"Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza".
(Paolo VI, omelia del 29.6.1972, riportata qui)
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Altre mende alle nuove traduzioni della S. Bibbia. Il caso di 1 Tess 2,16b. Luigi C. 03/12/2024 , Investigatore Biblico “E quelli che ball...
Vedo un giubbotto rosso indosso al celebrante: è un vescovo? Mi sembra che le cose più serie son gli ombrelli.
RispondiEliminaSembra un pic-nic invece di una messa!. Che il Signore abbia misericordia di noi.
RispondiElimina<span>bellissima immagine simbolica di una disillusione epocale<span><span>,</span></span>
RispondiEliminagentili Redattori: molto istruttiva, soprattutto per i fedeli di ultima generazione !
( Historia magistra vitae.....speriamo ! )
:-[ :-[ :-[ ....
:'( </span>
La tormenta di neve è bella...
RispondiEliminaLa messa ....lasciamo perdere.
A Roma si svolge il raduno dei chierichetti e delle 'chierichette'!
RispondiEliminaOra io mi chiedo, per quanto tempo si vuole continuare a dare tutto questo cattivo esempio?
Ora io non voglio arrivare a dire qualcosa sui commenti estremi di Zizola, che oggi scrive che questa è una via aperta verso la partecipazione di tutti nella chiesa, che speriamo in futuro arrivi anche al sacerdozio femminile!! Mi permetto solo di fare notare la doppiezza di chi ragiona in questo modo: ci si straccia e vesti di fronte a casi di pedfilia, e poi si guarda di buon occhio la presenza di tanti giovani e giovanissimi in piazza San Pietro.
No, rimaniamo ai fatti. Leggo che proprio dalla Germania arrivano la maggior parte dei ministranti (già perché il termine chierichetto fa troppo clericale, potrebbe urtare la sensibilità odierna). Ed è proprio lì che c'è un movimento maggiore per il coinvolgimento dei laici nella chiesa. Ma cosa vuol dire questo coinvolgimento? La partecipazione a tutte le funzioni proprie dello stato clericale!
In Germania è cosa molto più normale che da noi vedere tutte queste cose. Ne parlava anche Padre Livio questa mattina, leggendo un articolo di cui ora non ricordo la fonte. E in questo articolo si dicevano alcune tra le cose seguenti. Anzitutto succede che un sacerdote si circondi di ministranti che sono di tutte le età. E sono molti i bambini che mantengono questo ruolo fino a ben olte l'adolescenza. E va bene. Poi molti di loro diventano accoliti e possono dunque distribuire la Comunione (?). E infine, ovviamente, la sottolineatura del fatto che questo ruolo non è riservato ai manschi.
Conseguenze: visto che l'incarico viene ricoperto per anni e anni, è possibile trovare una donna sui 30-40 anni a servire la Messa in talare e cotta. E d'altra parte, in un paese a forte presenza protestante, è del tutto normale vedere donne in abito ecclesiastico.
La domanda che rimane è allora facile da intuire. Ma per quale motivo i sacerdoti, e anche certi vescovi, come per esempio il vescovo che presiede il Coetus Internationalis dei ministranti, continuano a tollerare queste storture, e a promuoverle? La conseguenza è che tutti coloro che sono coinvolti, si abitueranno all'idea che è tutto giusto così e tutto normale così.
Ci sono persone che si prodigano per la restaurazione liturgica, per il rigore delle celebrazioni, per la diffusione della Messa Tridentina.
E anche per fare approfonditi studi teologici sui documenti del Concilio, per capire bene le dinamiche della Chiesa negli ultimi 40 anni. E per concludere (io penso giustamente), che il Concilio non abbia contraddetto il magistero di sempre, e se rettamente interpretato è in continuità con la Tradizione, e se proprio qualcosa di non corretto c'è, si tratta solo di discussioni di carattere pastorale che non rientrano in ciò che è insegnamento definitivo.
Eppure, vedete, di fronte al cattivo esempio, tutto ciò non basta. Infatti le persone, vedendo vescovi e tutto un movimento che promuovono questi 'nuovi modi di partecipare' nella Chiesa, vedendo che sono numerosi in piazza San Pietro, vedendo il grande riscontro mediatico, e le parole entusiaste di tutti i commentatori cattolici, sulla stampa ecc., potranno sospettare che qualcosa non va? Non penso. Non penso che basti andare da loro a parlare di ermeneutica della contunuità, a fare grandi ragionamenti per spiegare che bisonga mantenere una disciplina tradizionale, e l'importanza della dignità nella celebrazione della Messa, nel rispetto di tutto il patrimonio che la Chiesa ha costruito nel corso dei secoli. Non basterà dire loro che tutto questo vive e non è stato cancellato. Perché giustamente potranno replicare: questo è [...]
