Nella Chiesa del post Vaticano II succedono cose che sfidano la più fervida immaginazione (come vorrei che i Padri conciliari si risvegliassero oggi, come i sette dormienti di Efeso, per constatare da chi e per che cosa il loro operato viene invocato).
Siamo in Svizzera, diocesi di Coira, da cui dipende Zurigo: mica Roccacannuccia. E mica lo Zambia di Milingo: siamo nella civilissima (?) Mitteleuropa. Ebbene: già negli anni '90 il vescovo Haas, accusato di essere un reazionario (in realtà, secondo gli standard italiani, sarebbe semplicemente un moderato) dovette alla fine gettare la spugna e fu creata una nuova arcidiocesi per dargli un posto, quella del Liechtenstein.
Dopo Haas a Coira fu mandato il vescovo Grab, ginevrino, che seppe fiutar subito l'aria ed appiattirsi sulle posizioni più liberal; cosa che gli assicurò vita facile, ancorché perfettamente inutile. Ma nel 2007 il nuovo Papa ha nominato a Coira Vitus Huonder, che pur essendo nulla più che un moderato, non è accomodante come l'immediato predecessore. E così gli organi di comando della diocesi, che come in molte parti della Svizzera sono disperatamente in mano a soviet di laici, han dato fiato all'olifante (anzi, visto che siamo in ambiente elvetico, al corno alpino) per prepararsi alla pugna.
Certo mons. Huonder ha commesso crimini imperdonabili: si è opposto (con poco successo, naturalmente) alle prediche in chiesa di 'laici impegnati'. Ha giudicato il motu proprio di Benedetto XVI un 'atto intelligente'. All'inizio di quest'anno, ha proibito al parroco di Svitto di celebrare una "messa dei pazzi" in occasione del carnevale, ritenendo che la presenza di fedeli (e prete) travestiti profanasse il senso sacro dell'Eucarestia.
Ma l'evento più grave, che ha scatenato in questi giorni le aperte ostilità, è stato il divieto al suo clero di farsi promotore dell'organizzazione dell'ormai tradizionale 'celebrazione ecumenica' per i partecipanti al Gay Pride.
Il Consiglio Pastorale infatti non solo organizza, ma perfino finanzia (con 1.500 franchi svizzeri) l'evento pederasta. L'interdizione del Vescovo ha provocato un'immensa emozione e rumorose accuse di 'tradimento del Concilio'. Il Presidente del Consiglio Pastorale, Benno Schnüriger, ha reagito dicendo che la sua "delusione è senza limiti". Sette partiti, tra cui quello democristiano, hanno scritto note di protesta al vescovo. Le organizzazioni omosessuali, poi, lo tacciano di 'visione medioevale'.
Bisogna dire che l'ordinamento ecclesiastico dello Stato di Zurigo ha di che render la vita dura a qualunque vescovo: è lo Stato che controlla la tassa ecclesiastica e in tal modo è potuto arrivare a stabilire, facendo leva sui 'consigli pastorali', che "nessun prete può essere nominato parroco [dal vescovo], la Comunità ecclesiale sceglie il diacono, ossia la persona assistente pastorale che comanda con la funzione di dirigente della comunità, per un periodo di tre anni".
Ecco dunque una diocesi bisognosa di riforme. Ma di quelle giuste...
Enrico
una diocesi bisognosa di riforme. Ma di quelle giuste...
RispondiEliminaah sì ? una diocesi sola ? .....o quante ?
e quali giuste riforme ? e chi dovrebbe porre mano ad esse ?
:(
Siamo pur sempre nella patria di Calvino... Si direbbe che in Svizzera la libertà della Chiesa sia minore di quella concessa nell'URSS ai tempi di Breznev.
RispondiEliminaIn questo caso il coniglio pastorale si é trasformato in iena pastorale?
RispondiElimina...quando leggo queste storie, sorrido come se si trattasse di "finzioni letterarie", create per scongiurare futuri simili scenari. Ma - ahimé - si tratta della cruda realtà, e mi chiedo non solo come tutto questo sia possibile, ma anche perché chi non desidera rimanere nell'alveo dell'ortodossia cattolica non si rivolge all'abbondante nugolo di comunità "riformate" d'Oltralpe. Più facile, no? Piuttosto che sfigurare e stuprare in questo modo la Sposa di Cristo...
