Nell'ambito delle iniziative promosse in occasione del 150° anniversario dalla proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861, cfr. sito ufficiale per le celebrazioni italiaunita150.it),
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la Presidenza e la Segreteria del Movimento culturale
"Rinnovamento nella Tradizione e dell'Associazione Mafalda e Giovanna di Savoia"
sono liete di invitarVi alla
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SANTA MESSA
nella forma straordinaria del Rito Romano
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nella forma straordinaria del Rito Romano
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Basilica di Santa Maria ad Martyres (Pantheon)
in Roma
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sabato 19 marzo 2011
ore 11.00.
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La Santa Messa sarà celebrata in suffragio di Sua Maestà Umberto II Re d’Italia, di Sua Maestà Giovanna di Savoia Regina di Bulgaria, di S.A.R. Mafalda di Savoia Langravia d'Assia e di tutti i defunti della Real Casa.
Al termine della celebrazione S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia deporrà una corona di alloro presso la tomba del Re Vittorio Emanuele II, primo sovrano dello Stato italiano.
Al termine della celebrazione S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia deporrà una corona di alloro presso la tomba del Re Vittorio Emanuele II, primo sovrano dello Stato italiano.
Vacci tu da Vittorio Emanuele II! Tientelo il Re-sporcaccione!
RispondiEliminaRe Umberto al limite era cattolico, ma il suo antenato...per carità di Dio!
Viva lo Stato cattolico, abbasso i Savoia!
Pizzi e merletti savoiardi! <span>Basta messe-rievocazione storica!</span>
RispondiEliminaIndietro Savoia!!!!!
RispondiEliminaNon mischiamo la Santa Tradizione con questi chic felloni !!!!
RispondiEliminapropongo di cancellare questo post dei massoni savoiardi, è offensivo per tutti i veri tradizionalisti.
RispondiEliminaCapisco che il card Bertone ci debba andare, per ragion di stato, alle celebrazioni per l'unità d'Italia e speriamo vivamente che non ci costringano anche il Papa.
Le messe dei savoiardi sono solo delle pantomine per porci, millantatori, bidoni, falliti ecc. ecc, qualche straccio di prete che per amore di vanagloria e di qualche patacca, gli corre dietro, lo trovano sempre.
Vergogna
Vittorio Emanuele II non solo era uno sporcaccione, ma anche un delinquente, un criminale. Ricordiamoci le varie leggi emanate per la soppressione di molti ordini religiosi, ancor prima che VEII avviasse il progetto di conquista dei vari stati italiani.
RispondiEliminaRicordiamoci dei profetici sogni di s. Giovanni Bosco: si sono avverati pienamente con la fine della dinastia sabauda regnante sull'Italia.
Inoltre: VEII non è forse morto scomunicato?
Embé? Secondo voi si prega solo per i santi, che fra l'altro non ne hanno nemmeno bisogno?
RispondiEliminaMi associo vivamente alla proposta di "prete alaki", cioè «<span>di cancellare questo post dei massoni savoiardi, è offensivo per tutti i veri tradizionalisti»</span>
RispondiEliminaPensare che non molto tempo fa proposi ad un amico di organizzare per il 17 marzo una bella messa (tridentina) da requiem, in "onore" appunto della nascita dello stato italico: il mondo invece va al rovescio.
RispondiEliminaI Savoia comunque si estinsero con Carlo Felice, ultimo discendente e ultimo cattolico della dinastia; i savoia carignano sono una burletta sin da quando si staccarono come ramo cadetto.
il sacerdote celebrante dev'essere un molto ignorante, in particolare della storia d'Italia, altrimenti non si sarebbe prestato.
RispondiEliminaoppure, ipotesi molto peggiore, è un poveraccio ricattato da qualcosa o da qualcuno.
Cmq è vero: questi tristi nostalgici dei sabaudi, orgogliosamente incapaci di distinguere la santità di Mafalda e Giovanna di Savoia dall'immoralità di V. Em. II, usano la Santa Messa Tridentina solo per sentirsi più chic.
questa non è una semplice messa in suffragio , che avrebbero tranquillamente potuto fare in privato senza darne notizia .
RispondiEliminaBensì una ricerca di appoggio della loro causa monarchica , condita magari da una messa VO che fa tanto chic !!!
Un popolo che si professa emancipato ed evoluto non ha paura dei morti e mono che mai rinnega la Sua Storia, è giustissimo ricordare nel 150° anniversario della Fondazione dello Stato Italiano la Casa Regnante che unitamente allo sforzo degli esuli e dei cittadini degli Stati preunitari hanno posto le condizioni e realizzato l'UNITA' ITALIANA. Sarebbe ottima cosa che anche il Presidente della Republica omaggiasse i Sovrani Italiani al di là dello posizioni politiche, questo sarebbe quel segno di riconciliazione che molti vanno ciaciando ma che poi per retaggi e pregiudizi personali non palesano.
RispondiElimina<span>HAHAHA, ma guarda come si scaldano i neoguelfi dei poveri! Vogliono l'appalto esclusivo delle Messe tridentine, i leninisti della tradizione. AVANTI SAVOIA!
RispondiElimina</span>
Il "prete Alaki" proponeva di cancellare il post. Libero di scriverlo. Ma lo ha condito con tali insulti che cancelliamo lui.
RispondiEliminaEnrico
Caro Aldo non si omaggiano ufficialmente dei sovrani che nel momento della prova , scappano e lasciano il popolo al loro destino .
RispondiEliminaVedi se hai capito....
Per quanto riguarda il neoguelfismo a cui si riferiva un precedente post , noi ci teniamo Dante , tu tieniti Emanuele Filiberto il ballerino !!
Calma calma! io la penso esattamente come san Tommaso in politica S. Tommaso accoglie in genere le dottrine aristoteliche, ma mentre per Aristotele il fine supremo era lo Stato, per S. Tommaso è la Chiesa. Ne consegue che lo Stato, pur mantenendosi autonomo e sovrano nelle materie civili e politiche, deve essere subordinato alla Chiesa nelle materie morali e spirituali: potestas saecularis subditur spirituali sicut, corpus animae (Summa Theol. II-II, 60, 6, ad. 3).
RispondiEliminaL'unica forma di governo che io posso sperare per l'Italia è una monarchia temperata con elementi aristocratici e democratici.
I Savoia hanno avuto molte pecche (chi non le ha avute delle attuali case regnanati?) ma anche molti santi, non lo dimentichiamo!
E poi.. S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, non mi pare una cattivissima persona!
D'accordo, ma qui parliamo di un monarca che "ha rubato alla Chiesa" ( non sono parole mie ).
RispondiEliminaCome monarchico stenderei un velo, altro che allori.
Giustissima la Messa in suffragio!
Per il Sig Aldo: vuoie che chi ha omaggiato il grande Giuseppe Stalin si abbassi a omaggiare un re che eseguiva ordini stranieri?
Sig Aldo retorica a parte qui stiamo parlando di un monarca che "ha rubato alla Chiesa" ( sa chi lo disse? ) per dare a chi?
RispondiEliminaCome monarchico stenderei un velo, altro che allori.
Giustissima la Messa in suffragio!
P.S.; leggo questo sito perchè, come tanti, non ne possiamo più di "emancipati" ed "evoluti"!
RispondiEliminaQuesta è la stirpe del macellaio, non sono i Savoia del passato. Vergogna!!!!!!
RispondiEliminaI Savoia quelli che firmarono le leggi Siccardi o le leggi razziali in seguito???? Ma stiamo scherzando, non ci posso credere che i Savoia possano essere usati, loro, da volano per la liturgia antica.
RispondiEliminaProbabilmente, lei non è un conoscitore di alberi generalogici; questo, giacché definire "da burletta" il principe Tommaso od il più celebre principe Eugenio mi parrebbe un'operazione che, anche sul piano storico, suona alquanto improbabile.
RispondiEliminaCara redazione, non capisco con quale criterio siano consideriati insulti le mie affermazioni, a quanto vedo molto condivise e addirittura superate da altri amici che hanno scritto di seguito e si lasci impunemente scivere senza troppe censure gente che spesso insulta il Santo Padre ed è chiaramente sedevacantista o peggio.
RispondiEliminaCondivido e ringrazio tutti i chiarimenti che i lettori stanno pubblicando. Caro Enrico la storia è storia, c'è monarchia e monarchia. Ai Savoia, le genti italiche e la Santa Sede non devono proprio nessuna gratitudine....e non ho nemmeno accennato alla questione della morale personale di certi sporcaccioni
Gentile Ospite delle ore 12,39, il suo riferimento a Emanuele Filiberto è assolutamente fuori luogo; poichè quest'ultimo, così come il di lui padre, non sono parte della Casa Reale e, quindi, non possono considerarsi ufficiali rappresentanti di Casa Savoia; ciò per aver contratto Vittorio Emanuele il proprio matrimonio, senza "regio assenso" e con persona di inferiore condizione (tale situazione determinatasi, ai sensi del combinato disposto dell'art. 3 delle Lettere Patenti di Vittorio Amedeo III del 13 settembre 1783, del R.D. sulla Real Casa del 1890 e dell'art. 91 del vigente Codice Civile). Anche in una recente opera storica è stato anche riprodotto il decreto di Umberto II indirizzato al figlio Vittorio Emanuele (e controfirmato da quest'ultimo, per presa di conoscenza), dove si aveva esplicitamente a ribadire questa esclusione dinastica.
RispondiEliminadon Camillo buonista???????? che stupore, caro confratello non stiamo facendo la conferenza della san vincenzo, si sta parlando di fatti storici precisi , di episodi efferati, di scomunicati , e chi più ne ha più ne metta.
RispondiEliminaIo sono per l'Italia e per l'Italia unita, ormai è andata così e indietro non si torna, tuttavia sono contrarissimo alle retoriche celebrazioni trionfalistiche stile napolitano, fondate sulla menzogna e sul falso storico. Se amassero veramente le gente italiana, favorirebbero una visione realistica della storia dell'unità , altro che trionfalismo e forse da questo si potrebbe ripartire per cercare di curare i mali endemici del sud che guardacaso iniziano proprio con l'annessione savoiardo garibaldina.
L'unico a dare un po di senso all'unità d'italia, storicamente è stato Benito Mussolini, questa è storia e non sono un suo fans.
E adesso avanti con la S. Messa in scena anche col VO.... auguri e buona pace ai santi
P.S. Anche Re Carlo Alberto (Savoia del ramo Carignano) è ricordato come un devotissimo cattolico.
RispondiElimina...ma anche no. Dei saboia facciamo anche volentieri a meno.
RispondiEliminaNon entro nel merito della discussione storica.
RispondiEliminaDa prete devo dire che non rifiuterei i suffragi (né lo potrei) a chi ne ha diritto, fosse anche stato il peggiore dei delinquenti di questo mondo, anzi a maggior ragione.
Per quanto riguarda la "forma" del rito, giudicando di per sé migliore sempre e comunque la forma straordinaria, non vedo in ciò alcuna difficoltà.
P. S.
La questione Romana è finita. Se ne è già occupato Pio XI.
Negli anni '70 dello scorso secolo, venne ad essere pubblicato il carteggio privato intercorso fra il B. Pio IX e Vittorio Emanuele II. Dal tenore dei documenti, si comprese la ragione per la quale il sovrano sabaudo non avesse mai avuto ad essere irretito dalla sanzione della scomunica. Rappresentava, infatti, il Re di Sardegna la sua assoluta contrarietà personale alla politica perseguita dai suoi Governi alla quale, purtroppo, in quanto "re costituzionale" per esplicito giuramento prestato, non poteva legittimamente opporsi; in molte missive, Vittorio Emanuele continuava addirittura a professarsi come "devoto figlio della Chiesa".
