È quello cristiano il gruppo religioso più perseguitato nel mondo. Su 100 morti per crimini legati alla religione, 75 sono di fede cristiana. Il numero totale di credenti discriminanti è di circa 100 milioni di persone. Si stima che siano stati martirizzati più cristiani nel ventesimo secolo che in tutti i 1.900 anni precedenti.
I dati sono emersi nel corso della conferenza sulla Persecuzione contro i cristiani che si è tenuta nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, promossa dalla Comece (Commissione episcopati Unione europea), dai Gruppi dei conservatori e riformisti europei e del partito popolare europeo (Epp) all’Europarlamento, in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre e Open Doors International. Mons. Sako, arcivescovo dei Caldei in Iraq, ha lanciato l’ennesimo drammatico appello: «In Iraq il numero dei cristiani continua a diminuire. Forse essi scompariranno a causa delle continue persecuzioni, minacce e violenze».
«Dal 2003 ad oggi – ha reso noto – sono state assalite 51 chiese; rapiti e uccisi un vescovo e tre preti; circa 900 cristiani innocenti uccisi e centinaia di migliaia obbligati a lasciare le proprie case in cerca di un luogo sicuro». Gli ha fatto eco mons. Kussala, vescovo del Sudan, un altro Paese dove i cristiani subiscono forti persecuzioni. «Questa conferenza – ha detto Kussala – può suggerire all’Ue di fare pressione sulle Nazioni Unite affinché rafforzino la loro legislazione a difesa dei diritti delle minoranze e specialmente dei cristiani?». Dal presule anche le richieste che all’interno dell’Onu si costituisca una Commissione sulla libertà religiosa internazionale e che anche “atrocità” come “omicidi e persecuzioni” a sfondo religioso vengano perseguite dal Tribunale penale internazionale, presieduto da Mario Mauro (capogruppo Pdl/Ppe) e dal polacco Konrad Szymansky (dei conservatori europei Ecr).
La conferenza si è conclusa con la presentazione di una dichiarazione, sulla quale sono state raccolte firme di parlamentari di tutti gli schieramenti, in cui si chiede al “ministro degli esteri” della Ue Catherine Ashton di difendere la libertà di culto, aggiungendo a tutti gli accordi con Paesi esterni alla Ue una clausola vincolante di rispetto di tale diritto fondamentale.
«La libertà religiosa è la condizione attraverso la quale passano tutte le altre libertà: libertà di esprimere e professare la religione in cui si crede vuol dire sottrarsi agli abusi del potere», ha affermato Mauro aprendo la Conferenza. «Il potere politico – ha osservato l’europarlamentare italiano – è consapevole che distruggendo la libertà religiosa viene eliminata la libertà tout court, prendendo di conseguenza il controllo assoluto della società» (“Avvenire”, 6 ottobre 2010, via Corrispondenza romana).
E in questo ambito, leggete il post di Fr. Z. sull'arresto in Arabia Saudita, da parte della molto ufficiale Polizia Religiosa (non, quindi, da terroristi ufficialmente 'fuorilegge', anche se officiosamente foraggiati), di cattolici rei di... aver partecipato ad una Messa. Uno dei crimini più gravi, in terra d'islam.
Ho letto su un'agenzia di stampa che anche il neo-proclamato premio Nobel per la pace, il cinese Liu Xiaobo, è cristiano, anche se non viene indicato a quale confessione appartiene. Ogni giorno prego per i nostri fratelli e sorelle nella persecuzione e specialmente per quelli che vivono nella Repubblica Popolare Cinese e nei diversi paesi dell'estremo oriente. La loro "martyria" ci ottenga di essere degni della fede che ci è stata donata e che noi occidentali viviamo così superficialmente.
RispondiEliminaIn occasione dell'ostensione della Sindone, il rettore della Confraternita del Santo Sudario che ospitava le S. Messe dei gruppi stranieri in visita mi raccontò della Messa della comunità di pellegrini indonesiani (l'Indonesia, lo ricordo, è il più grande paese musulmano del mondo). Il sacerdote aveva celebrato alla "Benedettiana" e in maniera ineccepibile, con il canone e alcune parti in latino. Anche nella loro lingua incomprensibile, manifestavano una devozione, un'adorazione ed un raccoglimento enormi dinanzi al Santo Sacrificio.
RispondiEliminaSolo chi sa cosa può perdere o ha perso, apprezza davvero quel che ha. Noi abbiamo solo da imparare da questi fratelli perseguitati.
