Post in evidenza

Orrori architettonici… e dove trovarli #220 ad Olbia (SS)

Chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio da Laconi dell’arch. Francesca Leto (anno 2022). Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli i...

sabato 19 marzo 2011

La Tradizione nel mondo: la Corsica




Alla Redazione del sito messainlatino.

Vi scrivo questa mail per darvi in poche parole informazione sulla situazione in Corsica, Diocesi d'Ajaccio, del quale il vescovo è Mons. Jean-Luc Brunin, poco amico degli tradizionalisti.

La Diocesi è sempre in molte parrocchie legata a forme varie delle tradizioni cattoliche e anche della Tradizione, e alcune preti anziani hanno mantenuto, con l'aiuto di molte confraternite, molte espressioni della fede degli anziani, nei canti di chiesa, nelle processioni...ecc.

In Ajaccio la formazione di un gruppo stabile è stata facile ed ha permesso un'applicazione, ma limitata dal vescovo, del Motu Proprio, solo una domenica al mese da soltanto un anno e mezzo, nella bellissima chiesa di Sant'Erasmo (chiesa della confraternita eponima) [foto in alto], vicino al Duomo, che riunisce ogni volte un gran concorso di popolo e assai giovani. Ed è pure un giovane sacerdote diocesano che è incaricato di questa cerimonia, Don Alain Tomei, ben disposto e premuroso di fare benissimo, e di applicare tutta la liturgia tridentina e le sue rubriche.

Molte domande  per avere ora la messa antica ogni domenica sono state presentati al signor curato don Jean-Toussaint Micaletti, arciprete della Cattedrale, al Vicario Generale di Corsica Don Ange Valery, e all'Ordinario da molti mesi. C'e sempre un problema sollievato, per il luogo della cerimonia, per via dell'origine extra parrocchiale del gruppo stabile,  per le scelta del celebrante (pur essendo Don Tomei disponibile e volontario), cosicché non c'è mai risposta positiva alle domande del detto gruppo. Per ora, ci contentiamo di una Santa Messa al mese, in una terra così cristiana come è ancor oggi la Corsica !!!

Nella Diocesi c'è anche una cappella della Fraternità San Pio X, Sant'Antone della Parata, in Ajaccio, e il sacerdote è Don Alain Mercury , nativo della regione di Vico, paese che ha dato alla Chiesa tanti preti e vescovi (Mons. Casanelli d'Istria, Mons. Arrighi...ecc.). Don Mercury serve una comunità molto fedele, credente e attiva, in Ajaccio e pure in Bastia (ci sono seminaristi di Corsica ad Econe) ma ci sono sempre tensioni coll'Ordinario.

La FSSP è anche lei presente occasionalmente in alcuni paesi durante l'estate.

Oggi è la festa patronale di Ajaccio, la "Madunuccia" ossia Madonna della Misericordia, ed è il nuncio in Francia  Mons. Luiggi Ventura che preside le cerimonie: ecco alcune fotografie, ma dell'anno scorso.

Vi ringrazio per il vostro magnifico blog e vi saluto in Gesù e Maria, Madre di Misericordia e Regina di Corsica dal 1735.









E non può mancare una menzione all'antico inno corso, dedicato alla Madonna Regina di Corsica: Dio vi salvi, Regina.

12 commenti:

  1. Coraggio fratelli Corsi, perseverate nelle vostre giuste e sacrosante richieste nel richiedere di poter avere la S.Messa VO di piu' e piu' spesso. Pregate la vostra e nostra Santa Regina ,la 'Madunnuccia', e  abbiate fede che alla fine Cristo vincera' in Corsica e in tutto il mondo. Uniti nella Fede e nella preghiera vi abbraccio.

    RispondiElimina
  2. ... che piacere mi fa leggere questo articolo! E' proprio nella costa occidentale della Corsica (per noi son solo 2 ore di nave veloce: tanto che raggiungevo la famiglia nei fine settimana estivi) che mi venne la "pulce nell'orecchio" circa il problema liturgico.
    Una domenica dalle parti di Aleria andai alla Messa (in francese), ma il sacerdote recitava alcune parti dell'ordinario in latino. Mi resi conto (vent'anni fa, forse) che per esser tutti parte dell'unico Popolo di Dio dovevamo rivolgerci a Lui nella stessa lingua: lingua di tutti e lingua di nessuno.
    Cordiali saluti agli amici della Corsica che hanno meravigliose tradizioni e bellissima musica polifonica popolare!

    RispondiElimina
  3. Apologo/parabola istruttivo19 marzo 2011 alle ore 10:06

    Le bandiere còrse con la Capra e quelle fiumane con lo Stambecco, garrivano al vento nel corteo del Pellegri della Tradizione del 1998.
    Che gioia al cuore, vedere gli stendardi delle Piccole Patrie.

