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lunedì 6 dicembre 2010

Il cardinale Bartolucci celebra la Santa Messa a Roma




Mercoledì 8 Dicembre alle ore 10.30 il cardinale Domenico Bartolucci, (direttore ad vitam della Cappella Sistina) celebrerà la Santa Messa in rito romano antico alla Parrocchia della SS. Trinità dei Pellegrini a Roma, in occasione della Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata vergine Maria.
Sarà una “Messa prelatizia” (il cardinale Bartolucci non è vescovo); inoltre, secondo una consuetudine romana, Sua Eminenza durante la liturgia farà uso della mitria.
Durante la S. Messa verranno eseguite composizioni del Cardinale.
Ecco il programma
INTR: -Organo
-Inviolata (Bartolucci)
KYRIE e GLORIA dalla Messa Maria Immacolata (Bartolucci, versione a 4 voci miste a cappella)
OFF: -Ave Maria (Victoria)
-organo
SANCTUS e AGNUS DEI dalla Missa Cum Jubilo (Bartolucci)
COM: -gregoriano
-Tota pulchra (Bartolucci)
USCITA: -Alma Redemptoris gregoriano
- organo

61 commenti:

  1. ...domanda da ignorante... i cardinali non hanno comunque diritto al pontificale, anche se non sono vescovi?
    Poi più che mille annunci vedremo come faranno realmente il rito...

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  2. Ma la messa prelatizia, a rigore, non è una messa letta?

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  3. Un Cardinale può celebrare Messa prelatizia, ma senza il Proprio e l'Ordinatio cantati.
    Se si canta l'Ordinario, la Messa dev'essere pontificale, o almeno nella forma del pontificaletto che era autorizzata prima della riforma.
    Altrimenti si finisce per fare di testa propria, esattamente come fanno i progressisti nelle loro chiese, dei quali deploriamo costernati la mancata applicazione delle Rubriche. Meglio sarebbe se S. Em. Bartolucci assistesse pontificalmente ad una Messa solenne celebrata da un sacerdote con diacono e suddiacono...
    Ma come si sa, il libero esame è di casa anche tra i tradizionalisti.

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  4. Tre domande: I cardinali non vescovi hanno diritto a portare la croce pettorale? La facoltà di indossare la mitria è un diritto di tutti i cardinali che non siano vescovi o è soltanto un'usanza della città di Roma? Quanti sono, attualmente, i cardinali non vescovi che compongono il Sacro Collegio? Grazie a chi vorrà rispondermi!

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  5. Ovvio che un Cardinale non insignito dell'Ordine Episcopale può comunque celebrare la Messa Pontificale: se la può celebrare un Protonotario Apostolico, perché non la potrebbe celebrare un Cardinale non ordinato Vescovo?
    Altra cosa è il fatto che un Cardinale Diacono (anche se ordinato Vescovo) non dovrebbe celebrare Pontificali nella sua Diaconia (la Chiesa di Gesù e Maria al Corso, nel caso del Cardinal Bartolucci), perché essendo egli in tale Chiesa - anche se solo formalmente - un Diacono, non dovrebbe neanche celebrare la Messa. Ecco perché, i Cardinali Diaconi (ordinati o non ordinati Vescovi) nella loro Diaconia si "autolimitavano" a fare assistenza in Trono con la sola Cappa durante la Messa celebrata da qualcun altro; ma la Chiesa della Trinità dei Pellegrini non è la Diaconia del Cardinal Bartolucci...
    Diciamo, piuttosto, che mi sembra di intravedere nella spiegazione una scusa per non dire che Sua Eminenza, nella sua non più verde età, farebbe una fatica immane a celebrare un Pontificale (non è una passeggiata, sia per chi serve o fa da cerimoniere, sia per chi celebra), ma se effettivamente di una scusa si trattasse, sarebbe inelegante addurre una simile giustificazione che - difatto - attribuisce al Cardinale un'indebita diminutio capitis (non può pontificare, perché non è Vecovo...che idiozia!).
    Discutibile, anche, la scelta di celebrare la Messa letta cantando le parti fisse.
    Una curiosità, per coloro che - eventualmente - sono interessati: benché non consentita, la Messa letta con il canto delle parti fisse trovò terreno fertile alla Corte del Re di Francia (tant'è che detta forma veniva chiamata Messa Reale).
    La Messa Reale era un compromesso tra una Messa letta, ritenuta troppo "sciatta" per la Corte e la Messa integralmente cantata (ritenuta di una durata tale da distogliere per troppo tempo il Sovrano dalla caccia e dall'alcova).
    Ora la celebra la Fraternità San Pietro!!!