<span>l'essenziale, in questa messa tra i monti, mi pare ci sia: pane, vino e cappello del "celebrante".
RispondiEliminaCosa volete di più?
;) </span>
Interessante la questione degli accoliti: in quasi tutte le parrocchie ce ne sono diversi che assistono il Sacerdote durante la Messa, bene o male; Ma come sono inquadrati giuridicamente? Allo stesso modo dei lettori fino alla riforma esisteva una chiara regolamentazione del ruolo e dei previlegi di questi ordini, nonchè precise indicazioni su chi poteva venir ammesso e chi no, oggi accoliti e lettori sono scelti dai sacerdoti ( nei casi migliori) e non ricevono praticamente nessuna formazione liturgica nè teologica.
RispondiEliminaRicordo qualche anno fa il mio Vescovo dopo la processione che annualmente viene fatta il lunedì dell'angelo: si era messo a chiaccherare con dei lettori di varie parrocchie che avevano partecipato alla Messa appena celebrata, parlava di 'un bisogno sentito da molte comunità' di rendere più chiaro ed efficace l'operato di accoliti e lettori. Che ci crediate o no ha detto:" sarebbe bene che i nuovi accoliti e lettori venissero formati nel seminario e ricevessero il loro ministero in cattedrale da me".
Graziosa foto fa ridere...per non piangere... 8-)
RispondiEliminaE col cappello! E poi si dice che nessuno più usi la berretta!
RispondiEliminaIo ho 24 anni e faccio ancora il chierichetto...nelle occasioni migliori mi trasformo in cerimoniere... ma sono chierichetto dentro...
RispondiEliminaGuai a chiamarmi ministrante, se no mi trasformo in una belva inferocita!!!
Comunque liturgicamente sono molto più ferrato io che parroco&diacono...
Sono stato chirichetto fino all'età di 18 anni, sempre di Messe NO essendo nato 15 anni dopo il concilio. Sono profondamente d'accordo all'analisi sulla confusione intorno la figura del ministrante.
RispondiEliminaMa, ormai (sin dai miei tempi), i ministranti non svolgono piu' la funzione che svolgevano i chirichetti. Nella maggior parte delle celebrazioni si limitano (mi limitavo) a porgere le ampolle al celebrante.
In teoria dovrebbero essere di esempio per il popolo nell'attenzione alla liturgia, ma troppe volte li vedo (ed io stesso lo ero) distratti, annoiati e più intenti a cercare amici e amiche con lo sguardo che a cercare il Signore.
La mela difficilmente cade lontano dall'albero. Chi insegna a questi giovanissimi cosa è realmente la Liturgia? Il sacerdote nella foto?
Se lo di cePaolo VI ......
RispondiEliminaSe lo dice Paolo VI..........
RispondiElimina...almeno la stola......
RispondiEliminaMa a cosa servono i lettori? I laici non dovrebbero salire all'ambone a "proclamare la Parola " come si dice oggi. Proprio perché si tratta di "proclamazione" il compito spetta alla Chiesa, attraverso i suoi consacrati. Nella lettura affidata ai laici questo simbolo viene perso e si sminuisce inconsapevolmente il ruolo della Chiesa nell'interpretazione della Scrittura. Come a Emmaus, Gesù stesso, prima di spezzare il pane, spiega ai discepoli le Scritture, cosi la Chiesa prima proclama la Parola, poi "spezza il pane" in un unico rito che è il rinnovamento incruento (oggi questa espressione non la conosce nessuno, fra i meno anziani) del Sacrificio della Croce.
RispondiEliminaSi può esser certi che trenta minuti dopo, tornando sull'argomento, avrà sostenuto il contrario.
RispondiEliminaSiamo diventati analfabeti della liturgia. Durante la Messa non si sa quando ci si deve alzare o inginocchiare o stare seduti. E' tutto un fai da te! Un altro regalo dello spirito (?) del concilio..