RispondiEliminaOra, innanzi a quello che si racconta, cosa si può dire di quei preti, se non che fanno schifo?
RispondiEliminaE non c'è nulla da censurare, è la pura verità, e una volta tanto smettiamo di indossare i panni pudici del politicamente corretto: chiamiamo le cose per quello che sono.
Se la Chiesa avesse il coraggio, piuttosto che far continuare un cristianesimo eretico come quello descritto, farebbe come mons. Luciani, che per molto meno entrò in chiesa, portò via l'Eucarestia e se ne andò, impedendo che essa fosse ancora profanata e accogliendo l'insegnamento evangelico: "Se [...] non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro" (Mc 6,11).
RispondiEliminaQuando annunciai all'assistente pastorale :-( che non volevo più far parte della parrocchia (leggi non pagare più la tassa parrocchiale) per prima cosa mi rispose che in questo modo uscivo dalla Chiesa. Gli risposi gentilmente che la cosa non era vera e che c'era pure un documento pontificio a conferma. A questo punto riuscì solo a dire: - Allora se vorrà dei servizi (sic) dalla parrocchia dovrà pagare!.- Non potei fare a meno di fargli notare che la cura spirituale della mia anima era salva. Una soluzione per ogni vero cattolico nella svizzera tedesca sarebbe quella di non pagare più la tassa parrocchiale e versare il suo corrispettivo direttamente al vescovo, se "cattolico". In caso contrario versare l'importo alla FSSP o simili.
RispondiEliminaOttima, si fa per dire, sintesi della situazione in cui versa la Chiesa cattolica in Svizzera... cattolica?
RispondiEliminaSituazione drammaticamente e palesamente scismatica e apostatica (?) sopratutto nella Svizzera tedesca, il Papa non ha più nessuna autorità, il suo Magistero ignorato o contestato, del Magistero della Chiesa si prende solo qualche testo del CONCILIO...Vaticano II of course, e da lì si parte verso una libertà totale di creazione e iniziativa in mano ai laici e ai sacerdoti che seguono come delle pecorele intimorite o sono accanto ai laici per vomitare su Roma, la Santa Sede e il Papa.
Quella libertà di creare, di iniziativa, libertà tout court è oramai profondamente radicata, i media amplificano la rivolta contro tutto ciò che viene da Roma, il compito di Mons. Huonder è difficilissimo ma sembra volerlo assumere con coraggio e non sembra disposto a cedere alle pressioni.
Ancora una volta mi ripeto, se siamo arrivati a questo punto è perchè da subito, dopo il Vaticano II, i vari creatores si sono messi all`opera, indisturbati, agendo tutti nello stesso senso, tutti reclamandosi del Vaticano II, i laici prendendo il potere, laici che hanno anche il loro "mot à dire" sulla nomina dei parroci, laici che dicono le omelie, che organizzano cerimonie ecumeniche, che inventano preghiere e le impongono ai sacerdoti, e via dicendo.
Ma Roma stava a guardare....
Calvino può averne fatte di tutti i colori, ma sicuramente non avrebbe niente a che fare con il Gay pride ...
RispondiEliminaRoma sta a guardare ... appunto! Chi tace acconsente!
RispondiEliminaHuonder non è un moderato. Ne avessimo di vescovi come lui in Italia! Ricordo che ha pubblicamente celebrato la Messa antica almeno in un paio di occasioni. Inoltre, ha caldeggiato la nomina ad ausiliare di Coira di Marian Eleganti, ossia l'unico vescovo svizzero che si oppose alla costruzione di minareti. Eleganti appoggia in modo espresso la linea ratzingeriana. Leggetevi gli strali di Golias al proposito.
RispondiEliminaCerto, è impensabile, in tale contesto, che Huonder si metta a scrivere il Sillabo (se poi non lo fanno a Roma...), ma, a parte nei toni, è tutt'altro che un moderato.
"Appoggia in modo espresso la linea ratzingeriana"...quindi MODERATO, MODERATISSIMO. Un po' di sofferenza lo porterà forse a più decisione. La moderazione ecclesiastica è inutile e pericolosa, anche quando di impronta conservatrice.