RispondiEliminaDunque, non certo quel "padre della patria" che ha voluto regalarci l'oleografia risorgimentale, e neppure un campione della Fede, ma neppure quel nemico della Chiesa che, anche qui, qualcuno (involontaria vittima della storiografia ufficiale italiana) ha voluto evocare. Molto più semplicemente, un cattolico moralmente un po' debole e tanto bisognoso della Misericordia Divina, così come, probabilmente, al di là delle vibranti affermazioni telematiche (che tanto poco ci costano) è anche la maggioranza di noi.
<span>Negli anni '70 dello scorso secolo, venne ad essere pubblicato il carteggio privato intercorso fra il B. Pio IX e Vittorio Emanuele II. Dal tenore dei documenti, si comprese la ragione per la quale il sovrano sabaudo non avesse mai avuto ad essere irretito dalla sanzione della scomunica. Rappresentava, infatti, il Re di Sardegna la sua assoluta contrarietà personale alla politica perseguita dai suoi Governi alla quale, purtroppo, in quanto "re costituzionale" per esplicito giuramento prestato, non poteva legittimamente opporsi; in molte missive, Vittorio Emanuele continuava addirittura a professarsi come "devoto figlio della Chiesa".
RispondiEliminaDunque, non certo quel "padre della patria" che ha voluto regalarci l'oleografia risorgimentale, e neppure un campione della Fede, ma neanche quel nemico della Chiesa che, anche qui, qualcuno (involontaria vittima della storiografia ufficiale italiana) ha voluto calorosamente evocare. Molto più semplicemente, un cattolico moralmente un po' debole e tanto bisognoso della Misericordia Divina, così come, probabilmente, al di là delle vibranti affermazioni telematiche (che tanto poco ci costano) è anche la maggioranza di noi. </span>
Guardi che quella del macellaio costituisce una risibile leggenda nera; se così fosse stato, non si spiegherebbe, ad esempio, la netta somiglianza (testimoniata da numerosi ritratti) intercorrente fra i discendenti del preteso figlio del macellaio e gli esponenti del ramo Genova (ancor prima, ovviamente, del matrimonio fra la Regina Margherita ed Umberto I).
RispondiEliminail Principe Eugenio era un Savoia-Soissons, non un Carignano
RispondiEliminanon ho capito: Dante sarebbe neoguelfo? si intendeva questo nel post qui sopra?
RispondiEliminaAnche rosy bindi e romano prodi lo saranno, e anche giulio andreotti, se il criterio è andare a messa tutte le domeniche.
RispondiElimina<span>Anche rosy bindi e romano prodi lo saranno, e anche giulio andreotti, se il criterio è andare a messa tutte le domeniche.</span>
RispondiEliminaTra cent'anni, pontificali anche per loro?
Avanti savoia... verso l'inferno ?
RispondiEliminaNon si neghino i suffragi per carità, ma non se ne faccia una pubblicità sproporzionata come in questo caso. Una bella messa letta da requiem con assoluzione al tumulo in una cappelletta e via.
RispondiEliminaForse con "macellaio" non intendeva alludere alla leggenda nera, ma alla concretezza dei cannoni di Bava Beccaris, alle macellerie di Cadorna o all'8 settembre, nella gloriosa storia della monarchia italica ce n'è davvero da celebrare per tutti i gusti.
RispondiEliminaa) Quando nel mondo cattolico si celebra una Messa tridentina bisognerebbe gioirne a prescindere da chi la celebra e perché.
RispondiEliminab) Se Umberto II fosse rimasto Re d'Italia, forse oggi non saremmo diventati quel postribolo di nazione che siamo. AVANTI SAVOIA!
c) Vi ci avrei proprio voluti vedere, cari signori leninisti, nel vostro Stato Pontificio. Con la vostra dabbenaggine fanatica sareste finiti appesi per i piedi, se non per qualcos'altro.
AVANTI SAVOIA!
ecco...da un lato quelli che pur di conteggiare una messa tridentina in più accetterebbero anche una messa in suffragio al demonio......dall'altro lato questi patetici cultori di un passato poco onorevole,non dissimili da chi crede negli ufo o nel rotarianismo,che credono che la messa tridentina sia un cerimoniale chic.
RispondiEliminaDante neoguelfo? Hahahaha, che pena, che pena! Dopo il monopolio della Messa tridentina adesso vogliono anche quello di Dante. Hahahaha, che pena! Adesso sì che ci vorrebbe la sciura del clap clap clap...
RispondiEliminaProbabilmente non ne è a conoscenza, ma i Savoia Soissons costituivano il ramo cadetto dei Savoia Carignano.
RispondiEliminaOh, bravo don Camillo! Per una volta sei riuscito a dire qualcosa di quasi sensato.
RispondiElimina<span>E poi.. S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, non mi pare una cattivissima persona!</span>
RispondiEliminaDifatti, come tutti i (pochi) validi a cominciare da Umberto II, è sempre stato osteggiato e tenuto ai margini dai capibastone del ramo cadetto.
<span><span>Rappresentava, infatti, il Re di Sardegna la sua assoluta contrarietà personale alla politica perseguita dai suoi Governi alla quale, purtroppo, in quanto "re costituzionale" per esplicito giuramento prestato, non poteva legittimamente opporsi;</span></span>
Doppiamente ripugnante! Un qualsiasi Baldovino del Belgio riuscì a salvare la dignità dimettendosi per un giorno pur di non firmare la legge sull'aborto, lui promulgò le leggi siccardi e ci fece fare pure un monumento a sfregio a forma di obelisco massonico a due passi dalla Consolata, la patrona di Torino! Quando invece a rischio era il gruzzolo ereditato, ci aveva messo un attimo a fare il duro e a tirar fuori il proclama di Moncalieri!
Le leggi Siccardi furono sacrosante! Ed è tra le vergogne della Chiesa averle osteggiate fino all'ultimo.
RispondiEliminaPer Ospite e Anselmo conoscere non è sapere, sapere è conoscere questo è il mio motto. La mia partecipazione al blog non è una difesa d'ufficio di questo o quel Monarca, ma ripeto l'omaggio al Panteon del Capo dello Stato ai Reali Italiani ( al Panteon non è sepolto Vittorio Emanule III nè Umberto II) assumerebe quel significato di pacificazione nazionale che da molte parti si è sempre chiesto. Emanuele Filiberto di Savoia è altra storia e non fa parte della Storia. Quanto poi al fatto che i Savoia avrebbero "rubato" alla Chiesa è una visione talmente poco oggettiva che si commenta da sola.
RispondiEliminaGrazie per aver dimostrato in due parole tutta l'insensatezza del binomio cattolico-liberale.
RispondiEliminaCon amici come lei, le sue idee non hanno davvero bisogno di nemici!
E gli episodi efferati compiuti da uomini di Chiesa, quelli non contano, vero prete alaki? E gli sporcaccioni in abito talare, tra cui si annoverano cardinali e papi del passato, non contano, vero prete alaki? La vostra apologetica a senso unico puzza di uova marce più di una solfatara. E questi vogliono usucapire Dante, il divino poeta che infilò più papi all'inferno che in paradiso.
RispondiEliminaAppunto, non certo un campio della Fede, ma, come già ho avuto a scrivere: " ... <span>un cattolico moralmente un po' debole e tanto bisognoso della Misericordia Divina, così come, probabilmente, al di là delle vibranti affermazioni telematiche (che tanto poco ci costano) è anche la maggioranza di tutti noi ..."</span>
RispondiEliminae allora si preghi in privato per lui, perdinci, non con manifesti che rendono grazie a Dio per la sua incoronazione! I nostalgici vadano a dire un rosario a racconigi piangendo sui loro ricordi d'infanzia ammuffiti, senza coinvolgere la Tradizione Cattolica in battaglie che nulla c'entrano e dividono solo! Vale per loro, per i neoborbonici e per i sostenitori del tabacchino attuale inquilino del Quirinale!
RispondiEliminaNon mi pare che in questo blog nessuno abbia mai difeso gli sporconi in talare...e a proposito di porcherie, oltre alle numerose che hanno caratterizzato la vita privata di Vittorio Emanuele II (e già da questo, dal mantenere la vecchia numerazione sabauda, si capisce quanto il Risorgimento sia stato non l'unificazione nazionale, ma un'operazione di colonialismo), vorrei ricordare, insieme a quelle degli altri due bei figuri Cavour e Garibaldi, la provocazione di torbidi negli altri Stati italiani legittimi (come, ad esempio, i "moti" nella mia Perugia), la loro invasione senza alcuna dichiarazione di guerra, lo sterminio, l'impoverimento e la diffamazione delle popolazioni italianie meridionali, la distruzione di intere città e paesi, la fondazione e l'uso delle cosche mafiose e camorriste, la soppressione dei giornali contrari alla politica liberale cavouriana...la chiusura di conventi e scuole religiose e la persecuzione di sacerdoti e perfino vescovi...altro che festeggiare, questi 150 anni!!
RispondiEliminaVittorio Emanuele II, Cavour e Garibaldi non hanno rubato solo alla Chiesa...hanno provocato torbidi (Parma, Perugia) e invaso Stati legittimi e sovrani, ne hanno svuotato le Casse e i Banchi (Napoli e Palermo), hanno trasferito al Nord le fabbriche (Campania e Puglia), hanno imposto tasse, leva obbligatoria e il controllo massonico e mafioso-camorristico...
RispondiEliminaLo Stato della Chiesa era certamente imperfetto, come qualunque altro Stato di questo mondo, ma questo non dava il diritto al Piemonte di invaderlo, come di invadere gli altri Stati della Penisola, tutti pienamente indipendenti e legittimi...
Gentile Guy Fakwes, esiste una consuetudine, pressoché ininterrotta, a seconda della quale è uso commemorare anche quanto si ricolleghi ad eventi civili -anche di carattere meramente istituzionale - attraverso le forme di culto della relativa "religione di Stato" (anzi, più pregnante è l'influenza della religione sullo Stato e più cerimonie religiose vengono dedicate al contorno spirituale degli eventi civili); anche in questo contesto, dunque, le solenni commemorazioni dei sovrani di qualunque Paese di tradizione cattolica (se non scomunicati), possono lecitamente aver luogo, in conformità dei riti previsti dalla Chiesa. Per altro verso, nemmeno mi consta che le forme solenni di "corrotto" siano mai state condizionate all'esercizio in vita delle virtù di "Fede intrepida" da parte del commemorato.
RispondiEliminadi fronte alla maledizione lanciata da san Giovanni Bosco (la casa Savoia non sarebbe arrivata alla quarta generazione) potresti interrogarti su quanti e quali dei discendenti abbiano mai fatto qualcosa per rimediare ai gravissimi errori che hanno macchiato irreparabilmente l'onore dei Savoia.
RispondiEliminaDopo - e solo dopo - potrai pvenire a pontificare qui sopra.
La informo, caro ospite, che l'Italia non è più una monarchia e che il Cattolicesimo non è più (dal 1984) religione di Stato, quindi la "consuetudine" di applicare forme di culto ad eventi istituzionali è doppiamente inapplicabile nel caso di specie, che resta una celebrazione squisitamente privata, e che il buon gusto e la pietà cattolica richiederebbero restasse tale.
RispondiEliminaE meno male che nonostante la maledizione lanciata è diventato santo...!!!!!
RispondiEliminaScherza coi fanti, ma lascia stare i santi.
