Vi proponiamo questa bella intervista pubblicata da Zenit a firma di Plantec, a Mons. Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon, organizzatore e curatore del Convegno internazionale sull’adorazione eucaristica previsto a Roma dal 20 al 24 giugno 2011, con la partecipazione di altri Vescovi e 6 Cardinali.
Mirabili molti concetti fondamentali attorno all'Adorazione Eucaristica sottolineati dal Vescovo, e l'uso di alcune espressioni che da tempo non si sentivano più pronunciare in ambiti ecclesiastici "ordinari".
Da apprezzare e rilevare il fatto che durante il Convegno sia stata decsisa la celebrazione quotidiana delle Ss. Messe sia nella forma ordinaria sia nella forma straordinaria del Rito Romano!
Roberto
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Intervista a monsignor Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon (Francia)di Gisèle Plantec su Zenit, 07.03.2011
In questa intervista rilasciata a ZENIT, monsignor Rey spiega l’importanza dell’adorazione eucaristia per la Chiesa di oggi e dei frutti che si attendono per la Chiesa da questo incontro senza precedenti nella Città eterna.
.La Chiesa si sta mobilitando intensamente per preparare questo Convegno internazionale sull’adorazione eucaristica. Qual è la sua importanza e quali sono le aspettative per questo convegno?Monsignor Rey: Questo convegno si inquadra perfettamente nell'opera portata avanti da Papa Benedetto XVI che, sulle orme di Giovanni Paolo II, intende promuovere una nuova presa di coscienza sull’urgenza missionaria con cui si confronta, oggi più che mai, la Chiesa. Il tema del convegno “Dall’adorazione all’evangelizzazione” sottolinea che questo nuovo impulso missionario si deve radicare nella vita ecclesiale ed eucaristica. La prima condizione dell’evangelizzazione è l’adorazione. Purtroppo alcune proposte missionarie di oggi si presentano più come marketing o promozione commerciale che come testimonianza di fede. Il rischio è quello di una distorsione del metodo di evangelizzazione.
È la prima volta che a Roma si svolge un incontro su questo tema. E la partecipazione di numerosi Cardinali, Vescovi e testimoni che operano nel campo come evangelizzatori e adoratori, evidenzia l’interesse suscitato dall’argomento. Questo congresso vuole dare un’anima e una spiritualità a questa nuova evangelizzazione così necessaria per il rinnovamento della Chiesa e per l’irradiazione del messaggio evangelico.
.Perché è importante l’adorazione? Chi è chiamato, secondo lei, all’adorazione?Monsignor Rey: L’adorazione eucaristica costituisce un prolungamento della celebrazione eucaristica. Il credente accoglie l’offerta di Cristo che si dà al Padre per la salvezza di tutti. Adorare il Santissimo Sacramento significa entrare in contemplazione di Gesù Eucaristia. Significa accettare, al contempo, come dirà l’apostolo Paolo, di offrire la nostra stessa vita in sacrificio per partecipare alla salvezza di Cristo.
L’adorazione è un gesto di riconoscimento, nel contemplare fino a che punto Cristo ci ama, facendosi alimento, ed è anche un gesto personale in cui anche noi possiamo entrare, in Lui e per Lui, in questa opera di salvezza.
Ogni cristiano è chiamato, in virtù della sua consacrazione battesimale, a diventare adoratore in spirito e verità. Ricordo la frase della filosofa Simone Weil che usava dire dopo la sua conversione: “Finalmente ho scoperto qualcuno davanti a cui mettermi in ginocchio”. [...]
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In questa intervista rilasciata a ZENIT, monsignor Rey spiega l’importanza dell’adorazione eucaristia per la Chiesa di oggi e dei frutti che si attendono per la Chiesa da questo incontro senza precedenti nella Città eterna.
.La Chiesa si sta mobilitando intensamente per preparare questo Convegno internazionale sull’adorazione eucaristica. Qual è la sua importanza e quali sono le aspettative per questo convegno?Monsignor Rey: Questo convegno si inquadra perfettamente nell'opera portata avanti da Papa Benedetto XVI che, sulle orme di Giovanni Paolo II, intende promuovere una nuova presa di coscienza sull’urgenza missionaria con cui si confronta, oggi più che mai, la Chiesa. Il tema del convegno “Dall’adorazione all’evangelizzazione” sottolinea che questo nuovo impulso missionario si deve radicare nella vita ecclesiale ed eucaristica. La prima condizione dell’evangelizzazione è l’adorazione. Purtroppo alcune proposte missionarie di oggi si presentano più come marketing o promozione commerciale che come testimonianza di fede. Il rischio è quello di una distorsione del metodo di evangelizzazione.
È la prima volta che a Roma si svolge un incontro su questo tema. E la partecipazione di numerosi Cardinali, Vescovi e testimoni che operano nel campo come evangelizzatori e adoratori, evidenzia l’interesse suscitato dall’argomento. Questo congresso vuole dare un’anima e una spiritualità a questa nuova evangelizzazione così necessaria per il rinnovamento della Chiesa e per l’irradiazione del messaggio evangelico.
.Perché è importante l’adorazione? Chi è chiamato, secondo lei, all’adorazione?Monsignor Rey: L’adorazione eucaristica costituisce un prolungamento della celebrazione eucaristica. Il credente accoglie l’offerta di Cristo che si dà al Padre per la salvezza di tutti. Adorare il Santissimo Sacramento significa entrare in contemplazione di Gesù Eucaristia. Significa accettare, al contempo, come dirà l’apostolo Paolo, di offrire la nostra stessa vita in sacrificio per partecipare alla salvezza di Cristo.
L’adorazione è un gesto di riconoscimento, nel contemplare fino a che punto Cristo ci ama, facendosi alimento, ed è anche un gesto personale in cui anche noi possiamo entrare, in Lui e per Lui, in questa opera di salvezza.
Ogni cristiano è chiamato, in virtù della sua consacrazione battesimale, a diventare adoratore in spirito e verità. Ricordo la frase della filosofa Simone Weil che usava dire dopo la sua conversione: “Finalmente ho scoperto qualcuno davanti a cui mettermi in ginocchio”. [...]
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Il convegno è organizzato dai Missionari della Santissima Eucaristia, una nuova comunità che lei ha fondato nella sua diocesi nel 2007. Qual è la missione di questa comunità nella Chiesa di oggi?Monsignor Rey: Questa associazione di chierici di diritto diocesano è chiamata, sotto la mia vigilanza, a sviluppare nella Chiesa l’adorazione eucaristica nel cuore della vita parrocchiale. Questa associazione organizza missioni eucaristiche in collaborazione con le diocesi e i sacerdoti che ricorrono ai suoi servizi non solo per sviluppare un’autentica devozione eucaristica, ma anche per far entrare le comunità cristiane in uno spirito missionario, in un nuovo impulso pastorale.