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  6. Tutti i Cardinali, nessuno escluso, possono portare tutte le insegne pontificali (mitra, anello, croce pettorale ecc...) ad eccezione del pastorale che è rigorosamente vescovile.
    Indossare la mitra alla Messa letta di un Cardinale è cosa che sento per la prima volta, potrebbe essere vera tradizione o mera leggenda.
    Quanto ai Cardinali non ordinati Vescovi dovrebbero essere quattro o cinque: basta spulciare l'annuario pontificio o il sito della Santa Sede (sezione: il Sacro Collegio) e leggere i cenni biografici dei Cardinali (credo che basti cercare tra i non elettori), contando in quante biografie tra queste non è scritto: eletto alla Chiesa di..., ordinato il ...!

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  7. <span>La Messa Reale era un compromesso tra una Messa letta, ritenuta troppo "sciatta" per la Corte e la Messa integralmente cantata (ritenuta di una durata tale da distogliere per troppo tempo il Sovrano dalla caccia e dall'alcova).  
    Ora la celebra la Fraternità San Pietro!!!</span>


    Spero non per gli stessi motivi...

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  8. Caspita che pignoleria e che dovizia di dettagli! Ma dove avete appreso tutti questi particolari? Forse sapete esattamente anche il numero di capelli che ha in testa il Santo Padre? Capisco che la forma sia importante e che la bellezza anche estetica dei riti e delle cerimonie della Chiesa sia funzionale a suscitare la fede e a onorare Dio nel migliore dei modi, ma il perfezionismo esasperato che voi due descrivete mi sembra formalismo fine a se tesso! Colpa vostra se, poi, noi cattolici legati alla tradizione passiamo per dei maniaci della pompa e nostalgici del passato!

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  9. Ma no...il Cardinal Bartolucci può celebrare soltanto la Messa letta, perché lo sanno tutti che è stonato e non conosce la musica... :)

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  10. Guardi, lasci che sia Nostro Signore a contare i capelli in testa che ognuno di noi ha. Lui può farlo, è scritto anche nel Vangelo.
    Quanto alle regole sono fatte per essere rispettate, mentre lei è fra quelli (e ce ne sono) che sostiene che siano fatte per essere trasgredite.
    Ovviamente è liberissimo di sostenerlo, ma che ci voglia pure ragione...

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  11. Aggiungo anche questo: lei parla di "perfezionismo esasperato": io, al contrario, trovo che esprimere riserve su di una Messa mezza letta e mezza cantata non sia perfezionismo esasperato.
    A mio avviso è perfezionismo esasperato curare una liturgia al punto tale dal farla apparire "leziosamente perfetta" e, in tal caso, forse non vale neanche la pena soffermarsi su sottigliezze e dettagli, ma ripeto: una Messa mezza letta e mezza cantata non è sorvolare su perfezionismo esasperato.
    Non mi pare che in questa discussione vi siano altre critiche, se non questa; il resto (possibilità o meno di pontificare ecc...) sono commenti assolutamente "acritici" non trova?

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  12. Il pastorale è simbolo di giurisdizione, non dell'ordinazione episcopale ed infatti lo portano anche alcune Badesse.
    I cardinali in Roma non lo portavano perché è giurisdizione del Vescovo di Roma ossia del Papa, mentre lo portavano e lo portano in ogni altro luogo della terra.
    Purtroppo oggi è invalso l'uso di portarlo anche in Roma

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  13. Triste questo giorno, Bartolucci per una porpora "inutile" ha applaudito la devastante scelta di Palombella in Sistina, la vittama e diventata carnefice della Tradizione Musicale di San Pietro! Sordide senex!

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  14. <span>Triste questo giorno, Bartolucci per una porpora "inutile" ha applaudito la devastante scelta di Palombella in Sistina, la vittima e diventata carnefice della Tradizione Musicale di San Pietro! Sordide senex!</span>

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  15. Ho qualche dubbio che i sacerdoti della FSSP facciano pasticcioni liturgici... forse sono arrivati ad accordo con lo stesso Cardinal Bartolucci!

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  16. mentre lo portavano e lo portano in ogni altro luogo della terra.

