Caro direttore, cari amici,
mi giunge notizia che un intervento di un lettore sul Vostro sito, contenente un riferimento al nostro http://www.cattolicitradizionalistimarche.it/, è stato sospettato da qualcuno di provenire dal nostro gruppo. Chiedo ospitalità per rispondere quanto segue.
1) Innanzitutto, grazie per l’onore della citazione!
2) No, gli autori di quel rimando non siamo noi: perché le nostre opinioni, specialmente critiche, preferiamo sostenerle “a viso aperto” (prassi ottima a farsi nemici, ma come diceva l’abbè Simoulin: pazienza). È qualcuno che, evidentemente, ha trovato l’articolo corrispondente al proprio pensiero, o quantomeno interessante.
3) Per quanto riguarda invece il vecchio articolo del nostro sito, oggetto del rimando, doverosamente comunichiamo che le fotocopie della documentazione ivi pubblicata sono a disposizione di chiunque desiderasse verificarla meglio (come qualcuno mi ha riferito): basta che gli eventuali interessati ce ne facciano richiesta, al nostro indirizzo di posta elettronica (infoctm@cattolicitradizionalistimarche.it) oppure cartacea (Circolo “Cattolici per la Tradizione”, Corso Matteotti 1, 60033 Chiaravalle – AN), indicando le fotocopie oggetto della domanda e un recapito (personale o associativo) cui spedirle. Ciò vale, ovviamente, anche per i documenti analoghi contenuti o richiamati in altri “pezzi” del nostro sito. “Carta canta…”: e fatti e documenti, quantunque scomodi, non sono opinioni.
4) Se possibile, visto che ci siamo, colgo l’occasione per segnalare il nostro ultimo articolo, “Discorsi e realtà”, costituito dalla Lettera aperta che abbiamo inviato a Mons. Pozzo sulla nota conferenza estiva.
Grazie della cortese attenzione e, nel comune amore alla S. Messa gregoriana, cordiali auguri di buon lavoro.
Solideo Paolini
Responsabile del Circolo “Cattolici per la Tradizione”
e direttore del sito dello stesso, http://www.cattolicitradizionalistimarche.it/
Veramente non ho capito nulla ...
RispondiEliminaE' solo colpa nella mia testa ...
E' antipatico doversi dar ragione, però lo faccio. Avevo scritto, infatti, rispondendo a chi in certi anonimi allucinanti attacchi, li aveva attribuiti a Solideo Paolini, che questo giovane aveva sempre avuto il coraggio di esporsi in prima persona.
RispondiEliminaAnch'io non capisco.
RispondiEliminaPotrebbe segnalare l'argomento dell'articolo a cui il lettore avrebbe fatto riferimento?
Sito-Paccottiglia, per una volta ho dato ragione a quel neocon arrampicatore di Bertone.
RispondiEliminaLe due lettere firmate da Fellay in una delle quali si parla di adesione al magistero sino al Vaticano I con riserve sul Vaticano II, nell'altra sino al Vaticano II pur con riserve. Se n'è parlato a lungo.
RispondiElimina<span>E' antipatico doversi dar ragione, però lo faccio. Avevo scritto, infatti, rispondendo a chi aveva attribuito a Solideo Paolini certi anonimi allucinanti attacchi, che questo giovane aveva sempre avuto il coraggio di esporsi in prima persona.</span>
RispondiEliminaComunque è molto triste e mi suscita amarezza, constatare le "guerre" intra tradizionalisti, se posso esprimermi così, come se certi tradizionalisti guardassero con poca simpatia, anzi, sembrassero temere il rientro della Fraternità, come se la Fraternita San Pio X, rientrando, togliesse loro una fetta della torta tradizionalista.
RispondiEliminaNon vedo l`interesse, per chi ama veramente la sacra Liturgia, la Tradizione , di attaccare la Fraternità nella persona di monsignor Fellay. Lo trovo"petit petit", controproducente, e porta acqua al mulino di chi non ama i tradizionalisti e si oppone alla loro giusta "battaglia per ridare definitiva dignità alla Santa Messa di sempre.