RispondiEliminaConcordo. In questa chiesa e nella curia romana oggi si usa il politicamente corretto, spostato a sinistra. Si dimentica il Vangelo:"Il vostro parlare sia SI SI NO NO" Mt 5,37. Oggi tutti parlano e straparlamo ma B16 prigioniero del SUO vaticano II, anche se volesse non potrebbe intervenire. Non è più il supremo governante della chiesa ma il suo è un comando unito a quello dei vescovi (leggi conferenze episcopali) . NSGC ha dato a Pietro il primato, ma , questo Pietro non lo può esercitare perchè vittima delle sue idee giovanili di riforma in senso democratico della chiesa. Quindi, se vuole tornare ad essere il supremo pastore, riconosca il fallimento del VII e torni ai vecchi metodi altrimenti sarà il capo (?) di niente e lo smarrimento dei fedeli continurà sino al dissolvimento di quel che resta. Ed anche questo potrebbe essere una soluzione:" Multi sunt vocati sed pauci elesti". Per la Redazione: non sono un sedevacantista e spero che non si abbatta la scure della vostra censura su queste pèovere righe.
RispondiEliminala moderazione, in situazioni o campi incolti (o piaghe purulente) in cui ci vorrebbero fermezza e decisioni tempestive -perchè di vitale importanza, esattamente come nel caso del<span>l'intervento chirurgico detto "salvavita",</span> finisce col coincidere con una sorta di lassismo temporeggiatore, che equivale all'ignavia, e che sio rivela<span> fatale per la sorte del paziente </span>ridotto al lumicino;
RispondiEliminaovvero:
il medico pietoso fa la piaga cancrenosa !
<span><span>a moderazione, in situazioni o campi incolti (o piaghe purulente) in cui ci vorrebbero fermezza e decisioni tempestive -perchè di vitale importanza, esattamente come nel caso in cui si adotta <span>l'intervento chirurgico detto "salvavita"-</span> ,</span>
RispondiElimina<span>finisce col coincidere con una sorta di lassismo temporeggiatore, che equivale all'ignavia, e che si rivela<span> fatale per la sorte del paziente, <span>già </span></span>ridotto al lumicino;
ovvero:
il medico pietoso fa la piaga cancrenosa !</span>
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<span><span><span>la moderazione, espressa col NON-INTERVENTO, in situazioni o campi incolti (o piaghe purulente) in cui ci vorrebbero fermezza e decisioni tempestive -perchè di vitale importanza, esattamente come nel caso in cui si adotta <span>l'intervento chirurgico detto "salvavita"-</span> ,</span>
RispondiElimina<span>finisce col coincidere con una sorta di lassismo temporeggiatore, che equivale all'ignavia, e che si rivela<span> fatale per la sorte del paziente, <span>già </span></span>ridotto al lumicino;
ovvero:
il medico pietoso fa la piaga cancrenosa !</span>
</span></span>
Chiedo cortesemente alla Redazione, o a qualche volenteroso, se può diffondere un indirizzo mail e due righe (in tedesco mi sembra di aver capito) con le quali poter manifestare sostegno, vicinanza e preghiera per SE il Vescovo "traditore del concilio".
RispondiEliminaGrazie.
Questo è quello che, nelle intenzioni, molti vescovi si aspettavano dal Concilio, e questo è quello che, nei fatti, il Concilio ha attuato: una Chiesa democratica, anzi, repubblica parlamentare non elettiva. I parlamenti sono le conferenze episcopali; non è elettiva perché i parlamenti si eleggono da se stessi; al presidente della repubblica, il papa, spetta solo il compito di fare presenza e di approvare, in ogni caso. Vedremo se il papa verrà meno a questo mero compito, con le prossime nomine cardinalizie, e cosa questo, eventualmente, comporterà. Quando alla barca si danno più capitani e gli ordini sono decisi a maggioranza, spesso la barca si arena; e quel che è peggio è che poi la colpa viene rimbalzata a vicenda, se non data al capitano che è un po' più sopra gli altri (ma solo quando serve per prendersi le colpe).
RispondiEliminaL'ermeneutica della continuità del Nunzio apostolico in Svizzera lascia molto a desiderare.