    Anche se il Cardinale non è Ordinato Vescovo?
    In questo momento non ho gli strumenti per andare a verificare, ma - a caldo - mi suona un po' strano!
    Il pastorale è - certamente - simbolo di giurisdizione, ma siamo sicuri che il suo uso non sia in qualche modo legato all'ordinazione episcopale o alla benedizione abaziale (che, anche nel rito, ricorda molto la consacrazione episcopale)?
    Ripeto: ora come ora non sono in grado di andare a verificare, ma il dubbio resta, così come il desiderio di approfondire.

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  17. Segreteria di Stato
    ELENCO DEI PRIVILEGI E FACOLTA' IN MATERIA LITURGICA E CANONICA DEI CARDINALI DI S.R.E.
    18 marzo 1999


    Communicationes 31, 1999, pp. 11-13

    1. Il Cardinali di S.R.C. godono della facoltà di concedere, nel luogo dove celebrano o assistono alla sacra liturgia, indulgenza parziale che può essere lucrata nelle singole occasioni da tutti i presenti, anche dai fedeli che si trovano fuori della propria diocesi, in conformità alle norme stabilite nel Codice (Cann. 992-997) e nella Costituzione Apostolica Indulgentiarum doctrina. AAS 59, 1967, 5-24; cfr. anche Enchiridion Indulgentiarum, AAS 60, 1968, 412-416.

    2. § 1. I Cardinali di S.R.C. e i loro familiari godono del privilegio di lucrare nella cappella domestica le indulgenze per cui sia prescritta la visita di qualche tempio della città o luogo dove dimora il Cardinale con i suoi familiari, osservate le altre condizioni stabilite per lucrare indulgenze, secondo la Costituzione Apostolica Indulgentiarum doctrina (cfr. ibid.).
    § 2. Si chiamano «familiari» dei Cardinali coloro i quali, chierici, religiosi o laici, siano permanentemente dedicati al suo servizio.

    3. § 1. Godono del diritto di costituire per sé una cappella privata, in conformità col can. 1227. La cappella privata del Cardinale rimane in tutto esente dalla giurisdizione dell’Ordinario del luogo.
    § 2. Godono anche del privilegio di riservare la Santissima Eucaristia in detta cappella, fermo restando quanto stabilito dal can. 934.

    4. Fermo restando quanto prescritto nel can. 357 § 2, per quanto riguarda la materia liturgica, i Cardinali di S.R.C., per sé e per i loro familiari, nel luogo dove si trovano o dove abitano in modo stabile, godono di tutte le facoltà del Vescovo diocesano nella sua diocesi, osservando inoltre, per quanto riguarda la celebrazione dei sacramenti del battesimo e della
    confermazione, tutto quanto è stabilito a norma del diritto riguardo alla debita preparazione e alla iscrizione nel registro. Tuttavia, perché possano assistere validamente alla celebrazione di matrimoni, è necessario che siano delegati dall’Ordinario del luogo o dal parroco.

    5. Tutti i Cardinali di S.R.C. anche se non abbiano ricevuto l’ordine episcopale, godono della facoltà, durante le azioni liturgiche che presiedono o alle quali partecipano in modo solenne, di benedire il popolo more Episcoporum in qualunque luogo, così come della facoltà di usare la mitra e il bacolo pastorale. Godono anche della facoltà di portare la croce pettorale, anche sulla mozzetta, osservando tuttavia le norme del Cerimoniale dei Vescovi (Caeremoniale Episcoporum, editio typica, Romae 1984), fermo restando inoltre quanto prescritto nell’art. 6.

    6. Il Cardinale di S.R.C. che celebra in modo solenne fuori della chiesa del suo titolo avverta il Vescovo del luogo, a meno che non si tratti della chiesa cattedrale, nel cui caso richiede il suo permesso.

    7. I Cardinali di S.R.C. godono della facoltà, consultato il vescovo del luogo, di dedicare e benedire le chiese, e inoltre gli altari ed altri simili suppellettili sacre, osservando sempre le norme stabilite nel Codice e nelle rubriche liturgiche. È facoltà dei Cardinali di S.R.C. celebrare la benedizione degli abbati e delle abbattesse, conformemente al Cerimoniale dei Vescovi (cfr. Ibid).

    8. Tutti i Cardinali di S.R.C., anche se non hanno l'ordine episcopale, hanno ovunque il diritto, senza escludere le chiese e gli oratori degli istituti religiosi e società di vita apostolica di diritto pontificio, di predicare la parola di Dio, a meno che il Vescovo del luogo lo vieti espressamente in casi particolari (can. 763).