RispondiEliminaIl beato Giovenni XXIII, subito dopo aver inaugurato il Concilio l'11 ottobre 1962, si rivolse alla luna, satellite e non astro, di notturna facie, pagana deita'...Era forse un presentimento?
RispondiEliminaFdS
Infatti i fedeli che si vedono in foto sono quasi tutti "d' epoca", gente che era giovane in quei "formidabili anni".
RispondiEliminanotate la finezza sulla mensa c'è l'immancabile pianta. tolgono tutto croce, paramenti candele e quant'altro ma mai e poi mai le piante, fossero dei vivaisti' ?il cappello in testa è il minimo.
RispondiEliminaTutto previsto! Prima Chierichetti, liturgia, vocazioni poi, all'ultimo momento, via le vocazioni, i chierichetti diventano ministranti (Chierichetti+Chierichette). Il messaggio va: Riprese televisive (80% sulle chierichette! Specialmente se carine!) Cosa resta dell'evento? L'immagine della simpatica coppia di chierichette cowboy viste sui TG. Dio perdoni la sua Chiesa.
RispondiEliminaNo, solo un moto di romantica paternità.
RispondiEliminaIl cappello. Che il prete-vescovo sia stato ripreso nel corso dell'omelìa? Molti preti tradizionalisti predicano con la berretta in testa.
RispondiElimina<span>distratti, annoiati e più intenti a cercare amici e amiche con lo sguardo che a cercare il Signore. </span>
RispondiElimina<span>certo, laico :
è naturale tutto ciò, dal momento che non si è più "rivolti al Signore", sacerdote, chierichetti e fedeli !
tutti sono in cerca di "cose da vedere" e sempre annoiati e sazi di ciò che hanno già visto e sanno a memoria, hanno bisogno di guardare, scrutare sempre di più, e tutto quel che si vede proviene dall'umano gesticolare e all'umano ritorna, tutto FA CAPO AL VISIBILE E SPERIMENTABILE e lascia l'anima vuota.
Annoiarsi è la conseguenza inevitabile di questa Messa NO, e bisogna continuamente cercare nuovi stimoli per soddisfare la fame degli occhi, la curiosità carnale, e bisogna inventare qualcosa di "coinvolgente", che dia a tutto il rito l'animazione e l'attenzione che cala continuamente....
(di interiorità, neanche a parlarne, ahimè....)</span>
Non perdiamo tempo nel rammarico o nella critica di queste degenerazioni e nemmeno nella speranza di una eventuale svolta positiva. La pianta è marcia e non rinverdirà.
RispondiEliminaMa sul letame crescono fiori rigogliosi.
Questa corruzione liturgica provocherà il rifiorire della Messa Tridentina, per sana reazione dei buoni cristiani, per fame di sacro, per nostalgia di Dio. Basta vedere con quale devozione celebrano i giovani sacerdoti "convertiti" al vetus (et aeternus)ordo, basta vedere il sacrificato pendolarismo dei ricercatori di Dio. Occupiamoci di cose serie: promuoviamo il rito cattolico.
La Chiesa antica aveva le "diaconesse" o "vedove" (chiamate così anche se non lo erano) che servivano in certe situazioni, soprattutto in occasione di battesimi. Oggi potremmo quasi considerarle come delle chierichette in là cogli anni e all'epoca nessuno si scandalizzava o gridava all'attentato al sacerdozio maschile. E quelli erano tempi in cui il più tenero dei vescovi con profonda e devota carità ti spaccava il pastorale tra coppa e capocollo se anche solo per sbaglio mettevi nella stessa frase le parole "sacerdozio" e "femminile"!
RispondiEliminaDirei che ci son questioni un <span>attimino</span><span> più importanti del terribile "scandalo" delle chierichette...</span> *DONT_KNOW* <span> </span>
Scusate il fuori tema. Avete trovato echi tridentini nella Fantascienza? ne conosco almeno un paio
RispondiElimina<span>la pianta è marcia....
RispondiEliminaforse per questo la Madonna aveva detto a Fatima: "Ciò che è putrido cadrà".
Il NO, per sua intrinseca natura, come abbiamo constatato più volte, è fatto proprio per degradarsi sempre di più, è <span>la sua stessa natura che tende al basso !</span></span>
<span>la pianta è marcia....
RispondiEliminaforse per questo la Madonna aveva detto a Fatima: "Ciò che è putrido cadrà".
