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giovedì 23 dicembre 2010

Dieci ragioni comparative di superiorità della Messa tradizionale sulla nuova

Vogliamo edificare i nostri lettori, laici e ancor più i sacerdoti, con la traduzione di un breve articolo di Padre Mark, priore benedettino a Tulsa, USA (dove il trad-friendly vescovo Slattery ha installato questo nuovo monastero, con il carisma specifico dell'Adorazione Eucaristica per la santificazione dei sacerdoti). Il religioso spiega di avere iniziato, cinque anni fa, a celebrare la Messa rivolto "spalle al popolo" (come i novatori amano dire; anzi amavano: ora non ci ridono più e preferiscono cambiare argomento). Messa novus ordo, dapprima; dopo il motu proprio, Messa di sempre. Leggete quindi le ragioni per cui ritiene nettamente superiore la celebrazione tradizionale; lo leggano in particolare i preti che ancora non si sono cimentati con questa forma di celebrazione: gustate et videte quam suavis est Dominus.
Enrico

Il 17 Dicembre 2010 segnerà il quinto anniversario del mio celebrare davanti all'altare ad orientem per il Santo Sacrificio della messa. Ho iniziato a offrire la S. Messa esclusivamente ad orientem presso il monastero della Croce gloriosa, dove ho servito per un certo numero di anni come cappellano. Ho preparato il cambiamento nell'avvento 2005 con un'appropriata catechesi mistagogica e pastorale.
Poi è venuto Summorum Pontificum

Dopo il 14 settembre 2007, il Summorum Pontificum ha reso molto più facile celebrare il rito tradizionale della Santa Messa e, dopo aver iniziato la mia missione a Tulsa, ho celebrato in forma straordinaria ogni giorno, non avendo alcun desiderio e non vedendo alcuna necessità, nel contesto della vita monastica contemplativa, di celebrare in forma ordinaria.
Nessun ritorno

Ciò detto, dopo cinque anni di celebrazione ad orientem, posso dire che mai ho voglia di ritornare in posizione versus populum. Quando viaggio, io sono, tuttavia, talvolta obbligato a celebrare versus populum, in particolare in Irlanda, in Francia e in Italia; ciò mi lascia una sensazione di inadeguatezza estrema. Soffro di quello che potrei solo descrivere come una mancanza di sacro pudore, o di modestia di fronte ai Santi Misteri. Quando sono obbligato a celebrare versus populum, mi sento visceralmente, per così dire, che c'è qualcosa di molto sbagliato - teologicamente, spiritualmente e antropologicamente - nell’offerta del Santo Sacrificio girato verso l’assemblea.
Dieci vantaggi

Quali sono i vantaggi di stare all'altare rivolto ad orientem, come li ho sperimentati negli ultimi due anni [ossia, utilizzando la forma straordinaria: gli ultimi due anni sono successivi al motu proprio]? Me ne vengono subito alla mente dieci:
  1. Il Santo Sacrificio della Messa è percepito con una direzione e una messa a fuoco teocentriche
  2. Ai fedeli è risparmiato il faticoso clericocentrismo che ha tanto sopraffatto la celebrazione della Santa Messa negli ultimi quarant 'anni.
  3. E’ diventato di nuovo evidente che il canone della messa (Prex Eucharistica) è indirizzato al Padre, dal sacerdote, in nome di tutti.
  4. Il carattere sacrificale della Messa è meravigliosamente espresso e affermato.
  5. Quasi impercettibilmente si scopre la giustezza di pregare in silenzio in alcuni momenti, di recitare alcune parti della messa dolcemente e di cantillare gli altri.
  6. Offre al sacerdote celebrante il vantaggio di una santa modestia.
  7. Mi trovo sempre più identificato con Cristo, eterno sommo sacerdote e Hostia perpetua, nella liturgia del Santuario celeste, oltre il velo, davanti al volto del Padre.
  8. Durante il canone della messa ricevo la grazia di un profondo raccoglimento.
  9. Le persone sono diventate più riverenti nel loro comportamento.
  10. L'intera celebrazione della Santa messa ha guadagnato in riverenza, attenzione e devozione.

80 commenti:

  1. Mi piacerebbe fare la stessa cosa nella mia comunità, ci vorrà tanto lavoro e anche tanto sacrificio perché sono da solo, il mio viceparroco, le suore, i catechisti, le persone più vicine e impegnate in parrocchia sono persone splendide ma nel migliore dei casi vedono questo mio desiderio come una fissa mia! Quest'anno ho deciso di fare due cose, riportare il tabernacolo all'Altare maggiore e il Crocifisso sull'Altare. Mentre nel primo caso sono tutti daccordo nel secondo no. Vorrei porre il Crocifisso sull'Altare il Mercoledì delle Ceneri, come segno portante della predicazione e delle catechesi nel tempo quaresimale della "conversione", del nostro "rivolgerci" come Chiesa sempre verso il Signore. Non vorrei usare un Crocifisso formato piccolo come qualche confratello a cui ho chiesto consiglio ha usato, vorrei usare un Crocifisso che sia visibile, che si metta veramente tra me e i fedeli, che copra la mia faccia e che diventi il punto d'incontro tra il mio sguardo e quello di tutti.  C'è qualcuno tra di voi che l'ha fatto, che ha preparato la propria comunità con catechesi incontri o altro? Se mi date qualche suggerimento e mi consigliate qualche strumento (articoli, saggi, catechesi etc) mi rendete veramente un servizio prezioso.

