di ogni tipo di sètta, la quale è, in fin dei conti e a parlar schiettamente, anche la FSSPX. I.P.
Negli Stati Uniti oltre a questo, rischia fortemente l'infiltrazione e la strumentalizzazione da parte di elementi neocon...
RispondiElimina<span> dà l'impressione di sentirsi "cattolico" ma esonerato dall'obbligo di obbedienza e di umile ossequio dell'intelligenza al Magistero offrendo il "libero esame" della Tradizione e del Magistero, con ovvio parallelismo con quello delle Scritture che troviamo presso i protestanti. </span>
RispondiEliminaecc. ecc.ecc.
applichi questo discorsetto pari pari al CNC ed esso avrà lo stesso valore di ritratto (molto più aderente al vero, direi).
Alla fine, se nella Chiesa del 3. millennio "c'è posto per tutti", possono essere incluse tutte le sette (e le otto, le nove....ecc, di tutto e di più ) ! e chi MAI LO VIETA ? tutto è possibile tutto si può credere, il vero col falso , il finto-vero, il forsefalsochissàcchesarà....tutto VIENE INCLUSO ad libitum : viva la libertà ! e chi mai vorrà mettere limiti ? vengano pure tutte le sette dentro la Chiesa, che abbraccia tutto il mondo, come dicevo, miliardi di "cristiani anonimi" ! lei ne è dispiaciuto, di questa onni-inclusività ? è bella, è come un mare, dov'è dolce il naufragar .....
A prescindere dalla linea che ormai la Fraternità ha scelto, che non condivido affatto, quel che trovo molto grave é l'assenza di chiarezza:
RispondiElimina<span><span>"Non penso di poter rispondere chiaramente alla sua domanda con un sì o con un no." </span></span>
Insomma quel che la fraternità dice da dieci anni, accordo si, accordo no, accordo ni, non so...
Condivido questo passaggio di Luisa:
RispondiElimina<span>"E ho voglia di dire a Mons. Fellay, venite ! Fate in modo di ottenere tutte le garanzie per continuare il vostro apostolato, capisco che <span>non vogliate dipendere da vescovi progressisti </span>che avranno una sola idea in testa quella di annientare la FSSPX, <span>sì la Chiesa va male,</span> <span>sì il caos liturgico e dottrinale esiste</span>, ma <span>È PER QUESTO CHE ABBIAMO BISOGNO DI VOI!"</span></span>
E' vero, fare un accordo non significa che i problemi sono risolti, ma che ci si rimbocca le maniche per fare il possibile.
Il problema é che per fare questo passo bisognerà essere capaci di fare una scelta di campo e temo che le reticenze siano su questo punto.
<span><span>Pietro, l'unico a cui compete il ruolo di dire cosa è ortodosso e cosa no. </span></span>
RispondiEliminain effetti....
siamo tutti in attesa -da 45 anni- CHE PIETRO, 1 PIETRO, dica finalmente a tutto l'ORBE CATTOLICO,
parlando ex-cathedra, ovvero con prounciamenti INFALLIBIILI, INEQUIVOCABILI E INDEROGABILI,
<span>che cosa cosa è ortodosso e cosa no, di tutto il grande concilio ventunesimo della storia della chhiesa, convocato negli anni 1962-1965.</span>
<span>L'attesa si prolunga, e all'orizzonte non è ancora comparso un Pietro, che voglia assolvere questo irrinunciabile compito.</span>
(parlando ex-cathedra, s'intende, NON IN INTERVISTE VOLANTI....)
quando, QUANDO - ci si chiede in milioni di fedeli ansiosi- GIUNGERA' quel Pietro che lo farà ?
<span><span><span>Pietro, l'unico a cui compete il ruolo di dire cosa è ortodosso e cosa no. </span></span>
RispondiEliminain effetti....
siamo tutti in attesa -da 45 anni- CHE PIETRO, 1 PIETRO, dica finalmente a tutto l'ORBE CATTOLICO,
parlando ex-cathedra, ovvero con prounciamenti INFALLIBIILI, INEQUIVOCABILI E INDEROGABILI,
<span>che cosa cosa è ortodosso e cosa no, di tutto il grande concilio ventunesimo della storia della chhiesa, convocato negli anni 1962-1965.</span> </span>
<span>CHIEDIAMO da tanti anni, A GRAN VOCE, CHE LO DICA, che cosa è ortodosso e che cosa no, ma....
<span>L'attesa si prolunga, e all'orizzonte non è ancora comparso un Pietro, che voglia assolvere questo irrinunciabile compito.</span>
(parlando ex-cathedra, s'intende, NON IN INTERVISTE VOLANTI....)
quando, QUANDO - ci si chiede in milioni di fedeli ansiosi- GIUNGERA' quel Pietro che lo farà ?</span>
<span>Le "discussioni" dottrinali sono finite male? Il desiderio del Papa di poter risolvere i problemi dottrinali della FSSPX non si è quindi potuto realizzare.
RispondiEliminaErgo, da quanto affermato dallo stesso Pontefice felicemente regnante, nessun riconoscimento canonico è possibilile per la FSSPX nella Chiesa cattolica!
Che la si smetta di credere che ci saranno "accordi" e "soluzioni": la FSSPX è definitivamente e irrimediabilmente fuori di Santa Romana Chiesa</span>
<span><span><span><span>Pietro, l'unico a cui compete il ruolo di dire cosa è ortodosso e cosa no. </span></span>
RispondiEliminain effetti, caro ospite.... ha ragione:
siamo tutti in attesa -da 45 anni- CHE PIETRO, 1 PIETRO, dica finalmente a tutto l'ORBE CATTOLICO, parlando ex-cathedra, ovvero con pronunciamenti INFALLIBIILI, INEQUIVOCABILI E INDEROGABILI,
<span>che cosa cosa è ortodosso e cosa no, di tutto il grande concilio ventunesimo della storia della Chiesa, convocato negli anni 1962-1965.</span> </span>
<span>In tanti ormai CHIEDIAMO da tanti anni, A GRAN VOCE, CHE LO DICA, che cosa è ortodosso e che cosa no, ma....
<span>L'attesa si prolunga, e all'orizzonte non è ancora comparso quel Pietro, che voglia assolvere questo irrinunciabile compito.</span>
(parlando ex-cathedra, s'intende, NON IN INTERVISTE VOLANTI....)
quando, QUANDO - ci si chiede in milioni di fedeli ansiosi- GIUNGERA' quel Pietro che lo farà ?</span></span>
Per me l'intervista sottolinea ancora una volta che la FSSP non tornerà mai in comunione con Roma, contrariamente a quel che molti (io incluso) speravano. Troppa la supponenza e l'arroganza di Fellay "Le nostre attese/ i nostri desideri" per non parlare di quell'inaccettabile "Saranno gli atti che compirà o meno il Pontefice a determinare la lunghezza della crisi". Qualcuno avverta Fellay che è la CHIESA, cioè Roma, al cui capo vi è il Papa a dover giudicare l'ortodossia (e soprattutto l'obbedienza) della sua congregazione, non viceversa!!!
RispondiEliminaIn ogni caso mentre tutto il mondo cattolico festeggia un Papa beato far uscire, a propria firma, libelli CONTRO Giovanni Paolo II (e contro Benedetto XVI che lo beatifica evidentemente) come questo:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=4613&ID_sezione=524&sezione=
è semplicemente nauseante. E sono ancora troppo gentile, sennò mi devo confessare....Fellay ma vai a lavorare!
Loris
P.s.: Luisa, l'intervento delle 15,13 è fin troppo vero ma è proprio quello il punto, la FFSP in realtà non si fida del Vicario di Cristo, hai voglia a dire. Ed è dall'inizio che è così, fin dal '89. Ora, questo atteggiamento diffidente ha portato negli anni a sentirsi quasi un'altra chiesa rispetto a Roma, a tutti gli effetti: non si accetta il Papa in quanto detiene il primato petrino ma solo a seconda dei suoi atti, questo va bene, questo no, questo va bene, questo no, questa frase non la doveva dire, questa la deve cambiare etc etc...Non è una questione di rito ma proprio dell'idea di Chiesa, se li frequenti te ne accorgerai....pronto a ricredermi ma ormai non m'illudo più, tempo sprecato
<span>
RispondiEliminaDunque l` "atteggiamento individualizzante e eminentemente soggettivo".... sarebbe il " </span><span>sostrato psicologico necessario allo sviluppo di ogni tipo di sètta",</span>
<span>essendo l`individualismo e il soggettivismo, con il suo corollario, il relativismo, il terriccio della Chiesa postconciliare, adotto il linguaggio ad hoc, se si seguisse le riflessioni del "mio concittadino" la Chiesa sarebbe un`immensa setta.
</span>
Non mi pare proprio che Fellay abbia detto che le discussioni dottrinali sono finite male. Anzi, ha detto che ancora non sono concluse.
RispondiEliminafatti e parole, non mi pare che Fellay parli del CNC: è questo un tuo OT per fare fumo e cercare di sviare gli argomenti via dai veri problemi della fsspx?
RispondiElimina<span><span>Mons. Fellay: Il Concilio Vaticano II e subito dopo le riforme postconciliari hanno causato una delle crisi più gravi che la Chiesa cattolica abbia mai attraversato</span>
RispondiEliminace n'è di strada da fare!!</span>
:) bè dai! il titolo è incoraggiante: non daranno frutti IMMEDIATI.... e questo non esclude che LI DARANNO a lungo andare.... del resto nessuno, con un pò di discernimento, si aspetterebbe un colpo di bacchetta magica, ciò che sta vivendo la FSSPX, lo stiamo vivendo anche noi e ben sappiamo che ci vorranno anni per comprendere la stessa grandezza di Benedetto XVI in ciò che sta facendo nella Liturgia della Chiesa attraverso esempi e continue Catechesi....
RispondiEliminaleggete la Emmerich, datemi retta! e ritornerà il sorriso con la speranza che tutti attendiamo.... ;)
Rimandate sine die, penso nel quadro del dialogo ecumenico del XXII secolo.
RispondiEliminaNO: intendo dire che se la Chiesa include <span> </span>TUTTI, ovvero tutte le sette di tutti i tipi e denominazioni, allora NESSUNO E' FUORI: TUTTI SONO DENTRO. La Chiesa include tutti gli uomini, di cui molti sono ritenuti cristiani anonimi, cosi' ci hanno insegnato.