RispondiEliminaD'accordo gentile Guy Fakwes, se tutto questo suo disappunto le derivava dalle sue convinzioni ideologiche di carattere repubblicano, le sarebbe bastato premetterlo; non credo, infatti, che un semplice esercizio di "politically correcness", debba opportunamente giungere a scomodare questioni come: la Religione, la Tradizione e la morale che, per nostra fortuna, costituiscono argomenti assolutamente più seri e del tutto estranei, rispetto alla spicciola polemica quotidiana di tenore politico.
RispondiElimina<span>D'accordo gentile Guy Fakwes, se tutto questo suo disappunto le derivava dalle sue convinzioni ideologiche di carattere repubblicano, le sarebbe bastato premetterlo; non credo, infatti, che un semplice esercizio di "politically correcness", debba opportunamente giungere a scomodare categorie eticamente superiori quali: la Religione, la Tradizione e la morale, le quali, per nostra fortuna, si trovano a far parte di classi dialettiche assolutamente più serie, nonché del tutto estranee, rispetto alle esigenze della spicciola polemica quotidiana di tenore politico.</span>
RispondiElimina<span>don Camillo buonista???????? che stupore, caro confratello non stiamo facendo la conferenza della san vincenzo, si sta parlando di fatti storici precisi , di episodi efferati, di scomunicati , e chi più ne ha più ne metta. </span>
RispondiEliminaNon capisco la sua obbiezione, mi sono perso qualche cosa?
@robdealb91. Quella che lei descrive non è altro che l'esito di una normalissima guerra, felicemente coronata, per parte di uno degli Stati contendenti, dall'annessione dei territori e dei popoli degli "Stati debellati". Nuill'altro se non uno dei più consueti e tradizionali fra i fenomeni del diritto internazionale, a fronte del quale appare altrettanto improprio ammantare i fatti in una retorica intesa, sul piano dell'etica, a divinizzare od a demonizzare i relativi eventi.
RispondiEliminaCon ciò, più che lecito e comprensibile che i vincitori (od i loro discendenti o sostenitori) festeggino l'anniversario dell'evento, e che i perdenti (od i loro discendenti o sostenitori) lo ignorino o ne osteggino la momoria. Ma, per favore, non scomodiamo troppo le categorie dell'etica.
l'essere cattolico non può essere motivo di illiberalità nè motivo di pregiudizio storico o confessionale.
RispondiEliminaSig. Aldo, che posso dirle?
RispondiElimina"Sapere e conoscere è il mio motto!" Bene! Mi fa piacere!
" Visione non oggettiva che si commenta da sola!" Cioè? come si commenta?
Guardi, se lei è Cattolico e monarchico ( in subordine) ha tutta la mia solidarietà ma il cavallo che ha scelto è come quello di Troia.
Ha dentro una brutta sorpresa.......i nemici di NSGC!
<span>@robdealb91. Quella che lei descrive non è altro che il succedersi degli eventi (sempre umanamente drammatici) di una normalissima guerra, felicemente coronata, per parte di uno degli Stati contendenti, dall'annessione dei territori e dei popoli degli "Stati debellati". </span>
RispondiElimina<span>Nuill'altro, dunque, se non uno dei più consueti e tradizionali fra i fenomeni del diritto internazionale, a fronte del quale appare altrettanto logicamente improprio il voler ammantare i fatti in una retorica intesa, sul piano della memoria celebrativa, a divinizzare od a demonizzare i relativi eventi.
Con ciò, più che lecito e comprensibile che i vincitori (od i loro discendenti o sostenitori) festeggino l'anniversario dell'evento, e che i perdenti (od i loro discendenti o sostenitori) lo ignorino o ne osteggino addirittura la memoria. Ma, per favore, non scomodiamo troppo le categorie dell'etica.</span>
<span><span>@robdealb91. Quella che lei descrive non è altro che la riassunzione del succedersi degli eventi (sempre umanamente drammatici) di una normalissima guerra, felicemente coronata, per parte di uno degli Stati contendenti, dall'annessione dei territori e dei popoli degli "Stati debellati". </span>
RispondiElimina<span>Nuill'altro, dunque, se non uno dei più consueti e tradizionali fra i fenomeni del diritto internazionale, a fronte del quale appare altrettanto logicamente improprio il voler ammantare i fatti in una retorica intesa, sul piano della memoria celebrativa, a divinizzare od a demonizzare i relativi eventi.
Con ciò, più che lecito e comprensibile che i vincitori (od i loro discendenti o sostenitori) festeggino l'anniversario dell'evento, e che i perdenti (od i loro discendenti o sostenitori) lo ignorino o ne osteggino addirittura la memoria. Ma, per favore, non scomodiamo troppo le categorie dell'etica.</span></span>
Non sono nostalgico delle parrucche dei Savoia, nè delle cene di gala, dico solo che la storia insegna che è meglio un Re (aristocratico e cattolico) che un duce socialista e bifolco... La democrazia Italiana deve essere spazzata via! (Così come l'unità come la conosciamo) ... ma verrà spazzata via dalla democrazia stessa fetida e massona!
RispondiEliminaPoi per chi vuole conoscere le manovre del grande architetto dopo la guerra, così, per capire dove e con chi stavano i massoni!
http://www.youtube.com/v/6-PF7XecssI" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
Gentile Aldo, se per "illiberalità" s'intende la contrarietà ad una libertà che fondi su sé medesima il senso della propria validità, ciò indipendentemente dal fine a cui si possa volgere, temo di doverla assolutamente smentire: nell'etica religiosa naturale (che è quella che il cattolicesimo prende come propria) non può concepirsi alcuna libertà al male, così come, del resto, nemmeno sul piano civile, può ravvisarsi alcuna entità statuale che riconosca ai propri cittadini un "diritto allla perpetrazione del reato".
RispondiEliminaComplimenti! Riesce anche a discernere con sicurezza il foro interno degli uomini; addirittura di quelli che, con ogni probabilità, nemmeno ha mai visto personalmente o conosciuto. Ma lo sa che le sue facoltà preternaturali sono addirittura superiori a quelle di moltissimi fra i grandi Santi?
RispondiEliminaDinasticamente era molto era molto molto più vicino al ramo principale dei Savoia il Re Francesco II di Borbone Due Sicilie che il suo cuginastro Vittorio Emanuele II, visto che la madre del primo era figlia di Vittorio Emanuele I. E' ben nota la triste rassegnazione di Carlo Felice in punto di morte quando dovette lasciare il regno al carbonaro liberale Carlo Alberto.
RispondiEliminaLa dimostrazione vale solo per chi, come lei, mostra di abbeverarsi a teoremini ideologici da quattro soldi.
RispondiEliminaUn suffragio per le anime di Stalin e di Hitler a quando? ed una corona d'alloro?
RispondiEliminaChe insulse ridicolaggini revisioniste!
RispondiEliminaEcco un perfetto esemplare di quelli che vanno in giro a certificare ISO 666 le messe tridentine. Patetici e, ça va sans dire, perdenti su tutta la linea.
RispondiEliminaIl Piemonte fece benissimo a invadere quello Stato che impedì l'unità della nazione per secoli e secoli. E fece male a non completare l'opera.
RispondiEliminaAldo, lasci pedrere, con questi non c'è modo di discutere. Sono come gli esponenti di una setta. Per fortuna una setta senza presente e senza futuro.
RispondiEliminaStalin non mi risulterebbe essere mai stato cattolico ed Hitler aveva pubblicamente apostatato, in favore della cosiddetta "Chiesa germanica", nè consta si sia ravveduto "in articulo mortis".
RispondiEliminaGiusto. Maria Cristina di Savoia (1812 - 1836) figlia di Vittorio Emanuele I, moglie di Ferdinando II di Napoli, fu detta dal popolo napoletano "...'a regginella santa". Fu un esempio di virtù cristiane. Morì per le conseguenze del parto di Francesco II.
RispondiEliminaE' in corso una causa di beatificazione.
E infatti non era una Carignano ma una vera Savoia, nipote di Carlo Felice.
Non sapete quanto mi costi dirlo da piemontese, ma concordo: i veri Savoia sono finiti con Carlo Felice.
E senza nulla togliere al Principe Tommaso. al Principe Eugenio ecc.
Caro Guy, sono pienamente d'accordo con Lei sull'obelisco di Piazza Savoia, che potrebbe essere demolito. Ma vogliamo metterci al livello di Zapatero che fa smontare le statue del Caudillo?
RispondiEliminaD'accordo su Baldovino: ho sempre ammirato quel suo gesto.
Ma il proclama di Moncalieri che diavolo c'entra?
Piuttosto, proprio volendo fare l'avvocato delle cause perse, a parziale discolpa di VEII mettiamoci la "crisi Calabiana" ed il tentativo di mediazione sugli espropri dei beni ecclesiastici.
Don Bosco non maledisse niente: come ogni vero profeta annuciava i castighi che sarebbero arrivati per effetto di una condotta iniqua!
RispondiEliminaNon penserà sul serio che i castighi li mandasse San Giovanni Bosco?
Molto più probabile che le preghiere di un così grande Santo abbiano poi portato al ravvedimento e alla salvezza del sovrano.
E fu sacrosanto far incarcerare a Fenetrelle l'Arcivescovo di Torino perchè non voleva amministrare il Viatico al ministro Santarosa? Lo STATO che OBBLIGA un prete a dare i Sacramenti?
RispondiEliminaLei F.E.R.T. è pronto per l'Inghilterra, ove fra un po' lo stato obblgherà in ministri dei culti a celebrere nozze religiose per i gay in chiesa.
La Casa reale italiana è stata quella dei Savoia. Re Vittorio Emanuele III firmò il Concordato. Fior di cattolici nel 1946 e dopo hanno sostenuto la monarchia sabauda (un nome per tutti: l'avvocato Carlo D'Agostino). Ricordare la vecchia Italia preunitaria non significa disprezzare questi centocinquanta anni di storia comune, che non è un insieme di fallimenti o di ridicolezze. Grottesco che gli Italiani siano incapaci di gioire della loro indipendenza e di preferire il dominio straniero, si chiami esso Borbone (lo sapete che i Borbone di Napoli erano lì solo dal 1737 e venivano dalla Spagna?) o Asburgo (che erano detestati anche in altre parti del loro impero e che con l'Italia non c'entravano proprio niente) o il campanilismo magari ammantato di leghismo. Non lasciamo il monopolio della storia dell'Italia cattolica ai seguaci di Plinio (altro personaggio che con l'Italia non c'entra niente) trasmigrati attraverso Guenon e Evola. L'Italia cattolica è ben altro e non si vergogna dei centocinquanta anni di unità. Dopo l'Unità il problema dei cattolici era quello di riconciliare Stato e Chiesa, non di ritornare a prima.
RispondiEliminaPropongo una bella discussione accalorata su Carlo Magno e la liceità del Sacro Romano Impero. Visto che ci si scalda su temi di scottante attualità come i mustacchi del re galantuomo, abbiamo tutta la storia a nostra disposizione, dal paleolitico in giù. Avanti c'è posto!
RispondiEliminaI Savoia sono gli usurpatori del trono pontificio, diretto erede dell'impero di roma e stato più vecchio d'europa. Tuttavia non hanno colpa alcuna i discendenti di Vittorio Emanuele II -a parte che se fossero stati veramente cattolici avrebbero dovuto restituire il trono ai papi-e soprattutto il duca d'Aosta mi sembra una grandissima persona. Vittorio emanulele ed emanuele filiberto sono i burini dell'aristocrazia europea invece. Ah VI RICORDO LA PROFEZIA DI SAN PADRE PIO SU AIMONE, FIGLIO DI AMEDEO D'AOSTA... NON LA CONOSCETE? CERCATE, CERCATE, HEEHEHEHEHEH....