    P.S.
    Mi servirebbe un consiglio anche riguardo al Crocifisso stesso, nella Parrocchia tutti i crocifissi degli Altari laterali sono scomparsi negli anni passati (insieme ai candelieri, le pianete, i parati e tante altre cose) devo trovare quindi un Crocifisso adatto allo scopo, ho cercato in cataloghi, internet e altro ma non sono riuscito a trovare Crocifissi da Altare e quelli che ho trovato sono piccoli, qualcuno mi ha consigliato un tipo di Crocifisso processionale usato nelle liturgie bizantine che si può adattare allo scopo che ha le dimensioni giuste, lo stile occidentale e l'immagine di Cristo su entrambi i lati della Croce, e siccome e di manifattura greca ha anche un prezzo accessibile, cosa che non si può dire di Croci processionali e astili fatte in Italia, voi che dite?

    RispondiElimina
  2. Mi piacerebbe fare la stessa cosa nella mia comunità, ci vorrà tanto lavoro e anche tanto sacrificio perché sono da solo, il mio viceparroco, le suore, i catechisti, le persone più vicine e impegnate in parrocchia sono persone splendide ma nel migliore dei casi vedono questo mio desiderio come una fissa mia! Quest'anno ho deciso di fare due cose, riportare il tabernacolo all'Altare maggiore e il Crocifisso sull'Altare. Mentre nel primo caso sono tutti daccordo nel secondo no. Vorrei porre il Crocifisso sull'Altare il Mercoledì delle Ceneri, come segno portante della predicazione e delle catechesi nel tempo quaresimale della "conversione", del nostro "rivolgerci" come Chiesa sempre verso il Signore. Non vorrei usare un Crocifisso formato piccolo come qualche confratello a cui ho chiesto consiglio ha usato, vorrei usare un Crocifisso che sia visibile, che si metta veramente tra me e i fedeli, che copra la mia faccia e che diventi il punto d'incontro tra il mio sguardo e quello di tutti.  C'è qualcuno tra di voi che l'ha fatto, che ha preparato la propria comunità con catechesi incontri o altro? Se mi date qualche suggerimento e mi consigliate qualche strumento (articoli, saggi, catechesi etc) mi rendete veramente un servizio prezioso.

    P.S.
    Mi servirebbe un consiglio anche riguardo al Crocifisso stesso, nella Parrocchia tutti i crocifissi degli Altari laterali sono scomparsi negli anni passati (insieme ai candelieri, le pianete, i parati e tante altre cose) devo trovare quindi un Crocifisso adatto allo scopo, ho cercato in cataloghi, internet e altro ma non sono riuscito a trovare Crocifissi da Altare e quelli che ho trovato sono piccoli, qualcuno mi ha consigliato un tipo di Crocifisso processionale usato nelle liturgie bizantine che si può adattare allo scopo che ha le dimensioni giuste, lo stile occidentale e l'immagine di Cristo su entrambi i lati della Croce, e siccome e di manifattura greca ha anche un prezzo accessibile, cosa che non si può dire di Croci processionali e astili fatte in Italia, voi che dite?

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  3. proprio per le 10 ottime ragioni elencate la Messa tradizionale è e sarà sempre più odiata e impedita dal clero mondanizzato e conciliarista, tra il quale sentiamo sacerdoti che la bollano come una forma (o segno o causa di) idolatria tra i fedeli che la chiedono. Nella mia diocesi si fa capire chiaramente che essa è morta e sepolta, a dispetto del MP, che non si deve neanche nominare, quale pericolo di "ritorno al passato", a una Chiesa defunta.
    Concilium imperat.

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  4. Rafminimi13@libero.it23 dicembre 2010 alle ore 09:10

    Penso che sia la soluzione migliore. Circa le altre questioni toccate, son per certo che, tra coloro che leggono il presente blòg, ci sono sacerdoti (DIOCESANI) che non hanno atteso il 2007, per passare alla celebrazione EScLUSIVA del rito Tridentino (e senza appelalrsi, quanto meno NON Espicitamente, all'Indulto).  Sono le persone più adatte per consigliare i percome relativi alla presentazione di tale scelta.

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  5. Nel lungo termine. la liturgia antica avrà sempre più spazio, sempre più visibilità, sempre più estimatori: per le dieci ragioni addotte in questo post, e per diecimila altre ancora.