RispondiEliminaNon ha alcun senso dirre che la FSSPX sia fuori. Il significato opposto di fuori e dentro non esiste piu'
<span> </span>
RispondiEliminaQuando poi si conosce, e chi conosce dei membri della Fraternità può testimoniarlo, la loro assoluta fedeltà al Magistero di sempre, alla retta Dottrina, alla Tradizione viva della Chiesa, quando si conosce il loro amore e il loro totale rispetto della sacra Liturgia, Liturgia che è veramente al cuore della loro vita di Fede, posso capire che taluni, forse molti, temano un rientro, sanno che cosa troveranno, una liturgia dissacrata, il regno della religione fai da te, il relativismo dottrinale e liturgico, dei vescovi progressisti che hanno ancora il potere in mano, MA è appunto in questo caos che abbiamo bisogno di questi fedeli cattolici, della loro Fede viva e forte, del loro amore per la Liturgia, abbiamo bisogno di loro DENTRO, anche se non condividono certi gesti o parole o silenzi del nostro Papa Benedetto, è con lui, insieme a lui, che si può arrivare ad un accordo costruttivo, senza vincitori e vinti.
<span>NO: intendo dire che se la Chiesa include <span> </span>TUTTI, ovvero tutte le sette di tutti i tipi e denominazioni, allora NESSUNO E' FUORI: TUTTI SONO DENTRO. La Chiesa include tutti gli uomini, di cui molti sono ritenuti cristiani anonimi, cosi' ci hanno insegnato.
RispondiEliminaNon ha alcun senso dire che la FSSPX sia fuori. Il significato opposto di fuori e dentro non esiste piu', strano che alcuni non se ne sono ancora accorti.....</span>
Ma che differenza c´è fra questo Fellay e card. Lehmann? A parte che l´uno celebra in tedesco e l´altro in latino: nessuna. Entrambi sempre pronti a criticare il Papa, ad insegnare al Papa a fare il Papa, a fare i settari e a preparare scismi. Vorrei immaginare che cosa accadrebbe alla Chiesa cattolica se domani Benedetto XVI si affacciasse dal suo studio e dicesse: da domani tutte le messe in latino! Oppure se dicesse: da domani, tutti i preti si sposano, donne prete, anzi cardinalesse, e va bene il divorzio e l´aborto. Mi immagino che casini accadrebbero, e non mi stupirei quanti scismi seguirebbero. Ma a Fellay e compagnia non gliene frega nulla. Che arroganza!
RispondiEliminaOgni volta poi che si parla di questi lefrebviani, quanti a sputare sul Papa e accodarsi a questi scismatici. Seguite il vostro anti-papa. Mi domando inoltre che senso abbia, per me cattolico amante della tradizione, entrare in un blog dove imperversa chi usa ogni occasione per criticare il Papa e la Chiesa.
Come si fa ad essere un blog cattolico e accettare questi continui e gratuiti attacchi al Vicario di Cristo?
fatti e parole: mi sa proprio che hai le traveggole, quel che dici non corrisponde a nessun insegnamento conosciuto della Chiesa. perchè non studi il catechismo prima di scrivere baggianate?
RispondiEliminaMagari potresti spiegare come le due ipotesi:
RispondiElimina1) "da domani tutte le messe in latino";
2) "da domani, tutti i preti si sposano, donne prete, anzi cardinalesse, e va bene il divorzio e l´aborto";
siano paragonabili.
Forse è il caso di usare maggior misura.
Sottolinerei queste parole di mons. Fellay perchè sono di una realtà oggettiva impressionante e che, oserei dire, ci riguarda molto da vicino :-[
RispondiEliminaÈ un movimento che muove dai giovani, un movimento che ha ricevuto una nuova spinta dall’arrivo al pontificato romano di Benedetto XVI.
Questo movimento, che è un ritorno ad un atteggiamento più conservatore, dà una certa speranza per il futuro. Esso tuttavia soffre di alcuni difetti, per esempio l’ignoranza del passato o la delusione per la situazione della Chiesa.
Si potrebbe dire che i giovani, vedendo la pietosa condizione attuale, sono come frustrati e cercano a livello sia liturgico sia dottrinale qualcosa di diverso, guardando al passato, senza però sapere bene cosa. L’ala progressista, ancora ben piazzata, si è resa conto di questa reazione e fa tutto quello che può per annullarla prima che divenga sufficientemente forte da potersi imporre da se stessa.
Aggiungerei a queste riflessioni, analisi, il fatto che l'ala progressista GODE, SI NUTRE E SOPRAVVIVE grazie proprio alle divisioni interne al "movimento-tradizionale" rafforzatosi con l'ascesa di Benedetto XVI sulla Sede Petrina....
NON SONO D'ACCORDO tuttavia sul senso di ignoranza che tali giovani avrebbero sul passato della Chiesa, mentre sono d'accordo quando sottolinea quel "GUARDARE AL PASSATO" dando l'impressione di vivere continuamente di NOSTALGIA...
nel primo caso è proprio LA CONOSCENZA del nostro passato che risveglia in molti giovani la forza di aderire ALLA TRADIZIONE e spesso dopo aver trovato amare delusioni nei Movimenti o Cammini modernisti approvati dalla Chiesa.... quanto alla perfezione, nessuno è perfetto, ma non si tratta di ignoranza...
nel secondo caso purtroppo è vero e constatiamo spesso atteggiamenti NOSTALGICI, un guardare al passato ponendo continuamente CONFRONTI che oscurano il fatto che la Chiesa E' VIVA e in ogni tempo SI E' AMMANTATA DI COSE ANTICHE E DI COSE NUOVE....in perfetta sintonia anche se, magari, dopo aspre battaglie... ;)
caro '.' , come dicevo all'ospite....
RispondiElimina<span>tutto è relativo: fuori e/o dentro, <span>rispetto a che cosa ?</span>
che significa oggi essere DENTRO o FUORI della Chiesa ?
qual è l'interno e qual è l'esterno dell'edificio, DOPO CHE sono state demolite tutte le porte e abbattuti i muri, e la Chiesa Cattolica, (extra la quale una volta non c'era salvezza) OGGI (= dal 1965) comprende in sè tutti gli uomini del mondo, essendo inclusi nell'umanità anche tanti "cristiani anonimi", visto che Cristo -ci dicono- con la sua redenzione ha salvato già tutti, credenti e non credentii, battezzati e pagani e vario-credenti ?</span>
FSSPX e non FSSP ;)
RispondiEliminami perdoni Luis ma pensando ad una distrazione involontaria della tastiera, vedo però che per ben due volte si è sbagliata la sigla...meglio chiarire...
CARISSIMA REDAZIONE DI "MESSA IN LATINO",
RispondiEliminaABBIAMO PIU' NOTIZIE CIRCA LA PUBBLICAZIONE DEL SOFFERTO DOCUMENTO SULL'APPLICAZIONE DEL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"? QUALCHE VOCE AUTOREVOLE E DISCRETA SOSTIENE CHE TALE DOCUMENTO NON SARA' PUBBLICATO VISTA LA REAZIONE NON FAVOREVOLE DI BUONA PARTE DELL'EPISCOPATO. SARA' VERO?
eh, cara mia.....proprio per aver letto la Emmerich mi preoccupo, e dico le cose che dico qui sopra....
RispondiEliminarileggiamo, ma si', certo....
<span>"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda..." (12 settembre 1820)
"Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità..." (13 maggio 1820)
"Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando..."
"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa. .....Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni." </span>
<span>Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza.</span>
<span> }} La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e<span> tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.</span> {{
In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre." (1820) </span>
////////////////////////
allegra prospettiva, eh .....il lieto fine mi pare lontanuccio, Caterina!......
:-[ attacchi al Papa NON ce ne sono.....
RispondiEliminadirei piuttosto che nelle risposte di mons. Fellay c'è voglia di approfondire, chiarire, parlare.... all'inizio c'è anche un ringraziamento proprio a Benedetto XVI, seppur indiretto, sulla spinta di movimenti giovanili atti a riscoprire la vera Tradizione nella Chiesa....anche se con critiche che dal mio canto osservo nell'intervento a seguire...
Se il Papa "domani" alzandosi facesse ciò che lei ipotizza, dimostrerebbe di essere solo uno schizzofrenico.... non è questa la LIBERTA' E L'AUTORITA' di un Pontefice.... ;)
La battaglia di Benedetto XVI sta proprio in quel rimettere IN ORDINE ciò che ABUSIVAMENTE fu fatto deviare.... non sta inventando nulla di nuovo... e sta combattendo anch'egli, seppur ovviamente in modo diverso, la stessa battaglia di mons. Lefebvre ed oggi di mons. Fellay con la FSSPX e non a caso grazie a Ratzinger si ebbe la nascita della FSSP (san Pietro) per FORMARE SACERDOTI come "tradizione comanda"....
Lei continua a chiamarli SCISMATICI, Benedetto XVI LI CHIAMA FRATELLI, HA REVOCATO LA SCOMUNICA, e li sente già come SUOI anche questi Sacerdoti, si legga la Lettera del Papa ai Vescovi.... ergo, jacu, è lei che sputa addosso a Benedetto XVI, non chi tenta con enormi difficoltà perchè ha davanti risposte incomprensibili come le sue, di AIUTARE A COMPRENDERSI a trovare punti comuni con i quali fare leva e aiutare semmai la FSSPX a non mollare la sua giusta battaglia, seppur chiedendogli di avere un pò più di fiducia e di aprirsi un pò...
:)
Da una persona che sceglie un punto come nick, si può forse aspettare un commento intelligente e costruttivo?
RispondiEliminae qui poi la scena aderisce esattamente alla realta' che stiamo vivendo;
RispondiElimina<span>"Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri, e i tiepidi erano fra questi, facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni." (12 aprile 1820)
"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. </span>
<span>||||| Stavano costruendo una <span>Chiesa grande, strana, e stravagante. </span></span>
<span>Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere<span> uguali diritti:</span> evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti." (22 aprile 1823) </span>
Cara Luisa, io invece conosco non pochi membri della fraternità in Isvizzera e in Francia e posso confermare che <span>non sono fedeli per niente</span> al Magistero espresso dalla Chiesa Docente, nè alla retta Dottrina ( basta leggere i soliti interventi di Caquerait), nè alla Tradizione <span>viva</span> della Chiesa, ma solo ad una Tradizione morta interoretata al di fuori dell'insegnamento del Magistero Autentico, solo abilitato dal Cristo.
RispondiEliminaQuanto alla dissacrazione della liturgia, fare finta di dare assoluzioni e benedire matrimoni quando sanno benissimo che non hanno nessuna validità checchessia, essi compiono proprio sacrilegî e parodie dissacrante di atti liturgici.
Propongono poi una religione fai da te dove ognuno esercita il proprio libero esame della Tradizione a mo' dei protestanti.