Il NO, per sua intrinseca natura, come abbiamo constatato più volte, è fatto proprio per degradarsi sempre di più, è <span>la sua stessa natura che tende al basso !</span></span>
<span>la pianta è marcia....
RispondiEliminaforse per questo la Madonna aveva detto a Fatima: "Ciò che è putrido cadrà".
Il NO, per sua intrinseca natura, come abbiamo constatato più volte, è fatto proprio per degradarsi sempre di più, è <span>la sua stessa natura che tende al basso !</span></span>
A me pare di aver letto che le signorine diaconesse si occupassero solo del servizio ai battesimi delle donne (per ovvie questioni di "scandalo"...) Direi che non son comparabili colle chierichette...
RispondiEliminaSi è passati da un "le donne non hanno accesso al presbiterio" ad un ...beh, insomma, in molte chiese non esiste più nemmeno un presbiterio...
Anche del NO cadrà ciò ch'è caduco.
RispondiEliminaLe famose diaconesse, vedove ultrasessntenni - se n'è parlato altre volte - eran catechiste specie delle donne, fornivan assistenza ai malati, dirigevan spiritualmente donne a loro affidate dalla Chiesa e le assistevan durante il Battesimo, ma non prestavan alcun servizio all'altare.
RispondiEliminaCertamente ha ragione Filippo B. quando dice che ci son problemi più importanti: ma una somma di problemi piccoli ne crea di grandi.
<span><span><span>Scusate, ho scritto più volte al ceremoniere, ma nessuno mi risponde. Vorrei sapere quando si fa il segno di croce alla fine di Lodi, Vespri e ore medie?
RispondiEliminaDurante la Prima, quando c'è il Deus in adiutorium 3 volte, ci si segna 3 volte? Ci si segna durante la benedictio (2 volte) e l'Adiutorium nostrum? Cosa significa V. Benedicite. R. Deus.?
Vi ringrazio se mi potete aiutare
Matteo</span></span></span>
Vorrei capire. Cosa intende scrivendo che le 'vedove' venivano così chiamate 'anche se non lo erano'? Cosa si intendeva all'epoca cui si riferisce, per vedovanza? esclusa l'impotentia generandi, la moglie sarebbe stata forse così definita nel caso (per il coniuge) di quella coeundi?
RispondiEliminaLa ringrazio anticipatamente della spiegazione di cui resto in attesa. Mi permetto rivolgerle una preghiera: eviti se possibile in avvenire, per carità cristiana, di scrivere 'attimino'. :)
Ohhh, ma tutti, che esagerati ! Si tratta semplicemente dell'apertura (ouverture) di una "mensa" al campo, con preghiera iniziale da parte del "pretolaico". Chi è il "pretolaico" ? Ohh, ma come siete indietro ! E' la nuova figura sacerdotale postconciliare, diffusa specialmente in campo neocatecumenale. Questa nuova figura dell'ermenutica della continuità (molto ermeneutica, poco continuità)è un mix di geniale intuizione per avvicinare ancor più i laici alla religiosità, che non deve essere solo appannaggio sacerdotale, ma condivisione fraterna di incarichi con uomini e donne di buona volontà ....Mi sembra tutto chiarissimo!
RispondiEliminaMah, io sapevo che potevan esser vedove d'un solo marito
RispondiEliminaDunque, alla fine di Lodi, Vespri e delle ore medie ci si fa il segno della Croce dicendo<span> Fidelium animae per misericordiam Dei requiescant in pace.</span>
RispondiEliminaPer quanto riguardal'ora di Prima, al triplice Deus in adiutorium non ci si segna. Ci si segna mentre si dice Adiutorium nostrum in nomine Domine e Dominus nos benedicat etc.
Posso confermare per viva e costante esperienza, che tutto quello che scrive Ildefonso E' VERO.
RispondiEliminaAggiungo di peggio: la Chiesa Nazionale Tedesca (sè-dicente cattolica e sottolineo sè, e sottolineo dicente) ha raggiunto un livello di burocraticizzazione asfissiante, insopportabile.