    Se si vuole spiritualità, bisogna rivolgersi alla messa antica; se si vuole raccoglimento bisogna rivolgersi alla messa antica; se si vuole fare una autentica esperienza liturgica di incontro con Dio, bisogna rivolgersi alla messa antica; se si vuole essere stimolati ed aiutati a  praticare l'umiltà, bisogna rivolgersi alla messa antica.

    Attenzione però: non basta che un prete impari, bene o male, a dir messa all'uso antico!

    Stiamo attenti a cosa ha fatto questo sacerdote: ha preparato i fedeli con una attenta "catechesi mistagogica e pastorale". E questo non solo per il rito antico, ma li ha preparati anche per il solo celebrare ad orientem.

    Formazione! Ecco cosa ci vuole. Formazione.

    Senza formazione i fedeli non riescono a gustare la bellezza dei lunghissimi silenzi del rito antico, e si annoiano, arrivando perfino ad assopirsi.
    Senza formazione i fedeli non riescono ad assaporare le bellissime preghiere che recita il sacerdote (e che essi non odono perchè recitate sotto voce e in una lingua ignota ai più); senza formazione i fedeli non riescono ad usare il messalino dove c'è la traduzione in volgare di queste preghiere recitate dal sacerdote.

    La formazione: ecco il punto.

    Ma non solo formazione liturgica, ma anche e soprattutto formazione dottrinale.

    Chi è oggi, tra i frequentatori del Novus Ordo, che sa cosa sia la Transustanziazione?
    Chi oggi sa che nella messa si rinnova, incruentemente, il medesimo Sacrificio della Croce?
    Oggi tutt'al più possono sapere che la messa è "la festa della comunità".

    Insomma, il Novus Ordo, la nuova catechesi, la nuova pastorale han distrutto tutto. Tutto è quindi da ricostruire.

    Nei giorni scorsi ho portato alla messa antica dei miei conoscenti, che non la conoscevano e che frequentan solo il Novus Ordo.
    Ebbene, sapete quali "difetti" han trovato nella messa antica?
    La lingua latina, da loro incomprensibile, direte voi?
    No.

    Per loro il difetto della messa antica è quel prete che non li guarda in faccia, che non dice loro cosa fare, ma che tutto assorto nelle cose di Dio, di esse solo si occupa. "aspettavo che il prete si girasse, e non si girava mai" ha commentato una di queste persone.

    Il loro concetto di messa è quindi guardare il prete!!!!!!
    E se non vedono il prete  non riescono a "partecipare". 

    Essi vanno alla nuova messa, non per rendere culto a Dio, non per "essere ammessi alla presenza di Dio a compiere il servizio sacerdotale" (parole udite migliaia di volte durante la preghiera eucaristica II). No, essi vanno a messa per guardare ed essere guardati dal prete!!!!!!!!!!!!!!

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  6. E' una consolazione leggere simili parole in un sacerdote, e certamente tutti coloro che celebrano la Santa Messa tradizionale hanno da subito imparato ad amarla - o ricominciato a farlo dopo anni di oblio - proprio per quegli elementi che qui vengono indicati.

    Domandiamoci però se, alla luce di questo maggior bene che chiunque può notare, non sia il caso di lasciar finalmente da parte la liturgia riformata, abbandonandola progressivamente. E chiediamoci anche se, proprio per i motivi indicati da padre Mark, non si sia voluta fare la riforma.

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  7. Il SACERDOTE quando celebra il SACRIFICIO NON DEVE MAI farsi interprete , piuttosto DEVE annullare la propria personalita' e persona davanti il SACRO MISTERO !!!!!!!!

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  8. il cancro della CHIESA DI oggi non sono i '' LEFEBVRIANI ,,  , come qualcuno di rosso vestito li ha amorevolmente definiti , ma i seminari !!!!!!! ............

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  9. Caro P. Mark, AMEN!!!

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  10. Manca un punto importantissimo: 11) La centralità della Santa Trinità, emarginata nella messa nuova, è posta nella massima evidenza.

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  11. Cominciare a celebrare anche il NO versus Deum sarebbe un ottimo inizio per ritornare all'autentica liturgia della Chiesa. Celebrando verso la Croce zittirà quei sacerdoti che, non potendo più contemplare che effetto fanno al popolo, la smetteranno di cambiare le parole del Messale, omettere e tagliuzzare qua e là perché "sennò la gente non capisce", inflazionare il "praecepti" rendendolo una seconda predica assolutamente contraria all'insegnamento di Gesù: "Non moltiplicate i discorsi superbi"; e si finirebbe di vedere acrobazie di gesti con le mani (addirittura con le Sacre Specie in mano) come se il prete fosse il prim'attore su un palcoscenico.