    9. I [...]

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  18. Gli abati pontificavano e pontificano anche oggi senza l'ordine episcopale. Speriamo il papa darà la possibilità a Bartolucci, l' ultimo vivente vero e grande protagonista della liturgia romana antica, di pontificare al faldistorio a Roma e fuori di roma al trono.

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  19. Redazione di Messainlatino.it6 dicembre 2010 alle ore 20:12

    Don Camillo, p.f. riscrivi il commento senza l'epiteto finale e cancella l'originale.
    Enrico

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  20. Le cose non stanno proprio così...

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  21. Scusate l'OT: sabato sono andato ad una messa VO per la prima volta. A parte il rodaggio in corso ( la celebrano da nemmeno un mese), sono rimasto estasiato. Sento già che soffrirò quando non potrò nuovamente comunicarmi all'interno di questa splendida celebrazione!

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  22. <span><span>Triste questo giorno, Bartolucci per una porpora "inutile" ha applaudito la devastante scelta di Palombella in Sistina, la vittima e diventata carnefice della Tradizione Musicale di San Pietro! Rimani quello che sei sempre stato un egocentrico egoista!
    </span></span>

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  23. Tu non sai ed io non posso dire il male che ha fatto questa porpora! Quello è, e da s.s. morirà!

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  24. Nessuno discute sulla facoltà del card. Bartolucci (ancorché non vescovo) di pontificare. Il dubium è se sia conforme o meno alle rubriche una messa prelatizia con l'ordinario cantato. A mio avviso le forme corrette, come anche altri hanno scritto, erano il pontificale o una messa cantata alla quale assistere pontificalmente.

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  25. Congratulazioni vivissime, Eminentissimo Signor Cardinale! Alla sua non più verde età si toglie una bella soddisfazione... alla faccia di quelli che volevano "rinnovare" la Musica Sacra... come vede, a volte le cose vanno a posto!!!

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  26. .....penso che Dio gli abbia fatto un regalo contraccambiando tutto il suo amore per la liturgia attraverso il canto sacro

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  27. Dunque non sei quel Federico che credevo fossi....In effetti mi pareva strano che avesse iniziato ad intervenire così spesso in questo blog!

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  28. <span></span><span><span>Questa cerimonia deve essere registrata in video, per favore!</span></span>

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  29. Sono sorpreso che nessuno citi le "Norme cerimoniali per gli eminentissimi Signori cardinali" del 1943, dove vengono citati i documenti "Dignitatis eminentia" e Solemne sempre del 23 maggio 1902. In questa sede si legge che i Cardinali Diaconi ( non insigniti della dignità episcopale - che a quei tempi non aveva nessun cardinale diacono... qui vi sarebbe un altro discorso da fare) oltre poter solamente assistere in cappa nel proprio titolo non celebravano pontificalmente in Urbe.
    Ora si pone una domanda: come regolarsi per i canti?
    A questo punto mi permetto una considerazione: per quanto ne sappia io non è proibito ( io non ho trovato nessun documento in proposito) che durante una Santa Messa letta un coro possa cantare anche pezzi tratti dall'ordinario. La definizione di messa bassa dal Dzionario di Liturgia Pratica di Lesage del 1956 (ed Studium) definisce la Messa letta: Messa celebrata senza canti da parte del Celebrante.
    Penso che il cardinale Bartolucci non canterà nulla.
    Vorrei precisare ancora una cosa: come un cardinale diacono non può celebrare pontificalemente non può neppure assistere pontificalemente e, poichè dal 1969 con l'istruzione Ut sive non può neppure portare la
    Cappamagna in Roma, dovrebbe fare una semplice assitenza in mozzetta...che mi sembra un po' meschina.
    Poi, in ogni caso, abbiamo visto celebrazioni degne di biasimo passare come normali... non vedo necessità di accanimento se un coro canta qualcosa in più.
    La precisione liturgica e cerimoniale è da lodarsi, la pedanteria  - che spesso trascende e non valuta le situazioni concrete - è il rimprovero che ci viene mosso dai modernisti.
    Io, data la lontananza e gli impegni non potrò recarmi a Roma per questa celebrazione, ma se potessi farlo, certo non ne rimarrei scandalizzato e vi assisterei con gioia e fede.
    Pensiamo al bene che questa S. Messa farà ai fedeli.