Lei vorrebbe vederli dentro la Chiesa: anch'io, molto onestamente! Ma è ormai chiaro che questa generazione non vedrà quest'avvenimento: ormai la FSSPX è fuori dalla Chiesa , non solo canonicamente e sacramentalmente, ma anche nel suo intento il più profondo e più intimo.
Che tutti coloro che amano la Vera Tradizione, fuggano via da quest'organizzazione settaria e che si investino in altre realtà veramente e genuinamente cattoliche come la San Pietro: ma, in fin dei conti, è quel che fa lei , cara Luisa, che, secondo il suo propio dire, evita di andare allle messe della FSSPX a Ginevra e frequenta invece quella della FSSP. I.P.
Domanda interessante che ci siamo posti da qualche giorno con degli amici....che fine ha fatto quel Documento che sarebbe dovuto uscire a Pasqua?
RispondiElimina:-D certo che è lontanuccio, ma il lieto fine ci sarà....
RispondiEliminaNon fare il finto tonto, hai capito benissimo perchè, e con ragione, fatti e parole ha citato il cnc rispondendo al mio "concittadino".
RispondiElimina<span>FSSPX e non FSSP ;)
RispondiEliminami perdoni Loris ma pensando ad una distrazione involontaria della tastiera, vedo però che per ben due volte si è sbagliata la sigla...meglio chiarire...</span>
L'intervista di mons. Fellay mi è parsa molto equilibrata e condivisibile. Anch'io sono convintissimo che il guaio della Chiesa attuale sia il Concilio Vat. II e le riforme successive: i fatti parlano chiaro....... anche se vi sono i timidi segni positivi di rinascita del movimento tradizionale. Sono convinto che fintantochè non si rettificheranno gli errori del Vat. II non si potrà subito uscire dalla crisi.
RispondiEliminaA chi accusa Mon. Fellay di giudicare il Papa va detto che non viene giudicato il Papa per opinioni della fraternità, ma viene messo a confronto il suo operato con 20 secoli di Tradizione ininterrotta della fede.
Se la Chiesa cattolica attuale non è fedele al deposito della Tradizione ci sarà sempre la crisi indipendentemente dal comportamento della Fraternità San Pio X. Ormai sono moltissimi nella Chiesa che sono in disagio per il modernismo e questo indipendentemente dalla Fraternità (loro hanno solo il merito di essersene accorti tra i primi)......
I giudizi negativi di alcuni forumisti circa la Fraternità a questo punto sono inutili, perchè la crisi non è della Fraternità, ma della Chiesa e noi dobbiamo darci da fare (con la preghiera, il sacrificio e l'azione) affinchè la Tradizione possa guidare di nuovo la Chiesa a cominciare dal papato. Anche il Papa infatti non è un monarca assoluto (come dice giustamente Benedetto XVI) ed è tenuto a sottomettersi alla Traditio apostolica. Insomma la questione è tutta quì la Chiesa non può scavalcare la Tradizione perchè altrimenti si autodistrugge, è come una pesona che vuole fare altro da quello per cui è nata ed è stasta creata.
don Bernardo
Concordo con lei Jacu: il contrasto tra l'atteggiamento benevolo da vero Pastore che si occupa amorevolmente ed umilmente di tutte le sue pecorelle e soprattutto quelle smarrite, che chiama figli e fratelli e il discorso arcigno e pieno di livore, di odio e di disobbedienza ripiena di fiele che si può constatare nei discorsi di Fellay ed altri Caquerait, in particolare sui loro siti, è proprio folgorante.
RispondiEliminaDa una parte un amore perfettamente "Cristico" e dall'altra l'hybris farisea di chi vuol giudicare la propria madre la Chiesa e il proprio Pastore, il Vicario che Cristo si è scelto.
Mysterium iniquitatis alquanto sconcertante, ma comprova della ripetizione del peccato di satana: la disobbedienza. I.P.
al tempo dei nostri pronipoti .....? :(
RispondiEliminaLi frequento, li stimo, li rispetto.
RispondiEliminaE non credi che la tua frase:<span>"non si accetta il Papa in quanto detiene il primato petrino ma solo a seconda dei suoi atti, questo va bene, questo no, questo va bene, questo no, questa frase non la doveva dire, questa la deve cambiare etc etc.. " è applicabile pari pari a molti, troppi, che sono formalmente uniti al Successore di Pietro?</span>
Devo capire che quando a disobbedire al Papa, a contestare i suoi documenti, a vanificare la sua volontà, sono chierici che formalmente sono "dentro" la Chiesa tutto è OK?
Non vedi la contestazione espicita del primato petrino o l`obbedienza sbandierata che è in realtà solo ipocrisia, perchè poi dietro la facciata si fa quel che si vuole, non vedi l`anarchia, non vedi che taluni stanno portando in avanti un altro progetto, o idea come dici tu, di Chiesa?
Aggiungo ancora questo per chiarirmi meglio.
RispondiEliminaA questo punto anche se la Fraternità san Pio X si autosciogliesse e si accorderebbe in tutto e per tutto con Roma, i problemi della Chiesa Cattolica dovuti al Vaticano II rimarrebbero in tutta la loro drammaticità.
I modernisti prendendosela con la Fraternità perdono tempo perchè è come uno che avendo l'incendio in casa propria si va ad interessare di quello che avviene nelle case dei vicini........
I modernisti sappiano bene che il loro nemico non è Mons. Lefevre e la Fraternità o i gruppi Ecclesia Dei..... il loro nemico è la Tradizione Cattolica, cioè quello che ha insegnato lo Spirito Santo e Gesù ci ha trasmesso. Essi si mettono contro l'Eterno Padre....... l'unica cosa da fare per noi è pregare per la loro conversione. Non vogliate a trovarvi a combattere contro Dio, Dio è un Dio geloso e non lascerà che voi affossiate la Chiesa che suo Figlio ci ha acquistato con il suo Sangue....... vi compatisco perchè rischiate di brutto (la confusione e la pena eterna).
don Bernardo
<span> la crisi non è della Fraternità, ma della Chiesa </span>
RispondiEliminaviva la Verita', e il santo coraggio di chi la dice, a chiare lettere, senza paura, in mezzo a un mare di ipocrisia !
<span> in realtà non si fida </span>
RispondiEliminaE ne fior di motivi.
<span><span> in realtà non si fida </span>
RispondiEliminaE ne ha ben donde! Fior di motivi.</span>
Sarebbe dovuto uscire entro Pasqua, prima, poi dopo Pasqua, ai primi di maggio. Ora ci saremmo...
RispondiEliminaSperiamo di no........ perchè se cosi fosse Papa Benedetto ci farebbe una figura poco bella e forse sarebbe la volta buona che cominciasse a fare per davvero il Papa!.
RispondiEliminaIl GUAIO sono loro e tutti quelli che da finti ciechi acriticamente li seguono e difendono.
RispondiEliminaPerchè bisogna esser finti ciechi e settari per non vedere la differenza tra un Papa, ed un vescovo che si fece ordinare illecitamente!
E che continua a giocare a fare il "piccolo papa" difensore della "piccola chiesa" (il tutto DOVUTAMENTE in minuscolo...).
Cenere sul capo, cenci e stracci, e a piedi da Econe a Roma, a baciar l'Anello Piscatorio e a sottomettersi all'Autorità di Papa Benedetto XVI.
Questa è l'unica cosa sensata. DA FARE. Perchè a dire ne sta dicendo già abbastanza...
Il pseudotradizionalista che odia la FSSPX ha parlato!
RispondiEliminaInginocchiamoci tutti perchè la verità parla attraverso la sua tastiera!
Ogni discussione sulla FSSPX con il mio sedicente "concittadino" è non solo impossibile ma inutile, perchè ogni argomento ragionevole, ogni testimonianza, ogni analisi che non sarebbe intrisa dello stesso odio, finirebbe cotro un muro di gomma o le spessa mura di un bunker, oramai conosciamo i suoi soliti rigurgiti acidi e inviperiti, legge la parola FSSPX e partono i suoi mantra anti-FSSPX.
Basta saperlo e poi decidere se vale la pena o meno di reagire.
ottimo don Bernardo, le sue parole ridanno coraggio a tanti fedeli frastornati dalla perdita delle antiche certezze. Sintesi chiara ed efficace, senza circonlocuzioni inutili sulla realta', che richiede un surplus di Speranza.
RispondiElimina{mi permetta solo una piccola correzione: " <span>si autosciogliesse e si accord_asse....}</span>
Caro ospite hai raggione bisogna obbedire al Papa........ cioè a tutti i Papi da Pietro a Benedetto XVI...... e un Papa non può contraddire quelli precedenti....... è la Traditio che è al di sopra di tutto........
RispondiEliminaLa Rivelazione viene prima di chi la interpreta e la si interpreta solo alla luce del magistero perenne......
<span><span>I modernisti sappiano bene che il loro nemico non è Mons. Lefevre e la Fraternità o i gruppi Ecclesia Dei..... </span>il loro nemico è la Tradizione Cattolica, cioè quello che ha insegnato lo Spirito Santo e Gesù ci ha trasmesso...</span>
RispondiEliminaproprio così:
preghiamo che il Signore apra i loro occhi ! infatti chi odia la Tradizione odia Cristo stesso....
ma il guaio peggiore, caro don Bernardo, è che ora costoro, {regime modernista e suoi servi} con crescente arroganza cominciano a proclamare : "NOI sappiamo che cos'è la Tradizione: NOI ve la indicheremo, ve ne prescriveremo le LINEE-GUIDA: ve la diamo noi, NON quellea che pretendete di conoscere e seguire !" e la vorranno manipolare, e asservire ai loro scopi di potere, tentando di tutto per vanificarla ....come hanno mostrato già (v. Evreux)
<span><span><span>I modernisti sappiano bene che il loro nemico non è Mons. Lefevre e la Fraternità o i gruppi Ecclesia Dei.....</span>il loro nemico è la Tradizione Cattolica, cioè quello che ha insegnato lo Spirito Santo e Gesù ci ha trasmesso...</span>
RispondiEliminaproprio così:
preghiamo che il Signore apra i loro occhi ! infatti chi odia la Tradizione odia Cristo stesso....
ma il guaio peggiore, caro don Bernardo, è che ora costoro, {regime modernista e suoi servi} con crescente arroganza cominciano a proclamare : "NOI sappiamo che cos'è la Tradizione: NOI ve la indicheremo, ve ne prescriveremo le LINEE-GUIDA: ve la diamo noi, NON quella che pretendete di conoscere e seguire !" e la vorranno manipolare, e asservire ai loro scopi di potere, tentando di tutto per vanificarla ....come hanno mostrato già nei fatti (v. Evreux) e come mostrano spesso in questo blog (la Tradizione riveduta e corretta dai presunti "retti" interpreti....somma ipocrisia di chi segue un partito preso, non la Verità...)</span>
Ciao.Una settimana fa nella cappella dell'università Cattolica che visito quando sono di passaggio a Milano ho trovato esposti sul tavolino degli opuscoli una rivista di nome "Sodalitium" che ho notato avere contenuti molto duri contro il Papa.E' su iniziativa del centro pastorale che in spirito di riconciliazione con questa gente permette che questo genere di pubblicazioni venga lasciato lì oppure è stato qualche appartenente a questo gruppo a avere messo il plico di riviste a insaputa di tutti?