Eh sì, come al solito, il Parlamento Europeo non manca di segnalarsi per la sua "politically correctness": nonostante le esplicite testimonianze, ben si è guardato dal nominare i perseguitati, evitando, altresì, di operare alcun riferimento alle situazioni concrete: ha preferito, invece, <span>cavarsela con un'anodina dichiarazione di mero principio, buona per tutte le stagioni ed idonea, fra l'altro, a colpire preventivamente chi intendesse azzardarsi a reagire - anche sotto il profilo puramente culturale - nei confronti dei persecutori del cristianesimo. Certo, se si fosse trattato di omosessuali o di rom, il tenore della relativa dichiarazione sarebbe stato assai più stringente e circostanziato ...</span>
RispondiEliminaScusate, sarò bastardo, ma tra tutti i cristiani perseguitati i Caldei iracheni sono quelli di cui mi dispiace di meno, per il semplice fatto che durante il regime di Saddam godevano di enormi privilegi. Vi ricordo che Tarek Aziz, il braccio destro di Saddam era cristiano caldeo e che poche settimane prima dell'attacco americano andò in visita a Roma dal Papa per chiedere il suo sostegno.
RispondiEliminaAdesso dico una cosa da comunista (che non sono, non sono mai stato e non sarà mai, ma quando ci vuole ci vuole), ma l'autorità della Chiesa dovrebbe imparare a non mischiarsi con certa gente!
E Gesù con chi andava?
RispondiEliminaInfatti, tra i più brillanti risultati della guerra americana in Iraq c'è la scomparsa del cristianesimo da quel paese....
RispondiEliminaWelcome, se Gesù avesse fatto come i caldei sarebbe andato a far da spalla al Gran Sacerdote... Direi di non fare paragoni blasfemi!
RispondiEliminaOspite, i caldei raccolgono quel che hanno seminato.
bhe fino a prova contraria non sono gli americani a trucidare i cristiani ma i maomettani. si sempre loro. e mentre i maomettani trucidano i cristiani, qui in europa i pretuncoli amanti del fantastico concilio ecumenico vaticano secondo si affannano per permetergli di adorare il loro falso dio incarnazione del male assoluto. contenti loro
RispondiEliminaGesù faceva come Gesù e non imitava nessuno. Tutti gli altri han cercato di imitare Lui. Male però da quel che vedo.
RispondiElimina"Sarò bastardo". Se lo dici tu che ti conosci bene, caro Filippo, come darti torto?
RispondiElimina"Si stima che siano stati martirizzati più cristiani nel ventesimo secolo che in tutti i 1.900 anni precedenti". Probabilmente è questo il motivo per cui nello scorso pontificato sono stati beatificati e canonizzati più cristiani che in tutti quelli precedenti. Tanto è vero che nella maggior parte dei casi si è trattato proprio di martiri, a cominciare da quelli uccisi dai comunisti.
RispondiEliminaMa quelli uccisi dai comunisti non erano in gran parte ortodossi? No, sicuramente un ortodosso non può essere martire... Così pensa il tradizionalista "professional"!
RispondiEliminaN.B. Sarcasmo, arte sublime...
Se l'Accademia Reale Svedese dovesse scoprire che il neo-nobel è cattolico, provvederebbe immediatamente alla revoca del riconoscimento. Ma è lo stesso premio concesso all'ex terrorista Arafat?
RispondiEliminaEsatto, in Irak lo hanno imitato MOLTO MALE e adesso piangono. Fai agli altri quel che vorresti gli altri facessero a te: se ti schieri con un regime assasino non ti puoi lamentare se il regime dopo ti assassina!
RispondiEliminaMeglio bastardo che politicamente corretto!
RispondiEliminaIl problema è la generalizzazione, Filippo. Se mi avessi detto che interessava poco di Tarek Aziz, avrei capito. Ma alla vedova Caldea che vive alla periferia di Al Basrah, glielo dici tu che visto che in passato ha usufruito di "enormi privilegi" ora è bene che i figli muoiano perchè cristiani?
RispondiEliminaDiciamo che il martirio americano è diverso. Poco fisico, molto culturale. Come e più di quello europeo.
RispondiEliminaQuelli uccisi durante la guerra civile spagnola erano tutti cattolici, e in parte rilevante chierici e religiosi. Credo poi che alla Chiesa Cattolica non sia possibile beatificare o canonizzare fedeli di altre confessioni.
RispondiElimina<span>ha preferito, invece, <span>cavarsela con un'anodina dichiarazione di mero principio, buona per tutte le stagioni ed idonea, fra l'altro, a colpire preventivamente chi intendesse azzardarsi a reagire - anche sotto il profilo puramente culturale - nei confronti dei persecutori del cristianesimo</span></span>
RispondiEliminaMa hanno, forse, sottovalutato Lady Ashton. Vedremo.