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  30. non capisco questo guazzabuglio: una messa prelatizia con l'ordinario cantato.. a che pro?? tanto per essere i primi a fare "l'evento"?? tra tante soluzioni questa è la più sfacciata e la meno opportuna

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  31. <span>Mpm ritengo che l'istruzione Ut sivesia applicabile alla EF, essendo stata eamanta dopo l'emanazione del messale del '62. QUi dovranno applicarsi le rubrivhe cerimoniali precedenti...
    </span>

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  32. Visto che si richiama esplicitamente al Cardinal Baronio, Cardinale di Santa Romana Chiesa e insigne storico, dovrebbe essere più ponderato nei suoi giudizi.

    Per quanto concerne le celebrazioni dei Cardinali, Roma ha delle norme proprie, irriducibili alle quattro indicazioni date dal Trimeloni!
    Un tempo nessun vescovo Pontificava in Roma, eccezione fatta per i Cardinali Presbiteri nei propri titoli. I cardinali diaconi, al principio, non potevano mai pontificare, a maggior ragione nel proprio titolo che è una diaconia!
    Dunque è chiaro che svilupparono una serie di consuetudini che, pur derogando alle norme generali, venivano normalmente praticate, come molteplici commentatori e liturgisti attestano. Molte di queste consuetudini furono po ratificate dalla Sacra Congregazione dei Riti.
    Si aggiunga che la presa di Roma con la conseguente prigionia pontificia aggravò ulteriormente la situazione. I Cardinali cessarono perlopiù di pontificare...Se il Papa è prigioniero c'è poco da far festa! Dunque si sviluppò la consuetudine di celebrare messe prelatizie col canto dell'Ordinario (Kyrie, gloria, etc...)

    Applicare 4 norme rigide ad una situazione molto variegata è sempre difficile e rischioso.

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  33. Ne approfitto anch'io per sciogliermi un dubbio :)
    io sapevo che era norma/prassi (non neanche questo, risolvetemi anche questo dubbio) dopo GXXIII che i cardinali dovessero essere vescovi e quindi i sacerdoti che venivano nominati cardinali venivano consacrati vescovi e quindi fatti cardinali...è vera questa cosa? perché visto il Card. Bartolucci la risposta credo sia negativa, di contro però mi pare siano rarissimi cardinali non vescovi.

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  34. Il documento da te postato è chiarissimo: qualsiasi Cardinale, anche se non ha ricevuto la Consacrazione Episcopale, ha il diritto di celebrare Pontificali utilizzando le relative insegne.
    Pertanto si sarebbe potuto benissimo far pontificare il Card. Bartolucci, senza inscenare questa pantomima estremamente umiliante per un Principe della Chiesa.

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  35. Si applicano le Rubriche del 1962: le consuetudini sono cessate da ben prima.

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  36. A parte il discorso su 62 che sa molto del "legittimismo" col quale i progressisti bastonavano i "tradizionalisti", forse il rev,do don Luca farebbe bene a citare le fonti dal momento che provati autori (ben prima del 62) stigmatizzano determinati usi anche e soprattutto rifacendosi a decreti della SRC

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  37. e come sempre la liturgia tradizionale viene ridotta a un fritto misto di cose "tradizionali"...fa tanto nostalgia...e allora mescoliamo tutto alè....

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  38. e cmq in punta di decreti l'uso della mitria alla messa prelatizia anche se solo per la predicazione è un uso riprovato da ben prima del 62...

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  39. Uno legge questi commenti e si rende conto del perchè la liturgia tradizionale e tutti noi dobbiamo penare così tanto. Certo, i modernisti in Vaticano e nelle diocesi, parrocchie e seminari. Certo, la decadenza culturale dell'occidente. Ma più passa il tempo e più credo che il problema della tradizione siano...i tradizionalisti! Dopo tanti anni di battaglie e lacrime in questo ambiente, ho più difficoltà a reggere il veleno e la stupidità di quelli del "mio" ambiente che dei nemici conclamati. E' proprio vero che i nemici da cui guardarsi con cura sono quelli al tuo fianco e al tuo seguito, non quelli di fronte.

    Da quando esiste questa parrocchia a Roma, invece di ringraziare Dio e fare di tutto per sostenerla e incoraggiarla, ecco la pioggia continua di critiche, e spesso menzogne e veleni gratuiti. Spesso da persone che non ci hanno mai messo piede e/o non hanno mai fatto un tubo per dare una mano, anzi.