RispondiEliminaAlcuni commenti di pseudotradizionalisti fanno ridere. Se il Papa professasse il luteranismo gli andrebbero dietro lo stesso, con la scusa che è il Papa. Bisogna mettere la Sacra Scrittura e la Tradizione davanti a tutto. Chi non segue la Scrittura e la Tradizione non è cattolico, che sia un laico, un sacerdote, un vescovo o il Papa in persona.
RispondiElimina...mi meraviglia di lei Simone de Cyrene essere d'accordo su un esempio del genere, del suo jacu che ipotizza:
RispondiEliminaOppure se dicesse: da domani, tutti i preti si sposano, donne prete, anzi cardinalesse, e va bene il divorzio e l´aborto. Mi immagino che casini accadrebbero, e non mi stupirei quanti scismi seguirebbero. Ma a Fellay e compagnia non gliene frega nulla. Che arroganza!
******
eccerto che ci sarebbero scismi e "casini"....sarebbe la fine della Chiesa, ma a voi cosa importa? giocare sulle ipotesi anche più assurde pur di avere UN NEMICO da attaccare.... è la pace del diavolo... non certo quella del Cristo che attraverso le parole stesse dell'apostolo ci rammentano che LE DISPUTE E LE DISCUSSIONI sono necessarie alla Chiesa, l'importante è non ammazzarsi....
si rilegga la Lettera del Papa ai Vescovi, la situazione della FSSPX NON E' DI SCISMA ma di una situazione ESISTENTE SENZA GIURISDIZIONE....
ma già! voi siete quelli che difendono il Papa seminando la zizzania anzichè cercare punti d'incontro...come richiede il Papa...
:'( Hai mai studiato la Dottrina cattolica? Dovresti!
RispondiElimina<p><span>Sei stato formato in seminari post-conciliari, tu! Dovresti studiare la dottrina cattolica prima di scrivere scempiaggini.</span>
RispondiElimina</p><p>Poi dici essere sacerdote <img></img></p>
<p><span>Sei stato formato in seminari post-conciliari, tu! Dovresti studiare la dottrina cattolica prima di scrivere scempiaggini.</span>
RispondiElimina</p><p>Poi dici essere sacerdote :-D </p>
<span>Autorità di Papa Benedetto XVI. </span>
RispondiEliminaautorità che non usa mai quando e come dovrebbe ?
finchè dirà "Siete liberi di criticarmi" e proporrà senza imporre nulla, DOVE STA eseattamente l'autorità ?
finchè farà solo proposte, e non riprenderà il bastone per cacciare via i LUPI dal gregge, o per raddrizzarli, impedendo loro di sviare le pecore dalla Via di sempre, il Papa stesso NON starà usando l'autorità che gli è conferita, e si renderà responsabile di omissione di doveri fondamentali del suo ruolo di Vicario di Cristo, di Pastore che usa il vincastro e il bastone, ( come lui stesso ha detto ): e non sarà fedele e unito al PIETRO DI SEMPRE, cioè a tutti i Papi della storia, che l'Autorità l'hanno usata eccome, a fatti e parole.
Basta ripensare alla bolla "Exsurge, Domine!" di papa Leone X (1520) contro Martin Lutero: quello sì che fu un atto d'Autorità di Pietro, per richiamare il ribelle alla retta Dottrina, se voleva rimanere nell'ovile.
Ma il Papa attuale non potrebbe fare la stessa cosa con gli eretici che imperversano oggi nella Chiesa ?
E se non lo fa, egr. ospite, mi dica, dov'è l'autorità ?
mica si mostra l'autorità nel proporre dibattiti e conversazioni di teologia, credo !
comunque nessuno aspetta commenti intelligenti e costruttivi da parte tua, luisa!
RispondiElimina<span>....sottomettersi all' Autorità di Papa Benedetto XVI.
RispondiEliminaQUALE autorità, ospite ? quella che non usa mai quando e come dovrebbe ?
finchè dirà "Siete liberi di criticarmi" e proporrà senza imporre nulla, DOVE STA esattamente l'autorità ?
finchè farà solo proposte, leggi che non imporrà di RISPETTARE, come il MP, e non riprenderà il bastone per cacciare via i LUPI dal gregge, o per raddrizzarli, impedendo loro di sviare le pecore dalla Via di sempre, il Papa stesso NON starà usando l'autorità che gli è conferita, e si renderà responsabile di omissione di doveri fondamentali del suo ruolo di Vicario di Cristo, di Pastore che usa il vincastro e il bastone, ( come lui stesso ha detto ): e non sarà fedele e unito al PIETRO DI SEMPRE, cioè a tutti i Papi della storia, che l'Autorità l'hanno usata eccome, a fatti e parole.
Basta ripensare alla bolla "Exsurge, Domine!" di papa Leone X (1520) contro Martin Lutero: quello sì che fu un atto d'Autorità di Pietro, per richiamare il ribelle alla retta Dottrina, se voleva rimanere nell'ovile.
Ma il Papa attuale non potrebbe fare la stessa cosa con gli eretici che imperversano oggi nella Chiesa ?
E se non lo fa, egr. ospite, mi dica, dov'è l'autorità ?
mica si mostra l'autorità nel proporre dibattiti e conversazioni di teologia, credo !</span>
<span>"mi meraviglia di lei Simone de Cyrene" </span>
RispondiEliminaMa Caterina come fai a meravigliarti?
Dovresti piuttosto meravigliarti se il mio "concittadino" abbandonasse i suoi mantra fielosi contro la FSSPX.
Una curiosità: la FFSPX celebra "messe non da comunione"? http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-il-purgatorio-della-liturgia-prima-del-concilio-vaticano-ii-73082907.html
RispondiEliminaOh mamma peggio che mai parliamo dei sedeprivazionisti (anche detti sedevacantisti) gente che pratica a fianco delle loro "messe" gallicane senza riferimenti al Papa cose tipo divinazione, yoga, reiki, cartomanzia, meditazione trascendentale.
RispondiEliminaSpesso lasciano nelle chiese parrocchiali loro materiale all'insaputa dei sacerdoti per trovare adepti, in Cattolica hanno un paio di affiliati (uno di loro è uno dei "cani" della Cattolica di 43 anni) che diffondono queste teorie con un giornalino.
Gente da evitare come la peste, i Valdesi sono meno dannosi per la Salvezza della'Anima.
Evviva la Tradizione Cattolica!Evviva Papa Benedetto XVI!
La crisi è della Chiesa e questo è un fatto indubitabile. Ricordatevi delle parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca "quando ritornerà il Figlio dell'uomo ci sarà ancora la fede?" parole che GPII ripetè se non erro a Firenze ne 1980. La Fraternità anche se non ci fosse non eliminerebbe una crisi nata con il Concilio VatII maturata da decenni ed esplosa con il post-Concilio. Come dice saggiamente Mons. Gherardini il Concilio è un vero Concilio è autorevole e bisogna dargli rispetto. Peraltro non si può dargli un valore che lo stesso Concilio ha negato di avere e quindi è necessario l'autorità del Papa che chiarisca i punti del Concilio controversi o confusi e rimetta a posto tutte le deviazioni post-conciliari. Quanto a Mons. Fellay mi sembra prudente e l'unico cosa da fare per noi è vivere cristianamente radicati nella Fede tradizionale, pregare e non abbondanare di uno iota la nostra Santa Fede, sperare nell'intervento di Gesù che non abbandonerà mai la Sua Chiesa. E poi non lasciarsi andare ad insulti o a frasi sgangherate. Etiam si omnes nos non!
RispondiEliminaquale, quella dove i bambini che si preparano alla 1a Comunione fanno i cartelloni, in scuola interattiva-creativa ?
RispondiEliminaAdoro quelli che tramite collegamento radio-paraclito, riescono a prevedere infallibilmente il pensiero non solo del Papa presente, ma anche di quelli futuri...
RispondiEliminao quella delle catechesi di Kiko e Carmen, che dicono che il Signore è assente nelle ostie consacrate, perchè "il pane va a male" ? ! ?
RispondiEliminaOggi un pseudo tradizionalista su questo thread ci ha donato una sua nuova perla, ci ha parlato di "<span>una Tradizione morta" </span> =-O :'( =-O ...quella a cui è fedele la FSSPX , evidentemente!<span></span>
RispondiEliminaPunto, punto e virgola, però che intelligenza e fantasia nei nick, o è solo pigrizia?
RispondiEliminama zitto che gente come te è quella che ha fatto dell'ecumenismo e della accoglienza sfrenata la bandiera! quando tra cinquanta anni avremo le nostre chiese piene di musulmani, allora le poche chiese rimaste saranno dei lefebvriani, che i propri preti li mandano in giro vestiti da preti a fare i preti e non vestiti da manger a fare i catto-comu-psico-sociologi!
RispondiElimina"Come si fa ad essere un blog cattolico e accettare questi continui e gratuiti attacchi al Vicario di Cristo?"
RispondiEliminaCaro Jacu, i "flame" tra utenti fanno salire in alto il contatore delle visite...
solo che poi la "cattolicita" degli interventi cala in modo direttamente proporzionale.
Io preferirei poche visite ma "buone"...
piuttosto che la massa di commenti esagitati (e molto inconcludenti) a nome delle "solite firme", notoriamente filolefebvriane (e molto antiromane)...
Ma, de gustibus, giustamente, ognuno si regola come crede.
Certo che ho studiato la Dottrina Cattolica. il Catechismo di San Pio X per la precisione. Basta?
RispondiEliminasarebbe bastato se tu l'avessi capito!
RispondiEliminaQuel che hai scritto non è cattolico.
:)
RispondiEliminaSiamo onesti,Mons.Fellay non c'entra niente con i buffoni sedevacantisti e con i seguaci di "Papa" Pio XIII o di "Mons" Stuyver o di "Papa" Pietro II.E' vero però che la politica dei sedeprivazionisti è quella di infiltrarsi dappertutto,ci hanno provato nei partiti (AN,Lega,UDC),in diverse associazioni parrocchiali e nella stessa Fraternità.Quella dell'infiltrismo è una strategia delle sette più pericolose.