RispondiEliminaa Piacenza nessuno detestava Maria Luigia.... a Napoli nessuno detestava i Borbone, A ROMA STAVANO TUTTI BENE COL PAPA. Il risorgimento italiano è stata la volontà di pochi fatta passare per desiderio di TUTTI. Panzane.Un esempio per tutti: se giù si al sud su stava tanto bene dopo il breve periodo di rovesciamento dei Borbone, perchè sorse l'esercito della Santa Fede?? Cardinale Ruffo di Calabria docet.
RispondiEliminaVittorio Emanuele II come Stalin ed Hitler? O come Pol Pot? O Mao Tse Tung?
RispondiEliminaMah!...
Che poi fosse un ... come dire ... uno sporcaccione? un lascivo? un fornicatore seriale? un bordellatore? ... eh vabbeh ... se è questo il motivo per criticare una Messa in Suffragio ...
O non sarà che la Messa è celebrata nella forma straordinaria, a dare fastidio?
Vuoi vedere che, per la prima volta, la maggioranza dei lettori del blog tifa per una bella Messa di Paolo VI?
Inghilterra che, dietro le quinte, attraverso i suoi soldi, le sue logge massoniche, le sue banche e le sue congreghe protestanti, appoggiò la prepotenza del Piemonte, specialmente contro il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio...
RispondiEliminaFurono per caso sacrosanti, oltre alla soppressione di conventi e giornali cattolici e all'incarcerazione di religiosi e sacerdoti, anche i tentativi (falliti, visti la loro artificiosità e, soprattutto, la refrattarietà della popolazione) di creare una Chiesa Nazionale italiana, separata dal Papa e a carattere "liberale"?
Libera Chiesa in libero Stato significa che un ministro può firmare tutte le leggi che ritiene opportune e che nessun governo può incarcerare un ministro del culto perché rifiuta di amministrare i sacramenti a chi ritiene non li debba ricevere. In Inghilterra, comunque, ci vada Lei, ma a farsi sposare con uno di quei matrimoni.
RispondiEliminaQuando parli del grande Camillo Benso, togliti il cappello! Gente come te dovrebbe essere privata della cittadinanza italiana ed espuisa dal suolo patrio a calci nel didietro!
RispondiEliminaE' il solito autodafè del falso tradizionalismo fanatico.
RispondiEliminaE infatti Alaki censuriamo anche, e a fortiori, chi insulta il Papa. Non è questione di quel che si dice, ma di come lo si dice
RispondiEliminaEnrico
Sono i solito accostamenti di comodo. Roba da mentecatti.
RispondiEliminaChe scemenze! Ma per parafrasare Goebbels, che a questo punto i buffoni paragoneranno a Cavour, una scemenza ripetuta dieci volte finisce per sembrare una cosa intelligente.
RispondiEliminaHaha, che ridere. La profezia su Aimone... Siete proprio degli allucinati!
RispondiEliminaAVANTI SAVOIA!
Non scendo al Suo livello. Non La querelo, ma la commisero.
RispondiElimina<img></img><img></img> <span><span>F.E.R.T.</span><span></span><img></img></span> ha scritto :
RispondiElimina<span>" Le leggi Siccardi furono sacrosante! Ed è tra le vergogne della Chiesa averle osteggiate fino all'ultimo ".</span><span>Grazie anche a nome di quei tantissimi marchigiani che, a seguito delle leggi Siccardi, dovettero emigrare all'estero tanto era impoverita la mia regione !</span><span>Grazie anche a nome dei tanti comuni delle Marche che sono stati privati di tantissime opere d'arte, appartenenti agli ordini religiosi soppressi, che furono vendute in buona parte all'Inghilterra.</span><span>Non avrei voluto intervenire in questa discussione ma, tirato in ballo come marchigiano, non ho potuto farne a meno ...</span>
Bravo, ripeta il suo intervento ancora 10 volte allora.
RispondiEliminale spiace palesare i suoi titoli di studio?
RispondiEliminaFERT ha scritto " <span>" Le leggi Siccardi furono sacrosante! Ed è tra le vergogne della Chiesa averle osteggiate fino all'ultimo ".</span>
RispondiElimina<span></span><span>Grazie anche a nome di quei tantissimi marchigiani che, a seguito delle leggi Siccardi, dovettero emigrare all'estero : tanto era impoverita la mia regione !</span>
<span></span><span>Grazie anche a nome di quasi tutti i comuni delle Marche che sono stati privati per sempre di tantissime opere d'arte, appartenenti agli ordini religiosi soppressi, che furono vendute in buona parte all'Inghilterra.</span>
<span>
<span>Grazie anche per la distruzione di opere architettoniche e d'arte, neppure Napoleone riuscì a fare tanto !</span>
</span>
<span></span><span>Non avrei voluto intervenire in questa discussione ma, tirato in ballo come marchigiano, non ho potuto farne a meno ...</span>
Che bello... ma i REALI arriveranno a Santa Maria ad Martyres dal Quirinale? Con un treno di carrozze da gala? I lacchè porteranno tricorni e parrucche spero! Avranno preparato le cappe d'ermellino per le Maestà... le dame della Regina vestiranno rosetto, me lo sento! Propongo la talare caudata per il Reverendo Celebrante... Preparate le bandierine con lo stemma di Casa Savoia!
RispondiEliminabisogna vedere se sarà un prelato a celebrare, per la talare caudata. in tal caso provvederemo.
RispondiEliminaMa che vuole che sia qualche pezzente emigrato (sia esso veneto, umbro, marchigiano, campano, siciliano) e qualche acquerello di fronte alla magnifica sorte e progressiva della (mala)Unità d'Italia, professor Carradori? E sempre lei, professor Carradori, come si permette di portare la propria testimonianza i prima mano, anzi, no, di portare "scemenze" e "insulse ridicolaggini revisioniste"?
RispondiElimina<span>Ma che vuole che sia qualche pezzente emigrato (sia esso veneto, umbro, marchigiano, campano, siciliano) e qualche acquerello di fronte alla magnifica sorte e progressiva della (mala) Unità d'Italia, professor Carradori? E sempre lei, professor Carradori, come si permette di portare la propria testimonianza di prima mano, anzi, no, di portare "scemenze" e "insulse ridicolaggini revisioniste"?</span>
RispondiEliminaProfezia o non profezia, Aimone sarebbe proprio un ottimo Re d'Italia...
RispondiEliminaMa vai a farti friggere!
RispondiEliminaIn questa opinione, credevo di essere un isolato e, invece, mi ritrovo a fianco di Don Camillo; bene, è una piacevole sorpresa!
RispondiEliminaE' una piacevole sorpresa sentire parlare dell'Avv. d'Agostino; al di fuori dei pochissimi addetti ai lavori, credevo che la sua figura fosse stata ormai pressoché dimenticata.
RispondiEliminache sollievo! temevo di vedere esultanze, invece sono molto contento di vedere che di celebrazioni in pompa magna per i savoia non si senta proprio il bisogno. Dopo tutto quello che hanno combinato e dopo i penosi spettacoli che danno oggi, direi che possiamo tranquillamente non occuparcene proprio!
RispondiEliminaSicuramente meritano gli onori che si debbono ad un nobile.
RispondiEliminaMagari, che bella la pompa di una volta...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/v/CBArk5y2d4I" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
Le opere d'arte sono senz'altro curate meglio in Inghilterra di quanto lo sarebbero state in Italia. Le opere architettoniche che ha distrutto l'Italia repubblicana, senza contare quelle che ha sconciato il clero modernista, sono molte di più. Dare agli altri la colpa della miseria di una regione è un vecchio espediente per evitare di rimboccarsi le maniche. Comunque nessuno l'ha voluta chiamare in causa, né come marchigiano né come storico dilettante. Si esprima con i suoi organi, che ci guadagniamo lei e noi.
RispondiEliminaMeglio di no, perché una cosa intelligente ripetuta dieci volte finisce per sembrare una scemenza, specialmente agli occhi dei mentecatti.
RispondiEliminaHahaha, questo va per titoli di studio! Esilarante!
RispondiElimina"...presso del Carnaro che Italia chiude e i suoi termini bagna..." di Dante o solo espressione geografica di Metternich? Nata tardi rispetto ad altri paesi d'Europa, ma in maniera forse differente? Cioe' senza conflitti , conquiste e un vincitore rispetto agli altri vinti ? Pur senza negare la legittimita' degli stati di allora, diciamo che l'Italia e' nata con le modalita' del tempo ed anche con azioni negative evidenziate da molti e le quali per cio' che riguarda la chiesa andavano anche contro lo statuto albertino che riconosceva il cattolicesimo come religione di stato. Ma non dimentichiamo neanche le parole di Papi che hanno riconosciuto cio' che era ormai avvenuto, vedendovi anche un bene per la Chiesa. E, mi pare che L'atteggiamento della S. Sede verso i Savoia non sia stato poi negativo;e anche, se non errro, quello del clero in generale , al tempo del referendum istituzionale. Quanto poi ai Savoia- Aosta proclamatisi Savoia, la questione non e' poi cosi' semplice: le minacce di Umberto II per il matrimonio del figlio, non sono state seguite da atti formali- ma non e' il caso di disquisire qui' in merito perche' non mi pare il luogo; c'e' solo da osservare, per stare ai fatti, che, per ora, un tribunale ha dato ragione a Vittorio e in appello ad Aimone e quindi la questione non e' certo chiara, se dei giudici si pronunciano, in modo difforme. Per finire circa una messa di suffragio ed i commenti letti, ricordo che Pio XII alla notizia della morte di Stalin prego' per lui- o ricordo male?
RispondiEliminaQuanto all'inesistenza di atti formali circa l'avvenuta esclusione dinastica di Vittorio Emanuele e dei suoi discendenti dalla Casa Reale mi spiace di comunicarle che è male informato; tale atto già è stato citato su vari saggi di area storica e, da ultimo, anche riprodotto fotograficamente in MOLA, Declino e crollo della morachia in Italia, Milano, 2008. Quanto poi al contenzioso giudiziario che lei cita, sarebbe opportuno chiarire che, al contrario di quanto lei parrebbe voler intendere, nulla ha, nè potrebbe avere, a che vedere con questioni relative alla successione dinastica (che, non rivestendo, all'interno del vigente ordinamento repubblicano, alcuna rilevanza giuridica, non possono, di conseguenza, neppure costituire oggetto di alcuna decisione giudiziale), riferendosi, invece, ad una questione di carattere meramente onomastico, vertente sul fatto se, sulla base delle risultanze dei registri anagrafici, Amedeo di Savoia Aosta potesse firmarsi come Amedeo di Savoia (ciò per il semplice fatto che i pubblici registri anagrafici fanno pubblica fede in ordine alla composizione dei cognomi, i quali, sul piano giuridico, costituiscono un preciso elemento identificativo tendenzialmente immodificabile della persona, per cui l'ipotetico Sig. Luigi Bianchi Rossi, qualora si firmasse semplicemente come Luigi Bianchi, sarebbe da considerarsi una persona fisica differente rispetto al se stesso Luigi Bianchi Rossi).