I presbiteri ricevono in uffici, su appuntamento. Tengono "conferenze" al posto dell'omelia ( "P.Dr.Th. Pinko Pallinen è oggi tra noi per una conferenza sulla quaresima".. poi parla di Giovanni XXIII e dell'immancabile sacerdozio regale.. mah.. e poi, finiti 40 minuti di purga, se ne va al Credo.. non si ferma nemmeno per la liturgia eucaristica: Mariendom, Amburgo, Marzo 2010)..
Guai ai titoli! Pater Doktor.. Professor.. ogni volta, mi vien da pensare ai superiori aziendali di Fantozzi..
Le donne sono dappertutto.. Ma mica come nella chiesa russo-ortodossa (mea culpa, lo so!.. ma ci vado solo come auditor!)..bellissime, giovani, velate, devote..
Vai dai "cattolici"... le trovi over 40, in pantalone e capelli corti.. le "boss" dell'altare. Quando poi fanno gli Ökumenische Gottesdienste, i "servizi liturgici ecumenici", allora, non c'è n'è più per nessuno. nemmeno per il prete, che infatti, a volte, nemmeno c'è.
Comunque, una la devo ringraziare. Mi ha regalato un bel calendario con le foto di Sua Santità Benedetto XVI. L'ho visto con meraviglia nella saletta in parte alla Chiesa, dove dopo la Messa si va bere il "caffé", a mangiare una brioche e a scambiare quattro chiacchiere.. Alla mia meraviglia, la tipa mi fa: "ti piace?".. e io "beh, si!" ..e lei, staccandolo dal muro:"ja, ja, nimm es dir doch ruhig"..prenditelo pure!, con un'aria un po' schifata.. beh, che dire: danke!
A ben pensare sì, non nel cinema ma mi ricordo un paio di Urania ( anni ottanta o fine settanta) che avevano protagonisti sacerdoti del futuro che celebravano in uno rito forse tridentino ( ma non ricordo bene).
RispondiEliminaAh, è l'ouverture! :-D
RispondiEliminaLa liturgia eucaristica inizia con " Libiam nei lieti calici"? :)
Guardate il nuovo chierichetto look: http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/03/foto/una_marea_di_chierichetti_in_piazza_s_pietro-6050086/5/ (torsi nudi in Piazza San Pietro). Ma non avevano vietato il look da spiaggia in Vaticano? >:o
RispondiEliminaGuardate il nuovo chierichetto look: http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/03/foto/una_marea_di_chierichetti_in_piazza_s_pietro-6050086/5/ (torsi nudi in Piazza San Pietro). Ma non avevano vietato il look da spiaggia in Vaticano? >:o
RispondiEliminaIl Concilio Vaticano II non dice ad esempio agli ordini di ritornare alle fonti? (Se sbaglio, correggetemi perfavore!)
RispondiEliminaAd esempio c'è chi l'ha fatto: Francescani dell'Immacolata...
Seguiamo ciò che dice veramente il Concilio Vaticano II.
In alcune testimonianze patristiche (non vorrei sbagliarmi, ma credo anche nella Didachè) ci si riferisce alle "vedove" come fosse un termine tecnico per una specifica figura nelle comunità cristiane antiche, non necessariamente vedova in senso letterale. Se ci pensa, Cesare, in fondo anche "presbitero" di suo significa letteralmente anziano, ma il termine che nasce comune ha assunto col tempo un uso tecnico. In questo senso le "vedove" potevano anche non essere veramente tali.
RispondiElimina"Il diavolo è nei dettagli" insegna la saggezza popolare. "Vox populi, vox Dei" si diceva sempre una volta (magari fosse ancora così). Se ci si ferma a guardare i tanti piccoli problemi di secondaria importanza perché assieme sono un grande problema, poi non ci si dovrebbe lamentare se scorrazzano indisturbati quei grandi problemi che si chiamano eresie. Una donna, magari giovane o giovanissima, che serve all'altare non mette assolutamente in pericolo il sacerdozio valido e tradizionale; un vescovo che nega transustanziazione e resurrezione invece il suo sacerdozio lo sta usando come surrogato della carta igienica. Lasciatele dove stanno 'ste povero ragazze, che almeno son meglio da vedersi di certe cariatidi sessantottine travestite da prete (e spesso, neppure quello) che dicono Messa in tante parrocchie.