    Un cardinale viene a celebrare e si da per scontato che la FSSP non sappia ciò che fa, e si spendono ore a discettare di aria fritta. A volte mi metto nei panni di un vescovo o parroco anche non pregiudizialmente ostile alla tradizione che voglia farsi un'idea e si metta a leggere di queste discussioni. Beh, l'ultima cosa che desiderei dopo, sarebbe di avere a che fare con questa mandria di comari inacidite! Sai che inferno averli in diocesi o in parrocchia tutti assieme!?!?.

    Io so solo che dopo quella Messa la sera andremo alla processione organizzata dall'Istituto di Cristo Re che celebra a Gesù e Maria al Corso e nessuno starà a contare i centimetri di pizzo delle vesti dei preti di una fraternità o dell'altra, a noi interessa solo che la liturgia ritorni "Romana" davvero e che Maria trionfi! A noi "ignoranti" pare già un miracolo avere una parrocchia e vedere tante iniziative moltiplicarsi, grazie al Papa e a quelli che hanno lavorato seriamente e tenuto duro per decenni, e questi fanno di tutto per farci passare da esauriti!

    Lodate il Signore e datevi da fare, invece di stare lì a spettegolare di cose di cui spesso non sapete nulla, ma proprio nulla! Pregate di più e postate di meno nei vari combox, che magari qualche sprazzo di realtà tornerà nelle vostre vite, e chissà, darete pure una mano ad arrivare a qualche risultato positivo in più, a Dio piacendo!

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  40. Dagli "amici" mi guardi Dio, ché dai nemici ci penso io ;)
    Bravo, bravo, bravo!!!!!!
    Finalmente del buonsenso!
    Invece che stracciarci le Vesti per 2 centimetri di pizzo, per un trasparente rosso o nero o bianco, per una pianeta così più che cosà, per un canto e un oremus mal cantati, pensiamo tutti a pregare e a LAVORARE PER la tradizione ( a cercare di fare cose buone dove siamo) invece che LAVORARE CONTRO la tradizione ( ovvero criticare tutti e tutto e farce vedere come sei poveri acidi inutili rubricisti).
    Io ringrazio il cielo per la Parrocchia personale e mi auguro che la "normalità" dei fedeli legati alla forma straordinaria possa farne aprire altre... ma finché questo è il livello non si farà mai nulla.

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  41. Le Consuetudini sono legge, secono il CIC.

    Per il resto le ultime norme riguardanti un Cardinale diacono non vescovo risalgono al 1902. Il Messale del 1962 non contempla - e neppure lo potrebbe - questo caso specifico.

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  42. Per Francesco:

    Purtroppo sono impossibilitato a citare la fonte in quanto non ho a portata di mano i miei libri e la memoria non mi assiste: non le resta che credermi o rimanere scettico, tertium non datur.
    Inoltre, e fondamentalmente, non intendo spendere energie per una motivazione così futile...
    ...volete scannarvi per il canto dell'ordinario e l'uso della mitra? Fate pure, ma non sporcate!



    D'altra parte i suoi "probati auctores" non sono molto meglio identificabili dei miei!!!!

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  43. Si è vero. Papa Giovanni XXIII stabilì che tutti coloro che venivano elevati alla porpora, qualora non fossero stati insigniti del carattere episcopale, lo ricevessero.
    Tuttavia in molti casi, soprattutto sorti sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II, vennero creati cardinali sacerdoti ultraottantenni che chiesero ed ottennero dal Papa la deroga all'ordinazione episcopale.
    Cosa che evidentemente ha fatto anche il Card. Bartolucci.
    Al momento, quindi, ci sono Cardinali Vescovi, Cardinali Presbiteri e Cardinali Diaconi e, all'interno dell'ultima categoria, molti consacrati vescovi e qualcuno rimasto sacerdote.
    Non ci sono più in giro diaconi o religiosi non ordinati elevati al cardinalato.
    Eccezione - ma cosa molto particolare - la posizione del Gran Maestro SMOM che è un religioso ed ha il rango cardinalizio (nelle precedenze viene dopo l'ultimo Cardinale Diacono) ma non fa parte del Sacro Collegio.

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  44. Ottimo, io personalmente ci sarò, e se Giovepluvio mi aiuta porterò pure i miei due genitori anziani.