I parrocchiani sono chiamati ad avvicendarsi, giorno e notte, nell’adorazione del Santissimo Sacramento esposto. Per questo occorre fornire loro una catechesi eucaristica.
I Missionari del Santissimo Sacramento sono presenti negli Stati Uniti e in Italia, anche se la loro sede centrale si trova a Sanary (Var, Francia). Vanno di parrocchia in parrocchia, diffondendo e promuovendo l’insegnamento del Magistero e di autori spirituali, sul valore dell’adorazione eucaristica.
A chi si rivolge questo convegno? Cosa vuole proporre in concreto?Monsignor Rey: Il convegno è rivolto a tutti coloro che nella Chiesa sono già sensibili all’importanza dell’adorazione eucaristica, ma più in generale a tutti i pastori, consacrati e laici che desiderino approfondire il senso dell’Eucaristia, nella sua dimensione liturgica, di sacrificio, sociale, e nel legame tra adorazione e celebrazione. Le giornate saranno costellate dalle celebrazioni eucaristiche, in forma ordinaria e straordinaria, nonché dalle altre funzioni liturgiche. Vi saranno momenti di adorazione del Santissimo Sacramento. [...]
I parrocchiani sono chiamati ad avvicendarsi, giorno e notte, nell’adorazione del Santissimo Sacramento esposto. Per questo occorre fornire loro una catechesi eucaristica.
I Missionari del Santissimo Sacramento sono presenti negli Stati Uniti e in Italia, anche se la loro sede centrale si trova a Sanary (Var, Francia). Vanno di parrocchia in parrocchia, diffondendo e promuovendo l’insegnamento del Magistero e di autori spirituali, sul valore dell’adorazione eucaristica.
A chi si rivolge questo convegno? Cosa vuole proporre in concreto?Monsignor Rey: Il convegno è rivolto a tutti coloro che nella Chiesa sono già sensibili all’importanza dell’adorazione eucaristica, ma più in generale a tutti i pastori, consacrati e laici che desiderino approfondire il senso dell’Eucaristia, nella sua dimensione liturgica, di sacrificio, sociale, e nel legame tra adorazione e celebrazione. Le giornate saranno costellate dalle celebrazioni eucaristiche, in forma ordinaria e straordinaria, nonché dalle altre funzioni liturgiche. Vi saranno momenti di adorazione del Santissimo Sacramento. [...]
Il convegno si concluderà con la processione eucaristica della solennità del Corpus Domini, presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI.
.L’adorazione eucaristica ha avuto un ruolo nella sua vocazione personale o nel suo ministero di sacerdote e Vescovo?Monsignor Rey: Ho scoperto con maggiore intensità l’adorazione eucaristica quando ero rettore del santuario di Paray le Monial. Essendo membro della Comunità Emmanuel e stando accanto al suo fondatore, Pierre Goursat, che era un fervente adoratore del Santissimo Sacramento, ho sperimentato fino a che punto questa preghiera dava forza alla mia vita spirituale e sacerdotale. Ogni fecondità cristiana è sacrificale. Trova la sua origine nel gesto che Cristo compie nella sua Pasqua e che l’Eucaristia attualizza in ogni celebrazione.
Nell’adorazione eucaristica fissiamo il nostro sguardo su questo gesto infinito di amore, che la Chiesa non manca di riprendere in ogni messa. Ho potuto constatare i molti frutti spirituali e missionari dell’adorazione eucaristica nel contesto delle diverse responsabilità ministeriali che ho assunto. [...]
.L’adorazione eucaristica ha avuto un ruolo nella sua vocazione personale o nel suo ministero di sacerdote e Vescovo?Monsignor Rey: Ho scoperto con maggiore intensità l’adorazione eucaristica quando ero rettore del santuario di Paray le Monial. Essendo membro della Comunità Emmanuel e stando accanto al suo fondatore, Pierre Goursat, che era un fervente adoratore del Santissimo Sacramento, ho sperimentato fino a che punto questa preghiera dava forza alla mia vita spirituale e sacerdotale. Ogni fecondità cristiana è sacrificale. Trova la sua origine nel gesto che Cristo compie nella sua Pasqua e che l’Eucaristia attualizza in ogni celebrazione.
Nell’adorazione eucaristica fissiamo il nostro sguardo su questo gesto infinito di amore, che la Chiesa non manca di riprendere in ogni messa. Ho potuto constatare i molti frutti spirituali e missionari dell’adorazione eucaristica nel contesto delle diverse responsabilità ministeriali che ho assunto. [...]
Dalla Francia .... BUONE NOTIZIE...... finalemente.......
RispondiEliminaDalla Francia...... BUONE NOTIZIE....... finalmente
RispondiElimina<span>Ma se eravate voi che parlavate male di Mons. Rey qualche giorno fa, dicendo che è a double face. Decidetevi.</span>
RispondiEliminaSe è stata usata l`espressione "double face" è perchè mons. Rey, come due altri vescovi considerati vicini ai tradizionalisti, Cattenoz e Alliet, è un grande supporter del cammino neocatecumenale, che fa parte dei vescovi che vanno regolarmente in stage in Galilea, invitati dal maestro ès-nuova evangelizzazione, Kiko Arguello, che dunque durante il soggiorno, celebrano la santa Messa con la prassi neocat, senza nessuna modifica, senza nulla togliere o aggiungere, e chi conosce quel "rito" neocat sa quanto sia distante da ciò che a parole i detti vescovi sostengono e difendono, idem per l`adorazione eucaristica.
RispondiEliminaAllora sì, ci sono le parole e ci sono i fatti e se l`incoerenza è palese , lo si dice.
<span>Se è stata usata l`espressione "double face" è perchè mons. Rey, come due altri vescovi considerati vicini ai tradizionalisti, Cattenoz e Alliet, è un grande supporter del cammino neocatecumenale, è perchè fa parte dei vescovi che vanno regolarmente in stage in Galilea, invitati dal maestro ès-nuova evangelizzazione, Kiko Arguello, e che dunque, durante il soggiorno, non solo integrano suggestionati e affascinati l`insegnamento del maestro ( diverse loro interviste lo mostrano) ma celebrano anche la Messa con la prassi neocat, senza nessuna modifica, senza nulla togliere o aggiungere, e chi conosce quel "rito" neocat sa quanto sia distante da ciò che a parole i detti vescovi sostengono e difendono, idem per l`adorazione eucaristica.