Chi semina divisione, attaccando la FSSPX, non è serio e perde molto in credibilità.
O sono fuoriusciti della FSSPX, forse anche rancorosi, forse anche gettati fuori, o sono tradizionalisti che si considerano depositari della vera Tradizione, la "crème" della Tradizione, o sono membri della FSSPX, nemici di Monsignor Fellay e dei colloqui.
E dimentico tutti i progressisti di vario genere.
Ma se chi opera per la divisione fa parte del "mondo" tradizionalista in comunione con il Successore di Pietro, ebbene ciò mi procura una grande amarezza e incomprensione.
Il tempo rimedierà.
RispondiEliminaNon ho capito se ormai vi siete rassegnati all'esistenza di due lettere. Quale delle due è falsa ?
RispondiEliminaI piagnistei non ci fanno né caldo, né freddo. Gli appelli ecumenici nemmeno. Sono per l'accordo se proprio vuol saperlo, ma anche per l'onestà.
RispondiEliminaNon si fonda la difesa della Messa di San Pio V sulla menzogna. Non si ha il diritto di mentire perchè si è tradizionalisti.
La Fraternità è inattaccabile e sul Papa si possono vomitare tutte le accuse possibili ? La Fraternità spieghi cosa ha firmato.
E' semplice. Padre Scalese attacca la doppiezza di Roma nei colloqui con la Fraternità.
RispondiEliminaIn effetti non si sa chi veramente fa il doppio gioco, se l'Ecclesia Dei o la Fraternità.
Non si sa cosa la Fraternità abbia firmato per farsi togliere le scomuniche. Ci sono due lettere diverse diffuse la prima diffusa da Menzingen (casa Generale della Fraternità) in cui si dice che si è accettato il Vaticano II con riserve, la seconda, pubblicata poche ore dopo in cui si accetta fino al Vaticano I e si hanno riserve sul Vaticano II.
La commissione Ecclesia Dei ha diffuso la prima. La Fraternità ha ritirato la prima dalla circolazione e ha diffuso un altro testo. Qualcuno dice il falso?
http://blog.messainlatino.it/2010/11/padre-scalese-sulla-fsspx-stupefatto.html
non facciamo che si rimprovera l'ecumenismo postconciliare di aimbguità e poi si invoca il rientro della FSSPX con tanti stiracchiamenti, senza che la FSSPX faccia qualche piccolo "mea culpa" o "passo indietro"... Finchè la FSSPX è convinta che hanno sbagliato solo Paul6 e JP2, quale rientro, quale unità ?
RispondiEliminaSolo la Fraternità ha il diritto d'essere ambigua. In quel caso è lecito.
RispondiEliminaLa Fraternità è sta diventando infallibile......e chi chiede chiarezza è nemico della Tradizione e nemico di Dio. Non ha la fede.
RispondiEliminaSarà la S. Sede ad aver l'ultima parola e saprà cosa chiedere alla Fraternità.
RispondiEliminaSon tornati alla carica i donchisciotteschi paladini del nulla che hann'intasato uno degli ultimi post. Di loro si può dire, parafrasando l'Ariosto: andavan combattendo ed eran morti.
RispondiEliminaIo agli eredi di Benigni Umberto, preferisco Roberto.
RispondiEliminaComprensibile, tra correliogionari d'avanspettacolo.
RispondiEliminaNon mi meraviglia: tra comici da avanspettacolo v'intendete.
RispondiEliminasì, morire per la Fede. Cavalieri e paladini sì, ma senza "cavalli di troia"...
RispondiEliminaSono sbalordito!
RispondiEliminaMa quale passo indietro dovrebbe fare la FSSPX? Indietro da cosa? dalla DOTTRINA cattolica che ci è stata tramandata e alla quale (SOLA) è rimasta in tutto e per tutto fedele?