RispondiElimina<span><span> </span></span>
Gentile Sig.Observer, sono dolente di doverle comunicare che è male informato circa <span>l'inesistenza di atti formali relativi all'avvenuta esclusione dinastica di Vittorio Emanuele e dei suoi discendenti dalla Casa Reale; tale atto già è stato diffusamente citato su vari saggi di area storica e, fra l'altro, risulta anche riprodotto fotograficamente in MOLA, Declino e crollo della monarchia in Italia, Milano, 2008. Quanto poi al contenzioso giudiziario che lei cita, credo sarebbe opportuno il chiarire che, al contrario di quanto lei parrebbe voler intendere, nulla questo ha, nè potrebbe avere, a che vedere con questioni relative alla successione dinastica (la quale, non rivestendo, all'interno del vigente ordinamento repubblicano, alcuna rilevanza giuridica, non può, di conseguenza, neppure costituire oggetto di alcuna decisione giudiziale, nemmeno in relazione a taluno dei suoi aspetti secondari); il contenzioso evocato si riferisce, invece, ad una questione di carattere meramente onomastico, vertente sullo specifico fatto se, sulla base delle risultanze dei registri anagrafici, Amedeo di Savoia Aosta potesse firmarsi come Amedeo di Savoia (ciò per il semplice fatto che i pubblici registri anagrafici fanno pubblica fede in ordine alla composizione dei cognomi, i quali, sul piano giuridico, ex art. 6 c.c., costituiscono un preciso elemento identificativo tendenzialmente immodificabile della persona, per cui l'ipotetico Sig. Luigi Bianchi Rossi, qualora si firmasse semplicemente come Luigi Bianchi, sarebbe da considerarsi, sotto il profilo legale, come una persona fisica differente rispetto al sé medesimo Sig. Luigi Bianchi Rossi). </span>
RispondiElimina<span>Gentile Sig.Observator, sono dolente di doverle comunicare che è male informato circa <span>l'inesistenza di atti formali relativi all'avvenuta esclusione dinastica di Vittorio Emanuele e dei suoi discendenti dalla Casa Reale, ad opera del re Umberto II; tale atto già è stato diffusamente citato su vari saggi di area storica e, fra l'altro, risulta anche riprodotto fotograficamente in MOLA, Declino e crollo della monarchia in Italia, Milano, 2008. Quanto poi al contenzioso giudiziario che lei cita, credo sarebbe opportuno il chiarire che, al contrario di quanto lei parrebbe voler intendere, nulla questo ha, nè potrebbe avere, a che vedere con questioni relative alla successione dinastica (la quale, non rivestendo, all'interno del vigente ordinamento repubblicano, alcuna rilevanza giuridica, non può, di conseguenza, neppure costituire oggetto di alcuna decisione giudiziale, nemmeno in relazione a taluno dei suoi aspetti secondari); il contenzioso evocato si riferisce, invece, ad una questione di carattere meramente onomastico, vertente sullo specifico fatto se, sulla base delle risultanze dei registri anagrafici, Amedeo di Savoia Aosta potesse firmarsi come Amedeo di Savoia (ciò per il semplice fatto che i pubblici registri anagrafici fanno pubblica fede in ordine alla composizione dei cognomi, i quali, sul piano giuridico, ex art. 6 c.c., costituiscono un preciso elemento identificativo tendenzialmente immodificabile della persona; in ragione di ciò l'ipotetico Sig. Luigi Bianchi Rossi, qualora si firmasse semplicemente come Luigi Bianchi, sarebbe da considerarsi, sotto il profilo legale, come una persona fisica differente rispetto al sé medesimo Sig. Luigi Bianchi Rossi e, di conseguenza, un altro Sig. Luigi Bianchi - od un suo parente entro un certo grado - onde poter evitare confusioni di persona, si troverebbe a possedere la legittimazione attiva, in ordine ad un giudizio inteso ad obbligare il Sig. Luigi Bianchi Rossi ad usare della sua forma onomastica integrale). </span></span>
RispondiElimina<span>Gentile Sig.Observator, sono dolente di doverle comunicare che è male informato circa <span>l'inesistenza di atti formali relativi all'avvenuta esclusione dinastica di Vittorio Emanuele e dei suoi discendenti dalla Casa Reale, ad opera del re Umberto II; tale atto già è stato diffusamente citato su vari saggi di area storica e, fra l'altro, risulta anche riprodotto fotograficamente in MOLA, Declino e crollo della monarchia in Italia, Milano, 2008. Quanto poi al contenzioso giudiziario che lei cita, credo sarebbe opportuno il chiarire che, al contrario di quanto lei parrebbe voler intendere, nulla questo ha, nè potrebbe avere, a che vedere con questioni relative alla successione dinastica (la quale, non rivestendo, all'interno del vigente ordinamento repubblicano, alcuna rilevanza giuridica, non può, di conseguenza, neppure costituire oggetto di alcuna decisione giudiziale, nemmeno in relazione a taluno dei suoi aspetti secondari); il contenzioso evocato si riferisce, invece, ad una questione di carattere meramente onomastico, vertente sullo specifico fatto se, sulla base delle risultanze dei registri anagrafici, Amedeo di Savoia Aosta potesse firmarsi come Amedeo di Savoia (ciò per il semplice fatto che i pubblici registri anagrafici fanno pubblica fede in ordine alla composizione dei cognomi, i quali, sul piano giuridico, ex art. 6 c.c., costituiscono un preciso elemento identificativo tendenzialmente immodificabile della persona; in ragione di ciò l'ipotetico Sig. Luigi Bianchi Rossi, qualora si firmasse semplicemente come Luigi Bianchi, sarebbe da considerarsi, sotto il profilo legale, come una persona fisica differente rispetto al sé medesimo Sig. Luigi Bianchi Rossi e, di conseguenza, un altro Sig. Luigi Bianchi - od un suo parente entro un certo grado - onde poter evitare confusioni di persona, si troverebbe a possedere la legittimazione processuale attiva, in ordine ad un giudizio inteso ad obbligare il Sig. Luigi Bianchi Rossi ad usare della sua forma onomastica integrale). </span></span>
RispondiEliminaE dopo le favole sui papi Montini e Ratzinger "ricattati, drogati, ipnotizzati, prigionieri etc...", ecco quella del povero re savoia, costituzionale, prigioniero del proprio governo. A questo punto io credo nell'assoluta buona fede di Adolf Hitler. Il furer era ricattato da Himmler. Era contrario alla guerra, ai campi di sterminio etc., ma non potè ribellarsi alla furia delle S.S. e dei gerarchi nazisti. Propongo una messa di requiem, ovviamente tridentina, anche per lui.
RispondiElimina<span>E dopo le favole sui papi Montini e Ratzinger "ricattati, drogati, ipnotizzati, prigionieri etc...", ecco quella del povero re savoia, costituzionale, prigioniero del proprio governo. A questo punto io credo nell'assoluta buona fede di Adolf Hitler. Il furer era ricattato da Goebbels. Era contrario alla guerra, ai campi di sterminio etc., ma non potè ribellarsi alla furia delle S.S. e dei gerarchi nazisti. Propongo una messa di requiem, ovviamente tridentina, anche per lui.</span>
RispondiEliminaProprio così!
RispondiEliminaForse anche tu sei un devoto della Gospa ?
RispondiEliminaDi questo tipo di "pompe" non ne abbiamo bisogno!
RispondiElimina<span>Se la messa tridentina è una perla, non datela ai porci. Ai suini andrà bene anche un po' di......Montini! </span>
RispondiElimina<span></span>
<span>La messa riformata. Una messa ecumenica, una messa per tutti! :)</span>
Di questo tipo di "pompe" non abbiamo bisogno!
RispondiElimina<span>"Sicuramente meritano gli onori che si debbono ad un nobile"</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR !</span>
Apprendiamo che Carradori ha per lo meno centocinquant'anni e che è in grado di offrire testimonianze di prima mano sulla situazione nell'immediato post-Risorgimento. Storici di tutto il mondo, affrettatevi! Escutetelo, prima che passi a miglior vita!
RispondiEliminaL'emigrazione ha coinvolto tutte le principali regioni d'Italia, non escluso il Piemonte. L'Italia unita è effettivamente sprecata per chi ritiene che sotto i Borboni o sotto il Papa re si stesse meglio: siete sudditi nati e ci auguriamo che torniate presto a poter soddisfare la vostra vocazione. Quello potrà tornare forse tornare a indossare la divisa di musico-lacchè, questo ad arare i campi nella veste di bracciante parzialmente alfabetizzato.
RispondiEliminaCucini tu, massaio rurale?
RispondiEliminahai capito bene....hai mai sentito parlare dei guelfi bianchi ? studia , studia!!!!
RispondiEliminanon si arrampichi sugli specchi.
RispondiEliminanon si arrampichi sugli specchi,mio bel mentecatto.
RispondiEliminaglielo ripeto: le spiace palesare i suoi titoli di studio? perchè csì vediamo chi ha più competenza per parlare di argomenti storici. Ah, e oggi solo un Idiota potrebbe ancora sostenere che l'unità d'italia fu un moto voluto dagli italiani, non si insegna più nenache a scuola. Per quanto riguarda Cavour, bè, era un metro cubo di letame, secondo la bellissima definizione che diede il suo degno compare, quel cane rognoso di garibaldi, sul Beato Pio IX. Oltretutto le ricordo che, per controbattere a posizioni argomentate serve, suo malgrado, saper argomentare: non è sufficiente scrivere insulti conditi di punti esclamativi e risatine, anche perchè così lei passa proprio per un povero somaro.
RispondiEliminaLo dico per lei, guardi che mi spiace.
cosa c'entra Medjugorje con San Pio?
RispondiEliminail suo intervento è disgustoso. a fare doppi sensi sessuali son capaci tutti.
RispondiEliminaPiù che il tirannicida "er burino".
RispondiEliminaAho Sor, Filì già finito oggi di rigovernà li maiali?
RispondiEliminaOsservo con rammarico come la "Pietas" non alberga nei cuori di quanti sono intervenuti in questo post sui Savoia. Ne rimango talmente disgustato che preferisco non leggere questo blog per alcuni giorni.
RispondiEliminaVa bene la libertà di espressione, opinione etc., ma quì si è esagerato e purtroppo gli interventi letti mettono ancor più in cattiva luce i Tradizionalisti italiani. Bravi! Ancora una volta siamo finiti in pasto a chi ci odia a Roma e nelle varie Curie periferiche di questa nostra povera Italia.
Non si fa così.
Guelfi bianchi = neoguelfi? E poi dice agli altri di studiare! Era meglio quando anziché usare come un aratro i libri di storia aravano i campi con la pariglia di buoi!
RispondiEliminaTe ne intendi di fogne, vero?
RispondiEliminaLo fa per incontrarti lassù.
RispondiEliminaGli insulti si possono scrivere anche senza punti esclamativi, come fa qua sopra lo storichetto a proposito di Cavour.
RispondiEliminaConsolati, Ospite. Con questa gente i tradizionalisti italiani hanno ben poco a che fare. Un blog e i suoi commenti non sono lo specchio del mondo tradizionalista. Se a Roma, nelle Curie e nelle Parrocchie credono il contrario, si ingannnano. Ci sono un sacco di ottime persone che anziché perdere tempo a infangare Cavour o Benedetto XVI promuovono e curano con serietà, dedizione, forza e umiltà messe in rito antico in tutt'Italia. Sicuramente Messainlatino è nato per sostenere e raccordare queste persone. Se poi le pagine dei commenti sono diventate altro, non è colpa di chi gestisce il sito.
RispondiEliminaaspettiamo solo te.
RispondiEliminaSicuramente , la maggioranza dei tradizionalisti e anche di quelli che intervengono in questo blog non sono monarchici .
RispondiEliminaFatevene una ragione !!!
Se volevate visibilità per per la vostra causa forse era meglio andare per altri lidi.
Cordialiter
Invece, chiamare gli altri "storichetti" o "massai rurali", o definire ciò che scrivono gli altri "scemenze" e "insulse ridicolaggini revisioniste", è segno di gran classe, vero?