RispondiEliminaAllora sì, ci sono le parole e ci sono i fatti e se l`incoerenza è palese , lo si dice.</span>
<span></span><span><span>Se è stata usata l`espressione "double face" è perchè mons. Rey, come due altri vescovi considerati vicini ai tradizionalisti, Cattenoz e Alliet, per parlare solo dei Francesi, è un grande supporter del cammino neocatecumenale, è perchè fa parte dei vescovi che vanno regolarmente in stage in Galilea (più di 250 a fine gennaio 2011) invitati dal maestro ès-nuova evangelizzazione, Kiko Arguello, e che dunque, durante il soggiorno, non solo integrano suggestionati e affascinati l`insegnamento del maestro ( diverse loro interviste lo mostrano) ma celebrano anche la Messa con la prassi neocat, senza nessuna modifica, senza nulla togliere o aggiungere, e chi conosce quel "rito" neocat sa quanto sia distante da ciò che a parole i detti vescovi sostengono e difendono, idem per l`adorazione eucaristica.
RispondiEliminaAllora sì, ci sono le parole e ci sono i fatti e se l`incoerenza è palese , lo si dice.</span></span>
<span>Bravissimo Mons REY. Così bisogna essere: questa è la continuità: apprezzare l'antico e aprirsi a quel nuovo che lo Spirito Santo ispira.</span>
RispondiEliminaSegnalo, nella scia del recupero delle tradizioni, che ieri, durante la Celebrazione delle Ceneri nella Basilica di Santa Sabina, alla presenza del Papa, è stato nuovamente eseguito il celebre Miserere di Allegri, dopo ben 141 anni di oblio.
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Miserere_%28Allegri%29
http://www.youtube.com/v/eh31j6L95Ok" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
Non ho detto che non favorisce anche i Tradizionalisti, ho detto che un vescovo che a parole, e non è il solo, difende la sacralità e la dignità della Liturgia, in continuità con la Tradizione della Chiesa, e poi va a celebrare con i neocatecumenali, lo ripeto senza esigere la benchè minima modifica, nel senso voluto dal Papa, del "rito" creato dall`iniziatore, è incoerente.
RispondiEliminaInsomma, vescovo che va dai neocat e celebra come loro, va dai focolarini e si adegua, va dai carismatici idem, mi sconcerta, il che non vuol dire che non sia sincero e vero quando parla dell`Adorazione Eucaristica.
Ma siccome oggi i vescovi vanno in Galilea per essere ammaestrati sulla "nuova evangelizzazione" come se fosse un prodotto di cui il cnc ha il brevetto e il monoplio, quando leggo : "<span>Questo congresso vuole dare un’anima e una spiritualità a questa nuova evangelizzazione così necessaria per il rinnovamento della Chiesa e per l’irradiazione del messaggio evangelico.", </span>
e ricordandomi le parole che Rey ha pronunciato appunto in Galilea davanti alla Domus Galilea, ho qualche ragione di interrogarmi.
<span>Non ho detto che non favorisce anche i Tradizionalisti, ho detto che un vescovo che a parole, e non è il solo, difende la sacralità e la dignità della Liturgia, in continuità con la Tradizione della Chiesa, e poi va a celebrare con i neocatecumenali, lo ripeto senza esigere la benchè minima modifica, nel senso voluto dal Papa, del "rito" creato dall`iniziatore, è incoerente.
RispondiEliminaInsomma, un vescovo che va dai neocat e celebra come loro, va dai focolarini e si adegua, va dai carismatici idem, mi sconcerta, il che non vuol dire che non sia sincero e vero quando parla dell`Adorazione Eucaristica.
Ma siccome oggi i vescovi vanno in Galilea per essere ammaestrati sulla "nuova evangelizzazione" come se fosse un prodotto di cui il cnc ha il brevetto e il monoplio, quando leggo : "<span>Questo congresso vuole dare un’anima e una spiritualità a questa nuova evangelizzazione così necessaria per il rinnovamento della Chiesa e per l’irradiazione del messaggio evangelico.", </span>
e ricordandomi le parole che mons.Rey ha pronunciato appunto in Galilea, ho qualche ragione di interrogarmi.
</span>
Cari amici Neocatecumenali, è iniziata la Quaresima e domani nella Messa tradizionale al vangelo Gesù ci dice di amare anche i "nemici", amare non tollerare o sopportare che già è difficile umanamente. Voi non siete miei nemici perchè personalmente non mi avete fatto del male, penso che su alcuni punti della dottrina e della liturgia siete in errore...... comunque vi voglio bene lo stesso nel Signore, prego sinceramente perchè si compia anche su di Voi il disegno del Signore......
RispondiEliminaNon sono il governatore generale della Chiesa per dire ai Vescovi quello che devono o non devono fare...... voglio essere un umile sacerdote che ama il Signore e le anime e che ama la Tradizione. Che lo Spirito Santo ci illumini
Ecco il video dei vescovi in stage da Kiko Arguello e le parole di Mons. Rey:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=sNdjDqSJvbw
<span>Preciso ancora una volta (spero sia l'ultima): non ho niente a che fare con il CN.
RispondiElimina</span>
Mgr Rey è un grande vescovo che non ha esitato a prendere rischi oggettivi di fronte ad una Conferenza Episcopale Francese impregnata di gallicanesimo e di mentalità post-sessantottina.
RispondiEliminaLa sua diocesi è un esempio di vera cattolicità e mostra come le diocesi siano sempre vive quando i loro Pastori vivono la santa Obbedienza con creatività e vera e profonda fede: le future istruzioni sulla SP vedranno questo tipo di vescovi confermati nelle loro iniziative.
Mgr Aillet, vescovo di Bayonnne, della Communauté Saint Martin all'origine, ma avendo passato molti anni vicino a mgr Rey è un altro esempio molto pregnante dell'evoluzione, sempre troppo lenta, del (povero) corpo episcopale francese.
Rimettere l'Adorazione al centro della vita spirituale è il miglior modo per far sperimentare ai fedeli il carattere sacro della Santa Eucarestia e questo porterà, nei tempi del Signore, a migliori celebrazioni eucaristiche e ad un rinnovo della riforma liturgica nel senso preconizzato dal Santo Padre. I.P.