RispondiEliminaP.S. x Cesare: "attimino" era volutamente fastidioso. Non per nulla l'ho evidenziato. :-)
RispondiElimina<span><span>Seguiamo ciò che dice veramente il Concilio Vaticano II.</span>
RispondiEliminaottimo !
allora, per favore, Cattolico FIERO, lei che lo conosce da vicino, dica al Concilio di parlare, qui. con un bel microfono, e di dire, scandendo parola per parola, tutto ciò che ha detto e che in 45 anni nessuno ci ha mai nè detto nè tradotto NEL GIUSTO VERSO: nè Papa Paolo, nè Papa Giovanni Paolo, nè Papa Benedetto (finora) !
Siamo in ascolto.
2 generazioni di cattolici sono nate e cresciute in epoca conciliare, DEFORMATE dal para-concilio, sono cresciute come <span>figlie</span> della Chiesa conciliare, sono ormai quasi passate ad età anziana, credendo nel Concilio e nel suo grande annuncio, <span>senza conoscerlo affatto </span>! abbiamo venerato il Concilio, prendendolo per tutto-ottimo a scatola chiusa, senza sapere QUALE COMANDO del Concilio stavamo seguendo;
milioni di fedeli cattolici sono morti SENZA MAI SAPERE CHE COSA HA DETTO VERAMENTE IL CONCILIO !
OGGI, che siamo nel 21.mo secolo, finalmente potremo sapere -?- il vero ed autentico contenuto delle parole del Concilio,
senza bisogno di traduttori (a meno che lei, Cattolico fiero, voglia fare da traduttore e interprete)
Io sono qui, siamo tutti qui, milioni di cattolici nell'orbe cattolico di tutto il pianeta, ad occhi e orecchie spalancati per sapere CHE COSA DICE IL CONCILIO.
PARLI DUNQUE IL CONCILIO !
ma prima fate tacere il para-concilio <span> :( </span>
(se ci riuscite!.....)</span>
Si je ne me trompe, le rouge et le noir sont les couleurs emblématiques des anarchistes…
RispondiEliminaIn merito alle chierichette, deve esserci stato un pronunciamento, o almeno un consiglio prudenziale, da parte della S. Sede. Il problema non è il sesso, ma l'idea che si ingenera. E' come voler ammettere che in qualche modo le donne possano aver parte al ministero sacro. Oggi questo messaggio è assolutamente devastante! In quanto a quella pseudomessa (ma Nostro Signore è...obbligato a farsi carne!), vale il detto: "il pesce puzza dalla testa!". Chi è il vescovo di quel prete? In quella diocesi non valgono le prescrizioni canoniche? Se il vescovo controlla il prete e la Congregazione controlla il vescovo, questo schifo può anche terminare. Ma se si prosegue col "volemose bene", o con il peggiore "viva la libertà dei figli di Dio", o con la presunzione che l'episcopato renda fonte della verità e del diritto il soggetto che ne è insignito, allora saranno guai ancora per generazioni intere. Quando capiremo che noi siano i servi e non i padroni? La Messa è della Chiesa, non dei preti e dei vescovi, nè tanto meno della comunità. L'aver ribaltato nella pratica l'assioma fondamentale, ci ha ridotti così...
RispondiEliminaBeh, mentre il Papa parlava di San Tarcisio e della Santa Messa... quelli eran lì a prendere il sole.. eh già! Beh, che dire della curva nord dei tifosi del belgio nella foto successiva..e le chierichette in t-shirt gialla e shorts? Obiettivamente, sembrano più da bay-watch che da San Pietro..
RispondiElimina..ci ha ridotti così: guardi le chierichette:
RispondiEliminahttp://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/03/foto/una_marea_di_chierichetti_in_piazza_s_pietro-6050086/8/
..peeerò!
I problemi grandi, a mio avviso, nascon anche perché s'è trascurato di risolverli quand'eran piccoli e più facilmente affrontabili. I grandi problemi, ed in primis le eresie che ormai da troppo tempo infestan la Chiesa, e che giustamente tu indichi, van presi di petto senz'ulteriori indugi e recisi a colpi di sentenze inappellabili e sulle tesi e sulle persone che le propugnano.
RispondiEliminaLe chierichette di oggi potrann'esser domani le lettrici, le ministre della S. Comunione, le aspiranti pretesse. Io resto, in merito, dell'avviso di S. Paolo.
Bay-watc! Esattamente. Ma io sarei curioso di vedere il bagnino che le ha accompagnate a S. Pietro...