Punto, punto e virgola, però che intelligenza e fantasia nei nick, o è solo pigrizia?
RispondiEliminaTi restano.... , : ! ? ! - ( ) e tutte le lettere dell`alfabeto.
non basta pronunciare quest'accusa, dicendo "non è cattolico": bisogna dimostrarla, con onestà, rigore logico e CHIAREZZA.
RispondiEliminaAttendiamo dunque fiduciosi da lei la dimostrazione di NON-cattolicità di ciò che ha detto il blogger "Cattolico tradizionalista".
(non so perchè, ma qualcosa mi dice che il ; ha meno di 20 anni....)
RispondiEliminadel resto i neocatecumenali hanno già inquinato quasi tutti gli ordini religiosi a partire dai Sacramentini, la cui parrocchia è stata la prima ad essere invasa, nonché la stessa claustralità femminile.
RispondiEliminaguardate com'è cambiato lo stemma (uno splendito ostensorio) dei Sacramentini, il cui carìsma era l'Adorazione, trasformato in "pagnotta"
<span>Rispondendo a Teofilo che parla, d i'inifltrismo'. Del resto i neocatecumenali hanno già inquinato quasi tutti gli ordini religiosi a partire dai Sacramentini, la cui parrocchia è stata la prima ad essere invasa, nonché la stessaclaustralità femminile.
RispondiEliminaguardate com'è cambiato lo stemma (uno splendito ostensorio) dei Sacramentini, il cui carìsma era l'Adorazione, trasformato in "pagnotta"</span>
<span>Rispondendo a Teofilo che parla, d i'inifltrismo'. Del resto i neocatecumenali hanno già inquinato quasi tutti gli ordini religiosi a partire dai Sacramentini, la cui parrocchia è stata la prima ad essere invasa, nonché la stessa claustralità femminile.
RispondiEliminaguardate com'è cambiato lo stemma (uno splendido ostensorio) dei Sacramentini, il cui carìsma era l'Adorazione, trasformato in "pagnotta"</span>
:)
RispondiEliminaCaro mic davvero impressionante.Sulle eresie neocat tutto è evidente,invece i sedevacantisti riescano a farsi passare comunque per "tradizionalisti" e ciò causa un danno enorme a chi cerca di combattere la buona battaglia per la Tradizione Cattolica all'interno della Chiesa di Cristo.Bisogna che si spieghi bene a chi si avvicina al nostro mondo che o si è sedeprivazionisti o si è Cattolici fedeli alla Tradizione della Chiesa.Questo ti parrà strano ma non è chiaro a tutti grazie alla forma mentis sedevacantista che è serpentina e riesce sempre a confondere le acque.Come gli scientologiani si muovono attraverso associazioni di copertura,così fanno i sedevacantisti con i loro centro studi di copertura con cui contattano istituzioni e parrocchie facendosi passare per un Istituto della Chiesa,anzichè l'ennesima setta.
:-D lei caro ANONIMO è fra le firme ILLUSTRI antiromane filolefebvriane o ILLUSTRE "BUONE" e più che notorie, che fingono di stare con il Papa?
RispondiEliminanon mi risponda, si comprende già la risposta...
faccio mia la sua conclusione: ma...de gustibus, giustamente, ognuno si regola come crede....
senza dubbio si spera applicando quella regola del Signore: CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA....
;)
Luterani sono proprio certi pseudotradizionalisti come i sedeprivazionisti.Quando frequentavo l'Università Cattolica da uditore ricordo uno di loro con responsabilità organizzative che mi spiegava di essere frequentatore settimanale delle "messe" sedevacantiste e allo stesso tempo del solstizio d'inverno e d'estate organizzati da un gruppo neo-pagano di cui era alto iniziato.Non è un caso che Verrua Savoia sia a due passi da Torino,sede storica di santoni e gruppi esoterici.
RispondiEliminaChe le <span>discussioni teologiche siano fallite si sa da parecchio tempo...</span>
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2011/04/ancora-sui-colloqui-con-la-fsspx-e.html
http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2011/03/il-fallimento-dei-colloqui-dottrinali.html
Così io non avrei capito il Catechismo di San Pio X e neanche le encicliche di Leone XIII, Pio IX e Pio XII. Bene. Resta pure con le tue idee su chi è cattolico e chi non lo è, che io resto con le mie. Sempre fedele alla Tradizione.
RispondiEliminaCaro Teofilo quando la Dottrina sfugge tutto diventa possibile. Oggi viviamo circondati da luterani, massoni, neopagani, modernisti e pseudotradizionalisti. Questo ci tocca.
RispondiEliminaNon credo vedremo mai la soluzione. saremo morti tutti da un pezzo.
RispondiEliminaSaepe minus faciunt homines qui magna minantur
RispondiEliminaA Fellay il detto s'adatta perfettamente....
A dire il vero dalle mie parti sono i cattolici ad hoc, postconciliari come si deve, ecumenici come si deve, a andar pazzi per yoga, reiki, tai chi, zen, un zesto di buddismo non fa mai male, e sono i gesuiti in testa, ma i benedettini li seguono a ruota, ad organizzare seminari, week-end di meditazione, stages di "développement personnel", tutti seduti in lotus, un`icona, un bol tibetano per l`inizio della meditazione, la Croce assente, e un insegnamento sincretista come si deve.
RispondiEliminaGrazie REX sono totalmente daccordo.
RispondiEliminaAnche i neocat, purtroppo di fanno passare per "tradizionalisti". Ci sono vescovi come Aillet, Cattenoz, Schoenborn, Cardinali come Canizares, Rylko, e molti molti altri che non disdegnano di far vista di apprezzare il VO e, poi, vanno a farsi evangelizzare da Arguello alla Domus Galileae. Li abbiamo chiamati i vescovi "ibridi"... Purtroppo non possiamo far altro che dirlo, perché l'inganno è sempre più subdolo, nessuno se ne preoccupa e le cose peggiorano sempre di più. Il solco generazionale si va facendo sempre più ampio e profondo... e sono in molti a non sapere più nulla delle verità di fede che noi custodiamo con amore e fedeltà...
RispondiElimina<span>Una curiosità: la FFSPX celebra "messe non da comunione"? <span>http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-il-purgatorio-della-liturgia-prima-del-concilio-vaticano-ii-73082907.html</span></span>
RispondiElimina<span>Anche i neocat, purtroppo di fanno passare per "tradizionalisti". Ci sono vescovi come Aillet, Cattenoz, Schoenborn, Cardinali come Canizares, Rylko, e molti molti altri che non disdegnano di far vista di apprezzare il VO e, poi, vanno a farsi evangelizzare da Arguello alla Domus Galileae. Li abbiamo chiamati i vescovi "ibridi"... Così come ci sono molti sacerdoti "ibridi", che celebrano indifferentemente il rito neocat e il VO (ovviamente per convenienza, altrimenti non si capisce come non possano vederne le difformità).</span>
RispondiElimina<span>Purtroppo non possiamo far altro che dirlo, perché l'inganno è sempre più subdolo, nessuno se ne preoccupa e le cose peggiorano sempre di più. Il solco generazionale si va facendo sempre più ampio e profondo... e sono in molti a non sapere più nulla delle verità di fede che noi custodiamo con amore e fedeltà...</span>
anche loro hanno molte associazioni di copertura, ma poi dietro ci sono loro. Tra l'altro sono tra i più attivi nel 'movimento per la vita. Quello che nessuno sa è che apparentemente sono molto moralisti e aperti alla vita ma leggi qui
RispondiEliminaPreghiamo che la FSSPX resti definitivamente e irrimediabilmente fuori del bordello dell'eresia, portato avanti con tanto impegno da BXVI
RispondiEliminala domanda non è "che differenza c'è tra Fellay e Lehmann" ma "che differenza c'è tra Ratzinger e Lehmann". Infatti il Papa, voi mi insegnate, è in piena comunione con Lehmann, non con Fellay
RispondiEliminaPERCHè IL PAPA è UFFICIALMENTE IN PIENA COMUNIONE CON LEHMANN E NOURRICHARD e non con FELLAY? rifiuto di credere che sia per caso
RispondiEliminanon 43, 39 precisiamo
RispondiEliminadi quel documento si parla dal 2007. quindi la figura di palta l'ha già fatta
RispondiEliminaI veri sedevacantisti o sedeprivazionisti puoi cercarli tra vescovi austriaci/vedi la vergognosa dichiarazione della conferenza episcopale austriaca sul caso Wagner dove si oppongono alla volonta di Santa Sede/ tra queli svizzeri,tra queli tedeschi e il suo "Zentral partei komitet",tra queli francesi e queli italiani di Milano e Palermo e tutti altri per i quali Summorum pontificum non esiste e fanno tutto possibile e inpossibile ignorare intenzioni del Pontefice sul campo liturgico.
RispondiEliminaparliamo della FSSP ok. Cosa c'è da dire? un desolante silenzio,
RispondiEliminaperché fidarsi di eretici di lungo corso?
RispondiElimina"Trovare un maestro competente che possa formare una corale e quindi educare i fedeli". Secondo voi, questo "maestro competente" è corretto che venga PAGATO? O il suo servizio deve essere reso solo come volontariato, e quindi quando può o quando gli pare?
RispondiEliminaIo a seguito dei titoli conseguiti e dell'esperenza maturata nel campo possiedo questa "competenza"; ma non appena ho chiesto al mio parroco (salesiano) una "una tantum" per il servizio di maestro di coro e organista titolare mi è stato risposto: "o lo fai come volontariato o possiamo fare a meno di te"!
Da allora fanno a meno di me.
Ma proprio qui sta la differenza che <span>aumenta</span> le colpe della FSSPX: uscire dalla Chiesa per contestare una situazione di crisi è una soluzione peggiore del male che si vuole rimuovere. Sarebbe poi ora di finirla con l'idea della purezza della Chiesa violata perchè se dalle parti di Fellay studiassero veramente un pò di storia della Chiesa scoprirebbero che gli scismi e le eresie che hanno spaccato il corpo di Cristo sono venuti SEMPRE proprio da quelli che si sono sentiti più puri di altri. Infine, nel momento in cui per sostenere una propria posizione teorica si ricorre a gettare fango pubblicamente sui Papi beh per me sei FINITO. Fino a quando Fellay non rispetterà il Papa io non rispetterò Fellay. Ma è tempo sprecato, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
RispondiEliminaCaterina ma hai letto il libro di "La strana teologia di Benedetto XVI" di Tissier de Mallerais, uno dei compari di Fellay? No, dico ma l'hai letto? E secondo te uno che scrive che la causa della crisi attuale della Chiesa è la teologia di Benedetto XVI (testuale) non attacca il Papa? Ah, no? e che cos'è un complimento? Sveglia eh!!!