    Peccato che questo non accadrà, giacché il Messale III è già stato rieditato e, a quanto pare, infarcito di nuove mirabolanti stupidaggini.

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  12. <p>per Amashiro
    </p><p>forse le potrebbe essere utile questo video per organizzare una serata in parrocchia
    </p><p>con i suoi parrocchiani a scopo didattico.
    </p><p>http://vimeo.com/channels/cafeteologico#13095870
    </p>

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  13. <span>Peccato che questo non accadrà, </span>
    era proprio quello che dicevo più sopra. La profanazione della S. Messa continuerà ad averla vinta, ancora per molto tempo, (soprattutto grazie all'ignoranza dottrinale che continuerà ad imperversare grazie alle nuove pastorali che stravolgono la Dottrina, di soppiatto, come è stato ampiamente documentato circa le diocesi "rieducate" sovieticamente secondo modelli kikiani, coinvolgendo i genitori IGNARI, fin dalla nascita dei bambini: legga qui chi non ne sapesse nulla) in Italia soprattutto, e il degrado del Divino Sacrificio continuerà inesorabile....
    finchè Dio stesso dirà il suo "Basta".

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  14. Vado temporaneamente off topic (e chiedo scusa alla redazione): mi ha fatto specie che, nel link postato da pecore indifese, si dica come questo "Nuovo" catechismo sia stato spiegato da <span>da due catechiste della parrocchia calabrese di Bovarino, nella Locride</span>, territorio precedente di mons. Bregantini, e questo modello è stato lanciato da <span>dalla parrocchia di Mattarello (diocesi di Trento)</span>, guarda caso l'arcivescovo di Campobasso ha origini trentine.

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  15. Buona parte di quanto notato sarebbe possibile farlo anche col NO solo cambiando il modus celebrandi....(ad orientem, con parti in latino e sottovoce, ecc..) ma se non iniziano coloro che sono legati al mondo tradizionale chi lo farà? Il Santo Padre ha proposto il biritualismo proprio per questo!
    Ciao
    Flavio

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  16. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 11:06

    Ah si? Perché la chiesa odierna sarebbe viva? MA sta gente è cieca o cosa????

    Il probleva vero è che dall'alto è iniziato un innoquo cambiamento (apparentemente innoquo all'epoca delle riforme) che ha portato nell'insieme della vita ecclesiale a un cambiamento di mentalità di fede. Dunque è oggi impossibuile che un prete/vescovo capisca il perché della messa ad orientem (novus o vetus qui poco importa) semplicemente perché non è più capace di dare una risposta cattolica alla domanda: c"os'é la S. Messa?"
    "Messa? Ma che dici!!!! Santa? Ma va là... Che linguaggio antiquato che usi!"

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  17. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 11:07

    <span>Ah si? Perché la chiesa odierna sarebbe viva? MA sta gente è cieca o cosa????  
     
    Il probleva vero è che dall'alto è iniziato un innoquo cambiamento (apparentemente innoquo all'epoca delle riforme) che ha portato nell'insieme della vita ecclesiale a un cambiamento anche nella mentalità di fede. Dunque è oggi impossibuile che un prete/vescovo capisca il perché della messa ad orientem (novus o vetus qui poco importa) semplicemente perché non è più capace di dare una risposta cattolica alla domanda: cs'é la S. Messa?"  
    "Messa? Ma che dici!!!! Santa? Ma va là... Che linguaggio antiquato che usi!"</span>

    RispondiElimina
  18. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 11:09

    <span>Di urgenza di formazione parlano anche i liturgisti odierni...vero, giusto e santo. Oggi l'uomo ne ha tutte le capacità più che in passato.</span>
    <span>Ma alltenzione! La messa ad orientem, la messa vetus ordo forma da sé oggi più di ieri!</span>

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  19. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 11:09

    <span><span>Di urgenza di formazione parlano anche i liturgisti odierni...vero, giusto e santo. Oggi l'uomo ne ha tutte le capacità più che in passato.</span>  
    <span>Ma alltenzione! La messa ad orientem, la messa vetus ordo forma da sé oggi più di ieri!</span></span>

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  20. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 11:13

    Aspettavamo tutti dal Santo Padre un regalo in questo natale, ma finora nulla!

    Note applicative del MP...un documento sulla liturgia (linqua, orientamento, s. comunione...) che ci difendesse da vescovi e preti rapaci...ma nulla.


    Padre Santo, è vero che è la passione che salva e che diamo la nostra parte in questi tempi, ma ci dia una mano!...

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  21. Nobis quoque peccatoribus23 dicembre 2010 alle ore 11:21

    ho celebrato in forma straordinaria ogni giorno, non avendo alcun desiderio e non vedendo alcuna necessità,


    per manifestare la divinita' della Messa di sempre bastano poche parole, per quella riformata occorrono pagine e pagine di alambicchi oppure domande retoriche stereotipate "non vorrai forse tornare al Medioevo?!" oppure l'ukaz del Komintern "indietro non si torna".