Leggendo Luisa ne concludo che Mgr Rey non è più papista del Papa ma solo quanti il Papa: è quel che si chiede ad un Vescovo, cioè essere in unione con il Pontefice. Perdipiù, essendo il CNC una realtà riconosciuta dalla Chiesa Universale, sembra normalissimo che un vero Vescovo che è in carica di tutte le pecorelle nel suo ovile che le frequenti e che le motivi.
RispondiEliminaUtlizzare queste etichette come "double face" è estremamente dispreggiativo, mostra ancora una volta lo sprezzo di certi tradiprotestanti verso le realtà della Santa Chiesa ed il loro continuo giudicare altrui senza averne i munera.
Altro che "double face": questa è coerenza da vero Pastore che agisce con franchezza ed indipendenza nell'obbedienza. i.P.
Ospite delle 11:11 Non capisco la sua domanda. Non penso che quel che ci mostra in questa video abbia luogo durante una messa in latino, gregoriana o paolina.
RispondiEliminaQuanto alle espressioni di fede si rilegga S.Paolo: quando ero bambino ragionavo da bambino, da adulto da adulto. Si legga anche la Notte Oscura di San Giovanni: notte dei sensi, notte dell'intelligenza, notte della fede tutte tappe alle quali siamo tutti chiamati ma che solo pochi compiranno pienamente nella loro vita.
Penso che la Chiesa, che prima di tutto è Mater, offre ai suoi figlioli quel che possono ingurgitare: non tutti siamo chiamati alla sublime vita dell'eremo certosino, o a quella del silenzio cenobitico trappistino, o alla spiritualità carmelitana, o allo studio domenicano, alla messa gregoriana, a quella paolina ( ben detta). Alcuni hanno bisogno di espressioni corporali molto estroverse, altri meno o differentemente: alcuni rimarranno misteriosamente sempre allo stesso punto, altri saranno chiamati ad una relazione sempre più profonda secondo modi specifici allo Spirito Santo, ancora altri, per colpa loro scenderanno invece di salire. Tante sono le dimore nella Casa del Padre.
Da quel che ne capisco (non li ho mai frequentato) , il CNC è un "cammino" proposto a gente che all'origine è molto lontana nella fede, che vive secondo i canoni socio-culturali attuali: allora se per loro esprimere la loro adorazione passa per queste danze un po' ridicole, che male c'è <span>se</span> la Chiesa lo ha ammesso ed inquadrato? Non c'è obbligo di frequentarli e, per giunta, non si indirizzano a noi che abbiamo una fede mai persa, per grazia di Dio. Perchè essere gelosi di altri che si rifanno al nome del Cristo? Gesù rispose a tale domanda quando i Suoi discepoli si posero il problema.
La Chiesa non veicola ideologia o cultura in primis, ma la Vita stessa. I.P.
le perplessità sorgono quando si promuove l'Adorazione (ce ne fossero!), ma vien fatto da chi promuove anche un movimento che ha sempre l'irriso l'Adorazione e anche oggi la fa a modo suo (c'è l'OBBLIGO di non inginocchiarsi neppure alla Consacrazione). Cito dalle Catechesi che, se anche risultano 'formalmente' emendate, vengono tuttavia applicate secondo una tradizione oriale immutata da 40 anni: <span>"Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti. Io dico sempre ai sacramentini che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l’Eucaristia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che è la Pasqua. Non è assoluto. Gesù Cristo è presente in funzione del mistero Pasquale." .</span>
RispondiEliminaInoltre, le immagini sono più eloquenti di mille parole. Quelle che inserisco riguardano il fenomeno dell'"inquinamento degli ordini religiosi". Nel caso esposto vediamo come è mutato negli anni (non solo ovviamente nella grafica, ma anche nel significato che veicola) il simbolo dei Sacramentini, il primo Ordine che ha ospinato i neocat a Roma nella Parrocchia dei Martiri Canadesi.
Il magnifico ostensorio sulla porta della Chiesa di S. Claudio a Roma, tradizionalmente nota per l'Adorazione perpetua ora non c'è più ed è stato sostituito da una 'pagnotta' simile a quella del logo della seconda immagine. All'interno inoltre il Signore è stato rimosso dal suo magnifico Trono
Capite perché si parla di INCOERENZA?
<span>le perplessità sorgono quando si promuove l'Adorazione (ce ne fossero!), ma vien fatto da chi promuove anche un movimento che ha sempre l'irriso l'Adorazione e anche oggi la fa a modo suo (c'è l'OBBLIGO di non inginocchiarsi neppure alla Consacrazione). Cito dalle Catechesi che, se anche risultano 'formalmente' emendate, vengono tuttavia applicate secondo una tradizione orale immutata da 40 anni: <span>"Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti. Io dico sempre ai sacramentini che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l’Eucaristia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che è la Pasqua. Non è assoluto. Gesù Cristo è presente in funzione del mistero Pasquale."</span>
RispondiEliminaInoltre, le immagini sono più eloquenti di mille parole. Quelle che inserisco riguardano il fenomeno dell'"inquinamento degli ordini religiosi". Nel caso esposto vediamo come è mutato negli anni (non solo ovviamente nella grafica, ma anche nel significato che veicola) il simbolo dei Sacramentini, il primo Ordine che ha ospitato i neocat a Roma nella Parrocchia dei Martiri Canadesi.
Il magnifico ostensorio sulla porta della Chiesa di S. Claudio a Roma, tradizionalmente nota per l'Adorazione perpetua ora non c'è più ed è stato sostituito da una 'pagnotta' simile a quella del logo della seconda immagine. All'interno inoltre il Signore è stato rimosso dal suo magnifico Trono
Capite perché si parla di INCOERENZA?</span>
che zuppa!...
RispondiEliminaCara mic: allo stesso modo non mi piacciono frasi citate ed interpretate fuori contesto, cosi anche mi diffido sommamente di fotografie o video fuori contesto.
RispondiEliminaSI può far dire ad un'immagine quel che si vuole e anche farla mentire cambiandone il contesto e senza trafficarla: lei può trovare illustri esempi anche in rete e non solo su soggetti religiosi. I.P.
caro Simon. Fuori contesto de che?
RispondiEliminaMi pare che le immagini parlino da sole e dimostrino l'incoerenza denunciata: il punto focale del discorso è questo!
<span>caro Simon. Fuori contesto de che?