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Scusate, ma trovo di cattivo gusto uno scambio polemico sulle prerogative delle chiese particolari i cui membri sono sottoposti ad un martirio persecutorio, per il solo fatto di essere cristiani. Quel sangue salva anche noi, sicuramente in buona fede nel mettere i puntini sulle i di tante distorsioni ecclesiali, sicuramente sofferenti per tanti dispiaceri, ma comunque con il fondoschiena parato da una certa tranquillità socio-economica. Piuttosto faccio notare che nella smania di non urtare troppo le sensibilità altrui e di indottrinare a vedere sempre e solo il bicchiere mezzo pieno (immagine molto cara a troppi pastori, pur se inesistente nella Bibbia) per anni ci si è protesi a scusarsi di ogni cosa, scemenze comprese, ma non si è nemmeno pregato per questi nostri fratelli perseguitati, a motivo della fede, preferendo credere che i nostri fratelli delle altre fedi siano tutti amici e buoni e noi cattolici i peggiori cattivoni. La storia è fatta apposta per smontare le teorie, anche quelle pastoral-sociologico-mondane, e dopo aver flirtato per decenni con i "rossi" o con i "liberisti" o con i "diversi", forse sarebbe ora di pregare e soffrire un pochino per con i "nostri"...
RispondiEliminaCfr. il Tettamanzi che auspica una moschea in ogni quartiere! Che Dio lo perdoni.
RispondiEliminaToh, si scopre che i cristiani sono o più perseguitati al mondo ?
RispondiEliminaMa dov'era papa Giovanni Paolo II mentre girava il mondo, a parlare in favore dei cristiani perseguitati ? Toh, ma qualcuno ha sentito il papa Benedetto XVI parlare dei cristiani perseguitati nei paesi islamici ? Sì una volta parlando dell'Irak. Mai una parola sulle persecuzioni in Cina Popolare, in Arabia...Ehhh, il "politycally correct"! Sapete "dopo li perseguitano di più..." allora tecere e lasciar soffrire. Anzi papa Benedetto XVI ha fatto meglio di Papa Paolo VI con la sua Ost-Politik (che ha prodotto ancor più persecuzioni contro i cristiani in URSS) ha scritto una lunghissima lettera (io l'ho letta,barbosa, arzigogolata e poco incisiva)ai cattolici cinesi chiedendo loro di andare d'accordo, sia i "non ufficiali" sia i cattolici "ufficiali".Tanto che il card.Zeng di Hong Kong ha dovuto affrettarsi a spiegare cosa intendeva il papa...ad ogni buon conto le autorità di Pechino intravedendo qualche pensiero non "ufficiale" l'hanno proibita, ma non facendo un gran danno!Poi troviamo un mons Mereghetto,ora dimessosi, che tuona contro il fermo dell'immigrazione selvaggia.Un card Tettamanzi che vuole una moschea in ogni rione di Milano. Strano ma nessuno, papa in testa, che osi parlare di conversione di islamici immigrati in Europa; qualcuno ha sentito mai parlare di conversione per i "fratelli" islamici od ebrei? Io ho sentito spesso parlare di conversioni forzate all'islam...Avvisatemi quando succede che il Papa ci dica qualcosa; io porgo sempre l'orecchio ma non arriva mai questa parolina; forse è stata proibita...anche aiutare i cristiani, difendere i cristiani nel mondo,"i governi proteggano i cristiani perseguitati nel mondo,vergogna!" sono parole che avrei voluto sentire da Papa Woytila.Mai successo! O mi sbaglio?
Ah, dimenticavo, a proposito del Parlamento Europeo, non mi risulta che nè questo, nè il Papa abbiano condannato a parole l'assurda legge vigente in alcuni stati tra cui Germania ed Austria, per cui guai a mettere in dubbio una minima parte del Decalogo della Shoà. Anzi mi risulta che il Papa abbia emanato una disposizione per i vescovi in cui si richiede, "per essere in comunione con la Chiesa Cattolica" di non porre alcun dubbio sull'olocausto ebraico:una parte della storia truculenta,ma opinabile, poichè troppo recente,è diventata Dogma di Fede Cattolica ? Mons Williamson è stato parecchio strapazzato per certi suoi dubbi "non dogmatici" al proposito...Quindi se il Papa non condanna questi abominii e non protegge i cristiani nel mondo a parole e con la diplomazia, qualcuno può spiegarmi perchè lo deve fare il Parlamento Europeo di fondazione massonica?
RispondiEliminaBisogna anche dire, per completezza dell'informazione, che i cristiani caldei (e non solo i caldei) si sono appoggiati a Saddam perché da sempre sono una minoranza perseguitata e non gli era parso vero di avere qualcuno che finalmente li proteggeva.