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  45. don pasquale da reggio7 dicembre 2010 alle ore 22:01

    ....con tutti questi commenti interessanti ma anche un pò superflui perchè?? il centro della liturgia non è il celebrante ma Gesu' Cristo non dimenticatelo.
    Comunque penso che Bartolucci faccia meglio il lavoro di musicista al servizio di Dio che " mascherato" da Cardinale, io preferisco il musicista perchè è passato alla storia per quello che ha scritto ...il resto è vanità.......

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  46. guarda don pasquale., che se c'è una liturgia che pone il "celebrante" al centro è quella del messale "rinnovato" e non certo quello tridentino...
    Poi trovo poco educato il commento sul "mascheramento" da cardinale...intanto perchè è una decisione del S.Padre per ringraziarlo del suo lungo servizio, e se non è stato ordinato vescovo è porbabilmente per l'età, ed è una situazione del tutto legittima.
    Il resto è vanità...scusa ma non è che sei tu per caso il geloso che vorrebbe vedersi in vesti rosse? =-X

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  47. <p><span>Ricordiamoci che il CE al<span>  </span>Libro I,XXIX,3 proibisce l’uso di ogni insegna pontificale (con eccezione di anello e croce pettorale) e che l’omelia è azione “interna” alla Messa.</span>
    </p><p><span><span><span> </span><span> </span></span></span>
    </p><p><span>Ma usiamo un po' di logica, dato che la liturgia è essenzialmente questione di intelligenza. La mitria non è un attrezzo qualunque ma bensì l’oggetto più importante delle insegne pontificali, come la corona di un re. Alla cappella papale era collocata sull’altare al lato del Vangelo, ossia nel posto più degno, trovando posto al lato dell’epistola la tiara, liturgicamente meno importante.</span></p>

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  48. Beh io penso che invece di commenti velenosi si tratti di ragionamenti sul come si fanno le cose per il nome che hanno. Se si fa una messa cantata è giusto che sia cantata per davvero e non solo nelle parti che si riesce a mettere in piedi e per il resto.. supplisce la buona volontà. Per cui se deve essere una messa prelatizia sia una messa prelatizia, non un accrocchio di pasticci tanto per dire che è venuto Bartolucci cardinale e ha cantato messa (tra l'altro mi pare una cosa tanto per avere l'esclusiva dato che ancora il cardinale non ha preso possesso del suo titolo).

    In quanto alla porpora di Bartolucci dispiace vedere quanta invidia ci sia soprattutto tra i preti. Che piaccia o no Bartolucci fa parte della storia della musica e in vita sua c'avrà tanti difetti ma quello di pavoneggiarsi di titoli del genere o di vesti liturgiche raffinate, manco a pensarci. evidentemente questa porpora fa male prima di tutto a qualche confratello

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  49. Grazie. Effettivamente, dunque, è così. Resta la curiosità di capire se anche prima della riforma liturgica era possibile per un Cardinale non ordinato Vescovo usare il pastorale e cercherò di documentarmi.
    Ciò non toglie, ovviamente, che le norme del 1999 siano cogenti oggigiorno a prescindere dalla forma del Rito Romano utilizzata dal Cardinale per celebrare (ordinaria o straordinaria).

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  50. Concordo  in pieno.
    Invito anche chi si straccia le vesti, accusando chi discute di norme cerimoniali invitandoli a "lavorare la tradizione": ma come vi permettete? Pensate un po' ai fatti vostri!
    In un luogo virtuale di discussione...si discute! Non potrebbe essere che, in altri luoghi meno virtuali e più concreti, gli stessi che discutono si adoperino come meglio possono per la tradizione?
    Ogni luogo e ogni occasione richiedono specifici atteggiamenti. Se nelle situazioni concrete è opportuno fare (al meglio possibile, giacché la perfezione non è di questo mondo), in un luogo dove si discute e basta non può non aver posto la critica.
    Pensate, dunque, a ciò che fate voi per la tradizione invece di insultare.

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  51. A questo punto mi permetto una considerazione: per quanto ne sappia io non è proibito ( io non ho trovato nessun documento in proposito) che durante una Santa Messa letta un coro possa cantare anche pezzi tratti dall'ordinario.