RispondiEliminaIo non dimentico che Cavour usò e sacrificò i miei concittadini per avere una motivazione per invadere, e senza dichiarazione di guerra, uno Stato libero, indipendente e sovrano, per rimanere alla sola mia Perugia...
Vorrei, a questo punto, chiedere ai gentili interlocutori...cosa ne pensano delle figure e delle opere di San Giovanni Bosco, o di Santa Maria Domenica Mazzarello? O del Beato Pio IX?
Non è che se bisogna rigettare il cattocomunismo, bisogna abbracciare il cattoliberalismo o il cattonazionalismo...
smentisca quello che ho detto allora, avanti, la aspetto, mi smentisca, porti un po' di argomenti, mi descriva la grandezza di Cavour!!!! Dov'è la sua grandezza, dov'è la grandezza di quelle fogne umane massoniche??? Forse nella legge sui conventi? Nell'interventismo in Crimea? Cavour merita la damnatio memoriae, insieme a garibadi, L'EROE DEI DUE MONDI COME LO CHIAMANO,MA MI FACCIA IL PIACERE MI FACCIA!! SE CI FOSSE RUGGERO DE CEGLIE DIREBBE "L'EROE DE 'STO C***O"!!!!
RispondiEliminaguardi che bella rievocazione storica di VE II e Garibaldi, è proprio perfetta!!!!!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=PtqFNmApfQU
http://www.youtube.com/v/PtqFNmApfQU" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
@Ospite 12,47
RispondiEliminaUn commento davvero malevolo e privo di carità che, fra l'altro, sottende anche una forma di processo alle intenzioni che mi parrebbe assai più consona alla dialettica di genere giacobino-leninista che non a quella tomistica che dovrebbe invece contraddistinguere un seguace della Tradizione Cattolica. Evidentemente, lo "spirito del Concilio" ha potuto portare anche a questo ...
Ospite delle 12.15 ha ragione.
RispondiElimina"Ci sono un sacco di ottime persone che anziché perdere tempo a infangare Cavour o Benedetto XVI promuovono e curano con serietà, dedizione, forza e umiltà messe in rito antico in tutt'Italia. Sicuramente Messainlatino è nato per sostenere e raccordare queste persone. Se poi le pagine dei commenti sono diventate altro, non è colpa di chi gestisce il sito."
Grazie! Meno male che c' gente che ha ci ha capiti, che non si lascia ingannare dai commenti, che sa ragionare con la propria testa e vedere al di là di alcuni inopportuni ed deliranti commenti.
Noi siamo per l'unità di forze a sostegno del Papa e del Rito Antico.
Tutto il resto (i commenti sopra le righe) non dipendono da noi.
Grazie ospite!
Siamo profondamente addolorati vedere a che squallido e infimo livello di educazione e di carità alcuni nostri lettori possano giungere.
RispondiEliminaChe serve parteggiare per la Messa, parlare di cose celesti, se poi vi lasciate infervorare in simili discussioni con toni scurrili, offensivi e con turpiloqui? (e molti ne abbiamo dovuti cancellare!!)
La critica storica e lo scambio di opinioni su Casa Savoia (per altro FUORI LUOGO in questo post) è scaduta in offese esagerate, indegne dei nostri lettori, lasciando il posto a vergognosi attacchi deliranti.
Si sarebbe potuto limitare il proprio dissenso (pur tuttavia inopportuno): invece avete esagerato.
La notizia di una S. Messa Tridentina dovrebbe essere sempre foriera di gioia. Molti lettori, con i loro commenti riprovevoli, hanno rovinato il post e disonorato la categoria.
Redazione di Messainlatino si dissocia dai commenti e dai giudizi (da quelli che esulino dai semplici eventi storici) e si scusa con i Savoia (che prima di tutto sono persone!) per le riprovevoli espressioni scritte contro i propri defunti.
Roberto.
@ FERT
RispondiEliminaIo , come Ella sa bene, non sono uno storico.
Ma, grazie a Dio, so leggere i libri che numerosi Storici, soprattutto quelli locali, hanno scritto con l'avallo, in tempi non sospetti, anni '70,'80, dei prestigiosi Atenei Marchigiani.
Io mi sono espresso, copiando quanto i miei Saacerdoti, quando frequentavo il Liceo dai Salesiani, mi hanno detto : le Leggi Rattazzi-Siccardi furono una jattura per l'Italia e, nel mio caso, particolarmente per le Marche.
Non voglio ricorrere, in questo spazio, alle citazioni storiche tratte da numerosi libri che ho in casa, spesso collane storiche apprezzatissime per il rigore con le quali sono state realizzate.
Non voglio ricorrere, scrivevo, a delle citazioni perchè ho due mezzi assai più efficaci : l'auto e gli occhi.
Se oggi potessi prendere l'auto, cosa non possibile per via del terribile maltempo che ha addirittura provocato 3 vittime, La potrei accompagnare in una delle qualsiasi località della Marca, scelta anche a caso, per farLe vedere cosa ha provocato, dal punto di vista artistico, le leggi Siccardi-Rattazzi quando furono applicate nelle mia Regione.
Se avessi un elicottero potrei sorvolare con Lei le Marche ed anche l'Umbria notando, con immutato orrore, la devastazione che quelle leggi hanno prodotto nelle due regioni gemelle.
Per questo essendo ambedue gentilmente ospiti in un Sito Cattolico abbiamo ambedue il diritto di esprimere le nostre opinioni : se ad un marchigano e cattolico come me si dice che le leggi Siccardi non furono perniciose io ho tutto il diritto, libri di storia alle mani e occhi umidi di commozione, di dire che questo non è vero.
I miei amici Umbri direbbero anche di più, così come qualcuno ha voluto significarmi telefonicamente.
Infine, illustre Signore, io mi esprimerei ancor meglio con i nostri conclamati organi storici se questi non fossero stati venduti o distrutti per effetto delle sunnominate leggi Siccardi.
Niente da eccepire sulla Sua, sacrosanta, verità sulle opere architettoniche della spendacciona Italia repubblicana e degli sconci del clero modernista.
Non si tratta di dire : quello di meno o questo di più ...
L'effetto negativo volutamente prodotto dalle leggi Siccardi-Rattazzi non si può ignorare.
Solo su questo argomento mi son voluto esprimere anche perchè <span>non voglio in alcun modo</span> toccare la memoria dei miei Maggiori ( qui mi fermo).
<span>@ FERT
RispondiEliminaIo , come Ella sa bene, non sono uno storico.
Ma, grazie a Dio, so leggere i libri che numerosi Storici, soprattutto quelli locali, hanno scritto con l'avallo, in tempi non sospetti, anni '70,'80, dei prestigiosi Atenei Marchigiani.
Io mi sono espresso, copiando quanto i miei reverendi Sacerdoti, quando frequentavo il Liceo dai Salesiani, mi hanno detto : le Leggi Rattazzi-Siccardi furono una jattura per l'Italia e, nel mio caso, particolarmente per le Marche.
Non voglio ricorrere, in questo spazio, alle citazioni storiche tratte da numerosi libri che ho in casa, spesso collane d istoria locale universalmente apprezzatissime per il rigore con le quali sono state realizzate.
Non voglio ricorrere, scrivevo, a delle citazioni perchè ho due mezzi assai più efficaci : l'automobile e gli occhi.
Se oggi potessi prendere l'auto, cosa non possibile per via del terribile maltempo che ha addirittura provocato 3 vittime, La potrei accompagnare in una delle qualsiasi località della Marca, scelta anche a caso, per farLe vedere cosa hanno provocato, dal punto di vista artistico, le leggi Siccardi-Rattazzi quando furono applicate nelle mia Regione.
Se avessi un elicottero potrei sorvolare con Lei le Marche ed anche l'Umbria notando, con immutato orrore, la devastazione artistica che quelle leggi hanno prodotto nelle due regioni gemelle.
Per questo, essendo ambedue gentilmente ospiti in un Sito Cattolico, abbiamo ambedue il diritto di esprimere le nostre opinioni .</span>
<span>Se nella discussione si afferma , contrariamente a tutti i giudizi storici anche di decenni fa, che le leggi Siccardi non furono perniciose io ho tutto il diritto, come cattolico e come marchigiano, con libri di storia alle mani e occhi umidi di commozione, di ribattere che quella affermazione non è vera.
I miei amici Umbri direbbero anche di più, così come qualcuno ha voluto gentilmente significarmi per telefono.</span>
<span>Infine, illustre Signore, io mi esprimerei ancor meglio con i nostri conclamati organi storici se molti di questi strumenti questi non fossero stati venduti o distrutti per effetto delle sunnominate leggi Siccardi. </span>
<span>Non mi si venga a dire, poi, che il post concilio per le opere d'arte è stato ancora più disastroso delle leggi Siccardi e delle soppressioni napoleoniche messe insieme... perchè la cosa , come cattolico, mi metterebbe ancora più a disagio.
Niente da eccepire sulla Sua, sacrosanta, verità sulle opere architettoniche della spendacciona Italia repubblicana e degli sconci del clero modernista.
Non si tratta di dire : quello di meno o questo di più ...
L'effetto negativo volutamente prodotto dalle leggi Siccardi-Rattazzi, e la loro matrice ideologica, non si può ignorare.
Solo su questo argomento storico-artistico mi son voluto esprimere anche perchè <span>non voglio in alcun modo</span> toccare altre tematiche che al resto della mia composita famiglia stanno a cuore.</span>
Dai toni particolarmente duri con i quali qualcuno si è degnato di rispondere alle mie tenui considerazioni, dettate dal solo amore per la mia terra e per le scomparese opere d'arte prodotte dalla fede dei miei padri, direi che, in maniera del tutto involontaria, ho toccato un punto dolente : le leggi soppressive degli Ordini religiosi, note pure come leggi eversive o leggi Rattazzi-Siccardi.
RispondiEliminaInteressante tematica che potrebbe essere approfondita a parte.
Grazie, comunque, per l'attenzione prestata alle mie povere e semplici espressioni lessicali marchigiane !
Questa è la risposta civile di una persona seria. Si può condividere o no, ma è risponde a un modo di pensare e controbattere che fa onore al suo Autore. Bravo Maestro Carradori.
RispondiElimina<span>Dai toni particolarmente duri con i quali qualcuno si è degnato di rispondere alle mie tenui considerazioni, dettate dal solo amore per la mia terra e per le scomparse opere d'arte prodotte dalla fede dei miei padri, direi che, in maniera del tutto involontaria, ho toccato un punto dolente : le leggi soppressive degli Ordini religiosi, note pure come leggi eversive o leggi Rattazzi-Siccardi.
RispondiEliminaInteressante tematica che potrebbe essere approfondita a parte. </span>
<span>Comunque, egregio ospite delle 10,08, qualsiasi siano gli eventi storici a venire io non farò mai il musico-lacchè, non l'ho fatto con certe mode post conciliari ... quando , per effetto din alcune "benevolenze", avrei potuto migliorare la mia condizione...</span>
<span>Preferirei, se le forze me lo consentissero, di arare i bei campi della mia ubertosa regione nella veste di bracciante parzialmente alfabetizzato
ma libero : libero di seguire la libera storia e suddito di Cristo Re !</span>
<span>Grazie , comunque, per l'attenzione prestata alle mie povere e semplici espressioni lessicali marchigiane !</span>
<span>La notizia di una S. Messa Tridentina dovrebbe essere sempre foriera di gioia.</span>
RispondiEliminaIl punto è questo. Se posso darvi un suggerimento, Roberto, chiudete ai commenti questo post.