RispondiEliminaProprio perchè il Papa ha revocato la scomunica hanno pensato bene di ringraziarlo con simili complimenti (ma se ti leggi i libro vedrai riflessioni succulente del tipo: "Chi è più modernista tra Lutero e Ratzinger" e via delirando)....pensa te se non la revocava! avercene di queste menti!
1Corinzi 4
RispondiElimina1 Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. 3 A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, 4 perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! 5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
*****************
Gentile ospite visto che incalza con quella domanda, provo a risponderle attraverso questo passo che mi sembra appropriato per i seguenti motivi:
1- il Concilio ha stabilito che era finito il tempo delle scomuniche e degli anatemi, questo non giustifica il silenzio all'apostasia o all'eresia e fino a prova contraria la FSSPX non è eretica, il Papa NON l'ha mai detto, ma ha spiegato che trattasi di un problema INTERNO DISCIPLINARE - di giurisdizione che non hanno - e senza dubbio anche dottrinale a seguito di molti cambiamenti avvenuti DOPO il Concilio.... l'eresia è altra cosa...
2- il Papa stesso ha sempre affermato che quelle ordinazioni SONO VALIDE....ma in difetto... un domani che dovessero riconciliarsi NON dovranno ripetere l'Ordinazione, ergo, il brano di san Paolo riguarda anche loro....
essi sono AMMINISTRATORI DEI MISTERI DI DIO, seppur in difetto....un difetto che riguarda LORO E IL PAPA e non noi... noi dobbiamo comportarci come ci richiede il Papa nella Lettera ai Vescovi: CON TOLLERANZA...
3- mons. Fellay potrebbe usare questo passo paolino con tutta serenità....
riguardo quindi al concetto di PIENA COMUNIONE, senza nulla togliere alla LEGGE DELLA CHIESA la quale infatti a differenza di quanti odiano la FSSPX sta invece dimostrando l'opportunità e la necessità dei dialoghi in corso, ben diverso è l'esempio di chi FINGE UNA PIENA COMUNIONE con il Papa salvo poi comportarsi nella propria diocesi diversamente, da chi invece, con più sofferenza ed onestà, rinuncia ai compromessi e ai GIOCHI DI POTERE, senza dubbio penalizzando la piena comunione con il Papa, MA DIMOSTRANDOSI PIU' FEDELE perchè magari porta avanti per le future generazioni la preservazione della DOTE DELLA TRADIZIONE assai già dimenticata E MAI CONOSCIUTA da molti giovani che magari ballano il Waka Waka a ballano davanti l'Eucarestia, ritenendosi APERTI alla convivenza, al divorzio, all'aborto per malattia....o ai preti sposati....
quanti, infatti, ritenendosi in comunione con il Papa, di fatto, non sono in piena comunione con la Tradizione della Chiesa?
;)
:-D la curiosità più stramba è che padre Augè non si rende neppure conto (lo voglio sperare) di aver applicato quell'articolo al Summorum Pontificum e dunque al PAPA....il quale ha appunto liberalizzato QUEL RITO così indigesto a molti che non ntrascurano di dirsi in COMUNIONE CON PIETRO, salvo poi usare la FSSPX quale capro espiatorio di divisione.... ;)
RispondiEliminalei non ha capito nulla, io sono contro le eresie di BXVI e dei suoi complici, che lui riconosce a pieno titolo come Vescovi cattolici, chiedendomi come mai riconosce eretici palesi e non invece totalemente la FSSPX. Perché può dire quello che vuole, ma il Papa riconosce perfettamente Lehmann e non Fellay. Alla faccia vostra che lo difendete, il Papa si identifica con Lehmann e Nourrichard
RispondiEliminaBeh, non proprio...:
RispondiEliminahttp://www.newliturgicalmovement.org/2011/05/new-larger-location-for-fssp-in-tulsa.html
Desolante? Beh, non proprio... :
RispondiEliminahttp://www.newliturgicalmovement.org/2011/05/new-larger-location-for-fssp-in-tulsa.html
Bum!
RispondiEliminaLa FSSP, come tutti gli istituti "Ecclesia Dei", è solo uno specchietto per le allodole. Una delle tante offerte commerciali dei grandi magazzini appartenenti alla multinazionale che porta il marchio: Chiesa Cattolica. Ovviamente gli ecclesiadeisti pensano di essere ancora fermi dottrinalmente alla fede preconciliare, di non aver alterato nulla e di essere contemporaneamente fedeli al pontefice regnante di turno, illudendosi di aver salvato capra e cavoli. In verità anch'essi sono veicolo di diffusione per le dottrine nuove, quelle conciliari e post. La FSSPX è una ditta che sostiene di poter offrire dei prodotti più autenticamente fedeli all'originale (preconciliare) di quelli prodotti dalla multinazionale in questione. Prodotti genuini, fatti con antiche ricette, sicuri per la salute del consumatore. La grande multinazionale, con sede a Roma, considerando che viviamo in un epoca di libero mercato, di cui essa stessa, almeno sulla carta è entusiasta sostenitrice, sta facendo un' offerta alla ditta franco-svizzera per risolvere la questione. Se l'accordo ci sarà la FSSPX verrà assorbità, continuerà a proporre gli stessi prodotti, ma con qualche modifica. I suoi prodotti però figureranno tra le mille offerte del grande catalogo del prestigioso marchio Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaTeofilo, le spari grosse! Io so invece che i preti di Verrua Savoia erano talmente tanto ostili nei confronti di un certo movimento politico, intriso di neopaganesimo da supermercato e che celebrava riti con le ampolle su un certo fiume, da rifiutarsi,a differenza dei preti della FSSPX, di celebrare messe per i loro raduni. Non so se adesso le cose siano cambiate.
RispondiEliminaParli come un ex-sedevacantista, Teofilo. Io ho letto gli scritti dei preti di Verrua Savoia e li ho trovati molto più aderenti alla dottrina cattolica, per logicità, per coerenza col Magistero preconciliare che essi citano costantemente, di quelli dei lefebvriani. Una volta, in una rivista lefevbriana, per dimostrare che il Magistero può errare, veniva riportato, un elenco di casi in cui la Chiesa Romana avrebbe errato. Ebbene, tra questi c'era pure il caso "Galileo". Mi venne quasi da ridere, non perché pensassi che il sole girasse intorno alla terra, ma perché, pur di dimostrare che la Chiesa può sbagliare, i lefebvriani avevano fatto proprio anche un argomento classico della campagna laicista ed anticattolica.
RispondiEliminama siamo così sicuri che Roma sia nel giusto? e <span>Mons. Fellay nell'errore ?</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>la Chiesa di Roma non ha ancora deciso cosa fare se guardiamo alle assemblee ( paramenti, musiche, come i fedeli si recano in chiesa ...in estate sembra di essere al mare.....)liturgiche sembrano i ritrovi dei centri sociali pacifici tutto quello che si vuole ma non quello che chi ci si aspetta entrando in chiesa , i preti sembrano tutti assistenti sociali, psicologi, il loro abbigliamento e il loro linguaggio sembrano tali , il sacerdote deve portare il suo abito ( ha un grande significato) e parlare di Dio ecc ecc......</span>
<span></span>
<span>mi sento molto frastornato perchè ogni domenica si ripete questo scenario esco dalla Chiesa piu' angosciato che mai.....e poi se le assemblee sono sempre piu' scarne ci sarà un motivo.......in conclusione auspico un coraggio forte per chi deve prendere una decisione aspettata da tanti......</span>
Vada piuttosto a studiarsi le la storia della Chiesa, quella recente, e vedrà come è nata la FSSPX, vedrà perchè, in che condizioni e in che momento mons. Lefebvre ha preso la decisione che conosciamo.
RispondiEliminaNon ho letto quel libro e non lo leggerò, ma chi potrebbe smentire che il Papa è stato un teologo modernista? Che lo era al momento del Concilio? Lui stesso lo ha ammesso, dicendo anche di non aver più seguito, dopo il Concilio, i suoi colleghi quando li ha visti prendere strade che non poteva condividere, colleghi che lo hanno del resto accusato di "tradimento", di essere cambiato.
RispondiEliminaPurtroppo devo pur ammettere che il non-intervento del`autorità suprema della Chiesa, almeno dovrebbe esserlo, per sanzionare i tanti pastori che stanno sviando il gregge con i loro magisteri paralleii anche eretici, crea una grande confusione, uno smarrimento, come lascia basiti che possa essere lodato e inviato ad evangelizzare un movimento con delle prassi "altre", si accusa, con ragione, il relativismo, la religione fai da te, e poi li si introduce ufficialmente nella Chiesa...e la confusione aumenta.
RispondiElimina<span> ..."eresie di BXVI" ?!? </span>
RispondiEliminaMa per favore!
<span>Purtroppo devo pur ammettere che il non-intervento del`autorità suprema della Chiesa, almeno dovrebbe esserlo, per sanzionare i tanti pastori che stanno sviando il gregge con i loro magisteri paralleli anche eretici, crea una grande confusione, uno smarrimento, come lascia basiti che possa essere lodato e inviato ad evangelizzare un movimento con delle prassi "altre", si accusa, con ragione, il relativismo, relativismo liturgico, relativismo dottrinale, la religione fai da te, e poi li si introduce ufficialmente nella Chiesa...e la confusione aumenta.
</span>
i sacramenti amministrati dalla fsspx sono illegittimi ma VALIDI
RispondiEliminaLa Chiesa Cattolica per volontà del PAPA ha deciso di intraprendere dei colloqui dottrinali con la fsspx, la fsspx sono 4 gatti, ma la Chiesa e il Papa si stanno impegnando in maniera decisa costante e vogliono a tutti i costi non perderli...QUESTO DEVE FARE RIFLETTERE
Il Vicario di Cristo in terra avrà i suoi buoni motivi per dimostrare questo interesse questa misericordia e questo amore per la fsspx.
a me mi innervosisce il fatto che su questo blog, nei commenti spesso viene tirata in ballo l'infallibilità papale e la fedeltà che gli è dovuta a sproposito o comunque in maniera disonesta.
A me piacerebbe che un giorno la fsspx tornasse a essere in piena comunione con la Chiesa
ma capisco anche la fraternità che se accettasse un "compromesso" avrebbe difficoltà enormi a portare avanti la propria "mission"..
Mi stupisco come le persone cambino a seconda del sito che frequentano! Simone il Cireneo da Tornielli non si vergognava assolutamente di farsi vedere ultramodernista, qui fa il pio tradizionalista. Mah! Sarà colpa del relativismo: UNO, NESSUNO, CENTOMILA.