    FdS

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  22. D'accordo con Flavio, personalmente trovo spirituale giovamento sia nella Messa VO che in quella NO soprattutto quando degnamente celebrata.Ho partecipato ieri nella splendida Basilica di S.Pancrazio (Carmelitani) in Roma ad una Messa del mattino immersa nel silenzio e nel raccoglimento, dinanzi ad un enorme Crocifisso ai cui piedi era un sobrio altare "conciliare". Il sacerdote quasi spariva dinanzi a quel Cristo, le parole del canone risuonavano tra le pietre millenarie, i pochi fedeli quasi distillavano le risposte al celebrante.L'Ave Maria finale ha riempito i cuori dei presenti, e tutta la Comunione dei Santi  in quell'istante cantava insieme a noi.
    Reciprocamente, sarebbe utile diffondere la pratica, nella Messa VO, di proclamare il Vangelo in italiano: è il punto in cui, a mio modesto parere, il latino può cedere proficuamente il passo alla lingua corrente. Chi mi sa dire se tale pratica è diffusa o meno tra i celebranti VO? 

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  23. (ero io l'Ospite delle 11.27...)

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  24. Da me ormai la messa è un "happening" con lunghe chiaccherate, assente il Tabernacolo ( isolato in una cripta sotterranea ), con chiaccherate del Presidente e collaboratori in tutti i momenti.

    In particolare dopo la Comunione, arriva un orgia di informazioni di servizio!

    Dimenticavo il ringraziamento per "l'incontro con la Parola"!

    Francamente sono in profonda crisi su cosa fare!

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  25. prete realista più che pessimista23 dicembre 2010 alle ore 12:20

    Anselmo! Fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto e detto di fare...e vedrai la linfa nutrire la tua anima!

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  26. A me conforta vedere che i preti giovani su queste cose sono nella maggioranza dei casi aperti, le sentono, le auspicano addirittura, anche se hanno paura perché sanno che i superiori non vogliono. Sono convinto che quando sarà trascorsa la generazione di coloro che hanno vissuto da preti o da seminaristi il trauma del passaggio dal "vecchio" al "nuovo", rimanendone indelebilmente segnati, la musica comincerà a cambiare. E non ci vorrà troppo tempo, costoro sono ormai intorno alla settantina, oggi sono vescovi e parroci ma fra qualche anno saranno pensionati con tanto tempo per fare l'orto o giocare a scopone.
    Sulle letture in italiano nella Messa tradizionale, ne ero anch'io un sostenitore, e nella nostra Messa abbiamo seguito questa prassi, salvo che nelle solennità maggiori. Ma mi sono accorto che la lettura in latino (meglio ancora se cantata!) ha una forza che quella in italiano non ha. Il problema che "la gente non capisce" è stato sopravvalutato. La grammatica non è la via privilegiata per trasmettere la fede.

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  27. per prete realista:

    Grazie, ma puoi essere più chiaro?

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  28. <span>«Francamente sono in profonda crisi su cosa fare!»</span>

    Trovati una chiesa dove officiano la messa di sempre!

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  29. fate leggere al Santo Padre l'esperienza di Padre Mark, magari si renderà conto che la Messa Nuova è inferiore ecosì anche lui celebrerà con le "spalle al popolo"

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  30. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  31. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  32. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  33. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  34. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  35. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  36. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  37. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  38. Sono tornato alla Chiesa dopo 25 anni, sono stato vittima di malefici ed ho avuto bisogno dell'esorcista. Le sue benedizioni mi liberavano,poi  andavo alla messa tutti i giorni, novus ordo, ma non mi sentivo bene ed i benefici della benedizione sparivano. Poi ho assistito alla mia prima messa Tridentina....e' stata come la benedizione dell'esorcista. Da li' ho capito che la messa novus ordo non e' cosa buona , solo nella Tridentina arrivano tutte le grazie!!!!!!Perche' e' la vera Messa, il vero Sacrificio Perpetuo di Gesu'. la Messa di Abele  .....il novus ordo e' la messa di Caino!

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  39. ohoho... qualcuno ha letto Amerio mi sembra!

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  40. Nella mia diocesi c'è una volta il mese ed è abbastanza "fuori" per luogo e orario; cerco sempre di andarci ma il problema è un altro.

    La mia famiglia: con mia moglie e i figli da sempre frequentiamo assieme la messa domenicale nella ns. parrocchia.

    In essa abbiamo impegni e relazioni.

    In questo momento, per quello che stò vedendo, sono solo io ad essere in "crisi".

    Saluti.

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  41. Redazione di Messainlatino.it23 dicembre 2010 alle ore 14:57

    Lo fa già, quando può.
    Enrico

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  42. Non immaginavo che il mio commento meritasse di essere cancellato!!!!!!!