    RispondiElimina
  4. Sempre e ancora in Francia.
    O quando in Francia è l`équipe pastorale che decide se è cosa buona giusta che venga "concesso" ai cattolici che lo richiedono di celebrare il Rito Antico come da SP.
    O quando il vicario episcopale rifiuta la domanda dei cattolici dicendo che l`équipe, i responsabili e i cristiani chiamati "relai" hanno stimato che  era inopportuno stabilire una Messa nella forma straordinaria perchè una tale proposta  andava contro la comunione ecclesiale( !!) e gli sforzi consentiti ......"per una missione che deve prendere in conto i richiami del nostro mondo nello spirito del Concilio Vaticano II (!!) !
    Aggiungendo " Non possiamo permetterci di prendere un qualsiasi rischio di divisione in seno alla comunità allorquando il Santo Padre e i nostri vescovi invitano ad operare per la comunione  e che questa comunione riposa innanzitutto su ciò che la comunità cristiana vive durante tutto l`anno"
    O come strumentalizzare il Papa e riferirsi a lui mentre gli disobbediscono apertamente ....vergognoso.
    Ecclesia Dei se ci sei batti un colpo!
    Sembra purtroppo che in Francia diventi sempre più evidente un irrigidimento nei  confronti dei cattolici tradizionalisti, anche da parte di coloro che prima sembravano non troppo mal disposti.
    L`ostracismo è evidente e spinge a domandarsi se non è in atto una politica deliberata per mettere un  termine alla riconciliazione e alla pace liturgica voluta da Benedetto XVI.

    http://www.summorum-pontificum.fr/documents/un-cas-de-non-application-du-motu-proprio

    RispondiElimina
  5. E' impressionante la somiglianza dell'inno corso con quello sardo....!!

    http://www.youtube.com/watch?v=pjMXa6DLTC8&feature=related

    RispondiElimina
  6. Grazie a Dio c'e' la San Pio x.

    RispondiElimina
  7. La Corsica e la Sardegna sono due isole gemelle con una morfologia e una storia comune profondamente cristiana.
    Abbiamo in comune anche il senso della Nazione intesa come Patria territoriale,quello che in Austria chiamano heimat.
    Ieri come oggi saranno le piccole patrie a salvare il cristianesimo in Europa.
    Viva la Corsica,Viva la Sardegna!
    Viva Gesù,Maria e Giuseppe!

    RispondiElimina
  8. Ancor più impressionante la somiglianaza con moltissimi canti tradizionali della Settimana Santa in Sicilia. Tipo quelli che vengono cantati a Licodia Eubea (CT) o Montedoro (CL), e in numerose altre città. L'origine è per tutti questi canti latina e bizantina insieme: la lingua è il latino ma i modi sono bizantini.
    Oggi si parla tanto di Italia unita. Non capisco come abbiamo fatto a dimenticare che la Corsica per secoli e secoli è stata indissolubilmente legata culturalmente all'Italia.

    RispondiElimina
  9. Certo non aiuta a ricordarlo il cosiddetto "tradizionalismo" di marca francese, che naturalmente fa tanto il controrivoluzionario ma non si spinge certo a mettere in discussione i confini della Francia odierna. Una lezione interessante per i sedicenti "tradizionalisti cattolici" di casa nostra, sempre pronti a parlare male della storia del loro Paese e a magnificare quella (da loro favoleggiata) dei Paesi vicini ingenuamente reputati "cattolicissimi".

    RispondiElimina
  10. Apologo/parabola istruttivo20 marzo 2011 alle ore 00:48

    Il Pellegrinaggio del 1998, di cui parlo più sopra, era il Bevagna-Assisi.

    RispondiElimina
  11. Iginio mi ha in parte precedeuto e lo ringrazio. Forse non c'entra molto con lo spirito del blog, ma essendo interessato ai moviment autonomisti, mi piacerebbe che l'autore dell'articolo potesse informarci su quale rapporto intercorre fra il variegato mondo dell'autonomismo corso e la Tradizione cattolica.

    RispondiElimina
  12. <span>Si, per rispondere à Alex ch, per mè ci sono numerosi rapporti tra la Tradizione cattolica e il variegato mondo del'autonomismo corso al livello de la gente che compogono questi movimenti, piu forse che nel'contenuto stesso de questi movimenti. Ma la mia pratica de la vostra lingua non mi permette di fare nella nuanza: in poche parole  tutti questi movimenti, fuore d'uno o dui marcati a sinistra, fanno di la Tradizione un fondamentale e anche un ideale...e </span><span>la Tradizione in Corsica è necessariemente cattolica .</span><span>Cosi, la resurgenza delle confraternite religiosi, piu di sessanta in Corsica, si accompagna d'una ricerca d'identità che affascina la gioventù, in particolare a traverso la riscoperta del canto polifonico (a 99 % in latino per il canto sacro), le processioni, l'abito delli confratelli...e tutti sti giovani  legati ai pratichi degli antenati </span><span>sono per la piu grande parte anche</span><span> legati a movimenti autonomisti. Di piu, al contrario della Francia continentale, nessuno non teme di proclamarsi cattolico apertamente, e anche piu nella gioventu , pure non praticante ! Gli piu reticente sono gli preti, tutti formati in seminarii francesi fuor di qualche vecchi sacerdoti, e di qualche preti chi hanno frequentato i seminarii romani. E sono i preti chi hanno quasi fatto smarrire le tradizioni che ora rimettiamo all'onore...Ma con l'aiuto di Dio, le cose cambiano.
    </span>

    RispondiElimina