RispondiEliminaLa cosa grave non è che a detta di alcuni strsni tradizionalisti, la FSSPX non sia fedele al Papa e al Magistero (cosa non vera, ma la concediamo per far contenti certi strani tradizionalisti), la cosa grave è che gli ultimi Papi e tanti alti prelati non credano al papato, alla sua autorità suprema, alla monarchia della Chiesa e non credono a parte del Magistero visto che fanno e dicono cose contrarie a ciò che insegnarono altri Papi, sia sulla liturgia, sia sugli incontri ecumenici, già condannati, sia sulla libertà religiosa. Questo è grave caro Simon, ora che sei diventato tradizionalistya forse per una grazia ricevuta a Medjiugorie, dovresti capirlo.
RispondiElimina"<span>i sacramenti amministrati dalla fsspx sono illegittimi ma VALIDI " scrive analisi: si e vero, ma SALVO la Confessione ed il Matrimonio che <span>oltre ad essere illegittimi sono anche invalidi</span>. Giusto per essere precisi. Grazie.
RispondiElimina</span>
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1347794
RispondiEliminaHo capito eccome, caro ospite, e cercavo proprio di aiutarla a comprendere anche il suo di errore.... per questo ho sottolineato che l'ERESIA è ben altra cosa di cui NE IL PAPA NE LA FSSPX vi sono incorsi.... ;)
RispondiEliminaGiovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo Primo e Secondo, e oggi Benedetto XVI, NON SONO PAPI ERETICI.... ma senza dubbio, come spiega Luisa, constatiamo l'assenza di sanzioni, di disciplina, di NON-INTERVENTO, UN LASCIAR-FARE che ha portato alla confusione, all'ambiguità e ai tanti RELATIVISMI condannati senza dubbio dalla Chiesa, ma fatti entrare per altre porte e canali...
questa non è eresia, ma una situazione che dobbiamo ancora imparare a ben valutare e fino a quando ci muoveremo GUERRA fra "tradizionalisti", non ne usciremo fuori mentre, l'atteggiamento di Benedetto XVI che andrebbe da TUTTI NOI perseguito e accolto con più fiducia, sta portando molti frutti che lo stesso mons. Fellay non nasconde... ;)
Ripeto: solo fino a 5 anni fa, nessuno di noi poteva parlare apertamente della Messa antica... nessuno di noi poteva seostenere la FSSP (san Pietro) voluta da Giovanni Paolo II e da Ratzinger, senza incorrere NELLO SCANDALO E SENZA SUBIRE L'ISOLAMENTO PARROCCHIALE.... nessuno poteva RIVENDICARE il ritorno del Crocefisso sull'Altare e la Comunione alla bocca e in ginocchio, oggi lo possiamo fare grazie a Benedetto XVI...
E' ovvio che al periodo del CAOS seguirà ora, inevitabilmente, una STRANA convivenza tra ciò che fu abuso e caos, con ulteriori ambiguità nel ripristinare quell'ordine CHE BENEDETTO XVI sta tentando di riportare... ma questo non è il primo caso nella Chiesa... molti "tradizionalisti" hanno dimenticato troppo in fretta certi trascorsi ecclesiali.... non dimentichiamo che Pietro Valdo (Valdesi) fu tollerato dalla Chiesa e accettato in molte Diocesi per ben 40 anni prima di ricevere la scomunica definitiva dal Concilio lateranense.... ora, ce la immaginiamo la confusione che provocò Pietro Valdo con la sua evangelizzazione in quel periodo? ;)
C'è un ORDINE, UN COMANDO PERENTORIO DEL CRISTO A NON ELIMINARE LA ZIZZANIA CRESCIUTA CON L'ERBA BUONA....perchè Cristo ci comanda di CONVIVERE CON LA ZIZZANIA? ;)
Ciò che mi preoccupa attualmente è LA CRESCENTE OSTILITA' nei confronti di Benedetto XVI proprio dal mondo "tradizionalista" il quale, invece, dovrebbe sostenerlo e aiutarlo, senza per questo rinunciare alla buona battaglia contro l'apostasia dalla sana Dottrina, assistiamo spesso ad una levata di scudi contro il Papa inconcepibile e controproducente e che alimenta, inesorabilmente, il mondo modernista cattolico che avanza sempre più compatto fingendosi CON IL PAPA, ma di fatto CONTRO L'AUTENTICA TRADIZIONE...
Il Papa ha scelto un suo metodo per portare avanti la Chiesa in questo suo periodo che il Signore gli ha affidato, e di cambiamenti ce ne sono stati.... e questo dovrebbe bastarci per COMPATTARCI NON CONTRO IL PAPA, MA CONTRO CHI FINGE DI SOSTENERLO...
... quello che lei descrive, si chiama semplicemente stato di necessità. Andando a messa oggi non si é certi di conservare la fede (come dice lei si esce addirittura angosciati !!!!)
RispondiEliminaLa FSSPX dice da 30 anni che c'é nella Chiesa un grosso stato di necessità. Oggi timidamente qualcuno scrive libri dal titolo "Come andare a messa senza perdere la fede"
ma dire che la necessità esiste ed é gravissima é ancora politicallyuncorrect perché si darebbe ragione a Lefèbvre...
<span>... quello che lei descrive, si chiama semplicemente stato di necessità. Andando a messa oggi in più del 80% delle diocesi del mondo non si é certi di conservare la fede per via di cio' che viene insegnato (come dice lei si esce addirittura angosciati dalla cosa che dovrebbe pacificare l'anima più di ogni altraz cosa: la Santa Messa !!!!) </span>
RispondiElimina<span>
La FSSPX dice da 30 anni che c'é nella Chiesa un grosso stato di necessità. Oggi timidamente qualcuno scrive libri dal titolo "Come andare a messa senza perdere la fede"
ma dire che la necessità esiste ed é di un grave allucinate é ancora politicallyuncorrect perché scandalo ...si darebbe ragione a Lefèbvre.
Dal 1° Maggio la necessità é raddoppiata perché oggi é anche lecito per es. baciare il corano... imitando GPII
</span>
Sinceramente non ne ero al corrente...mi potrebbe spiegare brevenmente perchè?o rimandarmi ha un sito o qualche documento che lo spieghi in maniera più completa?
RispondiEliminagrazie
Caterina questo é proprio assurdo !!!! ... si deve convivere con la zizania nel mondo che ci sarà fino alla fine dei tempi, ma non per questo accetare una zizania <span>nella Chiesa</span>, che non c'é mai stata con la complicità di alti prelati !!!! Anzi la storia della Chiesa non é altro che una serie di lotte per tenere zizzania fuori dal luoghi santi e dalle dottrine a volte anche con mezzi molto energici per scomunicare le eresie
RispondiElimina.. non dimentichiamo anche che prima di diventare papa il card Ratzinger ha lavorato alacremente per anni per instaurare buona parte di questo caos !
RispondiEliminaricordi la sua frase "dobbiamo a tutti i costi difendere il Concilio da Lefèbvre"...
Benissimo, ma che lo dica allora, sarebbe più coerente ed onesto.
RispondiEliminaAi tempi si preferi' lo scisma di mezza europa condannando lutero pur di mantenere la purezza della dottrina.
RispondiEliminaOggi la dottrina é calpestata da grandi e piccoli ricatti, alla mercé di beghe vaticanbe di bottega...
Kiko per es dovrebbe essere scomunicato oggi, tra due ore, ANCHE se si crea una frattura con un gruppo di fedeli !
<span>Ai tempi si preferi' lo scisma di mezza europa condannando lutero pur di mantenere la purezza della dottrina.
RispondiEliminaOggi la dottrina é calpestata da grandi e piccoli ricatti, alla mercé di beghe da comari vaticane...