RispondiEliminaEgregio Signor Degnipatri, può provare a huonder@bistum-chur.ch (non so se S.E. abbia un indirizzo mail pubblico). Altrimenti può provare a mandare una mail a ordinariat@bistum-chur.ch oppure ancora una mail al suo vicario generale grichting@bistum-chur.ch .
RispondiEliminaCordiali saluti,
Ex Guardia svizzera
Va bene, allora ditemi chi sono i non moderati, a parte i quattro vescovi della FSSPX. A quanto mi risulta lo stesso Oliveri tollera fatti inaccettabili secondo la vostra linea di pensiero.
RispondiEliminaMonsignor Huonder parla senza dubbio l`italiano o, come minimo, lo capisce.
RispondiEliminaCaro Ospite, mi sembra sia ormai chiaro che la 'scure della censura' si abbatte ben di rado, e solo se si eccede nei toni e si insulta.
RispondiEliminaEnrico
Il Consiglio pastorale paga 1.550 franchi svizzeri?
RispondiEliminaNon sapevo che da quelle parti farsi sodomizzare costasse così tanto.
Il Vescovo ha ragione, la spesa è eccessiva.
I membri del consiglio pastorle si paghino questa spesa di tasca propia. E se anzichè continuare a stare nel consiglio pastorale andranno a "sedere" negli scranni del consiglio dell'arcigay forse non avran più bisogno di spendere per certe cose.
E la Chiesa ne guadagnerebbe molto.......
P.S: comunque. ironia a parte, se le parrocchie svizzere si limitano ai contributi e alle sponsorizzazioni, è già molto. Negli USA le parrocchie sfilano al gaypride con tanto di sacri stendardi! Se poi partecipano pure agli immancabili "dopo sfilate" avendo in mano gli stendardi o le mutande nol so!
RispondiEliminaSe la FSSPX non verrà "riassorbita" giuro che io me ne andrò con i lefebvriani; tra di essi la Chiesa di Cristo sussiste certamente.
Nella chiesa conciliare ormai l'aria è irrespirabile e anche la sussistenza della Chiesa di Cristo è sempre più dubbia.
Anche in Italia, in alcune zone, qualsiasi parroco potrebbe avere una continua pressione negativa da parte dei membri laici del consiglio pastorale. in molte zone i facinorosi ''parlamentari'' parrocchiali pretendono di governare la parrocchia, e molti preti, a volte deboli, si fanno manovrare dai più esagitati membri dei vari consigli laicali. Per assurdo, se un parroco mettesse un crocefisso sull'altare questi faccendieri laici potrebbero opporvisi ed avere la meglio. Da quanto si legge sopra per la Svizzera e a quanto si è potuto leggere su ''Una Fides'' per quanto riguarda la situazione a Monaco di Baviera sembrerebbe che questa realtà dei consigli pastorali potrebbe essere paragonata ad un tumore che sta ponendo in crisi la vita stesse delle parrocchie d'oltralpe. In Italia già questi consigli si vanno rafforzando di anno in anno e, se continuerà così, avremo anche qui la fine del clero e l'anarchia laicale . Altro che riforma qui si va verso l'implosione.I laici più malati di protagonismo e prepotenti, ignoranti qualsiasi questione teologica o liturgica, potrebbero dare il colpo di grazia alle ultime parrocchie già fragili e declinanti.
RispondiEliminaE questo l`indirizzo del nunzio apostolico:
RispondiElimina<p><span>Mgr Francesco Canalini-<span>Nonciature Apostolique-<span>Thunstrasse 60 -3006 <span>Bern</span></span></span></span>
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RispondiElimina<span>E questo l`indirizzo del nunzio apostolico:
<span>Mgr Francesco Canalini-<span>Nonciature Apostolique-<span>Thunstrasse 60 -3006 <span>Bern</span></span></span></span>
</span></span>
..Ahi, ahi ahi certi nunzi..
RispondiEliminain genere -e per lo meno a Roma- si tratta di laici corifei di un carto movimento che non è un movimento
RispondiEliminaInoltre non mi sembra che sottolineare l'estrema cautela (eufemismo) romana negl'interventi in situazioni che richiederebbero, queste sì, la scure, siano espressione di sedevacantismo. Amarezza, delusione, o addiritttura desolazione, ma mai mancanza di speranza e di amore per il Pontefice che prima o poi dovrà pur ascoltar le tante doloranti preghiere.