In una Chiesa dove, col beneplacito di chi la dirige, movimenti eretici (oltre che pericolosissimi sotto altri versi) quali quello neocatecumenale si diffondono a macchia d'olio (o meglio come quella massa informe e gelatinosa del film Blob il fluido mortale), dove si tollerano i movimenti cosiddetti pentecostali che portano a passo di corsa verso il protestantesimo giudaizzante americano e dove altre di queste escrescenze nate dal superconcilio ispirato a Giovanni XXIII da chissà quale spirito, non certo - visti i frutti - dallo Spirito Santo, di tutto si occupano fuorchè di Gesù Cristo che neanche nominano più, a dover fare passi indietro o fare mea cula dovrebbe essere la FSSPX?
Ma per piacere!
Benigni (Roberto) non mi ha mai fatto neppure ridere.
RispondiElimina<span><span>
RispondiElimina</span><span> Benigni (Roberto) non mi ha mai fatto neppure ridere.</span>Today, 12:33:</span>
troia, al minuscolo, sai cosa significa?
RispondiEliminaIo mi auguro che certi cavalli non ci siano nella Fraternità. Se poi ci sono, i Superiori e la S.Sede dovrebbero saperli individuare e neutralizzarli. A volte questi figli, pardon, cavalli, sappiamo individuarli anche noi.
Non c'è da sbalordirsi di nulla. Chiunque può e deve scusarsi se utilizza metodi immorali, foss'anche la Fraternità San Pio X (che non è infallibile).
RispondiEliminaPotrebbe per esempio scusarsi del fatto di prendersi gioco di noi tutti e del Papa, dicendo loro che ha accettato (o forse no ) il Concilio Vaticano II con riserve.
Non deve scusarsi dell'opera di Mons. Lefebvre, ma può scusarsi, ad esempio, di alcune frasi offensive del Pontefice dette dai suoi vescovi.
Bravo per il secondo post, anche se il primo a neutralizzare questi figli di ..... sedevacantisti, come li chiami tu dovrebbe essere forse Mons. Fellay e non Roma che nella gestione interna della Fraternità non conta molto.
RispondiEliminaQuanto al primo post ti ripeto. Non atteggiarti con "supponenza dantesca", l'Alighieri poteva permettersela, tu non credo.
E io te lo ribadisco: con quelli come te, coraggiosi anonimi, me lo posso permettere.
RispondiElimina@Veritas
RispondiEliminaImmorale è stata la conduzione del CVII, immorali (oltre che in contraddizione con la dottrina perenne della Chiesa cattolica) sono i premeditati documenti da esso partoriti, immorali le modifiche snaturanti della liturgia a esso seguiti, immorale - negli anni successivi - il richiamo a questo concilio per giustificare ogni tipo di abusi e di nefandezze.
La FSSPX (alla quale ancora, per mia colpa, non appartengo) non ha nulla di cui scusarsi.
Sull'operato non solo dei Vescovi ma anche dei Pontefici è consentito ed è anzi doveroso, per ogni cattolico, dissentire se ritiene che non sia conforme a quanto gli è stato precedentemente insegnato, a ciò in cui crede, alla dottrina cattolica così come ininterrottamente trasmessa per 20 secoli.
Il Papa, e solo lui, ha un mezzo per chiudere ogni questione: impegni la sua infallibilità per dichiarare che le risultanze dell'ultimo concilio sono da seguire in quanto 'continuità' di quanto la Tradizione ci ha trasmesso, che in nulla contraddicono gli insegnamenti pecedenti, che sono da tenere per certe se ci si vuol considerare cattolici.
Di fronte a questa dichiarazione, pur non capendo, da cattolico l'accetterei.