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  43. Non immaginavo che il mio commento meritasse di essere cancellato!!!!!!!

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  44. Non immaginavo che il mio commento meritasse di essere cancellato!!!!!!!

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  45. ...concorderebbero anche moltissimi esorcisti, che ad esempio hanno chiesto il permesso al Papa per utilizzare il Rituale Romanum preconciliare sia per la benedizione dell'acqua, sia per l'esorcismo propriamente detto. I novatori erano riusciti a rendere inefficace anche l'esorcismo, modulandolo sulla forma pseudo-eucaristica di tutti i Sacramenti e Sacramentali (introduzione, letture, salmo, Vangelo, omelia ecc.). Mi diceva un esorcista che con l'acqua benedetta col nuovo rituale il demonio non si allontana nemmeno un attimo, mentre con quella benedetta col vecchio Rituale se ne accorge eccome! Ma se - come dice la Dignitatis humanae - ognuno è libero di praticare la religione che ritiene giusta, per quale motivo non dovrebbero aver diritto alla libertà religiosa anche i satanisti? A quando incontri ecumenici anche con gli adoratori di Lucifero?

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  46. Io resto dell'opinione che probabilmente l'idea che ha il Santo Padre, cioè, che le due Forme dell'Unico Rito si possano arricchire e fecondare l'una dell'altra sia l'unica strada percorribile e che probabilmente ciò avverrà.
    La così detta riforma della riforma è la strada meggiormente percorribile, e a ragion di cose si arriverà all'unica Forma dell'Unico Rito.
    Ciò penso in tempi non relativamente brevi ma nemmeno relativamente lunghi.
    Penso ciò anche in termini -mi sia consentito volgarmente parlando- di strategia tra i contendentipoichè non farebbe nè vincitori nè vinti.

    P.S. Ci si pensi un poco prima di ribattere che la sconfitta sarebbe del Rito Romano Antico se avvenisse ciò. Non esiste un fissismo universale, e tutto è perfettibile anche il Rito, e lo è ancor più quando ad auspicarlo è il Romano Pontefice, e chi scrive crede ancora che Egli goda dell'assistenza dello Spirito Santo.

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  47. Per cortesia non chiamatelo vetus ordo perché è definizione fuorviante a livello logico.
    All'ottimo commento d'Antonello aggiungo che la formazione è tanto difficile quanto necessaria perché la cd. riforma ha scardinato i concetti base di riferimento di cui il popolo di Dio prima era assolutamente padrone.

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  48. Redazione di Messainlatino.it23 dicembre 2010 alle ore 15:32

    Un errore mio. Chiedo scusa
    Enrico

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  49. Quanto capisco e condivido le motivazioni di questo bravo Sacerdote!! Nel mio piccolo, non potendo recarmi spesso ad asssitere la S. Messa VO, sono costretto a seguire quella NO in parrocchia, pero' ho cominciato a seguirla a modo mio da fedele laico e tradizionalista.
    Anzitutto rispondo alle invocazioni del Sacerdote sempre in latino. Recito inoltre in latino tutte le preghiere ricorrenti (Confiteor, Gloria, Credo,Sanctus, Pater, nonche' agnus Dei, e Domine non sum dignus), e approfitto della fila alla S.Eucarestia per ripetere il secondo Confiteor.
    Mi inginocchio per tutto il tempo che si deve restare in questa posizione nel VO (tra la consacrazione e la Comunione, con l'eccezione del Pater), a costo di essere guardato come un marziano dalla maggioranza dei presenti che in ossequio a quanto indicato dal foglietto 'La Domenica', seguono in piedi perfino l la Consacrazione.
    Da quando ho cominciato a seguire la Messa in questo modo, ho trovato che la mia partecipazione e' molto migliorata, e il ricevere la S.Eucarestia mi e' fonte di una gioia molto piu' grande.
    Provare per credere !

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  50. Per la Messa di sempre bisogna saper soffrire

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  51. Facevo anch'io così. E mi davo anche da solo l' "indulgentiam, absolutionem et remissionem peccatorum" dopo il Confiteor, visto che nel NO hanno pensato bene di toglierla. In effetti il metodo funziona, anche se poter andare a un VO tutte le domeniche è assolutamente un'altra cosa.

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  52. Dai lefebvriani di Buenos Aires la lettura ed il Vangelo si fanno in latino e poi si leggono davanti al popolo le traduzioni.