RispondiEliminaSi fugga dai luoghi in cui l'aria sia irrespirabile. Ci son parecchi giardini e case profumati e puliti. E se non si riesce, per cause contingenti, a trovarli, mascherine-filtro e continuare a ramazzare.
RispondiEliminaI consigli pastorali. Quando li istituirono ero molto piccolo ma mi ricordo che non mi piacquero per niente: tutti urli, offese e divisioni con gruppi numerosi di fedeli che vedendo tutto ciò lasciavano la parrocchia. Vi partecipavano "draghi del sociale", "furbi collettori di consenso sinistrorso" e giovanotti/e stagionati/e in cerca di ambiti in cui realizzare se stessi durante la pensione. Di solito uno dei partecipanti riesce a tenere lontano dalla parrochhia circa cento persone normali. Li rifiutai in toto da ragazzo aiutato, in verità, da alcuni santi sacerdoti che o li svuotarono di effetto o addirittura non li istituirono per niente. Ora come allora, se non vengono ridotti a mere riunioni organizzative, e si occupano di pastorale continuano ad essere fonte di divisione se non addirittura di scandalo e fanno gravi danni alle parrocchie ed alla retta dottrina. Credo che dopo 40 anni si possa dire serenamente che, per il bene della Chiesa andrebbero aboliti prima possibile.
RispondiEliminaio ne faccio parte e concordo. Ci sono dentro solo perchè così faccio sentire la mia voce (non certo moderata). Per vincere le guerre bisogna farlo dall'interno (mi sento molto 007 infiltrata :-P )
RispondiEliminaMons. Oliveri ha sempre detto quel che pensa e bisogna inoltre considerare che ha mezzo clero della sua diocesi contro e non solo nella sua diocesi.
RispondiEliminaEppoi, se Roma non l'aiuta ma tace, anzi...e chi vuole capire capisca.
Non si parli a sproposito di situazioni che non si conoscono.
Che il consiglio pastorale debba promuovere un gay pride...: ma dove siamo arrivati?
RispondiEliminaPerò esprimo il mio sdegno per il fatto che l'estensore dell'articolo parli di evento pederasta: ma lo sapete cosa è la pederastia? Oggi chiamasi più propriamente pedofilia...!
Omosessualità e pedofilia non vanno affatto di pari passo... anzi!
Tutto sta nella fermezza del rispondere. Poche parole e bene assestate. Bisogna aver il coraggio di agitare il drappo rosso di fronte al toro fumante.
RispondiEliminaFdS
vincere dall'interno? *DONT_KNOW*
RispondiEliminaah....ottimista lei: finchè la lasceranno parlare, ma...quanta voce ha in capitolo (....diocesano) ?
<span>andrebbero aboliti prima possibile....</span>
RispondiEliminama, come al solito, ci si chiede: chi mai oserà metter mano alla scure per abbattere una malapianta (con altre annesse....) ?....prima che proliferi tanto da infestare tutto il giardino o l'intero raccolto ?
questo Papa lo farà ? non se ne vede alcun accenno....
:(
<span>Omosessualità e pedofilia non vanno affatto di pari passo... anzi!</span>
RispondiEliminaA volte si accompagnano.
anche gli esponenti del RnS sono molto attivi nel parlamentarismo pastorale, soprattutto nel far capire ai poveri "retrogradi" cattolici-di-sempre (NON-APPARTENENTI ad alcun gruppo) che "bisogna rivalutare Lutero" (.... e progressismi di varia <span>ispirazione conciliare,</span> magnifica e avanzata, "oltre la lettera" del Vangelo....) !
RispondiElimina:(
<span>anche gli esponenti del RnS sono molto attivi nel parlamentarismo pastorale, soprattutto nel far capire ai poveri "retrogradi" cattolici-di-sempre (NON-APPARTENENTI ad alcun gruppo) che "bisogna rivalutare Lutero" (.... e altri simili progressismi di varia <span>ispirazione conciliare,</span> magnifica e avanzata, "oltre la lettera" del Vangelo....) !