Immorale è stata la conduzione del CVII, immorali (perchè che in contraddizione con la dottrina perenne della Chiesa cattolica) sono i premeditati documenti da esso partoriti, immorali le modifiche snaturanti della liturgia a esso seguiti, immorale - negli anni successivi - il richiamo a questo concilio per giustificare ogni tipo di abusi e di nefandezze. La FSSPX (alla quale ancora, per mia colpa, non appartengo) non ha nulla di cui scusarsi. Sull'operato non solo dei Vescovi ma anche dei Pontefici è consentito ed è anzi doveroso, per ogni cattolico, dissentire se ritiene che non sia conforme a quanto gli è stato precedentemente insegnato, a ciò in cui crede, alla dottrina cattolica così come ininterrottamente trasmessa per 20 secoli.
RispondiEliminaIl Papa, e solo lui, ha un mezzo per chiudere ogni questione: impegni la sua infallibilità per dichiarare che le risultanze dell'ultimo concilio sono da seguire in quanto 'continuità' di quanto la Tradizione ci ha trasmesso, che in nulla contraddicono gli insegnamenti pecedenti, che sono da tenere per certi se ci si vuol considerare cattolici.
Di fronte a questa dichiarazione, pur non capendo, da cattolico l'accetterei.
"Veritas" !?! O:-)
RispondiEliminaMa deciditi per un solo e unico nick, invece di inventartene uno nuovo ad ogni commento, sopratutto se è per servirci la solita minestra riscaldata.
RispondiEliminaCaro Cesare,
RispondiEliminatutto quel che lei dice è interessante e anche condivisibile, ma qui il problema è un altro. Nessuno dice che la Fraternità debba scusarsi dell'opera di Mons. Lefebvre. Sto dicendo che
E' DISONESTO SCRIVERE DUE LETTERE E NON DIRE QUALE DELLE DUE E' STATA FIRMATA.
Se questa cosa è reale c'è un inganno nei confronti di tutti da parte di chi avrebbe scritto una cosa per farsi togliere la scomunica e poi ne pubblica un'altra. Di questo si può e si deve chiedere scusa anche se si è tradizionalisti.
...fallo per dare una risposta alla questione. Basta coi tuoi sermoncini di metodo, hai stancato tutti.
RispondiEliminaAnche tu hai stancato.
RispondiEliminaTutti?
RispondiEliminaTu= tutti?
Ma dai! bye, bye :*
Quanto vi scaldate, senza rispondere. Ma di che avete paura ? della verità ?
RispondiEliminaQuando uno solo di voi avrà il coraggio di scrivere e firmare che non è corretto scrivere due redazioni diverse della stessa lettera, allora smetterò di scrivere.
Tutti chi? Te solo con tanti nick. Se sei stanco va' altrove a riposarti e torna a mente fresca.
RispondiEliminaE siccome la tua arroganza non ha limiti e presumi di poter imporr'agli altri quel che tu vuoi, nessuno ti risponde. Il metodo sbagliato lo usi tu.
RispondiEliminaA volere una risposta sembra che siamo almeno in tre, il multinick (che non ha le tue manie di protagonismo e fa come tutti gli altri nel blog, resta anonimo ), l'Ospite e, secondo voci romane sembra che anche il Papa vorrebbe sapere cosa veramente vuole Mons. Fellay.....
RispondiEliminaTu hai una posizione o fai il pesce in barile ? Duro e puro difende la Fraternità perchè è alla moda....Uno fra tanti, che ha rininciato a riflettere. Poco male.
Io mi son sempre presentato dappertutto col mio nome, ché d'esso non mi vergogno, essendo e non da ora, ti piaccia o meno, abbastanza conosciuto ed apprezzato in certi pur limitati ambienti: non foss'altro che in 40 anni di vita di scuola mi son passati per le mani migliaia di alunni. E basterebbe questo, ma aggiungo che da 25 anni mi occupo di una chiesa dove celebriamo il rito antico. E non dico altro per pudore. Inoltre non credo che postar dei commenti su qualche blog dia la fama. Tutt'al più sia fann'incontri con personaggi penosi come te.