RispondiEliminaOk! Cambia l'abbonamento alla TV! Forse guardi i canali sbagliati!
RispondiEliminaMD
Signor Filippo sta veramente scadendo nel ridicolo.... non si prenda più gioco dei Santi per cortesia e non ne faccia motivo di battute sarcastiche assai sciape.Grazie e buona giornata.
RispondiEliminaMa perchè non si dice chiaramente che la quasi totalità dei martiri contemporanei cristiani avviene in nazioni che praticano la fede mussulmana? Si ha paura di fermare il movimento ecumenico? LOro, ed anche i più moderati ci considerano peggio del fumo negli occhi. Il Signore ci ha detto:" Andate e battezzate" percchè solo chi crederà avrà la vita eterna e sarà salvato. Con le schegge di verità riconoscita dal Vaticano II a tutte le religioni questo non avviene più. Anche i missionari hanno l'imput di non convertire più ma di portare servizi sociali(scuole, ospedali ecc), poi se uno vuole potrà abbracciare il cattolicesimo. Ma siamo seri, con questa mutazione di DNA della chiesa chi volete che venga e vanno capiti quelli che escono o quelli che stanno per andarsene. Purtroppo la Chiesa Cattolica è finita con il populista e modernista Vaticano II e la continua emorragia di fedeli ne è l'aspetto più eclatante. E poi ci sono i nostri fratelli che ancora muiono per una fede che li ha abbandonati. NON si levano grida, non si fanno manifestazioni, non digiuni o fiaccolate per non ostacolare il rapporto con i mussulmani perchè crediamo nel Dio unico!!!!
RispondiEliminaAl di là della compassione per i martiri di cui parlate (ma uccidere l'anima è ben peggiore che uccidere il corpo: ricordate la Scrittura?), quella sulla "libertà religiosa" è palesemente una dottrina eterodossa, che accomuna la "Chiesa" attuale alle sette protestanti ed alla massoneria (da cui proviene). Non solo l'uomo non ha il "diritto" di scegliere la religione che più lo aggrada (potendo, in coscienza, errare), ma ha il dovere di assentire alla Verità. Cf. Sillabo, p. 15. Non esiste "dignità" dell'uomo in sè, essendo la sua natura decaduta, ma solo "dignità" dell'uomo in stato di grazia. Da questo punto di vista, un filo sottile ma ben individuabile unisce Gaudium et Spes 22, Redemptor Hominis 13 -- ove GP II trae conclusioni assurde sull'Incarnazione-- e tutti gli sproloqui del Vaticano II (in specie Dignitatis Humanane). Cercate di essere seri, studiate, e soprattutto non giocate al gioco più italiota che esista: salire sul carro del vincitore, non curandosi affatto delle contraddizioni che ciò comporta.
RispondiEliminaEccellenti entrambi gli interventi. Mi permetto di aggiungere, come corollario, che non solo la voce delle gerarchie è molto debole nel difendere i cristiani perseguitati, ma la stessa è molto sollecita quando si tratta di dare abbracci e baci a chi è maggiormente responsabile di dette persecuzioni. Siamo già alla communicatio in sacris con i pagani...quale sarà il prossimo passo?
RispondiEliminaPolitically correctness
RispondiEliminaDomande retoriche le Sue, non considerano il nuovo "superdogma" della "politically correctness" (anche in questo, il Concilio Vaticano II si è dimostrato antesignano, attraverso le sue proposizioni teologicamente ambigue ed anfibologiche).
RispondiEliminaMa non sai che accanto al politically correct (che è stato il primo di una lunga serie e che proteggeva inizialmente i neri negli Usa e che ora protegge anche le varie "anomalie" sessuali), ed all'islamically correct contro cui anche BXVI ha incappato a Ratisbona vi è anche l'hebraically correct (ad es. non raccontare barzellette sugli Ebrei se non si è ebrei!) ed infine l'israelically correct sotto cui rientrano i dogmi di fede sulla Shoah?
RispondiEliminaA quando verranno riconosciuti il christianically correct ed il catholically correct?
Capisco i tuoi ragionamenti, ma un Papa non può dire tutto quello che sarebbe doveroso dire in quanto non metterebbe a rischio solo la propria vita (questo penso lo farebbe sempre), ma quella di milioni di cristiani che vivono in regimi dittatoriali o teocratici e che subirebbero persecuzioni per le Sue parole. Mutatis mutandis è la stessa situazione di Pio XII durante il nazismo.
RispondiEliminaCi vuole quindi un equilibrio tra l'obbligo di proclamare la verità ed il commettere imprudenze che potrebbero costare la vita ad altri.