RispondiEliminaChiedo scusa. Mi è sfuggita la H di watch! 8-)
RispondiEliminaLe vorrei vedere, le chirichette vestite con talare nera o rossa (a seconda delle occasioni) e la cotta bianca con merletto, magari con incensiere. E starsene pe un'ora, quasi sempre in ginocchio. Dopo due volte desisterebbero, perchè la minigonna non si vede e le ginocchia con i calli non possono essere mostrate al mare. Ritorniamo alla vecchia liturgia e spariranno le chirichette, che per altro non possono nemmeno aspirare a diventare futuri sacerdoti al massimo perpetue. Però toglierei anche tutte le lettrici e i lettori, patetici, enfatici, inopportuni.
RispondiEliminaIl tanto vituperato, anche da me, arcivescovo calaritano mons. Giuseppe Mani, appena prese possesso dell'arcidiocesi pretese che i diaconi permanenti conseguissero il magistero in scienze religiose, e gli accoliti e i lettori seguissero diversi corsi all'istituto superiore di scienze religiose sostenendo i relativi esami. Il conferimento dei ministeri viene da lui stesso celebrato in Cattedrale. Quanto ipotizza il tuo Vescovo, caro OlatusRooc, il mio lo ha attuato da diversi anni. Volere = potere, almeno per i vescovi!
RispondiEliminaSì, l'avevo notato. La frase da me scritta voleva essere scherzosa (ho messo la faccina). :) Non ricordo chi abbia scritto di ritenere capace delle peggiori azioni colui che potendo esprimere un concetto con dieci parole ne usa dodici, io invece ritengo capace dei crimini più efferati e conseguentemente meritevole di severissime (anche atroci) punizioni chi, credo in ambito giornalistico/televisivo ha 'lanciato' l'orrendo termine che proprio per questo è immediatamente entrato nell'uso comune.
RispondiElimina<span><span>
</span></span>
E che cosa dice VERAMENTE il Vaticano II? Ce lo può dire?
RispondiEliminaBe', sarebbe sempre un 'posto fisso' e in questi tempi, ambito! Ma, a meno che non intervengano (sempre che non siano già intervenute) innovazioni, dovrebbero sempre passare 'l'età sinodale'...
RispondiEliminaAggiungerei piuttosto alle 'cose' da togliere anche le catechiste, che porrei ai primi posti in un elenco di elementi altamente nocivi per la Chiesa e soprattutto per le anime, in questo caso dei fanciulli.
Che del catechismo tornino ad occuparsene i parroci.
Caro Cesare, condivido: che siano i parroci ad occuparsi della catechesi. Tuttavia bisogna ammettere che non sempre è facile, per svariati motivi. Il primo è che il parroco manager non sempre trova il tempo di occuparsi di certe cose...Vige l'idea che la fede sia roba da adulti. Quando i bambini cresceranno, faranno la loro scelta! Il secondo è che forse neppure i parroci credono più in certe verità di fede. Perchè essere impopolari? In molte zone della mia regione l'atto di dolore viene decurtato: sono spsriti i castighi! Invece di spiegare cosa significhi e di insistere sul timor di Dio e sul giudizio divino, si preferisce sopprimere. Basta con un Dio che castiga! Vorrei vedere quake idea della croce e della Redenzione sta dietro simili idee!!! Il terzo motivo è che si è sposato un altro assioma fondamentale della moderna pastorale: l'importante è che si venga in chiesa. E' ovvio che il tempo viene impiegato a colorare, disegnare, giocare...Il quarto è fondato sull'erraata convinzione che si faccia violenza ai bambini. Quando ero parroco, ho dovuto zittire qualche mamma: "Suo figlio è obbligato a studiare i teoremi! Lei si rende conto di quale violenza venga datta? Eppure non ha mai pensato di denunciare il Ministero della Pubblica Istruzione. Come mai?" Il quinto, tutto ancora da scoprire, è legato all'idea che occorra una...laurea per ammettere ai sacramenti. Di questo passo, potremo dare il nulla osta insieme con il diploma! Ironia a parte, resta un dato sconsolante: l'assoluta ignoranza in materia di fede, anche da parte dei parroci. Se non mi crede, provi a chiedere ad un sacerdote aqualsiasi la dottrina di Trento sulla giustificazione. Il dogma è sparito! Però, in compenso, potranno sempre dirle, anche se in modo rabberciato, il pensiero di Rahner o di Schillebeekx in materia....