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  53. Ma mi spiegate che senso ha leggere l'epistola e il vangelo prima in latino e poi in italiano? E quanto alle bellissime preghiere che recita il sacerdote in latino mi chiedo quale formazione che non siano almeno cinque anni di Liceo Classico potrà farle assaporare a chi non conosce la lingua. Per essere conseguenti i tradizionalisti dovrebbero rifiutare qualsiasi traduzione delle parti, sia fisse che mobili, della messa, riservare fino in fondo al prete che celebra l'uso della lingua sacra e lasciare ai fedeli di dire il rosario in italiano durante la celebrazione (come del resto si faceva ai vecchi tempi) 

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  54. A casa ho un messalino del 1894. Ogni parte della Santa Messa è tradotta. Anche se il sacerdote celebravava e leggeva le letture in lingua latina già più di 100 anni fa i fedeli avevano la possibilità di seguire e assaporare la bellezza delle orazioni! La fiaba del rosario recitato durante la messa ancora è creduta da qualcuno... Tutti gli anziani che ho interpellato il rosario lo recitavano prima della Santa Messa e poi... in adorazione seguivano e partecipavano al Santo Sacrificio!

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  55. Infatti, come ripeto, io ho avuto bisogno dell'esorcista per malefici ricevuti...le sue benedizioni erano efficacissime, poi pero' andando ogni giorno alla messa moderna , dopo un po' non stavo bene...non capivo. Poi alla mia prima Messa Tridentina.....miracolo, come una benedizione dell'esorcista. Da allora seguo solo il Santo Sacrificio dell'Altare....a poche parole buon intenditore!!!!

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  56. Davvero? Ma allora, se la traduzione equivale al testo tradotto, perché non dirle direttamente in italiano, o in francese? Insomma, o  il latino è davvero una lingua sacra, come l'arabo del Corano, e allora niente traduzioni, oppure si tratta di uno strumento storicamente datato, con una nascita e con una fine, e allora tutti questi discorsi non sono altro che manifestazioni di una santa ipocrisia 

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  57. crocifissi per altare se ne trovano ovunque nei negozi di arte sacra, per sempio a Roma in via dei Cestari... ma basta cercare un sito specifico e lo si può ordinare e far arrivare a casa.

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  58. lo so Enrico che è ben informato del blog, ma ogni tanto si dispiace pure per come lo si descrive

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  59. caro Ospite non è proprio come dici. Devi sapere che nell'800 non tutti sapevano leggere... e non tutti avevano la possibilità di comprarsi il messalino... In quel periodo vigeva ancora la distinzione delle classi sociali: i ricchi in una parte ben comodi e i poveri infondo alla chiesa in piedi...
    per quanto riguarda la recita del rosario, io stesso ho assistito, quando facevo il chiericchetto, alla recita del rosario durante la Messa e posso aggiungere che ancora oggi qualche vecchietta continua a farlo... ma ne ho visto anche di peggio della recita del rosario, per esempio era  usanza uscire fuori dalla chiesa durante la predica, oppure si diceva che bastava essere presenti alla consacrazione per assolvere il precetto...
    Insomma in altri tempi anche i preti erano un poco ignioranti e non si curavano tanto di far capire la liturgia alla gente che restava "cosa da preti"...

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  60. Anselmo se non sai cosa fare, prega! e prega anche per me!

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  61. E cosa ci sarebbe di male? Ho parlato con dei fedeli americani e mi hanno detto che, tale modo di meditare la Messa e di unirsi al sacerdote, SENZA DIALOGARLA (anzi, recitando il Rosario o altre preci ) è ben diffuso presso i centri di Messa degli USA. Nessuno vi trova nulla di strano.

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  62. <span>No, di Torino...</span>
    <span>¿En qué estás pensando...?</span>

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  63. sì, anch'io credo che la lettura in vernacolo vada bene come sostitutiva alle messse lette....
    Alle messe in canto bisogna abbandonarsi allo splendore del canto... poi si può sempre darne lettura in italiano nell'omelia...
    oppure dei buoni foglietti...

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  64. Il latino non è una lingua sacra, bensì una lingua liturgica.
    Tra le tante ragioni per l'utilizzo di tale lingua nella liturgia, vi è proprio il fatto che si tratta di una lingua "morta".
    Le lingue parlate cambiano costantemente, evolvono, e le espressioni invecchiano rapidamente, arrivando addirittura a cambiare significato. Nella lingua "morta", invece, questo fenomeno non avviene: la grammatica, il lessico, le locuzioni rimangono le stesse con il passare del tempo.
    Se noi leggiamo un testo italiano di appena un secolo fa, ci appare immediatamente datato, lontano dalla nostra comprensione. Un documento scritto in latino cinquecento anni fa, una volta tradotto o compreso, non tradisce la sua età: potrebbe essere stato scritto ieri. Per una ulteriore conferma, basta vedere le traduzioni più risalenti del messale, oppure, a maggior ragione, i primi riti riformati del protestantesimo italiano.

    Alla luce di questo, la liturgia in latino non è una liturgia "del passato", ma, più correttamente, una liturgia "fuori dal tempo".
    La lingua liturgica non appartiene a nessuno, attraversa i tempi senza essere influenzata, viene tramandata così come la si è ricevuta: consente una comunione completa tra gli oranti di oggi, di ieri e di domani.