RispondiEliminaA me non interessa minimamente difender la Fraternità: in tempi remoti fui presente a due loro convegni. Solo cerco di capire, come cerco di capire la posizione della S. Sede.
Ma nessuno, specie se millantatore anonimo, mi può impor di accettar quel che lui vuole, se non il Papa con Magistero infallibile.
Siete in quattro, dici? Beh, se quattro cervelli son uguali, il cervello è solo uno: e questo impedisce, vista l'unica tracotanza ed inciviltà del vostro modo di porvi, di trattarvi come persone degne di risposta. Imparate un po' di buona educazione ed otterrete esiti diversi.
Una maniera come un'altra di non ammettere che o Fellay o Castrillon dicono bugie.
RispondiEliminaA casa mia si chiama viltà, ma si può nascondere dietro molte parole e altrettanti toscanismi.
Vile sei tu nella tua anonimità: i sicari colpiscono nell'ombra.
RispondiEliminaMa non dire corbellerie.....e rispondi se qualcuno mente o no.
RispondiEliminaQuando ti firmerai, con indicazione di città e indirizzo e telefono. In modo che possa accertarmi prima, che esisti. Al buio tutte le mucche e i cani son neri.
RispondiEliminaSottoscrivere o meno quel che si pensa dipende dalla mia identità ? O l'altrui viltà cerca pretesti per non rispondere in maniera sgradita a certi amici ?
RispondiEliminaChi dice menzogne, Mons. Fellay o il Card. Castrillon ?
E' vile chi non ha il coraggio di declinare le proprie generalità quando formula accuse. Costui non è degno di far parte del consorzio civile.
RispondiEliminaMa quali accuse anonime, ci sei o ci fai ? Le accuse sono pubbliche e firmate, leggi il comunicato qui sopra è firmato, io deduco.
RispondiEliminaIl resto è deduzione possibile per tutti coloro che fanno parte del civile consorzio, in ragione dell'intelligenza.
Vi sono poi uomini intelligenti che non hanno il coraggio di trarre conclusioni. Temono che l'evidenza possa comportare la coeranza. Allora s'attaccan a tutto per non rispondere.
Non le tue accuse. Di Solideo Paolini ho parlato positivamente. Ma lui dimostra d'esser persona seria, tu no. Non sono e non fo. Tu lo sei senz'ombra di dubbio.
RispondiEliminaTi ho solo chiesto di dire se sulle base dei documenti prodotti pensi di avere sufficiente intelligenza per trarre una conclusione di logica. Se invece per rispondermi vuoi che mi firmi allora vuol dire che non vuoi rispondere. Io resterò nell'anonimato (come vuole lo spirito del blog) tu sei libero di non voler rispondere ad un'evidenza della logica che non abbisogna di firme. Non interverrò più, ti lascio l'ultimo intervento che tieni tanto a firmare. In cuor mio so ormai di che pasta sei fatto, ti avevo sopravvalutato.
RispondiEliminaLo spirito del blog non vuole niente: lascia liberi di rimaner nell'anonimato. Io non m'abbasso a risponder a chi nell'anonimato lancia accuse. Ed in queste si squaglia tutta la tua intelligenza. La mia me la coltivo da me come e quando voglio.
RispondiEliminaLa valutazione d'un vile gossipparo, nel miglior dei casi, anonimo, qualunque essa sia, non m'aggiunge né mi toglie alcunché.
Però ti son mostrate in queste rote,
nel monte e ne la valle dolorosa,
pur l'anime che son di fama note;
ché l'animo di quel ch'ode, non posa
né ferma fede per essemplo ch'aia
la sua radice incognita ed ascosa,
né per altro argomento che non paia. (Par. c.XVII)
Con un buon commento, ragazzotto, potrai - oso sperare - capire il significato di questi versi.