Cara Redazione , scusami ma non si può prima lanciare il sasso e poi nascondere la mano .
RispondiElimina<span>Quando voi dite : "La notizia di una S. Messa Tridentina dovrebbe essere sempre foriera di gioia" , mi trova perfettamente d' accordo ma non è questo il caso .</span>
Se bisognasse rendere partecipi tutti i tradizionalisti di tutte le messe in suffragio secondo il VO mi aspetto che sul blog da oggi in poi si parli solo di questo visto la moltitudine di messe celebrate .
Ma tutti si rendono conto che ciò non è così ; incautamente , ma questa è la mia opinione , avete voluto stringere un occhio a un qualcosa che dal vostro punto di vista sarebbe tornato utile alla causa del blog. In questo modo avete esposto il blog e noi tutti a prendere una posizione sul "caso Savoia ". Tutto qua , un semplice errore di calcolo .
Cordialiter
Perchè accosta Cavour al Santo Padre?
RispondiEliminaPerchè sono accostati Cavour ed il Papa? Mi sembra assolutamente arbitrario. Questo è un sito di Cattolico o un sito monarchico?
RispondiEliminaCaro ospite, la sua opinione, liberissima, pacata ed educata (per cui la ringraziamo, visto alcuni suoi colleghi commentatori) non ci rende giustizia. ma merita una risposta. che spero la riesca a persuaderla della nostra buona fede, contrariamente a quanto da lei ritenuto.
RispondiEliminaSe scorre le nostre pagine, sin da quando il blog ha visto la luce, può senza dubbio trovare numerosissimi post che davano notizia delle celebrazioni VO. E così abbiamo continuato a fare. Da sempre abbiamo dato notizia di S. Messe in rito antico, organizzate da chicchesia (o meglio da chiunque ce l'abbia comunicato, o di cui siamo venuti a conoscenza) , estremisti o sedevantastici a parte.
Questo sin da tempi non sospetti e a prescindere dal gruppo (lecito e non estremista) che le avesse organizzate. Tanto in Italia quanto all'estero. e di questo deve e può darne atto e merito.
Se vuole riferirsi solo alle messe di suffragio, non si ricorda allora che abbiamo dato notizia anche delle sante messe in suffragio per gli zuavi pontifici (che stavano dall'altra linea del fronte, contro i savoia)? Quindi non possiamo certo essere rimproverati di faziosità prosabauda o, ancor peggio, di arruffianamento (verso chi poi?).
Sulle messe in suffragio di qualche nobile Savoia, inoltre, non è la prima volta che diamo spazio sul nostro blog a messe celebrate al Pantheon a cura del movimento di Rinnovamento e Tradizione (vicino alla tradizione monarchica dei savoia). e le altre volte i commenti non erano mai stati così di infimo livello. Come mai? Non lo so. Me lo dica lei.
Non capiamo, infine, in che modo tornerebbe utile alla causa del blog stringere un occhio al movimento monarchico o paramonarchico (che ci risulta essere veramente esiguo e per nulla influente in nessun ambito). Se ci conosce, sa bene che non siamo affiliati a nessun partito politico, nè a nessun circolo culturale nè a nessun movimento. (possiamo condividere, caso mai, i principi di fondo: difesa della vita, contrarietà all'aborto, ai pacs, ecc, ma sempre in maniera a-politica).
Lei dice che Vi abbiamo esposto a prendere posizione sul caso Savoia. Nulla di più errato. Ma anche fosse stato, non vi abbiamo certo "esposto" e costretti a prendere posizioni scurrili, offensive e inopportune sui Savoia. Allora ogni post che pubblichiamo potrebbe essere un'occasione per "esporre" i lettori a lasciare commenti offensivi? Il suo ragionamento non regge.
Dare una notizia forse può "esporre" i lettori (ma esporre è il verbo giusto?) a lasciare il proprio commento, è vero. Ma non li costringe certo a scivere commenti che degradano nel torpiloquio più estremo, nelle offese personali vicendevoli, e negli insulti più scurrili (molti ne abbiamo cancellati, ma, mi creda, si rasentava il gergo... da toilette!).
Anche vi avessimo "esposto" a esprivervi sul caso savoia, non vi abbiamo certo indotto noi a scrivere commenti di insulti (non solo nei confronti di personaggi che prima di essere Savoia, sono personaggi storici, e quindi esposti al commento di tutti, ma anche nei confronti degli altri lettori e commentatori!)
Quindi non abbiamo nascosto nessuna mano perchè nessun sasso è stato lanciato.
Avessimo chiesto di lasciare un vostro commento sull'opportunità della messa e la ricorrenza, o avessimo ammantato la notizia con aggettivi vezzeggiativi o implicitamente positivi, allora, ok, la sua tirata d'orecchie sarebbe lecita e giusticata. Ma la notizia, nuda e cruda così come da noi riferita scevra da ogni valutazione anche solo implicita, non è certo un alibi per i commentatori per infangare il blog con certi commenti (di volgarità mai letta prima!) Nè può quindi essere mosso a noi alcun rimprovero per [...]
(segue)
RispondiEliminaMi sia consentito, poi, una domanda: per quanti rimproveri si possano muovere ai Re di Savoia (è la Storia che lo consentirebbe) essi comunque sono defunti. Perchè in questo post si son letti tanto livore, tanti insulti reciproci, tanta rabbia a causa di defunti (siano o non colpevoli delle colpe ascritte loro) e invece alcuni post sui mali attuali della Chiesa, provocati da vescovi-preti vivi e viventi, e sulle ferite della Chiesa, non hanno registrato un tale "animosità?
Quindi il problema non penso sia il nostro post, o la Messa sui Savoia. Ma alcuni lettori arroganti e maleducati. Dall'una (monarchica) e all'altra (repubblicana) parte!
Spero che abbia compreso la nostra buona fede libera e svincolata da ogni potere umano (tanto civil-politico quanto ecclesiastico tanto meno monarchico): libertà che ci permette di svolgere il nostro servizio senza influenze, intimidazioni o pressioni.
Ringraziandola ancora per la fraterna opinione la salutiamo cordialmente.
Roberto
e chi mai li ha accostati ? il concetto era "ci son un sacco di ottime persone invece di perdere tempo a infangare "tizio" e "caio" (questo o quello), aiutano attivamente la Tradizione".
RispondiEliminaMica son stati accostati perchè di pari livello! Suvvia, impariamo a leggere il significato delle cose e non fermarmi alla paratassi dei commenti!
Roberto
Nel dopo guerra, grazie ad influssi, populisti e comunisti, si è demolita e disprezzata la nobiltà italiana, che ha perso il suo ruolo assolutamente indispensabile per la nostra società di [B]guida e modello[/B], per il popolo. Io che sono romano so bene che ruolo avevano i principi nelle piccole realtà rurali. Da ragazzo, quando andavo nelle campagne e nei paesi vigeva un rispetto ed un amore per il proprio Principe o per la propria Principessa, nonostante la Repubblica, e nonostante la compagna socialista-marxista nelle scuole che demonizzava qualsiasi retaggio del passato, senza distinguo, così spietatamente.
RispondiEliminaOvviamente perdendo il proprio ruolo, la Nobiltà e l'Aristocrazia si è ammalata, ovvio... è si è lasciata andare alle più terribili abominazioni... quando si hanno i soldi... Se la nostra nobiltà e la nostra Aristocrazia guarda in dietro e scorge una via per riappropriarsi della sua identità bella moralmente sana e cattolica (come per esempio una Messa assolutamente Tradizionale) perchè disprezzarli?
A me pare di aver visto qui solo tanta invidia mal celata!
@Don Camillo: " ... <span>A me pare di aver visto qui solo tanta invidia mal celata! ..."</span>
RispondiElimina_______________________________________________________________________
Si tratta esattamente della medesima sensazione che, assai nettamente, è parso di poter cogliere anche a me.
Così come il diavolo consegue la sua maggior vittoria nel riuscire a convincere di non esistere, con altrettale strategia anche il malinteso egualitarsimo sociale, che, così profondamente e coerentemente, ha accompagnato lo "spirito di rottura" del periodo post conciliare ha evidentemente contagiato anche molti fra coloro che vorrebbero riferirsi ad una diversa spiritualità tradizionale (per prendere nozione della corretta impostazione cristiana del senso dei differenti ruoli sociali, basterebbe anche soltanto dare una scorsa a quanto portato, proprio in questi giorni, su questo stesso bòlg, con riferimento alla figura "romana" di Mons. Lefebvre).
Anche se non ne condivido gran parte, sono d'accordo sul fatto che sia una risposta civile nei toni e nei contenuti.
RispondiElimina<span>@Don Camillo: " ... <span>A me pare di aver visto qui solo tanta invidia mal celata! ..."</span>
RispondiElimina_______________________________________________________________________
Si tratta esattamente della medesima sensazione che, assai nettamente, è parso di poter cogliere anche a me.
Così come il diavolo consegue la sua maggior vittoria nel riuscire a convincere di non esistere, con altrettale strategia anche il malinteso egualitarsimo sociale, che, così profondamente e coerentemente, ha accompagnato lo "spirito di rottura" del periodo post conciliare ha evidentemente contagiato anche molti fra coloro che, pure, vorrebbero riferirsi ad una diversa spiritualità tradizionale (per prendere nozione della corretta impostazione cristiana del senso dei differenti ruoli sociali, basterebbe anche soltanto dare una scorsa a quanto portato, proprio in questi giorni, su questo stesso bòlg, con riferimento alla figura "romana" di Mons. Lefebvre). </span>
<span>@Don Camillo: " ... <span>A me pare di aver visto qui solo tanta invidia mal celata! ..."</span>
RispondiElimina_______________________________________________________________________
Si tratta esattamente della medesima sensazione che, assai nettamente, è parso di poter cogliere anche a me.
Così come il diavolo consegue la sua maggior vittoria nel riuscire a convincere di non esistere, con altrettale strategia anche il malinteso egualitarsimo sociale, che, così profondamente e coerentemente, ha accompagnato lo "spirito di rottura" del periodo post conciliare ha evidentemente contagiato anche molti fra coloro che, pure, vorrebbero riferirsi ad una diversa spiritualità tradizionale (eppure, per prendere nozione della corretta impostazione cristiana del senso dei differenti ruoli sociali, sarebbe bastata anche soltanto una breve scorsa a quanto portato, proprio in questi giorni, su questo stesso bòlg, con riferimento alla figura "romana" di Mons. Lefebvre). </span>
Don Camillo. Questa volta se lo lasci dire: BRAVO! Questo suo post andrebbe incorniciato. L'Aristocrazia italiana, tra l'altro, ha dato alla Chiesa molti dei Papi e dei Cardinali migliori.
RispondiEliminaCasa Savoia conta ben 5 beati che la Chiesa ha proposto alla nostra venerazione (Umberto III, Bonifacio, Amedeo IX, Ludovica e Margherita) e di altri è in corso la causa di canonizzazione (le sorelle Maria Apollonia e Francesca Caterina, Maria Clotilde moglie di Carlo Emanuele IV, Maria Cristina regina delle Due Sicilie e Maria Clotilde figlia di Vittorio Emanuele II). Più recente è l'introduzione delle pratiche presso la diocesi di Montpellier per quanto riguarda la Regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III.
RispondiEliminaBeato Umberto III di Savoia
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/Detailed/92000.html
Beato Bonifacio di Savoia
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/90543
Beato Amedeo IX di Savoia
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/47800
Beata Ludovica di Savoia
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/90384
Beata Margherita di Savoia
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/90491
Dipinto presso la Gran Madre di Dio (Torino)
RispondiEliminaEcco la sua santa figlia:
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/92230
Quali doppi sensi???