    Può anche darsi che un documento in proposito non vi sia, ma - come è ben noto - nella Messa di sempre i brani suonati all'organo e il canto non liturgico (e, in una Messa letta nessun canto è liturgico, anche se invece di cantar mottetti si eseguono stralci dell'ordinario) non devono sovrapporsi a quanto il Celebrante deve recitare a voce alta, né far sì che - a causa della lunghezza del canto, o del brano d'organo - il Celebrante sia obbligato ad interrompersi per aspettare la fine dell'esecuzione musicale.
    Ora: se nel programma - ad esempio - è previsto il canto di un "gloria" a 4 voci, come la Parrocchia ha annunciato, che farà il Cardinal Bartolucci dopo aver recitato da sé il "gloria"? Bacerà la mensa e si volgerà al popolo dicendo "Pax vobis" e "Oremus"? Non credo! Anzi: scommettiamo che lo porteranno a sedere, magari al faldistorio in attesa che il "gloria" cantato finisca?
    Sta in questo la non conformità alle rubriche.

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  52. don pasquale da reggio8 dicembre 2010 alle ore 13:48

    ...... non ho messo in discussione la messa " tradizionale"......... con la messa in rito antico  si sono formate schiere di santi sugli altari e non quindi nessuna discussione su questo argoemnto........ quanto a me :-D   indivioso??????...................

    ho espresso un parere ( e spero sia legittimo) personale....e lo ripeto BARTOLUCCI ha fatto del gran bene alla liturgia attraverso le sue composizioni e questo passerà alla storia.
    ........

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  53. Mi vien da ridere:tutti criticano tutti sanno, ma a fare sono sempre gli stessi.
    Si lavora tutti per la tradizione in un blog con diritto di critica, però spesso tutto rimane - come appunto qualcuno ha scitto - VIRTUALE e non virtuoso.
    Le celebrazioni si organizzano nella ricerca della perfezione, memori della perfettibilità e vivendo nelle circostanze attuali.
    Tutti sono maestri in Israele, ma pochi sono gli operai.
    Io stamane ero alla Messa di Bartolucci: è stata commovente.
    Adesso attendiamo che i celati critici si sveglino e facciano meglio ( sicuramente lo sapranno fare, se sono bravi egualmente come son bravi a criticare tutto) di quanto è stato fatto alla Trinità.
    Ma mi raccomando, meno chiacchiere virtuali e più fatti.
    Ma forse messe davanti al fare molte trombe ( o tromboni) cesserebbero di suonare.

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  54. Cominci a svelarsi lei, caro il mio ospite col dito puntato...

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  55. Nessuno deve svelarsi, tutti qui criticano senza mettere nome e cognome, quindi neppur io lo farò, ma qualcuno dovrebbe SVEGLIARSI e questo io ho scritto.
    Fate fate e fate bene, siate esempio a tutti gli altri... è facile guardare foto e trovar difetti ( che saranno sempre ovunque) e disquisire... ma mi pare di vedere che fanno sempre gli stessi e chiacchierano gli altri.
    Non vedo un moltiplicarsi di iniziative fatte a puntino... quindi SVEGLIATEVI e fate....
    Poi mi rendo conto di aver toccato la carne viva... io non ho puntato il dito contro nessuno ho solo constatato un fatto.
    Sono altri che vivono con la lente di ingrandimento in mano e il dito sempre pronto sulla tastiera del pc per criticare.

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  56. Beh! Se uno sbaglia Lei cosa fa gli va diettro?
    Nome e cognome se vuol differenziarsi altrimenti è come quelli che critica!
    Matteo Dellanoce

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  57. Se nessuno deve svelarsi lei non può stabilire se chi critica sa solo criticare o, in altro ambito, si da anche da fare. La smetta di pavoneggiarsi affermando di aver toccato la carne viva, invitando a svegliarsi (usando peraltro una terminologia propria dei testimoni di geova): se qualcuno deve svegliarsi dica chi è. Io ritengo di essere ben sveglio, ma non debbo rendere conto né a lei né a nessuno di quanto son desto.

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  58. come pensavo: touché

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  59. Se in questo forum è possibile intervenire un nick o, addirittura, in anonimato trovo fuori luogo qualsiasi invito che vada sul personale (tipo: svegliatevi, datevi da fare, cosa fate voi per la Tradizione), non essendo possibile l'identificazione di chi scrive.
    Certi inviti, sembrano quindi molto più dettati dal fastidio personale, che non dall'effettiva voglia di contribuire alla discussione.
    I luoghi del fare, ripeto, sono altri.

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  60. Don Luca si fidi: studiare è buona cosa...quali sarebbero le motivazioni futili?? Guardi che anche il Trimeloni parla chiaro della proibizione della mitria alla messa prelatizia...

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