RispondiElimina:( </span>
<span><span>anche gli esponenti del RnS sono molto attivi nel parlamentarismo pastorale, soprattutto nel far capire ai poveri "retrogradi" cattolici-di-sempre (NON-APPARTENENTI ad alcun gruppo) che "bisogna rivalutare Lutero" (.... e altri simili progressismi di varia <span>ispirazione conciliare,</span> magnifica e avanzata, espressi da interpreti "oltre la lettera" del Vangelo....tutti entusiasti e ben decisi a "ri-catechizzare" i rudes antiqui fideles...) !
RispondiElimina:( </span></span>
Hai detto bene... "a volte"... ma perché allora generalizzare?
RispondiEliminaLa pedofilia è molto piu' diffusa tra gli eterosessuali: perché non si ha il coraggio di dirlo?
<span><span><span>anche gli esponenti del RnS sono molto attivi nel parlamentarismo pastorale, soprattutto nel far capire ai poveri "retrogradi" cattolici-di-sempre (NON-APPARTENENTI ad alcun gruppo) che "bisogna rivalutare Lutero" (.... e altri simili progressismi di varia <span>ispirazione conciliare,</span> magnifica e avanzata, espressi da interpreti lanciati in ardito volo pneumatico "oltre la lettera" del Vangelo....tutti entusiasti e ben decisi a "ri-catechizzare" i rudes antiqui fideles...) !
RispondiElimina:( </span></span></span>
Mi ricordo il mio stupore quando, rientrata nel gregge, piena di entusiasmo, gioia e fiducia, arrivo la domenica nella mia parrocchia e già vedo l`assenza di inginocchiatoi, amen mi dico, mi inginocchierò per terra, ciò che ho fatto sentendo gli sguardi poco benevoli su di me, sorvolo sull`agitazione che altri chiamano partecipazione, sorvolo anche sullo sguardo del parroco che sembra non voler darmi la Comunione sulla lingua e che dopo qualche lungo secondo di esitazione capisce che non aprirò le mie mani giunte, al momento del Credo mi dico, caspita hanno anche cambiato il Credo? ( so poi che è un credo nato durante un incontro ecumenico...)e alla fine vedo la donna iperattiva durante la Messa, correre all`uscita della chiesa e la ritrovo accanto al sacerdote per stringere le mani dei fedeli, mi attardo incuriosita da un cartellone che domina il muro a destra dell`entrata con le foto dei membri del consiglio pastorale....un bel trombinoscopio!
RispondiEliminaMi fermo un momento per parlare, e ho l`impressione di essere un`aliena che ama il Papa, che ne dice del bene, che pone domande scomode....sorvolo anche sul parroco al servizio dei desiderata dei laici, non sono più ritornata in quel luogo.
buon per lei che ha potuto evitare di tornare in quella chiesa....
RispondiEliminama nel caso in cui TUTTE LE PARROCCHIE, dico tutte quelle di un'intera diocesi sono di quello stampo lì (e anche peggio), il povero turista parrocchiale che peregrina alla ricerca del "meno peggio" dove si dovrà rifugiare ?
:(
E, come rispose unGiovanni Paolo II seccato alle interruzioni di Carmencita: non conosco un cammino che stia fermo e non si muova.
RispondiEliminaQuesta non mi sembra neppure una Chiesa democratica, é ben peggio. Nella democrazia si ha un giusto rispetto di diritti e doveri di ciascuno. Mi sembra che nell'attuale Chiesa ci siano solo i diritti di qualche (o parecchi) prelato di fare ciò che vuole, molto spesso incurante anche dell'immagine che rende all'esterno.
RispondiEliminaQuella avrebbe dovuto essere la mia parrocchia, dunque ho cominciato da lì, poi è cominciato il mio turismo parrocchiale, stessa desolazione, unica eccezione, la parrocchia tenuta dai Fratelli di San Giovanni, liturgia rigorosamente NOM, ma curata, purtroppo anche lì "onnipresnza" dei laici molto influenti sui fratelli, spazio sacro invaso, dal coro o dai cori...la direttrice molto energica che si agita volteggiando a destra e a sinistra e tutti voltando le spalle al Tabernacolo.
RispondiEliminaPer farla breve, ho trovato finalmente la parrocchia in cui è celebrata la Liturgia che mi era stata tolta e che ho ritrovato con gioia e riconoscenza.