RispondiEliminaNo Dante, tu resti, soprattutto, dell'avviso del muro: hai ragione tu e tanto vale neanche parlarne.
RispondiEliminaP.S. San Paolo era pure dell'avviso che un uomo non dovesse avere i capelli lunghi per l'Eucaristia. Come la mettiamo allora con l'iconografia tradizionale di Cristo con chioma fluente proprio durante l'istituzione? Cerchiamo di non chiamare in causa i Santi a piacer nostro.
<span><span>
RispondiElimina<span>In FRANCIA....
</span></span>
<span>I cattolici francesi credono al Paradiso?</span> </span>
<span>
<span><span>Secondo un sondaggio CSA pubblicato da "la Vie" sono 44% dei cattolici e 79% dei cattolici praticanti a crederci ....che potrebbe anche essere presentato altrimenti e cioè: 56% dei cattolici eil 21 % dei cattolici praticanti dicono non credere al Paradiso ! </span></span></span>
<span><span><span>E se si domandasse loro se credono all`Inferno?
http://tempsreel.nouvelobs.com/actualite/monde/20100805.REU6022/plus-d-un-francais-sur-trois-croit-au-paradis-selon-un-sondage.html
http://yvesdaoudal.hautetfort.com/archive/2010/08/05/les-catholiques-et-le-paradis.html </span></span></span>
A Cesare: mi era sfuggito un altro motivo, probabilmente il più "nobile" e per ciò stesso quello maggiormente tradotto in pratica: la CORRESPONSABILITA'! Esaltato il sacerdozio comune a discapito di quello ministeriale, si è capito che tutti possono esercitare funzioni sacerdotali. Non importa che curino le liturgie, che parlino ai bambini o ai fidanzati, che cambino le lampadine fulminate o che restaurino un altare. L'importante è che tutti facciano qualcosa! Così anche la catechesi è diventata...qualcosa. E i consigli pastorali sono diventati il corrispettivo della sinodalità nel pensiero di illuminati teologi.
RispondiEliminaE io resto dell'avviso di S. Paolo. Posso o devo piegarmi a Tua Altezza?
RispondiEliminaSan Paolo, è vero, affermava che non era decoroso per gli uomini portare i capelli lunghi. I capelli lunghi li portavano i nazirei per voto temporaneo o a vita. Lui stesso si rasò. E fo mio anche il giudizio sui capelloni: una moda mai da me apprezzata.
Quanto all'aspetto fisico di Gesù, il tema è assai controverso.
Oltre alle catechiste, bisognerebbe togliere le preofessoresse o i professori di religione, a scuola e rimettere i sacerdoti rievangelizzati, almeno per religione cattolica non si parlerà per un anno intero di Gandi, ma magari della Madonna e di Gesù.
RispondiEliminaDio non me ne voglia! Quando sono spariti i sacerdoti dalle scuoe? Quando è stato introdotto il sostentamento del clero! Ergo, non si insegnava per amore dell'educazione e per raggiungere chi si allontanava dalle chiese, ma per interessi... Non che un sacerdote debba ridursi a chiedere l'elemosina, ma nemmeno si può pensare che debba preoccuparsi innanzitutto del sostentamento. Mi chiedo e vi chiedo (senza voler mancare di rispetto ai confratelli!): cosa fa un sacerdote che non insegna? Voi direte: è in parrocchia. Ma le parrocchie sono chiuse o comunque prive di preti. Almeno dalle mie parti! Non ci rendiamo conto di quanto sia importante avere sacerdoti che insegnino religione, specialmente oggi. Difficilmente i nostri giovani si fidano di insegnante laici. E poi, non è detto che i laici siano preparati come si deve. Ci sono ammirevoli eccezioni, come ci sono preti ignoranti più di una capra. Ma quasi sempre il prete ne sa qualcosina in più...
RispondiEliminaSentite, io al Rifugio Gerli-Porro in Alta Val Malenco ho assistito ad una messa celebrata da unsacerdote con alcuni giovani, tutti seduti in semicerchio su un masso erratico.
RispondiEliminaIl celebrante mai si è alzato in piedi... tutti in ciabatte, prete compreso....
Ovviamente chitarra al seguito e via discorrendo...
Nella foto almeno il celebrante ha avuto la decenza di imbandire una specie di mensa e di stare in piedi...