RispondiEliminaMi pare che le immagini parlino da sole e dimostrino l'incoerenza denunciata: il punto focale del discorso è questo!</span>
Dovrebbe anche aver letto quel che ho detto, nell'accompagnare l'inseirmento delle immagini
Beh, monsignor Alliet, l`evoluzione l`ha vissuta a modo suo, passando dalla Communauté de Saint Martin al Cammino neocatecumenale dove ha passato tre anni prima di essere nominato vescovo!
RispondiElimina<span>"Non penso che quel che ci mostra in questa video abbia luogo durante una messa in latino, gregoriana o paolina" </span>
RispondiEliminaSì mio buon Simon, i neocatecumenali, dicono che il "rito" creato dal loro iniziatore per le sue comunità è il NO, che poi comporti simboli e segni non cattolici, come quella danza ebrea attorno alla loro mensa-tavola, come il candelabro ebreo sulla mensa-tavola, non permessi, sembra non preoccupare nessuno, che ancora oggi non applichino le decisioni del Papa che indicano chiaramente quali sono le sole concessioni ammesse, sembra lasciare indifferenti i pastori che, incuranti di ciò celebrano con loro senza esigere NESSUNA modifica.
Che lo facciano vescovi progressisti che già hanno legittimato derive e abusi, potrebbe anche non stupirmi, ma che lo facciano vescovi che hanno scritto parole mirabili sulla Liturgia, su ciò che è e ciò che non è, io la chiamo incoerenza.
Mgr Aillet passò dalla CSM ai neocat? Lei ha delle traveggole, cara Luisa: vorrei avere le referenze di questa sua affermazione.
RispondiEliminaPe quanto ne so io ecco il suo percorso.
<span><span><span>1986-1992 Aumônier des lycées et collèges de Saint-Raphaël (diocèse de Fréjus-Toulon) ; professeur de théologie morale et directeur spirituel au séminaire diocésain de Fréjus-Toulon ;1992-1998 Recteur de la maison de formation de la Communauté Saint-Martin (à Gênes puis à Candé dans le diocèse de Blois) ;1998-2005 Curé de la paroisse de Saint-Raphaël (tenue par la CSM);2001-2002 Vicaire épiscopal pour les doyennés de Fayence, Fréjus et Saint-Tropez ;Dep. 2002 Vicaire général du diocèse de Fréjus-Toulon ;Dep. 2003 Chanoine titulaire du chapitre cathédral.Dep. 2008 Evêque de Bayonne</span></span></span>
E se lei, che non ha nessuna formazione liturgica e teologica e non ha il munus regendi in queste materie, si ponesse la domanda seguente: se i "<span>vescovi che hanno scritto parole mirabili sulla Liturgia, su ciò che è e ciò che non è" dicono che ciò va bene, allora forse loro sanno quel che fanno e forse sono io che capisco poco? Chi sono io per giudicare? Se anche chi ha il munus regendi a livello della Chiesa Universale, come il Santo Padre dice che va bene, anche se non sono convinta, perchè non accetto con doveroso ossequio della mia volontà questo stato di fatto, e non mi occupo, piuttosto, di riformare quel che nella mia vita personale non va invece di criticare e di sparare a zero su dei Pastori legittimi?</span>
RispondiEliminaMgr Aillet non ha mai lasciato la CSM "passando" alla CNC: ha solo seguito molto da vicino quella realtà nella ciocesi di Mgr Rey.
RispondiEliminaSe poi uno come Mgr Aillet, con la formazione che ha e le responsabilità che ha e la sensibilità liturgica che ha, e che ha visto da vicinissimo la CNC e ne conclude che questa sia una buona cosa, allora mi sà che debbo rivistare la mia opinione sui CNC in modo molto più positivo. Mi fido di più di un Vescovo competente ed in unione con il Santo Padre e che sa di quel che parla che di opinioni o calunnie sparate da gente che ha problemi coll'obbedienza al Papa, al Magistero Autentico e con la vera dottrina cattolica tradizionale sull'inerranza della Chiesa. I.P.
Il fatto, mio buon Simon è che il Papa ha detto che NON va bene, lei che parla sempre di obbedienza, se ne infischia che la volontà del Papa sia disattesa? Apparentemente sì, se a disobbedire sono ad esempio i neocatecumenali, che lei dice di non consoscere.
RispondiEliminaE poi sa , non sarò liturgista e teologa, ma sono cattolica e so, guarda un pò, anche leggere, allora se non vedo coerenza fra ciò che sta scritto in un testo e ciò che chi ga scritto fa nella realtà , non ho bisogno di ricorrere alle mie competenze che mi suggeriscono l`incoerenza, il mio semplice buon senso e la logica bastano.
A meno che lei approvi tutte le anomalie, i segni e simboli non cattolici ancora presenti nel "rito" neocatecumanale contro la volontà del Papa.
<span>Il fatto, mio buon Simon, è che il Papa ha detto che NON va bene, lei che parla sempre di obbedienza, se ne infischia che la volontà del Papa sia disattesa? Apparentemente sì, se a disobbedire sono ad esempio i neocatecumenali, che lei dice di non conoscere.
RispondiEliminaE poi sa , non sarò liturgista e teologa, ma sono cattolica e so, guarda un pò, anche leggere, allora se non vedo coerenza fra ciò che sta scritto in un testo e ciò che chi ga scritto fa nella realtà , non ho bisogno di ricorrere alle mie competenze che mi suggeriscono l`incoerenza, il mio semplice buon senso e la logica bastano.
Ma forse lei approva tutte le anomalie, i segni e simboli non cattolici ancora presenti nel "rito" neocatecumanale contro la volontà del Papa.
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<span><span>Il fatto, mio buon Simon, è che il Papa ha detto che NON va bene, lei che parla sempre di obbedienza, se ne infischia che la volontà del Papa sia disattesa? Apparentemente sì, se a disobbedire sono ad esempio i neocatecumenali, che lei dice di non conoscere.
RispondiEliminaE poi sa , non sarò liturgista e teologa, ma sono cattolica e so, guarda un pò, anche leggere, allora se non vedo coerenza fra ciò che sta scritto in un testo e ciò che chi ha scritto fa nella realtà , non ho bisogno di ricorrere alle mie competenze che mi suggeriscono l`incoerenza, il mio semplice buon senso e la logica bastano.
Ma forse lei approva tutte le anomalie, i segni e simboli non cattolici ancora presenti nel "rito" neocatecumanale contro la volontà del Papa. </span></span>
E poi mi dica, lei, mio buon Simon, ha forse una <span>formazione liturgica e teologica?</span>
nei confronti di un vescovo come Aillet che sostiene con enfasi di aver ri-scoperto il Battesimo nel cammino nc, un monsignore della Curia, di grande levatura spirituale e che ama la Tradizione, ha espresso la considerazione, da me condivisa, che chi parla in questi termini dopo aver vissuto la sua vocazione e la sua ordinazione, abbia scarso spessore sia come persona che come sacerdote.