Certo che se si facesse fuori il coniglio pastorale le cose andrebbero molto meglio.
RispondiEliminaNon entriamo nei dettagli, non è qui il luogo, ma non condivido l`ultima affermazione di perplesso.
RispondiEliminaAuguri!
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<span>Non entriamo nei dettagli, non è qui il luogo, ma non condivido l`ultima affermazione di perplesso, il problema è molto più complesso e la sua analisi pure.</span></span>
Sono molti i trasfughi dalla propria parrocchia.
RispondiEliminaUn sondaggio del 1990 tra i cattolici del Vallese sul tema: la Religione non è importante, tutte possono condurre alla salvezza eterna. Risultati:
RispondiEliminaNon so 4,9%
Non sono d'accordo 13,8%
Sono d'accordo: 81,3%.
L'81% dei vallesani cattolici dunque, erano già sostanzialmente infetti di indifferentismo, cioè di eresia, perché si nega Cristo come unico Salvatore. Di quest'81,3% l'83,5 eran donne, gli uomini il 79,1%.
Gli anziani (dai 50 in su) l'84%, il 70,1% fra quelli con meno di 25 anni.
(Stato del Cattolicesimo nel Vallese, ed. Renouveau, Martigny 19690).
Chissà quale sarebbe la percentuale odierna.
Lungi da me criticare mons. Oliveri. I miei strali andavano contro i commentatori che sparlano, attribuendo etichette non misurate alla reale situazione. Nell'ottica di questi signori, le si potrebbe immediatamente replicare che mons. Oliveri dovrebbe comunque agire, indipendentemente dalla situazione della sua diocesi. Ma - ripeto - non è questo il mio pensiero. Anzi, occorre apprezzare e supportare questi vescovi, come Huonder e Oliveri, e smettere di etichettarli come moderati perchè non fanno dei roghi riparatori
RispondiEliminaTralasciando gli aspetti scientifici, sotto il profilo lessicale pederastia non equivale affatto a pedofilia (nonostante la comune etimologia): il significato di pederastia oscilla tra quello di omosessualità maschile tout court (come in francese) e quello di attrazione per adolescenti (non, quindi bambini). Pertanto il termine si può legittimamente usare come sinonimo (meno spregiativo, tra l'altro) di sodomia.
RispondiEliminaEnrico
Adolescenti=Minorenni
RispondiEliminaSotto la maggior età si parla certamente di pedofilia...
E ad ogni modo non si può dire che un gay pride (per quanto sia contrario a certe manifestazioni) sia una manifestazione pederasta tout court.
Inviterei la redazione - che peraltro sembra esser sempre così attenta - a suggerire a coloro che pubblicano di.... COLLEGARE IL CERVELLO (ammesso che lo abbiano) prima di sparare.... cavolate.
Cioè che la pedofilia sia piu diffusa tra gli eterosessuali? E che ne sai?
RispondiEliminaSai quanti abusi su bambini si sono consumati e continuano a consumarsi su bambini in famiglia.... da genitori affatto omosessuali?
E se parlo probabilmente .... so.
Grazie Ex Guardia Svizzera. Mi permetto di darti del tu e ti chiedo di fare altrettanto. E grazie a Luisa. Ho inviato una mail in italiano.
RispondiEliminaBuona giornata.
La firma...
RispondiEliminaSì, capisco, Antonello, la tentazione di abbandonare, di lasciarsi andare... Ma no! Non dobbiamo mollare! La Chiesa fondata da NSGC è quella fondata su Pietro. Concordo con quanto ha detto Dante! :) E abbiamo fiducia nella Provvidenza! Sono convinta che prima o poi i lefebvriani saranno riassorbiti perché tutta la Chiesa ha bisogno di loro!
RispondiElimina:-D
RispondiEliminaPurtroppo sì! :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'( :'(
RispondiElimina<span>"Cioè che la pedofilia sia piu diffusa tra gli eterosessuali? E che ne sai? "
RispondiElimina</span>
Lei sa apparentemente in modo doloroso, ma anche l`emozione è un modo di parasitare il cervello e perdere l`oggettività necessaria alla osservazione del dramma pedofila e efebofilia.
Ripeto che il fenomeno è molto più complesso di ogni riduzione o equazione semplicistica.