RispondiEliminaOmnia munda mundis et Omnia immunda..immundis!
Quali doppi sensi???
RispondiEliminaOmnia munda mundis et Omnia immunda..immundis!
Invece mi sa proprio che, purtroppo, un accostamento tra il Cavour ed il Ratzinger è più che pertinente.
RispondiEliminaMa guarda che qui l' egualitarismo sociale non c' entra proprio niente , ma di cosa parli ...Qui non c'è una discussione in modo astratto se sia più giusta la monarchia o la repubblica come forma di governo . Qui è stata solo contestata da qualcuno , me compreso , la valenza della monarchia italiana e dei suoi "degni rappresentanti ". Per quanto mi riguarda , tra una regina di Inghiterra che rimane a Londra sotto le bombe pur di non abbandonare i suoi sudditi e un VEIII che prima firma un armistizio e dopo 2 minuti scappa a Brindisi per paura dei "tedeschi brutti, sporchi e cattivi ", francamente preferisco la prima . Di monarchici pavidi francamente ne facciamo a meno ! Chiaro ?
RispondiEliminaNon i Savoia. In ogni caso, essere monarchici non ha niente a che fare con l'essere filo-savoia. I Savoia, per giustificare le loro brame di conquista, hanno presentato i legittimi sovrani del popolo italico, compreso il papa, come dei tirranni. Che dei cattolici, ieri, oggi o domani, prendano le parti di sacrileghi usurpatori ai danni del papato, è molto penoso, ma è anche molto "italiano". L'Italia è sempre stata una barzelletta e lo è ancora oggi. Che gente come i savoiofili vengano a fare la morale ai cattolici che difendono anche oggi i diritti della Chiesa e del Papato è ridicolo. Vorrei ricordare che è in atto una faida interna tra questa gente per i diritti di successione. Questo perché Umberto III ha rinnegato suo figlio Vittorio Emanuele per aver osato, udite udite, mischiare il suo puro sangue regale con quello di una volgare borghese, per quanto figlia di un ricchissimo produttore di biscotti. Tutto questo non risale a 200 anni fa, ma a qualche decenno orsono. E questa gente si permette di darci lezioni di modernità, di liberalità, di rispetto etc. Insomma, i Savoiardi contro i frollini Doria, una guerra tra biscotti.
RispondiElimina<span>Non i Savoia. In ogni caso, essere monarchici non ha niente a che fare con l'essere filo-savoia. I Savoia, per giustificare le loro brame di conquista, hanno presentato i legittimi sovrani del popolo italico, compreso il papa, come dei tirranni. Che dei cattolici, ieri, oggi o domani, prendano le parti di sacrileghi usurpatori ai danni del papato, è molto penoso, ma è anche molto "italiano". L'Italia è sempre stata una barzelletta e lo è ancora oggi. Che gente come i savoiofili vengano a fare la morale ai cattolici che difendono anche oggi i diritti della Chiesa e del Papato è ridicolo. Vorrei ricordare che è in atto una faida interna tra questa gente per i diritti di successione. Questo perché Umberto II ha rinnegato suo figlio Vittorio Emanuele per aver osato, udite udite, mischiare il suo puro sangue regale con quello di una volgare campionessa di sci nautico. Tutto questo non risale a 200 anni fa, ma a qualche decennio orsono. E questa gente si permette di darci lezioni di modernità, di liberalità, di rispetto etc. Insomma, i Savoiardi contro i frollini Doria, una guerra tra biscotti.</span>
RispondiEliminaCara Redazione , grazie per il vostro chiarimento , forse se fosse arrivato prima si sarebbero risparmiate non poche polemiche .
RispondiEliminaSono contento di leggere che da parte vostra non ci siano simpatie filosabaude o monarchiche e che queste non siano la linea del blog.
Detto questo mi sembra evidente , anche dai post successivi al vostro intervento , che comunque abbiate prestato il fianco a facili strumentalizzazioni da chi si firma FERT , da d chi dice viva i Savoiaia etc etc .
Devo dire che mi meraviglio che voi vi meravigliate della polemica nata intorno ai Savoia , codesti sigg. sono riusciti a fare l' unica cosa veramente bipartisan e cioè essere criticati sia da destra che da sinistra . Incredibile !! Per quanto rigurarda il fatto che pubblicizziate ogni messa in suffragio o meno in VO mi riservo di comunicarvi la prossima che verrà celebrata per l' anima del Cav. Benito Mussolini certo di trovare a questo punto ospitalità presso questo blog .
Cordialiter
Ps: lasciamo stare politica e case regnanti e non corriamo il rischio di dividerci e farci strumentalizzare
Buonasera a voi
Caro ospite, ho letto le argomentazioni pro Amedeo ma anche quelle pro Vittorio, nei rispettivi siti, e a mio parere sono piu' fondate le seconde- anche se certamente non mi si applica l'ipse dixit ; tuttavia, non mi risultano ripeto atti formali di Umberto relativi a disconoscimenti e inoltre comportamenti successivi appaiono come riconoscimenti- si direbbe per facta concludentia -. Per cio che riguarda il contenzioso giudiziario se pur sono esatte le sue considerazioni e' anche vero che Amedeo si proclama non solo p'rincipe ma Savoia abbandonando il Savoia- Aosta, il che anche se la portata e' quella che leggo nelle sue considerazioni, mi sembra che abbia, indirettamente anche un significato piu' ampio. Questo a me pare e hactenus satis, per non andare fuori tema rispetto al blog, anche se sarebbe interessante, interloquire ancora al riguardo per approfondire la questione sotto l'aspetto puramente accademico; e chiudo esprimendo apprezzamento per le sue considerazioni e per il modo cortese.
RispondiEliminaQuale doppio senso scusa?
RispondiEliminaChe cosa vorrebbe insinuare Filippo?
RispondiEliminaE avanti con la volgarità.
RispondiEliminaDon Camillo, non si tratta solo di invidia, ma anche di puro ideologismo.
RispondiEliminaCara redazione ho letto il vs. chiarimento che sarebbe giusto in tutti i casi tranne questo.
RispondiEliminaIn questo caso non è la Messa al centro! La Messa appare chiaramente strumentale, fa parte della "sceneggiatura" ( rievocazione storica dice bene un utente ) che ha al suo centro la "glorificazione" di un monarca!
Questo non mi sembra vada bene al di la di ogni valutazione che si possa fare del monarca stesso.
Nel Topic viene anche insultato il più grande Santo del XIX secolo ed è passato in cavalleria.
Con stima.
Qui c'è anche chi ha scritto che il terremoto di Assisi è probabilmente stato un segno divino. Quindi non meraviglia che ci sia chi pensa che Casa Savoia abbia perso il regno a causa della sua condotta verso la Chiesa. Libere associazioni d'idee spacciate per prova dei decreti divini. Ridicolo. Allora perché la Casa d'Asburgo ha perso regni e impero, mentre l'eretica Casa regnante di un paese protestante che ha perseguitato i cattolici e che, secondo quello che scrivono qui alcuni, ha occultamente ispirato l'azione unificatrice di Casa Savoia è l'unica grande monarchia europea sopravvissuta, praticamente senza interruzioni, fino a oggi? E perché lo Stato Pontificio è sparito, crollando come una catapecchia di legno marcio? Con la stessa logica di cui sopra possiamo benissimo vedere nella sua scomparsa un giudizio divino: Dio, adirato per il tradimento che la condotta o la realtà stessa dello Stato Pontificio rappresentava nei riguardi dei mandati di Cristo, ha suscitato nella storia le forze che lo hanno annientato.
RispondiEliminaSono associazioni suggestive, ma arbitrarie.
Gentile Redazione, Vi pregherei di rimuovere la firma ingiuriosa "Savoia m...a!" che compare in approvazione di alcuni commenti. Farete un favore anche alla persona che l'ha apposta.
RispondiEliminaGentile Observator, molto in breve: a fronte di documenti scritti quali quelli che le ho indicato dove poter reperire, il parlare di sanatoria "per facta concludentia" mi apparirebbe davvero un'ipotesi alquanto azzardata, ciò anche per il fatto che, in ogni caso, Umberto II, nei confronti della sostanza delle regole istitutive della sua Casa, si trovava a versare nella stessa situazione nella quale si trova anche il Papa, relativamente alle regole istitutive della sostanza della Chiesa cattolica; ciò vale a dire in quella di essere sottoposto alla regola vincolante del "nihil valide innovi potest". Del resto, la volontà di Umberto (il quale posso testimoniare, anche per personale - quantunque non intima -conoscenza, è sempre stato persona molto attenta, anche ai minimi particolari) era di non voler in nulla mutare le regole della sua Casa e questo traspare chiaramente anche dal tenore di molti dei suoi atti ufficiali (un solo esempio fra i molti: allorquando decise di conferire un titolo al nipote Emanuele Filiberto - titolo che, in ogni caso, nonostante il particolare che indicherò qui di seguito, non può considerarsi araldicamente idoneo a riammetterlo nella successione dinastica - oltre a decorarlo di una distinzione estranea a quelle comunementre utilizzate per i titolari alla pretensione al trono, decise di conferirgli altresì il trattamento di "Altezza Reale", con ciò chiaramente sottolinenando come tale trattamento non gli fosse stato trasmesso dal padre Vittorio Emanuele, come sarebbe dovuto automaticamente avvenire, ai sensi del R.D. n. 608 del 1890, qualora lo stesso Vittorio Emanuele fosse stato ancora da considerarsi un membro della Real Casa invece di un soggetto ormai escluso dalla stessa).
RispondiEliminaPer concludere, in linea di principio, nulla da eccepire circa il fatto che Vittorio Emanuele intenda proclamare una propria pretensione al trono d'Italia, ma deve essere chiaro il fatto che si tratta di una "nuova pretensione" che nulla può avere a che vedere con un fenomeno di carattere "legittimista", assolutamente esorbitando, sotto il profilo legale, dai cessati istituti propri al Regno d'Italia ed alle regole relative alla disciplina della sua linea dinastica.
la redazione ha cancellato il commento, come altri. ecco perchè la mia frase sembra sensa senso.
RispondiEliminaDante era del partito guelfo bianco come un convinto fascista che entra a far parte del PDL. Le sue idee non erano guelfe per niente, come sa chi ha letto il De Monarchia: era ideologicamente più che ghibellino (poi siccome il partito ghibellino nella Firenze dell'epoca era fuorilegge, Dante prese la tesera dei guelfi bianchi)
RispondiEliminale leggi Rattazzi e Siccardi furono condannate dal Papa. Ubi Petrus ibi Ecclesia solo quando fa comodo? se furono condannate in se stesse e per i loro principi, non capisco una discussione tra cattolici sull'argomento
RispondiEliminatra cattolici si può discutere di storia, ma ci sono alcune condanne magisteriali di atti di Casa Savoia, come le leggi Siccardi e Rattazzi, o l'invasione degli Stati Pontifici, e non solo, che devono essere un punto di riferimento per tutti: sia per rispetto del giudizio della Chiesa su questi avvenimenti, giudizio magisteriale in quanto valutazione del valore morale di un'azione, e in quanto fondato su precise ragioni dottrinali. I documenti di Pio IX sugli argomenti citati richiedono l'assenso interno di ogni fedele anche ora, non essendo storici ma morali e dottrinali (v. tanto per fare un esempio la lettera Multiplices inter del 10 giugno 1851, piena di dottrina che ogni cattolico deve credere e scritta per condannare alcune leggi savoiarde lodate da alcuni commentatori
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