RispondiEliminaMi piacerebbe tanto che i nostri pastori la piantassero con questo slogan della "riscoperta del battesimo" perché, per vivere autenticamente la nostra Fede, è l'Eucaristia che dobbiamo ri-scoprire, vivere a approfondire sempre di più: il Battesimo, oltre ad imprimere il 'carattere' ed inserire nella Chiesa, non è altro che la porta d'accesso agli altri Sacramenti. Sono questi che nutrono e alimentano la Fede, Eucaristia in primis, non scordiamocelo!
Clap...clap...clap...clap !
RispondiEliminaChe monsignor Aillet sia stato TRE ANNI nel cammino neocatecumenale, prima della sua nomina a vescovo, non sono io ma lui stesso a dirlo.
E poi guardi che lei non ha nessun bisogno di fare uno sforzo per "<span>rivistare la mia opinione sui CNC in modo molto più positivo."....lei ha sempre difeso, e anche in modo molto acceso il cnc, si ricorda da Tornielli?</span>
Rivisiti piuttosto la nozione di obbedienza "al Papa, <span>al Magistero Autentico e alla vera dottrina cattolica tradizionale" </span>perchè apparentemente ci sono dei casi palesi di disobbedienza che lei giustifica o fa sembianza di ignorare.
Quelle espresse non sono calunnie, ma riflessioni ricavate da documenti scritti dal vescovo di cui stiamo parlando paragonati con certe scelete pastorali che rivelano una patente incoerenza.
RispondiEliminaIRiscontrare delle incoerenze e porsi interrogativi non rivela problemi di obbedienza al Papa ed al Magistero autentico. Bisogna solo intendersi su qual è il Magistero autentico e in cosa consiste ed a quali condizione debba rispondere l'inerranza della Chiesa.
<span>Aggiungo che, nei confronti di un vescovo che sostiene con enfasi di aver ri-scoperto il Battesimo nel cammino nc, un monsignore della Curia, di grande levatura spirituale e che ama la Tradizione, ha espresso la considerazione, da me condivisa, che chi parla in questi termini dopo aver vissuto la sua vocazione e la sua ordinazione, abbia scarso spessore sia come persona che come sacerdote.
Mi piacerebbe tanto che i nostri pastori la piantassero con questo slogan della "riscoperta del battesimo" perché, per vivere autenticamente la nostra Fede, è l'Eucaristia che dobbiamo ri-scoprire, vivere a approfondire sempre di più: il Battesimo, oltre ad imprimere il 'carattere' ed inserire nella Chiesa, non è altro che la porta d'accesso agli altri Sacramenti. Sono questi che nutrono e alimentano la Fede, Eucaristia in primis, non scordiamocelo!</span>
Cara Mic, intendersi su cos'è il Magistero Autentico è cosa facile perchè la sua defizione non è oggetto di opinione: si legga il CIC83. Quanto ai gradi di assentimento essi sono descritti nello stesso CIC.
RispondiEliminaNon mi sembra strano che certi ambienti, i soliti, stiano a giudicare i fori interni dei vescovi, come affermare che qualquno abbia poco spessire sia come persona ch ecoem sacredote. a è semrpe la solita storia, si comincia colla disobbedienza e si finisce coll'assensa di carità.
Quanto alla nozione di riscoperta del battesimo non mi sembra essere uno slogan: quanta gente intorno a me è stata battezzata e non hanno nesssuna idea di cosa significhi. Figuriamoci l'Eucarestia o la Santa vergine o il Santo Padre, le tre Bianchezze di bosconiana memoria.I.P.
Non mi ricordo di aver mai "difeso" il CNC: ho solo mostrato il mio scetticismo quanto alle supposte "prove" e con ragione visto che chi è in carica della Santa Chiesa non sembra dare molta importanza a queste illazioni che probabilmente hanno poco fondamento o che sono deformazioni della realtà; quindi non mi pronuncio.
RispondiEliminaA mia difesa, si ricordi che sono gli stessi ambienti che passano il loro tempo ad inventare e propagare bufale e calunnie sul Servo di Dio Paolo VI e sul Venerabile Giovanni Paolo Magno oltre che a sempre criticare la Chiesa Docente che si impuntano sulla questione del CNC. Non avendo le carte in regola nel primo caso, è quindi difficile poter far loro fiducia nell'ultimo caso. I.P.
Dimenticavo: non è perchè Mgr Aillet è stato vicino ( assieme ad altri incarichi) ad una comunità neocat, che lui sia "passato" da CSM a loro. I.P.
RispondiEliminaAl maestro de Cyrène piace spaccare il capello in quattro per fare polemica (la Redazione non interviene?) Un prete, un vescovo, un cardinale, sono personaggi pubblici che pertanto "parlano" anche quando tacciono. Un vescovo che passa per tradizionalista e poi appoggia per i neocatecumenali è quantomeno un personaggio ambiguo, non le pare?
RispondiEliminaNo, non mi pare. I.P.
RispondiEliminaVuol dire che ignora i problemi dottrinali e liturgici dei neocatecumenali. C.V.D.
RispondiEliminaSe lei non vede coerenza e ciò può capitare in totale buona fede da parte sua, la prima cosa da fare è di valutare se lei stessa ha le competenze dovute in questa materia (intellettuale, culturale, ecc). Se non le ha, alfin di evitare il rischio di cadere nell'errore di presunzione, il meglio è che lei si rivolga ad un sacerdote fedele al suo vescovo e fedele al Papa, di buona reputazione morale e che chieda il suo aiuto per capire quest'apparente incoerenza. Se lei desidera le posso dare dei nomi di ottimi preti, di ottima formazione dottrinale che potranno aiutarla in questi frangenti.
RispondiEliminaIn generale però, lei non si sbaglia mai dando liberamente il suo assenso ed il suo ossequio al Magistero Autentico anche quando lei non capisce. E a scegliere tra la sua opinione personale, o quella di altre persona, lei deve dare la priorità a quel che insegna il Magistero Autentico della Chiesa Docente, cioè del Papa e dei Vescovi in unione con lui. I.P.
E perché la Redazione dovrebbe intervenire? Tutto si sta svolgendo in maniera civile, mi sembra.