Kiko per es dovrebbe essere scomunicato oggi stesso, tra meno di due ore, ANCHE se si crea una frattura con un gruppo di fedeli...</span>
<span>Dato che su questo sito ormai si può dire tutto (che Giovanni Paolo II doveva essere scomunicato prima di essere eletto Papa, che Benedetto XVI è maestro di eresie e ... figuriamoci i Pontefici precedenti!) almeno proviamo a far rispettare - non dico i Papi - la lingua italiana, o quel che rimane. So bene che Luisa è svizzera e francofona, non se ne avrà quindi a male se ricordo che davati a "ps" l'articolo maschile da usare è lo. </span>
RispondiElimina<span>Con questo mi taccio e mi dispiace molto; su questo blog ho cercato di contribuire (anche economicamente, per la verità), almeno nei limiti del mio tempo e delle mie possibilità, alla buona causa della tradizione cattolica, liturgica e non solo. Vedo un'esasperazione dei toni e un appiattimento su un ben noto player del mercato trad (uso volutamente un linguaggio da marketing), quello de quo agitur. Prendo atto, saluto rispettosamente e attendo tempi migliori. Continuerò ovviamente a consultare blog e sito, ma credo opportuno lasciare il campo ai cd "duri e puri", eterni catari. </span>
<span>Ad essi offro un ultimo omaggio, non con parole mie ma con quelle di un grande teologo, Hans Urs von Balthasar: (1)</span>
<span>Perché rimango nella Chiesa? Perché essa è la Chiesa dei santi, di quelli nascosti e di quei pochi che contro la loro volontà sono dovuti uscire alla luce del giorno.... I santi sono umili: vale a dire, la mediocrità della Chiesa non li scoraggia a solidarizzare definitivamente con essa; perché sanno bene che senza la Chiesa non troverebbero la strada che li porta a Dio.. Essi non cercano di conquistarsi le grazie di Dio di propria iniziativa, scavalcando la Chiesa di Cristo. Combattono la mediocrità, non con la contestazione ma stimolando, contagiando, accendendo i migliori. Essi soffrono per 1a Chiesa, ma non diventano acidi, né si appartano imbronciati. E non creano conventicole accanto alle Chiesa, ma gettano il loro fuoco al centro. Se poi sono autentici, i santi non attirano l ‘attenzione su se stessi; essi non sono che un riflesso, mentre l ‘attenzione va diretta al signore del fuoco. Il distogliere l’attenzione da sé è un criterio esatto: «Egli [Giovanni Battista] non era la luce, ma doveva soltanto rendere testimonianza alla luce». </span>
RispondiElimina<span>Ovviamente, la Chiesa «dovrebbe»: dovrebbe essere e fare tutto, molto di più delle sue reali possibilità. Vorremmo semplicemente sapere se tutti coloro che abbandonano la Chiesa perché essa non soddisfa le loro attese, trovino poi altrove maggiore soddisfazione....</span><span></span>(<span>Hans Urs von Balthasar - 2)</span>
<span>Perché rimango nella Chiesa? Perché essa è la Chiesa dei santi, di quelli nascosti e di quei pochi che contro la loro volontà sono dovuti uscire alla luce del giorno.... I santi sono umili: vale a dire, la mediocrità della Chiesa non li scoraggia a solidarizzare definitivamente con essa; perché sanno bene che senza la Chiesa non troverebbero la strada che li porta a Dio.. Essi non cercano di conquistarsi le grazie di Dio di propria iniziativa, scavalcando la Chiesa di Cristo. Combattono la mediocrità, non con la contestazione ma stimolando, contagiando, accendendo i migliori. Essi soffrono per 1a Chiesa, ma non diventano acidi, né si appartano imbronciati. E non creano conventicole accanto alle Chiesa, ma gettano il loro fuoco al centro. Se poi sono autentici, i santi non attirano l ‘attenzione su se stessi; essi non sono che un riflesso, mentre l ‘attenzione va diretta al signore del fuoco. Il distogliere l’attenzione da sé è un criterio esatto: «Egli [Giovanni Battista] non era la luce, ma doveva soltanto rendere testimonianza alla luce». </span>
RispondiElimina<span>Ovviamente, la Chiesa «dovrebbe»: dovrebbe essere e fare tutto, molto di più delle sue reali possibilità. Vorremmo semplicemente sapere se tutti coloro che abbandonano la Chiesa perché essa non soddisfa le loro attese, trovino poi altrove maggiore soddisfazione...</span>
<span></span><span><span>Hans Urs von Balthasar (2)</span></span><span>. </span>
<span><span>Perché rimango nella Chiesa? Perché essa è la Chiesa dei santi, di quelli nascosti e di quei pochi che contro la loro volontà sono dovuti uscire alla luce del giorno.... I santi sono umili: vale a dire, la mediocrità della Chiesa non li scoraggia a solidarizzare definitivamente con essa; perché sanno bene che senza la Chiesa non troverebbero la strada che li porta a Dio.. Essi non cercano di conquistarsi le grazie di Dio di propria iniziativa, scavalcando la Chiesa di Cristo. Combattono la mediocrità, non con la contestazione ma stimolando, contagiando, accendendo i migliori. Essi soffrono per 1a Chiesa, ma non diventano acidi, né si appartano imbronciati. E non creano conventicole accanto alle Chiesa, ma gettano il loro fuoco al centro. Se poi sono autentici, i santi non attirano l ‘attenzione su se stessi; essi non sono che un riflesso, mentre l ‘attenzione va diretta al signore del fuoco. Il distogliere l’attenzione da sé è un criterio esatto: «Egli [Giovanni Battista] non era la luce, ma doveva soltanto rendere testimonianza alla luce». </span>
RispondiElimina<span>Ovviamente, la Chiesa «dovrebbe»: dovrebbe essere e fare tutto, molto di più delle sue reali possibilità. Vorremmo semplicemente sapere se tutti coloro che abbandonano la Chiesa perché essa non soddisfa le loro attese, trovino poi altrove maggiore soddisfazione...</span>
<span></span><span><span>Hans Urs von Balthasar (2)</span></span><span></span></span>
<span>esistono rifiuti, che sono effettivamente tali soltanto se resistono consapevolmente (con mille motivi secondari) alla chiamata; essi sono più numerosi di quanto si pensi.. Costoro, i ricusatori, quelli che dicono «no», rimangono segnati, bruciano anche ma consumando se stessi; diventano cinici e distruttivi; essi possiedono il fiuto per riconoscersi a vicenda e fanno lega. Non importa che escano ufficialmente dalla Chiesa o vi rimangano. Chi possiede una certa capacità di discernere gli spiriti li riconosce. Ovviamente, essi non si identificano con i cosiddetti «nemici della Chiesa», e neppure con quelli che Ida F. Görres ha definito «commandos guastatori di Dio nella Chiesa». Costoro possono svolgere un lavoro rude ma necessario, un lavoro freddo e franco. L’azione dei ricusatori, invece, è molto più insidiosa, ma non intendo tratteggiarla; è sufficiente dire che essa, con i suoi tratti negativi, rende una testimonianza, irrefutabile perché involontaria, in favore del volto positivo di ciò che nella Chiesa può chiamarsi elezione e santità.. Con il loro fatale esibizionismo, i ricusatori indicano che cosa potrebbe essere l’eclissarsi, il dissolversi nel servizio puro..</span>
RispondiElimina<span>Quando sento dire: «La Chiesa dovrebbe», mi pure che ciò equivalga a dire: «Io dovrei». Anche perché dalla Chiesa ricevo molto di più di quanto io meriti: di più di quanto un uomo o una comunità umana possano offrire. Tocca a me, a noi, fare in modo che la Chiesa corrisponda meglio alla sua reale natura.</span>
<span><span><span><span>Hans Urs von Balthasar (3 - fine)</span></span></span></span>
<span><span>Ed esistono rifiuti che sono effettivamente tali soltanto se resistono consapevolmente (con mille motivi secondari) alla chiamata; essi sono più numerosi di quanto si pensi.. Costoro, i ricusatori, quelli che dicono «no», rimangono segnati, bruciano anche ma consumando se stessi; diventano cinici e distruttivi; essi possiedono il fiuto per riconoscersi a vicenda e fanno lega. Non importa che escano ufficialmente dalla Chiesa o vi rimangano. Chi possiede una certa capacità di discernere gli spiriti li riconosce. Ovviamente, essi non si identificano con i cosiddetti «nemici della Chiesa», e neppure con quelli che Ida F. Görres ha definito «commandos guastatori di Dio nella Chiesa». Costoro possono svolgere un lavoro rude ma necessario, un lavoro freddo e franco. L’azione dei ricusatori, invece, è molto più insidiosa, ma non intendo tratteggiarla; è sufficiente dire che essa, con i suoi tratti negativi, rende una testimonianza, irrefutabile perché involontaria, in favore del volto positivo di ciò che nella Chiesa può chiamarsi elezione e santità.. Con il loro fatale esibizionismo, i ricusatori indicano che cosa potrebbe essere l’eclissarsi, il dissolversi nel servizio puro..</span>
RispondiElimina<span>Quando sento dire: «La Chiesa dovrebbe», mi pure che ciò equivalga a dire: «Io dovrei». Anche perché dalla Chiesa ricevo molto di più di quanto io meriti: di più di quanto un uomo o una comunità umana possano offrire. Tocca a me, a noi, fare in modo che la Chiesa corrisponda meglio alla sua reale natura.</span>
<span><span><span><span>Hans Urs von Balthasar (3 - fine)</span></span></span></span></span>
A domande splendidamente concrete risposte chiarissime.Monsignore è vero perchè in lui vi è tutto il buon senso Cristiano.
RispondiEliminaMa chi sono questi che giudicano non cattolici chi preferisce il Catechismo di S. Pio X? Qualcuno sa dirmi se tale Catechismo è stato abolito? Se si, poteva essere abolito un Catechismo che ha formato Santi e generazioni di cattolici tutti d'un pezzo?
RispondiEliminaPerciò come si permettono costoro accusare un cattolico di eresia per il solo fatto che preferisce gli insegnamenti del Catechismo di S. Pio X ,che ad onor del vero è molto più chiaro e ortodosso del catechismo redatto da GPII?
Grazie.
chi lo conosce e gli ha parlato qualche volta sa che ha Mgr Fellay ha la semplicità e la mitezza di un santo
RispondiEliminaCerto, il silenzio di chi lavora per la gloria di Dio e la conversione delle anime, e non ha tempo da perdere a rilasciare interviste.
RispondiEliminaSono cambiate che si, oggi i preti della FSSPX non vanno più a braccetto con quelli che celebravano riti con le ampolle su un certo fiume, ma solo con chi sfila in corteo con manganelli, testa rasata, benedicendo al suon di saluti romani.
RispondiEliminaE che i loro matrimoni siano invalidi lo sanno bene anche alla FSSPX, tant'è che quando possono chiamano qualche sacerdote amico 'esterno' che per carità si presta...
RispondiEliminaSimon, pensi al suo di orgoglio...
RispondiElimina. = il solito arrogante. Speriamo che non sia prete.
RispondiEliminaTutto vero, Fatti e parole, ma più presto di quanto non pensi. La profezia della Emmerich è già palesemente in atto e la situazione politica mondiale, economica finanziaria ed ecclesiale sta precipitando. Non manca molto al grande collasso della Chiesa e i suoi nemici lo sanno meglio di noi.
RispondiEliminaSempre educati e caritatevoli questi punti e punti e virgola.
RispondiEliminaSi adatta molto bene anche a quelli che promettono la riforma della riforma: una vera minaccia.
RispondiEliminaLa cosa curiosa è che quando tacciono i commenti di Petronius, Diaconus, Don Morselli ecc. ricompaiono quelli di Ospite arrogante, Symon De Cyrene, Punto, Puntoevirgola e altri dello stesso stampo.
RispondiEliminaChissà perché?
il silenzio di chi tace sull'eresia NON è santo e NON lavora alla gloria di Dio
RispondiEliminascemetto, lo fanno per evitare che poi qualcuno stanco della moglie impugni il proprio matrimonio con un pretesto vano (cose che purtroppo possono capitare)
RispondiEliminae qui sta il punto. Figureranno tra offerte quali le eresie del Concilio, Assisi III, la nuova teologia su Israele, i neocat, Nourrichard, l'alleluia delle lampadine, e peggio che tutto Alleanza Cattolica e don Bux
RispondiEliminaun esempio?
RispondiEliminaora vabbè questo vero o non vero mi pare del tutto secondario rispetto ai contenuti. Conosco modernisti umili e "tradizionalisti" peccatori, ma dottrinalmente hanno lo stesso torto i primi
RispondiEliminachi va con lo zoppo impara a zoppicare, chi va con lo scismatico Lefebvre impara a scismatizzare
RispondiElimina........ La Chiesa del dopo concilio vaticano II è al tramonto, questa mattina ho partecipato come genitore in parrocchia al ricordo del battesimo per i bambini che quest'anno hanno iniziato il cammino per la Comunione.
RispondiEliminaDopo abbiamo avuto un momento di incontro tra genitori e le catechiste................ quello che è uscito fuori mi fa dire l'affermazione qui sopra.
il parroco " datemi dei suggerimenti per far si che la Messa sia piu' viva piu' partecipata"..................
<span><span>l silenzio sull'eresia è connivenza col male : chi tace acconsente.
RispondiEliminaEsattamente come un pastore che, entrando frotte di lupi nell'ovile a divorare le pecore, rimanesse a GUARDARE, senza cacciarli via, senza difendere le pecore INERMI, che continuamente gemono e invocano AIUTO, giorno e notte . </span></span>