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  65. Vi diro' che la gente gradisce molto che Epistola e Vangelo nelle Messe Tridentine vengano lette in italiano; tirano sospiri di sollievo, "meno male cosi' si capisce!".
    E' un falso problema, in quanto esistono i Messalini Latino-Italiano, e spesso nelle chiese dove si officia la Messa Antica vengono forniti ai fedeli come ausilio.

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  66. passerò questo decalogo al mio parroco forse succederà qualcosa.Pongo ai lettori una domanda:se i sacerdoti che celebrano nel rito antico celebrassero anche il nuovo rito con quella serietà nella forma e nella sostanza tipica delle celebrazioni del santo padre che cosa accadrebbe? A mio parere sicuramente sarebbe un bellissimo esempio che non potrà essere criticato dai modernisti,darebbe forza alle raccomandazioni del Santo padre inerenti alla liturgigia e alla sua  crisi , e nel contempo si aprirebbero lentamente le porte ai fedeli alla conoscenza del rito antico.I sacerdoti della fsspx purtroppo per statuto(non mi viene altro termine)non lo possono celebrare ma gli altri sacerdoti si,perciò sarebbe il caso di approfittarne ,anche perchè (lo dico scherzosamente)-l avversario va combattuto con le stesse armi e sopratutto in casa!Buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie  e in particolar modo a tutti quelli con cui ho avuto la possibilità di discutere, litigare, concordare e sopratutto imparare(in concreto Caterina,Luisa ,Bartimeo, don camillo, areki,e altri di cui al momento non ricordo il nome ) Farò dire una Santa Messa per tutti voi.

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  67. La distinzione fra lingua sacra e lingua liturgica a proposito del latino è un po' di lana caprina. E' vero che non è avvenuta una rivelazione in lingua latina, ma la Vulgata di san Gerolamo è comunque considerata tradizionalmente un testo ispirato, superiore a una semplice traduzione umana, come del resto la versione greca dei LXX dell'Antico Testamento. Il cartello apposto da Pilato sulla croce era del resto anche in latino, oltre che in greco e in ebraico. Insomma il latino è più che una lingua liturgica.

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  68.  La Vulgata di S. Girolamo è stata considerata tradizionalmente un testo ispirato? Quando, dove, da chi? Basta leggere la corrispondenza di Agostino con Girolamo per rendersi conto che le cose non stanno così. La Vulgata è una traduzione, una delle diverse traduzioni latine: La Bibbia, a differenza del Corano, è sempre stata tradotta proprio perché è proprio della Tradizione cristiana pensare che nessuna lingua è sacra, perché nessuna lingua esaurisce i molteplici significati della Parola che si arricchisce man mano che viene interpretata. Questa è la Tradizione vera.

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  69. Redazione di Messainlatino.it24 dicembre 2010 alle ore 12:59

    Ho notato che i suoi commenti compaiono spesso in più copie. Nella foga di eliminare i doppioni può capitare di cancellarli tutti. La prego di scusare l'errore, ma anche di fare più attenzione, in futuro, al momento d'inviare i commenti.

    Francesco

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  70. Non ne ha avuto bisogno, perché ha compreso da sé il senso della liturgia. Ma per chi non ce la fa, la lettura di Amerio può aiutare.

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  71. Ehm, qui stiamo un pò sfociando nella superstizione, stiamo un pò attenti a non essere troppo creduloni o pressapochisti. Alle volte, un pò di obiettività e di razionalità in più non guastano...

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  72. qualcuno forse lo ha messo all' indice ??? ........

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  73. <span> La Vulgata di S. Girolamo è stata considerata tradizionalmente un testo ispirato?</span>
    E' una sentenza del Concilio di Trento

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  74. E fino al Vat.II, le traduzioni <span>ufficiali</span> (non necessariamente tutte quelle approvate, ma quelle ufficiali) erano realizzate sulla Vulgata, COLLAZIONATA (cioè confronta) con la latina antiqua (pre-San Gerolamo) con la LXX e con il testo ebraico dell'Antico Testamento, ma, con l'avviso che, in caso di discordanza, si doveva dare la precedenza al testo di San Gerolamo.

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  75. Io mi chiedo e vi chiedo se un sacerdote e un consacrato.se la messa la celebra in latino o in italiano che cambia.mi sembra di rivivere i tempi di Gesù quando e venuto sulla terra l'ostilità di scribi e farisei al rinnovamento che Gesu ha portato erano attaccati alle leggi e non volevano il cambiamento.fratelli e sorelle partecipiamo alla santa messa senza mai distogliere lo sguardo da Dio Dio e amore e non vuole queste assurdità ama e perdona dove carità e amore li ce Dio.togliete il lievito vecchio per mettere quello nuovo.preghiamo per l'unità delle chiese andiamo a messa sapendo che ci incontriamo con Gesù le forme latino o italiano non cambiano il nostro cuore.amen

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