RispondiEliminaFZ
Quanto al CNC mi sembra che hanno ottenuto il lor riconoscimento definitivo dal Papa cosi come anche il loro percorso catechetico: allora non so se prima ci furono problemi ( è probabile) ma sembrerebbe che questi oramai non siano (più) rilevanti. I.P.
RispondiEliminaMa la pianti mio buon Simon, scenda dalla sua cattedra, la pianti di prendere chi non la pensa come lei per un imbecille, non dica agl altri di non essere presuntuoso quando lei è leader nel campo della presunzione e dell`arroganza, e direi anche della malafede.
RispondiEliminaLei ha forse competenze teologiche, formazione dottrinali e teologiche?
Lei continua purtroppo a credere che basta offendere e aggredire una persona per togliere ogni credito ai suoi argomenti.
Non ha quel potere si rende solo ridicolo.
Le ripeto, la mia formazione cattolica, mi creda non ho bisogno che lei mi dia con la sua ridicola e ipocrita supponenza dei nomi di "ottimi preti", è più che sufficiente per permettermi anche di constatare che lei stesso è il primo degli incoerenti che come tale difende i suoi simili, lo avevamo già visto per quel che riguarda la Santa Messa di sempre, e qui lo vediamo con la sua difesa di chi in modo palese disobbedisce al Papa, di chi a parole difende la sacralità della Liturgia in continuità con la Tradizione, denuncia gli abusi e le creatività liturgiche, e poi celebra per e con i neocatecumenali con il loro "rito" SENZA esigere il benchè minimo cambiamento, senza dunque obbedire al Papa.
Comunque, mio buon Simon, siccome so che ogni discussione con lei è non solo inutile ma impossibile, le auguro buon proseguimento, continuando a mirarsi nel suo specchio.
Quanto il Santo Padre, apparentemente. :) I.P.
RispondiElimina<span>Sarà come dice lei, però nella loro costruzione in Galialea, hanno una cappella dove, a quanto mi hanno detto, c'è l'adorazione perpetua.</span>
RispondiElimina<span></span>
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<span>Sarà come dice lei, però nella loro costruzione in Galilea hanno una cappella dove, a quanto mi hanno detto, c'è l'adorazione perpetua.</span>
RispondiEliminaSi informi, Concilio, e vedrà quando quella "cappella" è stata costruita, e forse vedrà anche che cosa è successo dopo la sua "inaugurazione".
RispondiEliminaCioè? (con referenze per favore)
RispondiEliminaIn effetti avevo notato, ieri pomeriggio, che c'era qualcosa di strano, di speciale nelle musiche liturgiche eseguite a S. Sabina. Non intendendomi di musica, non sapevo si trattasse del Miserere di Allegri. Un plauso al nuovo direttore della Sistina! Se son rose, fioriranno!
RispondiEliminaIl Miserere di Allegri cantato dalla Sistina è ststa una vera SORPRESA che però mi aspettavo........effettivamente ci mancava! Conoscendo personanalmente Mons. Marini perchè passa le sue brevi vacanze al mio paese potevo immaginare questa BELLA SORPRESA !!!! Subito ho riconosciuto questa musica perchè sono un musicista e conoscitore della polifonia. Grazie di cuore a Papa Benedetto che ama la continuità con la tradizione e grazie alla Sistina con il suo maestro per aver riportato alla " luce " un pilastro della polifonia romana. Però questoà composizione ;che era di stretta appartenenza della Sistina tanto da scomunicare i cantori se avessero fatto conoscere la partitura fuori dalle mura vaticane ,per ironia della sorte il giovane Mozart presente alle celebrazioni del venerdi santo dell'anno 17... dopo averlo ascoltato lo trascrisse in modo fedele comprese le variazioni che i cantori facevano ad versetti alterni , di solito veniva eseguito durante la settimana santa e non nel giorno delle ceneri . In ogni caso é stata una liturgia estremamenta solenne e piena di momenti forti come quello dell'imposizioni delle ceneri ai cardinali e non con questa partitura solenne .
RispondiEliminaLa Cappella dell'Adorazione della Domus Galileae, la sola, altrove nei centri neocat si trova il "santuario della Parola", è stata inaugurata alla presenza di circa duecento vescovi europei, nel 2008, in concomitanza di un incontro (uno dei tanti) sulla nuova evangelizzazione in Europa che ha riunito 150 vescovi e 9 cardinali, invitati da Kiko Arguello.
RispondiEliminaEvento tardivo, dunque, dopo 40 anni di catechesi che hanno irriso l'Adorazione da cui gli adepti erano distolti come da un sentimentale devozionismo.
Alla fine di quell`incontro (a notare che incontri di quel tipo in Galilea alla sede del cnc si svolgono regolarmente e senza comuncati alla fine...) i 150 vescovi e 9 cardinali presenti hanno pubblicato un comunicato che dire che sia stato a lode e gloria del cnc è dir poco,
Quel comunicato è arrivato in un clima di attesa nervosa dopo l`espirazione dell`approvazione ad experimentum.
In effeti l`approvazione ad experimentum essendo espirata, Benedetto XVI aveva risposto nel 2007 ad un parroco romano che ci si domandava ancora se l`approvazione dovesse diventare definitiva o "se ancora ci voglia un tempo di esperimento o "se si debbano forse un po' ritoccare alcuni elementi di questa struttura.".
È dunque in quell`atmosfera di attesa nervosa, di anticipazioni che si susseguivano dando ad ogni volta l`approvazione per imminente (Kiko Arguello vi contribuiva largamente, strumentalizzando anche il Papa ), che ha avuto luogo quell`incontro e l`inaugurazione della Cappella e fu in quell`atmosfera che i vescovi e cardinali presenti pubblicarono quel comunicato.
C`è chi pretende che l`appello dei fedeli cattolici al Papa in difesa del SP è stata un`innamissibile pressione esercitata sul Papa, ebbene è interessante far rilevare che due mesi dopo quel comunicato il PCL consegnava lo Statuto definitivo agli iniziatori del cnc.
Mic, mi viene da piangere! Una setta che stravolge tutto! Fino a quando, Signore, dovremo sopportare questo dolore? Fino a quando lascerai crescere la zizzania accanto al grano? :'(
RispondiElimina<span>Sarà anche uno slogan, ma Ratzinger non la pensava (e neanche ora evidentemente la pensa) così:</span>
RispondiElimina<span></span>
<p><span>. Io, riflettendo sul Battesimo, mi ero accorto da tempo che il Battesimo è quasi il sacramento dimenticato nella Chiesa, mentre è il fondamento del nostro essere cristiani. Avendo studiato i Padri, in particolare, avevo appreso da loro come il sacramento si realizzi in un cammino di iniziazione e per questo fui felice che si desse un nuovo inizio di questa esperienza. Quello che il Cammino Neocatecumenale aveva compreso, infatti, era appunto che, anche se siamo battezzati da bambini, dobbiamo entrare nella realtà del nostro Battesimo, dobbiamo in tutta la nostra vita, in tappe diverse, naturalmente, entrare in questa iniziazione alla comunione con Cristo nella Chiesa. Fui felice, quindi, che si aprisse così un cammino di rinnovamento di questa esperienza fondamentale della Chiesa e questo soprattutto in un tempo in cui la famiglia e la scuola non erano già più, come in passato, luoghi di iniziazione alla fede e alla comunione con Cristo nella Chiesa.</span><span></span></p>
E c`è forse bisogno di un percorso iniziatico a tappe rigorosamente segreto, segreto verso l`esterno e fra le tappe (l`adepto non potendo e non dovendo porre domande sul seguito, capirai più tardi...) per riscoprire il Battesimo?
RispondiEliminaC`è forse bisogno di un percorso segreto che dura 30 anni per riscoprire il Battesimo?
Lei Concilio, che dice di non essere ncn, usa i loro stessi metodi strumentalizzando le parole del Papa, che ha più di una volta riconosciuto i problemi legati al percorso del cnc, se lei è sacerdote, se forse è romano, avrà ascoltato parlare il Papa di questi aspetti problematici.
Non esiste nella Chiesa cattolica un`iniziazione segreta, non esiste un itinerario di formazione segreto.
Aspettiamo dunque la doverosa e ineludibile pubblicazione dei testi del cnc.
<span>Vedo che cambia di registro: dall'inutilità della riscoperta del battesimo lei passa alle modalità. È già un passo avanti.</span>
RispondiElimina<span>Comunque per la pubblicazione o no e per tutte le altre cose, non sta ne a me ne a lei decidere ma al Santo Padre. Non crede? Se va bene a lui, va bene anche a me. E non si tratta di strumentalizzazione, ma di senso ecclesiale.</span>
<span>Con tutto il rispetto, ma mi fido più di lui che di lei.</span>
Il Santo Padre ha già nel 2008 espresso la sua volontà che le catechesi neocat vengano pubblicate, volontà trasmessa a Kiko Arguello da Monsignor Fiioni ( Arguello dixit).
RispondiEliminaE come del resto potrebbe volere altro che la pubbilcazione?
Il Papa sa, come lo sanno i vescovi, i sacerdoti, i laici, che NON ESISTE NELLA CHIESA CATTOLICA UN ITINERARIO DI FORMAZIONE CATTOLICA SEGRETO.
<span></span><span>Il Santo Padre ha già nel 2008 espresso la sua volontà che le catechesi neocat vengano pubblicate, volontà trasmessa a Kiko Arguello da Monsignor Fiioni (Arguello dixit).
RispondiEliminaE come del resto potrebbe volere altro che la pubblicazione?
Il Papa sa, come lo sanno i vescovi, i sacerdoti, i laici, che NON ESISTE NELLA CHIESA CATTOLICA UN ITINERARIO DI FORMAZIONE CATTOLICA SEGRETO. </span>
<span>Ripeto: vedremo. Se il Papa e la Chiesa vorranno questo, benissimo. Se al Papa e alla Chiesa va bene altrimenti, benissimo lo stesso.
RispondiElimina</span>
No, Concilio, NON va benissimo!
RispondiEliminaSarebbe bene non strumentalizzare il Papa.
Il Papa ha parlato, e del resto non è una sua volontà, non è il Papa a volerlo o non volerlo è che nella Chiesa l`arcano NON esiste, NON esistono e NON possono esistere testi catechetici segreti, NON esiste e NON può esistere un itinerario di formazione cattolica segreto.
Che poi Kiko Arguello con l`aiuto dei suoi potenti amici stia attivandosi per impedire la pubblicazione non fa l`ombra di un dubbio , ma se ciò dovesse succedere sarebbe uno scandalo senza precedenti nella Chiesa cattolica, perchè significherebbe che un gruppo è riuscito ad imporre alla Chiesa cattolica i suoi metodi che sono simili a quelli di una setta.
Siccome questa prospettiva è inimmaginabile, il direttorio catechetico del cnc sarà pubblicato, non può essere altrimenti.
<span>Benissimo, ne sarò contento. Ma se il S.Padre dovesse deciderlo di non farlo, e che è sufficiente che lui e non so quale congregazione siano a conoscenza dei testi, direi ancora una volta: benissimo. Perché, al di là di ogni dietrologia che mi pare applichiate facilmente quando le cose non vanno come vorreste, è il Papa a essere il Papa, e quel che decide va bene. Posso al limite dire : non capisco. Però va benissimo lo stesso.</span>
RispondiEliminaQuando ho sentito del motu proprio, devo confessare di aver avuto un attimo di esitazione. Però ho detto: il Papa sa senza dubbio cosa è bene fare. Poi quando ho letto quel che ha detto nel suo viaggio in aereo verso la Francia, ho capito meglio quali eranop le intenzioni del Papa.
Inutile insistere, è palese che non può esistere un "itinerario di formazione cattolica" segreto, non sarà di certo il cnc, malgrado i suoi potenti amici, ad introdurre quel precedente nella Chiesa, dando così ragione a chi dice che è entrata nella Chiesa cattolica una setta, perchè certi metodi, il segreto, le tappe "iniziatiche" segrete, sono proprie alle sette, e non sarà di certo Benedetto XVI, che lo ripeto si è già espresso, Arguello lo sa, a tollerare che un tale scandalo si produca nella Chiesa.
RispondiEliminaIn realtà è da più di 40 anni che dura lo scandalo del segreto, ma oggi con lo statuto e i testi corretti, emendati e approvati, il cnc è entrato nella Chiesa e deve dunque accettarne le norme, non è la Chiesa che deve sottomettersi ai desiderata di un laico.
Del resto, e finisco qui, il decreto del PCL menziona espressamente la pubblicazione del direttorio catechetico.
<span>Forse non ci capiamo: a me che vengano pubblicati o no non interessa un granché, forse interesserà a quelli del CN. Quel che voglio dire (e qui mi sembra che lei abbia difficoltà) e che qualsiasi sarà la decisione del Santo Padre, a me andrà bene.
RispondiElimina</span>